L’obiettivo a cui si lavora è permettere a tutti quelli che hanno i requisiti delle 3 annualità  di accedere ad entrambe le procedure: concorso ordinario e procedura di stabilizzazione straordinaria con graduatorie regionali, accessibili a tutti i docenti con i requisiti. In tal modo i candidati avranno una  doppia possibilità, e soprattutto potrebbero concorrere almeno per due regioni: quella del concorso ordinario e quella della procedura straordinaria.

La possibilità di partecipare ad entrambe le procedure permette ai candidati di scegliere liberamente in quali regioni concorrere con consapevolezza.

Secondo la nostra proposta il percorso straordinario di abilitazione verrebbe organizzato, per tutti coloro che hanno i requisiti, dalle Università in collaborazione con le Scuole e sarebbe percorso abilitante. L’abilitazione conseguita darà diritto all’immissione in ruolo. Analogamente è stato chiesto un concorso riservato per i dsga facenti funzione e l’attivazione di uno specifico confronto per tutti gli aspetti concernenti la valorizzazione professionale del personale ATA.

 

 

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

MIUR-ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Scuola, nuovo incontro Miur-Sindacati su precariato

Consegnata proposta unitaria, ora rapido vaglio tecnico-politico

 

Prosegue al MIUR il confronto fra i vertici del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le Organizzazioni Sindacali in merito al tema del reclutamento e del precariato nella scuola. Un tavolo tematico che fa seguito all’accordo raggiunto a Palazzo Chigi, lo scorso 24 aprile, alla presenza del Ministro Marco Bussetti e del premier Giuseppe Conte.

 

Il 6 maggio scorso si era svolto già un primo incontro al MIUR, con l’obiettivo di arrivare a una proposta organica che consenta di avviare una nuova stagione concorsuale per dare ai neolaureati la possibilità di insegnare, salvaguardando anche la specifica esperienza maturata da chi ha già lavorato nella scuola per almeno tre anni.

 

Oggi un significativo passo avanti: le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato una loro proposta unitaria al Capo di Gabinetto del MIUR, Giuseppe Chiné. Il Capo di Gabinetto del MIUR si è impegnato a presentarla al Ministro Marco Bussetti per una rapida istruttoria tecnica e politica tesa a verificarne la pratica attuazione, anche rispetto agli indispensabili passaggi parlamentari. Istruttoria che coinvolgerà anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, firmatario dell’intesa del 24 aprile. Le parti hanno concordato la necessità di convocare al più presto un nuovo incontro.

 

Roma, 16 maggio 2019

personale ata

Il 15 maggio, presso l’ARAN, si è riunita la Commissione per l’Ordinamento professionale ATA, per proseguire i lavori legati alla revisione dei profili. Il Dott. Mastrogiuseppe ha inteso proseguire quanto fatto nell’incontro precedente indicando la modalità di lavoro, per poter giungere a dei risultati concreti, pur nell’ambito dei vincoli normativi esistenti, sottoponendo all’attenzione le principali criticità individuate, quali:

  • La descrizione dei contenuti delle aree e dei profili professionali, che dovrebbero essere modificati approfondendo maggiormente i contenuti delle Aree e riflettendo sulla rispondenza dei profili rispetto all’attuale organizzazione del lavoro
  • La reggenza e la sostituzione dei DSGA, che potrebbe essere trattata all’interno dell’ordinamento dei profili
  • Gli istituti collegati all’ordinamento del personale quali la progressione economica verticale, che potrebbe essere rivista nelle procedure
  • Aree professionali non popolate (Area C e As in particolare)

Le OO.SS., apprezzando il metodo di lavoro proposto dall’Amministrazione, sono quindi intervenute per segnalare innanzi tutto l’urgenza che la revisione dell’ordinamento professionale riveste e chiedendo quindi di accelerare il più possibile i lavori della Commissione e, successivamente indicando ulteriori criticità.

Tutti si sono trovati d’accordo circa il fatto che il lavoro sia molto cambiato in questi anni e che si richieda una sempre maggiore professionalità al personale, fatto questo che mette in evidenza la mancanza di formazione e le lacune del sistema di reclutamento. Così come si è sottolineata la necessità di introdurre la figura dell’assistente tecnico in tutte le istituzioni scolastiche, vista la sempre maggiore diffusione di strumentazione multimediale.

E’ stata sottolineata la mancata costituzione dell’Area C, che da sola risolverebbe i molti problemi legati alla gestione della sostituzione del DSGA e, comunque, sia la reggenza che la sostituzione del DSGA potrebbero essere previste dal CCNL per avere definitivamente chiarezza circa le procedure di gestione di tali incarichi, così come dovrebbe essere inserito nel contratto la mobilità professionale verticale.

La valorizzazione del personale è un’altra criticità da considerare anche perché le posizioni economiche, ancora bloccate, possono essere comunque soggette a miglioramenti ma sono attribuite solo dopo un percorso di formazione che consente al personale di acquisire competenze significative.

Infine si è posta l’attenzione sull’attività di primo soccorso, che attualmente è affidata ai collaboratori scolastici dopo la frequenza di un breve corso di formazione. Si è proposto di introdurre una figura di operatore socio assistenziale per il soccorso e per la somministrazione dei farmaci.

Dopo aver ascoltato i vari interventi, il Dott. Mastrogiuseppe ha ribadito l’importanza di questo lavoro di revisione, sottolineandone le difficoltà legate anche l’orizzonte temporale da considerare, che deve essere piuttosto ampio e portare a considerare anche come sarà il lavoro del futuro.

Ha quindi chiesto di porre l’attenzione sul funzionamento dell’assetto attuale, prima di entrare nel merito della definizione dei nuovi profili, e di ripensare ai contenuti per Area ponendo attenzione più alle competenze che ai compiti, per evitare un aumento della conflittualità e irrigidimento del lavoro. Prima del prossimo incontro, che dovrebbe essere tra il 10 e il 14 di giugno, sarà fornito del materiale con le indicazioni dell’Amministrazione per poter elaborare proposte concrete.

Il Ministero, dopo la richiesta dei sindacati di proroga funzioni polis per l’invio delle domande GAE,

 

ha risposto con la seguente nota MIUR prot. 22678 del 14-05-2019:

 

OGGETTO: Graduatorie ad esaurimento personale docente ed educativo valide per gli aa.ss. 2019/20, 2020/21 e 2021/22. Proroga funzioni POLIS per l’invio delle domande di Aggiornamento / Permanenza / Reinserimento / Trasferimento / Scioglimento o Conferma della Riserva.

 

Al fine di consentire la completa e corretta conclusione delle operazioni di compilazione ed inoltro on line delle domande di cui all’oggetto, su richiesta delle organizzazioni sindacali nonché di alcuni uffici scolastici territoriali, si comunica che le funzioni POLIS saranno disponibili fino alle ore 14,00 del 20 Maggio 2019.

Resta inteso che la data di proroga al 20 maggio 2019 deve intendersi riferita esclusivamente alla scadenza della presentazione della domanda e non anche alla data di maturazione dei titoli e dei requisiti posseduti, che rimane fissata al 16 maggio 2019, così come previsto dall’art. 9 comma 4 del D.M. 374 del 24 aprile 2019.

IL CAPO DIPARTIMENTO

Carmela Palumbo

Il Miur, fornendo indicazioni con la Nota 788 del 6 maggio 2019 sullo svolgimento del colloquio del nuovo esame di stato, chiarisce che il punteggio è stato rimodulato da trenta a venti punti e che il quadro normativo e le indicazioni fornite ne definiscono le finalità e la struttura, sottolineando la sua natura pluridisciplinare e integrata e la sua importanza al fine di raccogliere elementi di valutazione significativi sul livello di “preparazione” del candidato e sulle sue capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte.

In particolare, il colloquio si svilupperà nei seguenti quattro momenti:

1) l’avvio dai materiali e la successiva trattazione di carattere pluridisciplinare;

2) l’esposizione, attraverso una breve relazione e/o elaborato multimediale, dell’esperienza svolta relativamente ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento;

3) l’accertamento delle conoscenze e competenze maturate nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione”;

4) la discussione delle prove scritte.

 

Allegato: MIUR_Nota_788-19_Esami di Stato

Come da noi sostenuto nei notiziari precedenti, l’indennità di vacanza contrattuale  doveva essere pagata non, come inizialmente comunicato da NoiPa, secondo il gradone iniziale per ogni qualifica, ma secondo il gradone in godimento.

Gli importi spettanti quindi sono quelli riportati nelle tabelle della Ragioneria Generale dello Stato del 5.04.2019 che tengono correttamente conto di quanto previsto dall’art. 2, comma 6° del CCNL Istruzione e Ricerca 2016/2018.

Il 7 maggio, NoiPa ha pubblicato nel suo sito il seguente messaggio: “Si comunica che per il personale del comparto Istruzione e Ricerca, a decorrere dalla mensilità di Giugno 2019, l’indennità di vacanza contrattuale sarà adeguata in funzione dell’anzianità di servizio, così come previsto dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145, c. 440, art. 1 e confermato dalla Ragioneria Generale dello Stato successivamente alla prima applicazione (msg NoiPa 031 del 26/03/2019).

Contestualmente, saranno liquidati eventuali arretrati relativi ai mesi di Aprile e Maggio 2019.

Essendo poi trascorsi sei mesi dal 31.12.2018, data di scadenza del CCNL 2016-2018, dall’1 luglio spetterà un aumento dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita fino al mese di giugno.

LA SCUOLA E LE CRITICITA’ DI SISTEMA
La nostra società ha sempre considerato determinante e strategico il ruolo della scuola, sia per il futuro delle nuove generazioni che per l’evoluzione positiva della stessa.
I cambiamenti socio-economici intervenuti negli ultimi decenni, però, hanno modificato la nostra società e gli orientamenti che nel tempo avevano assicurato modelli di relazione, tra docenti e studenti, tra genitori e figli, in grado di garantire stabilità e rispetto dei rispettivi ruoli.
I mutamenti in seno alla famiglia, soprattutto, hanno inciso fortemente per quanto riguarda la crisi della scuola, contribuendo a rompere quel patto che esisteva tra genitori e docenti. La conseguente sfiducia degli uni nei confronti degli altri ha prodotto una profonda spaccatura riguardo le finalità educative della famiglia rispetto a quelle della scuola.
Oltre a ciò, le continue riforme e controriforme, la mole di norme e regolamenti hanno generato la decadenza e lo sbandamento che oggi affligge la scuola, il personale scolastico, gli studenti e le famiglie.
Negli ultimi tempi, inoltre, la vita quotidiana di molte scuole, tra le tante criticità, ha visto aumentare episodi di intolleranza, di prevaricazione, di violenza e di maleducazione.
L’amplificazione dei media di ogni fatto eclatante, per di più, spinge i genitori ad affidarsi all’intervento di forze dell’ordine, avvocati e giudici piuttosto che al sistema scolastico.

Con tutto questo devono “fare i conti” quotidianamente dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA, confrontandosi con comportamenti che sono il sintomo di fenomeni e di cambiamenti della nostra società, impoverita culturalmente ed economicamente, caratterizzata da diversità e disuguaglianze.

Ogni anno oltre 800 mila Docenti e circa 250 mila unità di personale ATA interagiscono con poco meno di 8 milioni di alunni e con le rispettive famiglie. Numeri questi che devono farci riflettere quando parliamo di scuola e dei problemi ad essa connessi, perché annualmente oltre 1/4 della popolazione italiana a diverso titolo interagisce all’interno di un sistema che merita di essere messo nelle condizioni di funzionare al meglio.

DISAGI PROFESSIONALI DEL PERSONALE
Il personale della scuola, da molti anni, oltre a cercare di mettere in pratica riforme non condivise e norme contraddittorie, è costretto a subire leggi di revisione della spesa pubblica che aggravano sempre più il carico di lavoro giornaliero e penalizzano la possibilità di collocamento in quiescenza.

Per quanto concerne i docenti, in particolare, gli esperti sostengono che molti sono i fattori ritenuti responsabili dell’alta usura psicofisica. Tra questi i più accreditati risultano: le numerose riforme scolastiche; l’inadeguata retribuzione; la bassa considerazione da parte dell’opinione pubblica; l’uso delle nuove tecnologie e del registro elettronico; il difficile rapporto con il dirigente scolastico e con i colleghi; le classi numerose; la burocrazia e le mille “scartoffie” da compilare; il maggior carico di lavoro legato alla crescente presenza di alunni disabili, con DSA o con BES; gli infiniti compiti extrascolastici; il precariato; la crisi della famiglia; la rottura dell’asse genitori-insegnanti e la maleducazione degli studenti.
Poco considerata, riguardo lo stress da lavoro correlato, finora è stata anche la tipologia del rapporto tra il docente e gli alunni che, invero, mostra peculiarità estremamente significative, quali: frequentazione reiterata e protratta per più ore al giorno, tutti i giorni lavorativi, nove mesi all’anno, per cicli di tre o di cinque anni; asimmetria del rapporto che permane per tutta la durata della carriera professionale; svantaggio nel rapporto numerico con gli stessi (circa 1 a 30).

Riguardo l’usura psicofisica del personale ATA vanno evidenziate le condizioni operative e di super lavoro (principalmente del personale assistente amministrativo) cui è giornalmente sottoposto, lo stress e le situazioni di disagio psicologico subito a causa della crescente complessità dei compiti da svolgere, la mancanza di formazione preventiva e l’effettuazione di molte ore di straordinario (imposto) per riuscire ad effettuare il lavoro dei colleghi assenti e non sostituibili per legge.

LE RAGIONI DELL’INIZIATIVA
E’ fondamentale per il sindacato, allo scopo di individuare adeguati modelli interpretativi e strumenti d’intervento efficaci a sostenere il personale, comprendere i fenomeni e la reale condizione in cui operano i singoli ruoli professionali, il clima nelle scuole e nella comunità scolastica, per aumentare la collaborazione, la cooperazione e la collegialità e superare il senso di isolamento che nasce dalle situazioni di fragilità personale e professionale.

Lo SNALS–ConfSAL avvia un confronto tra esperti, autorità istituzionali e personale scolastico per ricercare percorsi, attraverso la messa in comune di visioni, responsabilità e strumenti, affinché ogni istituzione scolastica sia una comunità educante allargata e partecipata, ma anche l’iniziativa sia occasione per formulare proposte riguardo le possibili innovazioni contrattuali e legislative atte alla soluzione delle criticità di sistema ed in grado di limitare i disagi professionali del personale.

Intervengono:

Saluti:
Mario Bozzo – Responsabile ConfSAL Ufficio Studi
Mario Conte – Sindaco di Treviso

Introduzione ai lavori:
Elvira Serafini – Segretario Generale SNALS-ConfSAL

Moderatore:
Paolo Capresi – Giornalista Mediaset e scrittore

Tavola Rotonda:
Chiara Crivelli – Segretario Nazionale Associazione Genitori Italiani (AGE)
Genitori in crisi per l’emergenza educativa
Salvatore Auci – Segretario Provinciale SNALS-ConfSAL di Treviso
La scuola e le criticità di sistema
Vittorio Lodolo D’Oria – Medico esperto in burnout a scuola
Stress da lavoro correlato e presunti maltrattamenti a scuola: correlazioni e conseguenti interventi
Francesco Leone – Avvocato penalista del Foro di Treviso
La funzione del Pubblico Ufficiale
Angela Colmellere – Componente della VII Commissione – Camera Deputati
Proposta di legge – Inasprimento delle pene per violenze contro gli insegnanti
Augusta Celada – Direttore Generale USR Veneto
Patrizia Pavatti – Direttore Generale USR Friuli-Venezia Giulia
Barbara Sardella – Dirigente Ambito Territoriale Treviso

Conclusioni:
Angelo Raffaele Margiotta– Segretario generale ConfSAL
Le proposte dello SNALS-ConfSAL

Comunicato unitario

 

COMUNICATO STAMPA DEI SEGRETARI GENERALI DI

FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS

 

La Corte Costituzionale, il 7 maggio 2019, si è espressa sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il sistema di reclutamento previsto dal d.lgs. 59/17 (attuativo della “Buona Scuola”), sostenendo in particolare la piena legittimità delle procedure concorsuali riservate.

Per questo motivo il MIUR ed il Governo non hanno più alibi per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’Intesa del 24 aprile.

Diventa più rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha già acquisito le necessarie professionalità attraverso il servizio: i docenti con 3 annualità e gli assistenti amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA.

 

Roma, 7 maggio 2019

 

FLC CGIL
Francesco Sinopoli

CISL FSUR
Maddalena Gissi

UIL SCUOLA RUA
Giuseppe Turi

SNALS CONFSAL
Elvira Serafini

GILDA UNAMS
Rino Di Meglio

Il MIUR ha pubblicato la nota n. 7755 del 3-05-2019 che detta disposizioni per le iscrizioni degli adulti ai percorsi di istruzione di primo livello, ai percorsi di istruzione di secondo livello e ai percorsi di alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana, di cui avevamo dato informazione a proposito dell’incontro di informativa al MIUR dello scorso 30 aprile.

Sulla pagine del sito MIUR sull’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento aa.ss. 2019-2021, all’indirizzo  https://www.miur.gov.it/web/guest/aggiornamento-graduatorie-ad-esaurimento-aa.ss.2019-2021, sono state pubblicate 5 FAQ che riportiamo di seguito:

FAQ GAE anni scolastici 2019-20, 2020-21 e 2021-22

  1. Domanda: Cosa vuol dire il messaggio: “aspirante non presente nella base informativa o non soddisfacente le condizioni richieste (non avente almeno una graduatoria a pieno titolo o con riserva)”?

Risposta: il messaggio “aspirante non presente nella base informativa o non soddisfacente le condizioni richieste (non avente almeno una graduatoria a pieno titolo o con riserva)” si verifica in tutti i casi di “NON TROVATO”, che sono i seguenti:

–  quando il codice fiscale con cui l’aspirante è presente nelle GaE è diverso da quello con cui l’aspirante è registrato a polis

In questo caso l’ufficio provinciale, verificato che l’anomalia è nel codice fiscale, deve utilizzare la funzione Reclutamento=>Graduatorie ad Esaurimento Personale Docente ed Educativo=>Rettifica Anagrafica. Potrebbe non riuscire perchè lo stesso codice fiscale è presente nelle graduatorie d’istituto per altro identificativo. Se si verifica questa circostanza l’ufficio dovrà fare una richiesta AOL di modifica base dati.

–  quando l’aspirante non è presente nelle GaE

In questo caso l’aspirante non può presentare la domanda, a meno che non rientri nella casistica di personale per cui, a fronte di una eventuale sentenza o provvedimento cautelare, la posizione dell’aspirante non sia presente sul SIDI, ma vi sia un provvedimento che dispone l’inserimento. Solo se rientra in questa casistica l’aspirante dovrà compilare il modello 1 cartaceo e presentarlo all’ufficio scolastico di destinazione, corredato del provvedimento in suo possesso che dispone l’inserimento/reinserimento nelle GaE. L’ufficio, effettuate le verifiche, inserirà l’aspirante qualora ne abbia titolo.

–  quando la posizione è cancellata, ma non risultano a sistema le condizioni per poter procedere automaticamente al reinserimento

In quest’ultimo caso gli uffici provinciali, procederanno alle necessarie verifiche.

–           Se le verifiche danno esito positivo, l’ufficio procede al reinserimento e questo comporterà la possibilità, per l’aspirante, di aggiornare la domanda

–           Se invece le verifiche non danno esito positivo, l’ufficio scolastico ha facoltà di non procedere al reinserimento e l’aspirante non potrà presentare l’istanza.

 

  1. Domanda: Ho titolo al reinserimento in GAE per non aver presentato domanda negli anni precedenti, ma non riesco a presentare la domanda perchè risulto già inserito in GAE con riserva per effetto di provvedimenti cautelari favorevoli. Come posso fare?

Risposta: Poiché l’istanza non consente lo scioglimento della riserva per ricorso pendente, l’aspirante si deve rivolgere all’ufficio per chiedere, ove ne abbia titolo, la cancellazione della riserva “T”. Successivamente potrà accedere all’istanza e procedere con l’opzione “aggiornamento” in quanto già presente nella banca dati delle graduatorie ad esaurimento.

 

  1. Domanda: Sono stato immesso in ruolo con clausola risolutiva per effetto dell’inserimento in GAE a seguito di provvedimento giurisdizionale. Posso aggiornare la mia posizione in graduatoria?

Risposta: No, in quanto l’assunzione in ruolo comporta il depennamento da tutte le graduatorie ad esaurimento.

 

  1. Domanda: Sono inserita nelle GAE della scuola primaria e dell’infanzia: nella sezione G1 (anche E1) dichiarazione dei servizi, a cosa serve la voce rivalutazione del servizio? Fa riferimento solo alla scuola secondaria?

Risposta: Sì, fa riferimento solo alla scuola secondaria in quanto sulla scuola dell’infanzia e primaria non ci sono effetti derivanti dal cambio delle classi di concorso, caso per il quale la rivalutazione dei servizi è stata prevista.

 

  1. Domanda: E’ possibile richiedere la valutazione dei servizi già dichiarati (specifico o non specifico)?

Risposta: Sì, come previsto dalle sezioni E1 e G1 del modello di domanda, ma solo per la scuola secondaria. La rivalutazione, infatti, è prevista nei soli casi in cui più classi di concorso siano confluite in una nuova classe di concorso e questo determini, nella graduatoria di arrivo, un punteggio migliore di quello a suo tempo ottenuto con la conversione automatica.

La consistenza complessiva delle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici è definita, per l’anno scolastico 2019/20 secondo i contingenti indicati nella tabella allegata al decreto n. 405 del 8.5.2019.

Tali contingenti sono ripartiti con riferimento alle dimensioni regionali.

Nella tabella è indicata anche la consistenza delle dotazioni organiche del personale dirigenziale delle scuole ed istituti di lingua slovena delle province di Gorizia, Trieste e Udine per la regione Friuli-Venezia Giulia.

Vengono anche riportate, a mero titolo indicativo in quanto non rientrano tra le sedi da assegnare a dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, le istituzioni scolastiche sottodimensionate che dovranno essere assegnate con incarico di reggenza.

Nella tabella sono altresì indicati i Centri Permanenti per l’Istruzione degli Adulti.

Continua la tendenza alla diminuzione del numero complessivo delle scuole ai fini della determinazione dei relativi incarichi dirigenziali, con notevoli riflessi sui carichi di lavoro dei dirigenti in servizio sulle scuole.

Il tema degli organici sarà uno dei settori di lotta più importanti nei prossimi incontri previsti dell’intesa del 24 aprile governo- sindacati.