, , , ,

A proposito delle ipotizzate differenze di stipendio per il personale scolastico

Da quando alcuni giorni fa il ministro Valditara ha reso pubblico il suo proposito di voler retribuire i docenti in base anche al costo della vita nel luogo dove svolgono la loro missione di educatori e formatori delle nuove generazioni non passa quasi ora che agenzie di stampa non battano dichiarazioni di rappresentanti di organizzazioni sindacali o di categoria che esprimono il loro pensiero il più delle volte dissentendo con forza contro tale ipotesi.Nella giungla di comunicazioni media e social appare poco l’opinione dello Snals ed un lettore frettoloso o superficiale potrebbe dare interpretazioni inesatte del nostro comportamento. Questa mia precisazione riflessione è per loro. Non è certo per i nostri iscritti che sanno benissimo come lo Snals ha sempre difeso i loro diritti anche economici fino al punto da essere l’unico sindacato a non firmare un contratto come protesta per i pochi offensivi spiccioli che sarebbero arrivati in busta paga. La precisazione è per i nuovi iscritti nella famiglia Snals e per chi ci sta guardando e deve decidere se farne parte oppure no. Il segretario generale Elvira Serafini ha già espresso chiaramente la posizione Snals : NO all’autonomia differenziata,NO alla regionalizzazione della scuola SI ad aumenti stipendiali uguali per tutti. Il ministro ha precisato : il contratto nazionale non si tocca . Bene siamo d’accordo. C’è un problema economico sociale che non riguarda solo i docenti ma anche il personale ata e anche altri dipendenti pubblici costretti ad una migrazione interna per motivi di lavoro: probabilmente il personale della scuola è in maggioranza . C’è un divario di costo della vita in tutto il paese, c’è un divario di servizi forniti dalle regioni in tutto il paese. Ma il ministro giustamente si vuole occupare dei suoi dipendenti e pensa di migliorarne la vita dal punto di vista economico MA non ha ancora reso pubblico come. Ecco perché lo SNALS alza la voce ma non grida ancora. Aspettiamo che ci dica come intende fare e poi se si pensa di creare una disuguaglianza fra i lavoratori della scuola grideremo per i docenti e per gli ata il nostro NO deciso ed irremovibile. Antonio Naddeo, presidente dell’Aran-Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, nel corso di un’intervista al GR1-Giornale Radio Rai, in merito al dibattito sugli stipendi degli insegnanti sollevato dal ministro dell’Istruzione e merito, Giuseppe Valditara ha dichiarato “Si potrebbe dare più spazio, a normativa vigente, alla contrattazione integrativa per regolare alcuni istituti economici accessori che possono tener conto di situazioni particolari territoriali sia di tipo economico legato al costo della vita, ma anche di tipo geografico, pensiamo alle zone svantaggiate come montagne o isole. Il contratto collettivo nazionale del lavoro rimarrebbe in ogni caso il pilastro centrale e poi possono esservi dei contratti integrativi regionali dove regolare una parte accessoria della retribuzione, secondo indennità specifiche”
Prendiamo atto di questa possibilità presentata ma la domanda è : con quali criteri e da dove sarebbero attinte le risorse?. Come vedete c’è strada da fare siamo all’inizio di una maratona per l’evolversi della questione e le maratone si vincono calibrando il passo , la respirazione e la resistenza all’impegno e allo sforzo. E lì lo Snals come sempre ci sarà e ci sarà per vincere .

firmato

Vito Masciale

segretario Bari-Puglia Snals