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Approfondimento del segretario Vito Masciale sui prossimi concorsi a cattedra

 

PNRR e le assunzioni  nella scuola: cosa bolle in pentola

Il governo sarebbe pronto a sbloccare i concorsi nella scuola. L’obiettivo previsto  nel Pnrr è quello di inserire almeno 70mila nuovi docenti, aggiornando anche le regole delle selezioni :concorsi light a cadenza annuale e 60 Cfu. Per  rispettare questo impegno preso con Bruxelles  al ministero sono allo studio diverse soluzioni .

Si vuole coprire una parte dei posti liberi che il ministero dell’Istruzione non è riuscito ad assegnare. Da anni in Italia i sindacati e lo Snals in primis denunciano  la grave mancanza di docenti e l’inefficienza del ministero dell’Istruzione di fronteggiare l’emergenza.  L’emergenza cattedre scoperte è sotto gli occhi di tutti. Nonostante le sette procedure di assunzioni  del  2022 – il ministero dell’Istruzione è riuscito ad assegnare appena il 41% dei 94mila posti liberi. Con l’effetto di riportare i supplenti a 217mila. A fronte di un esercito di 500mila precari con almeno tre anni di servizio alle spalle. Per evitare il bis tra qualche mese e, soprattutto, per tenere fede agli impegni del Pnrr i tecnici di viale Trastevere stanno mettendo  a punto un strategia di uscita da una situazione endemica . . La soluzione allo studio  illustrata nel corso di un incontro tra il ministero dell’Istruzione e del merito e le sigle sindacali, manifesta  la volontà di cambiare l’attuale sistema di reclutamento degli insegnanti che ogni anno lascia scoperte cattedre stabili e insoddisfatti migliaia di precari.

Il confronto sul reclutamento è avviato, si attendono le decisioni del Ministro Giuseppe Valditara sulle modalità concorsuali che adotterà, oltre i concorsi ordinari, per consentire le immissioni in ruolo di almeno 70 mila docenti. I piani del Pnrr per l’istruzione prevedono però una stabilizzazione per il 2025 e non c’è tempo da perdere. Siccome in questi anni si è fatto molto poco e il tempo stringe, per recuperare terreno  si sta pensando ad una strategia basata su una serie di concorsi per docenti da attuare nel prossimo triennio con un primo concorso che potrebbe prendere vita già entro quest’anno. un concorso sprint (e light) riservato ai docenti già abilitati, agli specializzati sul sostegno e agli iscritti in seconda fascia (cioè senza abilitazione) nelle graduatorie provinciali Gps.  L’immissione a settembre per i vincitori del concorso avverrà a tempo determinato, con svolgimento dell’anno di prova e tirocinio, e prove finali basate su un esame scritto e uno orale. In itinere all’anno di prova, i docenti che saranno assunti dovranno arrivare a 30 crediti formativi universitari (Cfu) e i non abilitati a 60.60 CFU è la soglia richiesta, accanto alla laurea, dalla nuova formazione iniziale dei prof prevista sempre dal Pnrr, ma ancora in attesa di decollo (il decreto attuativo doveva arrivare a fine luglio 2022, ma rimpalla ancora tra i ministeri dell’Istruzione e del merito e quello dell’Università).A questo primo step che dovrebbe portare in cattedra 20mila precari ne seguirà un secondo che dovrà allinearsi alle nuove regole del Pnrr e riguarderebbe 50mila docenti  per un totale di 70mila nuovi ingressi entro il 2024 con le nuove regole (concorsi light a cadenza annuale e 60 Cfu). Per i rimanenti 50mila inserimenti si avvierebbero quindi concorsi “ordinari”, compresa la fase transitoria riservata a un’altra fetta di precari storici (quelli con tre anni di servizio alle spalle). L’obiettivo è arrivare al 2025 con il sistema a regime .

Con il nuovo sistema di reclutamento dovrebbe arrivare anche l’ennesimo intervento sulla mobilità. Oggi i provvedimenti attuativi del Pnrr prevedono la regola generale dei tre anni di permanenza nella sede di titolarità. Il sindacato preme però per un ammorbidimento. Viale Trastevere starebbe ragionando su una norma interpretativa (da inserire nei prossimi provvedimenti sul Pnrr) per chiarire che il vincolo triennale scatta solo per le assunzioni legate al dl 36 (e quindi al Pnrr), e non si applica invece a chi è già nominato con altre procedure.

Come sempre lo Snals continuerà a seguire con molta attenzione l’evolversi degli eventi per la tutela dei lavoratori della scuola e ad informarli tempestivamente.

Vito Masciale