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Decreto Dignità. Lo SNALS scrive al Ministro Bussetti.

L’approvazione in via definitiva da parte del Senato del Decreto Dignità chiude una partita complessa e controversa sulla quale lo SNALS-CONFSAL ha più volte espresso il proprio parere e chiesto correttivi

La nota del Segretario generale, Elvira Serafini, inviata al Ministro:

Roma, 8 agosto 2018

Prot.  272–Segr/ES/D.Dignità_Bussetti_080818

Al  Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti

Oggetto:   Decreto “Dignità”

 

On. Ministro,

l’approvazione in via definitiva da parte del Senato del Decreto “Dignità” chiude una partita complessa e controversa sulla quale lo SNALS-CONFSAL ha più volte espresso il proprio parere e chiesto correttivi.

E’ innegabile che l’Art. 4 risolva una serie di criticità venutesi a creare anche per effetto di sentenze contrastanti del Consiglio di Stato.

Lascia tuttavia aperti alcuni problemi che necessitano di soluzioni urgenti anche per dare sostanza alle disposizioni del citato Art. 4.

“In primis” va detto che l’indizione di un concorso riservato per i docenti di scuola dell’Infanzia e/o Primaria (diplomati o laureati) con due anni di servizio nell’ottennio troverà piena applicazione solo in presenza di posti in organico adeguati, altrimenti diverrà l’ennesima graduatoria che creerà speranze destinate a trasformarsi in delusioni.

Il problema degli organici è importantissimo, così come un nuovo equilibrio espansivo al Sud.

Del resto, nell’audizione alle Camere del 18 luglio scorso, la S.V., illustrando le linee programmatiche del Suo Dicastero, ha avuto modo di soffermarsi a lungo sul tema dell’inclusività, che non può tradursi in meri atti programmatori da parte delle scuole, ma deve trovare le condizioni di fattibilità anche nell’adeguatezza dell’organico, così come nel tempo-scuola che, al Sud soprattutto, va realizzato intervenendo a sostegno degli Enti Locali o creando le condizioni perché lo Stato o le Regioni organizzino quei servizi che i Comuni, per carenza di fondi, non possono realizzare.

In tal modo si otterrebbe un duplice positivo effetto: da un lato maggiori potenzialità di crescita degli alunni e, dall’altro, speranze concrete di occupazione per i Docenti, che non sarebbero più costretti all’emigrazione al Nord per poter lavorare.

In tale ottica, le restrizioni poste dal Ministero dell’Economia sulle assunzioni degli Educatori, che ha ridotto il numero rispetto a quello del normale ricambio pensionamenti/assunzioni, sono assolutamente negative ed inaccettabili.

Lo SNALS-CONFSAL intende altresì sottolineare positivamente l’abrogazione, disposta dall’Art. 4 bis del Decreto “Dignità”, del comma 131 art. 1 L. 107/15 che impediva di attribuire supplenze annuali fino al 31 agosto oltre i tre anni, ma non può non far notare che non giunge alla conclusione sperata: l’assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale.

La semplice abrogazione del comma 131, a parere dello SNALS-CONFSAL, potrebbe creare una serie di problemi notevoli con l’Europa, che, in sostanza, ha imposto un limite ai contratti a tempo determinato.

D’altro canto, questo tipo di soluzione, lasciata nell’indeterminatezza, non risponde certo alle finalità dell’intero decreto “Dignità”.

Come sempre lo SNALS-CONFSAL si dichiara disponibile ad un fattivo confronto per risolvere i problemi sopra indicati.

Con viva cordialità.

Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)

 

Sul Decreto “Dignità” anche il Segretario generale Confsal, Angelo Raffaele Margiotta ha rilasciato delle dichiarazioni.