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Il sindaco Decaro ha chiesto formalmente al Ministero dell’istruzione un percorso di formazione specifico per i docenti di sostegno che devono affiancare gli alunni con sindrome dello spettro autistico

E poi arrivano anche le belle notizie.

Il sindaco di Bari Antonio Decaro , nonché presidente dell’ANCI ha chiesto formalmente al ministero dell’Istruzione un percorso di specializzazione ad hoc per gli insegnanti di sostegno che svolgono il loro lavoro con i bambini o ragazzi affetti da sindrome autistica. Iniziativa assolutamente lodevole . Certo è triste che derivi dalla difficoltà di un alunno  che ha visto alternarsi al suo fianco ben 17 docenti di sostegno! Quali possono essere le cause di questo numero elevato ?1^  Il docente di sostegno viene giuridicamente riassegnato ogni anno dall’ufficio scolastico provinciale ad un istituto e nella maggior parte dei casi viene riconfermato sempre nello stesso ma questo non assicura una continuità didattica perché teoricamente il dirigente scolastico potrebbe poi affidargli un altro alunno. Si sono verificati casi di famiglie che hanno chiesto esplicitamente di poter continuare ad avere lo stesso insegnante di sostegno ma purtroppo non era stato destinato alla stessa scuola l’anno successivo. 2^I posti di ruolo di sostegno che il ministero mette a disposizione ogni anno sono aumentati sicuramente ma ancora insufficienti a coprire il fabbisogno. Aumentare i posti di ruolo nel sostegno sicuramente aiuterebbe a migliorare la situazione. Più stabilità di docenti più probabilità di avere lo stesso docente negli anni e  maggiore continuità didattica . 3^ il sistema non fornisce le conoscenze idonee per poter supportare  in maniera adeguata le patologie più complesse . Certo è  triste che la famiglia  a cui va tutta la nostra solidarietà si sia alla fine arresa perdendo completamente la fiducia nell’istituzione scuola e ritirando il figlio dalla frequenza ma iniziativa come quelle del sindaco Decaro ci fanno vedere una luce in fondo al tunnel :saprà la riforma prevista per  un continuo sviluppo professionale e di carriera del personale scolastico attraverso l’istituzione di una Scuola di Alta formazione e formazione continua per dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA rispondere a questa richiesta ? Speriamo di si lo Snals vigilerà su questo. Ricordiamo che nella nuova istituzione  saranno coinvolti Indire, Invalsi e Università italiane e straniere, al fine di garantire un sistema di formazione continua di qualità, in linea con gli standard europei. L’obiettivo è fornire una formazione pedagogica e didattica che, insieme a una conoscenza approfondita della materia, consenta di affrontare efficacemente la sfida della trasmissione di competenze metodologiche, digitali e culturali nell’ambito di una didattica di alta qualità. Si tratta dell’unica riforma con un budget pari a 34 milioni di euro: fondi del Pnrr. E nell’attesa che questa nuova istituzione funzioni sapranno le università italiane inserire nei percorsi dei TFA che organizzano per il sostegno  inserire contenuti per colmare questa lacuna di competenze ? Se nel piano di formazione redatto dalla nuova scuola e nei piani di studi dei TFA universitari per il sostegno  troverà risposta positiva la richiesta del sindaco Decaro vorrà dire due cose : primo che alcune somme a disposizione sono state sicuramente ben spese perché soddisferanno un bisogno di docenti ed alunni e secondo  che la società civile deve più spesso rimboccarsi le maniche e lavorare per fare squadra col mondo scuola.