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Perché nessuno resti indietro

 

 

Il secondo capoverso dell’art. 3 della costituzione italiana recita “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. “ e all’art. 34” La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.

E nel solco di quanto previsto dalla nostra carta costituzionale sicuramente si inserisce l’iniziativa dell’assessorato regionale alla formazione e scuola :

L’insegnamento della LIS, la Lingua italiana dei segni, e della LIST, la Lingua dei segni italiana tattile, nelle scuole secondarie di primo grado della Puglia. La sezione competente dell’Assessorato regionale alla Formazione e Scuola ha infatti accolto la mozione che impegna la Giunta regionale pugliese a predisporre, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Puglia, bandi per l’organizzazione di tali corsi rivolti agli studenti di scuola media. La suddetta sezione si impegna a proporre all’Ufficio scolastico regionale un apposito accordo coinvolgendo uno o più enti del terzo settore che abbiano esperienza, documentabile, nel campo. Un  ulteriore passo avanti verso l’attuazione di quanto previsto dalla regione Puglia  all’art. 17  della legge regionale  n. 51 del 30/12/2021

Questo provvedimento gode di una copertura finanziaria di 310.000 euro e ha quale obiettivo principale,  quello di rimuovere qualsiasi tipo di barriera alla comunicazione e, quindi, porre tutti i cittadini nelle medesime condizioni di accesso alle attività educative e formative, culturali e di accesso alle informazioni e ai servizi regionali, attraverso il riconoscimento della LIS e della LIST e la loro diffusione nelle pubbliche amministrazioni, nelle strutture socio sanitarie e nei tribunali e, appunto, nelle scuole, per garantire una piena e reale inclusione di tutti i cittadini.