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Presunti maltrattamenti a scuola, Serafini (Snals): permettere pensione anticipata per tutti gli insegnanti o di espletare altre attività nella scuola

Presunti maltrattamenti a scuola, Serafini (Snals): permettere pensione anticipata per tutti gli insegnanti o di espletare altre attività nella scuola (Intervista)

Da Orizzonte Scuola – di redazione – 28 Gen 2020 – 16:20

 

Si è svolta oggi la conferenza stampa “Presunti maltrattamenti a scuola: indagine 2014-2019”.  Lo Snals ritiene che il fenomeno degli episodi di violenza dentro e fuori la scuola debba essere affrontato con urgenza ed estrema serietà.

Negli ultimi tempi, la vita quotidiana di molte scuole ha visto aumentare gli episodi di intolleranza e di prevaricazione.

Comportamenti di violenza accaduti nelle scuole di tutti i gradi d’istruzione che coinvolgono tutti i protagonisti di quella che dovrebbe essere una comunità tesa ai medesimi obiettivi, nella condivisione di valori, primo fra tutti quello del rispetto e della tutela della persona.

• Educatrici di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia che intervengono con comportamenti aggressivi, verbali e fisici, su bambini molto piccoli.

• Insegnanti che esercitano il loro potere di adulti con studentesse e studenti poco più che adolescenti.

• Alunni che hanno comportamenti violenti nei confronti degli insegnanti, che amplificano e condividono i loro gesti attraverso l’uso dei social media, che utilizzano gli spazi e le norme che disciplinano il loro stare a scuola in modo improprio o che creano nelle classi e nelle scuole un clima di prevaricazione ed emarginazione verso altri studenti, soprattutto verso quelli in condizione di fragilità.

• Genitori che affrontano gli insegnanti con pesanti aggressioni, contrastano le loro decisioni didattiche e mettono in discussione principi educativi, metodi d’insegnamento e valutazioni con atti di intimidazione e di aggressione e con denunce all’autorità giudiziaria.

Con tutto questo dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA devono fare i conti quotidianamente, confrontandosi con comportamenti che sono anche il sintomo di fenomeni e cambiamenti della nostra società, impoverita culturalmente ed economicamente ed attraversata da diversità e diseguaglianze.

E’ compito del sindacato difendere il prestigio dell’istituzione e operare per la tutela del personale e il benessere degli studenti di tutte le età

Come sindacato della scuola ci sentiamo particolarmente chiamati in causa.

Prestigio e fiducia nella scuola. Nonostante gli episodi di violenza, amplificati dai mass media, le famiglie dimostrano di avere una grande fiducia nella scuola in una percentuale molto alta, sicuramente maggiore rispetto a quella riposta nelle altre istituzioni.

Evidentemente sono riconosciuti l’impegno, la serietà, la dedizione e i risultati che il personale garantisce e che incidono sul futuro dei giovani.

Tutela del personale. Noi ci battiamo per condizioni di lavoro migliori e firmiamo contratti e nel contratto scuola abbiamo affermato il principio che la scuola è una comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.

Una comunità si fonda sulla stabilità delle relazioni e sulla condivisione di valori e regole.

Per ottenere questo servono: la stabilità nel tempo del gruppo degli insegnanti, del personale ATA e del dirigente scolastico e la costruzione condivisa nel tempo dei valori e delle regole.

Tutto ciò è messo in discussione e reso impossibile dall’alta percentuale di personale precario che oggi è nelle nostre scuole, che non ha alcuna certezza sulla propria vita professionale, che non sa quali risultati può avere il proprio impegno e l’investimento in competenze, capacità, dedizione perché non può avere continuità nella classe e nella scuola.

La compattezza del gruppo docente è fondamentale. Se un gruppo docente è costituito, come succede in alcune scuole, per quasi la metà da colleghi precari, non può essere un gruppo che investe su se stesso.

Farà bene il suo compito, assolverà ai propri doveri ma non riuscirà a creare quella solidarietà tra persone e quella stabilità di relazioni, anche di aiuto, che pure sono fondamentali nella dimensione professionale dei docenti e nei rapporti con gli studenti.

Anche le situazioni di disagio che alcuni docenti vivono, possono essere superate all’interno di un gruppo coeso che riesce a far affrontare meglio il quotidiano confronto con i ragazzi, che è sempre più impegnativo dal punto di vista fisico e più ancora dal punto di vista mentale ed emotivo.

Tornando agli episodi di violenza, che riguardano sia gli insegnanti verso gli alunni sia gli studenti verso i docenti, solo un gruppo stabile e solidale può evitare atteggiamenti di “rimozione” dei problemi che spesso sono conosciuti ma non adeguatamente affrontati per la poca chiarezza di strumenti e norme.

RIVENDICAZIONI SNALS da tempo al centro delle rivendicazioni sindacali:

• RIDUZIONE DEL PRECARIATO E STABILIZZAZIONE DEI SUPPLENTI.

• RIDUZIONE DEL NUMERO DEGLI ALUNNI PER CLASSE.

• ELIMINAZIONE DELLA BUROCRATIZZAZIONE per tutti i profili professionali, anche per il dirigente scolastico e per il personale ATA, tutti ingabbiati in una rigidità di norme e sopraffatti da eccessivi carichi di lavoro, in scuole sovradimensionate che snaturano la funzione stessa delle nostre istituzioni.

• ESTENSIONE DEL RICONOSCIMENTO DI LAVORO USURANTE AI DOCENTI DI TUTTO IL SISTEMA EDUCATIVO (ora riconosciuto solo per le insegnanti della scuola dell’infanzia).

• POSSIBILITA’ DI UTILIZZO FLESSIBILE, ALL’INTERNO DELLE SCUOLE E A DOMANDA, DEGLI INSEGNANTI CON DETERMINATI REQUISITI DI ETA’ E SERVIZIO

• COLLABORAZIONE TRA ENTI E ISTITUZIONI

Benessere degli studenti. Tutto ciò ha l’obiettivo di creare condizioni di pari opportunità formative e di qualità dell’istruzione che deve svolgersi in un clima sereno e di relazioni stabili e significative, soprattutto per i giovani.

Oggi il tema della conferenza stampa è in particolare sugli episodi di Presunti Maltrattamenti a Scuola e dei disagi professionali del personale, su cui interverranno nello specifico gli altri relatori.

Il ruolo del sindacato è quello di essere vicino ad ogni persona, prendendo in carico ogni aspetto delle singole situazioni professionali e personali, nelle concrete situazioni.

Abbiamo già assunto altre iniziative su questo tema, con convegni e iniziative presso le amministrazioni competenti per richiedere dati puntuali e per presentare proposte.

Nello stesso tempo, utilizzeremo tutti gli strumenti dell’azione sindacale, così come quello di continuare a rappresentare presso la politica e l’opinione pubblica le ragioni e le esigenze delle scuole e dei suoi malesseri ma siamo anche impegnati a rendere note le azioni positive che le comunità scolastiche riescono a mettere in campo.

Domani (29 gennaio) lo Snals, con le altre organizzazioni sindacali, avrà un nuovo incontro con il ministro Azzolina. Chiederemo con forza non solo di accelerare i tempi per i concorsi, ma anche di affrontare tutte le altre questioni, compresa quella del disagio professionale, del burnout e dello stress da lavoro correlato che stanno interessando il corpo docente italiano.