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Riunione osservatorio nazionale valutazione dirigenti

Si è svolta il 13 giugno scorso la prevista riunione dell’Osservatorio nazionale sulla valutazione dei dirigenti scolastici con l’o.d.g:

I criteri di composizione dei nuclei di valutazione.

La riunione è stata presieduta dal Dirigente dell’Ufficio IX della DGOSV.

È stata ripresa l’analisi del monitoraggio del procedimento sulla valutazione dei dirigenti scolastici svolto nel decorso anno scolastico. Sono emerse diverse criticità tra cui meritano particolare attenzione quelle riconducibili ai criteri di composizione dei nuclei.

I dati sulla composizione dei nuclei di valutazione, pubblicati tra l’altro sul sito del SNV distinti per regione evidenziano  la seguente situazione:
6479 dirigenti scolastici valutati
347 nuclei di valutazione costituiti
31 dirigenti scolastici mediamente per ogni coordinatore di nucleo, che ha gestito la valutazione in più di un nucleo nel 30% dei casi

Composizione dei nuclei:
534 dirigenti scolastici di cui 1/5 circa con meno di 5 anni di servizio.

La componente Snals ha rilevato  che:

– in molti casi il consiglio orientativo posto a chiusura del provvedimento di valutazione è apparso più il risultato di un’attività ispettiva che quella di valutazione finalizzata al miglioramento.
-permangono notevoli perplessità sui criteri di selezione e composizione dei nuclei.

ha proposto di :

definire un protocollo di visita orientato da un incarico formale ai componenti dei nuclei di valutazione in cui sia posto l’obbligo di garantire al dirigente scolastico la possibilità di illustrare le azioni messe in atto per raggiungere gli obiettivi e di astenersi da qualsiasi quesito o indagine sulla condotta generale del dirigente scolastico nello svolgimento dei suoi compiti istituzionali.

Sono emerse in sostanza tutte le criticità che  hanno spinto a sottoscrivere l’accordo del 30 marzo scorso sulla “disconnessione “della retribuzione di risultato dalla valutazione.

Non è  comprensibile  la posizione di coloro che mentre lamentano l’incoerenza e l’inaffidabilità degli strumenti di valutazione propongono l’astensione dalla compilazione del portfolio perché i giudizi dei nuclei non sono legati alla retribuzione.

Riguardo alla valutazione la posizione dello Snals Confsal è la seguente:

-deve essere centrata sui processi e le azioni di miglioramento del sistema di governo delle istituzioni scolastiche e non sulla premialità conseguente all’esito della valutazione, assegnando al dirigente un ruolo fondamentale nella procedura valutativa.

Nel complesso le Linee guida per la valutazione dei dirigenti scolastici di cui alla direttiva n.36/2016 e ancora di più la nota esplicativa n3/2018 sul procedimento di valutazione per l’as 2017/2018 hanno introdotto elementi di maggiore partecipazione del dirigente, con un suo coinvolgimento sotto il profilo delle azioni proprie della sua funzione.

Rimane  il rischio di una eccessiva burocratizzazione della procedura e In questa prospettiva si propone  che le linee essenziali dei processi di valutazione non debbano essere oggetto di semplice informativa da parte dell’Amministrazione, ma trovino un’espressione anche nell’accordo negoziale da sottoscrivere all’Aran.
Concludendo lo Snals chiede di:
– riportare la valutazione dei dirigenti scolastici nell’alveo contrattuale anche alla luce dei contributi dell’Osservatorio nazionale sulla valutazione dei dirigenti scolastici;
– definire contrattualmente la correlazione tra esiti della valutazione e la retribuzione di risultato ed in particolare di individuare prioritariamente due principali livelli di valutazione, corrispondenti ad una valutazione positiva ed una negativa.

Le  azioni di lotta dello Snals saranno legate all’evoluzione delle trattative da poco avviate all’Aran.

Se ci fossero resistenze ad ampliare i poteri contrattuali sui procedimenti di valutazione dei dirigenti scolastici lo Snals promuovera’ iniziative di lotta adeguate al raggiungimento degli obiettivi proposti.