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SNALS Confsal: proclamazione dello stato di mobilitazione per sollecitare adeguate risposte del Governo

Roma, 29 marzo 2019. Al fine di sollecitare adeguate risposte del Governo ed in particolare del Dicastero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca alle giuste aspettative dei lavoratori che hanno partecipato numerosi alle riunioni degli attivi unitari, lo SNALS – Confsal ha sottoscritto un documento congiunto di proclamazione dello stato di mobilitazione sui principali punti di rivendicazione:

•  Rinnovo del CCNL. Il CCNL 2016-2018, già scaduto al 31/12/2018, è stato formalmente disdettato dalle scriventi, ma le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di bilancio 2019 sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa. Occorrono inoltre risorse aggiuntive per superare quella che è una vera e propria emergenza salariale e ridurre così il divario stipendiale esistente rispetto alla media dei paesi Ocse. La sottoscrizione, con urgenza, di un nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, è importante anche per ribadire la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro come
strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese: diritti, doveri e salario debbono essere gli
stessi, indipendentemente dal luogo in cui viene resa la prestazione lavorativa;

•   no alle ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e salvaguardia della sua dimensione nazionale. La sottoscrizione, con urgenza, di un nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, è importante anche per ribadire la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese: diritti, doveri e salario debbono essere gli stessi, indipendentemente dal luogo in cui viene resa la prestazione lavorativa;

•   stabilizzazione precari. Individuare una fase transitoria che riguardi i docenti di II e Terza fascia ai fini della stabilizzazione del lavoro nella scuola su tutti i posti disponibili, ivi compresi quelli che si libereranno per effetto dell’introduzione della quota 100 ai fini pensionistici. Sono evidenti i riflessi positivi che ne deriverebbero per il buon andamento delle attività didattiche, messe a rischio dall’eccessiva precarietà del lavoro che genera instabilità e discontinuità;

•   soluzione delle problematiche del personale Ata. Procedere ad un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi, alla riattivazione della mobilità professionale (art. 48 Ccnl 2007), al riavvio delle posizioni economiche (art. 50 Ccnl 2007), alla semplificazione amministrativa per eliminare confusioni e conflitti di competenza di altri Enti pubblici.

Conseguentemente è stato chiesto l’esperimento del tentativo di conciliazione e la convocazione dell’apposito organismo.

È urgente creare le condizioni per il rinnovo del CCNL e per assicurare un inizio del prossimo anno scolastico in cui siano garantiti i diritti di tutto il personale e degli studenti.

Inseriamo in allegato la richiesta unitaria di conciliazione:

Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 4 dell’allegato al CCNL/1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.