Dalla relazione del Segretario generale Elvira Serafini:

 

Apriamo questo Consiglio in un momento di grande attività per il sindacato, come d’altra parte accade sempre in occasione del nostro incontro autunnale: la Nota di aggiornamento al DEF ha delineato la cornice entro cui va definita la Legge di Bilancio per il 2020, senza peraltro che sia emerso alcun chiaro orientamento sui settori che ci riguardano, né sono incoraggianti gli stanziamenti del Governo per i rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego, previsti nel Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles.

Tutte le energie dello Snals-Confsal sono dedicate a fare in modo che Scuola, Afam, Università e Ricerca non paghino il conto della neutralizzazione dell’aumento dell’IVA e della stabilità del bilancio pubblico.

 

Di seguito la mozione finale approvata all’unanimità:

 

 MOZIONE FINALE

 

Il Consiglio Nazionale dello SNALS-CONFSAL

ascoltata

la relazione del Segretario generale Elvira Serafini sull’attuale fase politico-sindacale, sulle proposte volte al cambiamento delle politiche del personale di tutto il Comparto dell’Istruzione e della Ricerca, sulle linee di organizzazione e sviluppo del sindacato

l’approva.

Il Consiglio Nazionale condivide la proposta di realizzare ulteriori occasioni di approfondimento sui temi trattati nel Convegno Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la gestione dell’esistente:

  • per determinare una vera svolta culturale che metta al centro delle politiche l’educazione, l’istruzione di tutti i livelli e la ricerca;
  • per mantenere una costante attenzione su fenomeni che incidono negativamente sull’esercizio delle funzioni della scuola e dei docenti e sul benessere dei giovani;
  • per uscire dalle emergenze e superare i divari esistenti a livello territoriale che mettono a rischio la coesione, l’unitarietà e lo sviluppo.

Il Consiglio Nazionale, nel raccogliere anche gli esiti del dibattito, ribadisce la necessità di esercitare ogni forma di pressione sulle forze politiche e sul Governo affinché:

  • sia data attuazione agli accordi e alle intese sottoscritte con le organizzazioni sindacali e siano assunte decisioni coerenti quale esito dei tavoli tecnici su tutte le questioni che riguardano i settori della scuola, dell’università, dell’afam e degli enti pubblici di ricerca, con l’eliminazione delle molte forme di precarietà e il riconoscimento pieno della libertà di insegnamento e dell’autonomia;
  • siano apportate modifiche al documento di programmazione economica finalizzato alla legge di Bilancio 2020 ritenendo le previsioni contenute non sufficienti a garantire:
  • un rinnovo dei contratti di tutto il pubblico impiego che rispondano alle attese in particolare del personale di tutte le istituzioni del Comparto dell’Istruzione e della Ricerca e assicurino un netto miglioramento delle condizioni lavorative, retributive e professionali;
  • investimenti significativi a qualificare il sistema italiano dell’istruzione, della formazione e della ricerca e a innalzare progressivamente il rapporto tra risorse ad esso destinate e la quota del PIL nazionale per portarla ai livelli della media dell’Unione europea.

Il Consiglio Nazionale:

  • condivide le prospettive di sviluppo organizzativo che, attraverso una gestione partecipata e condivisa dello SNALS, incrementino la presenza e le attività sul territorio, anche in relazione al rinnovo della RSU;
  • fa proprie le proposte della Confsal che si fondano su: la centralità della persona, dell’istruzione e dell’educazione, la connessione tra tutte le istituzioni del comparto istruzione e ricerca con il mondo delle imprese, per favorire l’inserimento lavorativo delle giovani generazioni, la diminuzione degli squilibri territoriali e la competitività del nostro Paese.

Allegato: (CN_22-24ott2019_Relazione_SG)

23 ottobre 2019

Affrontare le tante problematiche di oggi per guardare alla scuola del futuro. Si è svolto oggi a Roma all’auditorium Barcelo’ Aran Mantegna in via Andrea Mantegna 130 il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la gestione dell’esistente’, a cura dello Snals-Confsal. Un punto sullo stato di salute dell’intero comparto istruzione, dalla scuola dell’infanzia, all’università, passando per la Ricerca, gli Afam e gli Its. Con una particolare attenzione alle disparità territoriali, ancora troppo marcate nel nostro Paese. Tanti gli interventi al tavolo dei relatori. Ad aprire i lavori, dopo un videomessaggio del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, è stato il segretario generale Snals-Confsal, Elvira Serafini, con una approfondita relazione. Quindi, la tavola rotonda a cui hanno preso parte il primo ricercatore, responsabile area Indagini internazionali Invalsi, Laura Palmerio, lo psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, Federico Bianchi di Castelbianco, e il direttore Svimez, Luca Bianchi. A chiudere, l’intervista del segretario generale Confsal, Angelo Raffaele Margiotta. A moderare, la giornalista del Tg2, Manuela Moreno.

Link alle video interviste sul sito DIRE

FIORAMONTI: “LA FORMAZIONE COLMA IL DIVARIO SOCIALE DEL PAESE”

“Sono molto contento dei temi scelti dal convegno. L’importanza della formazione, dedicata a rafforzare la democrazia e a colmare il divario sociale, sempre più significativo nel nostro Paese. Il ruolo del docente, in una scuola che cambia, si porta dietro una serie di responsabilità enormi, come mai prima nella nostra storia. Dobbiamo far sì che il ruolo del docente non solo sia valorizzato a livello salariale ma che venga percepito come un ruolo cardine per lo sviluppo sociale della nostra società“. Così il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti nel videomessaggio inviato al convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’, organizzato dallo Snals Confsal a Roma.  “Dobbiamo collegare – prosegue il ministro – il mondo della scuola sempre di più con quello dell’università e della ricerca. Dobbiamo riconoscere in particolare alla ricerca, una sua specificità: non si può trattare questo settore semplicemente come se fosse un elemento della pubblica amministrazione. Quindi, è necessario colmare il divario territoriale: non possiamo più permetterci un Paese a tante velocità diverse. Dove è possibile fare innovazione solo in alcuni territori. Dobbiamo avere un sistema di finanziamento perequativo che premi coloro che fanno meglio anche in condizioni di estrema difficoltà”.

 

SERAFINI (SNALS): “LA LEGGE DI BILANCIO SARA’ IL PRIMO BANCO DI PROVA DEL GOVERNO”

“Tutte le priorità strategiche, le necessità evidenziate, i risultati attesi dall’azione politica, sottendono una centralità fondamentale. È quella dello sviluppo di conoscenze e di competenze solide e innovative che devono essere diffuse nella popolazione a garanzia della parità di diritti, della solidarietà e dell’accessibilità universale di beni e servizi. Saranno le singole decisioni che definiranno il quadro delle nuove politiche. Decisioni che avranno nella legge finanziaria il primo e decisivo banco di prova”. Così il segretario generale Snals-Confsal, Elvira Serafini, aprendo il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca, guardare oltre la gestione dell’esistente’, in corso a Roma. “Conosciamo bene gli ostacoli e le compatibilità da considerare, ma valuteremo il Governo sulla serietà dell’impegno e sulla concretezza dei risultati”, ha concluso Serafini.

“POTENZIARE ITS E RENDERE ACCESSIBILI LE STRUTTURE”

“Bisogna subito riportare a scuola, nell’università e negli Afam i giovani che si disperdono o che non completano il ciclo di studi, rendere più attrattiva l’offerta degli Its e dei Cpia che, peraltro, hanno un’utenza nelle fasce più fragili della popolazione adulta, italiana e straniera. Bisogna anche rendere disponibile l’uso delle strutture scolastiche per maggiore tempo, per altre esperienze formative. Strutture più sicure e più adeguate per altre attività che saranno più efficaci se riusciranno a raccogliere le indicazioni degli studenti e dei giovani che hanno nuovi bisogni di formazione, nuovi modi di apprendimento e nuovi obiettivi sociali e personali”.

“BENE AVVIO CON MIUR, MA I RISULTATI SIANO A LUNGO TERMINE”

“Pur in una situazione fortemente condizionata dalla legge finanziaria per il 2019, abbiamo considerato significativi alcuni risultati e molto positivo l’avvio di una stagione di più corrette relazioni tra amministrazione e organizzazioni sindacali, che hanno portato all’Accordo del 24 aprile e all’Intesa dell’11 giugno, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e dal Presidente del consiglio Conte”, ha spiegato Serafini. “Avevamo dinanzi a noi le tante, troppe, questioni irrisolte- prosegue Serafini- Crediamo, infatti, con molta convinzione che sia venuto il momento di guardare oltre la gestione dell’esistente per dare nuove politiche all’istruzione e alla ricerca nel nostro Paese. Nessun processo di educazione e di istruzione e nessuna riforma, quando attuata, portano risultati a breve. Vanno dati condizioni, risorse e tempi adeguati che non possono essere tarati solo sui bisogni dell’oggi, ma anche sugli scenari del futuro”.

“CALO DEMOGRAFICO UN’OPPORTUNITÀ? NO VA COMBATTUTO”

“Vogliamo anche dire che abbiamo forti perplessità verso chi ritiene che il calo demografico sia un’opportunità per il sistema di istruzione, perché il significativo decremento di studenti e insegnanti produrrebbe una riduzione della spesa corrente, da reinvestire nel sistema di istruzione. Siamo perplessi per due motivi. Il primo. La scuola, l’università, l’afam e la ricerca hanno bisogno di una politica che decida, con un programma pluriennale certo, su misure strutturali e risorse. Di una politica che faccia capire concretamente che il bilancio dello Stato impegna le risorse della collettività su un bene comune strategico. Dopo la stagione dei tagli, non possiamo accettare quella dell’autofinanziamento. Il secondo motivo: Il calo demografico è un segnale di declino del Paese che va contrastato”, ha dichiarato il segretario generale Snals-Confsal.

“PERSONALE, RICERCA ED EQUITÀ TERRITORIALE SONO LE PRIORITÀ”

“Abbiamo scelto 3 temi di prospettiva che riteniamo cruciali: la valorizzazione del personale della scuola, considerando anche gli aspetti sociali e relazionali; la costruzione di un sistema integrato dell’istruzione terziaria e della ricerca; il superamento dei divari territoriali“, ha spiegato Serafini. Sul primo punto, “il terreno del nostro impegno- ha aggiunto Serafini- sarà certamente quello della valorizzazione della professionalità del personale della scuola e dell’incremento delle retribuzioni”. Il secondo tema “riguarda la costruzione di un sistema d’istruzione terziaria e della ricerca che deve fare, dell’integrazione di competenze e responsabilità, la sua caratteristica principale”. Infine, il terzo tema è quello dei divari territoriali e dell’equità nell’efficienza dei servizi e nell’efficacia formativa. Vogliamo essere chiari. Lo Snals ha assunto una posizione contraria al percorso – peraltro non parlamentare – sull’attuazione dell’autonomia differenziata, così come era stato impostato dal precedente governo”, ha concluso Serafini.

 

MARGIOTTA (CONFSAL): “LA SPESA ITALIANA PER L’ISTRUZIONE E’ MINORE DI QUELLA DEI PAESI DELL’EST”

Per il comparto istruzione “non si riesce a rimediare a questo divario e a cambiare l’incidenza sul Pil della spesa dedicata, che ci vede relegati addirittura dopo i paesi dell’Est”. Lo ha detto il segretario generale Confsal, Raffaele Margiotta, durante il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’. “Per quanto riguarda il pubblico impiego- ha concluso- non si riesce a uscire da un retaggio culturale per cui viene visto come una spesa, quando invece è un investimento. Il lavoro pubblico è la leva strategica per avere crescita e sviluppo“.

 

BIANCHI DI CASTELBIANCO: “I PROBLEMI DEI RAGAZZI SONO SPESSO SCONOSCIUTI AGLI ADULTI”

“I ragazzi vivono il loro mondo, una dimensione parallela di cui noi adulti non sappiamo assolutamente nulla. Capiamo qualcosa quando accadono delle tragedie, allora veniamo piano piano a sapere come queste avvengono e ci meravigliamo che sia potuto accadere tutto nel silenzio. Quindi dobbiamo prendere atto di questa realtà diversa: i ragazzi le loro cose se le tengono, anche quando sono molto negative, per loro stessi”. Lo ha detto lo psicologo e psicoterapeuta dell’età evolutiva, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, Federico Bianchi di Castelbianco, durante il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’. Cosa fare, come aprire un varco? “È necessario che i ragazzi siano sempre impegnati in sane attività, con un adulto che possa seguirli e guardarli, dalle elementari, alle superiori. Le scuole il pomeriggio devono essere aperte per avere una maggior capacità di relazione. I ragazzi devono fare attività che spaziano dal teatro alla musica, cioè vivere dei sentimenti, sensazioni e relazioni buone dentro la scuola. Quindi bisogna portarli a vivere la scuola come ambiente sano e non come il posto dove, magari, possono diventare vittime di bullismo senza che nessuno se ne accorga”, ha concluso Bianchi di Castelbianco.

 

PALMERIO (INVALSI): “MIGLIORATA LA FORMAZIONE DEI DOCENTI”

“L’Ocse ha rilasciato nel giugno scorso dei dati internazionali di un’indagine proprio sugli insegnanti e dirigenti scolastici che ha messo in evidenza tantissimi aspetti di questa professione e che diciamo costituisce una una fonte di dati veramente preziosa. Ovviamente l’Ocse l’ha fatta con l’obiettivo di dare ai Paesi dei dati sui quali basare degli interventi migliorativi in questo ambito. Quindi dei suggerimenti ai Paesi e a sua volta stabilisce degli indicatori comparativi internazionali che sono utili per le politiche. Ovviamente i Paesi possono poi utilizzarli, se vogliono, per decidere in quale direzione andare con gli interventi di politica su vari livelli”. Lo ha detto la responsabile dell’area indagini internazionale dell’Invalsi, Laura Palmerio, in occasione del convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’, organizzato dallo Snals Confsal a Roma.

Dall’indagine “è emerso qualche dato rilevante dal punto di vista italiano. Per esempio un aspetto rilevante che emerge dal trend, perché questa è la terza edizione di questa indagine, è un aumento della partecipazione all’attività di sviluppo professionale e un corrispondente decremento nel bisogno, percepito dagli insegnanti, di formarsi in determinati aspetti cruciali della professione. Questo punto è positivo perché evidentemente le attività di sviluppo professionale funzionano e contribuiscono ad abbassare un bisogno, che invece prima era superiore e veniva percepito in modo più rilevante dagli insegnanti. Poi sono emersi altri aspetti, c’è un rapporto internazionale pubblicato dall’Ocse ricchissimo, si va dalle pratiche didattiche a quelle educative, ai contesti scolastici, alla formazione non solo dei docenti ma anche dei dirigenti scolastici”, ha concluso Palmerio.

 

BIANCHI (SVIMEZ): “CRESCE IL DIVARIO NORD-SUD”

Il convegno “è stato l’occasione per mettere al centro la scuola in relazione al divario nord-sud. Soprattutto nel corso degli ultimi anni, dopo la crisi del 2008, si è riaperta la forbice in termini di livelli di istruzione”. Lo ha detto il direttore Svimez, Luca Bianchi, in occasione del convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’. “Questo- ha aggiunto- riguarda sia il tema delle infrastrutture scolastiche, dove abbiamo ancora l’80% degli edifici del Sud che non hanno il certificato di agibilità e il 60% degli edifici senza palestre, ma riguarda anche il tema dell’abbandono scolastico. Purtroppo, soprattutto per le famiglie meno abbienti, nel sud comincia a diventare un tema rilevante perché quasi il 20% dei ragazzi finita la scuola media abbandona gli studi”. “Serve una politica più attenta al tema dell’istruzione e soprattutto più attenta a colmare le distanze, sia tra famiglie ricche e famiglie povere, che poi inevitabilmente diventano fattori anche territoriali. Quindi la politica per lo sviluppo alle Mezzogiorno deve necessariamente partire dalla scuola e dall’istruzione”, ha concluso Bianchi.

 

Serena Tropea  s.tropea@agenziadire.com

In data 24 ottobre 2019, si è svolto al Miur un incontro tecnico, alla presenza del Capo Dipartimento dott.ssa Carmela Palumbo e del dott. Filippo Serra, sulle problematiche relative al personale ATA, in attuazione dell’intesa sottoscritta  lo scorso 1° ottobre. Si tratta, com’è noto, di uno dei tavoli tecnici che il ministero si è impegnato ad attivare   sulle misure per il personale docente e Ata nella Legge di bilancio, sul rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021,nonché sulla semplificazione amministrativa delle istituzioni scolastiche ed educative, in applicazione dell’intesa citata.

La delegazione Snals-Confsal, guidata dal vice segretario generale vicario Irene Tempera, ha rappresentato in merito le richieste del sindacato, sollecitando fermamente l’Amministrazione ad assumere impegni concreti nei confronti del personale Ata che, nel corso degli anni, ha subito pesanti penalizzazioni (circa 50mila tagli di posti di lavoro, non più recuperati) e ancora attende risposte alle numerose problematiche irrisolte.

Tutte le OO.SS. hanno concordato sulle seguenti richieste:

–    inserimento in organico di diritto dei posti concessi in deroga in organico di fatto;

–    la modifica dei parametri per la determinazione degli organici Ata che sono ormai obsoleti e non più rispondenti alle reali necessità delle istituzioni scolastiche;

–    emanazione urgente del bando di Concorso straordinario per DSGA, riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione. A tal proposito, l’Amministrazione ha comunicato che il decreto legge in materia di reclutamento urgente del personale scolastico che prevede l’emanazione del bando, è alla firma del Presidente della Repubblica;

–    abolizione della norma stabilita dalla finanziaria  che vieta la sostituzione del personale Ata assente per brevi periodi (7 giorni per C.S. e 30 giorni per A.A. e A.T.).

La dott.ssa Palumbo, nel rispondere alle OO.SS. si è impegnata, a nome del Miur, a chiedere prioritariamente l’inserimento, nella legge di bilancio, di un finanziamento per la modifica dei parametri di calcolo degli organici. Ha precisato che ulteriori richieste, in particolare quella finalizzata al recupero dei tagli pregressi, saranno subordinate alla presenza di adeguate risorse finanziarie.

Per quanto riguarda il concorso ordinario per DSGA il dott. Serra ha precisato che sono state pubblicate le sedi di concorso, nonché le griglie di valutazione delle prove scritte, ricordando che l’organizzazione delle prove medesime è demandata ai Direttori regionali.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto delle organizzazioni sindacali dopo la terribile tragedia avvenuta nella scuola Pirelli di Milano

Com-uni_22ott19_Tragedia di Milano, dolore e commozione dei Sindacati scuola_Cont_22102019195122

3 ottobre 2019

Convegno

Politiche per l’Istruzione e la Ricerca – Guardare oltre la gestione dell’esistente

AUDITORIUM CENTRO CONGRESSI

BARCELO ARAN MANTEGNA

via Andrea Mantegna 130 – ROMA

 

Apertura convegno

ELVIRA SERAFINI Segretario generale Snals-Confsal

Intervento ISTITUZIONALE

LORENZO FIORAMONTI Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

TAVOLA ROTONDA

LAURA PALMERIOPrimo ricercatore,responsabile area indagini internazionali INVALSI

Professionalità di docenti e dirigenti scolastici nella comparazione internazionale

FEDERICO BIANCHI DI CASTELBIANCOPsicologo e psicoterapeuta, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma

Comportamenti sociali, caratteristiche delle nuove generazioni, attese delle famiglie

LUCA BIANCHI  Economista, direttore della SVIMEZ

Divari territoriali ed equità nell’efficienza dei servizi e nell’efficacia formativa

Intervista con il Segretario generale CONFSAL

ANGELO RAFFAELE MARGIOTTA

Modera

MANUELA MORENO giornalista del TG2

20 ottobre 2019

SOS Scuola

Intervista al segretario generale dello Snals Elvira Serafini. Focus sui problemi della scuola italiana stavolta dal punto di vista di coloro chiamati ad amministrarla. Quali gli iter e gli strumenti a disposizione di chi è pronto ad entrare a far parte del sistema di istruzione

Stabilizzazione dei docenti precari, rinnovo del contratto e avvio dei concorsi ordinari e straordinari. Sono solo alcuni degli obiettivi che la professoressa Elvira Serafini, segretario generale dello Snals (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola), auspica di raggiungere nel più breve tempo possibile. Secondo il suo punto di vista, attualmente la scuola italiana sta vivendo un periodo difficile, aggravato dall’attuazione della quota 100, con la presenza di graduatorie per varie classi di concorso esaurite che non permettono un corretto ricambio dei docenti.

Divenuta segretario generale nel 2017, la Professoressa Serafini fin da subito si è battuta per il rinnovo contrattuale, scaduto nel dicembre 2018, cercando di ottenere un aumento salariale e raggiungere i livelli europei. Infine, ritiene abbastanza soddisfacente l’Intesa del primo ottobre, firmato con le altre sigle sindacali e il ministro Fioramonti, riguardante la stabilizzazione di 24000 insegnanti precari. L’Intesa prevede un concorso, oltre a quello ordinario, riservato per tutti coloro che hanno tre anni di servizio nella scuola secondaria, di cui uno sulla classe di concorso per la quale dovranno partecipare.

Il sindacato ha poi raggiunto un traguardo importante per il concorso dei facenti funzioni, ovvero quegli assistenti amministrativi che per almeno tre anni hanno sostituito i DSGA, direttori dei servizi generali e amministrativi, che avranno la possibilità di partecipare ad un percorso agevolato per la progressione all’area del DSGA. Nel suo complesso la scuola ha molteplici difficoltà da dover superare, partendo dai docenti che hanno il difficile compito di formare culturalmente e umanamente le nuove generazioni di studenti, che saranno i cittadini del futuro. Per questo è necessario che la politica comprenda l’importanza di questo delicato compito ritornando a investire nel comparto dell’istruzione, dalla scuola all’università e alla ricerca.

Come valuta la situazione della scuola?

La scuola sta vivendo un periodo davvero drammatico, in quanto la quota 100 ha peggiorato una situazione già critica. Abbiamo tante classi di concorso le cui graduatorie sono esaurite. La scuola è in crisi a tal punto che in Italia settentrionale alcune istituzioni scolastiche hanno avuto difficoltà a coprire tutte le cattedre.

Oggi ci troviamo di fronte a 155 mila cattedre vuote da coprire con docenti di prima, seconda o terza fascia d’istituto. Al loro esaurimento si passa alle MAD, ovvero a coloro che hanno chiesto la messa a disposizione. Per esempio, in Lombardia abbiamo 13 mila cattedre libere e tra queste troviamo cattedre di sostegno, per cui sono necessari docenti con un titolo di specializzazione, anch’esse coperte con le MAD, che non hanno la necessaria formazione e specializzazione.

Il primo ottobre è stato siglato a Roma l’accordo per la stabilizzazione di 24 mila insegnanti precari. Ha riscontrato differenze rispetto al precedente governo?

L’accordo che avevamo firmato con il Premier Conte e il Ministro Bussetti prevedeva un ventaglio di situazioni migliorative per il precariato, per la regionalizzazione, per il personale ATA, per i dottori di ricerca e per i docenti che si identificano con il termine “ingabbiati”. Oggi abbiamo un nuovo accordo che prevede un concorso straordinario abilitante per i docenti precari. Inoltre abbiamo rinviato ai tavoli tecnici e ai futuri tavoli politici, una serie di altre questioni. Un confronto? Diciamo che i due accordi sono molto diversi. Con quello del primo ottobre abbiamo perso qualcosa e ottenuto qualcos’altro.

Il Miur è al lavoro per bandire nuovi concorsi. A chi sono rivolti e quali sono i criteri per la selezione?

Contestualmente al concorso straordinario per la stabilizzazione di 24000 precari dovrà essere bandito un concorso ordinario per tutti i precari in possesso del titolo di studio e dell’abilitazione oppure titolo di studio e 24 CFU. Aspettiamo, secondo l’impegno del ministro nell’Intesa un concorso per il conseguimento dell’abilitazione per docenti già in servizio anche in altri ordini e gradi di scuola statale e paritaria. Auspichiamo tempi brevi. Il disegno di legge collegato alla finanziaria ci porterebbe molto avanti nel tempo, con grave ricaduta sul prossimo anno scolastico 2020-2021. Abbiamo poi ottenuto un risultato importante per il concorso dei facenti funzione, cioè degli assistenti amministrativi che hanno svolto nell’arco dei tre anni la sostituzione dei DSGA, che avranno un percorso agevolato per la progressione all’area del DSGA.

Uno dei vostri obiettivi è il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto nel 2018.

Dal punto di vista normativo la piattaforma Snals-Confsal è atipica ed alternativa. Atipica nella sua configurazione. Esula dalla mera rivendicazione ed individua nel mondo politico e nelle rappresentanze sociali gli interlocutori per fare del nuovo contratto un fattore di innovazione e di ammodernamento degli Enti pubblici e delle Istituzioni di Comparto.

Alternativa, per le sue finalità. Consegna il sistema delle relazioni sindacali ad un nuovo dialogo sociale, fondato sulla partecipazione consapevole alle decisioni con il contributo attivo di Governo e parti sociali e relativa assunzione di responsabilità. Dal punto di vista economico occorre con urgenza porre rimedio all’ormai penosa questione del riconoscimento economico del personale del Comparto attraverso il progressivo allineamento degli stipendi ai corrispondenti livelli medi dell’UE.

Necessario l’aumento retributivo per tutto il personale, che non solo faccia recuperare il perduto potere di acquisto ma che dimostri la precisa volontà politica di valorizzare tutto il personale. Dunque, prioritariamente tutti gli aumenti devono incrementare la retribuzione tabellare. Sappiamo che questo è difficile a causa della situazione finanziaria molto critica e siamo fortemente preoccupati perché da quanto trapela sulla legge di bilancio non si vede un miglioramento per tutto il nostro comparto. Pertanto siamo delusi, e speriamo che nei prossimi giorni ci siano novità favorevoli sulle risorse destinate al rinnovo contrattuale per tutto il comparto istruzione, università, ricerca e Afam.

In queste settimane si è parlato dei Pas per regolarizzare la posizione degli ammessi in graduatoria con riserva.

Il nuovo Ministro non vuol sentir parlare di PAS e di TFA. Di conseguenza si parla di un concorso per conseguire l’abilitazione docenti. I primi 24000 risulteranno vincitori, saranno ammessi all’anno di formazione e subito stabilizzati. Invece per chi supererà comunque lo scritto con una valutazione di sette decimi, ma non sarà tra i vincitori, potrà conseguire l’abilitazione dopo il superamento di una prova orale, in cui sarà chiamato a dimostrare di saper progettare e condurre una lezione. La Commissione sarà composta dal Comitato di valutazione dell’istituto e da un commissario esterno. La prova scritta sicuramente sarà al computer.

Cosa può dirmi in merito all’autonomia differenziata già affrontata già nel precedente esecutivo.

Abbiamo lottato con tutte le nostre forze e in tutti i modi con il vecchio governo. L’autonomia differenziata ci vede assolutamente contrari perché noi vogliamo un sistema d’istruzione che assicuri a tutti le stesse opportunità, da Lampedusa al Trentino. Proprio per questo, chiediamo che sia migliorato il sistema istruzione proprio nel Mezzogiorno, dove ci sono tante carenze di servizi. La contrarietà del Ministro sull’autonomia differenziata è stata espressa negli incontri politici con le OO.SS. Sarà dalla nostra parte e cercherà di difendere l’unità nazionale da qualsiasi attacco che potrebbe venire da altre forze politiche.

Cosa pensa delle proposte del ministro Fioramonti?

Ci hanno un po’ sorpreso, parlando di risorse per la scuola provenienti dall’aumento del prezzo delle merendine e delle bevande zuccherate. E’ una persona che si interessa in modo particolare del mondo dell’università e della ricerca, mondo al quale appartiene, essendo un professore universitario, e sta facendo grandi sforzi per entrare nelle problematiche dell’istruzione e della scuola. Vedremo come andrà, siamo solo all’inizio del suo mandato. Siamo in attesa di vedere come evolverà il pensiero politico del nuovo ministro.

Proroga delle misure del Decreto dignità per i diplomati magistrali: siglata l’intesa tra organizzazioni sindacali e MIUR a tutela di tutti i lavoratori coinvolti

Riportiamo, di seguito, il comunicato unitario

Raggiunta l’intesa sui diplomati magistrali per tutelare la continuità didattica dell’anno scolastico in corso. Si tratta di un ulteriore punto dell’accordo del 1° ottobre con il Ministro Fioramonti che le organizzazioni sindacali portano a casa: un risultato importante che mentre dà risposta alle attese dei lavoratori coinvolti permette di salvaguardare una prosecuzione regolare delle attività nelle classi loro affidate. Infatti, secondo gli impegni assunti oggi dall’amministrazione e sottoscritti nell’Intesa, i destinatari delle sentenze potranno continuare a lavorare con contratti sino al 30 giugno, mentre coloro che avrebbero avuto diritto all’immissione in ruolo in forza dei medesimi provvedimenti giurisdizionali vedranno salvaguardati i diritti derivanti dalle posizioni occupate legittimamente nelle graduatorie.

L’intesa prevede che l’Amministrazione inserisca le misure concordate con i sindacati nel primo provvedimento legislativo utile rispetto all’esigenza di renderle efficaci nel più breve tempo possibile.

Ancora una volta, grazie all’azione messa in campo unitariamente dalle organizzazioni sindacali, si riesce a ottenere una soluzione che mentre assicura le necessarie tutele per i lavoratori precari garantisce condizioni ottimali per lo svolgimento dell’attività scolastica, scongiurando il rischio di un diffuso e ricorrente avvicendamento dei docenti in corso d’anno. L’impegno dei sindacati prosegue con l’incontro già in programma il 22 ottobre, nel quale si dovranno fra l’altro definire i requisiti in base ai quali sarà consentito di accedere ai percorsi abilitanti anche a quanti non abbiano titolo a partecipare al concorso straordinario.

Roma, 18 ottobre 2019

Flc CGIL
Francesco Sinopoli

CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini

GILDA Unams
Rino Di Meglio

Il testo dell’Intesa siglata

 di Ugo Cataluddi  17/10/2019

 

Serafini (Snals): “Nella legge di bilancio non ci sono risorse adeguate per la scuola”

Nico Perrone dell’Agenzia DIRE ha intervistato il Segretario generale SNALS-Confsal, Elvira Serafini. Di seguito,  la trascrizione della videointervista:

Tutto si può dire tranne che ci siano risorse per un contratto adeguato a quello che è l’impegno del personale scolastico“, ha detto il segretario generale Snals Confsal

ROMA – “Già dal suo insediamento il ministro Fioramonti ha lasciato intendere che l’attenzione per il comparto sarebbe stata molto alta. Gli aumenti avrebbero raggiunto le tre cifre. Lui stesso ha presentato un piano di recupero fondi attraverso vari metodi tra cui la tassazione delle merendine o delle bevande gassate. Tutto ciò è stato anche più volte ribadito durante i nostri incontri al Miur. Ad oggi, tuttavia, nella legge di bilancio, tutto si può dire tranne che ci siano risorse per un contratto adeguato a quello che è l’impegno del personale scolastico“. Lo ha detto il segretario generale dello Snals Confsal, Elvira Serafini, intervistata dal direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone.

Sempre a proposito del rinnovo del contratto, ormai scaduto il 31 dicembre dello scorso anno, Serafini ha ricordato che in vista dell’apertura della stagione contrattuale “si ipotizza un aumento di 100 euro”. Tuttavia, si tratta di una cifra che deriva dalla “conferma degli 80 euro più i 20 euro del bonus”. “Parliamo quindi di soldi già nostri – ha aggiunto la sindacalista – in questo caso un possiamo quindi parlare di un gioco delle tre carte”. “La scuola – ha concluso Serafini – funziona grazie all’impegno del suo personale che nonostante i grandi sacrifici e retribuzioni non adeguate, dà sempre il massimo. Noi ci batteremo sempre per far sì che chi a vive la scuola venga riconosciuto quanto merita perché lo stipendio attuale è uno schiaffo alla categoria“.

AUTONOMIA RAFFORZATA? “NON PER L’ISTRUZIONE”

“L’autonomia rafforzata chiesta dalle Regioni del Nord non può assolutamente riguardare il comparto Istruzione. In questo c’è grande compattezza di tutto il sindacato, da nord a sud”, spiega Serafini.

“IL 23 OTTOBRE A ROMA PROPOSTE PER IL FUTURO”

“L’intero comparto Istruzione è una colonna portante del nostro Paese. Se davvero l’Italia vuole ripartire deve investire su questo settore”. Lo ha detto il segretario generale dello Snals Confsal, Elvira Serafini, intervistata dal direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone.

Proprio “sulle problematiche di oggi ma soprattutto con uno sguardo al futuro” il 23 ottobre a Roma lo Snals ha organizzato un momento importante di confronto dal titolo ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca: “Sarà un occasione per fare il punto su tutte le tematiche riguardanti il settore – ha aggiunto Serafini – perchè tutte le parti devono lavorare sinergicamente per formare i cittadini di domani e immaginare la scuola del futuro”.

“ACCORDO DELL’ 1 OTTOBRE SUI PRECARI È SOLO L’INIZIO”

L’accordo siglato il primo ottobre con il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, “sull’assunzione dei precari è soltanto l’inizio. Nei vari tavoli tecnici andremo a sciogliere tutti i nodi. Tra questi, quelli dei docenti che giustamente pretendono un avanzamento di carriera, dei precari e dei diplomati magistrali, dei direttori dei servizi amministrativi. Ad ogni tavolo tecnico andremo ad analizzare con attenzione ogni problema e saremo molto attenti a quelle che sono le esigenze di tutto il personale”.

Sulle problematiche relative ai docenti precari, lo Snals-Confsal è convinto che all’interno del variegato mondo del precariato della Scuola non possano esserci disparità di trattamento e/o prospettive e soluzioni diverse per categorie …. uguali.

Il contenuto del decreto legge non è ancora l’attuazione completa dell’Intesa dell’1.10.2019.

Tuttavia è un punto di partenza, che necessita di modifiche, di integrazioni, di chiarimenti e di provvedimenti correlati per affrontare tutte le questioni contenute nell’Intesa.

Quella degli insegnanti di Religione Cattolica merita attenzione e soluzione, sulla scorta di percorsi già sperimentati per la scuola primaria e dell’infanzia e per la scuola secondaria.

Il suo carattere di urgenza impone tempi stretti.

Per queste ragioni lo Snals-Confsal chiede un incontro sulla materia di cui trattasi:

 

COMUNICATO STAMPA SNALS-CONFSAL

ELVIRA SERAFINI: NETTA CONTRARIETA’ ALL’IMPIEGO DEL PERSONALE DI SEGRETERIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE IN ADEMPIMENTI BUROCRATICI DI COMPETENZA INPS

 

Il Segretario Generale dello Snals-Confsal Elvira Serafini ritiene inaccettabili le nuove incombenze di tipo burocratico Inps che, ancora una volta, vengono “scaricate” sul personale di segreteria delle Istituzioni scolastiche. “Con il messaggio dell’INPS, inviato alle scuole, che riguarda l’attivazione dell’applicativo Nuova PassWeb, per l’elaborazione del trattamento di fine servizio, si sta superando ogni limite”, afferma Serafini, “gli uffici di segreteria delle Istituzioni scolastiche, con organici al lumicino  del tutto insufficienti a gestire l’ordinario, vengono costantemente coinvolti nella gestione anche dello straordinario, che per di più, nel caso in questione,  riguarda compiti non previsti dal CCNL e che non rientrano nelle competenze delle scuole ma in quelle dell’InpsEd è inammissibile e grave che il personale amministrativo delle Istituzioni scolastiche sia chiamato a svolgere adempimenti di tipo previdenziale assumendosi responsabilità che, per loro stessa natura, sono di esclusiva pertinenza INPS”, conclude Serafini.

Lo Snals-Confsal, ribadendo ancora una volta la sua netta contrarietà all’impiego del personale di segreteria per lo svolgimento delle pratiche pensionistiche sull’applicativo Nuova PassWeb, chiede l’immediato ritiro delle disposizioni già impartite alle scuole ed un incontro al Miur per affrontare urgentemente le problematiche, non più rinviabili, di tutto il personale ATA”.