La dichiarazione del segretario Elvira Serafini

“ È giunto il momento di mettere la parola “fine” all’assurda situazione che vede il personale ATA nella condizione di non poter fruire dei vantaggi della Carta docenti offerti al restante personale della scuola.

Mentre da più parti si propone astrattamente la valorizzazione del personale ATA, a fronte del ridisegno in chiave specialistica dei profili professionali, lo Snals Confsal ritiene sia giunto il momento di adottare decisioni concrete e immediate per dotare i Dsga, gli assistenti amministrativi e tecnici e i collaboratori scolastici di un adeguato credito per sviluppare le rispettive professionalità. Al pari dei docenti, gli ATA, gravati da compiti sempre più complessi e che richiedono competenze in continua evoluzione, hanno la necessità, per svolgere in maniera adeguata le proprie mansioni, di disporre, senza sopportarne i costi, degli strumenti formativi e tecnici in grado di sostenere e potenziare il loro aggiornamento professionale. L’estensione al personale ATA di ruolo e con incarico annuale,  nonché ai docenti con incarico annuale e fino al termine delle attività didattiche, del Bonus di cui dispone da quasi un decennio il restante personale di ruolo della scuola è ormai da considerare doveroso oltre che rispettoso degli elementari principi di parità e non discriminazione dei lavoratori.

Lo Snals Confsal si adopererà con tutte le energie possibili, anche per eliminare definitivamente il contenzioso che si generato negli ultimi tempi affinché al personale ATA e ai docenti precari sia riconosciuto lo stesso Bonus previsto dalla Carta docenti.

 

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

In vista della prossima prova scritta del concorso per ds che si terrà il 30 ottobre p.v.. lo Snals organizza un ciclo di webinar  . in allegato la locandina con i dettagli .

La locandina è in formato editabile per inserire i dati ed i recapiti della Segreteria provinciale di riferimento. Gli iscritti alla piattaforma saranno tempestivamente avvisati dalla Segreteria Generale sull’avvio dei webinar.

volantino DIRIGENTI con dati segreteria -_PROVA SCRITTA_OTTOBRE 2024 pdf

Fotocronaca della conferenza stampa di presentazione del protocollo  d’intesa  per la tutela del personale della scuola vittima di violenza nei luoghi di lavoro e per il lavoro svolto

 

 

Lo Snals/Confsal Puglia raccoglie l’appello del comitato idonei concorso PNRR 2023 e aderisce alla manifestazione che si svolgerà domani, venerdì 27 settembre, alle ore 16.00 sotto l’Ufficio scolastico regionale della Puglia (ed in contemporanea sotto gli uffici scolastici regionali di Roma, Milano, Firenze e Napoli.

“Dopo aver superato le prove concorsuali, questi docenti si trovano ancora esclusi dal mondo del lavoro, condannati ad una condizione di precarietà. Sembra non abbiano nemmeno il diritto di conoscere la loro posizione in graduatoria perché, nonostante le proteste dei sindacati, le graduatorie pubblicate dagli uffici scolastici regionali si fermano al numero dei posti messi a bando. Il sindacato chiede la pubblicazione integrale delle graduatorie degli idonei e poi si chiede perché, essendoci tanti posti vacanti e tanto precariato, non  far scorrere queste graduatorie. Non verrebbero comunque coperti tutti i posti vacanti e, dunque, ci sarebbe ancora spazio per le assunzioni del nuovo concorso PNRR previsto entro fine anno.”, spiega il segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale.

La mobilitazione nazionale ha l’obiettivo di ottenere il riconoscimento delle competenze, di chi ha superato le prove concorsuali, chiedendo la pubblicazione di graduatorie di merito trasparenti e a scorrimento. La protesta è estesa anche agli idonei del concorso 2020, nella speranza di costruire una base comune per combattere il precariato nel settore educativo.

“Eliminando il precariato diamo possibilità agli studenti  di avere continuità didattica, che è la condizione ideale per l’apprendimento.”, conclude il sindacalista.

 

L’aula della Camera con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti ha approvato il Ddl sulla valutazione degli studenti. Il provvedimento, già approvato dal Senato, è legge.

Diventano legge, pertanto, le modifiche alla valutazione del comportamento degli studenti delle scuole secondarie contenute nel DDL riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.

Ecco cosa prevede per la Primaria.

Secondo quanto approvato oggi in Parlamento, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni della scuola Primaria dovrà essere espressa con giudizi sintetici  (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente)  che dovranno essere accompagnati dalla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti.

Valutazione con giudizi che investe anche l’Educazione civica e il voto di comportamento.

I giudizi sintetici  affiancheranno quindi  la descrizione del percorso umano e pedagogico dei bambini.

Voto in condotta

Si riferirà a tutto l’anno scolastico e, come ovvio, nella valutazione peseranno anche comportamenti violenti e aggressioni nei confronti di docenti, studenti e in generale tutto il personale della scuola.  Se la valutazione del comportamento è inferiore a sei decimi, il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi. Con il 5 in condotta quindi si è   bocciati. In caso di voto pari al  6, lo studente dovrà essere coinvolto in attività di cittadinanza attiva e solidale. Se si è alle Superiori, scatterà un debito scolastico in educazione civica da recuperare a settembre.  Il  consiglio di classe, in sede di valutazione finale, sospende il giudizio senza riportare immediatamente un giudizio di ammissione alla classe successiva e assegna agli studenti un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. Un elaborato la cui presentazione e valutazione è legata all’ammissione alla classe successiva. Infatti, la mancata presentazione prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo o la valutazione non sufficiente da parte del consiglio di classe comportano la non ammissione all’anno scolastico successivo. Per gli studenti di quinta, l’elaborato dovrà essere trattato all’esame di Stato

L’importanza del voto in condotta aumenta il suo peso anche per quanti superano la sufficienza, un sette può non bastare se lo studente punta a voti alti. Infatti, il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale potrà essere attribuito se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi .

 

Revisione dello statuto degli studenti e delle studentesse

Le modifiche apportate dal DDL approvato contemplano la revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti.

I principi elencati riguardano la riforma dell’istituto dell’allontanamento degli studenti dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni, in modo che:

l’allontanamento dalla scuola, fino a un massimo di due giorni, comporti il coinvolgimento della studentessa e dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare;

l’allontanamento dalla scuola di durata superiore a due giorni comporti lo svolgimento, da parte della studentessa e dello studente, di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche e individuate nell’ambito degli elenchi predisposti dall’amministrazione periferica del Ministero dell’istruzione e del merito. Tali attività, se deliberate dal consiglio di classe, possono proseguire anche dopo il rientro in classe della studentessa e dello studente, secondo princìpi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.

Votazione in decimi

La riforma, inoltre, istituisce la necessità di prevedere la votazione in decimi per la valutazione periodica e per quella finale degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti del secondo ciclo di istruzione in tutte le discipline di studio.

Multe fino a 10mila euro per chi offende personale scolastico

In caso di sentenza di condanna per reati connessi a danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni viene predisposta una multa da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa oltre all’eventuale risarcimento dei danni

Da quando in vigore?

Il Ministro ha dichiarato  che una parte della complessa riforma che include anche la modifica della valutazione alla Primaria avrà attuazione da quest’anno scolastico. Sarà una Ordinanza ministeriale a fornire le indicazioni dettagliate su modalità e tempistiche di attuazione.

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Cosa deve fare un docente aggredito in servizio e per motivi di servizio? La risposta è contenuta nelle “Indicazioni operative” del “Protocollo d’intesa Snals/Confsal Puglia-Gens Nova Odv per la tutela della sicurezza del personale della scuola”. Saranno illustrate nel corso della conferenza stampa che si terrà a Bari lunedì prossimo, 23 settembre, alle ore 11.00 presso l’IISS “Ettore Majorana” (via Salvatore Tramonte, n.2).

All’incontro saranno presenti: Vito Masciale (segretario regionale Snals Puglia, relatore), Antonio Maria La Scala (fondatore Gens Nova OdV, relatore), Antonio Genchi (presidente Gens Nova OdV), Elvira Serafini (segretario generale Snals/Confsal), Rossano Sasso (deputato della Repubblica Italiana), Sebastiano Leo (assessore Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Puglia), Giuseppe Silipo (direttore generale Ufficio scolastico regionale della Puglia). È previsto un intervento del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Coordina: Angela Rubino (giornalista).

Il Protocollo, frutto di un accordo tra il sindacato e l’associazione, è iniziativa unica in Italia nel suo genere e nasce dalla necessità di dare alle numerose segnalazioni giunte alla segreteria una risposta pronta ed immediata sul territorio, che vada ad integrare quanto già previsto in materia a livello ministeriale. Verte su un indirizzo mail dedicato e un numero di telefono di pronto intervento in caso di aggressioni. Insiste, inoltre, sul concetto di informazione come forma di prevenzione, con la pianificazione di un calendario di incontri sul tema rivolti alla popolazione scolastica (famiglie comprese) e alla società civile.

 

Anche per il nuovo anno scolastico, la Segreteria Nazionale, le Segreterie Regionali e le Segreterie Provinciali dello SNALS-CONFSAL mettono a disposizione il servizio gratuito SOS PASSWEB di consulenza tecnico-giuridica e di assistenza operativa per la lavorazione delle posizioni assicurative del personale dipendente tramite la piattaforma telematica Passweb.

Dopo il successo della precedente edizione, SOSPASSWEB prosegue nell’offrire un aiuto concreto per affrontare le criticità riscontrate nella gestione delle posizioni assicurative.

Il progetto riprende con le attività di consulenze personalizzate, di supporto e incontri formativi per garantire un’assistenza completa e mirata.

Si potrà usufruire di questa assistenza prenotandosi sulla piattaforma telematica dedicata  www.sospassweb.com.

Sono stati programmati già da adesso e fino al mese di dicembre nuovi seminari informativi e formativi, in orario mattutino e pomeridiano.

Il primo webinar online si svolgerà lunedì 16 settembre dalle ore 10:00 alle ore 12:00.

Per prenotarsi è sufficiente collegarsi al portale www.sospassweb.com, cliccare sul banner “Fascicolo Personale e Previdenziale” e compilare il modulo di iscrizione.

Snals-Confsal locandina 16 sett. 2024 sospassweb