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Progetto nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologica-professionale

Il Ministero dell’istruzione e del merito promuove un piano nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, al fine di verificare l’efficacia della progettazione di un’offerta formativa integrata in cui venga favorito il raccordo tra i percorsi degli istituti tecnici e professionali e degli ITS Academy, a livello nazionale e territoriale, e le Istituzioni, i contesti produttivi, il mondo delle imprese, delle professioni e i diversi stakeholder.
Gli obiettivi sono:
valorizzare i talenti degli studenti al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica,
migliorare l’orientamento,
sviluppare competenze fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività delle imprese,
favorire il trasferimento tecnologico.
La sperimentazione è finalizzata a proporre agli studenti un’offerta formativa in ambito tecnologico-professionale, integrata in rete e capace di garantire un’ampia scelta di percorsi d’istruzione e di specializzazione terziaria prevedendo il coinvolgimento e la sinergia di scuole secondarie di secondo grado e ITS Academy.
Il direttore generale F.Manca ha precisato che tale sperimentazione è una parziale anticipazione del disegno di legge che sta avendo il suo percorso di approvazione parlamentare.
Lo Snals-Confsal e le altre OO.SS. hanno evidenziato tutte le loro perplessità:
– la sperimentazione si inserisce in un contesto di disegno di legge ancora non approvato e di cui pertanto non si conosce il contenuto finale.
– verrebbe applicata in un momento in cui stanno partendo le riforme dei tecnici e professionali e, seppur con validi obiettivi, rischia di essere vanificata inserendosi sia nelle novità riformistiche di tali istituti che nei nuovi ITS. Se lo scopo è di potenziare e rafforzare gli Istituti tecnici e professionali, far partire la sperimentazione in questo momento potrebbe produrre il rischio di vanificare tali obiettivi producendo anche un disorientamento dell’utenza in questo contesto innovativo.
– Farla partire dal prossimo anno scolastico creerebbe un problema sull’orientamento per il prossimo anno le cui azioni sono già iniziate nelle scuole.
–infine si applicherebbe in contesti territoriali diversificati che hanno peculiarità ed attenzioni diverse per quanto riguarda i settori produttivi.
Alla luce di queste considerazioni è stato rappresentato che la scuola non è pronta ad accogliere questa filiera formativa tecnologica-professionale.
Il direttore Manca , ha evidenziato che il Ministero ha la facoltà di avviare la sperimentazione supportata normativamente dall’autonomia scolastica, ma ha preso atto delle criticità per quanto riguarda la ristrettezza dei tempi, l’orientamento, il rischio di affastellamento di iniziative innovative che potrebbe ingenerare confusione agli utenti e alle famiglie. Pertanto si farà portavoce presso l’amministrazione di tutte le osservazioni rappresentate dalla parte sindacale sia in rappresentanza dei lavoratori che dei dirigenti scolastici.