Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con avviso del 07/06/2019, ha indetto una procedura per la selezione del personale amministrativo a tempo indeterminato della scuola (DSGA).  La durata dell’assegnazione mediante collocamento fuori ruolo è di tre anni scolastici rinnovabili per un ulteriore triennio a seguito di verifica dei risultati raggiunti. Requisito per l’accesso alla selezione l’appartenenza al ruolo di DSGA ed aver superato, con esito positivo, il periodo di prova.

DOMANDA

La domanda, sottoscritta dagli interessati, redatta in conformità all’apposito modello riportato nell’allegato al presente Avviso e corredata della relativa documentazione, dovrà essere inviata, tramite posta elettronica certificata, unicamente all’indirizzo di posta certificata dell’Ufficio V della DGSP del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: dgsp.05@cert.esteri.it, specificando nell’oggetto “procedura di selezione 1 unità – DSGA – ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. n. 64/2017” entro il 23 giugno 2019.

Nella domanda gli interessati devono indicare i titoli posseduti oggetto di valutazione secondo quanto indicato nella comunicazione del MAECI.

A tal fine gli aspiranti sono tenuti a rilasciare, sotto la propria responsabilità, apposita dichiarazione di essere in possesso di tutti i titoli indicati.

Alla domanda va inoltre allegata copia di un documento di identità in corso di validità.

Si specifica che la certificazione linguistica o l’attestazione linguistica di istituzione accademica, ove possedute, vanno allegate alla domanda di partecipazione.

VALUTAZIONE

La valutazione delle candidature è effettuata da una Commissione sulla base dei titoli presentati e di un colloquio a cui sono ammessi a partecipare i primi 30 classificati in graduatoria.

TITOLI

Costituiscono oggetto di valutazione, per un massimo di punti 40, i seguenti titoli:

  1. attività di servizio prestata presso le Istituzioni scolastiche italiane statali all’estero nonché presso le iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero (punti 2 per ogni anno di servizio per un massimo di 20 punti);
  2. possesso di certificazione linguistica o attestazione linguistica di istituzione accademica (abilità ricettive e produttive), secondo la normativa vigente, di livello B2 del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) in una delle seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo e tedesco (punti 4). Per un massimo di punti 8;
  3. titolo di studio di livello universitario aggiuntivo rispetto a quello previsto per l’accesso al profilo professionale di appartenenza (punti 4 per titolo, si valuta un solo titolo);
  4. dottorato di ricerca, conseguito in Italia o all’estero, in uno dei seguenti ambiti disciplinari: giuridico, economico-statistico, scienze dell’amministrazione, scienze politiche e sociali (punti 3 per titolo, si valuta un solo punto);
  5. titoli di specializzazione ovvero di perfezionamento conseguiti in corsi post-universitari in uno dei seguenti ambiti disciplinari: giuridico, economico-statistico, scienze dell’amministrazione, scienze politiche e sociali (punti 2 per titolo per un massimo di 4 punti);
  6. diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di I o II livello, corrispondenti a 60 CFU con esame finale, per un massimo di tre titoli conseguiti in tre differenti anni accademici, su materie o ambiti inerenti le funzioni del profilo professionale del DSGA, (punti 1 per titolo);
  7. abilitazione all’esercizio delle professioni di commercialista, revisore legale, revisore contabile, avvocato (punti 4 per ogni abilitazione per un massimo di 8 punti).

COLLOQUIO

Il colloquio, a cui è attribuito un punteggio massimo di punti 60, è finalizzato all’accertamento delle conoscenze del candidato in merito al sistema delle istituzioni e delle iniziative scolastiche italiane all’estero e delle scuole europee, della conoscenza del sistema scolastico nazionale, delle competenze nel settore amministrativo nonché di idonee attitudini relazionali.

GRADUATORIA

All’esito della procedura selettiva viene predisposta una graduatoria provvisoria che sarà pubblicata sul sito del MAECI (www.esteri.it). Entro cinque giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria provvisoria è ammesso reclamo scritto indirizzato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – DGSP Ufficio V – dgsp.05@cert.esteri.it.

Esaminati i reclami, la graduatoria può essere rettificata, anche d’ufficio, entro i successivi 15 giorni. Concluse dette procedure, la graduatoria definitiva sarà pubblicata sul sito del MAECI (www.esteri.it) ed avrà validità di tre anni.

DISPOSIZIONI FINALI

Il presente Avviso viene trasmesso anche al MIUR per opportuna conoscenza e vengono informate le Organizzazioni Sindacali.

 

Si ricorda che il testo del suindicato Avviso con allegato il modello di domanda sono reperibili sul sito nazionale SNALS alla voce “scuole italiane all’estero” e sul sito del MAECI.

In data 11 giugno 2019, presso l’ARAN, si è riunita la Commissione per l’Ordinamento professionale ATA, per proseguire i lavori legati alla revisione dei profili.

Il Dott. Mastrogiuseppe ha illustrato in sintesi quanto discusso nella riunione precedente e ha comunicato i contenuti del documento elaborato relativamente alle priorità da trattare che è poi stato consegnato alle sigle sindacali convocate.

E’ stata ribadita la volontà, oltre che la necessità, di rinnovare la classificazione professionale del personale ATA con declaratorie di area comprendenti 3 precisazioni distinte in:

  • Esecutività
  • Responsabilità e autonomia
  • Competenze professionali, suddivise in conoscenze, capacità e abilità

per uniformarsi alla classificazione professionale di tutto il pubblico impiego.

Lo SNALS-CONFSAL, apprezzando il metodo di lavoro proposto dall’Amministrazione, dopo una lettura veloce del documento presentato, ha da subito segnalato alcune perplessità, riservandosi però una lettura più approfondita per poter formulare le proposte per i necessari aggiustamenti.

Nel prossimo incontro, che dovrebbe svolgersi nella prima settimana di luglio, saranno esaminate le proposte delle OOSS circa le declaratorie di area e le indicazioni operative proposte dall’ARAN per l’elaborazione dei nuovi profili professionali.

 

Autonomia differenziata, i sindacati scuola hanno incontrato il Presidente della Camera Roberto Fico

 

Nell’incontro col Presidente della Camera Roberto Fico abbiamo esposto le ragioni delle nostra ferma contrarietà al venir meno del carattere unitario e nazionale del sistema di istruzione, come prefigurano le richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni.

Si tratta di una prospettiva inquietante perché, oltre a minare l’unità culturale del Paese, una scuola regionalizzata finirebbe per aumentare il divario già oggi molto marcato tra aree territoriali, aggravando le disparità e gli squilibri esistenti nel Paese anziché ridurli.

Abbiamo anche evidenziato i gravi rischi che il governo dell’istruzione affidato alle regioni potrebbe comportare rispetto alla tutela di principi di rango costituzionale come l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la libertà di insegnamento.

Abbiamo infine indicato come necessaria una discussione che coinvolga tutti i soggetti di rappresentanza, a partire dal Parlamento e comprese le rappresentanze sociali, su questioni che per la loro valenza di ordine generale non possono essere gestite con una trattativa fra singole Regioni e Governo.

Ringraziando il Presidente della Camera per la disponibilità dimostrata, esprimiamo vivo apprezzamento per il suo fermo ed esplicito richiamo alla centralità che dev’essere riconosciuta alle Camere nell’esame del provvedimento.

Roma, 4 giugno 2019

 

Allegato: COMUNICATO-INCONTRO-PRESID-CAMERA-04_06_19

 

Tavolo con il MIUR sul reclutamento docenti: ulteriori passi in avanti nella trattativa

 

Definiti i percorsi abilitanti, si aggiorna il tavolo per condividere la procedura riservata per l’accesso al ruolo.

Nell’incontro del 3 giugno, che ha visto proseguire il confronto tra le Organizzazioni Sindacali e il MIUR sul reclutamento dei docenti, si sono raggiunti importanti punti di convergenza.

Il MIUR infatti, la cui delegazione era guidata dal Capo di Gabinetto dott. Giuseppe Chinè, ha infatti accolto la richiesta delle Organizzazioni sindacali di avviare un percorso abilitante riservato a tutti i docenti precari con 36 mesi di servizio, intesi come tre annualità, che vedrà la collaborazione tra Università e scuole nella costruzione del percorso formativo, sul modello del PAS 2013.

È stata oggetto di discussione la possibilità di consentire l’accesso ai soli fini abilitanti ai percorsi riservati, in subordine rispetto ai precari con 36 mesi di servizio:

– ai docenti di ruolo che vogliono acquisire l’abilitazione in un’altra classe di concorso per cui hanno titolo ad insegnare
– ai laureati che hanno compito un percorso di dottorato di ricerca
– ai docenti che hanno maturato le tre annualità di servizio nell’ambito della Formazione Professionale insegnando nei bienni utili per l’assolvimento dell’obbligo scolastico
– ai docenti che sono in possesso del requisito delle tre annualità di servizio presso le scuole paritarie.

Il tavolo tematico è stato aggiornato alla prossima settimana per definire in maniera puntuale il percorso concorsuale riservato ai docenti precari che hanno le tre annualità di servizio nella scuola statale, stante la necessità di valutare approfonditamente tutti gli aspetti di questa procedura, attivabile successivamente alle GAE, alle GM del concorso 2016 e alle GMR del concorso 2018, e il cui impianto dovrà essere definito in termini inappuntabili anche sotto il profilo della costituzionalità.

I sindacati al termine della riunione hanno chiesto di affrontare il tema del concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA per i quali è stata presentata una proposta unitaria.

Roma, 3 giugno 2019

 

Allegato: COMUNICATO-PRECARI-03-06-19

personale ata

Con nota 8751, relativa all’allegato G su istanze on-line, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia UFFICIO III – Ambito Territoriale per la Provincia di Bari, ricorda quanto è stato precisato dalla nota MIUR prot. n. 1062 del 17.04.2019.

Dal 3 giugno e fino al 24 giugno 2019 è possibile la compilazione dell’allegato G, esclusivamente sulla piattaforma istanze on-line.

Sono interessati tutti coloro che hanno già presentato istanza di inserimento o aggiornamento delle graduatorie di istituto di 1^ fascia per il Concorso 24 Mesi e che desiderano essere inseriti anche nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1^ fascia personale ATA a.s. 2019/2020.

L’apposita domanda (all. G) consente la scelta di 30 sedi scolastiche nelle cui graduatorie di 1^ fascia di circolo e d’istituto si intende comparire.

La sede provinciale dello SNALS e le sue sedi territoriali sono a disposizione di coloro che avessero bisogno di eventuale supporto per la compilazione.

La Commissione ha espresso un parere che è stato inviato al Governo attraverso il Ministro per i rapporti con il Parlamento.

In tale parere, illustrato dalla Relatrice Sen. Loredana Russo del M5S, approvato dalla commissione, che ha ricevuto anche il parere favorevole del Sottosegretario Giuliano, con grande soddisfazione, rileviamo che sono stati recepiti quasi integralmente gli emendamenti e le osservazioni proposte dallo SNALS_CONFSAL.

Ulteriore soddisfazione esprimiamo per il recepimento dei medesimi e molteplici emendamenti proposti e contenuti di merito e tecnici espressi dallo SNALS-CONFSAL nel parere proposto dai Senatori Simona Flavia Malpezzi, Vanna Iori, Rampi e Verducci, come rilevabile nello stesso parere, ritenuto “il provvedimento più complesso finora esaminato dalla Commissione”.

Video Intervento dell’audizione al Senato del Coordinatore Nazionale AFAM, Maestro Demetrio Colaci che ha esposto con dovizia di particolari la posizione culturale-sindacale dello SNALS sull’AFAM, le criticità tecnico-giuridiche presenti nella Bozza del DPR e le proposte di superamento e risoluzione delle problematiche;

 

 

In allegato il Testo del Parere della 7^ Commissione Permanente Cultura e Istruzione del Senato della Repubblica:

Parere_Senato_AFAM_DPR Rec_sed77_VII Commi_CulturaIstr_15-05-19

Nella giornata del 30 maggio 2019, le delegazioni nazionali dei sindacati di categoria SNALS-CONFSAL, FLC-CGIL, CISL-SCUOLA e UIL-SCUOLA-RUA si sono incontrate con la delegazione nazionale FISM per discutere e concordare la regolamentazione delle attività lavorative stagionali nei centri estivi.

L’accordo sottoscritto dalle Parti decade il 31 agosto 2019 ed ha valenza sperimentale.

In allegato: Accordo su centri estivi, attività stagionale – OOSS 30.05.2019

È stato approvato un emendamento bi–partisan (recante le firme dei Parlamentari della Lega, dei 5 stelle, del PD e di Forza Italia) al decreto sblocca cantieri che prevede l’impegno di spesa di 25 milioni di euro per installare telecamere permanenti in tutte le aule delle scuole dell’infanzia.

Ci sia subito consentito di osservare che trattasi del solito pasticcio legislativo all’italiana: inserire un emendamento del genere in un articolato di legge che tratta tutt’altro tema e senza nemmeno il parere delle Commissioni che si occupano di Istruzione.

Ma al di là dell’aspetto formale, ci sembra completamente fuori luogo, degno magari di uno Stato di Polizia, questo provvedimento che dovrebbe combattere i, per fortuna rarissimi, casi di maltrattamento ai bambini, creando una specie di “grande fratello” per sorvegliare la vita quotidiana delle scuole, i rapporti tra Docenti e bambini e tra gli stessi bambini.

A questi ultimi, purtroppo, già dalla più tenera età, viene così trasmesso un senso non di fiducia e di partecipazione alla vita della scuola, bensì di timore dell’adulto, di insicurezza e di paura.

Per evitare certi episodi che si sono verificati, assolutamente riprovevoli e che meritano sanzioni esemplari, si instaura un controllo sistematico con immagini che verranno conservate e che potranno essere giudicate, selezionate ed utilizzate per quali fini non è detto.

Quale sarà l’impatto sulla tranquillità dei bambini, che entreranno in una scuola non più luogo di piacevole socializzazione e di apprendimento di corretti comportamenti, bensì in un ambiente video sorvegliato in cui qualsiasi cosa fatta o detta venga conservata come elemento di altrui giudizio?

Ci sembra, inoltre, una colossale mancanza di fiducia verso la classe docente di questo settore scolastico, che tante innovazioni ha portato avanti in questi anni (tanto che, anche nominalmente, si è passati dalla denominazione “asilo” a quella di “scuola”) per rendere la scuola dell’infanzia sempre più rispondente alle esigenze di un’educazione e di un’istruzione precoci per i nostri bimbi. Mancanza di fiducia che può creare ansia nelle famiglie al pensiero di lasciare i propri figli in un ambiente che il Parlamento ritiene potenzialmente pericoloso per loro.

È questo, soprattutto, che il Sindacato non può accettare: la rappresentazione di una scuola dove serve la polizia per evitare incidenti e dove, anche di fronte alle famiglie, la professionalità e l’autorevolezza dei Docenti viene sminuita in maniera pericolosa.

Fra l’altro, ci verrebbe da chiedere se non sia il caso di installare telecamere anche nelle scuole Superiori dove, più volte, i Docenti sono stati oggetto di vessazioni da parte degli alunni!

E allora la conclusione è che le telecamere non servono: occorre un rapporto leale tra Docenti, genitori e studenti per creare le condizioni di una vera crescita culturale e di un’azione educativa sempre più indispensabile nella moderna società.

Bisogna che all’interno delle scuole la Comunità Educante rifletta attentamente sempre sulle azioni da intraprendere per migliorare il nostro sistema scolastico. Di questo c’è bisogno, non di immagini registrate.

A meno che l’intento di fondo sia quello di limitare il libero sviluppo dei bambini e tenere a bada la libertà di insegnamento??? Caso Palermo insegna???

Lo Snals-Confsal insieme alle altre Organizzazioni sindacali si batterà affinché non passi lo Stato di Polizia nella Scuola e, in ogni caso, affinché sia data la facoltà alla scuola di gestire il sistema con pienezza di responsabilità.

È evidente che, se e laddove, ci fossero abusi questi dovrebbero essere sanzionati con severità indiscutibile.

Si è svolto il 28 maggio, presso la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del sistema nazionale di istruzione (DGOSV), il previsto incontro Miur – Sindacati sulla revisione dei percorsi di istruzione e formazione professionale.

L’amministrazione, rappresentata dal direttore generale della DGOSV, dott.ssa Palermo, e dal dott Proietti, ha illustrato gli aspetti principali dei nuovi percorsi dell’istruzione professionale ed in particolare sulle norme attuative del Dlgs 61/2017.

Le OO.SS. presenti hanno posto l’attenzione sulla rigidità del sistema informativo nella procedura di determinazione degli organici allorché si vuole ad esempio operare una scelta flessibile nell’ambito del monte ore del biennio. Tale rigidità può essere causa di nuovi esuberi del personale docente.

Lo Snals ha inoltre segnalato all’amministrazione le criticità conseguenti all’introduzione di nuovi strumenti di progettazione didattica, ispirati da logiche multidisciplinari, ed ai riflessi sul l’organizzazione delle attività di recupero.

Lo Snals ha poi messo in luce le difficoltà che potrebbero derivare dall’applicazione delle norme sui passaggi tra il sistema dell’IEFP e l’istruzione professionale, laddove il rientro nell’IP potrebbe porre l’alunno nelle condizioni di non ritrovare percorsi coerenti con quelli precedentemente seguiti.

Lo Snals insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto la convocazione di un tavolo di confronto sugli esuberi prodotti dall’applicazione del decreto di riordino, sollecitando inoltre una rapida emanazione del decreto contenente le Linee Guida per l’applicazione delle norme regolamentari, anche in considerazione dell’imminente avvio delle operazioni di scrutinio finale degli alunni.

Sintesi

Proposta unitaria presentata al tavolo tematico

sul reclutamento del personale scolastico

 

I posti disponibili per il concorso della scuola secondaria saranno circa 48.500 e, secondo la nostra proposta, andranno così suddivisi:

  • 24.250 (50%) a docenti con i requisiti ordinari (abilitati, laurea + 24 cfu, etc.)
  • 24.250 ai precari con 3 annualità (50%)

 

Gli obiettivi della proposta:

permettere a tutti i docenti che hanno i requisiti delle 3 annualità (circa 55.000) di abilitarsi, consentendo a coloro che si trovano in posizione utile rispetto ai 24.250 posti di trasformare il proprio contratto, attraverso la fase transitoria, da tempo determinato a tempo indeterminato.

I candidati potranno scegliere liberamente e con consapevolezza per quale regione concorrere ai fini della stabilizzazione.

La procedura è finalizzata alla copertura dei posti e coloro che non rientrano nel contingente che accede alla stabilizzazione si abilitano con i PAS e potranno inserirsi nelle graduatorie d’istituto di seconda fascia. La fase transitoria non è finalizzata a determinare graduatorie permanenti o ad esaurimento, essendo una procedura speciale e una tantum.

Gli aspiranti partecipano alla fase transitoria con la seguente modalità:

  • Presentazione della domanda in una sola regione;
  • Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;
  • I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavorano su un posto disponibile fino al 31 agosto. Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;
  • Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.

Il PAS sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.

Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1° settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019.

Requisiti di accesso

Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 gg. per anno scolasticovale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.

Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.

La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.

PUNTI DI ATTENZIONE

Possibilità di ampliare i PAS (ai soli fini abilitativi) anche ai docenti già di ruolo, in subordine rispetto ai precari.

La sequenza delle immissioni in ruolo (GM 2016, GMRE 2018, concorso straordinario e ordinario) può prevedere una ciclicità (ripescaggio) fino ad esaurimento dei posti disponibili

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FACENTI FUNZIONI DI DSGA

La nostra proposta prevede

– L’indizione di un percorso riservato (e/o mobilità professionale)

– L’eliminazione della prova pre-selettiva per i facenti funzione che partecipano al concorso ordinario

Per la valorizzazione professionale del restante personale Ata – mobilità professionale e posizioni economiche – è stato richiesto un tavolo specifico.

 

Roma, 30 maggio 2019