
Archivio per mese: Febbraio, 2020
Si è svolto oggi 26 febbraio, alle ore 12 il previsto incontro al MIUR per un’informativa sulle misure che il ministero dell’istruzione intende adottare per fronteggiare l’emergenza.
All’incontro era presente il Ministro Azzolina che ha comunicato le linee essenziali dei provvedimenti approvati o in via di predisposizione.
In particolare poi il Capo di Gabinetto ha illustrato la ratio che ha guidato l’elaborazione delle misure straordinarie di contenimento del contagio e le misure alternative per l’erogazione dei servizi didattici previsti dal MIUR nelle regioni dove le attività didattiche sono state sospese.
Lo SNALS ha rilevato che in più di un’occasione la comunità scolastica ha percepito una mancanza di coordinamento e di coesione tra le iniziative poste in essere da governo, MIUR e autorità locali.
Ad esempio sulla questione viaggi di istruzione e visite guidate c’è una evidente dicotomia tra dichiarazioni rassicuranti sulla possibilità di fare viaggi e turismo in Italia e sospensione delle stesse su tutto il territorio nazionale.
A ciò si aggiunge un’ulteriore problematica legata al fatto che alcune regioni non adottano i provvedimenti sospensivi relativi ai viaggi ma raccomandano semplicemente di evitarli.
Tale diversità di atteggiamenti può mettere le scuole in uno stato di assoluta incertezza operativa, esponendole ad un probabile rischio di soccombere in caso di contenzioso con gli organizzatori dei viaggi già contrattualizzati.
Lo SNALS ha chiesto anche che siano fornite indicazioni precise sulla concreta attuazione della previsione delle modalità di formazione a distanza. Tale previsione, seppur riferita alle regioni a rischio può comportare disequità nei confronti degli alunni e del loro diritto all’apprendimento.
Non è solo la tecnologia da porre in essere che preoccupa ma anche la reale possibilità di organizzare contenuti didattici in formato erogabile on line da parte dei docenti (o da chi?) e la modalità di produzione delle lezioni in caso di sospensione delle attività didattiche.
Lo Snals ritiene poi che sia giusto assicurare la validità dell’anno scolastico anche se non si raggiungono i 200 giorni di lezione, se non si completano i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento prima dell’ammissione agli esami di stato.
Stessa deroga chiediamo per l’obbligo delle prove Invalsi per gli alunni delle classi quinte del secondo ciclo.
Lo SNALS chiede poi che qualsiasi modalità di richiesta della prestazione lavorativa in modo diverso dall’ordinario sia frutto di un confronto con le forze sindacali in ragione di quanto disposto dal vigente CCNL sia a livello centrale che di singola istituzione scolastica.
Nell’ambito dell’incontro lo SNALS ha chiesto l’assunzione immediata degli ex LSU, anche per garantire la maggiore efficienza richiesta in questo momento di emergenza sanitaria e che si riapra il confronto sulle procedure concorsuali ed in particolare sulle prove del concorso straordinario, sull’avvio dei percorsi di abilitazione e sulla procedura riservata prevista dal decreto scuola.
Lo Snals auspica poi che il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sia tenuto nella dovuta considerazione prima della pubblicazione dei bandi di concorso.
Sarebbe infine il caso che il ministro confermi in maniera rapida le date delle prove per l’accesso al TFA SOSTEGNO oppure che altrettanto sollecitamente ne disponga la sospensione, il rinvio o la diversa organizzazione territoriale del loro svolgimento.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
prof. Vito Masciale
REVOCATO LO SCIOPERO DEL 6 MARZO
PER LO SNALS NON CAMBIANO I MOTIVI ALLA BASE DELLA PROCLAMAZIONE DELLO SCIOPERO
Lo SNALS insieme ai sindacati più rappresentativi del Comparto Istruzione e Ricerca ha deciso di revocare lo sciopero già proclamato per il 6 marzo , in considerazione della particolare situazione di emergenza sanitaria che investe il nostro Paese.
Ci auguriamo che al nostro senso di responsabilità corrisponda un analogo atteggiamento da parte del Ministro dell’Istruzione .
Chiediamo che si riapra il confronto sulle procedure concorsuali ed in particolare sulle prove del concorso straordinario,sull’avvio dei percorsi di abilitazione e sulla procedura riservata a coloro che , pur vantando molti anni di servizio nelle scuole , non possiedono il requisito del servizio nella specifica classe di concorso o posto richiesti .
Auspichiamo che il Ministro confermi l’iter dei concorsi e il calendario delle prove per l’accesso al TFA per il sostegno .
Riteniamo poi che il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sia tenuto nella dovuta considerazione prima della pubblicazione dei bandi di concorso .
Se invece il confronto si limita alla sterile rappresentazione delle diverse posizioni proporremo la ripresa dello stato di agitazione dei precari per la loro stabilizzazione e di tutto il personale della scuola per il rinnovo del CCNL.
Nell’incontro previsto con il Ministro non faremo venire meno la nostra disponibilità a fornire idee e proposte per garantire omogeneità e coerenza alle misure che verranno adottate per garantire la sicurezza degli alunni e del personale insieme alla tutela del diritto all’apprendimento e dei diritti di tutti i lavoratori.
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)
In data odierna l’università di Bari ha pubblicato il bando con i tempi e le modalità per iscriversi alla prova di preselezione per il Tfa destinato a futuri docenti di sostegno.Le iscrizioni devono avvenire per via telematica entro il 19 marzo .Come sempre gli uffici dello Snals sono a disposizione degli iscritti al sindacato per chiarimenti e supporto alla procedura.
Di seguito pubblichiamo link nuova ordinanza Regione Puglia per gestione emergenza coronavirus :la novità è rappresentata dall’introduzione dell’obbligo per chi viene da fuori Puglia di segnalare ai medici di base la presenza sul territorio pugliese.
Regione Puglia – Informativa COVID-19_rev.pdf
martedì 25 febbraio 2020, ore 13:43
Falsa la notizia della chiusura delle scuole in tutta Italia
La Polizia di Stato ha segnalato la diffusione sui social media di molti messaggi falsi, le cosiddette fake news, che generano allarme ingiustificato, tra cui quella di una presunta disposizione di chiusura di tutte le scuole d’Italia a causa dell’emergenza coronavirus.
A questo proposito, la Polizia invita i cittadini a non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti e segnalarli tramite il sito https://www.commissariatodips.it/
Lo sciopero della scuola indetto per il 6 marzo non si effettuerà.
Non si effettuerà lo sciopero della Scuola indetto per il 6 marzo. La decisione è stata assunta dai Segretari generali di FLC CGIL, Francesco Sinopoli, CISL FSUR, Maddalena Gissi, UIL Scuola RUA, Pino Turi, SNALS Confsal, Elvira Serafini, FEDERAZIONE Gilda-Unams, Rino Di Meglio, in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, che ha causato fra l’altro la chiusura delle scuole in vaste aree del Paese impedendo lo svolgimento delle assemblee sindacali programmate. La decisione, assunta per senso di responsabilità dai sindacati, risponde anche all’appello diffuso nelle ultime ore dalla Commissione di garanzia di non effettuare le agitazioni già indette in diversi settori lavorativi.
“In questa fase così delicata – affermano i segretari generali dei cinque sindacati – non possiamo non tenere conto dell’emergenza in atto. Da qui la decisione di non effettuare le azioni di sciopero, pur rimanendo confermate tutte le ragioni della loro proclamazione. Ci aspettiamo dalla ministra Azzolina analogo senso di responsabilità con la riapertura di un confronto nel merito di decisioni che confliggono con le nostre richieste e con le intese sottoscritte fra sindacati, Governo e Amministrazione”.
“La convocazione dei sindacati al Ministero per la giornata di domani – aggiungono Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio –sarà l’occasione per esaminare congiuntamente i molti aspetti di una situazione delicata e complessa, in particolare per i temi legati alla gestione del personale che hanno natura prettamente sindacale”.
Pubblichiamo il pensiero del segretario provinciale SNALS -Bari sulla chiusura delle scuole della Puglia.
DOMANI IN MATTINATA alle ORE 10.00 CI SARÀ RIUNIONE TRA PRESIDENTE Conte e tutti i Governatori delle Regioni d’Italia.
Al termine della riunione comunicheranno se le scuole andranno chiuse o meno.
Sarebbe auspicabile chiusura almeno per effettuare una disinfestazione seria degli ambienti e dotare le scuole di prodotti igienizzanti.
Com’è noto a tutti in quasi tutte le scuole dei nostri territori il comune sapone viene comprato da genitori ed insegnanti. Sarebbe il caso, in questo momento di emergenza sanitaria, provvedere a livello statale a dotare le scuole dei giusti prodotti.
Segretario Provinciale
prof. Vito Masciale
Pubblichiamo di seguito l’ordinanza odierna della Regione Puglia contenente regole generali per l’emergenza Coronavirus.Domani dopo l’incontro stato-regioni sarà pubblicata un’ordinanza relativa al funzionamento delle scuole su tutto il territorio nazionale.
Ve ne daremo notizia appena verrà resa pubblica.
Il Presidente della Regione Puglia
Disposizioni urgenti in materia di prevenzione “COVID-19”
Ritenuto che allo stato il Presidente della Regione Puglia non dispone dei poteri di emergenza di cui all’art. 1 comma 1 del Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che prevede che per la applicabilità dello stesso ci sia almeno un caso positivo nel territorio della Regione Puglia;
Visto il Comunicato del Ministro della Salute n.89 del 24 febbraio 2020 con cui ha evidenziato che “è indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori”;
Ritenuto che in attesa di specifici provvedimenti preannunziati da parte del Governo come da valutarsi nel corso del Tavolo Permanente istituito presso la Protezione Civile presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri convocato per domani ore 10.00 risulta urgente e necessario porre in essere ogni utile tentativo di prevenire o rallentare la possibilità di insorgenza di focolai epidemici comunque assai probabili stante la particolare espansività della contaminazione e il flusso di arrivo e rientro in Puglia di numerosissimi cittadini che a causa della adozione delle misure di contenimento adottate in altre Regioni contaminate stanno rientrando presso i luoghi di originaria residenza;
Considerato che l’attività di indirizzo in materia di prevenzione sanitaria rientra tra i poteri ordinari della Giunta Regionale anche al fine di conoscere e prevedere l’entità dell’effettivo rischio epidemiologico al fine di adottare decisioni organizzative che possano consentire di meglio fronteggiare l’eventuale inizio del contagio anche nel territorio della Regione Puglia;
Considerato
Che tutti gli individui che sono transitati e hanno sostato dal 1^ febbraio 2020 nei comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini nella Regione Lombardia, di Vo’ nella Regione Veneto, come previsto dall’art. 1 del DPCM 23 febbraio 2020, HANNO L’OBBLIGO di “comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza fiduciaria con sorveglianza attiva”;
INVITA
tutti i cittadini che comunque rientrano in Puglia provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, a comunicare la propria presenza nel territorio della Regione Puglia con indicazione del domicilio al proprio medico di medicina generale ovvero, in mancanza, al Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente al fine di permettere l’esercizio dei poteri di sorveglianza.
Bari, 24 febbraio 2020 Prot. n. 667/sp
Il Presidente
Michele Emiliano
Roma, 24 febbraio 2020
COMUNICATO STAMPA
EMERGENZA CORONAVIRUS- LE SCUOLE HANNO BISOGNO DI INDICAZIONI PRECISE
Il Consiglio dei Ministri , nella serata di sabato 22 febbraio ,
ha emanato un decreto che
autorizza le autorità competenti ad adottare misure straordinarie
per il contenimento del rischio di contagio da COVID-19.
Il MInistero dell’Istruzione, nelle more del perfezionamento
di una specifica ordinanza, ha già, in via d’urgenza, sospeso con effetto immediato le uscite didattiche ed i viaggi diistruzione .
Lo SNALS Confsal, consapevole della gravità della situazione, offre la propria disponibilità
a fornire ogni utile contributo alla migliore gestione dell’emergenza nel sistema dell’istruzione e della ricerca.
Intanto ci sembra opportuno segnalare l’assoluta necessità per le scuole di ricevere
indicazioni precise per la tutela di alunni e personale.
Nell’ordinanza, in via di perfezionamento, ci aspettiamo che siano presenti istruzioni
precise , sia per garantire adeguati livelli di sicurezza per gli alunni negli ambienti
scolastici sia per assicurare misure di prevenzione sanitaria nei confronti degli addetti ai servizi al pubblico .
Occorre poi che sia fatta chiarezza sulla portata della prevista sospensione dei servizi educativi nelle scuole ed in particolare se essa coinvolge, come sembra naturale, anche i
servizi amministrativi o solo i servizi in presenza al pubblico . Allo stesso modo vanno chiarite sul piano giuridico le garanzie previste per le scuole che procedono alla
risoluzione di contratti per la fornitura di servizi di trasporto e di alloggio relativi ai viaggi di istruzione.
Siamo disponibili ad ogni utile confronto per evitare
fenomeni di panico nella comunità scolastica e nel contempo assicurare le necessarie misure a tutela della salute degli alunni
e del personale.
Ci auguriamo infine che le misure operative siano omogenee
su tutto il territorio nazionale e che quindi vengano assunte
da un unico centro di coordinamento, a garanzia del carattere
unitario delle questioni relative alla tutela della salute ,
bene supremo dei cittadini
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)
SERAFINI (Snals): “SUI FACENTI FUNZIONE IL GOVERNO È IMMOBILE. 100 EURO AI DOCENTI? È IL MINIMO”
INTERVISTA
Da Tecnica della Scuola – di Andrea Carlino – 20 Febbraio 2020
Venerdì 6 marzo sciopero generale indetto dai sindacati maggiori della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals).
Le organizzazioni sindacali protestano contro l’azione dell’attuale governo e in particolare contro le misure previste per i precari. Secondo i sindacati l’attuale ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, avrebbe disatteso gli impegni presi dai suoi predecessori.
Il livello dello scontro è ormai molto alto. A La Tecnica della Scuola interviene il segretario generale dello Snals, Elvira Serafini:
Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, accusa senza mezzi termini i sindacati di voler sapere prima le domande dei quiz. Lei cosa ne pensa?
“La nostra richiesta di pubblicare la banca dati dei test previsti per il concorso straordinario si richiama ad una prassi ormai consolidata nei concorsi della pubblica istruzione, anche quelli per i dirigenti. La natura particolare dei test, tra l’altro con metodologia computer based, nel caso del concorso straordinario rivolto a docenti che a volte vantano moltissimi anni di servizio, non consente di verificare in maniera attendibile la preparazione dei docenti riducendo l’accertamento alla registrazione di nozioni e non di competenze. Quindi la disponibilità della banca dati consente un orientamento agli ambiti didattici correlati ai test e non è un modo per evitare l’impegno nello studio”.
I bandi dei concorsi sono vicino all’emanazione. Tanto, però, si deve ancora fare per abbattere il precariato. Quali sono le priorità?
“Si deve introdurre un nuovo sistema di reclutamento in grado di assicurare qualità del servizio insieme alla tutela di coloro che hanno già prestato molti anni di servizio per il sistema di istruzione. In primo luogo bisogna dar corso alle intese con il Governo ed il Miur per l’avvio dei percorsi di abilitazione. Bisogna ricondurre l’organico di fatto nella sua interezza all’organico dell’autonomia. Occorre risolvere la questione dei facenti funzione Dsga”.
Il 6 marzo ci sarà lo sciopero nazionale indetto dai sindacati più rappresentativi Qual è l’obiettivo? Pensa che ancora lo strumento dell’astenzione dal lavoro sia misura efficace?
“Gli obiettivi sono principalmente concentrati sul problema del precariato. Lo SNALS ha sempre visto lo sciopero come un’estrema forma di protesta. Il fatto che insieme ai sindacati più rappresentativi lo abbiamo proclamato indica che la situazione è grave e non può essere risolta con piccoli aggiustamenti. Il governo ed il MIUR devono dare risposte precise alle nostre richieste sia sui precari che sul contratto”.
Rinnovo del contratto, è davvero plausibile l’ipotesi di avere 100 euro netti per aumentare lo stipendio dei docenti?
“Per noi rappresenta un’ipotesi imprescindibile. Senza lo stanziamento di adeguate risorse che consentano l’avvio del percorso di adeguamento degli stipendi dei nostri docenti a quelli medi europei non c’è la nostra disponibilità all’avvio del dialogo per il rinnovo del CCNL. Tra l’altro non accettiamo che gli aumenti generati dai recenti provvedimenti di natura fiscale, volti a politiche di equità sociale, siano confusi con quelli contrattuali”.
Sui facenti funzione Dsga il Miur sta davvero facendo poco o nulla?
“Assolutamente nulla. È vergognoso che dopo anni di esercizio di una funzione che ha garantito la sopravvivenza amministrativa delle scuole ci si dimentichi di coloro che ne sono stati i protagonisti. Il Governo deve avere il coraggio di riconoscere i giusti e sacrosanti diritti di chi è già stato utilizzato per una funzione ed ora si vede escluso dalla possibilità di continuare ad esercitarla”.
Tfa sostegno, quinto ciclo: bastano 20mila docenti per dichiarare conclusa l’emergenza?
“Anche qui ci troviamo di fronte a provvedimenti che non risolvono il problema della copertura dei posti. Continueranno ad esserci decine di migliaia di posti vacanti per i quali sarà necessario continuare a ricorrere a personale privo di titolo. Tale condizione non sarà utile per garantire qualità e capacità realmente inclusive alle nostre scuole”.