Si comunica che dal 9 al 20 luglio p.v.  i docenti di ogni ordine e scuola potranno presentare le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione utilizzando la piattaforma di istanze on line.

Anche il  personale ATA potrà presentare le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione dal 9 al 20 luglio p.v., ma in modalità cartacea.

La sede provinciale di Bari e le sedi territoriali sono a disposizione degli iscritti per supportarli anche in queste operazioni.

personale ata

 

In attuazione dell’intesa del 24 aprile 2019 si è svolto oggi, 20 giugno 2019, il primo incontro sulla valorizzazione del personale Ata.

In premessa i sindacati hanno richiesto un puntuale impegno al rispetto dell’intesa di palazzo Chigi relativamente al tema della valorizzazione di tutto il personale Ata, nonché per assicurare il riconoscimento dell’esperienza di quei tanti assistenti amministrativi che in questi anni hanno svolto le funzioni di Dsga.

Il MIUR ha rappresentato le molteplici difficoltà di carattere normativo e giuridico a bandire il concorso riservato per Dsga per gli assistenti amministrativi sprovvisti di titolo di studio specifico.

Per i sindacati, invece, l’Intesa politica del 24 aprile scorso ha posto le condizioni per superare tali ostacoli , indicando come obiettivo quello di permettere a tutti coloro che hanno i requisiti delle 3  annualità, compreso l’anno in corso, di   accedere ad un concorso riservato straordinario. Analogamente è stato chiesto di affrontare tutti gli aspetti concernenti la valorizzazione professionale del personale ATA: passaggi di profilo, tramite mobilità professionale, attivazione  posizioni economiche.

Le parti hanno concordato di proseguire il confronto su tutte le tematiche affrontate attraverso la redazione e l’invio, da parte dei sindacati, di una proposta puntuale, da rendere disponibile entro  i prossimi giorni. Il Miur provvederà solo successivamente a calendarizzare un nuovo incontro.

 

 Coffee break     19 giugno 2019, h.9,40

 

La puntata, incentrata sui temi del lavoro, delle tasse e degli investimenti, ha dedicato un ampio spazio ai problemi della scuola. Ospite insieme alle europarlamentari Irene Tinagli e Susanna Ceccardi, nonché al giornalista Roberto Arditti, Serafini ha diffusamente illustrato l’azione del sindacato in favore di scuola, università, afam e ricerca, soffermandosi in particolare sugli esiti dell’Intesa Governo-Sindacati del 24 aprile scorso e sulla sua valenza politica.

Il Segretario generale ha spiegato i termini dell’accordo per la stabilizzazione dei docenti, sottolineando come il risultato raggiunto per i docenti precari con trentasei mesi di servizio pregresso sia solo il primo passo di un’azione più generale, volta a tutelare le varie tipologie di precariato stratificatosi nella scuola nel corso di decenni.

Ripetutamente coinvolta nella discussione, Serafini ha sottolineato l’impegno del sindacato per riaprire la stagione dei rinnovi contrattuali, con l’obiettivo prioritario di riallineare le retribuzioni del comparto a quelle dell’Eurozona. A questo proposito ha specificato che tra le proposte del sindacato c’è la richiesta di spostare nel tabellario le risorse attualmente destinate a bonus e premialità.

In conclusione di puntata, il Segretario generale ha commentato la classifica della World University Ranking che inserisce ben 34 università italiane nella classifica mondiale dei migliori atenei. A tal proposito Serafini ha osservato come la qualità della scuola e dell’università italiane sia tale da assicurare una formazione di alto livello dei giovani, ma che il sistema Paese necessiti di politiche ed investimenti adeguati nei settori produttivi, per ridurre il fenomeno della fuga dei cervelli.

La puntata integrale di Coffee Break è visibile al link:
http://www.la7.it/coffee-break/rivedila7/coffee-break-19-06-2019-275201

Gli estratti degli interventi del Segretario generale sono reperibili nel nostro canale youtube:

 

 

In data 12/06/2019 si è svolto al Miur l’ultimo incontro concernente il contratto sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed Ata per il triennio 2019/20 – 2020/21-2021/2022. E’ stata firmata l’ipotesi da tutti i sindacati intervenuti al tavolo ed accolte le principali richieste dello Snals-Confsal, che di seguito indichiamo e che segnano passi avanti significativi sulla materia:

  1. L’assegnazione provvisoria può essere richiesta da tutti gli interessati per i previsti motivi di ricongiungimento e cura, indipendentemente dall’esito della mobilità.
  2. confermata l’assegnazione provvisoria sui posti di sostegno: tale punto prevede per alcuni docenti, in via derogatoria, la possibilità di richiedere l’assegnazione provvisoria interprovinciale sui posti di sostegno senza essere in possesso del titolo specializzazione, purché stiano per concludere il percorso di specializzazione sul sostegno o, in subordine, abbiano prestato almeno un anno di servizio – anche a tempo determinato – su posto di sostegno. Tuttavia per non penalizzare i docenti specializzati delle GAE e delle graduatorie di istituto, tali assegnazioni dovranno avvenire in subordine dopo aver accantonato i posti di sostegno per i docenti presenti in GAE e in graduatoria di istituto con titolo di specializzazione su sostegno;
  3. questo contratto prevede la validità triennale, con la clausola di riapertura per far fronte a subentrate esigenze. Le operazioni rimangono annuali compresa la facoltà di presentare annualmente la domanda se in possesso dei requisiti;
  4. discipline di indirizzo dei licei musicali: nell’ottica di procedere con la necessaria gradualità omologando le disposizioni previste per le altre classi di concorso ed in armonia con quanto stabilito dal CCNI della mobilità, sono previste le utilizzazioni e l’accantonamento delle quote-orario ai precari solo per conferma e a salvaguardia della continuità didattica. Si tratta di una fase transitoria che si applica esclusivamente per l’a.s. 2019/2020. Per quanto attiene invece le domande di assegnazione provvisoria provinciale e interprovinciale per i docenti delle discipline dei licei musicali, queste saranno trattate successivamente alle operazioni di utilizzazione per il solo primo anno di vigenza del CCNI. Per gli anni scolastici successivi, 2020/2021 e 2021/2022, i movimenti saranno a regime;
  1. docenti FIT individuati entro il 31 agosto 2018, ovvero i primi vincitori del concorso 2018 per la secondaria, per i quali, dato lo stato giuridico a tempo determinato, non è stata prevista la possibilità di trasferimento: viene estesa in via straordinaria, anche per questi docenti, la possibilità di poter fare domanda di assegnazione provvisoria 2019 in coda alla procedura.

Testo  dell’Ipotesi di  CCNI

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con avviso del 07/06/2019, ha indetto una procedura per la selezione del personale amministrativo a tempo indeterminato della scuola (DSGA).  La durata dell’assegnazione mediante collocamento fuori ruolo è di tre anni scolastici rinnovabili per un ulteriore triennio a seguito di verifica dei risultati raggiunti. Requisito per l’accesso alla selezione l’appartenenza al ruolo di DSGA ed aver superato, con esito positivo, il periodo di prova.

DOMANDA

La domanda, sottoscritta dagli interessati, redatta in conformità all’apposito modello riportato nell’allegato al presente Avviso e corredata della relativa documentazione, dovrà essere inviata, tramite posta elettronica certificata, unicamente all’indirizzo di posta certificata dell’Ufficio V della DGSP del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: dgsp.05@cert.esteri.it, specificando nell’oggetto “procedura di selezione 1 unità – DSGA – ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. n. 64/2017” entro il 23 giugno 2019.

Nella domanda gli interessati devono indicare i titoli posseduti oggetto di valutazione secondo quanto indicato nella comunicazione del MAECI.

A tal fine gli aspiranti sono tenuti a rilasciare, sotto la propria responsabilità, apposita dichiarazione di essere in possesso di tutti i titoli indicati.

Alla domanda va inoltre allegata copia di un documento di identità in corso di validità.

Si specifica che la certificazione linguistica o l’attestazione linguistica di istituzione accademica, ove possedute, vanno allegate alla domanda di partecipazione.

VALUTAZIONE

La valutazione delle candidature è effettuata da una Commissione sulla base dei titoli presentati e di un colloquio a cui sono ammessi a partecipare i primi 30 classificati in graduatoria.

TITOLI

Costituiscono oggetto di valutazione, per un massimo di punti 40, i seguenti titoli:

  1. attività di servizio prestata presso le Istituzioni scolastiche italiane statali all’estero nonché presso le iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero (punti 2 per ogni anno di servizio per un massimo di 20 punti);
  2. possesso di certificazione linguistica o attestazione linguistica di istituzione accademica (abilità ricettive e produttive), secondo la normativa vigente, di livello B2 del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) in una delle seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo e tedesco (punti 4). Per un massimo di punti 8;
  3. titolo di studio di livello universitario aggiuntivo rispetto a quello previsto per l’accesso al profilo professionale di appartenenza (punti 4 per titolo, si valuta un solo titolo);
  4. dottorato di ricerca, conseguito in Italia o all’estero, in uno dei seguenti ambiti disciplinari: giuridico, economico-statistico, scienze dell’amministrazione, scienze politiche e sociali (punti 3 per titolo, si valuta un solo punto);
  5. titoli di specializzazione ovvero di perfezionamento conseguiti in corsi post-universitari in uno dei seguenti ambiti disciplinari: giuridico, economico-statistico, scienze dell’amministrazione, scienze politiche e sociali (punti 2 per titolo per un massimo di 4 punti);
  6. diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di I o II livello, corrispondenti a 60 CFU con esame finale, per un massimo di tre titoli conseguiti in tre differenti anni accademici, su materie o ambiti inerenti le funzioni del profilo professionale del DSGA, (punti 1 per titolo);
  7. abilitazione all’esercizio delle professioni di commercialista, revisore legale, revisore contabile, avvocato (punti 4 per ogni abilitazione per un massimo di 8 punti).

COLLOQUIO

Il colloquio, a cui è attribuito un punteggio massimo di punti 60, è finalizzato all’accertamento delle conoscenze del candidato in merito al sistema delle istituzioni e delle iniziative scolastiche italiane all’estero e delle scuole europee, della conoscenza del sistema scolastico nazionale, delle competenze nel settore amministrativo nonché di idonee attitudini relazionali.

GRADUATORIA

All’esito della procedura selettiva viene predisposta una graduatoria provvisoria che sarà pubblicata sul sito del MAECI (www.esteri.it). Entro cinque giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria provvisoria è ammesso reclamo scritto indirizzato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – DGSP Ufficio V – dgsp.05@cert.esteri.it.

Esaminati i reclami, la graduatoria può essere rettificata, anche d’ufficio, entro i successivi 15 giorni. Concluse dette procedure, la graduatoria definitiva sarà pubblicata sul sito del MAECI (www.esteri.it) ed avrà validità di tre anni.

DISPOSIZIONI FINALI

Il presente Avviso viene trasmesso anche al MIUR per opportuna conoscenza e vengono informate le Organizzazioni Sindacali.

 

Si ricorda che il testo del suindicato Avviso con allegato il modello di domanda sono reperibili sul sito nazionale SNALS alla voce “scuole italiane all’estero” e sul sito del MAECI.

In data 11 giugno 2019, presso l’ARAN, si è riunita la Commissione per l’Ordinamento professionale ATA, per proseguire i lavori legati alla revisione dei profili.

Il Dott. Mastrogiuseppe ha illustrato in sintesi quanto discusso nella riunione precedente e ha comunicato i contenuti del documento elaborato relativamente alle priorità da trattare che è poi stato consegnato alle sigle sindacali convocate.

E’ stata ribadita la volontà, oltre che la necessità, di rinnovare la classificazione professionale del personale ATA con declaratorie di area comprendenti 3 precisazioni distinte in:

  • Esecutività
  • Responsabilità e autonomia
  • Competenze professionali, suddivise in conoscenze, capacità e abilità

per uniformarsi alla classificazione professionale di tutto il pubblico impiego.

Lo SNALS-CONFSAL, apprezzando il metodo di lavoro proposto dall’Amministrazione, dopo una lettura veloce del documento presentato, ha da subito segnalato alcune perplessità, riservandosi però una lettura più approfondita per poter formulare le proposte per i necessari aggiustamenti.

Nel prossimo incontro, che dovrebbe svolgersi nella prima settimana di luglio, saranno esaminate le proposte delle OOSS circa le declaratorie di area e le indicazioni operative proposte dall’ARAN per l’elaborazione dei nuovi profili professionali.

personale ata

Con nota 8751, relativa all’allegato G su istanze on-line, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia UFFICIO III – Ambito Territoriale per la Provincia di Bari, ricorda quanto è stato precisato dalla nota MIUR prot. n. 1062 del 17.04.2019.

Dal 3 giugno e fino al 24 giugno 2019 è possibile la compilazione dell’allegato G, esclusivamente sulla piattaforma istanze on-line.

Sono interessati tutti coloro che hanno già presentato istanza di inserimento o aggiornamento delle graduatorie di istituto di 1^ fascia per il Concorso 24 Mesi e che desiderano essere inseriti anche nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1^ fascia personale ATA a.s. 2019/2020.

L’apposita domanda (all. G) consente la scelta di 30 sedi scolastiche nelle cui graduatorie di 1^ fascia di circolo e d’istituto si intende comparire.

La sede provinciale dello SNALS e le sue sedi territoriali sono a disposizione di coloro che avessero bisogno di eventuale supporto per la compilazione.

È stato approvato un emendamento bi–partisan (recante le firme dei Parlamentari della Lega, dei 5 stelle, del PD e di Forza Italia) al decreto sblocca cantieri che prevede l’impegno di spesa di 25 milioni di euro per installare telecamere permanenti in tutte le aule delle scuole dell’infanzia.

Ci sia subito consentito di osservare che trattasi del solito pasticcio legislativo all’italiana: inserire un emendamento del genere in un articolato di legge che tratta tutt’altro tema e senza nemmeno il parere delle Commissioni che si occupano di Istruzione.

Ma al di là dell’aspetto formale, ci sembra completamente fuori luogo, degno magari di uno Stato di Polizia, questo provvedimento che dovrebbe combattere i, per fortuna rarissimi, casi di maltrattamento ai bambini, creando una specie di “grande fratello” per sorvegliare la vita quotidiana delle scuole, i rapporti tra Docenti e bambini e tra gli stessi bambini.

A questi ultimi, purtroppo, già dalla più tenera età, viene così trasmesso un senso non di fiducia e di partecipazione alla vita della scuola, bensì di timore dell’adulto, di insicurezza e di paura.

Per evitare certi episodi che si sono verificati, assolutamente riprovevoli e che meritano sanzioni esemplari, si instaura un controllo sistematico con immagini che verranno conservate e che potranno essere giudicate, selezionate ed utilizzate per quali fini non è detto.

Quale sarà l’impatto sulla tranquillità dei bambini, che entreranno in una scuola non più luogo di piacevole socializzazione e di apprendimento di corretti comportamenti, bensì in un ambiente video sorvegliato in cui qualsiasi cosa fatta o detta venga conservata come elemento di altrui giudizio?

Ci sembra, inoltre, una colossale mancanza di fiducia verso la classe docente di questo settore scolastico, che tante innovazioni ha portato avanti in questi anni (tanto che, anche nominalmente, si è passati dalla denominazione “asilo” a quella di “scuola”) per rendere la scuola dell’infanzia sempre più rispondente alle esigenze di un’educazione e di un’istruzione precoci per i nostri bimbi. Mancanza di fiducia che può creare ansia nelle famiglie al pensiero di lasciare i propri figli in un ambiente che il Parlamento ritiene potenzialmente pericoloso per loro.

È questo, soprattutto, che il Sindacato non può accettare: la rappresentazione di una scuola dove serve la polizia per evitare incidenti e dove, anche di fronte alle famiglie, la professionalità e l’autorevolezza dei Docenti viene sminuita in maniera pericolosa.

Fra l’altro, ci verrebbe da chiedere se non sia il caso di installare telecamere anche nelle scuole Superiori dove, più volte, i Docenti sono stati oggetto di vessazioni da parte degli alunni!

E allora la conclusione è che le telecamere non servono: occorre un rapporto leale tra Docenti, genitori e studenti per creare le condizioni di una vera crescita culturale e di un’azione educativa sempre più indispensabile nella moderna società.

Bisogna che all’interno delle scuole la Comunità Educante rifletta attentamente sempre sulle azioni da intraprendere per migliorare il nostro sistema scolastico. Di questo c’è bisogno, non di immagini registrate.

A meno che l’intento di fondo sia quello di limitare il libero sviluppo dei bambini e tenere a bada la libertà di insegnamento??? Caso Palermo insegna???

Lo Snals-Confsal insieme alle altre Organizzazioni sindacali si batterà affinché non passi lo Stato di Polizia nella Scuola e, in ogni caso, affinché sia data la facoltà alla scuola di gestire il sistema con pienezza di responsabilità.

È evidente che, se e laddove, ci fossero abusi questi dovrebbero essere sanzionati con severità indiscutibile.

Sintesi

Proposta unitaria presentata al tavolo tematico

sul reclutamento del personale scolastico

 

I posti disponibili per il concorso della scuola secondaria saranno circa 48.500 e, secondo la nostra proposta, andranno così suddivisi:

  • 24.250 (50%) a docenti con i requisiti ordinari (abilitati, laurea + 24 cfu, etc.)
  • 24.250 ai precari con 3 annualità (50%)

 

Gli obiettivi della proposta:

permettere a tutti i docenti che hanno i requisiti delle 3 annualità (circa 55.000) di abilitarsi, consentendo a coloro che si trovano in posizione utile rispetto ai 24.250 posti di trasformare il proprio contratto, attraverso la fase transitoria, da tempo determinato a tempo indeterminato.

I candidati potranno scegliere liberamente e con consapevolezza per quale regione concorrere ai fini della stabilizzazione.

La procedura è finalizzata alla copertura dei posti e coloro che non rientrano nel contingente che accede alla stabilizzazione si abilitano con i PAS e potranno inserirsi nelle graduatorie d’istituto di seconda fascia. La fase transitoria non è finalizzata a determinare graduatorie permanenti o ad esaurimento, essendo una procedura speciale e una tantum.

Gli aspiranti partecipano alla fase transitoria con la seguente modalità:

  • Presentazione della domanda in una sola regione;
  • Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;
  • I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavorano su un posto disponibile fino al 31 agosto. Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;
  • Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.

Il PAS sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.

Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1° settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019.

Requisiti di accesso

Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 gg. per anno scolasticovale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.

Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.

La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.

PUNTI DI ATTENZIONE

Possibilità di ampliare i PAS (ai soli fini abilitativi) anche ai docenti già di ruolo, in subordine rispetto ai precari.

La sequenza delle immissioni in ruolo (GM 2016, GMRE 2018, concorso straordinario e ordinario) può prevedere una ciclicità (ripescaggio) fino ad esaurimento dei posti disponibili

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FACENTI FUNZIONI DI DSGA

La nostra proposta prevede

– L’indizione di un percorso riservato (e/o mobilità professionale)

– L’eliminazione della prova pre-selettiva per i facenti funzione che partecipano al concorso ordinario

Per la valorizzazione professionale del restante personale Ata – mobilità professionale e posizioni economiche – è stato richiesto un tavolo specifico.

 

Roma, 30 maggio 2019

Nell’intervento del Segretario Generale SNALS: precari dei 36mesi, precari idonei dei concorsi 2016 e 2018 -PAS e FIT- i docenti di ruolo “ingabbiati”, gli assistenti amministrativi f.f. di Dsga

      Zapping Radio 1

Puntata del 28/05/2019

Seconda parte: Sanatoria dei precari della scuola

Riportiamo il link per ascoltare la puntata di Zapping, andata in onda su Rai Radio 1 del 28/05/2019, in cui, nella seconda parte si è parlato della sanatoria dei precari della scuola. Per questa parte sono intervenuti il Segretario generale dello SNALS-Confsal, Elvira Serafini, e Marco Campione, esperto di politiche pubbliche per l’istruzione.

 

 

La sintesi dell’intervento del Segretario generale SNALS-Confsal, Elvira Serafini:

“Lo SNALS-Confsal ha accolto con entusiasmo e quasi con sorpresa la notizia del recepimento da parte del MIUR delle indicazioni sindacali in merito al reclutamento e al precariato, dopo l’incontro a Palazzo Chigi e l’attivazione dei due tavoli tecnici sul rinnovo contrattuale e sul precariato.

Con il premier Conte e con il Ministro Bussetti si era giunti a degli accordi di livello generale, non specifici; poi nel tavolo tematico siamo entrati nel dettaglio e il Capo di gabinetto del Ministro, il Consigliere Chiné aveva dato assicurazioni su una riflessione del Miur sulla proposta dei sindacati e si è raggiunto l’accordo sui docenti precari con 36 mesi di servizio prestato.

Con l’apertura del Miur alla proposta sindacale potranno essere immessi in ruolo 55 000 precari. La nostra proposta sindacale parte dallo “svuotamento” della scuola: ci siamo posti il problema di dover ripartire il 1° di settembre con il 65% di precari. Queste persone portano avanti da anni con dignità, professionalità e serietà il loro lavoro e non è possibile non riconoscerglielo.

Lo SNALS da sempre ha portato proposte serie e in questo caso abbiamo chiesto di considerare tutti coloro che hanno maturato i 36 mesi senza l’abilitazione, offrendo un percorso agevolato con i PAS non con una prova preselettiva, ma con una prova alla fine del percorso. Sia ben chiaro che questo percorso assicura la qualità della formazione del personale immesso in ruolo. Piuttosto è strano che la società non abbia sollevato problemi sulla qualità dell’insegnamento, quando questo personale è stato costretto a insegnare come precario in assenza di concorsi per decenni.

Ora ci dobbiamo occupare anche di altre situazioni di precariato in attesa: per esempio, i vincitori e gli idonei dei concorsi 2016 e 2018, il personale che ha svolto il percorso FIT, il precariato del personale ATA, come gli assistenti amministrativi facenti funzioni di Dsga. La nostra richiesta di attenzione al Ministro non è stata solo verso i docenti precari con 36 mesi di servizio prestato. E’ tempo di intervenire perché il problema del precariato è stato lasciato incancrenire per troppo tempo”.