Il 12 marzo ha avuto luogo l’audizione dello Snals-Confsal e delle altre OO.SS. convocate presso la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati che ha esaminato n. 13 proposte di legge presentate da deputati di diversa estrazione politica in materia di Educazione civica, educazione alla cittadinanza e alla Costituzione.

Il Presidente della Commissione, on. Luigi Gallo, ha dato la parola ai rappresentanti sindacali e ai deputati presenti, informando che la Commissione ha programmato lo svolgimento di alcune audizioni informali sull’argomento.
Tutti gli auditi hanno espresso le loro osservazioni sulle proposte di legge in materia, illustrando le rispettive memorie già consegnate in commissione.

La posizione dello Snals-Confsal
La delegazione Snals-Confsal ha illustrato una propria memoria, nella quale è contenuta la posizione del nostro sindacato sulla questione. Ha premesso che l’art. 1 della legge 169/2008, tuttora in vigore, prevedeva “azioni di sensibilizzazione e formazione del personale finalizzate all’acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a ‘Cittadinanza’ e  ‘Costituzione’ ”. La legge è rimasta inapplicata per vari motivi: non c’è stata formazione del personale, non è stata avviata alcuna sperimentazione nazionale della materia, l’insegnamento della disciplina è attribuito al docente di area storico-geografica e storico-sociale, senza peraltro prevedere finanziamenti.

La delegazione Snals-Confsal ha poi proposto:
1) l’unificazione delle proposte di legge che presentano molti punti in comune;
2) l’autonomia dell’educazione civica, riservandole una o due ore settimanali, senza sottrarre ore alle altre discipline;
3) una valutazione  propria quale disciplina autonoma;
4) l’affidamento della disciplina ad un insegnante appositamente formato, appartenente ad una nuova classe di concorso;
5) l’individuazione degli oneri necessari per una/due ore aggiuntive all’attuale curricolo, accertato che per la scuola secondaria di primo e secondo grado sarebbero necessari circa 25mila nuovi docenti (vedi tabella n. 1 “Fabbisogno di nuovi docenti per garantire n. 2 ore di educazione civica” contenuta nella memoria depositata).

Alleghiamo il testo integrale della memoria Snals-Confsal: AUDIZIONE VII-Comm Cam ED-CIVICA 12 MARZO 2019 SNALSConfsal

Leggere anche su Orizzonte Scuolahttps://www.orizzontescuola.it/ed-civica-snals-serve-nuova-classe-di-concorso-e-insegnanti-formati/

E’ proseguita in data 12/03/2019 l’illustrazione dei criteri con i quali verranno rideterminate le dotazione organiche del personale docente per l’a.s. 2019/20 tenuto conto della fine del blocco triennale degli organici e del calo degli alunni iscritti (69.000).

Durante l’incontro, ancora del tutto interlocutorio, il MIUR ha fornito una prima tabella dell’organico di diritto su scala nazionale. A fronte del predetto calo di alunni, che inevitabilmente determinerà delle rimodulazioni dell’organico di diritto a livello di singole regioni, ci saranno le compensazioni frutto degli incrementi di posti vincolati. L’Amministrazione ha reso noto che la circolare sugli organici sarà in buona parte uguale a quella dello scorso anno, ma conterrà i necessari aggiornamenti normativi per quanto riguarda le seguenti dotazioni:

TEMPO PIENO: commi 728 e 729 della legge di Bilancio;

LICEI MUSICALI: comma 730 della legge di Bilancio;

ITP: incremento di 1169 posti per mettere a regime le classi seconde nel passaggio tra vecchio e nuovo ordinamento;

INFANZIA: non si parlerà più di potenziamento essendo già state date al riguardo tutte le dovute informazioni sul contingente dell’anno scorso;

PRIMARIA: il riferimento sarà all’incremento del tempo pieno per le classi prime per le quali saranno, quindi, possibili delle nuove attivazioni nei limiti dell’organico di diritto assegnato e, comunque, in caso di sforamento sempre a risorse di organico di diritto invariato. Il numero degli alunni delle classi prime a tempo normale ed il tasso di scopertura del tempo pieno saranno i due parametri che verranno presi in considerazione dall’Amministrazione per assegnare l’organico di diritto aggiuntivo tra le diverse regioni;

PROFESSIONALI: si farà riferimento al nuovo regolamento attuativo sui profili in uscita emanato nel 2018;

IeFP: si richiamerà il consueto accordo Stato-Regioni del 27/7/2011 e la specifica normativa in materia.

Come detto per i docenti il MIUR prevede di attenuare il taglio dell’organico grazie a risorse aggiuntive messe a disposizione dalle normative vigenti prevedendo circa 3.569 posti aggiuntivi, di cui

      2.000 posti per l’ampliamento del tempo pieno nella Scuola Primaria;

      400 posti di strumento per i Licei Musicali;

      1.169 posti di ITP.

In base a questi numeri l’organico per i posti comuni sarà di 617.267 posti.

Come chiarito i posti aggiuntivi avranno un vincolo di utilizzo e quindi, nel caso in cui non potessero essere attivati in determinate province, non saranno convertiti in altre tipologie di posti.

 

Lo SNALS-CONFSAL, in piena intesa con le altre OO.SS. ha chiesto che, per quanto attiene la Scuola dell’infanzia, venga comunque ribadito che la quota di organico di potenziamento resta assegnata, come già previsto fin dall’anno passato.

In riferimento al tempo pieno nella Scuola Primaria l’incremento di organico (2.000 posti sul territorio nazionale) sia utilizzato prioritariamente per l’aumento del tempo pieno nella classi prime, ma anche, eventualmente, per riportare alla norma (2 insegnanti per classe e 40 ore settimanali) quelle situazioni che determinate dalla richiesta delle famiglie e per carenze di organico si siano eventualmente avviate in maniera ridotta non conforme all’impostazione prevista dalla norma, cioè con meno di due docenti per classe e con meno ore rispetto alle 40 settimanali canoniche.

Inoltre, lo SNALS-CONFSAL ha sollevato il problema delle scuole carcerarie, dove il numero dei docenti fissato (uno solo per la scuola primaria nei percorsi di primo livello) pare del tutto insufficiente sia da un punto di vista funzionale (tra gli alunni, in genere, si contano molti analfabeti o analfabeti di ritorno), sia in riferimento alla tenuta degli organici dei docenti. Va ricordato che i maestri delle scuole carcerarie sono tutti in possesso di specifici titoli di specializzazione.

Lo SNALS-CONFSAL, sempre in accordo con le altre sigle sindacali, ha altresì affermato che la riunione di oggi non poteva che avere valore propedeutico, di indicazione di principi da inserire nella C.M.: il vero “confronto” contrattualmente previsto avverrà solo al momento in cui alle OO.SS. sarà presentata, per la discussione, la bozza di O.M..

Lo SNALS-CONFSAL e le altre OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione di chiarire con urgenza le numerose criticità createsi sui titoli di ammissione al prossimo TFA sul sostegno, anche mediante l’utilizzo di apposite FAQ segnalandone, informalmente, già alcune.

per l’a.s. 2019/20 tenuto conto della fine del blocco triennale degli organici e del calo degli alunni iscritti (69.000).

Durante l’incontro, ancora del tutto interlocutorio, il MIUR ha fornito una prima tabella dell’organico di diritto su scala nazionale. A fronte del predetto calo di alunni, che inevitabilmente determinerà delle rimodulazioni dell’organico di diritto a livello di singole regioni, ci saranno le compensazioni frutto degli incrementi di posti vincolati. L’Amministrazione ha reso noto che la circolare sugli organici sarà in buona parte uguale a quella dello scorso anno, ma conterrà i necessari aggiornamenti normativi per quanto riguarda le seguenti dotazioni:

TEMPO PIENO: commi 728 e 729 della legge di Bilancio;

LICEI MUSICALI: comma 730 della legge di Bilancio;

ITP: incremento di 1169 posti per mettere a regime le classi seconde nel passaggio tra vecchio e nuovo ordinamento;

INFANZIA: non si parlerà più di potenziamento essendo già state date al riguardo tutte le dovute informazioni sul contingente dell’anno scorso;

PRIMARIA: il riferimento sarà all’incremento del tempo pieno per le classi prime per le quali saranno, quindi, possibili delle nuove attivazioni nei limiti dell’organico di diritto assegnato e, comunque, in caso di sforamento sempre a risorse di organico di diritto invariato. Il numero degli alunni delle classi prime a tempo normale ed il tasso di scopertura del tempo pieno saranno i due parametri che verranno presi in considerazione dall’Amministrazione per assegnare l’organico di diritto aggiuntivo tra le diverse regioni;

PROFESSIONALI: si farà riferimento al nuovo regolamento attuativo sui profili in uscita emanato nel 2018;

IeFP: si richiamerà il consueto accordo Stato-Regioni del 27/7/2011 e la specifica normativa in materia.

Come detto per i docenti il MIUR prevede di attenuare il taglio dell’organico grazie a risorse aggiuntive messe a disposizione dalle normative vigenti prevedendo circa 3.569 posti aggiuntivi, di cui

      2.000 posti per l’ampliamento del tempo pieno nella Scuola Primaria;

      400 posti di strumento per i Licei Musicali;

      1.169 posti di ITP.

In base a questi numeri l’organico per i posti comuni sarà di 617.267 posti.

Come chiarito i posti aggiuntivi avranno un vincolo di utilizzo e quindi, nel caso in cui non potessero essere attivati in determinate province, non saranno convertiti in altre tipologie di posti.

 

Lo SNALS-CONFSAL, in piena intesa con le altre OO.SS. ha chiesto che, per quanto attiene la Scuola dell’infanzia, venga comunque ribadito che la quota di organico di potenziamento resta assegnata, come già previsto fin dall’anno passato.

In riferimento al tempo pieno nella Scuola Primaria l’incremento di organico (2.000 posti sul territorio nazionale) sia utilizzato prioritariamente per l’aumento del tempo pieno nella classi prime, ma anche, eventualmente, per riportare alla norma (2 insegnanti per classe e 40 ore settimanali) quelle situazioni che determinate dalla richiesta delle famiglie e per carenze di organico si siano eventualmente avviate in maniera ridotta non conforme all’impostazione prevista dalla norma, cioè con meno di due docenti per classe e con meno ore rispetto alle 40 settimanali canoniche.

Inoltre, lo SNALS-CONFSAL ha sollevato il problema delle scuole carcerarie, dove il numero dei docenti fissato (uno solo per la scuola primaria nei percorsi di primo livello) pare del tutto insufficiente sia da un punto di vista funzionale (tra gli alunni, in genere, si contano molti analfabeti o analfabeti di ritorno), sia in riferimento alla tenuta degli organici dei docenti. Va ricordato che i maestri delle scuole carcerarie sono tutti in possesso di specifici titoli di specializzazione.

Lo SNALS-CONFSAL, sempre in accordo con le altre sigle sindacali, ha altresì affermato che la riunione di oggi non poteva che avere valore propedeutico, di indicazione di principi da inserire nella C.M.: il vero “confronto” contrattualmente previsto avverrà solo al momento in cui alle OO.SS. sarà presentata, per la discussione, la bozza di O.M..

Lo SNALS-CONFSAL e le altre OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione di chiarire con urgenza le numerose criticità createsi sui titoli di ammissione al prossimo TFA sul sostegno, anche mediante l’utilizzo di apposite FAQ segnalandone, informalmente, già alcune.

In data 11 marzo 2019 hanno avuto inizio le procedure per la presentazione delle domande di mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l’anno scolastico 2019/20.

Ricordiamo di seguito le scadenze:

Il personale docente che vuole presentare domanda di mobilità per il prossimo anno scolastico potrà farlo dall’11 marzo al 5 aprile 2019.

Per il personale educativo le istanze potranno essere presentate dal 3 al 28 maggio 2019.

Per il personale ATA le istanze potranno essere presentate dall’1 al 26 aprile 2019.

Per la mobilità professionale e territoriale verso le discipline specifiche dei Licei Musicali la presentazione delle domande è stabilita dal 12 marzo al 5 aprile 2019.

Per gli insegnanti di religione cattolica le domande, infine, potranno essere presentate dal 12 aprile al 15 maggio 2019”.

La Struttura Provinciale SNALS e le sedi decentrate sono a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di supporto per la compilazione degli allegati e l’invio delle domande.

In allegato:

L’intervista a Elvira Serafini su OggiScuola.com

Diplomati Magistrale. Dopo la sentenza gemella del CdS si attende la Cassazione il 12 marzo. Quale secondo il sindacato è la soluzione più idonea per le maestre?

SERAFINI Il Consiglio di Stato, a Sezioni riunite, ha pronunciato un’altra sentenza relativa al complesso problema dei diplomati magistrali. La sentenza riconferma, sostanzialmente, quanto già deliberato a novembre 2018.

In attesa della pronuncia della Cassazione, la cui udienza è fissata per il 12 marzo, coloro che hanno una supplenza annuale sulla base del Decreto Dignità devono poterla proseguire in virtù della norma che prevede l’applicazione di sentenze passate in giudicato entro quattro mesi dalla data del giudizio.

È evidente che questi colleghi parteciperanno al concorso riservato straordinario, che dovrà concludersi con le graduatorie regionali pubblicate entro il prossimo 30 luglio.

Come si vede ci sono diversi passaggi ancora da realizzare e, pertanto, lo Snals Confsal ha chiesto al Ministero l’emanazione di una nota che precisi quanto sopra e di operare affinché i tempi delle procedure concorsuali vengano rispettati onde evitare la vanificazione dei provvedimenti fin qui adottati, cosa che sarebbe veramente drammatica per gli interessati.

 

Terza Fascia. Dopo le promesse del Senatore Pittoni ora si dà il contentino dei punti extra al concorso. Si poteva optare per una soluzione diversa per chi ha decenni di precariato alle spalle?

SERAFINI Sono anni che lo Snals Confsal denuncia la mancanza di una seria politica del personale, non solo dal punto di vista retributivo ma anche professionale. Il precariato storico è un’anomalia della scuola italiana che va decisamente eliminato. La politica ha dato e dà ancora risposte parziali e molte volte ingiuste, cercando un incerto equilibrio tra interessi contrapposti anche tra gli aspiranti docenti.

Sta di fatto che nell’ultima tornata di immissioni in ruolo più del 50% delle cattedre disponibili non è stato assegnato. Ci sono ancora 100 mila cattedre da coprire e necessitano di norme urgenti sul reclutamento che consentano l’assegnazione di tutti i posti a chi ne ha diritto. Il nostro sindacato ritiene che sia necessaria un’azione decisa in favore dei docenti precari che da anni lavorano con contratti a termine. Dopo 36 mesi di rinnovi contrattuali a tempo determinato i precari hanno diritto a essere assunti a tempo indeterminato, secondo la direttiva europea 1999/70/CE.

La vera soluzione sarebbe quella di coprire tutte le vacanze di posti che devono essere calcolati su base triennale e senza distinzione tra organico di diritto e di fatto. Il salto di qualità della scuola sarebbe, dunque, possibile con un riconoscimento adeguato del servizio prestato in condizione di precarietà, il progressivo svuotamento delle Gae e con uno svolgimento regolare dei concorsi sia per posti ordinari sia per il sostegno. Una seria programmazione e il rispetto dei tempi è essenziale per la scuola.

 

Classi pollaio. Si torna a discutere alla Camera sull’annoso problema, ma a monte mancano le risorse finanziarie. È ancora il caso di parlarne?

SERAFINI Il problema del sovraffollamento delle classi è reale e attuale. Tocca da vicino tutti coloro che hanno a che fare con le istituzioni scolastiche: alunni, famiglie, docenti, dirigenti e personale ATA. Classi affollate pregiudicano la qualità della didattica e la tutela della sicurezza. L’incremento del rapporto alunni/classe previsto dal D.L. 25/6/2008, n. 112, ha anche comportato una riduzione dell’organico di circa 87000 docenti, tutto questo è avvenuto senza un contestuale intervento normativo per la riqualificazione degli edifici scolastici.

Lo Snals Confsal, in VII Commissione alla Camera dei Deputati nei giorni scorsi, si è espresso a favore della proposta di legge Azzolina sulla formazione delle classi, che tende a ridurre il numero di alunni per classe. Abbiamo fatto rilevare, però, delle criticità che possono essere corrette innanzitutto prendendo in considerazione un elemento sfuggito al legislatore: una classe è sovraffollata in ragione della capienza dell’aula. In un’aula molto piccola anche 21-22 studenti possono essere troppi.

Se Lei mi chiede se ci vorranno nuove aule, Le rispondo che il problema non è irrisolvibile; ci sono spazi dismessi in questi dieci anni di applicazione del D.L. 112/2008 che possono essere ripristinati.

 

Autonomia scolastica. La regionalizzazione aumenta il divario tra Nord e Sud oppure la scuola è pronta alla tanto amata proposta del Governo?

SERAFINI La regionalizzazione, o meglio l’autonomia differenziata è prevista dalla Costituzione consentendo l’attribuzione, a singole regioni, di ulteriori forme di autonomia in tutte le materie di legislazione concorrente e in tre materie di legislazione statale: istruzione, ambiente e giustizia di pace. Questo nuovo assetto istituzionale implica una serie di problemi di natura politica ed economica di cui attualmente è difficile prevedere la portata e le conseguenze. Il tema è d’interesse generale, è per questo che, prima di entrare nel merito delle singole proposte delle regioni che hanno avanzato richiesta in tal senso, è necessario aprire nel paese e in parlamento un dibattito pubblico.

Fondamentali, innanzitutto, sono la definizione di un quadro generale di norme e criteri, anche per quanto riguarda il federalismo fiscale, e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale anche in materia di istruzione e che devono concorrere a superare quei divari già esistenti tra aree geografiche del nostro paese e riguardanti gli esiti formativi, il tempo scuola, l’adeguatezza delle strutture e i servizi resi dagli enti locali.

Sono convinta che la presa di posizione del sindacato a sostegno dell’unitarietà del sistema dell’istruzione e della ricerca sia servita a mettere a fuoco i punti critici di questo processo che deve avere la massima trasparenza e condivisione, che al momento sono del tutto mancate.

 

Ampia unità dei sindacati sulle emergenze della scuola. Decisa la mobilitazione.

No alla regionalizzazione, rinnovo del contratto, lotta alla precarietà, situazione del personale ATA

Unite su obiettivi comuni le organizzazioni sindacali più rappresentative del mondo della scuola, dell’università e della ricerca avviano una fase di iniziative organizzate insieme su temi diversi, individuati come vere emergenze, a partire dalle azioni di contrasto alle ipotesi di regionalizzazione del sistema scolastico. Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e Gilda Unams ritengono che quella attuale sia una fase straordinaria e cruciale nella quale è indispensabile rilanciare con forza la valenza strategica del sistema di istruzione, rivendicando significativi investimenti per la valorizzazione delle professionalità e la stabilità del lavoro, condizioni necessarie per assicurare al Paese una scuola di qualità. Obiettivi irrinunciabili da perseguire con un’azione incisiva e determinata. Nei prossimi giorni verrà definito un piano dettagliato di iniziative di mobilitazione, puntando a raccogliere il massimo di unità e compattezza della categoria.

Tante e di grande rilievo le questioni sul tappeto. In primo luogo i progetti di regionalizzazione del sistema di istruzione, contro cui nelle scorse settimane sono scesi in campo sindacati e associazioni, di diversa ispirazione, uniti nel rivendicare la salvaguardia del carattere unitario e nazionale del sistema scolastico, come risorsa posta a garanzia del pieno esercizio dei diritti di cittadinanza indicati nella Costituzione.

C’è un’emergenza salariale, affermano i segretari generali, che si trascina da tempo; trattamenti economici inadeguati a riconoscere l’importanza e il valore del lavoro nei settori della conoscenza determinano una situazione che vede il nostro Paese in pesante svantaggio rispetto alla media delle retribuzioni europee, come attestato più volte da indagini e ricerche internazionali. Le scelte fatte con la legge di stabilità per il 2019 negano ad oggi la possibilità di compiere, col rinnovo del contratto, un passo significativo in direzione di un riallineamento retributivo alla media europea: smentiti ancora una volta impegni e promesse, che non hanno alcuna credibilità se non trovano riscontro in precise e concrete scelte di investimento.

Continua e si aggrava l’emergenza precariato. Il ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato non si è affatto ridotto negli ultimi anni, nonostante ripetuti interventi legislativi in materia di reclutamento. Occorrono soluzioni che consentano da subito la stabilizzazione dei rapporti precari sia nell’area del personale docente che del personale ATA. Non è in gioco solo il diritto al lavoro di tante persone, è la stessa regolarità del servizio che rischia ogni anno di essere compromessa.

Un’altra emergenza riguarda il personale ATA, costretto a carichi di lavoro crescenti e sempre più gravosi, con organici inadeguati e ricorso abnorme, anche in questo settore, a contratti a termine. Pesano norme che ostacolano o impediscono la sostituzione del personale quando si assenta, si accumulano sugli uffici di segreterie incombenze di ogni genere, spesso senza adeguato supporto in termini di strumentazione.

 

Roma, 7 marzo 2019

Flc CGIL                     CISL SCUOLA              UIL SCUOLA RUA              SNALS Confsal                GILDA UNAMS

Con nota MIUR n. 8991 del 6/3/2019 sono stati indetti i concorsi per soli titoli, per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali delle aree A e B del personale ATA, per la predisposizione delle graduatorie per l’a.s. 2018/19. Ogni Ufficio Scolastico Regionale è invitato a pubblicare i bandi, relativi ad ogni singolo profilo professionale del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario statale degli istituti e scuole di istruzione primaria, secondaria, degli istituti d’arte, dei licei artistici, delle istituzioni educative e delle scuole speciali statali, ai sensi dell’ art. 554 del D.Lvo n. 297.1994 e dell’ O.M. n. 21 del 23.2.2009, entro la data del 20 marzo c.a..

I requisiti generali di ammissione sono quelli previsti dalla nota MIUR n. 8151 del 13 marzo 2015, in ordine all’applicazione alla procedura concorsuale in argomento dell’art. 38 del decreto legislativo n. 165/2001, come modificato dall’art. 7 della legge n. 97/2013.

Si chiarisce, inoltre, come già previsto nella nota sopracitata, che è valutabile come servizio svolto presso enti pubblici anche il servizio civile volontario prestato dopo l’abolizione dell’obbligo della leva.

E’ prevista la compilazione dell’allegato H per il personale che intende usufruire delle precedenze ai sensi dell’art. 21 e dell’art. 33, commi 5, 6 e 7 della legge n. 104/1992, che è integrativo e non sostitutivo delle domande di inserimento o di aggiornamento presentate dai candidati.

Coloro che sono inseriti nelle graduatorie dell’Ambito territoriale di Milano per il corrente anno scolastico possono optare tra l’inserimento nella graduatoria dell’Ambito territoriale della provincia di Monza Brianza o la permanenza nelle attuali graduatorie mentre chi presenta la domanda per nuovo inserimento può ovviamente richiedere l’iscrizione esclusivamente in uno dei due ambiti territoriali interessati. Successivamente alla predisposizione degli elenchi provinciali ad esaurimento, gli aspiranti potranno richiedere o modificare, tramite le istanze on line, le istituzioni scolastiche per l’inserimento nelle graduatorie di istituto, fermo restando che coloro che hanno optato per l’Ambito territoriale di Monza Brianza esprimeranno sedi del territorio della relativa provincia e coloro che sono rimasti nell’Ambito territoriale di precedente titolarità esprimeranno sedi del territorio della provincia di Milano

La data di compilazione dell’allegato G per la scelta delle istituzioni scolastiche sarà comunicata con nota successiva e tale operazione sarà possibile esclusivamente tramite istanze on line. Diventa quindi fondamentale accertarsi che gli interessati alle graduatorie d’istituto abbiano effettuato la registrazione alla procedura on line.

Infine, chi ha presentato istanza di depennamento dalle graduatorie permanenti provinciali per iscriversi nelle graduatorie di istituto di terza fascia di diversa provincia può presentare domanda di inclusione nelle graduatorie provinciali permanenti della nuova provincia.

Alla circolare sono allegati i modelli di domanda (B1, B2, F e H) da presentare mediante raccomandata A/R ovvero consegnati a mano ovvero mediante PEC, all’Ambito Territoriale Provinciale della provincia d’interesse entro i termini previsti dal relativo bando.

In allegato: MIUR_nota_concorsi per titoli 24 mesi ATA

Riportiamo, di seguito, il comunicato del nostro ufficio legale e alleghiamo le due sentenze del Consiglio di Stato: 

SENTENZA N. 5/2019                    SENTENZA N. 4/2019

Roma, lì 1 marzo 2019

 

Oggetto: Diplomati magistrale – Adunanza Plenaria del 27.02.2019

 

In data 27.02.2019 è stata pubblicata la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la quale è stato statuito il non inserimento nelle GAE di tutti coloro in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002; per questi l’accesso al ruolo di insegnamento potrà avvenire soltanto tramite concorso pubblico.

La decisione, pubblicata il 27.02.2019, non è immediatamente esecutiva nei confronti dei diplomati magistrale inseriti nelle Gae in forza di provvedimenti cautelari del TAR; tali provvedimenti, infatti,  mantengono i loro effetti fino ad emanazione di sentenza definitiva. Così, anche i contratti a tempo determinato o indeterminato fino ad oggi stipulati, non potranno essere rescissi fino alla sentenza definitiva.

Pertanto, chi è stato inserito nelle Gae con un provvedimento cautelare (con “riserva”) ha diritto a restare sino all’esito del giudizio di merito innanzi al TAR (o Tribunale del lavoro).

I giudizi potrebbero essere fissati, verosimilmente, a partire dal mese di marzo 2019 in poi, ma si fa presente sin d’ora che l’esito del TAR o del Tribunale del Lavoro confermerà quanto già statuito nell’Adunanza Plenaria ovvero il depennamento dalle Gae.

Infine, informiamo che la decisione dell’Adunanza Plenaria è oggetto di approfondito esame da parte dell’Ufficio Legale e che – in ogni caso – lo SNALS CONFSAL ha già attivato incontri con il MIUR al fine di stabilire – per la tutela dei docenti nonché di tutti gli alunni – la possibilità di far concludere a tutti i docenti il corrente anno scolastico.

Cordiali saluti.

SNALS  CONFSAL

F.to Elvira Serafini

In data 05 marzo 2019 si è svolto l’incontro al Miur sulla Bozza  di O.M. sulla Mobilità a.s. 2019/2020 personale docente, educativo ed ATA.

L’Amministrazione ha illustrato le novità rispetto alla passata ordinanza che si riportano qui di seguito:

Termini per le operazioni di mobilità

Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per tutto il personale docente è fissato all’11 marzo 2019 ed il termine ultimo è fissato al 5 aprile 2019

Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per tutto il personale educativo è fissato al 3 maggio 2019 ed il termine ultimo è fissato al 28 maggio 2019.

Il termine iniziale per la presentazione delle domande di movimento per il personale ATA è fissato al 1° aprile 2019ed il termine ultimo è fissato al 26 aprile 2019.

a) personale docente

Per tutti i gradi di scuola il termine ultimo di comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili è il 25 maggio 2019. Per tutti i gradi di scuola la pubblicazione dei movimenti avverrà in data 20 giugno 2019.

Mobilità professionale e territoriale verso le discipline specifiche dei Licei musicali:

Presentazione delle domande cartacee ai sensi dei commi 2, 7 e 10 dell’art. 5 del CCNI dal 12 marzo 2019 al 5 aprile 2019.

Termine ultimo di comunicazione al SIDI dei posti disponibili 4 maggio 2019

pubblicazione dei movimenti:

  • 13 maggio 2019movimenti ai sensi dei commi 3 e 5 dell’art. 5 del CCNI
  • 16 maggio 2019movimenti ai sensi del comma 7 dell’art 5 del CCNI
  • 20 maggio 2019movimenti ai sensi dei commi 8 e 9 dell’art. 5 del CCNI
  • 23 maggio 2019movimenti ai sensi del comma 10 dell’art. 5 del CCNI

b) personale educativo

Termine ultimo comunicazione al Sidi delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 22 giugno 2019

Pubblicazione dei movimenti:  10 luglio 2019

c) personale A.T.A.

Termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 6 giugno 2019

Pubblicazione dei movimenti:  1 luglio 2019.

L’Amministrazione ha diffuso una informativa sulle pensioni facendo presente che i posti relativi alle oltre 16.000 domande di pensionamento non saranno disponibili per i trasferimenti a causa dei tempi di certificazione da parte dell’Inps, che, orientativamente, ha previsto entro il mese di agosto.

Lo Snals ha contestato fortemente il ritardo nelle procedure dell’Inps, chiedendo che vengano espletati tutti gli adempimenti in tempi utili per la mobilità.

L’Amministrazione ha, poi, consegnato tre prospetti riepilogativi contenenti il numero delle domande presentate per la pensione ordinaria, con scadenza 12 dicembre 2018, il numero delle domande presentate per “quota cento“, per “opzione donna“ e per altre categorie, con scadenza 28 febbraio per quanto attiene al personale docente, educativo ed ata, ed il numero delle domande di pensione dei Dirigenti scolastici.

Inoltre, lo Snals ha chiesto un tavolo tecnico tra le OO.SS., la Dirigenza nazionale dell’Inps e l’Amministrazione, per individuare procedure, sinergie ed eventuali forze aggiuntive di personale da impiegare per semplificare ed accelerare le operazioni relative alle domande di pensione.

L’Amministrazione si è impegnata ad approntare un piano di interventi su questa problematica.

E’ stata presentata la circolare di indizione del concorso soli titoli per l’accesso alla graduatoria provinciale del personale ATA.

E’ stata segnalata la situazione particolare dell’Ambito Territoriale di Milano.

Infatti, a seguito della costituzione della provincia di Monza/Brianza, il personale attualmente presente nelle graduatorie dell’ambito di Milano potrà presentare domanda di inserimento optando per l’una o per l’altra provincia.

Nella circolare viene richiesto agli Uffici Scolastici Regionali di procedere con l’emanazione dei bandi entro il 29 marzo ma le OO.SS. hanno richiesto uno slittamento di tale data che potrebbe quindi diventare il 5 aprile.

La compilazione del modello G per la scelta delle sedi sarà invece possibile al termine delle operazioni di valutazione delle domande stesse.