Riceviamo e pubblichiamo in allegato il testo degli auguri del segretario provinciale prof. Vito Masciale   per l’inizio dell’anno scolastico 2020/21. La redazione del sito, sicura di esprimere il pensiero di tutto lo staff di segreteria e di tutti gli iscritti Snals  ringrazia il prof. Masciale per le nobili parole di augurio che ha voluto condividere con tutta la famiglia Snals delle provincie di Bari e Bat.

 

 

 

Messaggio augurale

 

 

 

 

I CORSI DI RECUPERO DEVONO ESSERE SVOLTI NEL RISPETTO DELLE NORME CONTRATTUALI E DELL’AUTONOMIA DELLE SCUOLE

A seguito della pubblicazione della nota 1494 del 26 agosto sui piani di recupero degli apprendimenti degli alunni, lo Snals-Confsal ribadisce il proprio fermo dissenso dalle indicazioni in essa contenute circa l’obbligo che graverebbe sui docenti di svolgere nel periodo antecedente l’inizio delle lezioni attività di insegnamento aggiuntivo senza alcuna remunerazione.

L’attività di recupero non può essere prevista senza un riconoscimento economico aggiuntivo per il semplice motivo che nel CCNL vigente non vi è alcun riferimento a tale obbligo. L’attività di recupero  non può mai essere confusa con quella ordinaria di insegnamento che prende avvio con l’inizio delle lezioni.

Al di là delle questioni interpretative esiste al momento l’obbligo contrattuale di remunerare tutte le attività aggiuntive di insegnamento, deliberate nei contenuti, nei metodi e nei tempi dal collegio dei docenti .

La ripartizione delle risorse aggiuntive generate dai risparmi di spesa per gli esami di Stato, tra l’altro ancora non assegnate alle scuole, per le attività di recupero resta comunque presidiata dalla contrattazione di istituto ai sensi del vigente CCNL. Lo Snals-Confsal, nel chiedere il ritiro immediato della nota 1494 del 26 agosto, esigerà che in ogni scuola venga avviato il confronto sulle eventuali proposte di riarticolazione dell’orario di lavoro del personale ai sensi dell’art. 22, comma 8, del CCNL scuola.

Lo Snals-Confsal ha sempre offerto lealmente la propria collaborazione per la riapertura delle scuole, ma non può sottacere le violazioni del dettato contrattuale e la compressione dei diritti dei lavoratori dei quali da sempre è strenuo difensore.

Il Segretario Generale

Elvira Serafini

Roma, 24 agosto 2020

Prot. N.225/2020 flccgil

Alla ca Dr Luigi Fiorentino

Capo di Gabinetto Ministero dell’Istruzione

Dr Max Bruschi

Capo Dipartimento Istruzione

Dr.ssa Giovanna Boda

Capo Dipartimento Programmazione e Risorse

Dr Filippo Serra

Direttore generale per il personale scolastico

 

Oggetto: Nota sul Piano di Integrazione degli Apprendimenti (PIA) e sul Piano di Apprendimento Individualizzato (PAI).

 

Con riferimento alla comunicazione pervenuta per e-mail dalla Dott.ssa Alonzo nella giornata di ieri, domenica 23/08/2020 alle ore 18.34, relativa alla bozza delle indicazioni tecnico operative relative al Piano di Integrazione degli Apprendimenti (PIA) e sul Piano di Apprendimento Individualizzato (PAI) le scriventi Organizzazioni Sindacali fanno presente quanto segue.

Innanzitutto, ancora una volta, sono costrette a sollevare, in premessa, una questione di metodo sulla nota inviata appunto soltanto nel tardo pomeriggio di ieri e contenente indicazioni tecnico operative su PIA e PAI, peraltro senza l’indicazione del funzionario che la firmerebbe. Sta purtroppo acquisendo la forma di prassi ordinaria da parte del Ministero inviare alle Organizzazioni Sindacali bozze e documentazioni senza concedere il tempo materiale per l’esame delle stesse. Non è questo certo il modo migliore per chiedere alle OO.SS. la collaborazione con l’Amministrazione per conseguire il fine condiviso del BUON funzionamento della scuola; al contrario servirebbe l’adozione di un metodo che garantisca tempi e spazio adeguati per il confronto.

Nel merito:

– Il D.L.22/2020 convertito nella L.41/2020 individua quali “attività ordinarie” quelle inerenti il recupero e l’integrazione degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/20. Tutto ciò, pare evidente che non possa influenzare, in alcun modo, la sfera contrattuale del rapporto di lavoro, che resta disciplinato dal CCNL di comparto;

– a tale conclusione si giunge, anche, considerando le disposizioni del mai citato (nella bozza predisposta dall’Amministrazione) comma 9 dell’art.1 del D.L. 22/2020 che, testualmente prevede “I provvedimenti di cui al presente articolo devono garantire l’assenza di nuovi o maggiori oneri per il primo ciclo di istruzione e, per il secondo ciclo, il rispetto del limite di spesa di cui all’articolo 3, comma 2, della legge 11 gennaio 2007, n. 1, come integrato dall’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, e ridotto dall’articolo 18, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128. Con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, al termine degli esami di Stato, è riscontrata l’entità dei risparmi realizzati a valere sul predetto limite di spesa. I predetti risparmi sono versati all’entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente riassegnati per la metà al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e per la restante metà al recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020 nel corso dell’anno scolastico 2020/2021 presso le istituzioni scolastiche, nel rispetto del saldo dell’indebitamento netto. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.”

– tale ultima considerazione discende anche dal fatto che dal 1° settembre i docenti sono già impegnati nelle attività funzionali all’insegnamento (quali ad esempio la programmazione e la verifica di inizio anno). Tali attività, come previsto dal CCNL di comparto, assommano a 40 ore nel corso dell’anno scolastico e sono puntualmente indicate dal “piano delle attività” deliberato dal Collegio dei Docenti;

– il termine, peraltro generico, di attività ordinaria è riferito in particolare agli studenti che non possono esimersi dal frequentare i recuperi deliberati dagli Organi Collegiali;

– agli organi collegiali rimane il fondamentale compito di stabilire “Le strategie e le modalità di attuazione” e i tempi di questi piani; si tratta, infatti, di un compito che spetta per legge al Collegio dei Docenti in quanto costituisce attività di carattere didattico che rientra a pieno titolo nella progettazione di inizio anno;

– non può, parimenti, essere considerata accoglibile la distinzione tra attività di recupero e di integrazione effettuate nel periodo 1 – 12 settembre e quelle eventualmente programmate, o, comunque, necessarie, nel periodo successivo;

– come già più sopra detto, il D.L.22/2020 prevede che “le strategie e le modalità di attuazione delle predette attività sono definite, programmate e organizzate dagli organi collegiali delle istituzioni scolastiche”. Di conseguenza appare assolutamente fuori luogo il richiamo al potere organizzativo dei Dirigenti Scolastici per le competenze riconosciute in materia di offerta formativa: tali competenze, come già detto, possono esplicitarsi, esclusivamente, secondo le determinazioni dei collegi dei docenti; ai Dirigenti scolastici il compito di attuare le delibere del Collegio;

– si ricorda, altresì, che in ogni caso l’ultimo CCNL prevede che l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo e ATA, deve essere oggetto di confronto a livello di istituzione scolastica (art.22, comma 8, lettera b – b1 del CCNL 2016/2018);

– non risulta che il Ministero possa interpretare unilateralmente articoli del CCNL né che possa fornire un’interpretazione autentica ai Dirigenti scolastici di istituti contrattuali (D.Lgs. 165/2001 e successive modifiche). Al Ministero tocca applicare le disposizioni del CCNL.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, ai sensi di quanto previsto dal comma 9 dell’art.1 del D.L.22/2020 convertito, con modificazioni ed integrazioni nella Legge 41/2020, chiedono che venga loro fornita precisa informativa sui risparmi derivanti dagli esami di Stato 2019/2020 e sullo stato del Decreto del Ministro con il quale tali economie sono state determinate. Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono, quindi, prioritario il ripristino delle corrette relazioni sindacali finalizzate ad una immediata apertura del tavolo per la contrattazione del FMOF integrato da quanto previsto dal D.L.104/2020 e dalle economie derivanti dall’applicazione dell’art.1 comma 9 del D.L.22/2020.

 

FLC CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola RUA

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

Allegato: Documento originale

 

Riaprire le scuole in sicurezza dev’essere oggi l’obiettivo di tutti

Attacchi incomprensibili e infondati ai sindacati non aiutano a risolvere i problemi

Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando, convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica.

Abbiamo per questo contribuito alla redazione del protocollo per il rientro a scuola in sicurezza il 1° settembre, ancora inattuato, così come avevamo a suo tempo collaborato attivamente alla stesura di quello che ha consentito di svolgere serenamente e positivamente gli esami di stato in presenza.

Si fa perciò molta fatica a trovare argomenti che possano giustificare i pesanti attacchi rivolti da più parti ai sindacati, tacciati ancora una volta, in modo generico e indistinto, di essere un freno ad un altrettanto generico e indecifrabile “cambiamento”. Difficile non cogliervi il tentativo di sviare l’attenzione dalle vere urgenze su cui oggi sarebbe necessario e doveroso concentrare l’attenzione, risolvendo le troppe incognite che tuttora permangono a pochi giorni dal rientro a scuola. Sviare l’attenzione dalle urgenze e dalle connesse responsabilità, che investono prima di tutto e soprattutto chi è investito di funzioni di governo.

Il sindacato, vale la pena ricordarlo, non possiede poteri decisionali, attribuiti a chi governa, ma esercita una rappresentanza sociale svolgendo in un contesto di libertà e pluralismo funzioni il cui valore è riconosciuto dalla Costituzione. Preoccupante che qualcuno consideri tutto questo come un fastidioso impiccio, paventando – come accade nei peggiori contesti totalitari – indimostrabili e inesistenti “sabotaggi”.

Su quale sarà la reale situazione alla ripresa delle attività scolastiche saranno poi i numeri a dire la verità: quanti insegnanti stabilmente al lavoro il prossimo 1° settembre, per accogliere le alunne e gli alunni, quante aule pronte con le distanze di sicurezza, quanti banchi monoposto arrivati in tempo nelle scuole.

Questioni note da tempo e per le quali abbiamo ripetutamente sollecitato interventi adeguati, che non possono certamente essere sostituiti da inaccettabili attacchi.

Al professor Galli della Loggia vogliamo dire che fra i tanti italiani che ignorano l’esistenza di uffici dei sindacati scuola nelle stanze del ministero ci siamo anche noi. Ammesso e non concesso che riservare uno spazio ai rappresentanti dei lavoratori sia da considerarsi illecito e/o disdicevole, non abbiamo infatti mai avuto, né abbiamo, uffici all’interno del Ministero. Li hanno, come previsto dalla legge 300 per chi rappresenta i lavoratori pubblici e privati, i sindacati che organizzano i dipendenti del Ministero, peraltro nel piano interrato e non al piano di ingresso.Noi non ne abbiamo e non ne avremmo bisogno, così come possiamo fare a meno delle lezioni del professore, quando sono così maldestramente imbastite. Ci serve invece trovare, al Ministero, spazi e occasioni di confronto nelle quali non abbiamo mai fatto “ostruzionismi” ma abbiamo sempre dato un positivo contributo alla soluzione dei problemi. Con osservazioni, proposte, accordi e intese, assunte sempre con chiarezza e responsabilità. Lo stesso che abbiamo fatto nei mesi di più acuta emergenza e vorremmo continuare a fare anche oggi, nell’interesse della scuola e del Paese.

Roma, 22 agosto 2020

 

Flc  CGIL
Francesco Sinopoli
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
SNALS  Confsal
Elvira Serafini
GILDA Unams
Rino Di Meglio

 

LO SNALS OFFRE LA PROPRIA COLLABORAZIONE. MA IL MINISTERO DEVE MANTENERE FEDE AGLI IMPEGNI!

 

L’ultimo incontro con il Ministro ha consentito un aggiornamento sui tempi di consegna di banchi e mascherine e la definizione dei criteri di priorità per la consegna degli arredi. La scuola però per ripartire in sicurezza ha bisogno di investimenti in strutture e personale.

Dalle notizie che ci giungono dai territori registriamo vistose ed estese criticità riconducibili all’insufficienza degli spazi per garantire il distanziamento che resta l’unica misura valida per prevenire il contagio. Lo stesso CTS nell’ultimo verbale deve ammettere che la mascherina può essere considerata uno strumento di minore efficacia e di limitata applicazione.

Lo Snals-Confsal considera la ripresa delle attività didattiche in presenza come l’unico modo per garantire a tutti gli alunni il diritto all’apprendimento.

Allo stesso tempo riteniamo che bisogna agire rapidamente per assicurare risorse realmente aggiuntive e non semplici adeguamenti degli organici alle situazioni di fatto. Siamo ancora lontani dalle previsioni dei 10000 posti in più. Il DL Agosto ha stanziato nuove risorse ed è necessario utilizzarle prioritariamente per nuove assunzioni.

Riteniamo inoltre che bisogna agire nel modo più veloce possibile per assicurare nuovi spazi alle scuole e nel contempo trovare soluzioni provvisorie di tipo logistico od organizzativo.

Lo Snals-Confsal offre, in un momento di drammatica difficoltà per il Paese e per la scuoia, la propria leale collaborazione al Governo ed all’Amministrazione chiedendo, nel contempo, rispetto degli impegni e garanzie di corrette relazioni sindacali, a partire dalla revisione del protocollo di sicurezza sottoscritto il 6 agosto ma ormai superato dalle nuove misure di prevenzione individuate dal CTS. Occorrono serietà, impegno e spirito costruttivo per la ripresa della scuola.

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

Riaprire le scuole in sicurezza dev’essere oggi l’obiettivo di tutti

Attacchi incomprensibili e infondati ai sindacati non aiutano a risolvere i problemi

Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando, convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica.

Abbiamo per questo contribuito alla redazione del protocollo per il rientro a scuola in sicurezza il 1° settembre, ancora inattuato, così come avevamo a suo tempo collaborato attivamente alla stesura di quello che ha consentito di svolgere serenamente e positivamente gli esami di stato in presenza.

Si fa perciò molta fatica a trovare argomenti che possano giustificare i pesanti attacchi rivolti da più parti ai sindacati, tacciati ancora una volta, in modo generico e indistinto, di essere un freno ad un altrettanto generico e indecifrabile “cambiamento”. Difficile non cogliervi il tentativo di sviare l’attenzione dalle vere urgenze su cui oggi sarebbe necessario e doveroso concentrare l’attenzione, risolvendo le troppe incognite che tuttora permangono a pochi giorni dal rientro a scuola. Sviare l’attenzione dalle urgenze e dalle connesse responsabilità, che investono prima di tutto e soprattutto chi è investito di funzioni di governo.

Il sindacato, vale la pena ricordarlo, non possiede poteri decisionali, attribuiti a chi governa, ma esercita una rappresentanza sociale svolgendo in un contesto di libertà e pluralismo funzioni il cui valore è riconosciuto dalla Costituzione. Preoccupante che qualcuno consideri tutto questo come un fastidioso impiccio, paventando – come accade nei peggiori contesti totalitari – indimostrabili e inesistenti “sabotaggi”.

Su quale sarà la reale situazione alla ripresa delle attività scolastiche saranno poi i numeri a dire la verità: quanti insegnanti stabilmente al lavoro il prossimo 1° settembre, per accogliere le alunne e gli alunni, quante aule pronte con le distanze di sicurezza, quanti banchi monoposto arrivati in tempo nelle scuole.

Questioni note da tempo e per le quali abbiamo ripetutamente sollecitato interventi adeguati, che non possono certamente essere sostituiti da inaccettabili attacchi.

Al professor Galli della Loggia vogliamo dire che fra i tanti italiani che ignorano l’esistenza di uffici dei sindacati scuola nelle stanze del ministero ci siamo anche noi. Ammesso e non concesso che riservare uno spazio ai rappresentanti dei lavoratori sia da considerarsi illecito e/o disdicevole, non abbiamo infatti mai avuto, né abbiamo, uffici all’interno del Ministero. Li hanno, come previsto dalla legge 300 per chi rappresenta i lavoratori pubblici e privati, i sindacati che organizzano i dipendenti del Ministero, peraltro nel piano interrato e non al piano di ingresso.Noi non ne abbiamo e non ne avremmo bisogno, così come possiamo fare a meno delle lezioni del professore, quando sono così maldestramente imbastite. Ci serve invece trovare, al Ministero, spazi e occasioni di confronto nelle quali non abbiamo mai fatto “ostruzionismi” ma abbiamo sempre dato un positivo contributo alla soluzione dei problemi. Con osservazioni, proposte, accordi e intese, assunte sempre con chiarezza e responsabilità. Lo stesso che abbiamo fatto nei mesi di più acuta emergenza e vorremmo continuare a fare anche oggi, nell’interesse della scuola e del Paese.

Roma, 22 agosto 2020

 

Flc  CGIL
Francesco Sinopoli
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
SNALS  Confsal
Elvira Serafini
GILDA Unams
Rino Di Meglio

 

Grazie ad una proficua collaborazione stabilita con i dirigenti scolastici ,  anche a distanza , dal coordinamento dei dirigenti scolastici dello Snals e alla preziosa disponibilità dei nostri iscritti possiamo pubblicare un primo documento che vuole essere solo orientativo “ Proposta di integrazione al DVR “ e che potrebbe essere utile per la definizione dei documenti specifici di ciascuna scuola, ivi compresa l’intesa con le RSU ”

.Proposta di integrazione al DVR anno 2020_21

Si evidenzia che la domanda per l’inserimento in 1^ fascia deve essere inoltrata  a mezzo posta pec r.r. entro le 23.59 del giorno 6 agosto 2020 agli indirizzi  :

urp@postacert.istruzione.it per l’ufficio scolastico regionale e upsba@postacert.istruzione.it per l’ufficio scolastico provinciale .

Le adesioni al ricorso con tutta la documentazione indicata potranno essere inoltrate alla sede snals via mail a snalsbari@gmail.com entro il 20/8/2020 e non il 16/8/2020 come precedentemente indicato

L’UFFICIO LEGALE STA PROMUOVENDO UN RICORSO EX ART. 700 C.P.C. DINANZI AL TRIBUNALE Ordinario-giudice del lavoro FINALIZZATO AL RICONOSCIMENTO DEL VALORE ABILITANTE ALL’INSEGNAMENTO E al conseguente INSERIMENTO NELLA PRIMA FASCIA DELLE GRADUATORIE PROVINCIALI PER LE SUPPLENZE NELLE PROCEDURE DI CUI ALL’O.M. 60/2020 DEL 10/7/2020 E  DEL SUCCESSIVO DECRETO DIPARTIMENTALE N. 858 DEL 21/7/2020 dei possessori dei seguenti titoli : DIPLOMA/LAUREA UNITO AL POSSESSO DEI 24 CFU.

(LAUREA+24 CFU, DIPLOMA AFAM+24 CFU, DIPLOMA ITP+24 CFU, TITOLO CONSEGUITO ALL’ESTERO E NON RICONOSCIUTO IN ITALIA).

 Costo dell’azione riservata SOLO agli iscritti Snals  è di 90,00 € da versare a mezzo bonifico bancario con la seguente suddivisione:

Bonifico n. 1

€ 65,00 in favore dell’avv. Anna Chiara Vimborsati

Causale: ricorso laurea/diploma+24 cfu

Estremi per il pagamento:

It 88 n 030 15032 0000000 5954743

 

Bonifico n. 2

€ 25,00 in favore di segreteria provinciale Snals Bari

Causale: ricorso laurea/diploma+24 cfu

Iban

IT 67 P0760 1040000000 10325702

 

 

 

COME ADERIRE : inviando all’indirizzo snalsbari@gmail.com  la documentazione

 di seguito indicata compilata, firmata e in formato pdf  con una mail avente per oggetto:  “ricorso prima fascia_titolo+4 cfu”

QUANDO ?

 Improrogabilmente FINO AL 16 AGOSTO 2020  compreso.

NON SARA’ possibile prendere IN CONSIDERAZIONE LE ADESIONI  PERVENUTE SUCCESSIVAMENTE per tempi tecnici.

La modulistica necessaria è in allegato a questo avviso.

 

 Documentazione richiesta:

  1. Procura alle liti in duplice copia, debitamente compilata in ogni sua parte, datata e firmata;
  2. Scheda di adesione;
  3. Scheda informativa sulla privacy;
  4. Domanda cartacea di inserimento in prima fascia e ricevute di invio (racc. A.R. e/oPec)
  5. Copia del certificato di laurea e/o del titolo abilitante all’accesso alla seconda fascia relativamente alla classe di concorso di riferimento;
  6. Copia del certificato conseguimento 24 cfu;
  7. Copia del documento di riconoscimento e del codice fiscale;
  8. Copia dell’istanza di inserimento in seconda fascia depositata tramite “istanze on line”;
  9. Copia della richiesta di inserimento in prima fascia cartacea secondo il modello che sarà fornito dalla segreteria provinciale.

 

Per comunicare SOLO l’adesione al ricorso inviare una mail all’indirizzo: rosariadematteis@virgilio.it indicando un numero di telefonia fissa o cell a cui si vuole essere richiamati per concordare giorno ed ora della consegna della copia cartacea  della documentazione presso la segreteria provinciale  in Bari , Via DE Romita n. 8 a partire dal 24 agosto quando la sede riprenderà l’attività  dopo la pausa estiva sempre nel rispetto della normativa di sicurezza anticovid19  dal lunedì al giovedi dalle ore 15.30 alle ore 18.30

Domanda cartacea inserimento 1^ fascia

MANDATO in calce 24 cfu

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

SCHEDA DI ADESIONE E DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE