Archivio per mese: Aprile, 2025
La consulenza in presenza nella sede provinciale di Bari e nelle sedi territoriali
è sospesa nei giorni 22-23-24 aprile 2025 . Riprenderà alle 15.30 di lunedì 28 aprile.
Si ricorda che per la consulenza, riservata agli iscritti al sindacato,
va inviata una richiesta scritta a mezzo mail all’indirizzo
a cui verrà dato sollecito riscontro.
Grazie per la collaborazione.
“Un disastro annunciato. Il taglio all’organico del personale docente a livello nazionale e regionale non è certo una breaking news e non capisco perché ci si scandalizzi ora, che i dati sono divenuti definitivi e sono stati ufficializzati dagli Uffici Scolastici Regionali, mentre è passata quasi nel silenzio generale la Legge di Bilancio, che già conteneva in nuce tutte le premesse dell’emergenza occupazionale con cui dovremo fare i conti. Invito i colleghi degli altri sindacati a far fronte comune e ad una maggiore compattezza quando, a livello centrale, si minano le basi per il buon funzionamento della scuola pubblica italiana.” Così il segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale, all’indomani dell’incontro in cui Giuseppe Silipo, direttore dell’USR Puglia, durante il quale ha comunicato ai sindacati i numeri della riduzione organici docenti delle scuole pugliesi per l’anno scolastico 2025-26.
Complessivamente, in Puglia, spariranno 598 cattedre, che sono altrettanti posti di lavoro: 157 nella provincia di Bari 157, 72 nella BAT, 60 a Brindisi, 99 a Taranto, 104 a Foggia e 106 a Lecce.
“Con un facile automatismo (meno alunni e, dunque, meno docenti) il Governo risponde così al vertiginoso calo delle iscrizioni registrato da qualche anno a questa parte. – spiega il sindacalista – La denatalità diventa fenomeno chiave per giustificarne uno ancora più rovinoso: la disoccupazione nel comparto scuola. Troppo complicato pensare ad un’analisi di sistema che preveda anche misure di Welfare per incentivare le nascite. Troppo complicato chiedersi se sia corretto mettere in piedi procedure concorsuali in questo scenario. Troppo complicato anche ipotizzare che, visto che ci sono meno alunni, si potrebbero eliminare le cosiddette “classi pollaio” e puntare sulla qualità della didattica invece di ridurre i livelli occupazionali.”
“Certo, – continua – a livello ministeriale è più semplice ragionare in termini algebrico-numerici piuttosto che qualitativi. Così si risparmia tempo e denaro. Altra assurdità: secondo quanto prospettato nell’incontro di ieri, nel caso in cui la scuola abbia il tempo pieno ma carenza di organico, si potrà destinare al tempo pieno i docenti del potenziamento. Peccato che l’organico di potenziamento doveva servire come strumento di supporto per contrastare la dispersione scolastica. I docenti del potenziamento non possono e non devono essere utilizzati come tappabuchi. Il tempo pieno va gestito con risorse umane ad hoc.”
Infine, un passaggio sull’ aumento dei posti di ruolo destinati ai docenti di sostegno, comunicato sempre nella riunione di ieri. “Cosa buona e giusta “, – secondo Masciale – ma insufficiente nella misura. Gli alunni con disabilità sono in aumento. Per tutti, ma soprattutto per loro, la continuità didattica è fondamentale per il buon esito degli studi. Questo l’Amministrazione lo ha recepito in maniera totalmente sbagliata, dando carico alle famiglie di chiedere la conferma del docente di sostegno nei successivi anni scolastici. La soluzione è più semplice: aumentare in organico i posti di sostegno fino a coprire il numero dei posti dati ogni anno in deroga. Ma anche questo costa, perché un docente a tempo indeterminato costituisce voce fissa nel bilancio dello Stato. Così si punta sui precari. Non è questa la scuola che piace allo Snals/Confsal
La Maturità si avvicina, e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato oggi 31 marzo la consueta ordinanza che stabilisce come si svolgerà l’esame di Stato di quest’anno.
Il calendario delle prove d’esame per l’anno scolastico 2024/2025
Prima prova scritta -italiano: mercoledì 18 giugno 2025, dalle ore 8:30 (durata della prova sei ore);
Seconda prova in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica: giovedì 19 giugno 2025. La durata della seconda prova varia da indirizzo a indirizzo;
Terza prova scritta: mercoledì 25 giugno 2025, dalle ore 8:30. Questa prova si effettua negli istituti dove sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.
Prove suppletive
La prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 2 luglio 2025, dalle ore 8:30;
La seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 3 luglio 2025, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni;
La terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge martedì 8 luglio 2025, dalle ore 8:30.
“Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, a eccezione del sabato. In tal caso, le stesse continuano il lunedì successivo. L’eventuale ripresa dei colloqui, per le commissioni/classi che li abbiano interrotti perché impegnate nelle prove suppletive, avviene il giorno successivo al termine delle prove scritte suppletive”.
Pcto requisito d’ammissione all’esame
Lo svolgimento dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto, ex alternanza scuola-lavoro) torna ad essere un requisito per l’ammissione all’esame di Stato. Tale requisito che era stato sospeso durante gli anni del Covid fino alla Maturità 2024 compresa. Per i candidati esterni, le attività assimilabili ai Pcto “sono accertate e valutate dal consiglio della classe dell’istituzione scolastica, statale o paritaria”.
Voto in condotta e Maturità: grandi novità
Il voto in condotta diventa criterio di accesso all’esame di Maturità. In attuazione delle disposizioni introdotte dalla legge 150/2024, l’ordinanza prevede: “qualora il candidato riporti, in sede di scrutinio finale, una valutazione inferiore a sei decimi, non sarà ammesso all’esame di Stato. Se invece la valutazione del comportamento sarà pari a sei decimi, in sede di colloquio discuterà un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali”.
Quindi chi ha meno di 6 in comportamento non è ammesso alla Maturità. Chi invece ha 6 in condotta è ammesso all’esame ma deve discutere un elaborato in tema di “cittadinanza attiva e solidale” durante la prova orale.
“La definizione dell’argomento oggetto dell’elaborato – riporta l’ordinanza del ministero – sarà effettuata dal consiglio di classe nel corso dello scrutinio finale; l’assegnazione dell’elaborato ed eventuali altre indicazioni ritenute utili, anche in relazione a tempi e modalità di consegna, saranno comunicate al candidato entro il giorno successivo a quello in cui ha avuto luogo lo scrutinio stesso”.
Infine, la valutazione della condotta inciderà anche sui crediti per l’ammissione all’esame di Stato. Infatti “il punteggio più alto potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi”.
Questo significa che per ottenere il punteggio massimo nel credito scolastico, gli studenti devono avere un voto di comportamento di almeno 9 su 10. Quindi, se uno studente ha buoni voti nelle materie, ma il suo comportamento è sotto il 9, non potrà ricevere il punteggio più alto per il credito scolastico (15 per il quinto anno).
La valutazione dell’esame di Maturità 2025
La valutazione complessiva per l’acquisizione del diploma si basa sul punteggio ottenuto nelle prove e sui crediti formativi maturati dagli studenti negli ultimi tre anni di studio. Il voto finale della Maturità si misura in centesimi. Ogni candidato potrà ottenere fino a:
40 punti di credito scolastico (12 durante nel terzo anno, 13 nel quarto e 15 nel quinto);
20 punti per ciascuna delle due prove scritte;
20 punti per l’orale;
5 punti extra se si dimostra particolarmente meritevole, ovvero se ha conseguito un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 50 punti.
Il voto massimo che ogni maturando potrà ottenere per l’acquisizione del diploma è 100/100, con la possibilità di ricevere la menzione di lode. Per superare l’esame di Stato, gli studenti dovranno raggiungere almeno 60/100.