Ecco l’elenco di tutte le sedi  disponibili nella regione Puglia a seguito dei pensionamenti  per le varie fasi della mobilità

Provincia di Bari

IC CAPORIZZI LUCARELLI -ACQUAVIVA

LICEO DON LORENZO MILANI- ACQUAVIVA

IC DON D. MOREA TINELLI- ALBEROBELLO

IC G.PAOLO II DE MARINIS  – BARI

IC MAZZINI MODUGNO- BARI

IC MICHELANGELO- BARI

LICEO GALILEO GALILEI- BITONTO

IC IMBTIANI PICCARETA -CORATO

ITET PADRE TANNOIA- CORATO

IISS BACHELET GALILEI- GRAVINA

LICEO TARANTINO- GRAVINA

LICEO FORNARI- MOLFETTA

IC DAVANZATI MASTROMATTEO -PALO DEL COLLE

IC SAN GIOVANNI BOSCO- POLIGNANO

IC DE GASPERI -DA PUTIGNANO   PUTIGNANO

 

Provincia Bat

IISS LOTTI UMBERTO I – ANDRIA

LICEO LEONARDO DA VINCI – BISCEGLIE

IISS DELL’AQUILA STAFFA -SAN FERDINANDO DI PUGLIA

I C MAZZINI DE CESARE FERMI -SPINAZZOLA

Provincia di Brindisi

ISS CPIA BR ANNA LORENZETTO- BRINDISI

IC CENTRO BRINDISI -TURTURANO  – BRINDISI

IC SANT’ELIA COMMENDA  -BRINDISI

IC COLLODI BIANCO- FASANO

TERZO IC FRANCAVILLA  – FRANCAVILLA FONTANA

IC GIOVANNI XXIII-  SAN MICHELE SALENTINO

PRIMO IC S.VITO DEI NORMANI -SAN VITO DEI NORMANNI

IC DANTE  ALIGHIERI – VILLA CASTELLI

Provincia di Foggia

ITET DANTE ALIGHIERI- CERIGNOLA

IC V.  DA FELTRE –N. ZINGARELLI  -FOGGIA

I.OC P.GIANNONE- ISCHITELLA

IC MANZONI RADICE- LUCERA

IC DE SANCTIS MOZZILLO IACCARINO- MANFREDONIA

IC DOMENICO SAVIO- MATTINATA

IISS GIAN TOMMASO GIORDANI -MONTE SANT’ANGELO

I.OC GIUSEPPE LUBETTA -PESCHICI

IC VIA PIETRO NENNI- TORREMAGGIORE

IC MANICONE FIORENTINO -VICO DEL GARGANO

Provincia di Lecce

IC ANDRANO -ANDRANO

IC ENZO BOSSO ARADEO /NEVIANO- ARADEO

IC CALIMERA – CALIMERA

IC T SARTI – CAMPI SALENTINA

IC CURSI  -CURSI

IC GALATINA- POLO 3

IC TEMPESTA GALATEO -LECCE

LICEO P. SICILIANI- LECCE

IISS  GALILEI COSTA SCARAMBONE- LECCE

ITET G. DELEDDA- LECCE

Provincia di Taranto

IC A. MORO -AVETRANA

IC PASCOLI GIOVINAZZI  F. SURI- CAROSINO

IC A. DIAZ  -LATERZA

IC F. PRUDENZANO DON BOSCO- MANDURIA

IC GIOVANNI XIII -MARTINA FRANCA

IC DEL BENE -MARUGGIO

CPIA 1 TARANTO- TARANTO

IC L. PIRANDELLO- TARANTO

IISS ARCHIMEDE- TARANTO

IISS LISIDE CABRINI -TARANTO

 

 

Venerdì   20 giugno il segretario regionale SNALS CONFSAL Vito Masciale ha partecipato all’incontro che   si è tenuto presso l’USR PUGLIA

fra l’Amministrazione e le rappresentanze   sindacali per la mobilità dei DS in vista del prossimo anno scolastico.

Il rappresentante dell’amministrazione ,dott. SILIPO, ha illustrato i contenuti del relativo avviso del ministero da cui partire per indicare

le linee operative ai DS interessati.

Una fra le più importanti novità di quest’anno è la possibilità   rappresentata dal contenuto dell’articolo 10-bis del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45,

convertito con modificazioni dalla legge 5 giugno 2025, n. 79, che si riporta di seguito:

« In deroga alle disposizioni contrattuali sulla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, esclusivamente per le operazioni di mobilità

dell’anno scolastico 2025/2026, è reso disponibile il 100 per cento del numero dei posti vacanti in ciascuna regione, fatti salvi i contingenti

regionali dei posti del concorso ordinario indetto con decreto del direttore generale per il personale scolastico del Ministero dell’istruzione e

del merito n. 2788 del 18 dicembre 2023. Dall’attuazione di questo non devono derivare esuberi di personale per gli anni scolastici 2025/2026 e

2026/2027 e non sono richiesti gli assensi degli uffici scolastici regionali interessati, salvo il caso di diniego da parte dell’ufficio scolastico della

regione richiesta in caso di esubero di personale per il biennio indicato o per la necessità di eseguire provvedimenti giurisdizionali dai quali

consegue l’immissione in ruolo secondo l’ordine di graduatoria nella regione medesima.

Per le operazioni di conferimento degli incarichi dirigenziali: conferme, mutamenti e mobilità interregionale con decorrenza 01/09/2025

l’applicazione dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 verrà attuata seguendo i seguenti criteri di priorità e l’amministrazione si è impegnata a

garantire l’informazione e ha assicurato la verifica a campione delle dichiarazioni rese:

  1. Disabilità personale connotata da carattere di gravità (art. 21 e 3, comma 3, elegge 104/92)
  2. Assistenza a famigliare con handicap in situazione di gravità (art.33, commi 3 e 5, della legge 104/92), graduata sulla base del grado di parentela con l’assistito (art.74 e ss. Codice civile), del numero dei familiari da assistere e della prossimità della sede o ambito territoriale richiesti con la residenza del/dei familiare/i disabile/i.

Per le sedi affidate per incarico nominale la normativa prevede che siano subito disponibili per altro incarico e In caso di conferimento di incarico

su una sede nominale, al rientro del titolare, si applicano le disposizioni contrattuali vigenti ossia “al rientro in sede è garantita la precedenza

al dirigente che precede cronologicamente della titolarità della stessa e, a parità cronologica dell’affidamento, al dirigente che l’abbia effettivamente svolto”.

Regole di durata dell’incarico per i nuovi assunti:

l’articolo 16, comma 2, del DDG del 13 luglio 2011, stabilisce che “i vincitori assunti con rapporto a tempo indeterminato e che effettuano il periodo

di formazione e tirocinio, sono tenuti a permanere nella regione di assegnazione per un periodo non inferiore a 6 anni”;

l’articolo 4, comma 5, del DM 27 agosto 2015, n. 635 – attuativo dell’articolo 1, comma 92, della legge n. 107/2015 – stabilisce che “i destinatari

di incarico a tempo indeterminato a seguito della procedura di cui al presente decreto, sono obbligati a permanere nella regione assegnata per almeno un triennio”;

l’articolo 20, comma 4, del DM 3 agosto 2017, n. 138, con riferimento ai vincitori della procedura riservata di cui al DM n. 107/2023 stabilisce che ai sensi dell’art. 5,

comma 11-septies del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 sono inseriti in coda alla graduatoria di merito del concorso di cui al DDG 1259/2017, prevede che

“I dirigenti assunti a seguito della procedura concorsuale definita dal presente regolamento sono tenuti alla permanenza in servizio nella regione di iniziale

assegnazione per un periodo pari alla durata minima dell’incarico dirigenziale previsto dalla normativa vigente.”

Ordine di conferimento degli incarichi:

a) Conferma degli incarichi ricoperti sull’attuale sede, alla scadenza del contratto: riguarda i dirigenti scolastici i cui contratti scadono il 31 agosto 2025.

b) Assegnazione di altro incarico a seguito di ristrutturazione e riorganizzazione dell’ufficio dirigenziale.

c) Conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto e assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici che rientrano, ai sensi delle disposizioni vigenti, dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero.

d) Mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale

e) Mutamento di incarico in casi eccezionali

f) Mobilità interregionale.

LA FASE B) HA RICHIESTO TUTTA UNA SERIE DI PRECISAZIONI:

Nelle ipotesi di ristrutturazione e riorganizzazione che comportino la modifica o la soppressione dell’ufficio dirigenziale , si provvede ad una nuova stipulazione dell’atto di incarico, tenendo conto, per quanto possibile, delle preferenze del dirigente interessato .

Tutti i dirigenti scolastici titolari di incarico su istituzioni coinvolte nel dimensionamento della rete scolastica possono chiedere il mutamento di incarico e usufruiscono della precedenza di cui alla fase b) solo se individuati quali “soprannumerari”.

QUANDO IL DIRIGENTE SCOLASTICO DIVENTA “SOPRANNUMERARIO”?

Premesso che nel dimensionamento scolastico è stato prevista l’aggregazione di due o più istituzioni scolastiche ma anche la fusione.

Si ha aggregazione quando c ‘è una scuola “aggregante” ossia una scuola che ingloba sedi e/o alunni di una o più scuole soppresse e frazionate) e di conseguenza una scuola “aggregata” per effetto di soppressione e frazionamento di quest’ultima, che viene aggregata, appunto, ad altre scuole. In tali casi, il Dirigente scolastico “soprannumerario” è individuato nel Dirigente della scuola “aggregata” che, quindi, partecipa ai movimenti nella fase b).

SE la sede aggregante risulti priva di dirigente titolare, i dirigenti delle scuole aggregate a quella possono concorrere tra loro per l’assegnazione della sede “aggregante” con precedenza rispetto alle domande di assegnazione della medesima sede presentate da dirigenti “soprannumerari” per aggregazione di altri istituti scolastici. Nel caso in cui nessuno dei dirigenti coinvolti chieda la dirigenza della scuola “aggregante”, gli stessi parteciperanno alle operazioni di mobilità nella successiva fase di cui alla lettera c)

 

Nell’ipotesi in cui, invece, ci sia una fusione tra scuole, con la conseguente istituzione di una nuova scuola, i dirigenti delle scuole coinvolte devono presentare istanza di nuovo incarico e, qualora richiedano l’attribuzione di nuovo incarico presso la nuova istituzione scolastica derivante dalla fusione, l’amministrazione , avuto riguardo alle precedenze di cui alla Legge 104/92, terrà in debito conto i criteri indicati dall’articolo 9 “Mutamento dell’incarico” del C.C.N.L. – Area V – sottoscritto in data 15/07/2010, di seguito sinteticamente riportati:

  1. a) esperienze professionali e competenze maturate;
  2. b) maggior numero di anni nella sede di servizio sottoposta a dimensionamento e/o impegno a permanere per almeno due incarichi consecutivi nella sede richiesta.

A cui vanno aggiunti in caso di parità di esperienze professionali complessivamente maturate e anni di titolarità nelle sedi oggetto di dimensionamento:

  1. a) insorgenza di malattie che necessitano di cure in strutture sanitarie esistenti solo nelle sedi richieste;
  2. b) trasferimento del coniuge successivamente alla data di stipula del contratto individuale;
  3. c) altri casi di particolare rilevanza previsti da norme speciali.

 

Si precisa che saranno considerate operazioni di “fusione”, a mero titolo di esempio e non esclusivamente

BARI ELENA DI SAVOIA –CARACCIOLO

BARI GIULIO CESARE –ROMANAZZI

BARI –MOLFETTA MONS. BELLO -SALVEMINI

I Dirigenti scolastici coinvolti nelle predette operazioni dovranno formulare richiesta di incarico riferita a tutte le nuove istituzioni derivanti da quella di precedente titolarità al fine di avvalersi della precedenza di cui alla lettera b), nel caso in cui risultino “sovrannumerari”. In caso contrario, gli stessi parteciperanno alle operazioni di mobilità nella successiva fase di cui alla lettera c)

 

Al fine di conferire maggiore chiarezza alla procedura si elencano le operazioni di riorganizzazione dell’ufficio dirigenziale che saranno considerate “aggregazioni”:

Bari IPEOA “A. PEROTTI-P. CALAMANDREI”

Bari ITT. “LENOCI-EUCLIDE”

i dirigenti titolari delle Istituzioni scolastiche oggetto di “aggregazione” devono produrre domanda di mobilità, dovendo nei loro confronti procedersi alla stipulazione di un nuovo incarico formulando richiesta di incarico riferita a tutte le istituzioni comprese nell’aggregazione, derivanti da quella di precedente titolarità, al fine di avvalersi della precedenza di cui alla lettera b), per i “sovrannumerari”.

d) Conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto e assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici che rientrano, ai sensi delle disposizioni vigenti, dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero.

 

Per i dirigenti scolastici che si ritrovino in uno degli stati giuridici elencati e previsti per questa fase è garantita la precedenza al dirigente che precede cronologicamente nella titolarità della stessa e, a parità cronologica, al dirigente che effettivamente svolge la funzione (articolo 13 C.C.N.L. 11/4/2006).

In subordine ai casi descritti, in questa fase è altresì garantita la precedenza ai dirigenti scolastici che, alla scadenza dell’incarico triennale, chiedano di rientrare nella provincia da cui erano precedentemente usciti a seguito del dimensionamento della rete scolastica in assenza di disponibilità nella medesima provincia o se siano stati assegnati a sede disagiata, sebbene nella medesima provincia (ad esempio se a più di 30 km di distanza dalla sede di precedente assegnazione o se di difficile raggiungimento per le caratteristiche orografiche).

e) Mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale.

Partecipano con precedenza a questa fase i dirigenti scolastici che, in pendenza di contratto, chiedano di rientrare nella provincia da cui erano precedentemente usciti a seguito del dimensionamento della rete scolastica in assenza di disponibilità nella medesima provincia o se siano stati assegnati a sede disagiata, sebbene nella medesima provincia (ad esempio se a più di 30 km di distanza dalla sede di precedente assegnazione o se di difficile raggiungimento per le caratteristiche orografiche).

f) Mutamento di incarico in casi eccezionali

Potrà essere disposto dallo scrivente Ufficio in casi di particolare urgenza e di esigenze familiari, così come previsti dall’art. 9 comma 3 del C.C.N.L. del 2010:

  1. insorgenza di malattie che necessitano di cure in strutture sanitarie esistenti solo nelle sedi richieste;
  2. trasferimento del coniuge successivamente alla data di stipula del contratto individuale;
  3. altri casi di particolare rilevanza previsti da norme speciali g) Mobilità interregionale.

 

 

g) Mobilità interregionale.

Stante il carattere derogatorio delle richiamate disposizioni, per la mobilità interregionale prevista per l’anno scolastico 2025/2026

partecipano alle operazioni di mobilità interregionale anche i dirigenti scolastici il cui incarico scada successivamente al 31 agosto 2025,

fatto salvo il completamento del periodo obbligatorio di permanenza nella regione di assegnazione stabilito dalla procedura di reclutamento

di riferimento, nonché ulteriori specifiche disposizioni normative.

In caso di domande di mobilità interregionale in ingresso in eccedenza rispetto alla quota di posti a ciò destinabile, verrà data precedenza

a chi ha indicato la Puglia come prima o unica regione di destinazione e verranno, inoltre, adottati i seguenti criteri, applicati in ordine di priorità:

1)   disabilità personale connotata da gravità (artt. 21 e 3, comma 3 Legge 104/1992):

2)   assistenza a familiare con handicap in situazione di gravità (art. 33, commi 3 e 5 della Legge 104/1992), graduata sulla base del grado

di parentela con l’assistito (artt. 74 e ss. Codice Civile), del numero di familiari da assistere e della prossimità della sede od ambito territoriale

richiesti con la residenza del/dei familiare/i disabile/i;

3)   anzianità di servizio e, a parità di anzianità di servizio, anzianità anagrafica.

 

In ogni caso, l’eventuale accoglimento della domanda di mobilità in ingresso è subordinato alla disponibilità delle sedi o degli ambiti territoriali

specificamente richiesti nella domanda. L’individuazione, nell’istanza di mobilità in ingresso, esclusivamente di sedi specifiche, che non siano disponibili,

è motivo di mancato accoglimento della medesima.

Le domande di mobilità per l’a.s. 2025/2026 dovranno essere presentate entro il 1° luglio 2025 esclusivamente online all’interno della nuova piattaforma

per la “Gestione dei Dirigenti Scolastici”,

Si comunica che la sede provinciale di Bari e le sedi territoriali delle province Bari-Bat

dal 23 giugno  osserveranno  l’orario estivo 15.30-18.30  da lunedì a giovedì.

Per accedere alla consulenza è come sempre necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo :

info @snalsbari.it

indicando la motivazione ed un recapito telefonico. Si assicura pronto riscontro.

Grazie per la collaborazione e auguri di una serena estate a tutta la famiglia Snals

Convegno Confsal  “Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata“,  Bologna,  10, 11 e 12 giugno scorsi.

Tre giorni di convegni, incontri e dibattito, alla presenza del Segretario Generale Margiotta Angelo Raffaele e del segretario generale dello Snals Elvira Serafini, con ospiti illustri.

 

Per porre fine alla lunga serie di morti sul lavoro il  pensiero del segretario  MARGIOTTA si può sintetizzare : ‘RACCOGLIERE SFIDA DELLA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE’

“Oggi come Confsal dobbiamo raccogliere sfida della qualità della formazione affinché venga seguita e monitorata”. “Ci impegniamo – spiega – a diffondere il concetto che la formazione non è un documentificio. Come Confsal nei prossimi giorni avremo interlocuzioni importanti con i decisori politici in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.

“La contrattazione – avverte – può fare molto, noi ‘nel nostro piccolo’ diamo uno nuovo standard nella contrattazione collettiva. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è una materia a cui il sindacato Confsal e la confederazione Cifa, da sempre, assegnano carattere prioritario, a partire proprio dal recente rinnovo della loro contrattazione collettiva che, in linea con la normativa vigente e le raccomandazioni europee, trasforma la tutela della salute nei luoghi di lavoro da obbligo formale a leva strategica per la qualità del lavoro e la competitività delle imprese”.

“Fra le novità di maggiore rilievo – ricorda il segretario generale Confsal -spiccano due elementi che ridefiniscono la governance della sicurezza aziendale: l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nella valutazione predittiva dei rischi, con l’integrazione delle tecnologie di machine learning con i modelli organizzativi e di gestione (mog) al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e prevenire l’insorgere di situazioni critiche, e il rafforzamento del ruolo del preposto, come snodo operativo decisivo nella catena della sicurezza, prevedendo per questa figura il riconoscimento di un emolumento specifico commisurato al grado di rischio del settore produttivo, una copertura assicurativa per responsabilità civile e tutela legale rispetto ai compiti svolti e una formazione biennale obbligatoria.

E proprio la formazione obbligatoria è il punto fondamentale dell’intervento del segretario generale dello Snals Elvira Serafini “Serve cultura della sicurezza formando i cittadini dall’infanzia”

“La sicurezza interessa, secondo il mio modo di vedere, la scuola, l’università e la ricerca. Perché a parlare di formazione si inizia dalla scuola dell’infanzia. E’ un momento importante quello dell’istruzione, è là che si deve lavorare, è là che dobbiamo progettare il futuro “Dobbiamo lavorare – spiega – per formare il cittadino con una mentalità che guarda al rischio e alla soluzione del rischio, che guarda a quelle che sono le prevenzioni necessarie per non cadere in quello che è il rischio della mortalità anche sui posti di lavoro. Si parte con, io la chiamo, educazione alla formazione e alla sicurezza. Ci vuole una cultura, cultura della sicurezza e della formazione”.

“La cultura della sicurezza nasce sui banchi di scuola, non nelle aziende”

Educazione alla prevenzione fin dall’infanzia è quindi  la ricetta proposta da SNALS-CONFSAL per combattere le morti bianche che continuano a insanguinare i luoghi di lavoro. Una proposta che ribalta completamente l’approccio tradizionale alla sicurezza, spostando il focus dalla formazione aziendale all’educazione scolastica primaria: sicurezza come materia di studio.  una strategia innovativa che parte da un presupposto fondamentale: “La sicurezza interessa la scuola, l’università e la ricerca. Parlare di formazione si inizia dalla scuola dell’infanzia“.

La proposta del sindacato non si limita a una generica sensibilizzazione, ma punta a una vera e propria rivoluzione pedagogica. “È un momento importante quello dell’istruzione, è là che si deve lavorare, è là che dobbiamo progettare il futuro”, ha sottolineato Serafini, evidenziando come l’approccio attuale – basato su interventi formativi successivi all’ingresso nel mondo del lavoro – risulti insufficiente e tardivo.

Dall’emergenza alla prevenzione: formare cittadini consapevoli del rischio

Il cuore della proposta SNALS risiede in un cambio di paradigma culturale L’obiettivo è ambizioso: creare una generazione di lavoratori naturalmente predisposti alla prevenzione, capaci di riconoscere i pericoli e di adottare comportamenti sicuri non per obbligo normativo, ma per cultura acquisita. “Tutti gli interventi di formazione che facciamo dopo sono relativi”, ha chiarito Serafini, sottolineando l’importanza di intervenire quando la mente è ancora in formazione e più ricettiva ai messaggi educativi.

La proposta di SNALS-CONFSAL rappresenta una sfida al sistema educativo italiano, chiamato a integrare nei propri programmi una cultura della sicurezza che accompagni gli studenti dal primo giorno di scuola fino all’ingresso nel mondo del lavoro, con l’obiettivo finale di ridurre drasticamente il tragico bilancio delle morti bianche che ogni anno colpisce il nostro Paese.

 

 

 

 

Il 29 maggio nell’accogliente ed attrezzato auditorium dell’IISS “ E. Majorana “ di Bari si è tenuto il primo seminario provinciale di formazione e aggiornamento in presenza organizzato dallo Snals-Confsal per le RSU elette nelle sue liste e le TAS attualmente in carica.

Il tema  :

” RSU: diritti e doveri della rappresentanza democratica nella scuola”

ha catturato l’attenzione di tutti i presenti per tutta la durata dell’incontro. Merito sicuramente delle coinvolgenti relazioni tematiche tenute da Cataldo Roselli già funzionario dell’USP Bari  e  di Giovanni Lopopolo già viceprovveditore dell’USP  Bari sulla  contrattazione decentrata e  le fasi delle relazioni sindacali (informativa,confronto e contrattazione ) con l’amministrazione. Sono stati poi presentati due servizi offerti agli iscritti : la consulenza sul Fondo Espero illustrata da Pietro Catucci della segreteria territoriale di Bari e la consulenza sulle pensioni illustrata da Carmela Seccia anche lei componente della segreteria territoriale di Bari. I lavori erano stati aperti da Nunzia Berloco vice segretaria per la provincia di Bari e sono stati chiusi dall’intervento del segretario regionale Vito Masciale che nel suo intervento ha voluto  ricordare   le caratteristiche proprie del sindacato Snals-Confsal in primis l’autonomia da qualunque partito il  che comporta la possibilità nell’azione sindacale di mettere sempre in primo piano e al centro di tutto solo  i diritti e gli interessi dei lavoratori della scuola. Il segretario  regionale Vito Masciale  ha ringraziato i presenti per la loro disponibilità a rappresentare il sindacato nei luoghi di lavoro e si è detto sicuro che nel prossimo triennio insieme si potrà  realizzare una ottima azione sindacale. Infine il segretario ha tracciato una panoramica delle prossime sfide a partire da settembre : le conseguenze del nuovo dimensionamento scolastico ,il rinnovo del contratto nazionale, l’impegno per l’assunzione degli idonei nei concorsi, la lotta al precariato e ha assicurato la costante sua vicinanza e presenza per tutte le problematiche che dovessero presentarsi nella quotidiana realtà delle singole scuole. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con l’EFSA ente di formazione riconosciuto e accreditato dal MiM pertanto a tutti i presenti è stato  rilasciato relativo attestato.