personale ata

Si ricorda che l’istanza allegato G sarà disponibile dal 20 giugno fino all’11 luglio.
Le informazioni relative alle domande di inserimento/aggiornamento delle graduatorie permanenti
sono già state valutate dalle competenti strutture territoriali.
Qualora l’aspirante, accedendo all’istanza, riceva il messaggio
“Aspirante non presente nelle graduatorie permanenti del personale ATA,
non è possibile procedere con l’acquisizione delle sedi”,
o altri messaggi di errore, dovrà rivolgersi all’ufficio che ha curato
la presa in carico e la valutazione della domanda.
La segreteria provinciale Snals di Bari e le segreterie territoriali
sono a disposizione degli iscritti per supportarli in questo adempimento .

Sindacati di nuovo in piazza oggi, 22 giugno, per ribadire le ragioni della
scuola rimaste finora inascoltate.
L’appuntamento è per le 17.30 a Roma, in piazza Vidoni, dove fino
alle 20 FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams
si confronteranno con i rappresentanti delle forze politiche per rilanciare
la discussione su temi che vanno dal rinnovo del
contratto, per il quale è necessario l’investimento di ulteriori risorse,
alla lotta al precariato, al rispetto
delle prerogative contrattuali.
Oltre a rimarcare le loro forti critiche al decreto legge in
discussione alle Camere, per il quale hanno sollecitato corposi
interventi emendativi, i sindacati chiedono al Governo e al
Parlamento un cambio di passo sostanziale per riconoscere
centralità al sistema scolastico e formativo attraverso
investimenti che ne rafforzino la presenza su tutto il territorio
nazionale, a partire dalle aree dove maggiore è il disagio socio
economico.
Affermare la centralità della scuola significa garantire una
scuola attenta al dettato costituzionale, democratica e
partecipata con un più adeguato riconoscimento di tutte le figure
professionali che, rispetto ai Paesi europei e anche agli altri
dipendenti della pubblica amministrazione italiana,
percepiscono retribuzioni nettamente inferiori.
La trattativa per il contratto deve quanto prima entrare nel vivo
delle questioni da affrontare, tra le
quali il potere di acquisto degli stipendi, la mobilità e
le progressioni economiche del personale, su
cui è necessario riaffermare la piena competenza del negoziato
e respingere incursioni legislative
non più tollerabili. Soltanto in questo modo il Governo potrà onorare
l’impegno, più volte dichiarato,
di valorizzare il confronto con le parti sociali.

news

Riportiamo di seguito il testo dell’ordinanza ministeriale e ricordiamo che le segreterie Snals sono a disposizione degli iscritti anche per queste operazioni.
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico
Uffici IV e V

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Direttore Generale del Dipartimento Istruzione della
Provincia Autonoma TRENTO
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua
italiana
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua
tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle Località
Ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente Studi della Regione Autonoma della
Valle d’Aosta
AOSTA
p.c. Al Capo di Gabinetto
SEDE
Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di
istruzione e di formazione
SEDE

Oggetto: Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie personale docente, educativo ed A.T.A. – a.s. 2022/23.

Si rappresenta a codesti uffici che a seguito dei recenti interventi normativi è stato innovato, con D.L. 30.4.2022, n.36 in corso di conversione e con D.L. 21.3.2022, n. 21, convertito con modificazioni, dalla L. 20 maggio 2022, n. 51, il quadro giuridico di riferimento vigente in tema di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente.
L’Amministrazione e le OO.SS., nelle more della conclusione delle trattive volte al rinnovo del CCNI Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie personale docente, educativo ed A.T.A., hanno sottoscritto in data 16 giugno 2022 un’Intesa volta a prorogare per il solo a.s. 2022/23 le disposizioni
del contratto collettivo nazionale integrativo, sottoscritto in data 8 luglio 2020, vigente per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21 e 2021/22.
Ciò premesso, al fine di consentire a codesti Uffici di procedere con le operazioni di cui in oggetto, si forniscono le seguenti indicazioni.
Relativamente al personale docente si comunica che per l’anno scolastico 2022/23 l’area Istanze On Line per la presentazione delle domande sarà aperta dal 20 giugno 2022 al 4 luglio 2022.
Le istanze di utilizzazione e di assegnazione provvisoria del personale educativo e degli insegnanti di religione cattolica saranno presentate, secondo le medesime scadenze su indicate, avvalendosi del modello di domanda pubblicato sul sito del MI nella sezione Mobilità e devono essere presentate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente.
Come per gli anni precedenti le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie sugli insegnamenti specifici dei licei musicali e coreutici avverranno secondo le regole generali di cui all’Allegato 1 del CCNI.
In considerazione degli obblighi introdotti per le Pubbliche Amministrazioni con il decreto legge Semplificazione (D.L. 76/2020) convertito in legge 11 settembre 2020 n. 120, a partire dal 28 febbraio 2021 l’accesso ai servizi del Ministero dell’Istruzione può essere effettuato esclusivamente con credenziali digitali SPID. Pertanto, anche per la presentazione on line delle istanze di utilizzazione e assegnazione provvisoria, il personale interessato deve seguire la modalità di accesso
al servizio Istanze on line mediante il possesso di nuove credenziali e di un’abilitazione al servizio.
Per quanto riguarda le credenziali, l’accesso dei nuovi utenti all’area riservata del Ministero dell’istruzione (e di conseguenza alla piattaforma Istanze on line) può avvenire esclusivamente con credenziali digitali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Il servizio Istanze on line richiede, inoltre, il possesso di un’abilitazione, indispensabile per accedere al servizio. Per ottenere l’abilitazione l’utente deve seguire le indicazioni presenti nella sezione “Istruzioni per l’accesso al servizio”. L’utente che accede con un’identità digitale SPID non ha bisogno dell’ulteriore riconoscimento fisico.
Come lo scorso anno, all’interno del portale POLIS sarà disponibile un unico punto di accesso denominato “Presentazione Domanda Mobilità in Organico di Fatto” tramite il quale ciascun richiedente potrà presentare le due diverse tipologie di domanda (Utilizzazione, Assegnazione Provvisoria) per tutti gli ordini e gradi di istruzione.
Dal giorno 7 luglio 2022 saranno rese disponibili, all’interno del portale SIDI, nel menù “Gestione Anno Scolastico – Gestione Mobilità in Organico di Fatto Personale docente” le funzioni per la gestione e la valutazione delle domande di utilizzazione ed assegnazione provvisoria del personale docente. Tali funzioni, disponibili agli utenti degli Uffici Scolastici Territoriali, consentiranno inoltre di scaricare elenchi e reportistica di supporto allo svolgimento del procedimento amministrativo.
Come è noto, l’articolo 36, comma 2-bis, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51, intervenendo sul comma 3 dell’articolo 399 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ha abrogato i vincoli in precedenza contemplati dalla suindicata norma.
Pertanto, in attesa di una compiuta definizione del quadro normativo di riferimento, per il solo a.s. 2022/23, stante l’abrogazione del vincolo di permanenza di cui all’art. 399, anche il personale docente, immesso in ruolo a partire dal 2020/21, potrà presentare istanza di utilizzazione e assegnazione provvisoria conformemente alle prescrizioni di cui al contratto collettivo nazionale integrativo, sottoscritto in data 8 luglio 2020.
Con l’occasione si ricorda inoltre che, ai sensi dell’articolo 8, comma 5, dell’O.M. 45/2022, al personale in attesa di sentenza definitiva in ordine al contenzioso derivato dalle operazioni di mobilità, va garantita la possibilità di permanere in via provvisoria nella provincia o nella scuola assegnata dal provvedimento del giudice.

Per tutto il personale docente, educativo e ATA il contratto integrativo conferma la possibilità prevista dall’articolo 7, comma 1, e dall’articolo 17, comma 1, di richiedere l’assegnazione provvisoria per il ricongiungimento, oltre che per il coniuge o parte dell’unione civile o convivente, anche per parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da apposita certificazione anagrafica. Al medesimo comma è ammessa l’istanza di ricongiungimento al genitore, senza richiedere l’ulteriore requisito della convivenza.
Le istanze di utilizzazione e di assegnazione provvisoria del personale ATA potranno, invece, essere presentate a partire dal 27 giugno 2022 e fino all’11 luglio 2022.
Le domande del predetto personale dovranno essere presentate, come negli anni scolastici precedenti, avvalendosi del modello di domanda che sarà reso disponibile nella sezione Mobilità del sito del MI e dovranno essere inviate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente.
Si fa presente che sono ammessi a partecipare alle procedure di mobilità “annuale” anche i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi immessi in ruolo a conclusione del concorso ordinario di cui al DD 2015 del 20.12.2018.
A decorrere dall’anno scolastico 2022/2023, inoltre, è ammesso a partecipare alle operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria anche il personale ATA a tempo pieno reclutato in esito alle procedure selettive di cui all’articolo 58, comma 5 ss., del decreto-legge n. 69 del 2013, nonché in esito alle procedure di cui all’articolo 1, commi 619 e 622, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che, per effetto delle modifiche ed integrazioni introdotte dal CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA per il triennio 2022/2025, sottoscritto in via definitiva in data 18 maggio 2022, avrebbe potuto partecipare alle procedure di mobilità a domanda o d’ufficio.
Detto personale, ai fini delle utilizzazioni, è graduato sulla base del punteggio conseguito in base alla tabella A dell’allegato E del CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA, sottoscritto in data 18 maggio 2022 [si vd. note (g) e (h)].
Si ricorda, infine, che tutte le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria ai sensi dell’articolo 19 del CCNI dovranno svolgersi entro fine luglio p.v. al fine di consentire il corretto avvio del prossimo anno scolastico.
Si chiede di dare la massima urgente diffusione alla presente nota e si ringrazia per la consueta collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Filippo Serra

Riportiamo di seguito il Comunicato del nostro Ufficio legale
Roma 8 giugno 2022
Prot. 125-SEGR/UL/Com_Az_3_080622

OGGETTO: Azione legale n. 3 ‐ Ricorso al TAR del Lazio PROVE SUPPLETIVE ‐ concorso ordinario per il
personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado su posto comune e di sostegno
iniziato il 14 marzo 2022 ‐ per tutti coloro che sono stati impossibilitati a partecipare al concorso per
il personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado su posto comune e di sostegno

iniziato il 14 marzo 2022 (D.D. n. 499 del 21.04.2020 e D.D. n. 23 del 05.01.2022) perché in quarantena
(R.G.N. 5423/2022).

In merito all’azione legale n. 3 il TAR del Lazio con ordinanza
del 08.06.2022 (n. 3589/2022) ha ACCOLTO la domanda cautelare, quindi,
ha stabilito che i ricorrenti “in quarantena”
durante la data delle prove del concorso ordinario
hanno diritto alla partecipazione a prove suppletive.
L’Ufficio Legale, pertanto, notificherà l’ordinanza agli USR competenti e
inoltre provvederà a tutti gli adempimenti successivi (motivi aggiunti).

Infine, si ricorda che lo stato dei ricorsi è sempre visualizzabile, oltre
sulla pagina “Ufficio Legale/RICORSI proposti dall’Ufficio Legale” e
sull’aria “Ufficio Legale – Sentenze” del sito dello SNALS,
anche sul sito del Tar del Lazioe del Consiglio di Stato
all’indirizzo www.giustizia-amministrativa.it, per visualizzare
lo stato dei ricorsi e i provvedimenti.

Nel mese di luglio, i datori di lavoro dovranno erogare
la somma di 200 euro ai dipendenti pubblici e privati,
che rappresentano circa la metà della platea di 31,5 milioni
di beneficiari della misura contro il caro vita prevista dal Decreto aiuti.

Nessuna dichiarazione per i dipendenti pubblici
I dipendenti pubblici che avranno diritto al bonus una tantum
da 200 euro, non dovranno compilare alcuna auto-dichiarazione
per esercitare il diritto di ricevere il bonus, come invece
previsto per gli altri lavoratori dipendenti. Lo prevede un articolo
della bozza del DL Semplificazioni fiscali atteso in Consiglio dei ministri.
In particolare la bozza prevede che per i dipendenti pubblici i cui
servizi di pagamento delle retribuzioni del personale sono gestiti
dal sistema informatico del ministero dell’Economia e delle Finanze
(quindi ad esempio i dipendenti dei ministeri), saranno il Mef e l’Inps
«nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia
di protezione dei dati personali» a individuare insieme la platea degli aventi diritto.

Per i dipendenti privati, compresi i lavoratori delle scuole paritarie,
non si tratta di un’erogazione automatica: serve prima una autocertificazione
con la quale il lavoratore dichiari di non essere titolare di un trattamento
pensionistico o del reddito di cittadinanza. Condizioni
che danno diritto al bonus, il quale, però, può essere riconosciuto una sola volta.
Un limite che ricorre anche nel caso in cui si sia titolari di più
di lavoro: in questa circostanza il lavoratore potrà chiedere il pagamento
dell’indennità dichiarando di non avere fatto un’analoga
richiesta ad altri datori di lavoro.

La platea
L’una tantum andrà non solo ai dipendenti, ma anche a pensionati, disoccupati,
titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa,
percettori del reddito di cittadinanza e collaboratori
domestici, lavoratori a tempo determinato, stagionali, intermittenti,
lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo,
lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 codice civile.
Tra i destinatari anche autonomi e professionisti ma per
queste per queste categorie servirà un decreto attuativo

Via l’obbligo di mascherina agli esami finali di terza media e di maturità. La protezione sarà solo raccomandata ai 550 mila ragazzi che faranno l’esame di maturità e al numero simile di alunni che affronteranno gli esami di terza media e ai professori. Lo hanno deciso i ministri alla Salute Roberto Speranza e all’Istruzione Patrizio Bianchi durante un incontro che si è svolto oggi pomeriggio e al quale ha partecipato anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Dopo giorni di polemiche e di pressioni anche politiche per eliminare la mascherina all’ultimo atto dell’anno scolastico, è stata fatta la scelta dunque di allentare la misura. Per rendere operativa la novità sarà necessario emanare un decreto, visto che un atto di quel tipo ne prevedeva l’obbligo.

La segreteria provinciale SNALS Bari, informa i propri iscritti che è disponibile, gratuitamente, il servizio di Patronato per la compilazione e l’inoltro della domanda NASpI (indennità di disoccupazione) all’INPS contattando la responsabile del Patronato INPAS – CONFSAL di riferimento.

PATRONATO INPAS – CONFSAL BARI
Carmela Seccia
Ricevimento (previo appuntamento da prenotare via mail all’indirizzo sotto indicato ):
Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì → Via Quintino Sella, 132, 70122-BARI
Giovedì → Via Vincenzo De Romita, 8, 70121-BARI

Recapiti:
Cell. 348 5942644
Tel. 080 9149808
E-mail: c.seccia@snalsbari.it

PATRONATO INPAS – CONFSAL BITONTO
Luisa Dedamiani

Ricevimento ( previo appuntamento da prenotare via mail all’indirizzo sotto indicato ):
Lunedì, martedì, giovedì dalle ore 17.30 – 20.30  via Piave, 77, 70032 – BITONTO (BA)
Recapiti:
Cell. 3926967074
Tel. 080 3739124
E-mail: inpas.ba16@ilpatronato.it

Di seguito: Elenco DOCUMENTI NECESSARI PER L’INOLTRO DELLA DOMANDA DI DISOCCUPAZIONE ALL’INPS e dichiarazioni aggiuntive da inserire nella domanda .

DOCUMENTI DA PORTARE IN SEDE DI DOMANDA:

• DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
• TESSERA SANITARIA
• TUTTI I CONTRATTI DI LAVORO E RELATIVE BUSTE PAGA
• CODICE IBAN INTESTATO O COINTESTATO CON IL RICHIEDENTE

DICHIARAZIONI AGGIUNTIVE – RISPONDERE ALLE SEGUENTI DOMANDE:
• Qualifica professionale:
• Titolo di studio:
• Indicare residenza se diversa da quella indicata nel documento di riconoscimento:
• Data cessazione ultimo rapporto di lavoro:
• n. di telefono ed indirizzo e-mail:
• Ha percepito indennità di mancato preavviso?
• Ha svolto periodi di lavoro all’estero?
• E’ titolare di assegno di invalidità?
• E’ stato licenziato per superamento del periodo di comporto di malattia?
• E’ stato licenziato?
• E’ scaduto il contratto?
• E’ in malattia/ricoverato?
• E’ titolare di pensione concessa da ente diverso da INPS? Se si indicare ente
• Ha diritto ad assegno nucleo familiare? Se si compilare modello INPS SR32
• Svolge attività di lavoro autonomo?
• Svolge attività lavorativa in forma parasubordinata?
• Svolge altra attività lavorativa subordinata?
• Svolge attività di lavoro occasionale accessorio?
• E’ socio di una società di persone S.a.s o di capitali S.p.A.?
• E’ iscritto ad un Albo professionale o Cassa professionale?
• E’ titolare di partita IVA o codice REA presso il Registro delle Imprese di
una Camera di Commercio?
ATTENZIONE !!!!!!!!
Tutti i documenti richiesti devono essere in corso di validità ed in copia fronte retro.
Se si svolgono altri tipi di attività lavorativa occorre esibire la dichiarazione dei redditi e data inizio attività.

Domenica 12 giugno si torna ai seggi. Ma per cosa? circa 1.000 Comuni vanno al voto per le elezioni amministrative, che interessano quasi 9 milioni di elettori. Ma in contemporanea, si vota in tutto il Paese per 5 quesiti referendari sui quali l’elettore è chiamato ad esprimersi.
Di seguito la normativa di riferimento per le scuole in queste occasioni.

SCUOLE SEDE DI SEGGIO ELETTORALE
UTILIZZO DEL PERSONALE – PERMESSI – RIPOSI COMPENSATIVI
In occasione di elezioni del Parlamento nazionale ed europeo, elezioni comunali,
provinciali e regionali ed in occasione delle consultazioni referendarie, nelle scuole sede di
seggio le attività didattiche possono essere sospese a causa della chiusura totale o parziale
dei locali, che sono utilizzati temporaneamente dall’amministrazione comunale che dovrà
restituirli così come gli sono stati consegnati.
Di seguito analizziamo i casi in cui i docenti e il personale ATA non devono prestare
l’attività lavorativa; quali sono i diritti previsti per esercitare il voto elettorale e per
svolgere l’attività di scrutatori, segretari o presidenti di seggio, rappresentanti di una lista
o componenti dei Comitati promotori in caso di referendum.
Pulizia e predisposizione dei locali sedi del voto
Compete esclusivamente al Comune la predisposizione dei locali, il loro funzionamento e
la pulizia al termine delle elezioni.
Pertanto, il personale ATA non può essere utilizzato a tali fini, a meno che non ci
sia stato un preventivo accordo col Comune per tale utilizzo, ma solo su base volontaria,
dietro corresponsione di compensi e con successivo riposo compensativo al pari di chi
è impegnato direttamente al seggio.
Un eventuale ordine di servizio in senso contrario va respinto.
UTILIZZO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA

CHIUSURA TOTALE DELLA SCUOLA
In caso di chiusura totale della scuola tutti gli allievi restano a casa e le assenze
del personale sono equiparate a quelle disposte dalle autorità competenti per
particolari motivi come, per esempio, nevicate, alluvioni, interventi di manutenzione
straordinaria, ecc., che precludono al personale e agli allievi l’accesso
ai locali. L’attività didattica è sospesa .
I giorni di chiusura per causa di forza maggiore, infatti, compresi quindi quelli dedicati
alle consultazioni elettorali, sono assimilati al servizio effettivamente e regolarmente
prestato in quanto il dipendente non può eseguire la propria attività per cause esterne
e non direttamente a lui imputabili.
Per tale motivo la chiusura è “utile” a qualunque titolo: es. ai fini dell’anno di
formazione ,dell’anno di prova, di una proroga o conferma della supplenza,
della maturazione delle ferie ecc..
In tali occasioni, quindi, le assenze dei docenti e del personale ATA sono pienamente
legittimate e non devono essere “giustificate”, recuperate o essere oggetto di decurtazione economica.
Il principio giuridico di riferimento è fissato dall’art. 1256 del Codice civile, che recita: “L’obbligazione si
estingue quando, per una causa non imputabile al debitore [nel nostro caso dipendente della scuola], la
prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è
responsabile del ritardo dell’adempimento”.
Attenzione: non è possibile obbligare il personale docente e ATA a fruire di giorni di ferie
CHIUSURA PARZIALE DELLA SCUOLA
Succede che solo uno o più plessi dell’istituzione scolastica siano individuati come sede di seggio elettorale:
▪ nei plessi individuati sede di seggio elettorale (anche se è compresa la sede centrale): gli allievi non
svolgono la lezione e il personale docente e ATA che svolge la prestazione lavorativa in quei plessi (il
docente che ha lì le proprie classi e il personale ATA assegnato a quel plesso) è pienamente
legittimato a non svolgere l’attività lavorativa e l’assenza non deve essere “giustificata”, recuperata
o essere oggetto di decurtazione economica.
Una eventuale disposizione da parte del Dirigente Scolastico, attraverso un ordine di servizio che preveda la
prestazione lavorativa dei docenti in materia di supplenza, o di presenza del personale ATA, originariamente
assegnati ai plessi dove non si svolgono le elezioni, nel plesso o nei plessi in cui si svolge la normale attività
didattica, può avvenire, in relazione a conclamate esigenze di servizio, solo nell’ambito di quanto previsto
dalla contrattazione di istituto.
In assenza nel contratto di istituto di previsioni in tal senso, il personale docente e ATA è esentato dal
servizio senza obblighi di recupero della prestazione lavorativa non svolta.
Attenzione ancora : non è possibile obbligare il personale docente e ATA a fruire di giorni di ferie.
▪ nei plessi non individuati sede di seggio elettorale: in tali plessi si dovrà svolgere normale attività
didattica e dunque questi edifici dovranno necessariamente rimanere aperti. Pertanto, docenti e
personale ATA assegnati a tali plessi dovranno recarsi a scuola regolarmente e secondo il proprio
orario di servizio.
PERMESSI RETRIBUITI STRAORDINARI
La materia è riportata dalla circolare della Ragioneria Generale dello Stato Igop n. 23 del 10.3.1992.
Si parla di permessi retribuiti per chi deve esercitare il voto in località diversa da quella della scuola con
cambio di residenza in atto.
Il permesso interamente retribuito è infatti previsto per recarsi a votare in comune diverso da quello della
sede di servizio “esclusivamente “ nell’ipotesi in cui il dipendente risulti trasferito di sede nell’approssimarsi
delle elezioni e non abbia ottenuto in tempo l’iscrizione nelle liste elettorali della nuova sede di servizio.
In questo caso i permessi sono retribuiti e sono concessi secondo i seguenti criteri:
▪ un giorno per le distanze da 350 a 700 chilometri;
▪ due giorni per le distanze oltre i 700 chilometri o per spostamenti da e per le isole.
PERMESSI RETRIBUITI E NON RETRIBUITI ORDINARI
Chi non si trova nella situazione sopra descritta ovvero abbia la residenza in comune diverso da quello di
servizio senza però che abbia richiesto il cambio di residenza (in quanto ne rimane intatta la facoltà), non
beneficia del permesso retribuito elettorale e potrà utilizzare solo dei permessi previsti dai CCNL 2006-
09 e 2016-18 (motivi personali e familiari e ferie) per raggiungere il proprio comune di residenza ed esercitare
il diritto di voto.
Personale docente a tempo indeterminato
Può fruire fino a 9 giorni in un anno scolastico:
▪ da 1 a 3 giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari di cui all’articolo 15, comma
2 del CCNL 2006-2009;
▪ da 1 a 6 giorni di ferie da fruire con gli stessi criteri e le stesse modalità dei giorni di permesso per
motivi personali o familiari (art. 15, comma 2 e art. 13, comma 9 del CCNL 2006-09).
Personale ATA a tempo indeterminato
Può fruire fino a 18 ore (anche cumulativamente) di permesso retribuito per motivi personali o familiari
di cui all’art. 31 del CCNL 2016-2018.
Personale docente e ATA a tempo determinato
Può fruire fino ad un massimo di 6 giorni di permesso non retribuito per motivi personali o familiari di cui
all’art. 19, comma 7 del CCNL 2006-2009.
AGEVOLAZIONI SULLE SPESE DI VIAGGIO
Su presentazione della tessera elettorale
Elettori residenti in Italia
▪ Treno: Riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno) sia per la 1^ che per la 2^ classe;
▪ Nave: Riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno).
Elettori residenti all’estero
▪ Treni: Riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria di 1^ classe e gratuità del viaggio per la 2^ classe;
▪ Aerei (ITA): Riduzione del 30% sulla tariffa ordinaria;
▪ Nave: Riduzione del 60% nella classe superiore e del 100% nella classe inferiore;
▪ Auto: Gratuità del pedaggio autostradale.

PERSONALE CHIAMATO AD ADEMPIERE FUNZIONI PRESSO I SEGGI ELETTORALI
(Presidente o scrutatore nel seggio, rappresentante di lista)
Il lavoratore dipendente può essere nominato presidente di seggio, segretario, scrutatore, rappresentante
di lista, di gruppo, di partiti, componente dei Comitati promotori in caso di referendum, in occasione di
qualsiasi consultazione elettorale (elezioni del Parlamento nazionale ed europeo, per le elezioni comunali,
provinciali e regionali ed in occasione delle consultazioni referendarie).
I giorni di assenza sono validi come servizio a tutti gli effetti (intera retribuzione, maturazione delle ferie ecc.).
ASSENZA PER OPERAZIONI DI VOTO E DI SCRUTINIO
(Non è consentito richiedere prestazioni lavorative nei giorni coincidenti con le operazioni elettorali)
Ci si può assentare dal lavoro per il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio.
Attenzione: La norma dispone che non è consentito richiedere prestazioni lavorative nei giorni coincidenti
con le operazioni elettorali, per cui anche se eventuali obblighi di servizio fossero collocati in orario diverso
da quello di impegno ai seggi, ciò che conta è la giornata in cui tali impegni sono collocati.
Es. se l’impegno ai seggi comincia alle ore 15 del sabato , e tale giornata è lavorativa per il dipendente,
quest’ultimo ha diritto di assentarsi dal servizio, non solo per le operazioni di voto (domenica) e, per esempio,
quelle di scrutinio (lunedì), ma anche per l’intera giornata del sabato se questa è lavorativa e
indipendentemente dall’orario di servizio (es. 8-14) che svolge il dipendente in quella giornata. In tale caso,
quindi, il personale non dovrà recarsi a scuola il sabato.
DOCUMENTAZIONE
Il dipendente, preventivamente, prima di assumere l’incarico, a titolo di preavviso, consegna al dirigente
scolastico la copia della convocazione inviatagli dall’ufficio elettorale.
Successivamente, a giustificazione dell’assenza, presenterà al dirigente:
✓ la dichiarazione di presenza al seggio con orari di inizio e fine delle operazioni (Scrutatore e Segretari);
✓ la dichiarazione vistata dal vicepresidente con indicazione dei giorni e degli orari delle operazioni di
seggio (Presidente di seggio);
✓ il certificato del presidente di seggio che comprovi l’incarico ricevuto dalla lista, e di quali elezioni si tratti,
con l’orario di inizio di presenza al seggio (soprattutto se questo riguardi anche il sabato) e quello di fine
delle operazioni di spoglio dell’ultimo giorno (Rappresentante di lista o componente dei Comitati
promotori in caso di referendum).
GIORNI FESTIVI E NON LAVORATIVI E RIPOSO COMPENSATIVO
I giorni festivi e quelli non lavorativi (la domenica e il sabato per le scuole che adottano la settimana corta),
sono recuperati con una giornata di riposo compensativo (art. 35 del DPR n. 3 del 1957).
I dipendenti che partecipano alle operazioni elettorali hanno diritto a recuperare le giornate non lavorative
di impegno ai seggi con giorni di recupero compensativo oppure, in alternativa, ad una quota di retribuzione
della l. 69/1992). giornaliera aggiuntiva a quella normale (art. 119 comma 2 DPR 361/57 come modificato dall’art. 1 comma1

Riposo compensativo e orario di servizio distribuito su cinque giorni settimanali
I dipendenti che fruiscono di orario di servizio distribuito su cinque giorni settimanali, esclusa pertanto la
giornata del sabato, qualora impegnati in tale giornata per espletamento delle suddette funzioni elettorali,
hanno titolo al recupero con altro giorno lavorativo (C.M. n. 160 del 14 giugno 1990).
Pertanto, i lavoratori interessati avranno diritto a restare a casa con il riconoscimento dell’intera retribuzione
nei due giorni successivi alle operazioni elettorali (se il sabato è non lavorativo).
Giorni lavorativi da lunedì a venerdì. Sabato non lavorativo e domenica festivo:
✓ Se le operazioni di scrutinio terminano entro la giornata di lunedì (entro la mezzanotte), spettano
come risposi compensativi martedì e mercoledì.
✓ Se le operazioni di scrutinio terminano dopo la mezzanotte del lunedì (prime ore del martedì),
spettano come risposi compensativi mercoledì e giovedì.
Ovviamente le giornate di assenza per impegno al seggio di lunedì ed eventualmente di martedì sono
giustificate e considerate a tutti gli effetti giorni di attività lavorativa e retribuite come se il lavoratore avesse
normalmente lavorato.
Attenzione: Se si fruisce del “giorno libero” (es. scuola di I e II grado) questo non rientra nella c.d. “settimana
lavorativa di 5 giorni”: chi dovesse essere impegnato nelle operazioni di voto o di seggio il sabato o il lunedì
che coincidono con il “giorno libero”, non ha diritto ad un ulteriore giorno di riposo ma rientra nelle condizioni
di recupero di un solo giorno di chi ha l’orario di servizio distribuito su sei giorni settimanali.
Riposo compensativo e orario di servizio distribuito su sei giorni settimanali
Giorni lavorativi da lunedì a sabato. Domenica festivo.
La giornata di sabato impegnata al seggio è considerata a tutti gli effetti giorno di attività lavorativa e
retribuita come se il dipendente avesse normalmente lavorato:
✓ Se le operazioni di scrutinio terminano entro la giornata di lunedì (entro la mezzanotte), spetta come
risposo compensativo martedì;
✓ Se le operazioni di scrutinio terminano dopo la mezzanotte del lunedì (prime ore del martedì), spetta
come risposo compensativo mercoledì.
Ovviamente al pari del sabato anche le giornate di assenza per impegno al seggio di lunedì ed eventualmente
di martedì sono giustificate e considerate a tutti gli effetti giorni di attività lavorativa e retribuite come se il
lavoratore avesse normalmente lavorato.
Tempistica dei riposi compensativi
Il lavoratore ha diritto al recupero delle giornate festive (la domenica), o non lavorative (il sabato, nel caso di
settimana corta), destinate alle operazioni elettorali, nel “periodo immediatamente successivo ad esse”.
Pertanto, come detto, i dipendenti interessati avranno diritto a restare a casa retribuiti nei due giorni
successivi alle operazioni elettorali (se il sabato è non lavorativo), o nel giorno successivo (se il sabato è
lavorativo). Nulla toglie che i termini per la fruizione del riposo compensativo possano anche esser e
correttamente concordati con il dirigente e pertanto i riposi possano essere fruiti in giornate diverse da quelle
immediatamente successive all’impegno al seggio (laddove, per esempio, ci sono diverse esigenze di servizio
da ottemperare).
Personale in part time verticale o in servizio in più scuole
In caso di part-time verticale con prestazione concentrata solo su alcuni giorni della settimana il dipendente
ha diritto a fruire di tanti giorni di riposo compensativo per quanti sono i giorni festivi o non lavorativi
compresi nel periodo di svolgimento delle funzioni elettorali. Per determinarne esattamente il numero,
occorre prendere in considerazione la distribuzione delle giornate di lavoro all’interno della settimana:
Es. se il dipendente in part-time verticale lavora tre giorni alla settimana, dal martedì al giovedì, e le
operazioni elettorali iniziano il sabato e terminano il lunedì successivo, egli avrà diritto a 3 giorni di riposo
compensativo perché sia il sabato e la domenica sia il lunedì sono per lui giorni “festivi o non lavorativi”.
Ovviamente i riposi dovranno essere necessariamente fruiti nelle giornate in cui il dipendente è tenuto a
rendere la prestazione (tra martedì e giovedì). La stessa cosa va fatta con riferimento al personale che sia in
servizio in più scuole (es. spezzoni orari in scuole diverse). In questi casi i riposi saranno fruiti nelle giornate
in cui il dipendente è tenuto a rendere la prestazione e dovranno essere concordati con il DSGA (se personale
ATA) ed il DS (se docenti) previo accordo tra le due o più scuole
PERMESSI PER LO SVOLGIMENTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Il personale con contratto a tempo indeterminato può richiedere, cumulativamente,
▪ per i docenti: tre giorni di permesso retribuito previsti per motivi personali o familiari nonché, dei sei
giorni lavorativi di ferie di cui all’art. 15 comma 2 del CCNL 2006-2009 (nota 3121 del 17.4.1996 della
Presidenza del Consiglio Dipartimento Funzione Pubblica);
▪ per il personale ATA: fino a 18 ore di permesso retribuito per motivi personali o familiari di cui all’art. 31
del CCNL 2016-2018, nonché, fino a un massimo di quindici giorni di ferie di cui all’art. 13 comma 11 del
CCNL 2006-2009.
Il personale con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico (fino al 31 agosto) ovvero fino
al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno) può richiedere la fruizione dei 6 giorni di permesso
senza retribuzione, ai sensi del comma 7 dell’art. 19 del CCNL 2006-2009.
Tutto il personale, ad eccezione di quello con contratto temporaneo (supplenze brevi), può fruire di un
ulteriore periodo di aspettativa non retribuita, non valida ai fini del trattamento di quiescenza e di
previdenza, ai sensi dell’art. 18 comma 1 del CCNL del 2006-2009.

Ieri il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è stato a Bergamo, all’Istituto “Giulio Natta”, per la chiusura dell’anno scolastico 2021/2022 e per l’occasione ha tenuto un discorso .che si può riascoltare nella versione integrale collegandosi a youtube .Qui di seguito ne riportiamo alcuni punti :
Le parole del ministro: “L’inno di Mameli ci ricorda i doveri che abbiamo nei confronti del nostro Paese. Bergamo è una città che, negli ultimi anni, ha sofferto molto. Siamo ripartiti, siamo ripartiti dalla scuola. La scuola è ripartita, la scuola è il battito della comunità. Al Ministero stiamo lavorando con tutte le nostre forze e con tutte le scuole per disegnare una nuova prospettiva di crescita. Vogliamo una scuola innovativa, accogliente e affettuosa, cioè capace di mettere al centro le persone. La scuola non si è mai fermata, nemmeno nei mesi più difficili”.
E ancora: “La scuola deve formare cittadini responsabili e consapevoli dei propri diritti e doveri e facendo questo li prepara anche al loro futuro lavorativo. Entro la fine dell’anno realizzeremo tre riforme fondamentali per combattere la dispersione scolastica e l’alto numero di Neet nel nostro Paese. Ci sarà la riforma dell’istruzione tecnica e professionale, ci sarà quella degli istituti tecnici superiori che hanno un fortissimo radicamento con il tessuto produttivo, ma sono ancora poco conosciuti. Infine ci sarà anche la riforma dell’orientamento per accompagnare ragazze e ragazzi nel proprio percorso”.
E poi: “Siamo un Paese strano, sempre pronti a criticarci ferocemente . La mascherina non è un’imposizione ma un atto di rispetto reciproco. La democrazia c’è non quando io ho un diritto ma quando sono sicuro che il mio vicino, che non conosco, goda del mio stesso diritto”. la mascherina è un atto di rispetto reciproco e si toglierà quando riterremo che il nostro vicino sarà al sicuro. Stiamo immediatamente pensando all’avvio del nuovo anno, che non sarà facile ma l’affronteremo insieme”.
E ancora “Dopo la sofferenza siamo ripartiti e siamo ripartiti insieme dalla scuola. Quando la scuola si ferma, la comunità è perduta. Siamo tornati diversi, siamo più consci nell’uso delle tecnologie. Salutiamo tutti gli studenti d’Italia, tutti gli insegnanti, il personale. Abbiamo ritrovato il piacere di essere a scuola. Mi sono chiesto più volte : ma in epoca di internet e di whikipedia ,quando basta schiacciare un bottone per avere risposte c’è ancora spazio per la scuola?e mi sono risposto: C’è più spazio di prima. perché, a volte, liberati dalle necessità di informazioni, la scuola torna ad essere un grande luogo di formazione della comunità. La mia idea è che la scuola debba essere aperta, inclusiva e affettuosa. “Una scuola aperta “è quella che non ha paura di confrontarsi e di affrontare grandi temi. Questa è la scuola per cui stiamo lavorando”.
Gli insegnanti sono il punto di riferimento, quello che i ragazzi si ricorderanno nel tempo .
Bianchi ha poi rivolto un pensiero all’Ucraina: “È stato un anno scolastico difficile ma durante il quale abbiamo saputo dimostrare di essere un Paese accogliente. Sono arrivati da noi più di 27.000 ragazzi ucraini e oggi il nostro pensiero va tutto a quel Paese. Tacito diceva: ‘Hanno fatto un deserto e la chiamano pace’. La pace è pace non è il risultato della guerra. E questo è il mandato principale che oggi abbiamo nelle nostre scuole”, ha concluso.

Le ordinanze ministeriali definiscono regole e procedure per l’ammissione, lo svolgimento e la valutazione degli esami di Stato.
Ma come saranno in pratica gli esami di stato 2022?L più grande differenza rispetto agli anni della pandemia è il ritorno delle prove scritte.

Per il primo ciclo:
1. la prima prova scritta ha l’obiettivo di verificare le “competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento”.Si potra’ scegliere tra tracce diverse:
o un testo narrativo e descrittivo;
o un testo argomentativo;
o lettura e riassunto di un testo letterario, divulgativo o scientifico.
2. La seconda prova scritta servirà ad accertare le competenze logico-matematiche
3. Seguirà un colloquio che accerterà anche la padronanza delle competenze di lingua inglese, della seconda lingua comunitaria, nonché dell’educazione civica; per i percorsi a indirizzo musicale, ci sarà anche una prova pratica di strumento. .
4. Tra i requisiti d’accesso non sono previste le prove Invalsi,
5. Non ci sono verifiche scritte sulle lingue straniere .
6. L’Esame si svolgerà nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.
7. Le prove scritte saranno obbligatoriamente in presenza mentre per l’orale in caso di documentata necessità sarà possibile sostenere la prova da remoto.
8. Il voto è calcolato in decimi. L’esame è superato con un punteggio minimo di sei decimi.
Il voto finale può essere accompagnato dalla lode.

Per il secondo ciclo:
1) Il Consiglio di classe, durante gli scrutini di giugno, ammette a sostenere gli esami
gli studenti che posseggono i seguenti requisiti:
o votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto
o voto di comportamento non inferiore a sei decimi
C’è la possibilità di essere ammessi, con provvedimento motivato, nel caso di una insufficienza in una sola disciplina. Quest’anno la partecipazione alle prove nazionali Invalsi (che si terranno nelle settimane che precedono l’esame) e lo svolgimento dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non rientrano tra i requisiti di ammissione.
2. Lo svolgimento dei percorsi di scuola-lavoro (Pcto) non sarà requisito di ammissione all’esame di Stato. I Pcto saranno invece analizzati nel corso del colloquio.
3. Il consiglio di classe può decidere la non ammissione all’esame quando lo studente non possiede uno o più requisiti di ammissione.
4. L’esame si svolgerà in presenza. Solo gli orali, per seri e documentati motivi, potranno tenersi in videoconferenza.
5. La commissione è composta da sei commissari interni e un presidente esterno. L’ufficio scolastico regionale di riferimento nomina il presidente, mentre i consigli di classe nominano i commissari interni. Per ciò che riguarda i docenti interni, non possono mancare l’insegnante d’italiano e quello della materia d’indirizzo che il Ministero ha identificato come oggetto della seconda prova scritta.
6. La prima prova scritta nazionale di italiano si svolgerà mercoledì 22 giugno alle 8.30.
La prova avrà una durata di sei ore. Il Ministero dell’istruzione proporrà sette tracce con tre diverse tipologie:
o analisi e interpretazione del testo letterario: qui saranno proposte due tracce
o analisi e produzione di un testo argomentativo: qui saranno proposte tre tracce di cui una di ambito storico
o riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità:
qui si potrà scegliere tra due tracce.
Il candidato dovrà scegliere e svolgere una delle sette tracce proposte.
7. Il 23 giugno si terrà la seconda prova scritta.
Questa prova avrà per oggetto una sola disciplina caratterizzante il corso di studi .
Sarà quindi una prova diversa a seconda del tipo di scuola frequentata e inoltre
sarà elaborata nei singoli istituti, in modo da tenere conto del lavoro effettivamente
svolto nel periodo dell’emergenza sanitaria.
8.Il colloquio si svolgerà a partire dall’analisi, da parte del candidato,
del materiale scelto dalla sottocommissione :un testo, un documento, un’esperienza, un problema o un progetto.
Il materiale è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le
diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare. Nella predisposizione dei materiali
la commissione terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto, delle
metodologie adottate, dei progetti e delle esperienze realizzati, delle eventuali iniziative
di personalizzazione intraprese nel percorso di studi.

Nel corso del colloquio, il candidato deve dimostrare
a) di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, di essere capace
di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare
in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera;
b) di saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito e al PECUP,
mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei PCTO,
con riferimento al complesso del percorso effettuato, tenuto conto delle criticità determinate
dall’emergenza pandemica;
c) di aver maturato le competenze di Educazione civica come definite nel curricolo d’istituto
e previste dalle attività declinate dal documento del consiglio di classe

La prova orale è quella che avrà più peso sul risultato dell’esame di Stato 2022. I commissari possono condurre l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Ci saranno anche domande di educazione civica. Infine il candidato dovrà esporre una breve relazione o un lavoro multimediale per descrivere le esperienze svolte durante il Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento. Per il secondo ciclo aumenta il peso del punteggio del credito scolastico, mentre viene rimodulato il punteggio delle prove.
Nella conduzione del colloquio, la commissione tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente. Con il Curriculum la commissione ha a disposizione, infatti, non solo dati che riguardano il percorso scolastico del candidato, ma anche informazioni sulle certificazioni, sulle esperienze significative, sulle competenze eventualmente acquisite in contesti non formali o informali inserite dallo studente nell’apposita area del Curriculum

9. Il voto dell’Esame di Stato è dato dalla somma tra i crediti assegnati per gli ultimi tre anni di scuola superiore e i punti maturati nel corso dell’esame. Per il corrente anno scolastico il credito scolastico è attribuito fino a un massimo di cinquanta punti. Per l’esame, potrà arrivare fino a 15 nella prova scritta di italiano, fino a 10 nella seconda e a 25 nell’orale. È prevista anche la possibilità di assegnare la lode.
il voto finale viene calcolato in centesimi :quindi il voto massimo resta 100, il minimo 60.
Il punteggio integrativo, per un massimo di cinque punti, potrà essere assegnato agli studenti che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno quaranta punti e un risultato nelle prove di esame pari almeno a quaranta punti, secondo criteri stabiliti dalle commissioni.
La commissione potrà assegnare la lode agli studenti che, senza aver usufruito dei cinque punti di bonus, hanno ottenuto il massimo dei crediti con voto unanime del consiglio di classe e il massimo nelle prove d’esame.