Si comunica che domani 6 dicembre la sede provinciale di Bari sarà chiusa

Per le urgenze inviare una mail all’indirizzo info@snalsbari.it

Si assicura pronto riscontro. Grz per la collaborazione

 

In vista dell’imminente uscita dei bandi per i concorsi nella scuola secondaria e primaria previsti dal PNRR  lo  Snals Bari organizza un Corso intensivo  di 10  incontri preparatorio e di approfondimento  in presenza in Bari .

TEMATICHE :

Area psicopedagogica

Area del’inclusione

Area delle metodologie didattiche

Area delle competenze linguistiche   (laboratorio)

Area della legislazione scolastica

Ogni incontro  della durata di 2 ore  si svolgerà di pomeriggio(16,30-18.30)

La partecipazione è riservata agli iscritti Snals e prevede un contributo spese da versare a carico dei corsisti.

Si invitano tutti gli interessati ad inviare nell’immediato una mail di prenotazione all’indirizzo :info@snalsbari.it   Sarà dato celere riscontro con gli ulteriori dettagli .

 

In vista dell’imminente prova scritta del

CONCORSO PER INSEGNARE EDUCAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA

lo  Snals Bari organizza un Corso intensivo  di 7 incontri preparatorio e di approfondimento  in presenza in Bari .

TEMATICHE :

Legislazione scolastica-

Integrazione scolastica

Competenze pedagogiche didattiche

Progettazione ,programmazione e valutazione nella scuola primaria

Ogni incontro  della durata di 2 ore  si svolgerà di pomeriggio(16,30-18.30)

La partecipazione è riservata agli iscritti Snals e prevede un contributo spese da versare a carico dei corsisti.

Calendario degli incontri  29-30 novembre 1-4-5-6 -7 dicembre

Si invitano tutti gli interessati ad inviare nell’immediato una mail di prenotazione all’indirizzo :info@snalsbari.it   Sarà dato celere riscontro.

 

Sul sito InPA è stato pubblicato il calendario delle prove scritte del concorso di educazione motoria alla scuola primaria. La prova si svolgerà il giorno 15 dicembre 2023 dalle ore 9.00 alle ore 10.40.

Le operazioni di identificazione avranno inizio dalle ore 08.00.

Le prove scritte si svolgono nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali competenti per territorio. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet.

Il concorso si articola in tre fasi principali:

Prova scritta: Composta da 50 quesiti a risposta multipla, con un punteggio minimo di superamento fissato a 70/100.

Prova orale: Rivolta all’accertamento della preparazione del candidato, con una durata massima di 30 minuti.

Valutazione titoli: Ulteriore fase di valutazione per i candidati.

Prova scritta computer-based

La durata della prova è pari a 100 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi e gli ausili di cui all’articolo 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e di cui all’articolo 3, comma 4-bis del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80.

La prova scritta è composta da cinquanta quesiti, così ripartiti:

  1. quaranta quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato;
  2. cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e
  3. cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta; ciascuna risposta esatta comporta l’attribuzione di 2 punti; ciascuna risposta errata o mancante comporta l’attribuzione di 0 punti. L’ordine dei 50 quesiti è somministrato in modalità casuale per ciascun candidato. Non  ci sarà  la previa pubblicazione dei quesiti.

 

È stato presentato ieri il progetto sperimentale, destinato alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sull’educazione alle relazioni.

Nel presentare il progetto “Educare alle relazioni  il Ministro Valditara ha affermato che è nato a seguito  dei gravissimi episodi di violenza di Palermo e di Caivano della scorsa estate e  trova origine  nelle Linee guida “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione” risalente al 2015, emanate ai sensi dell’articolo 1, comma 16 della legge n. 107/2015.

L’obiettivo primario del progetto, dunque, è supportare la cultura del rispetto e delle pari opportunità contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Nelle scuole secondarie di secondo grado che vorranno aderire alla sperimentazione, saranno creati gruppi di discussione e di confronto tra i giovani, moderati da docenti e animati da esperti, per modificare atteggiamenti ancora oggi legati alla cultura maschilista che si traduce in discriminazione nonché in violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne. Gli studenti saranno inoltre edotti sulle conseguenze penali dei comportamenti derivanti da tale deleteria mentalità.

Gli incontri da svolgersi in orario extracurricolare avranno la durata complessiva  di  trenta ore. Ciascuna istituzione scolastica individuerà un docente referente con il compito di seguire il lavoro dei gruppi-classe. I docenti moderatori saranno formati specificatamente dall’INDIRE secondo un programma predisposto in collaborazione col Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) e col coinvolgimento attivo di vari organismi scientifici. Al termine del percorso l’istituzione scolastica stilerà una relazione sulle migliori pratiche.

Il  progetto parte con una dote di 15 milioni. Il Ministro ha ribadito che l’adesione allo stesso per ora sarà volontaria. Tuttavia, all’esito del monitoraggio effettuato dal CNOP, è sua intenzione renderla strutturale all’interno di tutti cicli. Il Ministero prevede di sottoscrivere con l’Ordine degli Psicologi un protocollo che istituisca un presidio stabile destinato all’utenza scolastica.

L’Amministrazione si propone anche di avviare un’ampia consultazione con le associazioni dei genitori e degli studenti, con i docenti, con i giuristi e col medesimo Ordine per approfondire la tematica. Inoltre, sarà attribuito al FONAGS il ruolo di raccordo con le esigenze migliorative rappresentate dai genitori.

Il Ministro ha poi ricordato che, se il progetto riguarda solo gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, è pur vero che, attraverso l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, in forza dell’articolo 3, comma 2 della legge n. 92/2019, possono essere raggiunti tutti gli alunni, promuovendo l’educazione alla cittadinanza attiva e tutte le azioni finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone.

 

 

 

La scadenza fissata per il 20 novembre per il collaudo delle postazioni informatiche viene prorogata, con nota  del ministero del 20/11, al 30 novembre 2023. I concorsi scuola con prove attesi a breve sono: il concorso educazione motoria primaria, concorso docenti infanzia e primaria e secondaria, concorso dirigenti scolastici, concorso Dsga, concorso per insegnanti di religione cattolica, il concorso per dirigenti tecnici.

I Responsabili tecnici d’aula designati:

 

dovranno accedere alla piattaforma per confermare la presa visione dell’informativa sulla privacy, necessaria per poter accedere ai passaggi successivi; l’accesso deve essere effettuato esclusivamente tramite il proprio SPID;

in caso di indisponibilità di postazioni informatizzate inserirà n. postazioni = 0 senza dover effettuare ulteriori operazioni;

in caso di disponibilità di postazioni informatizzate, ne effettueranno il collaudo, a prescindere dall’eventuale utilizzo per le procedure concorsuali, secondo le modalità indicate sulla piattaforma. Le operazioni di collaudo saranno attive solo dopo l’avvenuto inserimento in piattaforma dell’aula e del nominativo di almeno un Responsabile tecnico d’aula;

 

 

Il MIM con una nota ha annunciato per oggi 23 novembre la pubblicazione del calendario per la prova scritta relativa alla procedura concorsuale sia sul sito istituzionale del Ministero che sui portali degli Uffici scolastici regionali.

Le prove scritte si terranno nelle regioni dove i candidati hanno inoltrato la loro domanda di partecipazione. Gli Uffici scolastici regionali hanno il compito di individuare le sedi esatte per lo svolgimento delle prove. È importante sottolineare che l’elenco delle sedi, incluse le specifiche ubicazioni e le assegnazioni dei candidati, sarà comunicato da ciascun Ufficio scolastico regionale.

La comunicazione avverrà almeno quindici giorni prima della data fissata per le prove, attraverso un avviso pubblicato sugli albi ufficiali e sui siti internet di ogni Ufficio. Tale avviso assume valore di notifica ufficiale.

Un aspetto importante da evidenziare è che tutti i candidati, esclusi quelli che ricevono una comunicazione ufficiale di esclusione, sono tenuti a presentarsi alle prove scritte.

Per l’ammissione alla prova, è necessario essere muniti di un documento di riconoscimento valido e del proprio codice fiscale. È fondamentale, quindi, per ogni candidato verificare lo stato della propria candidatura e conoscere la sede assegnata per la prova.

Concorso ordinario e riservato per dirigenti scolastici: il Ministero è stato autorizzato ad avviare le procedure

È stato pubblicato il 20 novembre 2023 in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 3 ottobre 2023 con cui viene autorizzato  il MiM, per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, ad avviare le procedure per la copertura di complessivi 979 posti di dirigente scolastico, da ripartire in base alle percentuali previste dalla legge tra la procedura di reclutamento ordinaria per titoli ed esami, ex articolo 29 del D. Lgs. 165/2001, e la procedura di reclutamento riservata, prevista dall’articolo 5 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni dalla Legge 24 febbraio 2023, n. 14.   Ora l’emanazione  del bando di concorso per la procedura ordinaria e dell’avviso per la procedura straordinaria è davvero imminente. Il contingente di 979 posti non ha subito modifiche rispetto a quanto precedentemente comunicato dallo stesso Ministero. Con la nota  ministeriale del  2 marzo 2023, prot. n. 28204,  era stata richiesta, per il suddetto triennio, l’autorizzazione ad assumere complessivamente 1.140 unità di personale dirigenziale per coprire il fabbisogno nazionale. Da quel numero  sono state sottratte le immissioni in ruolo avvenute il primo settembre 2023 riguardanti gli idonei in graduatoria del concorso nazionale, bandito con D.D.G. del 23 novembre 2017, gli idonei del concorso bandito con D.D.G.  13 luglio 2011 e alcuni ricorrenti con contenziosi risolti a loro vantaggio.  E’ necessario considerar per la definizione del contingente necessario a coprire i posti che si renderanno vacanti e disponibili nel triennio 2023/2026  anche  il dimensionamento scolastico. Il numero complessivo, tuttavia, non è stato rivisto rispetto alla tabella trasmessa con il Decreto Interministeriale n. 127 del 30 settembre 2023,  a firma dei ministri Giuseppe Valditara e Giancarlo Giorgetti, contenente i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA per i prossimi anni.

 

Dopo l’informativa ministeriale  dei giorni scorsi sulle due bozze dei bandi dei concorsi per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado (20.575 posti) e dell’infanzia e primaria (9.641 posti), su posto comune e di sostegno, si è tenuta ieri al Ministero una riunione tecnica sulla procedura informatica per la compilazione della domanda di partecipazione ai medesimi concorsi.

Le domande di partecipazione possono essere presentate in una sola regione per tutte le tipologie di posto per le quali si ha titolo. La tempistica di presentazione prevede 30 giorni di tempo a partire dalle ore 14 della data di pubblicazione dei bandi e fino alle 23,59 del 29° giorno successivo a quello di apertura della funzione. La domanda deve essere presentata on line mediante la piattaforma Concorsi e procedure selettive sul sito www.miur.gov.it oppure sul sito www.inpa.gov.it.

E’ previsto per la partecipazione un contributo di euro 10,00 per ogni tipologia di posto per la quale si presenta domanda. Il pagamento dovrà essere effettuato mediante  la funzione “Pago in rete” e dichiarato nell’istanza, cui va allegata – a pena di esclusione – la ricevuta.

 

 

Vito Masciale

In questi giorni il cuore dell’Italia è tutto rivolto a Giulia (la giovane innocente vittima) a Filippo (il bravo …… ragazzo normale che l’ha uccisa) alle loro famiglie e………alla scuola.

Sulla tristissima e dolorosissima vicenda scorreranno ancora fiumi di inchiostro sulle pagine dei giornali, nei talk show vedremo sfilare psicologici e criminologici esperti in casi del genere che ne passeranno al setaccio gli aspetti sociali e psicologici.

Qui in questo breve post voglio condividere con voi il ruolo della scuola. Non può che far piacere ai lavoratori della scuola sapere che il paese senza distinzioni politiche conta su di loro, sul loro lavoro incessante quotidiano nelle aule per educare le future generazioni a gestire i propri sentimenti: educazione sentimentale si legge nei titoli dei giornali. Bene. Molto bene.

Ma a quali sentimenti pensiamo?

A quelli amorosi che sbocciano in una adolescenza sempre più anagraficamente precoce?

Quelli nei confronti di sé stessi nella fatica quotidiana di crearsi una propria identità e farsi accettare dagli altri? Quelli nei confronti della famiglia, degli amici, del gruppo di calcetto o di palestra, dei compagni di classe dove sentirsi integrati? La materia è vastissima, complessa e delicata e la lascio volentieri ai sociologi e agli psicologi che sicuramente saranno coinvolti in questa educazione magari con progetti extra adeguatamente retribuiti oppure sarà affidata a dei docenti di una classe di concorso presente in tutti gli ordini di scuola all’interno dell’insegnamento di discipline già a loro carico e con un numero di ore immutato.

Questa seconda ipotesi sarebbe un gioco al massacro sulla scuola che al susseguirsi di episodi tristi di violenza sarebbe accusata di non aver fatto bene i compiti.

E a questo lo Snals Puglia non ci sta.

Affidiamo pure il compito dell’educazione sentimentale alla scuola perché se lo merita perché oggi rimane ancora, con la famiglia, il principale contesto educativo ma diamo alla scuola la possibilità di fare bene il suo lavoro. Prima di entrare nel campo dei sentimenti forse sarebbe il caso di educare i ragazzi al rispetto delle regole che sono alla base della convivenza: regole scritte e non scritte ma su cui si basa da sempre la società in primis il rispetto per l’altro. E chi mi chiedo da uomo di scuola chi meglio di docenti laureati abilitati all’insegnamento presenti nell’unica graduatoria GAE non esaurita su tutto il territorio nazionale la A-46 sarebbe in grado di farlo.

Si potrebbe pensare ad inserire l’insegnamento del diritto fin dalla secondaria di primo grado.

La scuola sa educare e formare e sa farlo molto bene purché messa in condizioni di farlo. Il Ministro ha disposto due minuti di silenzio in tutte le scuole per ricordare Giulia. Bene ma per ricordare Giulia e far sì che lei non sia morta invano serve parlarne nelle scuole e nelle università visto che i ragazzi coinvolti nella vicenda erano studenti universitari. Nelle università dove la competizione in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro sicuramente si acuisce e dove i ragazzi universitari ormai ritenuti “grandi” dalle famiglie devono invece affrontare in tanti casi problemi ben più gravi di un affitto da pagare. E siccome il ferro si batte finché è caldo nelle scuole a novembre magari sarebbe il caso di concedere un’ora di assemblea di classe straordinaria per parlare di Giulia e non solo di Giulia che purtroppo lo sappiamo non sarà l’ultima.  E per concludere un pensiero alle famiglie: non è facile essere genitori non lo è mai stato e lo sanno bene tutti i giovani italiani che pur mettendo su famiglia decidono di non aver figli ma per quelli che hanno voluto accettare la sfida di diventare genitori la scuola può fare tanto e sono sicuro che le idee non mancano.

Vito Masciale