Gentile ministro Valditara,

al netto delle celebrazioni e delle manifestazioni di sensibilizzazione per la giornata nazionale contro la violenza nei confronti del personale scolastico, voglio proporle una riflessione tra addetti ai lavori, da estendere, poi, anche all’opinione pubblica, sul fenomeno che sta minando l’autorevolezza e compromettendo la dignità del mestiere di educare. Vorrei, insieme a lei, fare il punto sulle misure poste in essere per far fronte ad un’emergenza che si sta, purtroppo, trasformando in “normalità”: le aggressioni fisiche e/o verbali nei confronti dei lavoratori della scuola da parte di studenti o genitori degli stessi per i più disparati motivi.

Era l’8 febbraio del 2023 quando, a seguito dell’allarmante aumento degli episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico all’interno degli istituti, il MIM inviò alle scuole la circolare prot. 15.184, in cui si comunicava la decisione di far difendere dall’Avvocatura generale dello Stato, in sede civile e penale, insegnanti e ATA che fossero stati vittime di aggressioni nell’esercizio delle loro funzioni. Mi sembrò un segnale positivo ma, già allora, sollevai dubbi sul rischio che la procedura prevista potesse incontrare ostacoli sul piano burocratico. Oggi colgo l’occasione per chiederle un riscontro su quell’iniziativa: quante sono state le segnalazioni fatte dai dirigenti scolastici agli Uffici Scolastici Regionali competenti e quante le situazioni effettivamente prese in carico dall’Avvocatura di Stato? Non devo ricordarle io quanto sia misero lo stipendio di un docente e quanto su questo possa incidere la parcella di un legale. A quasi due anni da quella circolare posso, però, dire con certezza che un forte sentimento di sfiducia nella possibilità di avere giustizia dei torti subiti percorre le tante segnalazioni che giungono alla segreteria regionale pugliese dello Snals. Poiché, nel frattempo, il fenomeno è divenuto endemico, in coerenza con lo Statuto del sindacato, ho deciso di studiare, insieme al mio staff, misure di prevenzione e contrasto che agissero come deterrente per i potenziali aggressori e come supporto concreto per le vittime. Sì, perché dalle barricate che ogni giorno condividiamo con i lavoratori della scuola la prospettiva è completamente diversa e l’urgenza di difendersi e di difendere diventa evidentissima e inderogabile.

La legge n.25 del 4 marzo 2024 ha introdotto, con importanti modifiche sul codice penale, un’aggravante comune per i reati commessi nei confronti del personale scolastico e tutta una serie di misure a tutela della sua sicurezza. Ottima iniziativa. Vorrei, però, sapere cosa ne è stato dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, previsto dalla stessa legge. Per quel che risulta leggendo regolarmente comunicati e circolari del dicastero da lei guidato, non è ancora operativo.

Nella lettera inviata a docenti e dirigenti il 2 dicembre per aprire le celebrazioni della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico”, che quest’anno si è scelto di anticipare al 12 dicembre, lei ha colto, giustamente, l’occasione per “richiamare l’attenzione sulla necessità di proseguire nell’azione di monitoraggio degli episodi di violenza a carico del personale scolastico che dovessero continuare a verificarsi.” Lo Snals Puglia quel monitoraggio lo sta facendo in maniera sistematica dal 19 giugno scorso, data in cui è stato istituito l’Osservatorio regionale, con il compito di schedare e processare le segnalazioni a fini statistici e di studio. L’ambizione è quella di poter dialogare con l’Osservatorio ministeriale; deve solo dirci come. Da docente, ritengo fondamentale che si studino le caratteristiche del fenomeno (di qualunque fenomeno) per poter predisporre adeguati interventi di risposta. Non di meno, giudico indispensabile continuare a studiarlo per capire se gli interventi già predisposti stanno funzionando oppure necessitano di correttivi. Ispirandoci alle iniziative e alle posizioni espresse dal suo dicastero, sentendo forte la responsabilità di dare risposte immediate ai lavoratori sul territorio, abbiamo sottoscritto con l’associazione Gens Nova OdV, da vent’anni attiva sul territorio nazionale per la tutela della legalità, un Protocollo d’intesa per la sicurezza dei lavoratori della scuola. Si tratta di un pacchetto di misure che vanno dalla prevenzione alla tutela legale delle vittime. Mi piacerebbe che Snals Puglia e tutti i soggetti impegnati attivamente nel contrasto alle violenza contro il personale della scuola fossero maggiormente coinvolte in un confronto con il MIM e con gli Uffici Scolastici Regionali. A febbraio 2024 la mia segreteria aveva chiesto un tavolo di confronto sul tema all’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, quale emanazione del MIM, ma non è stato concesso. Mi auguro questo possa accadere nel prossimo futuro, atteso che il problema richiede sforzi congiunti e sinergie e che la mia segreteria non ha mai pensato di mettersi in competizione con nessuno. Piuttosto, ritengo che la strategia vincente nell’interesse della scuola pubblica italiana possa e debba essere sempre quella della collaborazione.

 

 

Il segretario regionale di Snals Puglia

Prof. Vito Masciale

AVVISO IMPORTANTE

Lo Snals di BARI-BAT  mette a disposizione degli iscritti e degli interessati docenti esperti nella formazione per incontri di approfondimento in presenza  per la preparazione a:

Concorso PNRR 2

Concorso DSGA

Concorso Dirigenti tecnici

Preparazione al test di accesso al TFA sostegno

Per ricevere ulteriori informazioni mandare una mail all’indirizzo info@snalsbari.it riceverete pronto riscontro

 

 

Dalle ore 14.00 di oggi, mercoledì 11 dicembre 2024, fino alle 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024 su istanze online, sarà possibile presentare la domanda di partecipazione alle nuove procedure concorsuali ordinarie, nell’ambito del cosiddetto “concorso PNRR 2”, per le scuole di ogni ordine e grado.

Sono  19.032 posti a disposizione, di cui il 25% – pari a 4.840 cattedre – riservato al Sostegno; del totale dei posti messi a bando, 8.355 sono destinati alla Scuola primaria e dell’infanzia e 10.677 alla Scuola secondaria di I e II grado. Partecipano al concorso gli aspiranti docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento.Per la Scuola secondaria possono partecipare anche coloro che, in possesso del titolo di studio previsto, hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque oppure hanno acquisito i 24 CFU/CFA previsti dall’ordinamento. Inoltre, possono partecipare con riserva coloro che non hanno ancora concluso i percorsi abilitanti attivati nell’anno accademico 2023/2024.

Per i posti di sostegno è necessario il possesso della relativa specializzazione.

 

Le procedure, gestite su base regionale, saranno articolate in tre fasi:

prova scritta computer-based: consiste in 50 quesiti a risposta multipla da svolgersi in 100 minuti, finalizzati a valutare le competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché le competenze digitali e la conoscenza della lingua inglese. Alla prova scritta accedono i candidati in possesso dei titoli previsti per la partecipazione al concorso;

⁠prova orale: volta ad accertare le specifiche competenze disciplinari, le competenze didattiche generali e la capacità di progettazione didattica. Vi accedono i candidati che hanno riportato un punteggio di almeno 70/100 nella prova scritta, entro il limite massimo del triplo dei posti a bando per la singola regione e classe di concorso;

valutazione dei titoli: riservata a coloro che hanno riportato un punteggio di almeno 70/100 nella prova orale.

La graduatoria dei vincitori sarà determinata nel limite massimo dei posti a bando per la singola regione e classe di concorso. Le procedure concorsuali si concluderanno entro l’estate e i vincitori saranno assunti a decorrere dal 1° settembre 2025.

Come sempre la segreteria provinciale e le sedi territoriali sono a disposizione degli iscritti per chiarimenti e per la compilazione della domanda.

 

E’ stato pubblicato, alla pagina https://reclutamento.istruzione.it/mim/dirigenti-tecnici/ e sul Portale InPA, il bando di “Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 145 dirigenti tecnici per le esigenze dell’Amministrazione centrale e periferica del Ministero dell’istruzione e del merito” (DDG prot. DGRUF-2269 del 9-12-2024).

Le domande di partecipazione, per le quali occorre disporre di SPID o CIE, dovranno essere compilate online su https://reclutamento.istruzione.it/, entro le ore 18:00 del 23 gennaio 2025.

 

 

 

Il MIM-DGPER, facendo seguito all’Avviso prot. n. 136060 del 05.09.2024 emanato a riscontro delle plurime istanze di accesso agli atti, ha pubblicato l’ulteriore Avviso n. 211297 del 06 dicembre 2024 avente per oggetto: “RISCONTRO ISTANZE DI ACCESSO (ex art. 22 e ss. L. 241/1990 ed ex art. 5 D.lgs.33/2013) ALLE AUTODICHIARAZIONI ALLEGATE ALLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE DEI CANDIDATI DI CUI ALLA PROCEDURA DI CUI AL DM N. 107/2023” (https://www.mim.gov.it/web/guest/-/avviso-n-211297-del-06-dicembre-2024). All’avviso sono allegate le “Dichiarazioni sostitutive atto di notorietà”.

 

In merito al ricorso azione n. 4 del 2024 in data 3 dicembre si è tenuta l’udienza dinanzi al TAR del Lazio.

Ebbene, il collegio giudicante ha emesso l’ordinanza n. 21955 stabilendo di estendere il contradittorio nei confronti del: Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR – Struttura di Missione per il PNRR.

Quindi, la prossima udienza sarà il 21 gennaio 2025.

Infine, si ricorda che  tutte le informazioni inerenti il ricorso saranno disponibili sul sito www.snals.it, nell’area ufficio legale (RICORSI proposti dall’Ufficio legale SNALS CONFSAL – Riepilogo per l’anno 2024) e sul sito di giustizia amministrativa.

Cordiali saluti.

Ufficio Legale

SNALS CONFSAL

F.to Elvira Serafini

 

Cari Colleghi, il Segretario Provinciale, il Prof. Vito Masciale, vi comunica che la sede territoriale SNALS di Bitonto, sarà aperta al pubblico ogni mercoledì dalle ore 16.30 alle 19.00.

 

Si è svolta, nel pomeriggio di ieri, al MIM, l’informativa sulle bozze dei bandi del prossimo concorso PNRR 2. Si avvia così la seconda procedura di reclutamento dei docenti sulla base del nuovo reclutamento avviato con il DL 36/22.

Ecco le principali novità:

I posti messi a concorso sono 19.032, di cui 8.355 nella primaria e infanzia e 10.667 per la secondaria.

 

Domande di partecipazione

Le domande di iscrizione ai due concorsi – primaria e infanzia e secondaria – sono distinte.

Bando della primaria e dell’infanzia, si può presentare istanza in un’unica regione per tutte le tipologie di posto per cui si ha titolo a insegnare. Il candidato che concorre per più tipologie di posti/gradi presenta un’unica istanza con l’indicazione delle procedure cui intende partecipare.

Bando della secondaria i candidati possono presentare istanza di partecipazione in una sola regione e per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonché per le distinte e relative procedure sul sostegno.

 

E’ imminente l’apertura della procedura per l’iscrizione al concorso. E   in questo concorso i candidati avranno solo 20 giorni a disposizione: dalle ore 14:00 del giorno in cui il bando viene pubblicato sul portale unico del reclutamento www.inpa.gov.it fino alle ore 23:59 del 19° giorno successivo a quello di apertura delle istanze.

Requisiti di accesso per scuola primaria e dell’infanzia

abilitazione ottenuta con la laurea in scienze della formazione primaria;

diploma magistrale abilitante o diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’a.s. 2001/2002.

In particolare per la scuola primaria:

corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’a.s. 1997-1998 aventi valore di abilitazione, incluso diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27;

per la scuola dell’ infanzia:

corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale abilitanti, iniziati entro as 1997-98, incluso il diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27.

Requisiti di accesso per la scuola secondaria:

laurea magistrale/specialistica/ V.O., diploma AFAM di II livello coerente con le classi di concorso + abilitazione specifica;

laurea magistrale/specialistica/ V.O., diploma AFAM di II livello + 3 anni di servizio negli ultimi 5 nelle scuole statali di cui almeno 1 nella specifica classe di concorso;

laurea magistrale/specialistica/ V.O., diploma AFAM di II livello + 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31 ottobre 2022

laurea magistrale/specialistica/ V.O., diploma AFAM di II livello, o titolo equipollente o equiparato + 30 CFU/CFA (articolo 2-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59) oppure essere iscritti al percorso per l’acquisizione dei 30 CFU/CFA con riserva da sciogliere entro il 30 giugno 2025;

laurea magistrale/specialistica/ V.O., diploma AFAM di II livello, o titolo equipollente o equiparato + iscrizione ai percorsi formativi abilitanti (DA 30 O DA 60 CFU/CFA) dell’a.a. 2023/24.

Requisiti di accesso ITP

abilitazione all’insegnamento per la specifica classe di concorso o titolo di acceso previsto dalla normativa vigente in materia di classi di concorso (diploma).

 

Requisiti per il sostegno:

titolo di accesso relativo allo specifico grado e specializzazione per le attività di sostegno didattico con disabilità.

 

Titoli esteri

titolo di accesso conseguito all’estero e riconosciuto in Italia oppure è possibile essere ammessi con riserva se, in relazione al titolo estero, si è presentata la domanda di riconoscimento.

Per le classi di concorso della tabella B è stato chiarito che entro il 31 dicembre 2024 saranno ancora validi come titolo di accesso la laurea + 24 CFU, conseguiti entro il 31 ottobre 2022 e il diploma ITP.

Il concorso si articola in una prova scritta e una prova orale

La prova scritta consiste in una prova computer based unica (cioè una per la scuola primaria e dell’infanzia e una per la secondaria) valida per tutte le classi di concorso e le tipologie di posto (comune e sostegno). La durata della prova è di 100 minuti e ogni quesito presenta 4 opzioni di risposta di cui solo 1 è corretta. Ogni risposta corretta varrà 2 punti, mentre le risposte sbagliate o non date non attribuiranno punteggio. Sarà necessario ottenere almeno 70/100 per superare la prova scritta.

Gli argomenti dei 50 quesiti sono così ripartiti:

10 quesiti di ambito pedagogico

15 di ambito psicopedagogico e aspetti relativi all’inclusione

15 di ambito metodologico didattico

5 relativi alla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del QCER

5 sulle competenze digitali e l’uso didattico delle tecnologie

La prova orale è volta ad accertare le conoscenze e competenze sulla disciplina/tipologia di posto, le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione didattica efficace e comprende anche la lezione simulata.

 

Per il sostegno la prova valuta la competenza nelle attività di sostegno, la capacità di definire ambienti di apprendimento, la progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’impiego didattico delle tecnologie.

 

La prova dura 30 minuti per la primaria e la scuola dell’infanzia e 45 minuti per la secondaria.

 

Le domande disciplinari sono estratte a sorte all’inizio della prova, l’argomento della lezione simulata è estratto 24 ore prima.

 

Sulla base delle recenti modifiche al regolamento concorsuale sono ammessi all’orale i candidati che hanno raggiunto il voto di almeno 70/100 in numero pari al massimo a tre volte i posti messi a bando.

 

La valutazione è espressa in 250^esimi , con 100 punti alla prova scritta, 100 all’orale/prova pratica, 50 ai titoli accademici, scientifici, professionali.

Per accedere all’orale  bisognerà rientrare nel triplo dei posti messi a bando. Se l’ultimo candidato utile e il primo escluso avranno lo stesso punteggio, anche quest’ultimo parteciperà all’orale. La prova orale sarà composta da domande disciplinari e da una lezione simulata. Anche in questo caso come per lo scritto, il punteggio minimo sarà di 70/100.

La graduatoria finale includerà solo i vincitori, ovvero i candidati rientranti nei posti banditi, tenendo conto anche delle riserve: il 30% dei posti sarà riservato a chi ha tre anni di servizio negli ultimi 10 anni nella scuola statale  di cui almeno 1 nella specifica classe di concorso/tipologia di posto  ex art. 13, cc. 9 e 10, DM 205/2023 e ulteriori  tre diverse tipologie di riserva: quella prevista dalla Legge 12 marzo 1999 n. 68 a favore dei lavoratori disabili, quella del decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66 relativa ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate e ufficiali di complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata, quella del decreto-legge 22 aprile 2023 n. 44 relativa agli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale. Le graduatorie comprenderanno un numero di candidati pari ai posti messi a bando, salvo eventuali surroghe in relazione a rinunce.

 

La  delegazione Snals :

– si è dichiarata fortemente contraria a questa seconda procedura concorsuale in presenza di numerosi idonei del precedente concorso PNRR 1, che per molte classi di concorso è ancora in svolgimento;

– ha chiesto venga prevista la partecipazione con riserva anche per gli specializzandi del TFA attualmente in corso ed un aumento dei posti per il sostegno;

– ha chiesto di calcolare i posti da mettere a bando al netto di quelli ancora da assegnare alle altre procedure concorsuali ancora in corso.

–  ha chiesto che gli idonei non vincitori del concorso PNRR 1 possano beneficiare di un punteggio aggiuntivo nella valutazione dei titoli per il superamento del concorso ordinario.

 

 

-ha chiesto all’Amministrazione di poter avere una informativa sui numeri delle immissioni in ruolo effettuate per il corrente anno scolastico e sulle graduatorie del concorso PNRR 1 che non verranno pubblicate entro il prossimo 10 dicembre e di prevedere la possibilità di conferire la nomina giuridica sui posti a ruolo assegnati per scorrimento dopo il 31 dicembre.

 

La segreteria provinciale e le sedi territoriali sono a disposizione come sempre degli iscritti per fornire ulteriori informazioni personalizzate e consulenza per l’invio della domanda.