Comunicato importante inizio corsi

Il corso preparatorio alla prova preselettiva per il prossimo bando di accesso al TFA sostegno avrà inizio sabato 7 dicembre alle ore 15.30 in Bari via Abbrescia 90 presso il salone della parrocchia Immacolata.

Il corso preparatorio per i concorsi della secondaria avrà invece inizio sabato 14 dicembre alle ore 16.30 sempre in via Abbrescia 90, Bari presso il salone della parrocchia Immacolata.

Si ricorda:

-I corsi sono riservati agli iscritti Snals

-le iscrizioni si possono effettuare il primo giorno e perciò vi invitiamo ad arrivare un po’ prima dell’inizio dell’incontro

-i corsi si articoleranno in 10 incontri base della durata di 2 ore ciascuno

-gli incontri si svolgeranno alternativamente di sabato e venerdi

-gli incontri   saranno tenuti da formatori e professionisti esperti e

di chiara fama

-è possibile frequentare entrambi i corsi

Per qualunque ulteriore  informazione scrivere una mail all’indirizzo snalsbari@gmail.com  o contattare la segreteria di Bari o delle sedi territoriali.

il segretario provinciale

prof. Vito Masciale

per il team formazione

prof.ssa R. De Matteis

 

 

 

personale ata

In data 4 dicembre 2019, si è svolto un incontro presso l’ARAN per il prosieguo dei lavori della Commissione sull’Ordinamento Professionale del personale ATA. Hanno partecipato il Dott. Mastrogiuseppe per l’Aran, i rappresentanti del Miur e le delegazioni sindacali.

Lo Snals-Confsal ha espresso la propria posizione, già elaborata in un documento fatto pervenire alla commissione e che si riporta di seguito:

“La declaratoria di area, fino ad ora assente, può essere utile per dare un’immediata indicazione di ciò che viene richiesto al personale in relazione ad attività, responsabilità, autonomia, conoscenze, capacità ed abilità, ma non può sostituire una chiara indicazione dei profili afferenti alle diverse aree ed una descrizione specifica delle mansioni da svolgere che, senza essere troppo rigide, dovranno delineare in maniera chiara e precisa quali sono i compiti specifici del personale operante all’interno della scuola, al fine di semplificare, per quanto possibile, il rapporto tra le diverse categorie di lavoratori.

Questo anche per il fatto che la scuola ha un organico che ogni anno è soggetto a modifiche, ha un elevato numero di persone con limitazioni nello svolgimento delle proprie mansioni e, a differenza degli altri comparti della pubblica amministrazione, ha un alto grado di mobilità del personale, per cui avere delle indicazioni precise relative al mansionario è fondamentale per far sì che chiunque sia in grado di poter conoscere a priori quale sarà il lavoro da svolgere a seconda del proprio profilo.

Siamo assolutamente contrari all’accorpamento delle Aree che andrebbe ad agire su figure professionali con diverse specificità e con titoli di accesso diversi, annullando di fatto il riconoscimento delle competenze differenti richieste.

Riteniamo sarebbe molto più utile al buon funzionamento della scuola l’introduzione di assistenti tecnici in tutti gli ordini di scuola e di una figura con competenze sociosanitarie in possesso delle giuste conoscenze per l’assistenza e la cura degli alunni disabili.

Porterebbe maggior qualità al mondo scolastico creare dei percorsi di formazione per tutto il personale in ingresso, con l’accertamento del livello di competenze e mantenere la possibilità di una progressione di carriera tramite passaggi verticali, che tenga conto degli incarichi avuti durante il proprio percorso lavorativo e dell’anzianità maturata nel ruolo di provenienza, ma sottoponga comunque ad un corso di formazione che accerti le competenze acquisite.

In relazione alla proposta di accorpamento delle aree C e D, emersa durante l’incontro del 12 novembre, non esiste per noi nessuna possibilità di accettare tale operazione. Intanto perché le figure di cui si parla prevedono titoli di accesso diversi, ma, soprattutto, perché riteniamo che l’utilizzo dell’incarico specifico possa essere utile per il riconoscimento di professionalità esistenti o anche uno strumento di miglioramento professionale,  ma non può e non deve essere l’unico mezzo per arrivare a ricoprire dei posti fondamentali come il profilo di DSGA. Quest’ultimo prevede responsabilità e competenze che meritano di essere riconosciute e valorizzate, non mortificate dalla decisione del DS di conferire un incarico specifico che, per sua natura, è di durata annuale e non offre quindi certezza di continuità e stabilità e rischia di diventare anzi uno strumento di prevaricazione nelle mani del Dirigente.

Infine riteniamo invece utile popolare l’area C magari con gli assistenti amministrativi in possesso della seconda posizione economica, per dare alle scuole la presenza di un tramite tra il DSGA e gli AA/AT che possa effettuare la sostituzione del DSGA, che coordini il lavoro e sia di supporto nella sempre più complessa gestione dell’attività amministrativa”.

Durante l’incontro le OO.SS. hanno rappresentato le proprie posizioni che, in linea di massima, coincidono per quanto riguarda l’accorpamento delle Aree, con un’apertura relativamente alle aree A e AS che potrebbero confluire in un’unica area con il mantenimento delle fasce stipendiali in godimento tramite l’attribuzione di un’indennità.

Si è discusso ampiamente circa l’utilizzo degli incarichi specifici per il raggiungimento di livelli stipendiali  diversi e sul mantenimento delle progressioni di carriera, oltre che sulle mansioni richieste per l’assistenza agli alunni disabili legate, attualmente, al possesso della prima posizione economica, e si è presa in considerazione la possibilità dell’introduzione di una figura dedicata o di un percorso formativo diverso e più specializzato per coloro che, nell’ambito dell’area A, sono addetti a queste mansioni.

Il Dott. Mastrogiuseppe si è impegnato ad approfondire sia il discorso legato alle procedure e alla classificazione giuridica delle progressioni economiche, sia alla presenza degli alunni disabili nelle diverse scuole e all’approccio delle varie amministrazioni coinvolte nella gestione degli stessi, per poter verificare la fattibilità delle proposte emerse durante l’incontro.

 

Decreto scuola e ricerca, al Ministro chiediamo coerenza e determinazione. Disattesi accordi e impegni, grave invasione di campo su materie contrattuali.

 

La Camera ha approvato nella seduta del 3 dicembre, in prima lettura, la legge di conversione del Decreto Legge 126/2019 su scuola e ricerca, stravolgendo su molti punti le intese alle quali il Decreto doveva dare concreta attuazione.  Pesante l’invasione di campo su materie di natura sindacale, come la mobilità. Eluso, ad oggi, l’impegno riguardante le misure da inserire nella legge di bilancio sul sistema delle abilitazioni e per la valorizzazione professionale di docenti e Ata.

Un governo che sottoscrive un accordo e assume degli impegni davanti ai lavoratori deve essere coerente e rispettarli fino in fondo. Ciò significa anche farsi carico in modo attivo di garantire sugli impegni assunti il necessario consenso in Parlamento, pena il venir meno di credibilità e affidabilità del Governo stesso.

Quella che si sta delineando è invece una situazione grave e assai preoccupante, suscettibile di vanificare il buon lavoro fatto ai tavoli di confronto col MIUR nei mesi scorsi. Le invasioni di campo su materie contrattuali ci riportano ad anni e contesti politici che credevamo superati e che vengono inopinatamente riproposti, un passo indietro che tende ad azzerare quanto di positivo abbiamo realizzato in materia di valorizzazione delle relazioni sindacali.

È urgente un confronto col Ministro per una verifica che chiediamo avvenga quanto prima perché possa avere incidenza sul dibattito parlamentare in corso.

Roma, 3 dicembre 2019

Flc  CGIL

CISL  FSUR

UIL Scuola Rua

SNALS  Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

 

Si informa che in vista delle prossime tornate concorsuali

l’area formazione dello Snals Bari-Bat sta organizzando corsi preparatori per  tutti gli ordini di scuola e per il prossimo Tfa sostegno.  L’attività sarà riservata agli iscritti Snals.

Si invitano gli interessati  a seguire con attenzione le comunicazioni sul sito e a inviare una pre-adesione non impegnativa indicando  i dati anagrafici, il tipo di corso a cui si è interessati, il titolo di studio, se si è in possesso dei 24 cfu, l’attuale posizione lavorativa, indirizzo mail e numero di cellulare a : snalsbari@gmail.com  per poter ricevere informazioni personalizzate.

Il segretario provinciale

Prof. Vito Masciale

Si è svolto, presso l’Aran, il terzo incontro sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali nella scuola e sulle procedure di conciliazione in caso di sciopero.

Per l’Aran era presente il Direttore Pierluigi Mastrogiuseppe.

La discussione è proseguita sulla bozza di accordo predisposta dall’Aran su sollecitazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge 146/90.

Rispetto alla bozza precedente non abbiamo rilevato alcuna modifica significativa sul piano sostanziale, anche se sono state recepite alcune proposte come quella di considerare, tra le altre, come prestazione indispensabile del servizio istruzione gli scrutini finali e non quelli intermedi. La bozza ha anche snellito le comunicazioni in capo alle scuole sulle singole iniziative di sciopero.

Sui settori dell’Università e della Ricerca abbiamo chiesto che tra le prestazioni indispensabili dell’area sicurezza, connesse ai rispettivi servizi essenziali, sia inserito il riferimento esclusivo al personale già impegnato ordinariamente ai reparti interessati dalle misure preventive.

Le nostre osservazioni sul contingentamento dei docenti come quelle delle altre organizzazioni sindacali sono rimaste inascoltate.

Lo Snals-Confsal ha ribadito la propria totale indisponibilità a sottoscrivere un’intesa che limita il diritto di sciopero, estende i contingenti obbligatori ai docenti senza tutelare nemmeno in maniera adeguata ed equilibrata il diritto all’istruzione.

Secondo lo Snals-Confsal la proposta dall’Aran si fonda su una discutibile oltre che illegittima ridefinizione dell’Istruzione scolastica come servizio essenziale senza il riferimento alle particolari prestazioni quali scrutini, ecc., già previste dalla legge 146/90.

Il servizio di istruzione non può essere assimilato ad altri servizi pubblici essenziali senza poi ridurlo a semplice servizio di vigilanza, come se il servizio erogato dalle scuole fosse quello di vigilare. La vigilanza è solo un dovere finalizzato all’erogazione del servizio di istruzione e non viceversa.

Nel servizio di istruzione ed in particolare nel servizio di insegnamento non potranno mai essere determinati quali siano i servizi minimi garantiti in quanto connotati da esigenze speciali, come nel caso ad esempio dei treni ad alta velocità rispetto agli altri.

Nella scuola tutti hanno i medesimi diritti.

Continuiamo ad essere contrari al trasferimento alle scuole del compito di definire i criteri per la determinazione dei contingenti del personale docente. Si creerebbero notevoli disparità di funzionamento tra le scuole e gravi rischi per la sicurezza e l’incolumità degli alunni.

Senza sostanziali modifiche, quindi, la proposta dell’Aran è irricevibile e non accetteremo mai che il diritto di sciopero sia limitato, come non consentiremo qualsiasi compressione del diritto di sciopero del personale docente.

Il confronto proseguirà lunedì 16 dicembre.

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, indetta dall’ONU, lo Snals Confsal vuole affermare con determinazione la necessità di un impegno sempre più intenso della Scuola, dell’Afam, dell’Università e della Ricerca contro una piaga che continua ad affliggere il nostro Paese ed il resto del mondo.

95 femminicidi dall’inizio dell’anno in Italia rappresentano numeri impressionanti, nonostante il calo rispetto al 2018. Ma la violenza contro le donne ha mille forme: molestie, abusi, pressioni psicologiche, pari opportunità negate.

A fronte di una legislazione italiana contro la violenza di genere adeguata e d’esempio per il resto dell’Europa, resta un grave problema culturale che pervade ancora la nostra società. È su questo terreno che il sindacato e il comparto che rappresenta devono agire efficacemente.

L’istruzione e la cultura, infatti, possono cambiare il modo di pensare e possono abbattere gli stereotipi che attraversano la vita di ogni donna e che sono spesso alla base dei tragici fatti di cronaca cui esse sono vittime.

Ecco perché la scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie, le università, l’alta formazione coreutica e musicale, gli enti di ricerca, avendo una funzione determinante nella formazione delle persone e nella crescita culturale del Paese, rivestono un ruolo chiave nella diffusione della cultura del rispetto e del riconoscimento delle differenze di genere.

Sono queste istituzioni che con il proprio impegno quotidiano possono innescare il cambiamento.

25 Nov 2019

 

Assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, accolte le richieste dei sindacati

 

Si profila una soluzione positiva per la vertenza degli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA da almeno tre anni, per i quali si rivendicava la possibilità di partecipare, anche se non in possesso del titolo specifico, alla procedura di reclutamento straordinaria prevista dal dl 126/2019. Possibilità che ora è prevista in un emendamento sostenuto dalla maggioranza al decreto in via di conversione, fatto proprio dalle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera.

Si evita in questo modo una palese ingiustizia nei confronti di personale che per anni ha permesso il regolare funzionamento amministrativo di centinaia di scuole, che sarebbe risultato escluso da una procedura straordinaria finalizzata proprio a riconoscere l’esperienza di lavoro maturata sul campo.

Il risultato ottenuto è frutto di una mobilitazione sostenuta in modo attivo e compatto dal personale e condotta con lucidità e determinazione su un piano squisitamente sindacale, che si conferma ancora una volta come la via giusta e più efficace per rappresentare e tutelare gli interessi dei lavoratori. Con l’emendamento approvato si ristabilisce una linea di maggiore coerenza del decreto rispetto alle intese da cui è scaturito, su problemi la cui urgente soluzione è una necessità più volte rivendicata.

Il provvedimento approderà nei prossimi giorni in Aula, l’auspicio è che il suo percorso proceda in modo sollecito verso una definitiva approvazione col più ampio consenso possibile.

Roma, 21 novembre 2019

Flc CGIL

CISL Scuola

UIL Scuola Rua

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

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COMUNICATO STAMPA

ISTRUZIONE E RICERCA SONO UNA RISORSA PER IL PAESE

Manifestazione dei sindacati al Teatro Quirino
Impegno comune per maggiori investimenti per istruzione e ricerca
e risorse per il contratto

 

L’iter del decreto destinato al personale precario e le risorse nella manovra economica  sono stati centrali negli interventi dei delegati giunti da tutta Italia e dei segretari generali delle cinque organizzazioni – FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams – durante l’iniziativa nazionale al Teatro Quirino di Roma.

Filo comune, la convinzione che occorra intensificare la fase di mobilitazione in atto per una decisa svolta nelle scelte di Governo.

Gli scarsi investimenti in conoscenza hanno determinato una non più tollerabile perdita di prestigio professionale per chi lavora in settori che sono invece di importanza strategica per il Paese. Il giusto riconoscimento professionale di tutto il personale si riconquista innanzitutto attraverso il rinnovo del contratto per il quale vanno individuate subito le risorse necessarie, ancora ben lontane dall’aumento a tre cifre promesso.

Forte il richiamo, in tutti gli interventi, all’esigenza di rinsaldare a ogni livello un impegno unitario che si è rivelato di grande efficacia su partite decisive per la rappresentanza e la tutela del lavoro, ridando spazio e ruolo alla contrattazione; per questo i segretari generali dei cinque sindacati hanno ribadito la volontà di continuare in un’azione comune nel confronto con Palazzo Chigi per ottenere il rispetto degli accordi sottoscritti col Governo in carica e con quello precedente.

Prosegue, dunque, la mobilitazione avviata dalle cinque maggiori organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca, con iniziative che si stanno moltiplicando sui territori e che potranno avere ulteriori sviluppi in relazione all’andamento della discussione sulla legge di bilancio.

Nel pomeriggio è previsto il presidio davanti a Montecitorio degli assistenti amministrativi facenti funzione che chiedono di poter accedere al concorso straordinario per posti di DSGA previsto dal decreto sul precariato.

Roma, 20 novembre 2019

 

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Con l’ipotesi di contratto sottoscritto tra Miur e Organizzazioni Sindacali sono stati definiti i criteri per ripartire direttamente alle scuole le risorse per la formazione del personale docente, educativo e ATA. Il 60% delle risorse disponibili sarà assegnato alle scuole, la parte restante resterà a disposizione dell’Amministrazione centrale per le attività di formazione a carattere nazionale.

Dopo molti anni la materia della formazione è stata ricondotta alla contrattazione, come previsto dal CCNL 2016/2018.

Si tratta di una grande innovazione perché le scuole, in piena autonomia, potranno utilizzare le risorse assegnate per programmare e finanziare il proprio piano di formazione in coerenza con il Ptof, nel rispetto delle prerogative degli organismi collegiali e riconoscendo anche il diritto alla formazione nella modalità dell’autoaggiornamento individuale.

Alle scuole polo è affidata la funzione di coordinamento della gestione delle attività di formazione promosse direttamente dal Miur e non realizzabili dalle scuole singolarmente (come la formazione per i neo-assunti).

Le risorse assegnate a livello di scuola dovranno essere oggetto di contrattazione integrativa al fine di stabilirne i criteri di ripartizione.

Per il sistema scolastico è un grande e positivo cambiamento, perché alle scuole autonome e al personale viene riconosciuto pieno diritto di progettazione riguardo alla formazione, superando il sistema basato sulle scuole polo e le reti di ambito introdotto con la legge 107/2015. Infine viene affermata la centralità della comunità educante, attuando pienamente quanto previsto dal CCNL e dal DPR 275/99 in ordine a competenze e prerogative decisionali degli organi collegiali.

È senz’altro di grande rilevanza il fatto che tra le azioni finanziabili rientrino quelle rivolte alla formazione per la sicurezza degli ambienti di lavoro. Si è inoltre ottenuto l’impegno prioritario del Ministero a prevedere apposite coperture attraverso i fondi delle legge 440/97 per la formazione finalizzata alle posizioni economiche ATA e per i processi di internalizzazione del personale.

Roma, 20 novembre 2019

 

Allegati:

– Comunicato 20/11/2019

– Ipotesi di CCNI concernente i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale docente, educativo ed A.T.A. aa.ss. triennio 2019/20, 2020/21, 2021/22, sottoscritto il giorno 19/11/2019

– Verbale: esito del confronto del 18 novembre 2019

Investimenti veri da destinare all’istruzione e alla ricerca nella legge di Bilancio, a partire dalle risorse per il contratto: Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

Investimenti per istruzione e ricerca e risorse per il contratto.

Il 20 novembre riunione dei direttivi unitari al Quirino di Roma.

 

Investimenti veri da destinare all’istruzione e alla ricerca nella legge di Bilancio, a partire dalle risorse per il contratto: questo l’obiettivo principale dell’iniziativa che mercoledì 20 novembre al teatro Quirino di Roma vedrà riuniti i direttivi unitari di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.

L’assemblea, in programma a partire dalle ore 10, prevede interventi dei delegati e dei segretari generali delle cinque organizzazioni che esamineranno anche le questioni oggetto del decreto 126/2019, in via di conversione, e della legge di bilancio per il 2020.

Nel pomeriggio i componenti dei direttivi prenderanno parte al presidio del personale ATA e in particolare degli assistenti amministrativi facenti funzione,  in programma davanti a Montecitorio.

Con l’iniziativa del 20 novembre prosegue, dunque, la mobilitazione avviata dalle cinque maggiori organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca promotrici la scorsa settimana del sit-in sui temi del reclutamento e del precariato.

Roma, 18 novembre 2019

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