m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000172.09-08-2024 DISPOSIZIONI RUOLO ATA
ecco i posti per ruolo e regione
m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000172.09-08-2024 DISPOSIZIONI RUOLO ATA
ecco i posti per ruolo e regione
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 agosto 2024 il “Regolamento concernente la disciplina dei concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato dei dirigenti tecnici con funzioni ispettive del Ministero dell’istruzione e del merito”, ai sensi dell’articolo 420, comma 7, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. (24G00126) (GU Serie Generale n.183 del 06-08-2024).
Il decreto era stato firmato dal Ministro il 12 giugno scorso ed entrerà in vigore il 21 agosto.
Il Decreto stabilisce i criteri generali relativi alle procedure di assunzione che di seguito riassumiamo :
le principali disposizioni:
Potranno partecipare alle procedure selettive i dirigenti scolastici o i docenti che avranno maturato dieci anni di servizio (anche non di ruolo);
Il bando di concorso emanato dal Ministero definirà nello specifico le modalità attuative e le fasi della procedura che avrà comunque carattere nazionale e sarà gestita da una commissione-madre e da eventuali sottocommissioni;
Il concorso si articolerà in:
un’eventuale prova preselettiva (60 quesiti a risposta multipla), se il numero dei candidati che presenterà domanda di partecipazione fosse superiore a dieci volte il numero dei posti complessivamente messi a concorso;
Contrariamente ad altre procedure concorsuali, per la preselettiva è previsto che tra le quattro opzioni presenti per ciascuna domanda della prova preselettiva, la mancata risposta sia valutata zero mentre una risposta errata comporti una penalità;
alle prove scritte sarà ammesso un numero di candidati pari a otto volte i posti messi a bando; ;
due prove scritte (la prima consistente in sette quesiti a risposta aperta e la seconda di carattere teorico-pratico);
Saranno ammessi a partecipare all’orale i candidati che in ciascuna prova scritta avranno ottenuto un punteggio pari o superiore a 49 punti,
Prova orale;
Con un punteggio pari o superiore a 42 punti si intenderà superata la prova orale
Nel corso della prova orale saranno verificate anche le competenze in lingua inglese e di informatica;
La commissione esaminatrice e le sottocommissioni eventualmente necessarie disporranno complessivamente di 210 punti così ripartiti: a) 70 punti per la prima prova scritta; b) 70 punti per la seconda prova scritta; c) 60 punti per la prova orale; d) 10 punti per i titoli;
La commissione esaminatrice verrà nominata con decreto del competente dirigente generale dell’amministrazione centrale del Ministero e sarà composta da:
Nel Regolamento sono presenti anche quattro allegati:
In data odierna si svolta al MIM la riunione per l’informativa sindacale sui seguenti punti:
nomine in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2024/25;
modelli incarico di Direzione DSGA;
assunzioni a Tempo Indeterminato personale educativo e IRC.
Per l’Amministrazione erano presenti il Dott. Volontè e la Dott.ssa Calvosa
Nomine in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2024/25;
In riferimento al primo punto viene illustrato il Decreto relativo alle immissioni in ruolo del personale ATA. Al decreto sono allegate le tabelle di ripartizione a livello Regionale.
In base alla normativa vigente che impone il turnover, sono previste complessivamente n. 10336 assunzioni a Tempo Indeterminato di personale ATA ripartiti nei diversi ruoli come di seguito indicato:
DSGA n. 1.192
Assistenti Amministrativi n. 2.013
Assistenti Tecnici n. 601
Collaboratori Scolastici n. 6.516
Addetti Aziende Agrarie n. 6
Guardarobieri n. 7
Cuochi n. 1
L’amministrazione ha evidenziato :
che con il criterio delle assunzioni sulla base del turnover per il prossimo anno scolastico ci saranno immissioni in ruolo rispetto al precedente anno scolastico.
che assumendo in ruolo n. 1192 DSGA degli attuali facenti Funzione, su un totale di 2.323 sedi vacanti non si risolve il problema di tale figura professionale.
La delegazione Snals-Confsal ha ribadito con forza che le assunzioni dovrebbero essere fatte sul totale dei posti vacanti e disponibili e ha chiesto che unitamente al decreto e alle tabelle venga diramata una circolare esplicativa.
Per quanto riguarda le varie bozze di contratto per i DSGA è stato chiesto che venga meglio specificato l’aspetto retributivo spettante agli stessi.
Tabelle nomine in ruolo ATA 24-25
Immissioni in ruolo del personale educativo per l’anno scolastico 2024/25
L’Amministrazione ha poi annunciato l’immissione in ruolo di 43 unità di personale educativo per il prossimo anno scolastico. Questo numero deriva dalla differenza tra 48 pensionamenti e 5 posti in esubero da riassorbire, nonostante il numero complessivo di posti vacanti sia di ben 486. Le assunzioni copriranno solo il turnover. Lo Snals-Confsal insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto che la distribuzione del contingente avvenga sulle province tramite un calcolo proporzionale “secco”. Nel Decreto Ministeriale si consente agli Uffici Scolastici Regionali di assegnare a province diverse i posti non utilizzati per mancanza di aspiranti
La nostra delegazione ha chiesto, al termine dell’incontro, di poter conoscere la dislocazione dei posti dei pensionamenti e di quelli in esubero.
Immissioni in ruolo degli insegnanti di religione cattolica per l’anno scolastico 2024/2025
In attesa dell’espletamento dei due concorsi previsti (concorso ordinario e procedura straordinaria), le immissioni in ruolo saranno effettuate mediante scorrimento delle graduatorie generali di merito del concorso riservato 2004.
Le assunzioni a tempo indeterminato saranno corrispondenti al numero delle cessazioni registrate per l’anno scolastico 2024/2025 detratti i posti in esubero (regola generale del turnover).
Il contingente nazionale sarà poi ripartito in contingenti regionali sulla base delle cessazioni di ciascuna regione in misura proporzionale ai posti disponibili in organico per l’a.s. 2024/25.
In questa estate rovente per la scuola italiana , non solo dal punto di vista meteo , in perfetta coerenza con quanto è nel DNA dello Snals” essere sempre al fianco dei propri iscritti” la sede provinciale e le sedi territoriali sospenderanno la consulenza in presenza SOLTANTO dal 13 agosto e la riprenderanno dal 19 agosto .
Buon ferragosto a tutta la grande famiglia Snals
“Se queste sono le regole per ridisegnare la rete regionale delle scuola, lo Snals Puglia non ci sta. Oggi la Giunta, approvando le Linee di indirizzo per il dimensionamento 2025/26, ha dato il via alla prossima battaglia sindacale d’autunno per la sopravvivenza della scuola pubblica di qualità e nel rispetto del dettato costituzionale.” Lo Snals Puglia è pronto ed ha le idee ben chiare, più volte espresse dal segretario regionale, Vito Masciale, all’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, e ribadite dopo l’ok al documento, già contestato dalle sigle della scuola.
“Basta con tagli e dimensionamenti nel primo ciclo dell’istruzione”: è stata la richiesta esplicita fatta dal sindacalista in occasione dell’ultimo tavolo di confronto, ma “il testo approvato oggi dalla Giunta non è rassicurante da questo punto di vista. Se, infatti, dice che le possibilità di accorpamento cominceranno dalle scuole del secondo ciclo, non esclude affatto di toccare il primo con altri tagli alle autonomie. Le diciotto autonomie che la Puglia perderà nell’anno scolastico 2025/26 devono insistere solo sul secondo ciclo, a meno di proposte provenienti dalle scuole del primo ciclo interessate ad eventuali fusioni. Lo Snals ritiene fondamentale il ruolo dei tavoli tecnici previsti, anche con gli enti locali. I tempi indicati nel documento che oggi ha avuto l’ok dalla Giunta sono abbastanza stretti.” Lo Snals vigilerà e farà da pungolo in tutte le sedi perché il tempo a disposizione sia impegnato fino all’ultimo secondo per cercare le soluzioni migliori per la scuola pugliese,fermo restando che siamo contrari a qualunque forma di dimensionamento.“, conclude il segretario Masciale
Il disegno di legge sulla riforma degli istituti tecnici e professionali che istituisce la filiera tecnologica professionale 4+2, voluto dal Ministro Valditara, è Legge. La Camera, con 156 voti favorevoli, 97 contrari e 19 astenuti, ha approvato in via definitiva il disegno di legge. L’approvazione della Legge rappresenta solo il primo passo di un lungo processo. Per rendere effettiva la riforma saranno necessari: due decreti attuativi, da emanare di concerto con altri ministeri e previa intesa in Conferenza unificata, l’entrata in vigore delle disposizioni per l’attuazione entro il 31 dicembre 2024, come previsto dal PNRR e l’allineamento della riforma con il sistema degli ITS Academy.
In cosa consiste la riforma?
Tra le misure che rendono effettiva la riforma c’è l’allineamento della riforma del 4+2 degli istituti tecnici e professionali alla riforma del sistema degli Its Academy (istituti tecnologici superiori).
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Disegno di Legge, previa intesa in Conferenza unificata, un decreto del Mim, di concerto con il Mef, il Mur e il Min Lavoro dovrà definire i criteri di stipula degli accordi, le modalità di adesione alle reti o campus e le relative condizioni di avvio, le modalità di integrazione e di ampliamento dell’offerta formativa stabilite dagli accordi e le relative attività di monitoraggio e valutazione, l’individuazione del numero massimo di istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, istituzioni che erogano percorsi di istruzione tecnica e professionale e istituzioni formative accreditate dalle regioni, rispetto a quelle attive sul territorio regionale, coinvolte nella sperimentazione, fermo restando quanto previsto dalla riforma degli Its (sulla verifica e valutazione finali e certificazione dei percorsi formativi e dei relativi crediti e sui raccordi tra il sistema universitario, gli Its Academy e le istituzioni dell’Afam).
La sperimentazione del 4+2
La sperimentazione del 4+2 è stata avviata a gennaio scorso ,da settembre altre scuole potranno decidere di aderire. Sul 4+2, un ruolo importante lo hanno le regioni che, attraverso gli accordi, possono aderire alla filiera tecnologico-professionale, assicurando la programmazione dei percorsi della filiera, e ne definiscono le modalità realizzative. La riforma dei tecnici e professionali del 4+2,vedrà inoltre l’istituzione presso il Mim di una Struttura tecnica per la promozione della filiera tecnologico-professionale a partire dal 1 gennaio 2024: data che sarà necessariamente successiva all’entrata in vigore della riforma. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della riforma, un decreto del Mim deve istituire presso questa Struttura il Comitato di monitoraggio nazionale per la filiera formativa tecnologico-professionale.
Gli aspetti più rilevanti della riforma
L’introduzione del “campus”, una comunità composta da scuole, centri di formazione professionale e Its Academy, incentrata sulla centralità dello studente. La proposta include la collaborazione a tempo determinato con docenti esterni, provenienti dal mondo delle imprese, per colmare lacune di competenze tecniche.
Gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere ai percorsi formativi degli ITS Academy e sostenere l’esame di Stato presso l’istituto professionale assegnato, costituendo dunque il modello 4+2.
L’iniziativa ha lo scopo di adeguare e ampliare l’offerta formativa, promuovendo i passaggi fra percorsi diversi e la certificazione delle competenze acquisite.
Si prevedono anche la promozione di accordi di partenariato per incrementare l’alternanza scuola-lavoro e i contratti di apprendistato, valorizzando le opere soggette a diritto d’autore e proprietà industriale realizzate nei percorsi tecnici e professionali.
I sistemi di formazione regionale possono aderire alla sperimentazione, validata dall’Invalsi per garantire una formazione equiparabile a quella statale. È un’opportunità che estende la possibilità per gli studenti di iscriversi non solo agli ITS, ma anche all’università.
Altri punti fondamentali della riforma
Al fine di attivare delle attività collegate al territorio vengono introdotte delle quote di orario a disposizione della scuola che vanno dal 14,8% per il biennio, al 17,6% per il secondo biennio e 43,75 per il quinto anno. Un utilizzo non obbligatorio, ma facoltativo.
A questo si aggiunge anche la quota dell’autonomia pari al 25% dell’orario con il fine di potenziare gli insegnamenti o di attivarne dei nuovi. Percentuale che per il quinto anno diventa del 30% con lo scopo di attivare, in coerenza con il PECUP, tirocini, stage, percorsi orientativi e rafforzare i collegamenti con il mondo del lavoro anche a livello internazionale.
La riforma prevede anche una rimodulazione degli orari, che saranno così articolati:
primo biennio: 1221 ore parte generale (sarà ridotta di 99 ore), 891 ore parte di indirizzo (sarà aumentata di 99 ore);
secondo biennio 990 ore (parte generale), 1122 ore (parte di indirizzo);
quinto anno: 990 complessive (462 ore parte generale, 528 ore parte di indirizzo. Con riduzione di 33 ore ciascuna).
Patti educativi 4.0.
Saranno gli accordi che gli istituti tecnici e professionali possono instaurare con ITS, Università, enti di ricerca, di formazione, nonché imprese con lo scopo di condividere il bagaglio di conoscenze e usufruire di laboratori avanzati, nonché di realizzare percorsi PCTO innovativi.
Formazione dei docenti.
Questi potranno effettuare corsi di formazione all’interno delle aziende con le quali le scuole instaureranno rapporti di collaborazione. Una soluzione che porterà a una maggiore interrelazione tra i due mondi e una acquisizione di conoscenze da parte delle istituzioni scolastiche che potranno spendere ai fini del potenziamento dell’offerta formativa maggi0rmente corrispondente al mondo del lavoro.
La sperimentazione della nuova filiera 4+2
Il Ministero ha già fatto partire la sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale (4+2), permettendo fino al 10 febbraio l’iscrizione a tali percorsi.
La nuova filiera tecnologico-professionale 4+2 valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’Istruzione tecnica e professionale rendendoli più:
efficaci per sviluppare le competenze chiave necessarie per la vita e per l’ingresso nel mondo del lavoro;
connessi con il mondo del lavoro, con un’attenzione particolare ai nuovi lavori e alle professionalità emergenti;
attrattivi, poiché basati su esperienze pratiche e laboratoriali;
aperti alle opportunità di studio e di lavoro anche all’estero;
collegati in maniera ancor più diretta alle realtà produttive dei territori.
Gli studenti iscritti:
raggiungono con un anno di anticipo il profilo in uscita del quinto anno di corso degli indirizzi di studio come avviene in molti altri Paesi europei;
usufruiscono di opportunità formative direttamente collegate alle imprese e alle nuove professioni grazie all’apporto di lezioni e di attività laboratoriali tenute da esperti provenienti dalle aziende e dal mondo del lavoro;
fanno esperienze dirette e concrete, grazie al potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato formativo;
sviluppano competenze orientate alla specializzazione tecnologica grazie al collegamento organico e strutturato con gli Istituti Tecnici Superiori (ITS Academy);
raggiungono le competenze STEM e linguistiche richieste per l’accesso al mondo del lavoro mediante il rafforzamento delle iniziative di internazionalizzazione.
A quattro anni gli studenti conseguono il diploma con lo stesso valore legale di quello quinquennale e potranno continuare con un percorso di due anni in un ITS Academy oppure iscriversi all’università o lavorare.
DIMENSIONAMENTO, MASCIALE (SNALS/CONFSAL PUGLIA): “CONTRARI AI TAGLI SULLE AUTONOMIE. REGIONE NON CEDA A RICATTI.”
“Nell’anno scolastico 2025/26 la provincia di Bari e quella di Foggia perderanno quattro autonomie scolastiche ciascuna, tre Lecce e Taranto, due Brindisi e BAT. Al momento, non vi è alcuna rassicurazione tangibile da parte della Regione Puglia sulla volontà di risparmiare da nuovi tagli il primo ciclo di istruzione, già pesantemente provato dal Piano di dimensionamento scolastico 2024/25. Sarò ripetitivo, forse, ma voglio ricordare all’assessore Leo che lo scorso anno abbiamo tollerato soluzioni indigeste, che secondo Snals mettevano a repentaglio persino la sicurezza delle scuole, a fronte di un preciso impegno per il futuro: bilanciare gli interventi sulla rete scolastica pugliese per gli anni a venire. L’ obiettivo è garantire equilibrio tra ordini di scuole e parità di trattamento per i territori. Non ci sembra si vada in questa direzione.” È il commento del segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale, alle novità emerse nell’incontro di ieri pomeriggio tra organizzazioni sindacali e assessore all’istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, sulle linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico 2025/26.
“Snals chiede maggiore chiarezza sulle Linee di indirizzo e di ricevere il 21 settembre, non un giorno dopo, le risultanze dei tavoli tecnici provinciali. – ribadisce il sindacalista – Questa volta non accetteremo un “no” da parte della Città Metropolitana di Bari, che l’anno scorso si rifiutò persino di presentare proposte di dimensionamento per il secondo ciclo (di cui è competente, ndr). Il consigliere Bronzini minacciò le dimissioni, se fosse stato costretto a piegarsi alle richieste dei sindacati. Leo, questo lo comprendo, allora agì da mediatore, chiedendoci un sacrificio. Questa volta, però, Regione non ceda a ricatti. Gli enti territoriali devono limitarsi a fare proposte, non a dettare legge.”
Sono molti gli aspetti del dimensionamento che preoccupano lo Snals. In primis, c’è la salvaguardia dei posti di lavoro perché “è vero che non chiudono plessi, ma questo non vuol dire niente. I tagli alle autonomie sono tagli occupazionali e qualunque considerazione ministeriale su risparmi veri o presunti non li giustifica. Dietro i numeri ci sono persone, scuole.” C’è poi la difficoltà di gestire, anche da un punto di vista amministrativo, mega-istituti da 1600 o 1800 alunni. Infine, ma non ultima, la questione sicurezza perché agli istituti nati dagli accorpamenti non viene garantito un numero adeguato di collaboratori scolastici e sono proprio questi i responsabili della vigilanza. Sono loro, cioè, che filtrano ingressi ed uscite nelle scuole.
Come preannunciato ecco ulteriori informazioni per supportare gli iscritti nella scelta delle 150 scuole .
Con avviso n. 115399 del 25 luglio 2204 il Ministero ha comunicato l’apertura delle funzioni relative sia alle supplenze come da OM n. 88/2024 sia per le supplenze finalizzate al ruolo da GPS sostegno prima fascia come da DM n. 111 del 6 giugno 2024
Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica nel periodo compreso tra il 26 luglio ore 9:00 e il 7 agosto ore 14:00
Visti i tempi ristretti previsti dal ministero al fine di poter assicurare la consulenza a quanti più iscritti possibili oltre alla richiesta di appuntamento fissato tramite mail all’indirizzo info@snals bari.it vi invitiamo seguendo le indicazioni pubblicate sul sito , e che continueremo a pubblicare nei vari dettagli, e diffuse in chat a compilare la domanda in autonomia , salvarla in bozza e recarsi presso la sede provinciale e le sedi territoriali soltanto per la verifica della esatta compilazione della stessa.
Si ringrazia anticipatamente per la cortese collaborazione che sicuramente vorrete fornire .
La presentazione della domanda per esprime le 150 preferenze è su istanze online.
Di seguito il link : https://www.istruzione.it/polis/Istanzeonline.htm
La Funzione si chiama “informatizzazione nomine supplenze”.
Data inizio 26 luglio data scadenza 7 agosto ore 14.00.
Chi deve compilare le 150 preferenze?
Tutti coloro che hanno fatto la domanda GAE a marzo e tutti coloro che hanno fatto la
domanda GPS a giugno.
A cosa servono le 150 preferenze?
Servono a candidarsi per avere un incarico al 30 giugno o 31 agosto.
Chi ha presentato le domande GAE o GPS ha 2 possibilità di essere chiamato a lavorare a scuola per una supplenza:
1. dall’ambito territoriale attraverso domanda delle 150 preferenze;
2. dalle graduatorie di istituto delle 20 scuole (le 20 scuole che sono state  inserite per ogni classe di concorso nella domanda GPS o modello GAE).
Si precisa che le 150 preferenze sono 150 “spazi” e non 150 scuole.
In questi 150 spazi  si possono  inserire a scelta  personale  individuale o singole scuole o comuni o distretti o intera provincia (novità di quest’anno).
Cosa sono i distretti?
Ogni provincia è divisa in un numero di distretti individuati dal MIM.
Province piccole sono composte da pochi distretti, le province grandi anche da 25 distretti.
Se nella domanda, per ogni mia classe di concorso, indico tutti i distretti ho la certezza di aver coperto tutte le scuole presenti nella mia provincia.
Altra cosa importante da sapere è che si hanno  a disposizione 150 spazi in tutto complessivamente  e per tutte le classi di concorso per cui è stata presentata la domanda.
Es .: se è stata presentata domanda per 4 classi di concorso i 150 spazi devono bastare per tutte le 4 classi di concorso; per detta ragione per coprire tutta la provincia non posso indicare  scuole singole ma vanno indicati  i distretti.
Non è importante l’ordine con cui sono inseriti  i distretti ma è importante l’inserimento di tutti i distretti; deve esserci comunque per ogni  classe di concorso per cui è stata presentata la domanda  la preferenza “ intera provincia”.
Sia se si inseriscono  le preferenze con i distretti sia se  si inserisce la preferenza intera provincia non è sufficiente  inserire solo posti interi ma, per avere la certezza di non essere saltati dall’algoritmo, si deve  indicare anche la  disponibilità ad accettare ad avere anche spezzoni.
Ricapitolando  nella  domanda conviene:   prima indicare  tutti i distretti posto intero (mettendo la spunta su annuale / termine delle attività didattiche) e poi  conviene ripetere tutti i distretti indicando spezzone.
Nella compilazione della domanda non è importante indicare il numero delle ore dello spezzone (il sistema assegna in automatico uno spezzone di qualsiasi durata  disponibile nel mio turno di nomina).
Poichè  sono state indicate  prima tutte le preferenze posto intero
(flaggando annuale / termine attività didattiche) e poi spezzone se ci fossero disponibilità su posto intero ne consegue che  non  assegneranno lo spezzone.
E’ possibile  anche mischiare distretti di CDC diverse e prima dei distretti è  possibile  anche aggiungere delle singole scuole.
Alla fine della domanda anche se sono stati  inseriti tutti i distretti  conviene sempre  indicare la preferenza “intera provincia” per ogni classe di concorso richiesta ; in questo modo, anche se fosse stato
saltato qualche distretto per distrazione, saranno comunque  coperte tutte le scuole.
Chi non ha il titolo di sostegno può candidarsi anche per i posti sostegno (  ovviamente daranno un incarico ad una persona senza il titolo sostegno solo se in quella provincia non ci sono abbastanza docenti candidati  con titolo sostegno o con 3 anni di servizio su sostegno).
Cosa significa che l’algoritmo può saltarmi se non copro tutte le scuole della provincia  scelta per ogni classe di concorso per cui è stata fatta domanda di supplenza/incarico?
Ogni provincia ha una quantità indicata dal ministero  di disponibilità di posti  da assegnare per ogni classe di concorso e se
nella  domanda individuale  inserisco tutte le scuole (comprendo tutta la provincia).  Utilizzando le regole  sopra consigliate, c’è la  certezza che  qualunque sia la disponibilità che ha l’algoritmo quando entro in turno di nomina con il mio punteggio, troverà una corrispondenza nella mia domanda.
Se invece , nella  domanda inoltrata , non sono indicate  tutte le scuole e tutti i tipi di posto per ogni mia classe di concorso  sarebbe  come se io stessi dicendo al Ministero voglio una supplenza solo se c’è’ posto in queste poche scuole; se c’è’ in scuole che non ho inserito non voglio un incarico!
Cosa accade se decido di fare questa scelta e l’algoritmo mi salta?
L’algoritmo in quel turno di nomina scorre  la graduatoria dopo di me  e va a cercare candidati che seguono ma  che hanno inserito le scuole delle quali ha disponibilità (e che io non ho scelto) saltando me. Con la conseguenza che  per un anno scolastico, essendo stato saltato, non riceverò altri incarichi da GPS ma dovrò attendere solo convocazioni dalle 20 scuole espresse delle graduatorie istituto.
In questa domanda si inseriscono solo le 150 preferenze NON i titoli culturali (quelli sono stati già inseriti a giugno).
In questa domanda si inseriscono soltanto le seguenti    precedenze per le 104:
1. le 104 personali (se io ho almeno il 67% di invalidità);
2. 104 coniuge, figlio, genitore o fratello / sorella;
Se ho 104 di altri parenti non posso inserirla.
ATTENZIONE  potrò inserire la 104 solo se la provincia che ho scelto è la stessa provincia in cui risiede il disabile.
Prima di compilare la domanda è consigliato prepararsi la scansione in un unico file pdf di tutti i documenti da inserire nella domanda.
Esempio :se ho una 104 personale farò la scansione del decreto 104, del decreto invalidità e del modulo per fruire della precedenza.
Se assisto un parente con 104 art 3 comma 3, mi preparerò in un unico file pdf la scansione del decreto 104, dell’invalidità ,della carta di identità del disabile, del modello in cui il disabile acconsente ad essere assistito da me e del modello di fruizione della
precedenza (referente unico o referente prevalente).
Attenzione in caso di inserimento di 104 di un familiare nelle preferenze al primo posto va indicato il comune o il distretto dove risiede il disabile!
Se si è in possesso  sia una 104 personale sia una 104 di un genitore va inserita solo la  104 personale.
I titoli di riserva NON si dichiarano in questa domanda perché sono già stati dichiarati nella domanda GPS fatta a giugno.
Ancora qualche precisazione :
Fare la domanda 150 preferenze mi dà la certezza di avere un incarico annuale 31 agosto o 30 giugno?
No è solo una candidatura.
A partire più o meno dal 25/26 agosto (non ci sono date precise), chi rientra in turno di nomina, riceverà una mail di convocazione ed il giorno dopo dovrà recarsi per fare la presa di servizio alla scuola che è stata  assegnata nella convocazione.
Se non si viene convocati nel primo bollettino è possibile comunque essere convocati nei bollettini successivi. Gli ufficio scolastici provinciali non pubblicano un solo turno di nomina a causa
delle disponibilità sopravvenienti e delle rinunce di chi viene convocato e non effettua  la presa di servizio il giorno dopo.
Chi non si  presenta il giorno l’arrivo della  mail presso la scuola indicata  per effettuare la presa di servizio per un anno scolastico 
non potrò più stipulare contratti al 30 giugno o 31 agosto per nessuna delle classi di concorso .
Nel caso in cui si effettua  la presa di servizio e poi ci si dimette  la sanzione durerà 2 anni scolastici.
Per chi ha il titolo sostegno.
Le sezioni da compilare nella stessa domanda sono 2:
– una è quella per candidarsi per le supplenze sopra esplicata;
– un’altra serve a candidarsi per un eventuale nomina finalizzata al ruolo da GPS (chi ha il titolo sostegno estero non ancora  riconosciuto non può compilare la sezione per il ruolo).
Le indicazioni date  per la sezione delle supplenze valgono  anche per la sezione destinata a candidarsi per il ruolo ossia : inserire tutti i distretti e al termine della domanda inserire la preferenza intera provincia.
Cronoprogramma domande per chi ha il titolo sostegno:
– domanda 150 preferenze dal 26 luglio al 7 agosto ore 14.00;
– esiti assunzioni a tempo indeterminato sostegno da GPS ognuno nella sua provincia (sul sito USP Bari) orientativamente dal 10 agosto al 21 agosto (compresi scorrimenti e scelta sedi da parte degli individuati al ruolo su sostegno da GPS);
– dal 23 agosto circa pubblicazione disponibilità mini call veloce e presentazione domande (date non ancora stabilite).
Partecipare alla mini call veloce non sarà obbligatorio.
Chi deciderà di candidarsi deve sapere che nel caso fosse destinatario non può rinunciare o se rinuncia avrà sanzione e non potrà lavorare con le supplenze per un anno scolastico (neanche su supplenze brevi).
Tutto quanto scritto fin qui riguarda i colleghi precari che sono inseriti in GAE o in GPS.
DOCENTI DI RUOLO 
Anche i docenti a tempo indeterminato, se vogliono, possono presentare la domanda per candidarsi per le supplenze annuali o al termine delle attività didattiche su sensi dell’art 47 ccni scuola.
I docenti di ruolo che decidono di candidarsi per fare i supplenti
annuali è importante sappiano:
1. Possono  candidarsi  per fare le supplenze solo per classi di concorso diverse da quella su cui sono di ruolo;
2) Possono  candidarsi  solo per posti full time non per part time (spezzoni);
3) Possono accettare supplenza al 30 giugno o 31 agosto su classe concorso diversa rispetto a quella su cui sono di ruolo chiedendo aspettativa ai sensi dell’art 47  il che comporta la perdita
del punteggio di continuità;
4) la fascia stipendiale di retribuzione cambia;
5) NOVITA’: se sono titolare su posto comune infanzia o primaria posso candidarmi per i posti di sostegno del medesimo ordine di scuola e viceversa.