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La funzione in piattaforma per l’inoltro delle  domande per partecipare al bando per l’inserimento e aggiornamento nelle graduatorie di prima fascia del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola è  attiva. Per aiutare gli aspiranti nella compilazione sono state pubblicate le FAQ del MIM  sul concorso ATA 24 mesi che possono essere d’aiuto per gli utenti che hanno difficoltà a compilare in modo corretto le domande e rispondere a dubbi comuni. Ricordiamo a tutti gli iscritti che le sedi territoriali sono a disposizioni per aiutarli a compilare le domande previo appuntamento inviando una mail all’indirizzo : info@snalsbari.it

Di seguito  tutte le FAQ MIUR ATA 24 mesi pubblicate fin’ora :

Ho un servizio militare/civile o un servizio prestato in altra amministrazione pubblica che è a cavallo fra due anni scolastici. Non riesco ad inserirlo perchè l’applicazione consente di registrare i servizi solo per anno scolastico.

Inserire il servizio suddiviso fra due anni scolastici, facendo terminare il primo periodo al 31 di agosto e iniziare il secondo periodo dal 1 settembre, in modo tale che il punteggio attribuito sia equivalente in quanto senza soluzione di continuità.

In quali casi può utilizzare il codice “XX – altro profilo”?

Si può utilizzare in tutti i casi in cui si è svolto un servizio da docente nella scuola statale o un servizio di qualsiasi tipologia presso altra amministrazione pubblica.

Sono iscritto nel profilo di collaboratore scolastico della provincia di Roma e intendo iscrivermi, avendone titolo, anche nel profilo di assistente amministrativo. So che per il nuovo profilo devo indicare tutti i servizi mentre per l’altro devo riportare solo gli aggiornamenti, ma non ho la possibilità di comunicarli distintamente.

E’ stato scelto di evitare di far replicare all’aspirante i servizi già dichiarati. All’accesso all’applicazione viene prospettato un messaggio sul comportamento da adottare. Il messaggio è il seguente:

– l’aspirante che si iscrive per la prima volta in queste graduatorie deve dichiarare tutti i titoli e tutti i servizi;

– l’aspirante che aggiorna una graduatoria in cui era già presente lo scorso anno deve inserire solo i titoli e i servizi non precedentemente dichiarati;

– l’aspirante che aggiorna un profilo e si inserisce in un altro deve dichiarare tutti i titoli e tutti i servizi indicando per ognuno se trattasi di servizio valido ai fini dell’inserimento oppure dell’aggiornamento o di entrambi.

Nella sezione dei servizi, ricevo il messaggio “I campi mesi e giorni non possono superare i giorni determinati dal periodo Dal……….. Al…………”. Cosa vuol dire?

Vuol dire che il numero di mesi e di giorni inseriti puntualmente dall’interessato è maggiore del numero massimo di mesi e giorni presenti nell’intervallo indicato per quello specifico servizio. Questo è un messaggio bloccante.

Nella sezione dei servizi, ricevo il messaggio “E’ stato inserito un numero di mesi e di giorni di servizio inferiore all’intero periodo”. Cosa vuol dire?

Vuol dire che il numero di mesi e di giorni inseriti puntualmente dall’interessato è minore del numero di mesi e giorni presenti nell’intervallo indicato per quello specifico servizio. Questo è un messaggio non bloccante che non vuole evidenziare un errore ma solo segnalare che il numero di mesi e giorni è inferiore al periodo indicato. Tale circostanza si verifica quando l’aspirante indica come periodo un intervallo in cui ha prestato più servizi, non continuativi, sulla stessa istituzione scolastica e per lo stesso profilo. Si ricorda che in caso di differenza fra i mesi-giorni dell’intero periodo e i mesi-giorni indicati puntualmente prevale il numero di mesi-giorni indicato puntualmente.

 

 

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Concorso ATA 24 mesi 2023:  come funziona, requisiti

Gli USR hanno pubblicato i bandi relativi al nuovo concorso ATA 24 mesi 2023 per entrare nella graduatoria di prima fascia. Le domande si presentano da DOMANI  27 aprile al 18 maggio. La funzione sarà disponibile dalle 9.00 del 27 aprile alle 23.59 del 18 maggio 2023. Per utilizzare il servizio web per le Istanze Online del Ministero dell’istruzione occorre disporre delle credenziali SPID o CIE, e aver effettuato l’abilitazione. Il bando consente l’inserimento e l’aggiornamento nelle graduatorie permanenti provinciali del personale ATA . La procedura concorsuale è rivolta a chi ha maturato 24 mesi di servizio e viene bandita su base regionale.

Le nuove graduatorie ATA 24 mesi saranno valide per l’a.s. 2023/2024 e sostituiranno le graduatorie ATA prima fascia attualmente in vigore .L’aggiornamento delle graduatorie è annuale  Le domande vanno presentate esclusivamente in modalità telematica  tramite la piattaforma Istanze on Line (POLIS) del Ministero dell’istruzione e del merito, entro le stesse date  su indicate per tutte le regioni in Italia.

I bandi regionali sono usciti entro il 26 aprile, come previsto dalla circolare MIM  n. 26352 del 05 aprile 2023). Fanno eccezione la regione Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano (Trentino Alto Adige), che procedono direttamente e in autonomia a bandire le procedure concorsuali.

Il concorso ATA 24 mesi è una selezione pubblica per soli titoli (non sono previste prove d’esame) che consente di entrare in graduatoria ATA prima fascia oppure, se si è già in graduatoria, di aggiornare il proprio punteggio (o i titoli di preferenza e/o di riserva) per i ruoli provinciali nei profili professionali dell’area A e B del personale ATA.

Le graduatorie ATA prima fascia sono utilizzate dalle scuole per assegnare incarichi di supplenza, cioè a termine, annuali (assunzioni a tempo determinato). Inoltre chi entra in graduatoria permanente può essere chiamato per assunzioni in ruolo.

Può partecipare al concorso ATA 24 mesi chi ha già maturato 24 mesi di servizio, anche non continuativo, secondo quanto previsto dall’art. 554 del decreto legislativo n. 297/1994 e dell’O.M. 23.02.2009, n. 21.

I bandi per le graduatorie del personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario di prima fascia sono rivolti alle seguenti figure professionali:

AREA A: CS – Collaboratori scolastici (bidelli);

AREA AS: CR – Collaboratori scolastici Addetti alle aziende agrarie;

AREA B: AA – Assistenti Amministrativi;

AREA B: AT – Assistenti Tecnici;

AREA B: CU – Cuochi;

AREA B: GU – Guardarobieri;

AREA B: IF – Infermieri.

Per l’accesso ai concorsi per ATA 24 mesi occorre possedere i seguenti requisiti generali:

essere in servizio in qualità di personale ATA a tempo determinato statale della scuola nella medesima provincia e nel medesimo profilo professionale per cui si concorre;

oppure:

essere inseriti nella graduatoria provinciale ad esaurimento o negli elenchi provinciali per le supplenze, nella medesima provincia e nel medesimo profilo cui si concorre;

oppure:

essere inseriti nella graduatorie di circolo o di istituto di terza fascia per il conferimento delle supplenze temporanee nella medesima provincia e medesimo profilo per cui concorre;

anzianità di almeno due anni di servizio (24 mesi), il limite minimo è precisamente 23 mesi e 16 giorni, anche non continuativi;

essere in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso al profilo per il quale si concorre (diploma, qualifica professionale o laurea in linea con i titoli di studio richiesti in base al profilo).

Coloro che intendono aggiornare il punteggio o i titoli di preferenza e/o di riserva, devono essere già inseriti nella graduatoria permanente costituita nella provincia e per il profilo professionale per cui concorrono.

Il punteggio assegnato a ciascun aspirante è determinato dalla somma dei punti assegnati per i titoli che possiede, tra quelli valutabili ai fini del concorso 24 mesi ATA 2023.

Per ogni profilo professionale sono previsti i titoli di accesso e altri titoli che si possono far valutare ai fini del posizionamento in graduatoria di prima fascia ATA:

– il titolo di studio minimo richiesto;

– i titoli di servizio (minimo 24 mesi);

– altri titoli culturali e/o di servizio validi.

Ciascun bando ATA 24 Mesi prevede un determinato punteggio per ogni titolo presentato dall’aspirante, indicato nell’apposita tabella di valutazione dei titoli per il concorso che, generalmente, è riportata nell’Allegato A del bando.

Per calcolare i periodi lavorativi si sommano i periodi di lavoro nel medesimo profilo professionale per il quale si concorre o in posti corrispondenti a profili professionali dell’area del personale ATA immediatamente superiore a quella del profilo cui si concorre. In sostanza chi ha maturato i 24 mesi di servizio in un profilo superiore può inserirsi in graduatoria anche per il profilo inferiore. Ad esempio con 24 mesi di servizio nel profilo di Assistente Amministrativo si può chiedere l’inserimento anche per i profili di Collaboratore Scolastico e Addetto alle Aziende Agrarie (per quest’ultimo solo se in possesso di un titolo specifico).

Ai fini del calcolo, i mesi interi sono considerati come da calendario, indipendentemente dal numero di giorni di ogni singolo mese, mentre le frazioni di mese si sommano tutte insieme e poi si divide il totale per 30, in quanto si calcolano in ragione di un mese ogni 30 giorni. Le frazioni superiori a 15 giorni si considerano come mese intero e il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale si computa per intero.

Per calcolare il servizio ATA sono validi tutti i periodi di servizio effettivo e tutti i periodi per i quali sia stata erogata remunerazione anche parziale, compresi i periodi di congedo parentale. Sono considerati anche i periodi di assenza, compresi quelli non retribuiti, che non interrompono o l’anzianità di servizio.

Oltre ai requisiti generali, gli aspiranti possono far valere ulteriori titoli valutabili ai fini del concorso personale ATA 24 Mesi, che consentono di ottenere un punteggio maggiore. Si tratta di titoli di studio, qualifiche, idoneità e titoli di servizio che possono concorrere alla formazione del punteggio e, in sostanza, incrementare i punti. Tra i titoli valutabili rientrano ad esempio il servizio militare  e il servizio civile.

La scelta delle sedi per l’aggiornamento delle graduatorie ATA 24 mesi viene effettuata tramite l’allegato G. Quest’ultimo si presenta online, successivamente alla presentazione delle domande. Il modulo consente agli aspiranti di scegliere un massimo di 30 istituzioni scolastiche presso le quali sono disponibili ad effettuare supplenze. Il modulo è unico per tutti i profili professionali per i quali si è fatta domanda di inserimento nella prima fascia delle graduatorie permanenti provinciali ATA.

Chi desidera  inserirsi nelle graduatorie prima fascia ATA di un’altra provincia può farlo , ma è necessario prima togliersi dalla graduatoria ATA 24 Mesi attraverso il depennamento, inserirsi in graduatoria di terza fascia scegliendo la nuova provincia e poi inserirsi nuovamente nelle graduatorie di prima fascia.  Se desideri cambiare provincia, non devi risultare già inserito nelle graduatorie provinciali permanenti.

.Gli uffici territoriali Snals sono a disposizione per aiutare gli iscritti . Si chiede solo di prendere appuntamento via mail per evitare lunghe attese ed inutili assembramenti.

 

 

 

Per le assunzioni di docenti all’estero l’invio delle domande da parte degli

interessati dovrà avvenire entro il 2 maggio. Le istanze dovranno essere

compilate sul sito Web del MAECI che ha promulgato il relativo bando

dove sono riportati  i tipi di destinazione, i codici funzione (002, 003, 006 ecc.)

e le sfere linguistiche per le quali viene approntata la selezione in questione.

L’accesso alla piattaforma dovrà esser fatto usando

lo SPID, andando nella sezione Selezioni e cliccando su Compila la domanda.

Requisiti per le assunzioni di docenti all’estero 2023 :

i  docenti a tempo indeterminato che al momento della domanda abbia maturato,

dopo l’immissione in ruolo, un servizio di almeno tre anni dopo il periodo di prova

in territorio italiano nel ruolo di appartenenza  .

Nel triennio  di servizio non viene considerato l’anno scolastico in corso.

Hanno titolo a partecipare alla selezione per l’insegnamento dell’italiano

nelle istituzioni scolastiche di cui all’art. 10 del Decreto Legislativo di livello primario,

nel contesto delle SCI, i docenti di scuola primaria.

Non possono presentare domanda per servizio di docenza all’estero coloro

che abbiano già svolto più di un mandato all’estero e che non possano

garantire una permanenza  all’estero per 6 anni scolastici a partire

dall’anno scolastico 2023/2024.

 

Il DL 44 è stato pubblicato sulla G.U del 22.4.2023 – Serie generale n.95 –

ed è entrato in vigore il 23.4.2023. Dovrà essere convertito in legge entro

60 giorni. Naturalmente il testo potrà essere modificato in sede parlamentare

Le novità che interessano il personale della Scuola sono contenute nell’art. 5

  1. Procedure straordinarie di assunzioni su sostegno
  2. co. 5 -11 GPS sostegno 1^ fascia
  3. co. 12 call veloce sostegno
  4. Assunzioni da GPS 1^ fascia ed elenchi aggiuntivi della provincia interessata

In via straordinaria, esclusivamente per l’anno scolastico 2023/2024, i posti di

sostegno vacanti e disponibili che avanzano dopo la fase ordinaria delle

immissioni in ruolo(50% da GAE e 50% da concorsi), sono assegnati con

contratto a tempo determinate aidocenti inclusi a pieno titolo nella prima fascia

delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) per i posti di sostegno o

negli appositi elenchi aggiuntivi alla prima fascia, a cui possono iscriversi coloro

che conseguono il titolo di specializzazione entro il 30 giugno.

Nel corso del contratto a tempo determinato i candidati svolgono

il percorso annuale di formazione e prova. In caso di esito positivo

i docenti sono assunti a tempo indeterminato e confermati in ruolo

nell’a.s. 2024/25, con decorrenza giuridica dalla data di inizio del

servizio con contratto a tempo determinate, nella stessa scuola

presso cui hanno prestato servizio a tempo determinato.

A questi docenti si applicherà il vincolo triennale sulla mobilità

a decorrere dall’a.s. 2023/24,eccezion fatta per le situazioni

di soprannumero o esubero.

Con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito saranno

disciplinate le modalità di attribuzione del contratto a tempo determinato

dalle graduatorie provinciali per le supplenze e dai relativi elenchi aggiuntivi

e le modalità di svolgimento delle prove del percorso annuale di formazione e prova.

  1. Assunzioni da GPS 1^ fascia ed elenchi aggiuntivi di altre province  (call veloce)

Qualora, a seguito dello scorrimento delle graduatorie GPS 1^ fascia,

residuino ulterioriposti di sostegno vacanti e disponibili, questi posti

possono essere coperti da aspiranti inseriti nelle GPS di I fascia sostegno

ed elenchi aggiuntivi di altre province attraverso la procedura volontaria

“a chiamata”(c.d. call veloce).

  1.  Docenti con titolo estero inseriti con riserva nelle GPS co.13-18

I docenti con il titolo di accesso conseguito all’estero ma senza

il riconoscimento richiesto in Italia ai sensi della normativa vigente

sono stati iscritti nelle GPS con riserva di riconoscimento del titolo.

L’inserimento con riserva non dà titolo all’individuazione in

qualità di avente titolo alla stipula di contratto (art. 7 OM 112 del 6 maggio 2022).

La nuova norma, per l’anno scolastico 2023/2024, consente a coloro

che sono inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per

le supplenze (GPS) con riserva di riconoscimento del titolo di abilitazione

ovvero di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, che siano iscritti

in un apposito elenco aggiuntivo alla prima fascia delle

medesime graduatorie, sino all’effettivo riconoscimento del titolo di accesso.

Possono sottoscrivere i contratti a tempo determinato, con clausola

risolutiva espressa, per il conferimento delle supplenze in subordine

ai docenti inclusi a pieno titolo nella primafascia o negli elenchi aggiuntivi

delle GPS.

A tal fine si possono verificare due casi:

Se il titolo conseguito all’estero

  • è riconosciuto nel corso di vigenza del contratto, il contratto  prosegue sino al termine della sua durata.
  • non è riconosciuto nel corso di vigenza del contratto, il contratto è immediatamente

risolto.

Questi docenti, comunque, non possono partecipare alle assunzioni sul sostegno dalla

1^fascia ed elenchi aggiuntivi per il 2023-2024. Saranno immessi in ruolo a decorrere

dall’anno scolastico successivo alla data di effettivo riconoscimento del titolo di

specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, con priorità rispetto a ogni altra

procedura di reclutamento prevista per il medesimo anno, se risultano, nell’anno scolastico

2023/2024, utilmente collocati nelle graduatorie per i posti di sostegno ai fini delle

assegnazioni.

Per le attività connesse al riconoscimento dei titoli di abilitazione all’insegnamento ovvero

di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero, il MIM si avvale del Centro di

informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche, sulla base di una convenzione

triennale.

 

 

  1. Accesso diretto al TFA sostegno, senza il possesso dell’abilitazione co. 19

Sino al 31/12/2024 i docenti che hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi

cinque e che siano in possesso del titolo di studio valido accedono direttamente

ai percorsi di specializzazione su sostegno (quindi senza sostenere le prove

d’accesso).Modificata, dunque, la norma che prevedeva il possesso sia

dell’abilitazione e sia del titolo di studio valido per l’accesso ai percorsi

di specializzazione. Eliminata la necessità del possesso dell’abilitazione

all’insegnamento adesso sono sufficienti il titolo di

studio e le tre annualità.

  1. Mobilità – Sciolta positivamente la riserva per i docenti immessi in ruolo nel 2022-2023 co.20 lett. a)

I docenti immessi in ruolo con decorrenza 2022-2023 hanno potuto presentare

domanda di mobilità per il 2023-2024 nelle more

delle interlocuzioni tra il Governo e la  Commissione sulle modalità attuative

del PNRR in materia di mobilità e reclutamento del personale

scolastico e dell’adozione di un chiarimento legislativo.

E’ stato chiarito che ai docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria,

a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato su ogni

tipologia di posto, si applicano le disposizioni di vincolo triennale

(per non meno di tre anni, compreso il periodo di prova) a decorrere

dalle immissioni in ruolo disposte per l’anno scolastico 2023/2024.

Detto chiarimento lascia cadere la riserva cui era subordinata

la domanda di mobilità per i docenti immessi in ruolo a decorrere dall’1.9.2022.

Le domande, dunque, possono essere convalidate.

  1. Abrogata la norma che prevede la cancellazione dalle graduatorie dopo aver superato l’anno di prova co20 lett. b)

L’immissione in ruolo comporta, all’esito positivo del periodo di formazione

e e di prova, la decadenza da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione

di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale

del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari,

per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo.

E’ il comma 3 bis dell’articolo 399 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297

(Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione,

relative alle scuole di ogni ordine e grado) che regolamentava il reclutamento del personale.

Questa disposizione è ora abrogata per cui all’atto del superamento dell’anno di prova e

dell’immissione in ruolo, il docente non sarà più cancellato da ogni graduatoria finalizzata

alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato

DOCENTI AGGREDITI, BASTA DARE LA COLPA ALLE VITTIME, PER VIGILARE CI VUOLE PIÙ PERSONALE. RECLUTAMENTO: CONCORSI A CATTEDRA REGIONALI E GRADUATORIE PERMANENTI NON RISOLVONO – INTERVISTA DEL SEGRETARIO GENERALE SNALS-CONFSAL

Riportiamo l’Intervista al Segretario Generale SNALS-Confsal, Elvira Serafini, a cura di Tiziana Morgese, pubblicata da Orizzonte Scuola al link: https://www.orizzontescuola.it/docenti-aggrediti-basta-dare-la-colpa-alle-vittime-per-vigilare-ci-vuole-piu-personale-reclutamento-concorsi-a-cattedra-regionali-e-graduatorie-permanenti-non-sono-soluzione-intervista-ad/

 

Docenti aggrediti, “basta dare la colpa alle vittime, per vigilare ci vuole più personale”. Reclutamento, “concorsi a cattedra regionali e graduatorie permanenti non risolvono”.

 

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara parla di restituire serenità ai docenti in un momento in cui la scuola italiana è vittima di numerosi episodi di violenza nei confronti degli insegnanti ma anche subiti dagli stessi studenti.

“Riteniamo che gli atti violenti nei confronti del personale scolastico vadano innanzitutto condannati senza condizioni, evitando di ricondurli a presunte incapacità degli educatori accusati, a volte, di non disporre di doti quanto mai indefinibili e imprecisate”.

Lo ha detto ad Orizzonte Scuola il Segretario Generale dello Snals, Elvira Serafini che ha sviscerato i temi caldi del momento: dal sostegno alla trattiva per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, fino alla figura del tutor in classe e agli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Segretario, la scuola italiana conta ultimamente tanti episodi di violenza da Nord a Sud: dai ragazzi aggrediti fuori il liceo Michelangiolo di Firenze, alle aggressioni continue ai professori passando per la ragazza palermitana ridicolizzata perché contraria all’alternanza scuola-lavoro. Lei è d’accordo sulla proposta di istituire un Osservatorio sulla sicurezza del personale scolastico?

L’organico del personale ATA è insufficiente a garantire vigilanza, sorveglianza, servizi adeguati nelle nostre scuole, specie nelle scuole che operano in contesti complessi; anche se, va detto, le aggressioni ai danni del personale della scuola non riguardano soltanto i quartieri difficili, come purtroppo testimoniano le cronache locali recenti. I docenti ed il personale ATA si prodigano in ogni modo per prevedere i rischi, contenere i danni ed individuare le responsabilità, per il successo formativo e soprattutto per l’inclusione scolastica di studenti portatori di bisogni particolari.

La proposta di istituire un Osservatorio sulla sicurezza del personale della scuola trova il nostro pieno favore a patto che esso disponga di dati aggiornati e possa fornire proposte al Ministero in grado di incidere sui tanti fattori alla base degli episodi di violenza.

Parliamo del reclutamento docenti: A che punto siamo e che novità ci sono sui precari?

Il Pnrr, con la Missione 4, prevede diverse riforme per la scuola tra cui una, importante, relativa al sistema di reclutamento del personale. La Decisione di esecuzione del Pnrr del nostro Paese, assunta dal Consiglio Europeo il 6 luglio 2021, ha previsto l’assunzione di 70000 precari entro il 2024. Lo Snals Confsal considera che le assunzioni da GPS rappresentino lo strumento migliore e più rapido per garantire le assunzioni. Nel 2021 e nel 2022 si è sperimentato, con risultati convincenti, il sistema di chiamata da GPS 1 fascia, con un significativo numero di docenti assunti a tempo indeterminato o nominati fino al termine dell’anno scolastico e delle lezioni. Nuovi concorsi regionali per la costituzione di graduatorie permanenti non ci sembrano la strada migliore per risolvere le criticità che condizionano ogni anno il regolare avvio delle lezioni. Siamo ancora in attesa del DPCM che deve regolare l’accesso ai percorsi abilitanti con 60 CFU. Riteniamo che vadano definite misure transitorie come del resto previsto dal DL36/22 per garantire l’accesso ai concorsi che sono stati preannunciati anche a coloro che sono in possesso dei 24 CFU.

Quali sono invece le vostre proposte per garantire l’insegnamento sui posti di sostegno?

Il sostegno non può essere utilizzato per interventi didattici frammentati e discontinui. Le attività didattiche dei docenti di sostegno devono coprire tutte le discipline e le materie di studio. In caso contrario viene meno la logica dell’inclusione che non ammette differenze nei percorsi di studio e richiede la presenza costante di un docente specializzato che accompagni l’alunno in difficoltà e lo motivi costantemente.

Il problema si può risolvere incrementando i posti di sostegno. Lo Snals Confsal ha da sempre sostenuto che il sostegno sia un diritto assoluto dei ragazzi in condizione di disabilità. È venuto il momento che il Governo promuova l’effettivo esercizio del diritto all’apprendimento consolidando gli organici destinati ai posti di sostegno, eliminando la differenza tra organico di diritto ed organico di fatto. Ormai le esigenze degli alunni in condizione di disabilità sono consolidate e non hanno più ragione di essere considerate come straordinarie. Bisogna poi prevedere l’accesso ai percorsi di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno a coloro che da anni già garantiscono il servizio di insegnamento su tale tipologia di posto.

Riteniamo, infine, che i problemi del reclutamento su sostegno possano essere risolti mettendo a regime le assunzioni in ruolo dalle graduatorie provinciali per le supplenze. Il sostegno non deve essere considerato un costo ma una risorsa, per garantire l’inclusione e le pari opportunità.

Quali saranno i compiti dei tutor previsti dalle recenti misure predisposte dal Ministero in attuazione degli interventi della Missione 4 del PNRR?

Sul piano tecnico la figura del tutor, come previsto dal DM 328 e dalle allegate linee guida per l’orientamento, non accompagna semplicemente gli alunni nei rispettivi percorsi formativi ma concorre all’elaborazione dei progetti formativi individuali. Abbiamo segnalato che l’esperienza maturata con i tutor negli istituti professionali potrebbe rivelarsi molto utile per definire i compiti affidati ai tutor dalle recenti linee guida. Sarebbe stato molto utile garantire un tutor per ogni classe. Aspettiamo di valutare le iniziative formative che saranno rivolte ai docenti che si renderanno disponibili per lo svolgimento di un ruolo tanto delicato. Particolare attenzione andrà rivolta alle azioni poste in capo al collegio dei docenti e alle sequenze contrattuali che dovranno svolgersi all’interno delle singole istituzioni scolastiche per la determinazione della misura dei compensi.

A che punto sono le trattative per il rinnovo del CCNL 19/21?

Finalmente il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sbloccato le risorse stanziate in legge di bilancio a seguito dell’impegno assunto dalle parti con l’Accordo economico sottoscritto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito il 6 novembre dello scorso anno. Le risorse saranno destinate alla parte tabellare della retribuzione del personale della scuola. Grazie ad esse l’incremento medio mensile delle retribuzioni passerà da 100 a 124 euro.

Si tratta di un’importante vittoria frutto della grande mobilitazione messa in campo dallo Snals Confsal e dalle altre organizzazioni sindacali nei mesi precedenti e risponde alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori nella difficile congiuntura economica che sta attraversando il nostro Paese.

Ora l’attenzione si sposta sulle trattative per il rinnovo del CCNL, che si concentreranno sulla parte normativa, e sulle ulteriori risorse che saranno rese disponibili.

 

 

news

 

 

Con l’uscita del decreto assunzioni PA si è diffusa la notizia che sia saltato il nuovo concorso per docenti precari con 3 anni di servizio o 24 CFU. Tanti speravano   fosse inserito nel testo del decreto assunzioni PA pubblicato in GU, ma non è stato incluso nel provvedimento legislativo.

L’avvio imminente  di una procedura concorsuale riservata agli insegnanti precari è stato ufficialmente confermato dal comunicato ministeriale sul piano assunzioni appena varato. Nella nota si legge: Inoltre, il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari. Dunque, probabilmente il provvedimento relativo al nuovo concorso sarà inserito in un prossimo DL o la procedura sarà avviata direttamente mediante apposito decreto ministeriale del MIM. Si ipotizza   che l’uscita del bando possa avvenire  entro il mese di giugno.

 

Il MIM ha varato un piano straordinario di assunzioni per i docenti in vista dell’a.s. 2023/2024 inserito nel nuovo decreto legge per le assunzioni nelle PA pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.95 del 22-4-2023. Una iniziativa che intende garantire la regolarità dell’avvio del prossimo anno scolastico e ridurre il precariato, mediante il reclutamento di nuovi insegnanti a tempo indeterminato  in attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal PNRR.

Per far fronte alla forte carenza di organico del personale docente e  al ritardo sulla tabella di marcia prevista dagli obiettivi del PNRR per la riforma della scuola e il reclutamento degli insegnanti, il Ministro dell’istruzione,  ha  varato un pacchetto di iniziative che potrà garantire il regolare avvio del nuovo anno scolastico.  L’obiettivo è anche quello di ridurre il precariato, come del resto previsto dal PNRR, e di assicurare una istruzione adeguata agli studenti con disabilità. Proprio per quest’ultimo obiettivo , il piano straordinario di reclutamento degli insegnanti approvato prevede la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni e interviene anche sulle procedure concorsuali, per renderle più selettive.

Ecco nel dettaglio  le misure per la scuola previste dal nuovo decreto assunzioni PA:

1) proroga assunzioni docenti sostegno dalle GPS : in via straordinaria e solo per l’a.s. 2023/24, i posti di sostegno vacanti e disponibili che residuano dopo le immissioni in ruolo effettuate a legislazione vigente, sono assegnati con contratto a tempo determinato (supplenza finalizzata al ruolo) ai docenti inclusi a pieno titolo nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze e negli elenchi aggiuntivi alle GPS. Nel corso del contratto a tempo determinato i candidati svolgono il percorso annuale di formazione e prova finalizzato alla nomina in ruolo.

2) call veloce docenti : i posti di sostegno ancora vacanti dopo lo scorrimento delle graduatorie GPS di I fascia e gli elenchi aggiuntivi alle GPS sono coperti mediante la call veloce docenti, ossia la procedura a chiamata diretta per la nomina  degli insegnanti. Tramite la chiamata veloce i docenti possono essere assunti anche in altra provincia o regione su base volontaria, ovvero presentando apposita domanda;

3) accesso senza abilitazione al TFA sostegno : fino al 31 dicembre 2024, ovvero fino al termine del periodo transitorio previsto dalla riforma del reclutamento dei docenti, per accedere ai percorsi di specializzazione per la specializzazione sul sostegno (TFA sostegno) basta possedere il titolo di studio valido per l’insegnamento.

4) cambiano i concorsi per dirigenti tecnici con funzioni ispettive del MIM :al fine di sbloccare le procedure per il reclutamento dei dirigenti tecnici del MIM, ferme da troppo tempo, il Ministero è intervenuto sulle modalità di svolgimento del concorso e bandire una nuova procedura concorsuale in grado di riempire  l’attuale pianta organica e rafforzare la funzione ispettiva del Ministero. Al concorso possono partecipare i dirigenti scolastici e il personale docente ed educativo con almeno 10 anni di servizio;

5) vincolo di permanenza triennale per i docenti dall’a.s. 2023/2024 – a decorrere dalle immissioni in ruolo disposte per l’anno scolastico 2023/2024, gli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato su ogni tipologia di posto, sono soggetti all’obbligo di rimanere nella medesima istituzione scolastica in cui hanno svolto l’anno di prova, ei medesimi tipo di posto e classe di concorso, per almeno 3 anni, compreso il periodo di prova. La norma conferma dunque il vincolo di permanenza per i docenti.

6) confermate le supplenze da GPS con titolo estero in attesa di riconoscimento :per l’a.s. 2023/2024, i docenti in possesso di titolo estero ed in attesa del suo riconoscimento sono inseriti in un apposito elenco aggiuntivo alle GPS di pima fascia  per l’assegnazione delle supplenze, che verranno tuttavia conferite in subordine ai docenti inseriti a pieno titolo nelle GPS I fascia e negli elenchi aggiuntivi.

 

 

E’ online il portale dedicato a docenti tutor e orientatori, la nuova piattaforma del Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) con tutti gli approfondimenti sulle due nuove figure professionali di docenti  introdotte, a partire dall’a.s. 2023/2024, nelle scuole secondarie di 2° grado per guidare, orientare e valorizzare gli studenti.

Queste nuove figure professionali, lo ricordiamo, sono state introdotte nel mondo della scuola con il Piano per l’orientamento avviato nell’ambito delle riforme previste dal PNRR. In particolare, il decreto con le nuove Linee guida sull’orientamento scolastico firmato dal Ministro Giuseppe Valditara ha istituito le figure del docente orientatore e del tutor.  Per l’istituzione dei tutor e dei docenti orientatori il Ministero ha stanziato ben 150 milioni di euro per l’anno scolastico 2023/2024.

COM’È STRUTTURATA LA PIATTAFORMA

Il portale per i docenti tutor e orientatori è articolato in 5 sezioni:

 

  1. Il Piano – illustra le ultime novità sull’orientamento varate nell’ambito dell’attuazione del PNRR, con un focus su docenti tutor e orientatori che, già dal prossimo anno scolastico, saranno attivi nelle scuole di secondo grado;

 

  1. La normativa – contiene decreti e circolari utili per scuole, personale scolastico e famiglie;

 

  1. La formazione – questa sezione è dedicata alle modalità per diventare tutor e orientatori, comprese quelle per partecipare alla formazione dedicata, ovvero ai corsi organizzati da INDIRE ;

 

  1. Studenti e famiglie – qui si trovano le indicazioni sui nuovi strumenti a disposizione per l’orientamento;

 

  1. Notizie e link utili.

 

Tutte le sezioni saranno costantemente aggiornate

 

Il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha presentato in Consiglio dei Ministri il nuovo Piano per la semplificazione della scuola. un pacchetto di misure con l’obiettivo di semplificare e snellire burocrazia e procedure al fine di migliorare la qualità della scuola. Grazie a queste iniziative si potranno garantire una maggiore copertura delle cattedre sin dall’avvio dell’anno scolastico, nomine più veloci e una gestione più semplice delle supplenze brevi, procedure più snelle per i pensionamenti, minori adempimenti burocratici per le scuole e migliori servizi per studenti e famiglie.
Il Piano per la semplificazione nel settore della scuola è articolato su tre linee di intervento: interventi organizzativi/tecnologici; innovazione procedimentale/organizzativa; semplificazione normativa. L’avvio del piano prevede un primo pacchetto di 20 misure, riconducibili al primo livello di intervento (organizzativo/tecnologico). Vediamo nel dettaglio le prime 10 principali.

1. Nuova piattaforma per famiglie e studenti – da fine 2023 sarà attiva un’unica piattaforma online da cui studenti e famiglie potranno accedere a strumenti e informazioni utili per la scelta della scuola (per esempio dove sono localizzati gli istituti, quali sono gli indirizzi disponibili, i programmi e i piani formativi) e accedere ai servizi digitali per orientamento, iscrizioni, pagamenti e comunicazioni
2. Welfare per le famiglie – le scuole potranno individuare in modo veloce, semplice e automatizzato studentesse e studenti appartenenti a famiglie in condizioni di svantaggio che hanno diritto ad agevolazioni per visite e viaggi di istruzione.

3. Accesso ai servizi della scuola con SPID e CIE – sarà possibile effettuare un solo login con SPID o CIE per accedere a tutti i servizi del Ministero dell’istruzione e del merito e delle scuole.

4. Ampliamento dei servizi PagoPA e AppIO – le famiglie avranno a disposizione soluzioni digitali integrate con l’AppIO per gestire pagamenti, notifiche e attività amministrative.

5. Maggiore copertura delle cattedre – saranno velocizzate le procedure di assegnazione dei docenti per garantire maggiore copertura delle cattedre sin dall’avvio dell’anno scolastico e favorire una maggiore trasparenza nelle assegnazioni.

6. Fascicolo digitale del dipendente – le scuole avranno a disposizione nuovi strumenti digitali di gestione della carriera del personale scolastico.

7. Selezioni più veloci e trasparenti degli esperti per le scuole – le istituzioni scolastiche potranno usufruire di nuove funzioni digitali di supporto per l’individuazione degli esperti interni e/o esterni a cui affidare incarichi individuali e per la loro gestione.

8. Pagamenti più veloci per supplenze brevi e saltuarie – grazie a nuove soluzioni organizzative e digitali saranno velocizzati i tempi per il pagamento delle supplenze brevi e sarà semplificato il monitoraggio della spesa per i supplenti.

9. Pensioni più veloci – nuove soluzioni organizzative e digitali elaborate in collaborazione con IPNS consentiranno di velocizzare le attività propedeutiche al pensionamento del personale scolastico e dare più informazioni a chi va in pensione, ad esempio in merito alla propria situazione previdenziale.

10. Accesso immediato ai contributi per i libri di testo – i contributi statali alle famiglie meno abbienti per l’acquisto dei libri di testo saranno più facilmente accessibili grazie alla semplificazione delle modalità di richiesta delle famiglie e sarà assicurata la disponibilità dei libri di testo alle studentesse e agli studenti in tempi rapidi.
L’ATTUAZIONE DEL PIANO SEMPLIFICAZIONE SCUOLA
Gli interventi previsti dal nuovo Piano per la semplificazione della scuola del Ministero dell’istruzione avranno un’attuazione graduale e diversificata, in funzione della loro complessità. Parallelamente all’avvio del nuovo pacchetto di misure per semplificare le scuole, si legge in questo comunicato del MIM, è prevista la presentazione di un disegno di legge di semplificazione collegato alla manovra finanziaria. Scopo del DDL è intervenire sul Testo unico in materia di istruzione e recepire le eventuali necessità normative che emergono dagli interventi organizzativi/tecnologici e procedimentali/amministrativi o dal confronto con strutture periferiche del Ministero, Regioni, enti territoriali e altri soggetti interessati all’ecosistema Scuola.

 Novità per la pubblicazione del prossimo bando TFA .

Il bando era bloccato in attesa della decisione dell’UE sulla possibilità di far partecipare al tfa senza selezione coloro che avevano svolto tre anni di servizio sul sostegno senza titolo.

Il DL 36/2022 trasformato nella legge 79/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale aveva infatti  aggiunto un’altra categoria di docente che potrebbe accedere direttamente al corso. Nel dettaglio il testo citato :

Fino al termine del periodo transitorio di cui al comma 1, ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità accedono, nei limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministero dell’istruzione, coloro, ivi compresi i docenti assunti a tempo indeterminato nei ruoli dello Stato, che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, ivi compresi le scuole paritarie e i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, e che siano in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e del titolo di studio valido per l’insegnamento. I percorsi sono svolti con modalità di erogazione convenzionale, interamente in presenza o, esclusivamente per attività diverse dalle attività di tirocinio e laboratorio, con modalità telematiche in misura comunque non superiore al 20 per cento del totale.

Sino al 31 dicembre 2024, quindi , è prevista la possibilità di  accedere direttamente al corso TFA sostegno (quindi senza sostenere le prove d’accesso) per gli aspiranti che hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione ma restava il nodo dell’abilitazione

La misura rivolta sia ai docenti precari che a quelli assunti a tempo indeterminato presso le scuole statali è stata in parte  modificata nel decreto PA approvato nel Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile 2023 . in questo decreto  si legge infatti

Al comma 2 dell’articolo 18-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59 le parole: “dell’abilitazione all’insegnamento” sono soppresse.

Si tratta di una modifica molto attesa dagli aspiranti perché la previsione del possesso dell’abilitazione all’insegnamento per poter accedere al corso pur in presenza di un servizio su posto di sostegno di almeno tre anni negli ultimi cinque limita notevolmente la platea degli aspiranti.

MA almeno due particolari rimangono ancora da chiarire:

-se il servizio (tre anni negli ultimi cinque) può essere svolto nelle scuole sia statali che paritarie, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale (organizzati dalle regioni); ma  la norma non specifica se deve essere stato svolto nello specifico grado per cui si partecipa

– se l’accesso potrebbe essere limitato, ossia un preciso numero di posti riservati ai docenti in questione

Quindi se da un lato eliminare la dicitura “abilitazione all’insegnamento” amplia la platea degli interessati, dall’altro il possesso dei requisiti deve essere ben specificato dal Ministero.

Il Decreto dovrà adesso  ovviamente essere sottoposto all’iter parlamentare per la trasformazione in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale