Si è svolto oggi al MIUR un incontro fra il ministro Lorenzo Fioramonti e i segretari generali dei cinque sindacati più rappresentativi del comparto istruzione e ricerca (Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams), convocati per un confronto che gli stessi sindacati avevano sollecitato sui contenuti della legge di bilancio e sui riflessi che questi hanno su questioni diverse, a partire da quella del rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Da parte dei segretari generali sono state esposte al ministro le forti preoccupazioni per lo scarto evidente che si registra fra le richieste di una significativa rivalutazione dei trattamenti retributivi del comparto e le risorse a tal fine disponibili, al momento del tutto insufficienti, così come rimane ampiamente sotto la media OCSE il livello complessivo di investimento in istruzione e ricerca.

Al ministro è stata anche ribadita l’urgenza di avviare il previsto confronto sui contenuti del disegno di legge collegato in materia di abilitazioni del personale docente, preciso impegno assunto nell’intesa del 1° ottobre per completare il quadro delle misure contenute nel decreto 126/2019, anch’esse peraltro da integrare e migliorare in sede di conversione.

Il ministro, confermando la volontà di continuare a sostenere con molta determinazione anche all’interno della compagine di governo scelte che assumano i settori della conoscenza come ambito prioritario di una forte politica di investimento, ha assicurato il massimo impegno anche al fine di reperire ulteriori risorse nell’ambito delle decisioni che potranno scaturire dal dibattito in sede parlamentare.

Si è detto inoltre impegnato a mantenere attraverso l’Amministrazione un rapporto costante di confronto con le organizzazioni sindacali.

I Segretari Generali hanno preso atto della volontà di una positiva gestione degli aspetti propedeutici al rinnovo contrattuale. Negoziato che può essere aperto solo se ci saranno risorse sufficienti per un incremento retributivo a tre cifre.

A questo proposito, saranno messe in campo forme di pressione e mobilitazione, al fine di indurre il Governo a fare scelte in discontinuità rispetto alle politiche relative all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca. Misure che andranno caratterizzate per scelte di investimento e di rilancio della scuola di questo paese.

Una prima iniziativa nazionale, oltre a quelle territoriali e interregionali già in corso di svolgimento su precariato e personale ATA, sarà la riunione dei direttivi unitari in programma a Roma, al teatro Quirino, mercoledì 20 novembre.

Roma, 13 novembre 2019

Flc CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola Rua

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

Allegati PDF

Lo Snals-Confsal, il giorno 12 novembre 2019, ha partecipato all’audizione informale dinanzi alle commissioni XI e VII riunite della Camera ed ha illustrato le proprie proposte emendative al decreto 126/2019, inviate alla Commissioni nella giornata precedente (che alleghiamo).

La prima questione posta all’attenzione dei membri delle commissioni è stata quella delle inadempienze che caratterizza il decreto sul precariato (v. a.C. 2222 DdL di conversione del DL 126/2019).

Il decreto, pubblicato sulla GU il 30.10.2019, costituisce un passo indietro:

  1. – rispetto all’Intesa del 24 aprile 2019 e alla bozza di decreto di agosto 2019, dove era prevista una pubblicazione contestuale del concorso straordinario riservato, peraltro, ad una platea più ampia di personale, e del concorso ai soli fini abilitativi;
  2. – rispetto all’Intesa del 1° ottobre 2019, in quanto è inaccettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. A differenza di quanto riportato nell’Intesa (anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l’accesso dall’esterno)il decreto legge consente l’accesso al concorso ai soli laureati;
  3. – rispetto all’Intesa del 18 ottobre 2019, perché, in questo decreto, sono stati dimenticati i diplomati magistrali.

 

Sulla base di queste premesse, lo Snals Confsal, al fine di recuperare quanto già concordato nelle Intese precedenti, ha proposto, tra le altre cose:

  • – di ampliare la platea dei partecipanti al concorso straordinario,
  • – che le tre annualità siano state svolte in un periodo di tempo più ampio,
  • – di prevedere che i titoli siano valutati fino alla scadenza della presentazione della domanda; con riserva di conseguire il titolo entro l’a.s. 2019-2020,
  • – che i docenti con le tre annualità che hanno insegnato su sostegno, senza specializzazione, provenendo dalle graduatorie di istituto incrociate, possano partecipare al concorso per la materia da cui sono stati chiamati per insegnare sostegno,
  • – esplicitare che gli anni di servizio – sia a t.i. che a t.d. – siano validi anche se prestati a seguito di assunzione “con riserva”.

Lo Snals-Confsal ha anche chiesto

  • – un percorso più celere per il concorso ai soli fini abilitativi e una chiara definizione di coloro che potranno partecipare. Serve a dare risposta a tutti coloro per i quali si è creata l’aspettativa di conseguire un’abilitazione e che ha prestato tre annualità di servizio in tutti gli ordini e gradi scuola (td, ti, abilitati, con CFU, IeFP, dottori di ricerca, IRC, …). Questi docenti potrebbero passare in seconda fascia di istituto, partecipare ai concorsi ordinari o alla mobilità professionale;
  • – prevedere che i docenti con titolo di studio per insegnare una classe di concorso senza posti vacanti e disponibili possano comunque seguire il solo percorso abilitativo (superamento della prova scritta e della prova orale).

Abbiamo, altresì, evidenziato l’enorme criticità legata agli Assistenti Amministrativi facenti funzioni di DSGA. Essi devono poter partecipare al concorso riservato anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l’accesso dall’esterno (come previsto nell’Intesa).

Sulla questione diplomati magistrale, lo Snals-Confsal ha chiesto di salvaguardare la continuità didattica e i posti di lavoro in corso.

Ha proposto, inoltre,  un’operazione necessaria e urgente – da concludere entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto – che costituisce un primo passo per ridurre il ricorso ai contratti a termine e garantire la continuità didattica e la stabilità al personale:

Poiché le assunzioni in ruolo con decorrenza 1.9.2019 non sono state disposte sulla totalità dei posti assegnati, occorre rendere obbligatorio, fermo restando il limite del contingente assegnato, destinare tali eccedenze a favore di altre graduatorie, compresa quella del concorso straordinario diplomati magistrale,  anche di diverso ordine e grado di scuola.

L’operazione è senza ulteriori oneri per lo Stato perché i posti sono già stati autorizzati dal MEF.

Ha, infine, sottolineato che:

  • – la semplificazione delle procedure di reclutamento dei dirigenti scolastici necessita anche di previsioni che garantiscano la limitazione del contenzioso ed assetti organizzativi che assicurino equità, terzietà e professionalità;
  • – che  59 posti previsti per il ruolo dei dirigenti tecnici sono insufficienti a colmare gli organici del ruolo ispettivo.
  • – che i provvedimenti per l’Università e la Ricerca si limitano a prorogare le procedure provvisorie relative ad approvvigionamenti e reclutamento non prevedendo misure stabili e sostenibili di stabilizzazione qualificata dei tanti giovani che lavorano nelle strutture universitarie.

Lo Snals-Confsal ha concluso con l’auspicio che durante la conversione in legge, il decreto possa essere migliorato, anche con i contributi da noi proposti.

 

Misure per i diplomati magistrale al centro delle richieste dei sindacati FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda oggi in manifestazione a P.zza Montecitorio.

Per i diplomati magistrale non c’è pace, afferma il Segretario generale SNALS Elvira Serafini ai nostri microfoni.

“Avevamo l’intesa del 24 aprile con l’ex Ministro Bussetti e Conte ma pian piano cade nel nulla con il nuovo Ministro e il nuovo decreto”

“Chiediamo – conclude la Serafini – che questi docenti che lavorano da 10 – 20 anni non siano licenziati e che ci sia tutela della continuità didattica”.

11 Nov 2019 – 18:48 – Elisabetta Tonni

La video intervista può essere rivista al link su Orizzonte Scuola  https://bit.ly/2KdJGtt

COMUNICATO STAMPA

OGGI POMERIGGIO PRESIDIO DEI DOCENTI PRECARI A MONTECITORIO

IL GOVERNO RISPETTI ACCORDI E IMPEGNI ASSUNTI

Un presidio dei docenti precari oggi pomeriggio a Montecitorio, a partire dalle ore 15.30, per chiedere con forza il rispetto pieno degli impegni assunti dal Governo prima a Palazzo Chigi nell’aprile scorso, poi nell’accordo del 1° ottobre con il Ministro dell’Istruzione, e disattesi nel Decreto Legge 126/2019 con misure urgenti per la scuola.

Salvaguardare la continuità di servizio dei diplomati magistrali garantendo così anche la continuità didattica, completare l’attuazione del decreto precari e istituire un sistema strutturale di abilitazioni all’insegnamento sono i tre punti al centro del sit-in che animerà piazza Montecitorio.

La scuola esige qualità e la stabilità del lavoro ne è condizione imprescindibile; le misure adottate finora non vanno in questa direzione. Occorrono, dunque, una serie di emendamenti al decreto che, in sede di conversione, ne modifichino il testo mantenendo fede ai patti sottoscritti.

Urge, inoltre, un confronto sulle problematiche rimaste in sospeso e rimandate dall’accordo del 1° ottobre ai Ddl collegati alla Legge di Bilancio. Al riguardo è indispensabile avviare quanto prima la discussione per definirne i contenuti, come prevede l’intesa. Successivamente è necessario adoperarsi affinché i percorsi legislativi si concludano nel più breve tempo possibile, e i provvedimenti possano trovare tempestiva attuazione: lo esige la tempistica che regola l’organizzazione e la gestione del sistema scolastico.

Oltre alla mobilitazione dei docenti precari, è in corso anche quella riguardante gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, con quattro assemblee interregionali di cui una già svolta sabato scorso a Milano. I sindacati chiedono che sia riconosciuto il valore della competenza professionale acquisita sul campo, di cui tenere conto nei percorsi di accesso al profilo di DSGA. Occorre al riguardo intervenire con un apposito emendamento in sede di conversione del decreto 126, scongiurando in tal modo le annunciate dimissioni degli interessati dall’incarico.

Roma, 11 novembre 2019

Flc CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola Rua

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

In attesa dell’emanazione della circolare sui pensionamenti 2020 da parte del MIUR, che dovrà tener conto di quanto verrà deciso nella Manovra di Bilancio 2020 in materia di pensioni, nei media vengono fornite notizie non sempre veritiere ed attendibili.

A tal proposito, confermando che il testo del d.d.l. Bilancio 2020, dopo la “Bollinatura” della Ragioneria Generale dello Stato e la firma del Presidente della Repubblica, è stato trasmesso al Senato, il prof. Boninsegna, della Segreteria provinciale SNALS di Verona, ha elaborato delle tabelle sinottiche per le cessazioni dall’1.9.2020 per le diverse tipologie di pensioni, basandosi sul testo della manovra in oggetto, che ha raccolto in una scheda.

Nella scheda, oltre le novità previste per l’Ape social e l’opzione donna, sono state riportate le condizioni richieste, il tipo di cessazione, i codici di cessazione SIDI, la scadenza di presentazione delle domande, le precisazioni e la normativa relativa ad ogni tipologia di pensionamento.

E’, inoltre, riportata la tempistica di pagamento del TFS e del TFR.

In data 5 novembre 2019, si è tenuto presso il Miur, alla presenza del Direttore Generale dott.ssa Maria Assunta Palermo, l’incontro per l’informativa sulle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021.

L’Amministrazione ha, quindi, presentato alle OO.SS. la relativa bozza di circolare con tutte le informazioni utili per le famiglie.

Previsto meno di un mese per effettuare la procedura on line per l’iscrizione alle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado. Le iscrizioni on line riguarderanno anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito). Per le scuole dell’infanzia la procedura sarà ancora cartacea.

Per effettuare l’iscrizione on line le famiglie dovranno innanzitutto individuare la scuola di interesse. Sarà a tal riguardo disponibile il portale “Scuola in Chiaro”, che raccoglie i profili di tutti gli istituti italiani e consente di ricavare informazioni utili che vanno dall’organizzazione del curricolo all’organizzazione oraria.

Scuola dell’infanzia

La domanda resta cartacea e va presentata alla scuola prescelta. Possono essere iscritti alle scuole dell’infanzia i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2020, che hanno la precedenza. Possono poi essere iscritti i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2021. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla Scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni di età successivamente al 30 aprile 2021.

Scuola primaria

Le iscrizioni si fanno on line. I genitori possono iscrivere alla prima classe i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2020. Si possono iscrivere anche i bambini che compiono sei anni dopo il 31 dicembre 2020 e comunque entro il 30 aprile 2021. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla prima classe della primaria di bambini che compiono i sei anni successivamente al 30 aprile 2021. I genitori, al momento della compilazione delle domande di iscrizione on line, esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 24, 27, fino a 30 ore oppure 40 ore (tempo pieno). Possono anche indicare, in subordine rispetto alla scuola che costituisce la loro prima scelta, fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Il sistema di iscrizioni on line comunica di aver inoltrato la domanda di iscrizione verso le scuole indicate come seconda o terza opzione nel caso in cui non vi sia disponibilità di posti nella scuola di prima scelta.

Secondaria di I grado

All’atto dell’iscrizione on line, i genitori esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 30 oppure 36 ore, elevabili fino a 40 (tempo prolungato), in presenza di servizi e strutture idonee. In subordine alla scuola che costituisce la prima scelta, è possibile indicare fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Per l’iscrizione alle prime classi a indirizzo musicale, i genitori devono barrare l’apposita casella del modulo di domanda di iscrizione on line. Le istituzioni scolastiche organizzeranno la prova orientativo-attitudinale in tempi utili per consentire ai genitori, nel caso di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova istanza di iscrizione.

Secondaria di II grado

Nella domanda di iscrizione on line alla prima classe di una scuola secondaria di secondo grado statale, i genitori esprimono anche la scelta dell’indirizzo di studio, indicando anche l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalla scuola. Oltre alla scuola di prima scelta è possibile indicare, in subordine, fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento.

L’iscrizione alle prime classi dei Licei musicali e coreutici è subordinata al superamento di una prova di verifica del possesso di specifiche competenze musicali o coreutiche. La prova è organizzata in tempi utili per consentire ai genitori, nel caso di mancato superamento della prova o di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova istanza di iscrizione, eventualmente anche a un’altra scuola.

La circolare contiene informazioni dettagliate anche sulle iscrizioni di alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con cittadinanza non italiana.

La delegazione dello Snals, che si è riservata di indicare eventuali criticità dopo una più attenta lettura del testo, ha chiesto:

  • un periodo più lungo per la presentazione delle domande di iscrizione alla luce del fatto che una settimana in più non inficerebbe in alcun modo le operazioni annuali per portare in cattedra i docenti per l’inizio dell’a.s. 2020/2021;
  • che sia attivata anche per la scuola d’infanzia la procedura di iscrizioni con il sistema on line;
  • che sia possibile indicare oltre alla scuola di prima scelta un numero di scuole in subordine superiore a due;
  • che per la scuola secondaria di secondo grado la scelta dell’indirizzo di studio e dell’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalle scuole sia possibile anche per le scuole indicate in subordine rispetto a quella di prima scelta.

In data 5 novembre 2019, si è svolto all’Aran il secondo incontro sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali nella scuola e sulle procedure di conciliazione in caso di sciopero.

Per l’Aran era presente il Direttore Pierluigi Mastrogiuseppe.

La discussione è proseguita sulla bozza di accordo predisposta dall’Aran su sollecitazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge 146/90.

Le OO.SS. presenti hanno rilevato lo scarso tempo a disposizione per la formulazione di osservazioni e rilievi sulla bozza di accordo, pervenuta alle segreterie generali solo ieri sera.

Lo Snals-Confsal ha ribadito la propria totale indisponibilità a sottoscrivere un’intesa che limita il diritto di sciopero senza tutelare nemmeno in maniera adeguata ed equilibrata il diritto all’istruzione.

In particolare abbiamo dichiarato non ammissibile l’estensione dei contingenti obbligatori di lavoratori in caso di sciopero al personale docente, ritenendo illegittima la definizione dell’Istruzione scolastica come servizio essenziale senza il riferimento alle particolari prestazioni quali scrutini, ecc. già previste dalla legge 146/90.

Netta poi la nostra opposizione ai nuovi obblighi previsti in capo alle scuole, cioè ai dirigenti scolastici e alle segreterie, circa le comunicazioni da rendere agli utenti su carattere dello sciopero, motivazione, voti raccolti nelle elezioni e adesioni registrate in passate azioni di sciopero. Per non parlare dell’obbligo del personale di dichiarare la propria adesione o non adesione o addirittura la condizione di non aver maturato la scelta di aderire allo sciopero.

Alle scuole poi, tramite intesa sindacale con la rsu, la definizione di un accordo di scuole e conseguentemente l’emanazione di un regolamento con i numeri specifici dei contingenti e i servizi assicurati.

Riteniamo che la strada intrapresa dall’Aran, su indicazione della commissione di garanzia, sia non solo inutile ma anche infruttuosa se vuole difendere il diritto all’istruzione.

Non potremo mai accettare che il diritto di sciopero sia limitato e che i servizi di assistenza e vigilanza comprimano il diritto di sciopero.

Il confronto proseguirà lunedì 25 novembre alle ore 10.

E’ stato firmato dal Presidente Mattarella il Decreto Legge 29/10/2019 “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in G.U. (https://www.quirinale.it/page/2019_m10d28).

Il testo del decreto firmato, rinominato “salva-precari bis”, contiene le nuove misure tra cui la partecipazione al concorso straordinario dei docenti con tre anni di servizio nelle scuole paritarie, ma solo ai fini abilitanti all’insegnamento e non all’immissione in ruolo e la limitazione ai soli laureati per l’accesso al concorso riservato ai DSGA.

Le altre misure, sommariamente:

–    concorso straordinario secondaria entro 2019

–    concorso ordinario secondaria da bandire contestualmente a quello ordinario entro 2019

–    vincolo permanenza neoassunti per cinque anni

–    riforma concorsi Dirigenti Scolastici

–    revisione procedura per assunzione lavoratori appalti pulizie dal 1° gennaio 2020: no colloquio, solo graduatoria

–    proroga GM concorso 2016 e procedura per assunzione in altre regioni di concorso 2016 e 2018 nel 2020/21

–    esclusione dei Dirigenti Scolastici e del personale ATA dalla rilevazione delle impronte digitali

–    estensione del bonus merito ai docenti precari

–    concorso per Dirigenti tecnici

La pubblicazione del  DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2019, n. 126 è avvenuta nella Gazzetta ufficiale Serie Generale n.255 del 30-10-2019.

Il decreto “salva precari bis” è entrato in vigore il 31/10/2019.

Link alla G.U.

Le OO.SS. sul DL 126/19: non possiamo che chiamare i lavoratori interessati alla mobilitazione il prossimo 11 novembre, con un’iniziativa a Roma nel pomeriggio e diversi presìdi concomitanti in altre città

COMUNICATO STAMPA

DECRETO SCUOLA, INTESE NON RISPETTATE: AL VIA LA MOBILITAZIONE

Esclusi i facenti funzione DSGA, mancano i percorsi abilitanti e la norma sui diplomati magistrali

 

Con la pubblicazione del Decreto Legge sulle misure urgenti per la scuola in Gazzetta Ufficiale, constatiamo con rammarico che il Governo disattende gli impegni assunti, prima a Palazzo Chigi nell’aprile scorso, e poi nell’accordo del 1° ottobre con il Ministro dell’Istruzione.

Che siano stati ammessi alla procedura riservata i docenti delle paritarie ai soli fini abilitanti rientra tra le nostre richieste, ma tale modalità non può essere disgiunta da un quadro generale di acquisizione delle abilitazioni per l’insegnamento. Oltretutto il confronto sulle abilitazioni è in stallo. E questo è inaccettabile in quanto concorso straordinario e abilitazioni devono procedere in parallelo: sono aspetti dell’intesa collegati tra loro che non possono essere scissi.

L’apertura al personale delle scuole paritarie non esaurisce la partita dei concorsi abilitanti per gli altri esclusi da inserire in un collegato alla legge di bilancio.

Analogamente bisogna dare seguito all’accordo del 18 ottobre sui diplomati magistrali con la proroga delle previsioni del decreto dignità.

E’ inaccettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. Una scelta politica inammissibile che non vogliamo pensare sia frutto di qualche improvviso cambio di opinione, magari con motivazioni tecnocratiche per fare venire meno la parola data e scritta.

Aver depennato dal concorso riservato i facenti funzione di DSGA senza il titolo di studio previsto (laurea specifica) è fuori da ogni logica e non riconosce il lavoro del personale. Le motivazioni giuridiche addotte sono inaccettabili, avendo in sé la contraddizione palese per cui i facenti funzione sono ammessi al concorso ordinario e sono esclusi da quello straordinario, che serve proprio a sanare posizioni consolidate da anni di attività in mansioni superiori che hanno permesso e permettono alle scuole di funzionare. Poiché, come abbiamo più volte rappresentato, non basta certo il concorso in via di svolgimento per DSGA a colmare il vuoto di vent’anni di mancata indizione di prove concorsuali, e per non lasciare le scuole prive di direzione amministrativa, ribadiamo il buon diritto di chi ha svolto con merito tale funzione, talora per ben più di otto anni, di avere una prospettiva certa in un percorso riservato.

FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams indicono pertanto la mobilitazione del personale interessato, che si avvia con le assemblee, proseguirà con una manifestazione nazionale da svolgersi nei prossimi giorni davanti alle sedi istituzionali e comporterà le dimissioni dall’incarico di facenti funzione di DSGA.

Per queste ragioni non possiamo che chiamare i lavoratori interessati alla mobilitazione il prossimo 11 novembre, con un’iniziativa a Roma nel pomeriggio e diversi presìdi concomitanti in altre città.

 

Roma, 31 ottobre 2019

Flc CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola Rua

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

Allegato:

In data 29 ottobre 2019, si è svolto il previsto incontro al MIUR sulla sicurezza e responsabilità dei dirigenti scolastici. Per l’amministrazione erano presenti il Vice Ministro On.le Ascani, il Capo di Gabinetto dott Luigi Fiorentino, il direttore generale della DGRUF Iacopo Greco e la dottoressa Sabrina Capasso.

Dopo un serrato confronto dove lo Snals-Confsal ha chiesto immediatamente l’assunzione di impegni concreti e formali da parte del Ministro sui temi più urgenti del momento, a partire da quello sulla sicurezza e sulle connesse responsabilità dirigenziali fino a quelli economici legati alle garanzie di mantenimento degli attuali livelli retributivi e a quelli legati alla valutazione, è stato raggiunto un importante accordo anche per lo sviluppo delle future relazioni sindacali.

Lo Snals-Confsal ha posto anche la questione del mantenimento della validità delle graduatorie del concorso del 2017 e ha ribadito l’assoluta necessità di una mobilità straordinaria dei dirigenti scolastici neoassunti. Su questi ultimi temi si è deciso di aprire un confronto nell’ambito dei tavoli della contrattazione integrativa.

Al termine dell’incontro è stata sottoscritta un’intesa firmata da tutte le parti presenti.

Continueremo a vigilare affinché gli impegni assunti sul tema della sicurezza trovino immediata attuazione con provvedimenti urgenti e straordinari.