Comunicato Stampa – Il Consiglio nazionale dello Snals, nel corso di un ampio dibattito che ha visto la presenza anche di tutti i responsabili territoriali provinciali e regionali
Il Consiglio nazionale dello Snals, nel corso di un ampio dibattito che ha visto la presenza anche di tutti i responsabili territoriali provinciali e regionali
- pur confermando la posizione fortemente critica sul testo del contratto che ritiene lesivo di diritti, carente nella parte normativa e insoddisfacente nella parte economica;
- denunciando le opinabili interpretazioni normative che hanno determinato la pesante compressione delle prerogative sindacali attraverso l’esclusione dai tavoli relativi a tematiche complesse e delicate, tra le quali sanzioni disciplinari, mobilità, ordinamenti professionali e tutte le materie di contrattazioni integrativa, confronto ed informativa, impedendo, di fatto, allo Snals l’esercizio della rappresentatività;
- ritenendo indispensabile e doveroso assicurare la tutela dei propri iscritti, delle RSU, e dei lavoratori tutti in un momento particolarmente difficile delle relazioni sindacali;
ha deliberato la sottoscrizione del contratto con firma di adesione critica accompagnata da una dura nota a verbale.
La sottoscrizione è stata condivisa dalla Confederazione generale Confsal.
Nota a verbale
Lo Snals-Confsal, nel sottoscrivere il CCNL 2016/2018, ritiene necessario e opportuno precisare che:
• Conferma la posizione fortemente critica sul contratto che ritiene lesivo di diritti, carente nella parte normativa e insoddisfacente nella parte economica;
• Denuncia le opinabili interpretazioni normative che hanno determinato la pesante compressione delle prerogative sindacali impedendo, di fatto, l’esercizio della rappresentatività attraverso l’esclusione dai tavoli relativi a tematiche complesse e delicate, tra le quali sanzioni disciplinari, mobilità, ordinamenti professionali e tutte le materie di contrattazioni integrativa, confronto ed informativa.
Lo Snals quindi, con la firma per adesione critica, intende tutelare i suoi iscritti, le sue RSU e i lavoratoti tutti del comparto in un momento particolarmente difficile delle relazioni sindacali.
Il Segretario Generale
Elvira Serafini
Il Miur ha pubblicato il seguente messaggio nella pagina del sito dedicata
alla carta del docente .
A partire dal 1° settembre p.v. l’applicazione carta del docente
sarà momentaneamente sospesa per la gestione del cambio dell’anno scolastico.
Si segnala che i portafogli dei docenti già registrati verranno momentaneamente
disattivati e gli importi dei buoni prenotati e non spesi verranno annullati
d’ufficio ed attribuiti al residuo dell’anno scolastico 2016/2017 e 2017/2018.
Inoltre saranno bloccate le funzionalità di validazione dei buoni sia
da applicazione che da web-service.
L’Amministrazione ribadisce che il servizio, come già annunciato ,
è sospeso dal 1° settembre per la gestione del cambio dell’anno scolastico
il che comporta anche lo stop momentaneo della validazione
dei buoni sia da applicazione che da web-service.
Gli importi dei buoni generati ma non spesi saranno annullati d’ufficio,
attribuiti al residuo annuo del 2016/2017 e 2017/2018 e si sommeranno
al bonus 2018/19: questa è la conferma ufficiale
che anche le somme residue del 2016/17 saranno salve
(contrariamente a quanto previsto dal DPCM 28 novembre 2016 )
La motivazione, per la quale anche le somme del 2016/17 saranno
rese disponibili, era stata fornita dal Miur nel corso
di un incontro con i sindacati in cui era stata annunciata
la volontà di salvare le predette somme poichè già
accreditate nel mese di dicembre 2016.
Si è svolto il previsto incontro del 29 agosto dei rappresentanti delle organizzazioni
sindacali col ministro Bussetti ed il capo di gabinetto dott. Giuseppe Chinè sulle
tematiche connesse all’avvio dell’anno scolastico.
I rappresentanti sindacali hanno messo in rilievo le principali problematiche
delle scuole ed in particolare quelle relative alla sicurezza degli edifici,
alle responsabilità dei dirigenti scolastici,
alla definizione degli organici , al gravoso problema delle reggenze ,
e alle carenze del personale ATA.
Lo Snals in particolare ha posto l’accento su:
– i problemi del reclutamento dei docenti e sull’urgenza di avviare le
procedure concorsuali, sia quelle riservate che quelle ordinarie.
– la necessità di una corretta e tempestiva programmazione
dell’ azione amministrativa che può consentire di avere il quadro certo
delle risorse e degli interventi propedeutici necessari al corretto avvio
dell’anno scolastico.
– la questione dell’alternanza scuola lavoro per liberarla
dagli obblighi previsti dalla legge 107 che nulla hanno a che vedere
con le specifiche esigenze di una istituzione scolastica.
– l’urgenza di rivedere l’applicazione di molte altre norme della legge 107
ed in particolare di quelle relative alla costituzione degli
ambiti territoriali, sulla scorta delle intese già raggiunte sulla
cosiddetta “chiamata diretta”.
– l’avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL ormai prossimo
alla scadenza.
– il concreto avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL dell’area
istruzione e ricerca relativa dirigenza scolastica ,scaduto ormai da dieci anni,
– la necessità di una urgente convocazione sulle problematiche che investono
i Settori Università e Afam .
Il Ministro ha mostrato particolare attenzione ai temi affrontati ed alle analisi
svolte e si è riservato di approfondire nelle sedi opportune
soprattutto il tema fondamentale del reperimento delle risorse necessarie
non solo al riconoscimento del lavoro del personale
della scuola ma anche alla messa in sicurezza delle strutture e all’adeguamento
degli spazi e delle attrezzature a disposizione delle scuole.
La riunione si è conclusa con la previsione un nuovo incontro di
aggiornamento sulle iniziative intraprese.
Giorno 23 agosto, si è svolto alla presenza del Ministro
un tavolo tecnico sulle problematiche relative alle problematiche
vaccinali sui cui esiti abbiamo già dato notizia
Il 28 agosto si è tenuto un altro incontro fra il Miur e i sindacati
nel corso del quale si è chiesto che si apra subito un confronto,
con tavoli tecnici dedicati ai vari problemi per provare a trovare
soluzioni condivise.
Il dott. Chiné si è reso molto disponibile al confronto ed ha calendarizzato
subito un incontro per il prossimo 5 settembre che riguarderà il reclutamento
del personale docente, i futuri concorsi,compreso quello dedicato ai Dsga,
e il bando MAECI (contingente estero).
In quell’occasione saranno calendarizzati i successivi incontri sulle altre tematiche
Circolare Miur supplenze 2018/2019- Indicazioni diplomati magistrale e ITP.
Il Miur ha emanato la circolare sulle supplenze da conferire per l’a.s. 2018/19. Il testo contiene anche le istruzioni per i diplomati magistrale, derivanti dal Decreto Dignità e le regole per l’esclusione o il mantenimento degli ITP in II fascia delle graduatorie di istituto.
Vediamo nel dettaglio:
Diplomati magistrali
Come previsto dall’art. 4, comma 1bis, della Legge 9 agosto 2018 n. 96, per salvaguardare la continuità didattica per l’a.s. 2018/19, nel momento in cui si procede all’esecuzione delle sentenze sfavorevoli, da effettuarsi ricordiamo entro 120 giorni dalla loro emissione ecco i casi previsti e cosa accadrà:
- Il contratto di lavoro a tempo indeterminato sarà trasformato in contratto a tempo determinato fino al 30 giugno 2019;
- Il contratto a tempo determinato di durata annuale, diventerà contratto a tempo determinato con termine finale non posteriore al 30 giugno 2019.
Rimangono fino alla loro scadenza naturale i contratti conferiti fino al termine delle attività didattiche che come noto è fissata al 30/6.
Per chi è in attesa di Sentenza definitiva ed ancora iscritti nelle G.A.E. con riserva, se in base allo scorrimento delle graduatorie risultino destinatari di un contratto di supplenza annuale verrà conferita la supplenza con apposizione di clausola risolutiva nel contratto.
Una volta pervenuta la Sentenza definitiva, si procede come al punto b dell’art. 4 comma 1 bis della legge 96/2018 .
ITP e inserimento in II fascia istituto
Il Miur cita le sentenze n. 4503 e n. 4507 del 2018, con cui il Consiglio di Stato ha affermato che
«non può ritenersi che il diploma Itp abbia valore abilitante» e «non sussistono, pertanto, i presupposti giuridici (omissis) perché gli insegnanti in possesso del diploma in esame abbiano diritto all’iscrizione nelle seconde fasce nelle graduatorie di circolo e di istituto di seconda fascia.»
Ne consegue che :
- in primo luogo dovrà essere disposta l’esclusione dalle seconde fasce delle graduatorie d’istituto degli ITP destinatari di tali sentenze o di altre analoghe, che erano stati inseriti in II fascia con riserva.
L’inserimento dovrà avvenire con riserva nel caso di provvedimenti di carattere cautelare o di sentenze non definitive.
Chi potrà continuare a permanere in II fascia ?
Nei casi di decisioni giudiziali non più impugnabili (sentenze passate in giudicato), si dovrà confermare l’inserimento in II fascia delle G.I. “pleno iure”. Nei casi ancora sub judice, si richiede agli Uffici di resistere sempre in giudizio, sulla base dell’interpretazione che il Consiglio di Stato ha dato con le sentenze nn. 4503 e 4507 del 2018, della legislazione vigente in tema di abilitazione all’insegnamento, su cui si basano le memorie difensive trasmesse a supporto dall’Ufficio Contenzioso della Direzione ministeriale.
Infine, si dovrà procedere all’inserimento nelle seconde fasce di insegnanti tecnico pratici, solo in esecuzione di eventuali provvedimenti giurisdizionali.
Potrebbe quindi accadere ancora che le istituzioni scolastiche interessate debbano conferire incarichi a tempo determinato agli insegnanti tecnico pratici in questione, ma il relativo contratto di lavoro a tempo determinato deve essere corredato da apposita clausola risolutiva espressa, che lo condiziona alla definizione del giudizio.
Resta ferma, per tutti i restanti ITP, l’iscrizione nelle terze fasce delle graduatorie di circolo e d’istituto in quanto le citate sentenze del Consiglio di Stato hanno confermato la piena legittimità del contenuto dell’art. 2 del D.M. 374/2017, secondo cui l’inserimento in seconda fascia è riservato solo agli aspiranti in possesso di abilitazione all’insegnamento.
In allegato: Circolare-supplenze-28-08-2018
Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è disponibile l’O.M. firmata dal Ministro Marco Bussetti che fissa il calendario delle festività nazionali e degli Esami per l’anno scolastico 2018/2019. La prima prova scritta degli esami di stato sarà il 19 giugno 2019, dalle 8.30. Gli Esami conclusivi del I ciclo si svolgeranno nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2019, secondo i calendari definiti dalle commissioni.
Le prove scritte a carattere nazionale Invalsi si dovranno tenere per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado e per gli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di II grado, tra il primo e il 18 aprile 2019.
Ordinanza ministeriale ”Calendario delle festività e degli esami a. s. 2018-2019”
Il 1° settembre quest’anno sarà un sabato.
Alcune scuole hanno calendarizzato il collegio docenti già per quella giornata, altre invece hanno rimandato al 3 settembre lunedì.
Comunque ci sono docenti e ATA che il 1° settembre dovranno prendere servizio, ossia presentarsi a scuola per la firma e il disbrigo delle pratiche amministrative.
Sono obbligati:
1^ I neoimmessi in ruolo docenti e il personale ATA. Dal 1° settembre 2018 partirà la decorrenza giuridica ed economica del contratto.
2^ Il personale trasferito in una nuova scuola deve prendere servizio affinché la titolarità sia modificata a partire dal 1° settembre 2018.
3^ Devono prendere servizio nella nuova scuola di assegnazione/utilizzazione (anche se coincidente con quella dell’anno precedente) o nella scuola di titolarità docenti ed ATA in assegnazione provvisoria.
4^ I docenti di ruolo che per tutto l’a.s. 2017/18 o comunque per una parte di esso e fino al 31 agosto 2018 hanno usufruito di un’aspettativa per anno sabbatico, motivi di famiglia, dottorato di ricerca e altre tipologie di aspettative o congedi.
Tutti gli altri docenti, che non cambiano scuola non hanno l’obbligo della presa di servizio, eccetto se per il 1° settembre 2018 sia stata calendarizzata una riunione di collegio. La presenza, infatti, è richiesta solo nella data degli incontri collegiali programmati.
Per la presa di servizio nelle scuole in cui vige la settimana corta, la soluzione suggerita dal Miur nel corso di un incontro con i sindacati consisterebbe in una dichiarazione, da parte del dirigente scolastico, dell’impossibilità dei docenti interessati alla presa di servizio. Cosi sarebbe possibile l’inserimento del contratto alla data il 1° settembre 2018.
È il caso che i neo assunti si rivolgano per tempo alla scuola di riferimento per informarsi su quando poter prendere servizio.
Infatti alcune scuole con settimana corta stanno organizzando il servizio in modo da tenere aperta la scuola e permettere la presa di servizio a chi è obbligato a farlo.
I documenti da non dimenticare di portare con sé per la presa di servizio:
- cedolino (per chi ne ha già uno precedente), o comunque IBAN o riferimento per la riscossione dello stipendio.
- documento di riconoscimento in corso di validità.
I docenti neoimmessi in ruolo dovranno inoltre portare i documenti richiesti per l’avvio della posizione lavorativa.
Attenzione!
L’art. 9 del DPR 3/1957 (richiamato a sua volta dall’art. 560 del Dlgs 297/94) così recita:
- “La nomina dell’impiegato che per giustificato motivo assume servizio con ritardo sul termine prefissogli decorre, agli effetti economici, dal giorno in cui prende servizio. Colui che ha conseguito la nomina, se non assume servizio senza giustificato motivo entro il termine stabilito, decade dalla nomina”.
Ne deriva che:
- l’eventuale differimento della presa di servizio per un giustificato motivo (es. malattia) comporterà anche il differimento della decorrenza economica;
- l’eventuale differimento della presa di servizio senza giustificato motivo comporterà la decadenza della nomina.