IL NUOVO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO INIZIA A PRODURRE I SUOI DELETERI EFFETTI PER LA SCUOLA E COLPISCE SOPRATTUTTO IL SUD

 

La Giunta regionale della Puglia ha approvato i criteri per il nuovo dimensionamento della rete scolastica, voluto dalla legge di bilancio e messo in atto con un decreto interministeriale unilaterale. A farne le spese in Puglia soprattutto le scuole del primo ciclo, cioè scuole dell’infanzia , primaria e medie, con una riduzione di 58 autonomie scolastiche situate in 60 Comuni. Saranno proprio i Comuni quindi a doversi assumere la responsabilità di scelte calate dall’alto, dietro lo scudo del PNRR che non ha imposto la riduzione delle scuole ma solo l’eliminazione progressiva delle reggenze.

lì PNRR, tra l’altro, mette a disposizione notevoli risorse ma queste risorse sono destinate a investimenti in conto capitale. Non basta potenziare le strutture quando non sono previsti finanziamenti per sostenere i servizi che le rendono fruibili realmente. Basti pensare agli investimenti per le strutture destinate ai servizi educativi per l’infanzia senza un adeguato rifinanziamento dei fondi per gli enti locali.

La costituzione di Istituti autonomi attraverso l’aggregazione di più plessi dislocati anche in Comuni diversi, a grandi distanze fra loro, determinerà notevoli problemi di gestione del servizio scolastico, soprattutto al Sud. In Puglia, per esempio, dove il territorio regionale è molto differenziato dal punto di vista geografico, la riduzione lineare del numero delle scuole comporterà notevoli disagi alla popolazione scolastica. Il PNRR anziché creare nuove opportunità di sviluppo per le zone più povere rischia di aumentare i divari territoriali.

La forte crisi demografica legata alla denatalità, anziché essere un’occasione per investire sulla qualità della scuola, è stata invece il pretesto per ridurre ulteriormente il numero delle scuole, accentuando le difficoltà gestionali con gravi ripercussioni sulla qualità dell’insegnamento e sul diritto all’apprendimento degli alunni. Avremo una riduzione degli organici del personale ATA, una forte limitazione della partecipazione democratica negli organi collegiali di istituto, resi ingovernabili da un eccessivo numero di partecipanti, soprattutto nei segmenti formativi come quelli dell’infanzia e della primaria che hanno necessità di consolidare le relazioni con i bambini e le famiglie.

Lo Snals Confsal non potrà mai condividere scelte che assimilano le scuole a tutte le altre amministrazioni pubbliche con logiche esclusivamente gestionali, senza tener conto delle finalità educative dell’autonomia funzionale ad esse attribuita. Gli investimenti previsti dal PNRR per la scuola richiedono invece la presenza di istituzioni scolastiche che per dimensioni e complessità siano in grado di gestire le complesse procedure amministrative che dovranno essere attivate.

Lo Snals Confsal metterà in atto ogni iniziativa di lotta a livello territoriale contro l’autonomia differenziata nel settore dell’istruzione chiamando alla mobilitazione tutto il personale della scuola.

Elvira Serafini

Il segretario Vito Masciale è stato incaricato dalla segretaria generale Elvira Serafini a rappresentare il punto di vista dello Snals nazionale alle Giornate Nazionali della Formazione Insegnanti che si terranno a Foggia e Vieste dal 14 al 16 settembre 2023.L’evento organizzato dall’università di Foggia in collaborazione con la CRUI vorrà essere una occasione di confronto ed approfondimento sul tema della Formazione insegnanti alla luce delle trasformazioni inequivocabili della didattica contemporanea che rendono necessario ricalibrare le prospettive e le prerogative del ruolo del docente, professionalità chiave ed insostituibile nella ripresa post-pandemica e per lo sviluppo della società nonché nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi ministeriali e comunitari . al segretario complimenti e auguri di buon lavoro da parte di tutta la famiglia Snals

 

Inizierà  domani 9 agosto alle ore 9 la mini call veloce per gli aspiranti delle GPS che vogliano partecipare alle assunzioni sui posti disponibili in altre province, seguendo la procedura prevista dal DL44/2023. Fino a oggi 8 agosto sono possibili le nomine effettuate scorrendo le GPS di prima fascia ed elenco aggiuntivo per gli aspiranti inseriti a pieno titolo che hanno presentato domanda di assunzione.

Al netto delle surroghe – possibili nelle province in cui i posti liberati dalle rinunce vengono coperti scorrendo ancora le graduatorie – i posti liberi dopo la fase straordinaria di assunzioni da GPS sostegno vanno proposti per la call veloce.

 

Possono partecipare ,la presentazione della domanda è una scelta personale, alla Call veloce “straordinaria”, come previsto nel DM 119/2023, gli aspiranti che:

abbiano partecipato alla procedura di assunzione straordinaria nella provincia di inclusione;

non siano stati destinatari di proposta di nomina nell’ambito della suddetta procedura;

non abbiano rinunciato all’incarico ottenuto ovvero non abbiano rinunciato in quanto non hanno espresso alcune sedi.

NON  possono, invece, partecipare alla procedura in questione gli aspiranti che:

non abbiano partecipato alla procedura di assunzione nella provincia di inclusione;

abbiano rinunciato all’incarico ottenuto ovvero abbiano rinunciato in quanto non hanno espresso alcune sedi.

Dal 9 all’11 agosto su Istanze online si possono scegliere anche più province appartenenti alla medesima regione;

non si può scegliere la provincia di inclusione in GPS, mentre si possono scegliere altre province della regione in cui è ubicata quella (provincia) di inserimento in GPS.

L’elenco sarà graduato sulla base degli elementi già presenti nella base dati delle GPS

Quindi l’elenco dovrà prevedere posizioni differenziate per chi è in

prima fascia dal 2022 a pieno titolo o per ricorso pendente (Fascia 1A)

E PER CHI è nell’elenco aggiuntivo alla prima fascia del 2023 a pieno titolo o per ricorso pendente (Fascia 1B)

All’interno delle fasce 1A e 1B la posizione sarà determinata dal punteggio.

Assegnazione provincia

L’assegnazione della provincia e della tipologia di posto di sostegno avviene tramite procedura informatizzata, sulla base del suddetto elenco.

Valgono anche in questa fase le riserve di posti della legge 68/99, se il contingente non è saturo.

 

Assegnazione sede

Quanto all’assegnazione della sede (scuola), le indicazioni sono fornite nell’annuale nota sulle supplenze, ove è PREVISTO che, una volta assegnate provincia/tipologia di posto di sostegno, ciascun Ufficio scolastico procede all’assegnazione delle sedi secondo proprie modalità organizzative. Questo perché tale fase della procedura non è supportata dal sistema informativo. In ogni caso l’Ufficio Scolastico dovrà indicare le modalità per comunicare l’eventuale diritto alla precedenza nella scelta della sede per legge 104.

La nomina sarà con contratto a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2023/24, finalizzata al ruolo dopo il superamento dell’anno di prova.

Nella domanda i docenti interessati dovranno dichiarare:
• La provincia d’iscrizione nella prima fascia delle GPS o nei relativi elenchi
aggiuntivi per i posti di sostegno;
• La provincia o le province della medesima regione, diversa da quella di
inserimento nelle GPS per le quali intendono partecipare alla procedura;
• Le tipologie di posto di sostegno per le quali, avendone titolo, intendono partecipare
alla procedura;
• Di aver partecipato alla procedura nella provincia di appartenenza per la
medesima tipologia di posto di sostegno e di non essere stati destinatari di
una proposta di assunzione;

Fermo restando la volontarietà della domanda, i docenti interessati possono fare la domanda a condizione di:
• Avere presentato la domanda per l’assunzione straordinaria prevista dal decreto 44 del 2023 entro il 31 luglio del 2023;
• Non essere stati individuati quali docenti da immettere in ruolo;
• Aver richiesto tutte le sedi della provincia d’inclusione;
• Di non avere rinunciato alla proposta di nomina.

Sedi richiedibili

I docenti che si trovano nella condizione di cui sopra possono presentare la domanda per una o per più province di un’unica regione, escluso la provincia in cui sono inseriti.

Vincolo

I docenti che presentano domanda per la cosiddetta “mini caal veloce”, saranno vincolati a permanere nella stessa sede per un triennio. Fermo restante che per i docenti di sostegno permane il vincolo quinquennale nel tipo di posto.

Rinuncia

Il docente che dopo aver presentato la domanda per la “mini caal veloce” dovesse decidere di rinunciare, può farlo comunicando, entro le ore 9 dell’11 agosto, all’ufficio scolastico la volontà di non accettare, ciò non prevede alcuna sanzione e consente al docente di partecipare alla fase successiva delle supplenze annuali.

Mancata presentazione

La mancata assegnazione dell’incarico per le tipologie di posto di sostegno e per le sedi richieste consentono la partecipazione alla procedura per il conferimento delle supplenze annuali nella provincia originaria d’inserimento.

 

 

Si comunica che la sede di Bari e le sedi territoriali delle province Bari-Bat  interromperanno la consulenza in presenza da lunedì 14 a giovedì 24 agosto. L’attività riprenderà regolarmente con l’orario estivo 15.30-18.30 a partire da lunedì 28 agosto. Per le urgenze è possibile inviare una mail all’indirizzo info@snalsbari.it indicando la motivazione ed un recapito telefonico. Si assicura pronto riscontro. Grazie per la collaborazione e auguri di serene vacanze a tutta la famiglia Snals.

 

 

Nell’ incontro svoltosi il 3 agosto, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sono state discusse le nuove assunzioni di dirigenti scolastici, mettendo in luce sia le procedure ordinarie che quelle straordinarie.

Sono stati forniti dettagli chiave sui bandi dei nuovi concorsi,innanzi tutto le date di pubblicazione  :verranno emanati tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre. La pubblicazione è strettamente legata alla necessità di individuare i posti ancora da coprire al termine delle procedure di assunzione, in modo da conoscere le disponibilità nelle diverse regioni, poiché  il concorso sarà regionale.

La motivazione del ritardo nell’emissione dei bandi:

Le due procedure, ordinarie e straordinarie, hanno subito ritardi rispetto alle previsioni, ma saranno avviate in sostanziale contemporaneità. Il ritardo nell’ordinario è legato alla ricognizione dei posti, mentre il concorso straordinario attende la registrazione del relativo decreto ministeriale presso la Corte dei Conti.

 

Con lo schema di decreto del Presidente della Repubblica, deliberato oggi dal Consiglio dei Ministri, saranno autorizzate le assunzioni in ruolo a tempo indeterminato di oltre 62 mila immissioni in ruolo.

Nello specifico, spiega il Ministero, si tratta di

52 unità di personale educativo-PED;
50.807 unità di personale docente (di cui 32.784 su posto comune e 18.023 su sostegno);
419 unità di insegnanti di Religione cattolica;
10.913 unità di personale assistenti tecnico ausiliari-ATA;
280 unità di dirigenti scolastici.

Si tratta di un significativo passaggio per il sistema nazionale d’istruzione e formazione, importante per la funzionalità della scuola italiana e per la riduzione del precariato. Al numero di 50.807 si aggiungeranno 30.000 posti per il prossimo concorso PNRR, programmato per settembre, al fine di realizzare nei prossimi anni il target finale di 70.000”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

Il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha annunciato in merito che presto le procedure concorsuali inizieranno: “Anche la macchina dei concorsi è avviata in quanto abbiamo ottenuto l’autorizzazione a bandirli e stiamo condividendo i regolamenti di concorso con Bruxelles. Contiamo di avviare le procedure di concorso in autunno”.

 

 

È stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado. Il provvedimento è stato varato al termine di un articolato confronto con la Commissione europea e dopo quello  con le Organizzazioni sindacali e l’acquisizione dei pareri degli organi consultivi rappresentativi del mondo della scuola e di quello accademico, di cui sono stati recepiti molteplici suggerimenti e indicazioni.

“Con questo Decreto abbiamo varato una riforma del PNRR che era attesa da oltre un anno. – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – La firma del nostro articolato al 31 luglio, dopo un confronto serrato e costruttivo con la Commissione europea e in piena intesa con il Ministero dell’Università, consente di avviare i percorsi universitari già nel prossimo anno accademico e, in coordinamento con le altre procedure di reclutamento, i concorsi previsti dal PNRR”.

“Grazie a queste misure – prosegue il ministro – avremo una nuova generazione di insegnanti fortemente strutturati, con alle spalle un importante percorso di formazione disciplinare e pedagogica e meccanismi di valutazione che garantiranno l’efficacia didattica. Questo nuovo corso è un salto in avanti nell’ottica della qualità dell’insegnamento e della costruzione di una scuola che sia davvero punto di riferimento per le famiglie e per gli studenti”.

 

Il percorso formativo base prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici). Gli altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, sono rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.

È prevista una procedura di accreditamento affidato all’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), che mira a definire   il   contenuto dei percorsi , le procedure di monitoraggio sul livello qualitativo della formazione e la valutazione finale degli aspiranti docenti.

Tutti i nuovi percorsi si concluderanno con l’esame finale costituito da   una prova scritta e una lezione simulata; il superamento di detto esame   garantirà ai candidati il conseguimento della formazione professionalizzante delineata dagli standard minimi del docente abilitato, grazie alle modalità di svolgimento della prova e alla specifica composizione prevista per la commissione giudicatrice.

I percorsi formativi saranno sottoposti ad   una valutazione periodica “ex post” da parte dell’ANVUR che, per assicurare omogeneità della qualità dell’offerta formativa da parte delle università su tutto il territorio nazionale, terrà conto del “tasso di successo” dei nuovi abilitati nelle procedure di reclutamento .

 

 

Visto il perdurare dell’allerta meteo per  estreme temperature si comunica  che l’inizio del corso per futuri  ds è rinviato al 29 agosto .gli incontri del 27-28-31 luglio saranno inseriti di nuovo in calendario. Si invita chi non avesse ancora provveduto a richiedere la scheda di iscrizione con un messaggio su whatsapp alla tutor del corso la dottoressa de Matteis che rimane a disposizione per eventuali chiarimenti ed informazioni. Grz per l’attenzione. Cordiali saluti. Il segretario Vito Masciale

il MIM  ha pubblicato l’ AVVISO relativo all’apertura  delle funzioni per la

presentazione delle istanze di partecipazione alle procedure
di attribuzione dei contratti a tempo determinato ai sensi dell’articolo 5,

commi da 5 a 12, deldecreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito,

con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n.
74 e dell’articolo 12 dell’O.M. 06 maggio 2022, n. 112.

ECCO IL TESTO
Si comunica che, nel periodo compreso tra il 17 luglio 2023 (h. 9,00)

ed il 31 luglio 2023 (h.14.00), saranno disponibili le funzioni telematiche

per la presentazione delle istanze finalizzate:
A. ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dagli articoli 4 e 5 del

Decreto ministeriale 15 giugno 2023, n. 119, all’attribuzione degli incarichi a

tempo determinato per la copertura dei posti di sostegno vacanti e disponibili,

residuati dopo le ordinarie operazioni di immissione in ruolo,
destinati ai docenti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 3, comma 1, del D.M. sopra citato.
Il conferimento dell’incarico a tempo determinato è finalizzato

– previo superamento del percorso annuale di formazione iniziale e prova

e positiva valutazione relativamente alla lezione simulata di cui all’articolo 6,

comma 2, del D.M. n. 119 del 2023 – all’immissione in ruolo con decorrenza

giuridica dalla data di inizio del servizio a tempo determinato;
B. all’attribuzione degli incarichi a tempo determinato per lo svolgimento di:
a. supplenze annuali per la copertura delle cattedre e posti d’insegnamento, su posto
comune o di sostegno, vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre 2023 e che
rimangano presumibilmente tali per tutto l’anno scolastico;
b. supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche per la

copertura di cattedre e posti d’insegnamento, su posto comune o di sostegno,

non vacanti ma di fatto disponibili, resisi tali entro la data del 31 dicembre 2023

e fino al termine dell’anno scolastico e per le ore di insegnamento che non

concorrano a costituire cattedre o posti orario.
Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica,

ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Per accedere all’istanza occorrono in alternativa:
• credenziali digitali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
• CIE (Carta di Identità Elettronica);
• eIDAS (electronic IDentification, Authentication and trust Services);
• credenziali dell’area riservata del Ministero dell’Istruzione e del Merito

in corso di validità;

La mancata presentazione dell’istanza comporta la rinuncia alla partecipazione

alla procedura.
La mancata indicazione di talune sedi è intesa quale rinuncia

per le sedi non espresse.

In caso di indicazione di preferenze sintetiche, l’assegnazione delle sedi all’interno

del comune o del distretto è effettuata sulla base dell’ordinamento alfanumerico

crescente del codice meccanografico delle istituzioni scolastiche.

news

Il decreto 107 dell’8 giugno 2023 definisce le modalità di partecipazione al corso intensivo di formazione e della relativa prova finale destinata ai soggetti che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  1. Abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta;
  2. Abbiano superato la prova scritta e la prova orale cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se in seguito caducato;
  3. Abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.

Quando presentare la domanda

Dalla data di pubblicazione dell’avviso, sul portale INPA e sul sito istituzionale del Ministero dell’istruzione e del merito, i candidati avranno trenta giorni di tempo per presentare la domanda esclusivamente attraverso la piattaforma dedicata allo scopo che sarà chiusa allo scadere del termine dei trenta giorni assegnati.

Procedura per presentare la domanda

All’atto della presentazione della domanda il sistema informatico rilascia il numero identificativo e la ricevuta di avvenuta iscrizione alla procedura che il candidato deve stampare e presentare all’atto dell’identificazione il giorno della prova unitamente alla ricevuta di avvenuto pagamento del primo versamento pari a € 350,00. Il suddetto versamento va fatto nei termini e nei modi che saranno indicati con successivo avviso della Direzione generale del personale scolastico.

Data della prova e identificazione dei candidati

Ultimata la procedura di presentazione delle domande, almeno venti giorni prima dell’inizio della prova sarà cura del Direttore generale per il personale scolastico emanare un avviso sempre sul portale INPA e sul sito istituzionale del Ministero dell’istruzione e del merito con il quale saranno rese note la sede, la data e l’ora di svolgimento della prova stessa. Si ricorda agli interessati che il suddetto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Superamento della prova di ammissione

I candidati appartenenti alle categorie a) e b) che superano la prova scritta della durata di 120 minuti, consistente in cento quesiti, e i candidati della categoria c) che superano la prova orale della durata di 60 minuti consistente in un colloquio su quesiti predisposti dalla Commissione prima dell’inizio della prova, sono ammessi al corso intensivo di formazione e della relativa prova finale se conseguono un punteggio minimo di 60/100.