Pubblichiamo di seguito il comunicato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia- Direzione Generale Ufficio II relativo alle
OPERAZIONI DI ASSUNZIONE IN RUOLO PER L’A.S. 2019/2020 che ovviamente seguiremo come sempre al vostro fianco e con la massima attenzione.
PREAVVISO DI CONVOCAZIONE
Nelle more di ricevere dal MIUR il provvedimento autorizzativo, si porta a conoscenza degli interessati che tra la fine del mese di luglio e il mese di agosto 2019, presso la sede di questa Direzione Generale, si darà avvio alle operazioni di immissione in ruolo per posti di insegnamento di Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado, posti comuni e di sostegno, finalizzate alla stipula di contratti a tempo indeterminato con i candidati iscritti nelle seguenti graduatorie:
Graduatorie di Merito del Concorso anno 2016 di cui DD.DD.GG. n.105, 106, 107 del 23 febbraio 2016– Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente
per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado e per posti di sostegno nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II
grado.
Graduatorie di Merito Regionali Concorso b), e commi 3, 4, 5 e 6, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente nella scuola
secondaria di primo e secondo grado di cui al DDG 85/2018.
Graduatorie di merito regionali Concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto
comune e di sostegno, indetto ai sensi dell’articolo 4, comma 1-quater, lettera b), del decretolegge 12 luglio 2018, n. 87 di cui al DDG 1546/2018.
Seguirà calendario delle convocazioni degli aspiranti per la scelta della provincia di assegnazione, con decorrenza giuridica ed economica dal 01.09.2019, nonché l’indicazione delle
disponibilità, per ciascuna classe di concorso, dei posti a livello provinciale.
Nel caso in cui il candidato convocato non potesse essere presente, sarà possibile delegare un proprio rappresentante.
Serve specificare, sin da ora, che saranno convocati un numero di candidati superiore alle disponibilità, per consentire immediatamente lo scorrimento nel caso di rinunce.
Si informano gli interessati che, sulla base delle calendarizzazioni che saranno pubblicatedai rispettivi Uffici Scolastici Territoriali, i docenti nominati saranno convocati dagli stessi per l’assegnazione della sede. Si rende utile quindi una costante consultazione dei siti web dei singoliUffici territoriali dell’USR per la Puglia, ai fini suddetti.
Si porta inoltre a conoscenza che, nello steso periodo, solo ed esclusivamente presso gliUffici Territoriali, si svolgeranno le operazioni di assunzione in ruolo dalle GAE provinciali.
Tanto premesso, considerata l’ampiezza dell’utenza interessata, nonché la necessità digarantire la completa copertura delle disponibilità autorizzate dal MIUR, tutte le convocazioni
saranno operate con “Avviso di Convocazione” che sarà pubblicato sul sito web dell’USR perla Puglia (www. pugliausr.gov.it) e sui siti istituzionali degli Uffici Territoriali, con valore di notifica a tutti gli effetti di legge.
Si invitano, pertanto, tutti gli interessati a consultare costantemente i predetti siti web, al fine di tutelare il proprio diritto di nomina e di partecipare alle operazioni in argomento.
La presente è pubblicata sul sito web di questa Direzione Generale e vale come notifica
ufficiale a tutti gli aspiranti alla nomina.
IL DIRETTORE GENERALE
Anna CAMMALLERI
Ai docenti interessati
(tramite pubblicazione sul sito web)
Ai Dirigenti degli Uffici Territoriali dell’USR per la Puglia
Alle Segreterie Regionali delle OO.SS. del comparto scuola
Al sito web – USR Pug
Si è svolto ieri 23 luglio, al Miur, il previsto incontro di informativa sul concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici ed in particolare sull’approvazione della graduatoria e sull’assegnazione dei vincitori agli uffici scolastici regionali nonché sulla formazione per i dirigenti scolastici neoassunti e sulla valutazione del periodo di prova.
Per l’amministrazione erano presenti il Direttore Palumbo e il dott Davide D’Amico.
il Direttore Palumbo ha riepilogato brevemente le diverse fasi della procedura di reclutamento.
Alla prova scritta hanno partecipato complessivamente 9376 candidati .
Alla prova orale sono stati ammessi 3795 candidati. Hanno superato le prove orali In 3420 , di cui saranno dichiarati vincitori i primi 2900.
Per l’anno scolastico 2019/20 sono state richieste 2117 autorizzazioni all’immissione in ruolo per tutti i posti vacanti e disponibili , di cui 1982 per l’attuale procedura concorsuale e 135 distribuiti tra concorso del 2011 della Campania(38),concorso 2018 del Friuli Venezia Giulia(7),esecuzione di provvedimenti giurisdizionali in Sicilia(21),trattenimenti (67)e riammissione in servizio(1) .
Sulla tempistica della fase conclusiva del concorso è stata ipotizzata la seguente tabella di marcia :
29 luglio pubblicazione graduatoria
Dal 31 luglio al 2 agosto scelta delle 17 regioni in ordine di preferenza
Dal 5 Agosto assegnazione alle regioni dei candidati
Subito dopo ci sarà la convocazione nelle singole regioni per l’assegnazione delle sedi di servizio.
Sulle modalità di assegnazione dei vincitori agli USR l’amministrazione ha precisato che sarà seguito l’ordine di graduatoria indipendentemente dalla titolarità di diritti di precedenza , compresi quelli di cui alla legge 104/92.
L’amministrazione ha anche precisato che in caso di rinuncia in sede regionale si riprende ad effettuare l’assegnazione dal primo non assegnato nella graduatoria nazionale secondo le preferenze di sede indicate . La rinuncia comporta il depennamento dalla graduatoria.
È stato anche precisato che non sarà fatta alcuna nomina nei confronti dei candidati ammessi con riserva .
Lo Snals ha chiesto che gli incarichi da parte dei direttori regionali avvengano secondo l’ordine di graduatoria e le preferenze espresse . All’opposizione del MIUR abbiamo chiesto di aprire una sessione negoziale sui criteri di conferimento degli incarichi , così come prevede il nuovo CCNL della dirigenza dell’area istruzione e ricerca.
Lo Snals ha sottolineato l’assoluta ingiustizia ed illegittimità dell’esclusione della legge 104 dai criteri per l’assegnazione dei candidati alle regioni . L’applicazione dei diritti di precedenza all’interno della regione viola le previsioni della legge ed espone l’amministrazione ad una valanga di ricorsi .
Abbiamo chiesto che ai candidati ammessi con riserva e collocati utilmente in graduatoria vengano assegnate le regioni congelandone i relativi posti.
Lo Snals ritiene che l’amministrazione ed il governo debbano trovare gli strumenti legislativi per tutelare coloro che hanno superato le prove concorsuali o siano stati danneggiati da cause oggettive nello svolgimento delle prove .
Successivamente il dott D’Amico ha illustrato la bozza di decreto con le nuove indicazioni per il periodo di prova dei dirigenti neoassunti, ivi comprese le attività formative . Secondo lo schema di decreto la valutazione dovrebbe essere affidata ad un nucleo guidato da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico sulla base delle attività formative svolte ed organizzate dagli USR in collaborazione con l’Indire , della relazione di un tutor e da una visita ispettiva dello stesso nucleo .
Sugli aspetti nuovi della valutazione abbiamo posto diversi quesiti riservandoci di farne una segnalazione formale .
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della situazione e sugli esiti dei successivi incontri .
Importante iniziativa dello Snals nazionale per i docenti iscritti che sono risultati idonei alla fine del percorso del concorso per diventare dirigente scolastico.
Un corso di formazione residenziale . In allegato locandina con il programma e la procedura per accedervi. Buon lavoro
I PRIMI GIORNI DA DIRIGENTE SCOLASTICO
Tivoli (RM) Grand Hotel DucaD’Este
27 – 28 Agosto 2019
Lo Snals-Confsal ha organizzato un corso di formazione utile a coloro che hanno superato il concorso a dirigente scolastico e si apprestano a ricoprire il ruolo di dirigente scolastico a partire dal prossimo 1° settembre. Il corso, articolato in due giornate, si svolgerà a Tivoli (RM) presso il Grand Hotel Duca d’Este il 27 ed il 28 agosto 2019 ed è rivolto agli iscritti allo Snals-Confsal per i quali la partecipazione è gratuita, fatta eccezione per i costi del trasporto. I docenti non iscritti potranno perfezionare l’iscrizione allo Snals-Confsal al momento della registrazione prevista dopo l’arrivo in hotel.
Programma dei lavori
27 Agosto:
Ore 15 Arrivo in hotel e check in
Ore 16 Saluto del Segretario Generale Snals-ConfsalElvira Serafini
Ore 16,15 Introduzione dei lavori a cura della Responsabile dell’Ufficio della formazione dello Snals-ConfsalLucia Massa
Ore 16,30/20 Giovanni De Rosa: Illustrazione delle principali aree di interesse per l’esercizio della funzione dirigenziale
Ore 20,30 Cena
28 Agosto:
Ore 8/9 Colazione
Ore 9,30/12,30 Giovanni De Rosa: Enucleazione dei principali interventi del dirigente scolastico connessi alle criticità rilevate nelle aree di esercizio della funzione dirigenziale
Ore 13/14 Pranzo
Ore 15/17,30 Giovanni De Rosa – Carlo Frascari: Confronto e dibattito sulle problematiche emerse
Ore 17,30 Conclusioni
I lavori del corso saranno condotti dai Dirigenti Scolastici Giovanni De Rosa e Carlo Frascaridel Coordinamento Nazionale dei Dirigenti scolastici dello Snals-Confsal.
Per iscriversi compilare il form disponibile al seguente linkhttp://bit.ly/CorsoDS27Agosto.
Al momento dell’iscrizione è possibile scegliere se pernottare in hotel. Per prenotare il pernottamento rivolgersi personalmente al Grand Hotel Duca d’Este – Via Nazionale Tiburtina, 330 Tivoli Terme (RM), Tel. 0774 3883 – prenotazioni@siriohotel.net – chiedendo la prenotazione con la convenzione SNALS per il corso dei Dirigenti scolastici; lo Snals-Confsal provvederà al pagamento del vitto e alloggio per l’intera durata corso.
Le iscrizioni sono aperte dal 19.7.2019 al 31.7.2019 e comunque fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsti nel numero di 75. Le prenotazioni potranno essere annullate entro e non oltre il 9 agosto 2019.
Per ulteriori informazioni o comunicazioni chiamare allo 0658893256 oppure per e-mail servizio.email@snals.it.
Riportiamo la proposta unitaria inerente l’oggetto e inseriamo in area riservata la proposta unitaria:
Personale ATA: la nostra proposta unitaria per la sua valorizzazione in coerenza con l’Intesa del 24 aprile 2019
I punti qualificanti della proposta presentata da FLC CGIL, CISL Scuola, Federazione UIL, Scuola RUA, SNALS Confsal, Gilda-Unams al Capo di Gabinetto del MIUR
A seguito dell’incontro tenuto il 20 giugno scorso al Miur con il Capo di Gabinetto, Dott. Chiné, le organizzazioni sindacali hanno presentato unitariamente una proposta per la valorizzazione complessiva del personale ATA, in coerenza con l’Intesa politica siglata il 24 aprile scorso.
Per quanto riguarda gli Assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, la proposta presentata è rivolta a definire un percorso semplificato e riservato parallelo al percorso ordinario che valorizzi il lavoro svolto dai facenti funzione in tutti questi anni in cui hanno contribuito fattivamente al funzionamento delle scuole.
È una proposta articolata che tiene conto del servizio svolto negli ultimi tre anni (compreso quello in corso) in sostituzione del DSGA, mettendo a disposizione fino al 50% dei posti liberi in organico.
Inoltre si propone di riavviare le procedure contrattuali che consentono la progressione di carriera – cioè la mobilità professionale – e la formazione per la riattribuzione delle posizioni economiche.
Si è chiesto, pertanto, il proseguimento del tavolo di confronto ai fini di una possibile e sollecita soluzione normativa che concretizzi e dia piena attuazione ai contenuti dell’Intesa politica.
Roma, 9 luglio 2019
FLC CGIL | CISL FSUR | UIL Scuola RUA | SNALS Confsal | GILDA Unams |
Francesco Sinopoli | Maddalena Gissi | Giuseppe Turi | Elvira Serafini | Rino Di Meglio |
Concorso dirigenti scolastici, Consiglio di Stato: accolta richiesta di sospensiva presentata dal Miur
Il CdS nell’udienza di stamani che fa seguito all’appello presentato dal Miur alla sentenza del Tar del 2 luglio scorso ha accolto la richiesta di sospensiva sull’annullamento del concorso a dirigente scolastico decretato dal Tar Lazio la scorsa settimana. La notizia è stata data dallo Stesso Ministro Bussetti su Facebook
Ricordiamo che il TAR aveva annullato per incompatibilità di tre commissari:
- due perché formatori coinvolti in corsi per i dirigenti scolastici
- un terzo perché sindaco, carica non compatibile con quella di commissario
Il Ministero ha risposto ritenendo non fondate le motivazioni del Tar
Il CdS ha accolto la richiesta di sospensiva, il concorso, quindi, potrà proseguire in attesa della sentenza nel merito per la quale ci vorranno anni.
Se la tempistica sarà rispettata, la graduatoria dovrebbe essere stilata entro il 15 di luglio. Entro il 25 luglio, il MEF dovrebbe dare il consenso per le assunzioni, in modo da avere i nuovi dirigenti nelle scuole per il 1 settembre 2019.
Il messaggio di Bussetti
“Bene la sospensiva del Consiglio di Stato. Procederemo ora senza indugio con la pubblicazione della graduatoria e le assunzioni. So quanto hanno studiato i vincitori. Ci sono passato: ho fatto anche io questo concorso anni fa. La scuola italiana non può aspettare, ha bisogno di nuovi dirigenti scolastici per guidare i nostri istituti e superare il fenomeno dannoso delle reggenze. Glieli daremo.”
Lo Snals Confsal continuerà ovviamente semprea battersi per garantire i diritti dei vincitori e di tutti coloro che hanno lamentato situazioni di oggettiva difficoltà e disparità di trattamento
Riteniamo come sempre prioritaria la difesa della legalità e la tutela dei diritti di tutti i lavoratori.
Si è svolta oggi l’udienza del Consiglio di Stato sull’appello proposto dal MIUR per la riforma della sentenza Tar del 2 luglio scorso.
La pubblicazione della decisione è prevista per domani.
Durante l’udienza il Consiglio, che per la decisione finale si riunirà in plenaria con tutti i presidenti del CDS, ha mostrato grande e costante attenzione a tutti gli elementi forniti dalle parti. Non vi sono al momento elementi per fare ipotesi sugli orientamenti del superiore organo della giustizia amministrativa.
Confidiamo in un provvedimento cautelare che dia la possibilità di proseguire l’iter concorsuale poiche’ l’udienza di merito potrebbe arrivare fra anni e solo allora sarà decisa in via definitiva il destino del concorso.
In tal modo le prove orali potranno continuare a svolgersi regolarmente e le graduatorie potrebbero essere disponibili per fine luglio consentendo l’assegnazione delle sedi ai vincitori.
Lo Snals Confsal si batterà come sempre per il rispetto della legalità e per garantire i diritti dei vincitori e di tutti coloro che hanno lamentato situazioni di oggettiva difficoltà e disparità di trattamento
Elvira Serafini, Segretario Generale Snals Confsal, sull’autonomia differenziata – Comunicato stampa
Roma, 8 lug. 2019 –“Sul tema dell’autonomia differenziata nel settore dell’istruzione –ha dichiarato Elvira Serafini, Segretario Generale dello Snals Confsal- abbiamo già espresso più volte tutte le nostre riserve. Siamo contrari a ogni processo che metta a rischio l’unitarietà del Paese e del suo sistema scolastico, che sono espressione della sua identità culturale.
Per questo non accettiamo le dichiarazioni del ministro Bussetti che aprono improvvisamente a una regionalizzazione sul modello trentino o valdostano.
Sul tema dell’autonomia differenziata – ha proseguito Serafini- non c’è alcuna condivisione sul terreno politico, giuridico e sociale nel Paese. C’è bisogno di un dibattito parlamentare serio e approfondito.
Inoltre, si ascoltano dichiarazioni e battute inopportune verso i sindacati e i lavoratori della scuola. In gioco non ci sono scambi tra PAS e autonomia, come qualcuno ha voluto insinuare, mentre servono piuttosto stime finanziarie attendibili e documenti scritti da discutere e valutare
Il TAR per il Lazio, con sentenza n.6233/2019, ha censurato l’operato della “Commissione plenaria nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione, con conseguente annullamento in toto della procedura concorsuale”.
La decisione di annullamento della prova scritta si basa sulla circostanza per cui alcuni commissari presenti alla seduta in cui si ratificavano i criteri di valutazione avrebbero tenuto dei corsi di preparazione al concorso e un commissario ricopre anche un ruolo politico.
Adesso il Miur deve adire il Consiglio di Stato affinchè si esprima in via definitiva sulla questione.
Auspichiamo che qualsiasi ulteriore decisione sia assunta con tempestività per garantire la certezza del diritto, la tutela dei candidati nonché il regolare avvio del prossimo anno scolastico.
In allegato il testo della sentenza
Riapertura funzione istanza polis
Si comunica che oggi 26 giugno dalle 7:00 alle 23.59 è prevista la riapertura delle aree (dalle 7:00 alle 23:59) per l’inserimento dell’istanza polis per la scelta delle sedi (allegato G) per la prima fascia d’istituto delle graduatorie del personale ATA
24 Giu 2019 – 17:38 – Vincenzo Brancatisano
Regionalizzazione, Serafini (SNALS): no a frazionamento Italia con alcune regioni privilegiate
di Vincenzo Brancatisano
Il progetto di regionalizzazione della scuola va fermato. Se passasse ci sarebbero gravi ricadute sul piano didattico e su quello contrattuale.
E’ questa la preoccupazione di Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals, di fronte all’idea sempre più concreta che il progetto di autonomia regionale differenziata previsto dal contratto di governo possa diventare legge, almeno nelle tre regioni che hanno firmato l’intesa con il governo: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
“Sul tema dell’autonomia differenziata – precisa Serafini – abbiamo criticato il metodo e il merito con cui questa importante questione è stata finora affrontata. Ma nell’Intesa del 24 aprile scorso che il Governo ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali rappresentative c’è uno specifico punto che fa riferimento alla scuola del Paese. L’impegno congiunto è stato quello di mantenere l’unitarietà del sistema di istruzione, lo stato giuridico degli insegnanti, i curricoli scolastici e la regolazione del rapporto di lavoro con la contrattazione a livello nazionale.
Ci aspettiamo che il Governo tenga fede agli impegni assunti. Il problema principale non è l’autonomia differenziata in sé, ma le differenze che esistono sul territorio nazionale in termini di efficacia formativa e di efficienza del servizio scolastico e di tutti quei servizi che altri soggetti istituzionali devono mettere in campo per i bambini e i ragazzi di tutte le scuole del Paese”.
Elvira Serafini, voi vi opponete da tempo a questo progetto
“Lo Snals sin dal 27 ottobre 2018 fece partire una petizione su questa questione, aperta non solo al mondo dell’istruzione, dove abbiamo raccolto le firme di sindaci e associazioni, di famiglie, raggiungendo un numero altissimo di adesioni, era una petizione a largo respiro per dire no a questo progetto. Ci teniamo a sottolineare che non vogliamo entrare nel merito degli altri settori dell’autonomia differenziata ma ci opponiamo alla separazione nel mondo della scuola per aree geografiche”.
Quali sono i motivi della vostra opposizione?
“Non è possibile frazionare l’Italia privilegiando alcune regioni e lasciando in una situazione di stallo e di solitudine altre. Tutti hanno lo stesso diritto di fare scuola allo stesso modo. L’Istruzione è un punto fermo per tenere l’itala unita. E’ impensabile che le opportunità che si hanno in Veneto siano diverse per programmi e opportunità offerte ai giovani che seguono l’istruzione in Puglia. Non è possibile che questo avvenga. L’istruzione è il midollo del Paese Tutti devono avere le stesse opportunità: non solo le famiglie ma anche i lavoratori. Tutti i lavoratori della scuola devono ricevere la stessa retribuzione, avere gli stessi programmi, sottoporsi allo stesso ordinamento. Gli stipendi devono essere uguali per tutti. Non è pensabile creare situazioni diverse e con contratti diversi. Bisogna mantenere la centralità del Miur sulla scuola e invece con la regionalizzazione ogni istituzione scolastica regionale dovrebbe rispondere al consiglio regionale e alla politica locale. Ci vuole un cambiamento nel migliorare e nel potenziare l’istruzione italiana, non certo frazionandola e dividendola. Dobbiamo scongiurare in ogni modo il pericolo di un sistema d’istruzione frammentato, che avrebbe come prima e grave conseguenza l’aumento delle disuguaglianze sociali, mentre mai come in questo momento storico l’Italia ha bisogno di una scuola che sblocchi l’ascensore sociale e riattivi la mobilità generazionale in forte crisi. Invece, corriamo il rischio di aggravare situazioni già critiche come, in particolare, quelle di molte aree del Mezzogiorno”.
A che punto si è arrivati con il progetto?
“Pare che il programma di governo stia prendendo una forza vitale e stia andando avanti. Il timore è che si era arenato in vista delle elezioni europee e ora, chiusa quella parentesi, si comincia a cavalcare l’idea di frazionare, frammentare la scuola e siamo seriamente preoccupati. Tutte le altre forme potrebbero andare, non sta a noi dirlo, ma non l’istruzione, che deve rimanere nazionale. Pensiamo a potenziare il sistema, a uniformarlo e a sostenerlo nelle zone più povere. Questa deve essere l’attenzione della politica: guardare a 360 gradi a tutta la scuola italiana, non certo frazionarla”.
Siete preoccupati per il contratto di lavoro?
“Certo. Il contratto non può essere regionale. Il problema va visto a tutto tondo. Occorre guardarlo nella sua globalità: nella sua ricaduta didattica e metodologica per quanto riguarda gli alunni e le famiglie e sul piano dei contratti e della tenuta del contratto nazionale che non può essere scisso su base regionale o locale. La scuola italiana è una e deve rimanere una e sola”.
Quali sono dal vostro punto di vista gli obiettivi che hanno ispirato il governo in questo percorso?
“L’obiettivo era quello soddisfare i desiderata di alcune Regioni del Nord che chiedevano e chiedono la regionalizzazione della scuola”.
Perché chiedono questo? Ci sono anche motivi di tipo culturale?
“Non si parla di aspetti culturali ma di arrivare ad avere una stabilità dei docenti e dei dirigenti, perché si pensa che lo stipendio del docente sia troppo basso per vivere al Nord . La tenuta stipendiale non è adeguata e molti insegnanti arrivano e poi chiedono il trasferimento. Dando una retribuzione diversa – si parla di 280-300 euro in più – si vuole fare qualcosa per invogliarli a rimanere in quelle zone”.
Il problema del costo della vita in certe regioni è però innegabile
“Ci vogliono risorse per il rinnovo del contratto. Occorre che si trovino trovi risorse per adeguare gli stipendi a quelli dell’Eurozona. Ma per tutte le regioni, non solo per alcune. L’inadeguatezza degli stipendi è un problema che riguarda tutti settori, ma per la scuola siamo quelli peggio pagati in Europa”.
Il ministro Bussetti si è dimostrato più volte sensibile al tema degli stipendi degli insegnanti
“Ci sono stati degli incontri, ce ne vorranno molti altri, siamo in attesa dell’atto di indirizzo e speriamo anche che si arrivi al risultato”.
Ottimista?
“Vista la situazione critica dell’economia, siamo molto dubbiosi sul buon esito di un contratto che abbia delle risorse soddisfacenti per il mondo della scuola”.
Come se ne esce?
“E’ una storia difficile e complessa per poterne uscire”.
Torniamo al progetto di autonomia differenziata. Pensa che alla fine sarà attuata?
“Essendo uno dei punti del programma di governo, ci affidiamo al buon senso dei parlamentari e chiediamo che siano sentite le parti sociali: non è possibile che le parti sociali non vengano ascoltate per una decisione così importante per il Paese. Anche perché tutti i sindacati si sono pronunciati in tal senso e tutti insieme diciamo che l’istruzione non può e non deve essere regionalizzata. Siamo stati ascoltati la notte tra il 23 e il 24 aprile dal premier Conte e dal ministro Bussetti, che furono d’accordo a mettere nell’intesa il punto fermo per quanto riguarda la regionalizzazione. Ora attendiamo di vedere se terranno fede a questo accordo oppure al programma di governo. Ma riteniamo che l’impegno del Governo e del Parlamento per mantenere il carattere unitario e nazionale della scuola italiana debba essere prioritario. E per questo, come sindacato, lavoreremo con determinazione”.
24 Giu 2019 – 15:36 – redazione
Serafini (SNALS) su regionalizzazione: unitarietà scuola non si tocca
di redazione
“Sul tema dell’autonomia differenziata abbiamo criticato il metodo e il merito con cui questa importante questione è stata finora affrontata”.
Ma nell’Intesa del 24 aprile scorso che il Governo ha sottoscritto con le OO.SS. rappresentative c’è uno specifico punto che fa riferimento alla scuola del Paese.
L’impegno congiunto è stato quello di mantenere l’unitarietà del sistema di istruzione, lo stato giuridico degli insegnanti, i curricoli scolastici e la regolazione del rapporto di lavoro con la contrattazione a livello nazionale. Ci aspettiamo che il Governo tenga fede agli impegni assunti.
E’ dallo scorso anno che lo Snals-Confsal ha preso, per primo tra i sindacati, l’iniziativa di avviare una raccolta di firme sulla questione dell’autonomia differenziata, non solo tra il personale della scuola ma anche presso le famiglie, raggiungendo un numero altissimo di adesioni. Anche sindaci e rappresentanti di istituzioni locali hanno rappresentato la loro adesione alla nostra petizione.
Il problema principale non è l’autonomia differenziata in sé, ma le differenze che esistono sul territorio nazionale in termini di efficacia formativa e di efficienza del servizio scolastico e di tutti quei servizi che altri soggetti istituzionali devono mettere in campo per i bambini e i ragazzi di tutte le scuole del Paese.
Dobbiamo scongiurare in ogni modo il pericolo di un sistema d’istruzione frammentato, che avrebbe come prima e grave conseguenza l’aumento delle disuguaglianze sociali, mentre mai come in questo momento storico l’Italia ha bisogno di una scuola che sblocchi l’ascensore sociale e riattivi la mobilità generazionale in forte crisi. Invece, corriamo il rischio di aggravare situazioni già critiche come, in particolare, quelle di molte aree del Mezzogiorno.
Per tutto questo riteniamo che l’impegno del Governo e del Parlamento per mantenere il carattere unitario e nazionale della scuola italiana debba essere prioritario. E per questo, come sindacato, lavoreremo con determinazione”.