, , , ,

CONCORSO INSEGNANTI RELIGIONE CATTOLICA : IN ATTESA DELL’USCITA DEI BANDI COSA SAPPIAMO FINORA

 

Il 9 gennaio, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Zuppi, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, hanno firmato l’intesa relativa al concorso ordinario per la copertura del 30% dei posti per l’insegnamento della Religione Cattolica vacanti, previsto dall’articolo 1-bis della Legge 20 dicembre 2019, n. 159. Il nuovo accordo sostituisce integralmente l’intesa del 14 dicembre 2020.

La Legge 159/2019 prevede l’apertura di un nuovo concorso IRC ordinario per l’assunzione di personale nel ruolo di docente di Religione Cattolica. Il Decreto PNRR 2 convertito in Legge ha modificato, poi, il provvedimento prevedendo anche una procedura concorsuale straordinaria per reclutare insegnanti di Religione, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio.

Entrambe le procedure serviranno a coprire il 100% dei posti vacanti e disponibili (6.428 in totale) per il triennio scolastico 2022/2023-2024/2025 e per gli anni scolastici successivi. In base a quanto stabilito dalle misure per la scuola del Decreto PA bis, questi saranno coperti nella quota del 30% tramite il concorso IRC ordinario e del 70% tramite il concorso IRC straordinario.

Il nuovo concorso per insegnanti di Religione Cattolica segna una tappa importante per il mondo scolastico  si terrà a vent’anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della Religione Cattolica.

La procedura concorsuale sarà bandita nel rispetto dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana il 18 febbraio 1984, ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121 e dell’Intesa tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sottoscritta il 28 giugno 2012, cui è stata data esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 175;

I titoli di qualificazione professionale per partecipare al concorso sono quelli indicati al punto 4 dell’Intesa del 28 giugno 2012, rilasciati da Facoltà e Istituti elencati dal Decreto del Ministro dell’Istruzione n. 70 del 24 luglio 2020;

Tra i requisiti è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della religione cattolica di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione.

Il concorso si articolerà  in una prova scritta e una orale, e accerterà  la preparazione dei candidati con riferimento alle materie ed alle competenze indicate dalla normativa vigente . L’articolazione, il punteggio ed i criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli sono determinate dal bando di concorso, tenendo presente che tutti i candidati sono già in possesso dell’idoneità diocesana, che è condizione per l’insegnamento della Religione Cattolica.

I posti disponibili riguarderanno sia la scuola dell’infanzia e primaria che la scuola secondaria di primo e secondo grado; tuttavia, non sono note  le modalità di scelta tra i gradi di istruzione ed è necessario attendere i bandi per maggiori informazioni in merito.

Dopo un incontro avvenuto il 17 febbraio con i rappresentanti dei sindacati scolastici, sono state delineate le direttive per i futuri concorsi previsti nel 2024.

La procedura non presenta limiti di età.

Con il nuovo accordo fra CEI e Ministero firmato a Gennaio , sono stati riconfermati i titoli di qualificazione professionale elencati nell’Intesa del 2012.

Innanzitutto, è necessario possedere uno dei seguenti titoli:

– Baccalaureato e licenza in teologia (con le sue varie specializzazioni);

– Attestato di compimento del corso di teologia in un seminario maggiore;

– Laurea magistrale in scienze religiose;

– Licenza in scienze bibliche o sacra scrittura;

– Licenza in scienze dell’educazione con specializzazione in educazione e religione;

– Laurea magistrale in scienze dell’educazione con specializzazione in pedagogia e didattica della religione e in catechetica e pastorale giovanile;

– Licenza in missiologia.

Ulteriori Requisiti:

– Certificazione dell’idoneità diocesana (diversa dall’idoneità all’insegnamento) rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano entro 90 giorni prima della presentazione della domanda;

– Per i precari: oltre al titolo di accesso e all’idoneità, è necessario aver svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione;

Considerato come servizio utile per un anno scolastico: servizio di almeno 180 giorni o servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino alla conclusione delle operazioni di scrutinio finale.

Entrambe le procedure dovrebbero essere per titoli ed esami.

La procedura del Concorso IRC ordinario prevede :

solo prova orale didattico-metodologica  semplificata

– Presenza dei docenti di religione di ruolo nelle commissioni;

– Estrazione della traccia oggetto della prova 24 ore prima della prova del candidato così da permettere in modo professionale la preparazione della lezione simulata;

– Ripartizione del punteggio in modo tale che al servizio sia assegnata la metà del totale.

Il concorso IRC straordinario, invece, dovrebbe prevedere l’espletamento di una prova orale e la valorizzazione dell’esperienza e della professionalità dei docenti, senza una soglia minima di idoneità per consentire lo scorrimento della graduatoria fino al suo totale esaurimento.

Saranno i bandi a definire quali titoli saranno valutabili e i relativi punteggi.

Cosa succede dopo il concorso?

Dopo la chiusura dei concorsi per insegnanti di Religione Cattolica, saranno formate due graduatorie distinte. Queste resteranno valide nel triennio successivo alla loro pubblicazione, proseguendo fino all’esaurimento dei candidati o fino all’annuncio di un successivo bando di concorso.

Come si partecipa?

Per poter inoltrare la domanda di partecipazione al Concorso Insegnanti Religione Cattolica, è necessario attendere l’uscita del bando. Inoltre, la domanda potrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Non  è possibile presentare  domanda di partecipazione alla procedura straordinaria o a quella ordfinaria  in più Regioni o in più diocesi. La scelta dovrà essere per una sola Regione e una sola diocesi.

Quando saranno pubblicati i bandi?

Originalmente previsto per il 31 dicembre 2021, il bando per il concorso ordinario di Religione Cattolica era stato posticipato prima al 31 dicembre 2022 e poi, con l’introduzione del decreto milleproroghe 2023, al 31 dicembre 2023.

Tuttavia, i concorsi sono slittati al 2024, per via del Decreto Proroghe, che ne ha prorogato l’uscita.  Saranno banditi contestualmente (lo stabilisce l’art. 1-bis, comma 2, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre2019, n.159, come sostituito dall’art.47, comma 9, lett. b), del decreto-legge 30 aprile2022, n.36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n.79 e, successivamente, modificato dall’art. 20, comma 6, lett. b), del decreto legge 22 giugno2023, n.75, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n.112).Chiaramente, una volta pubblicati i due bandi, le due procedure avranno un iter diversamente veloce: l’ordinario con la prova scritta e la prova orale selettivi avrà tempi lunghi, mentre la procedura straordinaria con la solo prova orale didattico-metodologica avrà un iter molto veloce. Chiunque partecipi alla procedura straordinaria potrà liberamente partecipare al concorso ordinario con la prova scritta selettiva e orale selettiva. Chiaramente tale opportunità dovrebbe essere colta da coloro che hanno un numero di anni di servizio poco numerosi.La procedura straordinaria riguarderà anche gli idr precari in servizio in diocesi che non hanno disponibilità di posti nella quota del 70%. Ricordiamo che la procedura straordinaria produrrà una graduatoria ad esaurimento pertanto tutti gli idr precari che parteciperanno e saranno graduati, prima o poi saranno chiamati in ruolo.

In base a quanto emerso durante l’incontro tra il Ministero e i sindacati, il primo bando in uscita sarà quello straordinario, riservato agli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado. Il bando è previsto per Febbraio 2024.

 

Le tipologie sono due:

 

il concorso ordinario per coloro che non hanno maturato il requisito dei 36 mesi di servizio;

la procedura straordinaria per coloro che hanno svolto, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, almeno trentasei mesi di servizio anche non consecutivi nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali (art.47, comma 9, D.L. 36/2022, convertito in legge n.79del 29 giugno 2022).

Qual è la tipologia di prova per la procedura straordinaria?

Il comma 2 dell’art.1bis della legge 159/2019 prevede una sola prova orale didattico-metodologica, cioè una lezione simulata inserita ovviamente in una UDA. Non è previsto un punteggio minimo per il superamento della prova.

 

Quale validità avranno le graduatorie dei concorsi per docenti di Religione Cattolica 2024?

Le graduatorie delle procedure straordinarie saranno utilizzate fino a totale esaurimento. Invece quelle del concorso ordinario avranno valore solo triennale.

 

Il requisito dei 36 mesi per accedere alla procedura straordinaria sono da considerarsi quelli di effettivo servizio.

 

Per partecipare al concorso straordinario NON   sono validi i servizi prestati nella scuola privata come indicato nel  comma 2 dell’art.1bis della legge 159/2019

Il requisito dell’idoneità all’insegnamento di religione cattolica rimane una prerogativa peculiare dell’ordinario diocesano. Tale idoneità va rilasciata in occasione delle procedure di assunzione, ordinario e straordinario.

 

E’ possibile partecipare alla procedura straordinario con il solo diploma di scuola magistrale: in questo caso il candidato che partecipa con il solo diploma di scuola magistrale, conseguito entro l’a.s.2001/2002, viene individuato in graduatoria con apposita indicazione e la sua posizione è utile ai fini della nomina a tempo indeterminato solo nella scuola dell’infanzia.