In attesa dell’emanazione della circolare sui pensionamenti 2020 da parte del MIUR, che dovrà tener conto di quanto verrà deciso nella Manovra di Bilancio 2020 in materia di pensioni, nei media vengono fornite notizie non sempre veritiere ed attendibili.

A tal proposito, confermando che il testo del d.d.l. Bilancio 2020, dopo la “Bollinatura” della Ragioneria Generale dello Stato e la firma del Presidente della Repubblica, è stato trasmesso al Senato, il prof. Boninsegna, della Segreteria provinciale SNALS di Verona, ha elaborato delle tabelle sinottiche per le cessazioni dall’1.9.2020 per le diverse tipologie di pensioni, basandosi sul testo della manovra in oggetto, che ha raccolto in una scheda.

Nella scheda, oltre le novità previste per l’Ape social e l’opzione donna, sono state riportate le condizioni richieste, il tipo di cessazione, i codici di cessazione SIDI, la scadenza di presentazione delle domande, le precisazioni e la normativa relativa ad ogni tipologia di pensionamento.

E’, inoltre, riportata la tempistica di pagamento del TFS e del TFR.

In data 5 novembre 2019, si è tenuto presso il Miur, alla presenza del Direttore Generale dott.ssa Maria Assunta Palermo, l’incontro per l’informativa sulle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021.

L’Amministrazione ha, quindi, presentato alle OO.SS. la relativa bozza di circolare con tutte le informazioni utili per le famiglie.

Previsto meno di un mese per effettuare la procedura on line per l’iscrizione alle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado. Le iscrizioni on line riguarderanno anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito). Per le scuole dell’infanzia la procedura sarà ancora cartacea.

Per effettuare l’iscrizione on line le famiglie dovranno innanzitutto individuare la scuola di interesse. Sarà a tal riguardo disponibile il portale “Scuola in Chiaro”, che raccoglie i profili di tutti gli istituti italiani e consente di ricavare informazioni utili che vanno dall’organizzazione del curricolo all’organizzazione oraria.

Scuola dell’infanzia

La domanda resta cartacea e va presentata alla scuola prescelta. Possono essere iscritti alle scuole dell’infanzia i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2020, che hanno la precedenza. Possono poi essere iscritti i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2021. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla Scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni di età successivamente al 30 aprile 2021.

Scuola primaria

Le iscrizioni si fanno on line. I genitori possono iscrivere alla prima classe i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2020. Si possono iscrivere anche i bambini che compiono sei anni dopo il 31 dicembre 2020 e comunque entro il 30 aprile 2021. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla prima classe della primaria di bambini che compiono i sei anni successivamente al 30 aprile 2021. I genitori, al momento della compilazione delle domande di iscrizione on line, esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 24, 27, fino a 30 ore oppure 40 ore (tempo pieno). Possono anche indicare, in subordine rispetto alla scuola che costituisce la loro prima scelta, fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Il sistema di iscrizioni on line comunica di aver inoltrato la domanda di iscrizione verso le scuole indicate come seconda o terza opzione nel caso in cui non vi sia disponibilità di posti nella scuola di prima scelta.

Secondaria di I grado

All’atto dell’iscrizione on line, i genitori esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 30 oppure 36 ore, elevabili fino a 40 (tempo prolungato), in presenza di servizi e strutture idonee. In subordine alla scuola che costituisce la prima scelta, è possibile indicare fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Per l’iscrizione alle prime classi a indirizzo musicale, i genitori devono barrare l’apposita casella del modulo di domanda di iscrizione on line. Le istituzioni scolastiche organizzeranno la prova orientativo-attitudinale in tempi utili per consentire ai genitori, nel caso di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova istanza di iscrizione.

Secondaria di II grado

Nella domanda di iscrizione on line alla prima classe di una scuola secondaria di secondo grado statale, i genitori esprimono anche la scelta dell’indirizzo di studio, indicando anche l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalla scuola. Oltre alla scuola di prima scelta è possibile indicare, in subordine, fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento.

L’iscrizione alle prime classi dei Licei musicali e coreutici è subordinata al superamento di una prova di verifica del possesso di specifiche competenze musicali o coreutiche. La prova è organizzata in tempi utili per consentire ai genitori, nel caso di mancato superamento della prova o di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova istanza di iscrizione, eventualmente anche a un’altra scuola.

La circolare contiene informazioni dettagliate anche sulle iscrizioni di alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con cittadinanza non italiana.

La delegazione dello Snals, che si è riservata di indicare eventuali criticità dopo una più attenta lettura del testo, ha chiesto:

  • un periodo più lungo per la presentazione delle domande di iscrizione alla luce del fatto che una settimana in più non inficerebbe in alcun modo le operazioni annuali per portare in cattedra i docenti per l’inizio dell’a.s. 2020/2021;
  • che sia attivata anche per la scuola d’infanzia la procedura di iscrizioni con il sistema on line;
  • che sia possibile indicare oltre alla scuola di prima scelta un numero di scuole in subordine superiore a due;
  • che per la scuola secondaria di secondo grado la scelta dell’indirizzo di studio e dell’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalle scuole sia possibile anche per le scuole indicate in subordine rispetto a quella di prima scelta.

In data 5 novembre 2019, si è svolto all’Aran il secondo incontro sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali nella scuola e sulle procedure di conciliazione in caso di sciopero.

Per l’Aran era presente il Direttore Pierluigi Mastrogiuseppe.

La discussione è proseguita sulla bozza di accordo predisposta dall’Aran su sollecitazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge 146/90.

Le OO.SS. presenti hanno rilevato lo scarso tempo a disposizione per la formulazione di osservazioni e rilievi sulla bozza di accordo, pervenuta alle segreterie generali solo ieri sera.

Lo Snals-Confsal ha ribadito la propria totale indisponibilità a sottoscrivere un’intesa che limita il diritto di sciopero senza tutelare nemmeno in maniera adeguata ed equilibrata il diritto all’istruzione.

In particolare abbiamo dichiarato non ammissibile l’estensione dei contingenti obbligatori di lavoratori in caso di sciopero al personale docente, ritenendo illegittima la definizione dell’Istruzione scolastica come servizio essenziale senza il riferimento alle particolari prestazioni quali scrutini, ecc. già previste dalla legge 146/90.

Netta poi la nostra opposizione ai nuovi obblighi previsti in capo alle scuole, cioè ai dirigenti scolastici e alle segreterie, circa le comunicazioni da rendere agli utenti su carattere dello sciopero, motivazione, voti raccolti nelle elezioni e adesioni registrate in passate azioni di sciopero. Per non parlare dell’obbligo del personale di dichiarare la propria adesione o non adesione o addirittura la condizione di non aver maturato la scelta di aderire allo sciopero.

Alle scuole poi, tramite intesa sindacale con la rsu, la definizione di un accordo di scuole e conseguentemente l’emanazione di un regolamento con i numeri specifici dei contingenti e i servizi assicurati.

Riteniamo che la strada intrapresa dall’Aran, su indicazione della commissione di garanzia, sia non solo inutile ma anche infruttuosa se vuole difendere il diritto all’istruzione.

Non potremo mai accettare che il diritto di sciopero sia limitato e che i servizi di assistenza e vigilanza comprimano il diritto di sciopero.

Il confronto proseguirà lunedì 25 novembre alle ore 10.

personale ata

Alla presenza del Sottosegretario Dott. De Cristofaro, del Dott. Greco, della Dott.ssa Palumbo e del Dott. Serra, in data 5 novembre 2019 alle ore 11.30 si è svolto presso il MIUR un incontro, durante il quale è stato presentato il Decreto Ministeriale che disciplina la procedura finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato del personale dipendente delle imprese di pulizie operanti presso le istituzioni scolastiche, che inseriamo in area riservata.

La procedura selettiva si svolge su base provinciale, tramite la compilazione della domanda su Istanze on Line. I requisiti per partecipare sono:

  • il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado,
  • 10 anni di servizio anche non continuativo, a tempo indeterminato presso imprese titolari di contratti per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche statali,
  • i requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.

L’assunzione dei candidati utilmente collocati in graduatoria avverrà a decorrere dal 1° gennaio 2020 con contratto a tempo pieno e/o parziale ed indeterminato.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche le varie associazioni sindacali di categoria rappresentanti dei lavoratori delle imprese di pulizia, lo SNALS ha espresso la propria preoccupazione, sottolineando la ricaduta che l’assunzione di questi lavoratori avrà sull’organico ATA dei collaboratori scolastici e sulle immissioni in ruolo degli stessi nel prossimo anno scolastico.

Infatti, anche se i posti loro destinati sono già accantonati, potrebbero sorgere problemi al momento dell’individuazione dei perdenti posto e del successivo accantonamento del contingente per il ruolo 2020/21, soprattutto in considerazione che i molti posti che saranno assegnati a part time, nell’organico ATA sono considerati comunque posti interi.

La Dott.ssa Palumbo ha chiarito che il problema è ben presente e che si cercherà di trovare una soluzione, anche se difficile, per avere meno ripercussioni possibile sul personale ATA in servizio e, soprattutto per il personale inserito nelle graduatorie provinciali di 1^ fascia.

E’ stata fatta, da parte delle OO.SS. la richiesta di avere una rilevazione dettagliata delle persone interessate alla procedura concorsuale perché di fatto non è possibile fare una previsione attendibile su quanti posti potrebbero essere assegnati interi e quanti in regime di part-time, ma il Dott. Greco ha precisato che questo sarà possibile solo ad acquisizione delle domande avvenute.

E’ stato firmato dal Presidente Mattarella il Decreto Legge 29/10/2019 “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in G.U. (https://www.quirinale.it/page/2019_m10d28).

Il testo del decreto firmato, rinominato “salva-precari bis”, contiene le nuove misure tra cui la partecipazione al concorso straordinario dei docenti con tre anni di servizio nelle scuole paritarie, ma solo ai fini abilitanti all’insegnamento e non all’immissione in ruolo e la limitazione ai soli laureati per l’accesso al concorso riservato ai DSGA.

Le altre misure, sommariamente:

–    concorso straordinario secondaria entro 2019

–    concorso ordinario secondaria da bandire contestualmente a quello ordinario entro 2019

–    vincolo permanenza neoassunti per cinque anni

–    riforma concorsi Dirigenti Scolastici

–    revisione procedura per assunzione lavoratori appalti pulizie dal 1° gennaio 2020: no colloquio, solo graduatoria

–    proroga GM concorso 2016 e procedura per assunzione in altre regioni di concorso 2016 e 2018 nel 2020/21

–    esclusione dei Dirigenti Scolastici e del personale ATA dalla rilevazione delle impronte digitali

–    estensione del bonus merito ai docenti precari

–    concorso per Dirigenti tecnici

La pubblicazione del  DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2019, n. 126 è avvenuta nella Gazzetta ufficiale Serie Generale n.255 del 30-10-2019.

Il decreto “salva precari bis” è entrato in vigore il 31/10/2019.

Link alla G.U.

Le OO.SS. sul DL 126/19: non possiamo che chiamare i lavoratori interessati alla mobilitazione il prossimo 11 novembre, con un’iniziativa a Roma nel pomeriggio e diversi presìdi concomitanti in altre città

COMUNICATO STAMPA

DECRETO SCUOLA, INTESE NON RISPETTATE: AL VIA LA MOBILITAZIONE

Esclusi i facenti funzione DSGA, mancano i percorsi abilitanti e la norma sui diplomati magistrali

 

Con la pubblicazione del Decreto Legge sulle misure urgenti per la scuola in Gazzetta Ufficiale, constatiamo con rammarico che il Governo disattende gli impegni assunti, prima a Palazzo Chigi nell’aprile scorso, e poi nell’accordo del 1° ottobre con il Ministro dell’Istruzione.

Che siano stati ammessi alla procedura riservata i docenti delle paritarie ai soli fini abilitanti rientra tra le nostre richieste, ma tale modalità non può essere disgiunta da un quadro generale di acquisizione delle abilitazioni per l’insegnamento. Oltretutto il confronto sulle abilitazioni è in stallo. E questo è inaccettabile in quanto concorso straordinario e abilitazioni devono procedere in parallelo: sono aspetti dell’intesa collegati tra loro che non possono essere scissi.

L’apertura al personale delle scuole paritarie non esaurisce la partita dei concorsi abilitanti per gli altri esclusi da inserire in un collegato alla legge di bilancio.

Analogamente bisogna dare seguito all’accordo del 18 ottobre sui diplomati magistrali con la proroga delle previsioni del decreto dignità.

E’ inaccettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. Una scelta politica inammissibile che non vogliamo pensare sia frutto di qualche improvviso cambio di opinione, magari con motivazioni tecnocratiche per fare venire meno la parola data e scritta.

Aver depennato dal concorso riservato i facenti funzione di DSGA senza il titolo di studio previsto (laurea specifica) è fuori da ogni logica e non riconosce il lavoro del personale. Le motivazioni giuridiche addotte sono inaccettabili, avendo in sé la contraddizione palese per cui i facenti funzione sono ammessi al concorso ordinario e sono esclusi da quello straordinario, che serve proprio a sanare posizioni consolidate da anni di attività in mansioni superiori che hanno permesso e permettono alle scuole di funzionare. Poiché, come abbiamo più volte rappresentato, non basta certo il concorso in via di svolgimento per DSGA a colmare il vuoto di vent’anni di mancata indizione di prove concorsuali, e per non lasciare le scuole prive di direzione amministrativa, ribadiamo il buon diritto di chi ha svolto con merito tale funzione, talora per ben più di otto anni, di avere una prospettiva certa in un percorso riservato.

FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams indicono pertanto la mobilitazione del personale interessato, che si avvia con le assemblee, proseguirà con una manifestazione nazionale da svolgersi nei prossimi giorni davanti alle sedi istituzionali e comporterà le dimissioni dall’incarico di facenti funzione di DSGA.

Per queste ragioni non possiamo che chiamare i lavoratori interessati alla mobilitazione il prossimo 11 novembre, con un’iniziativa a Roma nel pomeriggio e diversi presìdi concomitanti in altre città.

 

Roma, 31 ottobre 2019

Flc CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola Rua

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

Allegato:

In data 29 ottobre 2019, si è svolto il previsto incontro al MIUR sulla sicurezza e responsabilità dei dirigenti scolastici. Per l’amministrazione erano presenti il Vice Ministro On.le Ascani, il Capo di Gabinetto dott Luigi Fiorentino, il direttore generale della DGRUF Iacopo Greco e la dottoressa Sabrina Capasso.

Dopo un serrato confronto dove lo Snals-Confsal ha chiesto immediatamente l’assunzione di impegni concreti e formali da parte del Ministro sui temi più urgenti del momento, a partire da quello sulla sicurezza e sulle connesse responsabilità dirigenziali fino a quelli economici legati alle garanzie di mantenimento degli attuali livelli retributivi e a quelli legati alla valutazione, è stato raggiunto un importante accordo anche per lo sviluppo delle future relazioni sindacali.

Lo Snals-Confsal ha posto anche la questione del mantenimento della validità delle graduatorie del concorso del 2017 e ha ribadito l’assoluta necessità di una mobilità straordinaria dei dirigenti scolastici neoassunti. Su questi ultimi temi si è deciso di aprire un confronto nell’ambito dei tavoli della contrattazione integrativa.

Al termine dell’incontro è stata sottoscritta un’intesa firmata da tutte le parti presenti.

Continueremo a vigilare affinché gli impegni assunti sul tema della sicurezza trovino immediata attuazione con provvedimenti urgenti e straordinari.

Dalla relazione del Segretario generale Elvira Serafini:

 

Apriamo questo Consiglio in un momento di grande attività per il sindacato, come d’altra parte accade sempre in occasione del nostro incontro autunnale: la Nota di aggiornamento al DEF ha delineato la cornice entro cui va definita la Legge di Bilancio per il 2020, senza peraltro che sia emerso alcun chiaro orientamento sui settori che ci riguardano, né sono incoraggianti gli stanziamenti del Governo per i rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego, previsti nel Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles.

Tutte le energie dello Snals-Confsal sono dedicate a fare in modo che Scuola, Afam, Università e Ricerca non paghino il conto della neutralizzazione dell’aumento dell’IVA e della stabilità del bilancio pubblico.

 

Di seguito la mozione finale approvata all’unanimità:

 

 MOZIONE FINALE

 

Il Consiglio Nazionale dello SNALS-CONFSAL

ascoltata

la relazione del Segretario generale Elvira Serafini sull’attuale fase politico-sindacale, sulle proposte volte al cambiamento delle politiche del personale di tutto il Comparto dell’Istruzione e della Ricerca, sulle linee di organizzazione e sviluppo del sindacato

l’approva.

Il Consiglio Nazionale condivide la proposta di realizzare ulteriori occasioni di approfondimento sui temi trattati nel Convegno Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la gestione dell’esistente:

  • per determinare una vera svolta culturale che metta al centro delle politiche l’educazione, l’istruzione di tutti i livelli e la ricerca;
  • per mantenere una costante attenzione su fenomeni che incidono negativamente sull’esercizio delle funzioni della scuola e dei docenti e sul benessere dei giovani;
  • per uscire dalle emergenze e superare i divari esistenti a livello territoriale che mettono a rischio la coesione, l’unitarietà e lo sviluppo.

Il Consiglio Nazionale, nel raccogliere anche gli esiti del dibattito, ribadisce la necessità di esercitare ogni forma di pressione sulle forze politiche e sul Governo affinché:

  • sia data attuazione agli accordi e alle intese sottoscritte con le organizzazioni sindacali e siano assunte decisioni coerenti quale esito dei tavoli tecnici su tutte le questioni che riguardano i settori della scuola, dell’università, dell’afam e degli enti pubblici di ricerca, con l’eliminazione delle molte forme di precarietà e il riconoscimento pieno della libertà di insegnamento e dell’autonomia;
  • siano apportate modifiche al documento di programmazione economica finalizzato alla legge di Bilancio 2020 ritenendo le previsioni contenute non sufficienti a garantire:
  • un rinnovo dei contratti di tutto il pubblico impiego che rispondano alle attese in particolare del personale di tutte le istituzioni del Comparto dell’Istruzione e della Ricerca e assicurino un netto miglioramento delle condizioni lavorative, retributive e professionali;
  • investimenti significativi a qualificare il sistema italiano dell’istruzione, della formazione e della ricerca e a innalzare progressivamente il rapporto tra risorse ad esso destinate e la quota del PIL nazionale per portarla ai livelli della media dell’Unione europea.

Il Consiglio Nazionale:

  • condivide le prospettive di sviluppo organizzativo che, attraverso una gestione partecipata e condivisa dello SNALS, incrementino la presenza e le attività sul territorio, anche in relazione al rinnovo della RSU;
  • fa proprie le proposte della Confsal che si fondano su: la centralità della persona, dell’istruzione e dell’educazione, la connessione tra tutte le istituzioni del comparto istruzione e ricerca con il mondo delle imprese, per favorire l’inserimento lavorativo delle giovani generazioni, la diminuzione degli squilibri territoriali e la competitività del nostro Paese.

Allegato: (CN_22-24ott2019_Relazione_SG)

23 ottobre 2019

Affrontare le tante problematiche di oggi per guardare alla scuola del futuro. Si è svolto oggi a Roma all’auditorium Barcelo’ Aran Mantegna in via Andrea Mantegna 130 il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la gestione dell’esistente’, a cura dello Snals-Confsal. Un punto sullo stato di salute dell’intero comparto istruzione, dalla scuola dell’infanzia, all’università, passando per la Ricerca, gli Afam e gli Its. Con una particolare attenzione alle disparità territoriali, ancora troppo marcate nel nostro Paese. Tanti gli interventi al tavolo dei relatori. Ad aprire i lavori, dopo un videomessaggio del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, è stato il segretario generale Snals-Confsal, Elvira Serafini, con una approfondita relazione. Quindi, la tavola rotonda a cui hanno preso parte il primo ricercatore, responsabile area Indagini internazionali Invalsi, Laura Palmerio, lo psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, Federico Bianchi di Castelbianco, e il direttore Svimez, Luca Bianchi. A chiudere, l’intervista del segretario generale Confsal, Angelo Raffaele Margiotta. A moderare, la giornalista del Tg2, Manuela Moreno.

Link alle video interviste sul sito DIRE

FIORAMONTI: “LA FORMAZIONE COLMA IL DIVARIO SOCIALE DEL PAESE”

“Sono molto contento dei temi scelti dal convegno. L’importanza della formazione, dedicata a rafforzare la democrazia e a colmare il divario sociale, sempre più significativo nel nostro Paese. Il ruolo del docente, in una scuola che cambia, si porta dietro una serie di responsabilità enormi, come mai prima nella nostra storia. Dobbiamo far sì che il ruolo del docente non solo sia valorizzato a livello salariale ma che venga percepito come un ruolo cardine per lo sviluppo sociale della nostra società“. Così il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti nel videomessaggio inviato al convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’, organizzato dallo Snals Confsal a Roma.  “Dobbiamo collegare – prosegue il ministro – il mondo della scuola sempre di più con quello dell’università e della ricerca. Dobbiamo riconoscere in particolare alla ricerca, una sua specificità: non si può trattare questo settore semplicemente come se fosse un elemento della pubblica amministrazione. Quindi, è necessario colmare il divario territoriale: non possiamo più permetterci un Paese a tante velocità diverse. Dove è possibile fare innovazione solo in alcuni territori. Dobbiamo avere un sistema di finanziamento perequativo che premi coloro che fanno meglio anche in condizioni di estrema difficoltà”.

 

SERAFINI (SNALS): “LA LEGGE DI BILANCIO SARA’ IL PRIMO BANCO DI PROVA DEL GOVERNO”

“Tutte le priorità strategiche, le necessità evidenziate, i risultati attesi dall’azione politica, sottendono una centralità fondamentale. È quella dello sviluppo di conoscenze e di competenze solide e innovative che devono essere diffuse nella popolazione a garanzia della parità di diritti, della solidarietà e dell’accessibilità universale di beni e servizi. Saranno le singole decisioni che definiranno il quadro delle nuove politiche. Decisioni che avranno nella legge finanziaria il primo e decisivo banco di prova”. Così il segretario generale Snals-Confsal, Elvira Serafini, aprendo il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca, guardare oltre la gestione dell’esistente’, in corso a Roma. “Conosciamo bene gli ostacoli e le compatibilità da considerare, ma valuteremo il Governo sulla serietà dell’impegno e sulla concretezza dei risultati”, ha concluso Serafini.

“POTENZIARE ITS E RENDERE ACCESSIBILI LE STRUTTURE”

“Bisogna subito riportare a scuola, nell’università e negli Afam i giovani che si disperdono o che non completano il ciclo di studi, rendere più attrattiva l’offerta degli Its e dei Cpia che, peraltro, hanno un’utenza nelle fasce più fragili della popolazione adulta, italiana e straniera. Bisogna anche rendere disponibile l’uso delle strutture scolastiche per maggiore tempo, per altre esperienze formative. Strutture più sicure e più adeguate per altre attività che saranno più efficaci se riusciranno a raccogliere le indicazioni degli studenti e dei giovani che hanno nuovi bisogni di formazione, nuovi modi di apprendimento e nuovi obiettivi sociali e personali”.

“BENE AVVIO CON MIUR, MA I RISULTATI SIANO A LUNGO TERMINE”

“Pur in una situazione fortemente condizionata dalla legge finanziaria per il 2019, abbiamo considerato significativi alcuni risultati e molto positivo l’avvio di una stagione di più corrette relazioni tra amministrazione e organizzazioni sindacali, che hanno portato all’Accordo del 24 aprile e all’Intesa dell’11 giugno, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e dal Presidente del consiglio Conte”, ha spiegato Serafini. “Avevamo dinanzi a noi le tante, troppe, questioni irrisolte- prosegue Serafini- Crediamo, infatti, con molta convinzione che sia venuto il momento di guardare oltre la gestione dell’esistente per dare nuove politiche all’istruzione e alla ricerca nel nostro Paese. Nessun processo di educazione e di istruzione e nessuna riforma, quando attuata, portano risultati a breve. Vanno dati condizioni, risorse e tempi adeguati che non possono essere tarati solo sui bisogni dell’oggi, ma anche sugli scenari del futuro”.

“CALO DEMOGRAFICO UN’OPPORTUNITÀ? NO VA COMBATTUTO”

“Vogliamo anche dire che abbiamo forti perplessità verso chi ritiene che il calo demografico sia un’opportunità per il sistema di istruzione, perché il significativo decremento di studenti e insegnanti produrrebbe una riduzione della spesa corrente, da reinvestire nel sistema di istruzione. Siamo perplessi per due motivi. Il primo. La scuola, l’università, l’afam e la ricerca hanno bisogno di una politica che decida, con un programma pluriennale certo, su misure strutturali e risorse. Di una politica che faccia capire concretamente che il bilancio dello Stato impegna le risorse della collettività su un bene comune strategico. Dopo la stagione dei tagli, non possiamo accettare quella dell’autofinanziamento. Il secondo motivo: Il calo demografico è un segnale di declino del Paese che va contrastato”, ha dichiarato il segretario generale Snals-Confsal.

“PERSONALE, RICERCA ED EQUITÀ TERRITORIALE SONO LE PRIORITÀ”

“Abbiamo scelto 3 temi di prospettiva che riteniamo cruciali: la valorizzazione del personale della scuola, considerando anche gli aspetti sociali e relazionali; la costruzione di un sistema integrato dell’istruzione terziaria e della ricerca; il superamento dei divari territoriali“, ha spiegato Serafini. Sul primo punto, “il terreno del nostro impegno- ha aggiunto Serafini- sarà certamente quello della valorizzazione della professionalità del personale della scuola e dell’incremento delle retribuzioni”. Il secondo tema “riguarda la costruzione di un sistema d’istruzione terziaria e della ricerca che deve fare, dell’integrazione di competenze e responsabilità, la sua caratteristica principale”. Infine, il terzo tema è quello dei divari territoriali e dell’equità nell’efficienza dei servizi e nell’efficacia formativa. Vogliamo essere chiari. Lo Snals ha assunto una posizione contraria al percorso – peraltro non parlamentare – sull’attuazione dell’autonomia differenziata, così come era stato impostato dal precedente governo”, ha concluso Serafini.

 

MARGIOTTA (CONFSAL): “LA SPESA ITALIANA PER L’ISTRUZIONE E’ MINORE DI QUELLA DEI PAESI DELL’EST”

Per il comparto istruzione “non si riesce a rimediare a questo divario e a cambiare l’incidenza sul Pil della spesa dedicata, che ci vede relegati addirittura dopo i paesi dell’Est”. Lo ha detto il segretario generale Confsal, Raffaele Margiotta, durante il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’. “Per quanto riguarda il pubblico impiego- ha concluso- non si riesce a uscire da un retaggio culturale per cui viene visto come una spesa, quando invece è un investimento. Il lavoro pubblico è la leva strategica per avere crescita e sviluppo“.

 

BIANCHI DI CASTELBIANCO: “I PROBLEMI DEI RAGAZZI SONO SPESSO SCONOSCIUTI AGLI ADULTI”

“I ragazzi vivono il loro mondo, una dimensione parallela di cui noi adulti non sappiamo assolutamente nulla. Capiamo qualcosa quando accadono delle tragedie, allora veniamo piano piano a sapere come queste avvengono e ci meravigliamo che sia potuto accadere tutto nel silenzio. Quindi dobbiamo prendere atto di questa realtà diversa: i ragazzi le loro cose se le tengono, anche quando sono molto negative, per loro stessi”. Lo ha detto lo psicologo e psicoterapeuta dell’età evolutiva, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, Federico Bianchi di Castelbianco, durante il convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’. Cosa fare, come aprire un varco? “È necessario che i ragazzi siano sempre impegnati in sane attività, con un adulto che possa seguirli e guardarli, dalle elementari, alle superiori. Le scuole il pomeriggio devono essere aperte per avere una maggior capacità di relazione. I ragazzi devono fare attività che spaziano dal teatro alla musica, cioè vivere dei sentimenti, sensazioni e relazioni buone dentro la scuola. Quindi bisogna portarli a vivere la scuola come ambiente sano e non come il posto dove, magari, possono diventare vittime di bullismo senza che nessuno se ne accorga”, ha concluso Bianchi di Castelbianco.

 

PALMERIO (INVALSI): “MIGLIORATA LA FORMAZIONE DEI DOCENTI”

“L’Ocse ha rilasciato nel giugno scorso dei dati internazionali di un’indagine proprio sugli insegnanti e dirigenti scolastici che ha messo in evidenza tantissimi aspetti di questa professione e che diciamo costituisce una una fonte di dati veramente preziosa. Ovviamente l’Ocse l’ha fatta con l’obiettivo di dare ai Paesi dei dati sui quali basare degli interventi migliorativi in questo ambito. Quindi dei suggerimenti ai Paesi e a sua volta stabilisce degli indicatori comparativi internazionali che sono utili per le politiche. Ovviamente i Paesi possono poi utilizzarli, se vogliono, per decidere in quale direzione andare con gli interventi di politica su vari livelli”. Lo ha detto la responsabile dell’area indagini internazionale dell’Invalsi, Laura Palmerio, in occasione del convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’, organizzato dallo Snals Confsal a Roma.

Dall’indagine “è emerso qualche dato rilevante dal punto di vista italiano. Per esempio un aspetto rilevante che emerge dal trend, perché questa è la terza edizione di questa indagine, è un aumento della partecipazione all’attività di sviluppo professionale e un corrispondente decremento nel bisogno, percepito dagli insegnanti, di formarsi in determinati aspetti cruciali della professione. Questo punto è positivo perché evidentemente le attività di sviluppo professionale funzionano e contribuiscono ad abbassare un bisogno, che invece prima era superiore e veniva percepito in modo più rilevante dagli insegnanti. Poi sono emersi altri aspetti, c’è un rapporto internazionale pubblicato dall’Ocse ricchissimo, si va dalle pratiche didattiche a quelle educative, ai contesti scolastici, alla formazione non solo dei docenti ma anche dei dirigenti scolastici”, ha concluso Palmerio.

 

BIANCHI (SVIMEZ): “CRESCE IL DIVARIO NORD-SUD”

Il convegno “è stato l’occasione per mettere al centro la scuola in relazione al divario nord-sud. Soprattutto nel corso degli ultimi anni, dopo la crisi del 2008, si è riaperta la forbice in termini di livelli di istruzione”. Lo ha detto il direttore Svimez, Luca Bianchi, in occasione del convegno ‘Politiche per l’Istruzione e la Ricerca. Guardare oltre la Gestione dell’esistente’. “Questo- ha aggiunto- riguarda sia il tema delle infrastrutture scolastiche, dove abbiamo ancora l’80% degli edifici del Sud che non hanno il certificato di agibilità e il 60% degli edifici senza palestre, ma riguarda anche il tema dell’abbandono scolastico. Purtroppo, soprattutto per le famiglie meno abbienti, nel sud comincia a diventare un tema rilevante perché quasi il 20% dei ragazzi finita la scuola media abbandona gli studi”. “Serve una politica più attenta al tema dell’istruzione e soprattutto più attenta a colmare le distanze, sia tra famiglie ricche e famiglie povere, che poi inevitabilmente diventano fattori anche territoriali. Quindi la politica per lo sviluppo alle Mezzogiorno deve necessariamente partire dalla scuola e dall’istruzione”, ha concluso Bianchi.

 

Serena Tropea  s.tropea@agenziadire.com

In data 24 ottobre 2019, si è svolto al Miur un incontro tecnico, alla presenza del Capo Dipartimento dott.ssa Carmela Palumbo e del dott. Filippo Serra, sulle problematiche relative al personale ATA, in attuazione dell’intesa sottoscritta  lo scorso 1° ottobre. Si tratta, com’è noto, di uno dei tavoli tecnici che il ministero si è impegnato ad attivare   sulle misure per il personale docente e Ata nella Legge di bilancio, sul rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021,nonché sulla semplificazione amministrativa delle istituzioni scolastiche ed educative, in applicazione dell’intesa citata.

La delegazione Snals-Confsal, guidata dal vice segretario generale vicario Irene Tempera, ha rappresentato in merito le richieste del sindacato, sollecitando fermamente l’Amministrazione ad assumere impegni concreti nei confronti del personale Ata che, nel corso degli anni, ha subito pesanti penalizzazioni (circa 50mila tagli di posti di lavoro, non più recuperati) e ancora attende risposte alle numerose problematiche irrisolte.

Tutte le OO.SS. hanno concordato sulle seguenti richieste:

–    inserimento in organico di diritto dei posti concessi in deroga in organico di fatto;

–    la modifica dei parametri per la determinazione degli organici Ata che sono ormai obsoleti e non più rispondenti alle reali necessità delle istituzioni scolastiche;

–    emanazione urgente del bando di Concorso straordinario per DSGA, riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione. A tal proposito, l’Amministrazione ha comunicato che il decreto legge in materia di reclutamento urgente del personale scolastico che prevede l’emanazione del bando, è alla firma del Presidente della Repubblica;

–    abolizione della norma stabilita dalla finanziaria  che vieta la sostituzione del personale Ata assente per brevi periodi (7 giorni per C.S. e 30 giorni per A.A. e A.T.).

La dott.ssa Palumbo, nel rispondere alle OO.SS. si è impegnata, a nome del Miur, a chiedere prioritariamente l’inserimento, nella legge di bilancio, di un finanziamento per la modifica dei parametri di calcolo degli organici. Ha precisato che ulteriori richieste, in particolare quella finalizzata al recupero dei tagli pregressi, saranno subordinate alla presenza di adeguate risorse finanziarie.

Per quanto riguarda il concorso ordinario per DSGA il dott. Serra ha precisato che sono state pubblicate le sedi di concorso, nonché le griglie di valutazione delle prove scritte, ricordando che l’organizzazione delle prove medesime è demandata ai Direttori regionali.