Dopo giorni di assordante silenzio da parte del ministro Bianchi come risposta alle legittime proteste dei sindacati rappresentativi dei lavoratori della scuola e alle richieste di confronto e dialogo,sentita la base in una video conferenza nazionale fra i segretari nazionali delle principali sigle e gli eletti nelle RSU dallo stato di agitazione si è passati alla proclamazione dello sciopero. Dopo un biennio pieno di difficoltà e sacrifici il personale scolastico dovrà affrontare una fine d’anno dell’attività didattica lottando per tutelare i propri diritti.

Qui di seguito modi e tempi dello sciopero proclamato dallo Snals:

Il blocco degli scrutini lo facciamo per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

 

Per la scuola DELL’INFANZIA:

SCIOPERO DELLA PRIMA ORA DEI DOCENTI DEL PRIMO TURNO e sciopero dell’ultima ora dei docenti del secondo turno.

– il primo giorno scioperano i docenti  del primo anno infanzia;

– il secondo giorno i docenti del secondo anno infanzia;

– il terzo giorno scioperano i docenti del terzo anno della scuola della infanzia .

 

Per la scuola PRIMARIA

Sciopero della prima ora di lezione dei docenti del primo turno

e sciopero dell’ultima ora dei docenti del secondo turno.

– il lunedì sciopereranno i docenti di prima elementare;

– il martedì quelli di seconda;

– il mercoledì i docenti di terza;

– il giovedì I colleghi di quarta elementare;

– il venerdì I docenti della quinta classe della scuola primaria.

 

CORSO DI PREPARAZIONE ALLE PROVE D’INGRESSO PER L’ACCESSO AL TFA SOSTEGNO 2022

 

Lo SNALS Bari organizza un corso di preparazione in presenza per l’accesso al TFA Sostegno per i diversi ordini di scuola: INFANZIA- PRIMARIA- SECONDARIA DI I° E II° GRADO.

Il corso si articolerà in 7 incontri di due ore ciascuno dalle 16.30 alle 18.30 e si terrà

in Bari via Abbrescia 98.

Di seguito il calendario del corso: l’incontro preliminare di presentazione del corso

con la prima lezione si terrà: Lunedì ’ 09 MAGGIO ALLE ORE 16.30

Per rispetto della normativa Covid SI ACCETTANO ISCRIZIONI solo FINO A 25 UNITA’.

Si chiede il massimo rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID-19.

Il corso, riservato agli iscritti, prevede un contributo di 100 euro che dovrà essere versato il primo giorno del corso. Sarà possibile iscriversi al sindacato il primo giorno di corso.

Le iscrizioni saranno accettate in ordine di arrivo via mail all’indirizzo: info@snalsbari.it entro venerdi 6 maggio e dovranno contenere i dati anagrafici, un recapito telefonico e l’indicazione dell’rodine di scuola per il quale si partecipa alla preselezione.

CALENDARIO CORSO PREPARAZIONE TFA SOSTEGNO 2022

9 maggio lunedì prof.ssa Rosangela Magro:

  • Criteri per una progettazione educativo-didattica inclusiva di qualità

          Didattica speciale: Lettura e interpretazione della documentazione diagnostica

11 maggio mercoledì prof. Antonio Rago:

Dalla medicalizzazione all’analisi del contesto. ICD, ICF E ICF CY

 

12 maggio giovedì prof. Antonio Rago:

Come cambia il PEI. Decreto interministeriale n. 182/20

 

13 maggio venerdì   dott.ssa Simona Tundo:

Empatia ed intelligenza emotiva

 

17 maggio martedì prof.ssa Carmela Ponzone:

Dalla l. 517/1977 alla L. 104/92

19 maggio giovedì dott.ssa Carmela Ponzone:

Dalla l. 104/92 ai decreti della Buona scuola (L. 107/2015) passando per le linee guida del 2009 e la L. 170/10

20 maggio venerdì dott.ssa Simona Tundo:

Creatività e pensiero divergente

 

 

I partecipanti inoltre riceveranno via mail materiale di studio ed esercitazione su:

  • Competenze linguistiche e comprensione dei testi in lingua italiana
  • Competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia
    delle istituzioni scolastiche (Organi collegiali, Piano triennale dell’offerta formativa, collaborazioni interistituzionali: scuola, territorio, famiglie)
  • La scuola nella costituzione- dall’autonomia scolastica alla legge 107.

Il segretario provinciale

Prof. Vito Masciale

 

Di seguito il testo integrale del comunicato unitario emesso dalle organizzazioni sindacali
SEMPRE E SOLO PER DECRETO.
LA COMUNITA’ SCOLASTICA NON MERITA TUTTO QUESTO

Con la pubblicazione del decreto sulla scuola in G.U. del 1°maggio il Governo
interviene pesantemente su molti aspetti della vita della scuola che, da autentica
risorsa per il Paese, torna ed essere terreno di tagli di spesa e di scontro politico ideologico.
I documenti di programmazione economica pluriennale non prevedono investimenti,
ma tagli che puntualmente il sistema subisce da decenni.
Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico
attraverso atti unilaterali addirittura con Decreto legge, sfuggendo da ogni confronto
con il mondo della scuola. La consapevolezza che la partecipazione al cambiamento contribuisce,
accrescendone la qualità e il valore, ai processi di innovazione, evidentemente in questa fase
manca del tutto al Governo e alla “politica”. E questo dopo due anni di pandemia, in cui la scuola si è completamente reinventata, e con una guerra che comporta la necessità di accogliere i profughi
dall’Ucraina (ne sono arrivati ed accolti oltre 30.000, anche minori non accompagnati).
La scuola si sta confermando uno dei più efficaci strumenti di integrazione, attraverso atti di concreta e
solidale accoglienza, nell’ottica di una vera cultura di pace. Anche solo per questo avrebbe meritato un
trattamento diverso, caratterizzato da attenzione e coinvolgimento; analogamente lo avrebbero
meritato le organizzazioni sindacali alle quali il personale ha rinnovato pochi giorni or sono la propria
fiducia con una larghissima partecipazione al voto per il rinnovo delle RSU, legittimandone ancora una
volta il ruolo di rappresentanza.

Invece, solo dopo qualche giorno dal voto per il rinnovo delle RSU che ha visto un milione di lavoratori
dare la propria fiducia alle Organizzazioni Sindacali, si decide di procedere per decreto su tematiche così
importanti.

Per questo le Organizzazioni sindacali della scuola, unitariamente, hanno deciso una grande
mobilitazione, a partire dai lavoratori, per arrivare a coinvolgere l’intera comunità educante che si vede
ridurre l’ambito di autonomia, anch’esso di rilevanza costituzionale, al pari della libertà di insegnamento
che rischia di subire inaccettabili condizionamenti.

Tutto ciò in presenza di un’annosa e irrisolta questione retributiva che riguarda tutto il personale della
scuola. Il Governo sottrae le risorse aggiuntive inserite in legge di Bilancio per il rinnovo del contratto
destinandole a modalità di formazione incentivata decise unilateralmente, con evidente riduzione di
quelle destinate a rivalutare nel loro complesso le retribuzioni di tutti e con l’ipoteca di tagliare l’organico
nei prossimi anni. Per recuperare le risorse per una politica retributiva selettiva si ipotizza, fuori da ogni
confronto negoziale, anche l’impiego delle risorse attualmente utilizzate per la card docenti.

Nel frattempo non si affronta il tema del precariato, anzi il sistema di reclutamento delineato,
ulteriormente appesantito nei tempi e nei requisiti, appare oltremodo punitivo e non in grado di
risolvere la piaga del lavoro precario.

Non si prevede per la formazione iniziale una normale e legittima fase transitoria e non si tiene in alcun
conto la necessità di offrire opportunità di stabilizzazione del personale precario, per il quale non viene
previsto uno specifico percorso di accesso al ruolo.

Per tutte queste motivazioni, FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS e GILDA hanno convenuto

di organizzare una forte mobilitazione, a partire da un’imponente campagna di informazione capillare
rivolta non solo al personale della scuola, ma anche alla società civile, alle famiglie e ai cittadini, cui va
immediatamente evidenziato come tali provvedimenti non riconoscano la necessaria centralità alle
politiche dell’istruzione e della formazione con scelte che rafforzino realmente il ruolo della scuola
pubblica e democratica del Paese, al fine di garantire il pieno esercizio del diritto allo studio.

Con il percorso di mobilitazione di tutto il personale FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS e
GILDA intendono rimarcare il dissenso contro il Decreto Legge 36, per ottenerne radicali modifiche e
rivendicare la devoluzione di tutte le materie che incidono sul rapporto di lavoro al rinnovo del contratto,
per il quale chiedono l’immediato avvio delle trattative. È in tale sede che va ricondotto anche il
confronto sui percorsi di valorizzazione professionale per i quali è comunque indispensabile
l’investimento di ulteriori e specifiche risorse.

Riservandosi quindi di valutare il ricorso a tutte le azioni di mobilitazione che si renderanno necessarie,
anche in relazione allo sviluppo del confronto che intendono sollecitare e avviare con il Governo e le
forze politico parlamentari, indicono una serie di iniziative:

Convocazione di tutte le RSU elette nelle ultime elezioni per la giornata di venerdì 6 Maggio alle
ore 15 in diretta streaming con l’intervento dei 5 segretari generali di categoria (seguirà
volantino iniziativa)

Convocazione direttivi unitari dei 5 sindacati, per la giornata del 13 Maggio alle ore 15, sempre
in modalità on line

Dal 3 Maggio proclamazione dello stato di agitazione con invio piattaforma rivendicativa su cui
avviare le procedure di raffreddamento e contestuale blocco delle attività aggiuntive per tutto
il personale della scuola

Incontro con tutti i gruppi parlamentari

Nel corso delle iniziative sopra indicate saranno valutate ulteriori proposte di mobilitazione per
raggiungere i risultati necessari per tutto il personale della categoria.


Roma, 2 maggio 2022



Flc CGIL 
Francesco Sinopoli

CISL Scuola Ivana Barbacci
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini
GILDA Unams
Rino Di Meglio