Dall’inizio della pandemia covid19 tutti abbiamo attinto coraggio e speranza per resistere pensando a quando sarebbe finita e facendo progetti  per quel momento. Adesso come di solito dicono gli ottimisti : cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel  e ci sentiamo tutti meglio e forse anche un po’ euforici. Ma i pessimisti dicono anche : speriamo che la luce in fondo al tunnel non sia un treno che ci travolge ed in questo caso la prudenza a cui ci invitano forse è bene  ascoltarla . La società dopo la pandemia non sarà più la stessa perché tutti noi che abbiamo vissuto questo periodo ne usciremo cambiati forse in qualche caso trasformati. E la scuola ? la scuola  è fatta soprattutto dalle persone , da chi ci lavora e da chi la frequenta per apprendere e costruire il proprio domani: anche  la scuola non sarà più la stessa . Ma tutti vogliamo e speriamo e lavoreremo perché sia migliore. C’è una grossa opportunità per  la scuola di Puglia in cui operiamo , e che ci auguriamo gli enti preposti  sappiano sfruttare al meglio: le risorse del Pnrr. Da sempre ci siamo lamentati perché le risorse per la scuola sono state  sempre e soltanto briciole ma adesso ci sono cifre ben definite:800 milioni di euro per la costruzione di nuovi edifici scolastici per sostituire quelli fatiscenti e  avere plessi innovativi, sicuri, sostenibili ed inclusivi: scadenza per i bandi che devono essere presentati dai comuni l’8 febbraio. Scuole innovative non solo architettonicamente parlando ma con il massimo dell’efficienza energetica ed in grado di garantire una didattica che utilizzi  metodologie innovative .Il 28 febbraio invece la data di scadenza per presentare richieste volte ad utilizzare 33,7 milioni di euro per realizzare strutture sportive nelle scuole, mense scolastiche ed iniziative per il tempo pieno. Ben 231 milioni di euro per realizzare asili nidi, scuole per l’infanzia e servizi per l’educazione e cura per la prima infanzia dovrebbero  nel breve termine aiutare le famiglie con bambini piccoli ad organizzare la loro quotidianità e incoraggiare le coppie nel medio periodo ad  avere  figli.

Oggi tante difficoltà scoraggiano ad avere figli:

– a chi affidare i bambini, se non si hanno nonni disponibili che fanno da ammortizzatore sociale

–  i  costi degli asili privati

-il dover essere per molte donne al bivio :lavoro o maternità quando magari col proprio stipendio si collabora al pagamento di un mutuo.

E’ una   spirale che sta portando la società ad un invecchiamento  sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che ad oggi nonostante il costante aumento della denatalità solo il 18,9 % dei bambini trova accoglienza negli 831 asili nido della Puglia.

Tornando ai fondi del Pnrr altri 84,6 milioni di euro sono destinati all’efficienza energetica, ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici esistenti.

Lo Snals puglia sente doveroso vigilare perché queste risorse non vadano  perse o siano male impiegate perché ha a cuore gli ambienti dove tutto il personale della scuola e i suoi iscritti in particolare ogni giorno vanno con passione e grande senso del dovere a dare il contributo per le future generazioni del paese e la serenità delle famiglie.

Vito Masciale

Segretario provinciale Snals

 

 

Il 7 febbraio è stata  la” Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo”.

Istituita su iniziativa del Miur, questa giornata è un’occasione per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e soprattutto su quali possano essere gli strumenti per impedire che fenomeni di prevaricazione continuino ad accadere. La “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”, si svolse  il 7 febbraio 2017, in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in Rete indetta dalla Commissione Europea (Safer Internet Day),   e  da allora tutte le istituzioni scolastiche italiane sono state chiamate a dire “NO” al bullismo a scuola, dedicando la giornata ad azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità.

Il 7 febbraio è una data importante e deve diventarlo sempre più  perché rappresenta un’occasione per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e soprattutto su quali  possano essere gli strumenti per impedire che episodi di prevaricazione continuino ad accadere, cioè permettere a ragazzi e ragazze di imparare a riconoscere le forme di bullismo/cyberbullismo e scoprire come difendersi.

 

Partiamo dai dati :

sono  la misura di  fenomeni sempre impressionanti e che la pandemia non ha certamente contribuito ad attenuare. Bullismo e Cyberbullismo rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale. Ragazzi e ragazze non si sentono al sicuro sul web e, dopo il cyberbullismo, è il fenomeno del revenge porn a fare più paura, soprattutto tra le ragazze.

 

Una ricerca dell'”Osservatorio (in)difesa” realizzata tramite un questionario sottoposto a 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni,  dti tutte le parti del paese , rivela che il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online.  Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi.6 ragazzi su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), a seguire per i ragazzi spaventa di più la perdita della propria privacy (49,32%) il Revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%). Mentre dopo il cyberbullismo, l’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l’adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della propria privacy (44,73%).

Cosa può fare la scuola ? osservare vigilare ascoltare accogliere dialogare :.

-Osservare comportamenti anomali

-Vigilare sulla loro frequenza

-Ascoltare anche chi non  esprime a parole ma con il silenzio il disagio e l’assenza

-Incoraggiare  i testimoni e chi sta subendo la prepotenza  a riferire agli adulti ciò che accade

-Educare con la presenza di esperti ad affrontare il problema e a difendersi da esso.

 

Chiaramente sono soprattutto i più piccoli ed indifesi che vanno educati a ciò e perciò senz’altro lodevole la programmazione prevista  dalla Rai sui canali dedicati a loro.

E’ la piccola zebra Zibilla la “testimonial” scelta da Rai Ragazzi per la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.  Alle  20.50 su Rai Yoyo, è andato  in onda in prima visione “Zibilla”, storia di una piccola zebra  arriva in una nuova scuola dove  i compagni di classe non la accettano perché è diversa da tutti gli altri cavalli, compresi i suoi genitori. Ma un’incredibile avventura e l’incontro con un leone aiuteranno Zibilla a trovare la forza di essere sé stessa, e tutti gli altri ad accoglierla con allegria nella comunità dei cavalli.
Su Rai Gulp, invece, è stato riproposto  il cortometraggio di animazione “Babou”. Quando c’è una decisione da prendere, ascolta il tuo cuore senza farti condizionare dal clamore degli altri: è questo il significato di “Babou”, che in meno di due minuti, passando dal bianco e nero al colore, riesce a toccare temi importanti, come il bullismo e il coraggio. Babou è una bambina come tante, che ha la tendenza a seguire i comportamenti degli altri, ma una mattina, nel cortile della scuola, ha un’illuminazione e capisce che è il momento di fare per prima un passo avanti. Per chi non ha avuto modo di vederli ma è interessato a farlo segnaliamo che entrambi le trasmissioni sono disponibili anche su raiplay.

L a convocazione dell’incontro per le RSU-RSA  si terrà lunedì 7 febbraio 2022.

Ci scusiamo per il refuso e ringraziamo per la tempestiva segnalazione.

Nell’ambito delle iniziative intraprese in vista delle votazioni per il rinnovo delle RSU d’istituto, le cui elezioni sono fissate per il 5-6-7 aprile prossimo, lunedì 8 febbraio presso l’I.I.S.S. Ettore Majorana di Bari  dalle 9.00 alle 12.00 si terrà un incontro di presentazione del Piano nazionale formativo e operativo   “FormAzione RSU scuola”. L’incontro a cui sono invitati tutti i rappresentanti RSU e RSA   si terrà nel pieno rispetto delle attuali normative anticovid -19.

E’ previsto l’esonero dal servizio: le RSU possono attingere al monte ore a loro disposizione ,le RSA devono richiederlo alla segreteria provinciale .

Nell’occasione saranno diffusi gadget e materiale utile per le elezioni.

Vi aspettiamo numerosi come sempre .

 

2021-01-20 Direzione Dipartimento 527_2022 Gestione Covid-19 in ambito scolastico-Indicazioni operative-Modifica (003)

al link le ultime disposizioni urgenti previste dal dipartimento promozione della salute della Regione Puglia .

Scuola: disposizioni in merito al tracciamento e isolamento da covid 19 nelle classi per semplificare procedure

 

Si è appena concluso un tavolo di coordinamento tra l’assessore all’Istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo, il direttore del Dipartimento Promozione di Salute Vito Montanaro, il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Giuseppe Silipo e la direttrice Area epidemiologica e care intelligence Aress Puglia, Lucia Bisceglia.

Con riferimento alle procedure di comunicazione e monitoraggio dei casi Covid19, si sono individuate nuove modalità di intervento che semplificano le procedure e garantiscono un efficace raccordo tra il sistema scolastico e sanitario. Tali procedure saranno sottoposte a periodico monitoraggio, anche in base all’evoluzione del quadro normativo ed epidemiologico, per eventuali adattamenti.

“Comprendiamo le difficoltà e il carico di lavoro a cui è sottoposto il mondo della scuola in questa fase e cerchiamo di dare ai dirigenti il sostegno necessario per affrontarla.” Ha dichiarato l’assessore Leo, a cui fa eco il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro “Abbiamo voluto fornire una risposta immediata alle richieste che ci sono giunte dal mondo della scuola e dall’Ufficio scolastico regionale pur rimanendo in un sistema garantito di sorveglianza epidemiologica”.

 

Scuola, nuove regole: niente tampone per gli studenti vaccinati

Stanno per arrivare nuove indicazioni sulla gestione dei casi positivi: ecco dove non sarà più necessario fare il tampone

 

Stanno per arrivare nuove indicazioni sulla gestione dei casi positivi a scuola, anche alla luce dell’elevato numero di contagi di alunni. Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha annunciato di lavorare ad alcune semplificazioni, dopo che le gestione dei positivi nelle classi ha creato confusione con la ripresa delle lezioni post vacanze natalizie, per la troppa burocrazia e le applicazioni diverse da regione a regione.

Le nuove direttive prevedono che nelle scuole medie e superiori con due casi di studenti positivi in classe scattino misure diverse:

  • per i non vaccinati o per chi lo è da più di 120 giorni è prevista la Dad;
  • per i vaccinati si proseguono le lezioni in presenza con l’autosorveglianza e l’utilizzo di mascherine Ffp2.

La novità è che per gli studenti vaccinati, in regime di autosorveglianza e senza sintomi, non sarà più necessario fare tamponi per stare in classe (e quindi le scuole, in questi casi, non devono più chiederlo). Ovviamente, fuori dalla scuola, gli stessi studenti dovranno limitare al minimo indispensabile altri contatti.

“L’intera procedura di tracciamento deve essere drasticamente semplificata e realmente svolta dalle Asl” chiedono i dirigenti scolastici visti i carichi di lavoro scaricati su referenti Covid, docenti e Ata.

“Tante le criticità rilevabili nel conteggio dei casi positivi all’interno del gruppo/sezione/classe. Altre difficoltà si manifestano nelle operazioni di rientro in classe degli alunni della scuola primaria previa effettuazione del tampone T0, nelle raccomandazioni relative al distanziamento a mensa, ragionevole ma non applicabile, nella difficoltà pratica di verificare la tempistica della vaccinazione degli studenti delle scuole secondarie. Tutto questo provoca evidenti interferenze con l’attività didattica”.

Ricordiamo che la  normativa ha introdotto, fino al 28 febbraio 2022, per gli studenti delle scuole medie e superiori, in regime di autosorveglianza, la possibilità di effettuare gratuitamente i test rapidi sia presso le farmacie sia presso le strutture sanitarie autorizzate, a seguito della prescrizione medica di competenza del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Per gli alunni della scuola primaria, invece, i tamponi continuano ad essere effettuati presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, cioè le Asl di competenza.

 

Segreterie Regionali di Puglia
ESPRIMIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETA’ ALLE SCUOLE PUGLIESI: LA MISURA È DAVVERO COLMA!
“Alle difficoltà burocratiche del Ministero si aggiungono pure le elucubrazioni della Regione Puglia finiremo per chiedere ai Dirigenti Scolastici di consegnare le chiavi delle scuole ai Prefetti”
A una settimana dalla ripresa delle attività didattiche nessuna delle emergenze e dei disagi che avevamo preannunciato già dallo sciopero del 10 dicembre ha trovato risposta: numero di alunni per classe, distanziamento, proroga dell’organico COVID, sistemi di areazione, presìdi sanitari scolastici, screening e monitoraggio sistematico gratuito, trasporti scolastici dedicati, ruolo attivo delle ASL a garanzia della didattica in presenza e distribuzione gratuita di mascherine FFP2.
Ma la situazione si è ulteriormente aggravata, questa volta per un discutibilissimo intervento del Dipartimento regionale alla salute.
Questi i fatti. Il sette gennaio il D.L. n. 1/22 ribadisce la didattica in presenza e individua una serie di protocolli diversificati tra gradi di scuola. L’8 gennaio viene emanata una nota congiunta dei due ministeri all’istruzione e alla salute che introduce modalità di gestione dei casi di positività in ambito scolastico così cervellotiche da sconfinare nella patologia mentale.
Da quel momento si è scatenato un pandemonio burocratico e si è pensato, come solitamente avviene, di scaricare sulle scuole e sulla diretta responsabilità dei dirigenti scolastici, cui va la nostra solidarietà politica e sindacale, l’immane incombenza di garantire una didattica in presenza trasformata da sacrosanto valore pedagogico in strumento di consenso politico da perseguire a prescindere dalle condizioni di reale fattibilità in cui si sono volutamente lasciate le scuole per responsabilità diretta del governo, del ministro all’istruzione e, ora, anche della Regione. Citiamo solo un caso tra i tanti: l’organico COVID non sarebbe stato prorogato senza l’indizione dello sciopero del 10 dicembre, misura necessaria che non avrebbe dovuto essere messa neanche minimamente in discussione.
Oggi, per giunta, allo stress amministrativo causato dal governo si aggiungono provvedimenti regionali che stanno sprofondando le scuole pugliesi in una situazione di ansia che sconfina ormai nel vero e proprio mobbing per molestie burocratiche per cui alle scuole, trasformate in succursali delle ASL ventiquattrore su ventiquattro, vengono demandati compiti che, in realtà, competono solo ed esclusivamente al personale sanitario. Per questi motivi si chiede l’immediato ritiro della nota n. 5 del 18 gennaio 2022 inviata dal Dipartimento della Salute nonché la convocazione di un tavolo per definire una volta per tutte le rispettive competenze.
Le scriventi organizzazioni preannunciano che, laddove la presente non verrà presa in debita considerazione, chiameranno allo stato di agitazione tutto il mondo della scuola pugliese insieme alle famiglie e agli studenti e chiederanno ai Dirigenti Scolastici di consegnare le chiavi delle scuole ai Prefetti per fermare una deriva che, a parole, impone la didattica in presenza ma, di fatto, induce all’adozione di un insegnamento spurio e manda tutti allo sbaraglio.
Bari, 19 gennaio 2022
FLC CGIL PUGLIA C.Menga
UIL SCUOLA RUA PUGLIA G.Verga
SNALS- CONFSAL PUGLIA V. Masciale
FGU GILDA UNAMS PUGLIA F.Capacchione

 

Premesso che la valutazione dell’attulae situazione pandemica potrebbe portare ad effettuare delle modifiche ecco l’attuale calendario delle operazioni concordato nel protocollo del 7 dicembre 2021 :

  • 31 gennaio 2022 lunedì: annuncio delle elezioni da parte delle associazioni sindacali e contestuale inizio della procedura elettorale
  • 1 febbraio 2022 martedì: messa a disposizione, da parte delle Amministrazioni, dell’elenco generale alfabetico degli elettori e consegna della relativa copia a tutte le organizzazioni sindacali che ne fanno richiesta; contestuale inizio da parte delle organizzazioni sindacali della raccolta delle firme per la sottoscrizione delle liste che da questo momento potranno essere presentate
  • 10 febbraio 2022 giovedì: primo termine per l’insediamento della Commissione elettorale
  • 16 febbraio 2022 mercoledì: termine conclusivo per la costituzione formale della Commissione elettorale
  • 25 febbraio 2022 venerdì: termine per la presentazione delle liste elettorali
  • 24 marzo 2022 giovedì: affissione delle liste elettorali da parte della Commissione
  • 5-6-7 aprile 2022 mart-merc-gio: votazioni
  • 8 aprile 2022 venerdì: scrutinio
  • 8 -14 aprile 2022 da ven a gio: affissione risultati elettorali da parte della Commissione
  • 19-27 aprile 2022 da mart a merc: invio, da parte delle Amministrazioni, del verbale elettorale finale all’A.Ra.N. per il tramite dell’apposita piattaforma presente sul sito dell’Agenzia.

 

Tutti coloro che intendono candidarsi nelle prossime elezioni alla rappresentanza sindacale unitaria per conto dello Snals possono  procedere alle preiscrizioni ai Corsi on line, previsti nel Piano Nazionale Formativo e Operativo “FORMAZIONE SNALS RSU SCUOLA”, finalizzati alla formazione, all’aggiornamento e alla qualificazione professionalizzante delle aspiranti RSU.

 

Al fine di ottenere la password di accesso alla piattaforma formativa   occorre inviare una mail alla Segreteria Provinciale dello SNALS Confsal  al nuovo indirizzo: info@snalsbari.it

indicando oltre ai propri dati anagrafici anche la sede di servizio .