pensioni

Il personale che andrà in pensione dal 1.9.2019 potrà controllare sul cedolino del mese di luglio se l’INPS ha accertato il diritto al pensionamento.

In caso positivo e se la scuola di titolarità avrà inserito il codice di cessazione nel Sidi, scaricando con NOIPA il cedolino si verificherà che il MEF ha già variato la “scadenza” in prima pagina in alto a destra, riportando la data del 31.08.2019.

Normalmente in questa casella è riportata la data di scadenza della classe stipendiale, mentre per i pensionandi è indicata la data dell’ultimo stipendio in pagamento.

Ricordiamo che l’ultimo pagamento comprenderà gli 8/12 della tredicesima spettante maturati sullo stipendio; i restanti 4/12 saranno liquidati dall’INPS nella rata di pensione del mese di dicembre.

Di seguito riportiamo, inoltre, alcune raccomandazioni a cura del Prof. Renzo Boninsegna della Segreteria Provinciale di Verona, che ringraziamo, utili per tutti i pensionandi:

  • i pensionandi che siano tenuti al versamento dell’acconto IRPEF di novembre dovranno autonomamente versare l’acconto IRPEF entro il 30/11/2019 presso uno sportello bancario o postale usando il modello F24. Ciò perché il MEF SPT chiude con il mese di AGOSTO 2019 la partita di stipendio del pensionando. Si consiglia di rivolgersi al proprio commercialista o a un CAF al fine di evitare sanzioni;
  • anche se il MEF SPT chiude con il mese di agosto 2019 la partita di stipendio del pensionando/a, per 5 anni l’accesso a NOIPA rimane attivo con la possibilità di scaricare a febbraio 2020 la CU (Certificazione Unica) ex CUD. Inoltre sarà possibile scaricare eventuali cedolini se saranno corrisposte “competenze accessorie” dopo il pensionamento.
  • entro un mese dal pensionamento, il MIUR disattiverà la casella di posta elettronica “@istruzione.it”. Si invitano, pertanto, i pensionandi a comunicare ai destinatari di messaggi inviati mediante e-mail @istruzione.it (es. INPS, USP, ecc.) la nuova casella di posta elettronica creata.

Alleghiamo a tal proposito la scheda completa fornitaci dalla Segreteria provinciale Snals-Confsal di Verona.

personale ata

Il 18/07/2019 si è svolto al Miur l’atteso incontro per l’informativa sulle immissioni in ruolo e sull’organico di fatto del personale ATA per l’a.s. 2019/20. E’ stata, quindi, presentata la bozza della circolare sull’organico di fatto – che ricalca, quasi interamente, quella dello scorso anno – con cui si comunica che saranno attive le funzioni di trasmissione al Sistema Informativo per l’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto.

Nel documento vengono ribadite le modalità normativamente e contrattualmente già previste per la sostituzione dei DSGA, nonché ulteriori istruzioni non regolamentate da attivare in via residuale. Proprio relativamente a quest’ultime, lo Snals e le altre OO.SS. hanno espresso la loro netta contrarietà, ribadendo come la soluzione debba essere trovata per via contrattuale e non attraverso soluzioni unilaterali.

Lo Snals ha, poi, chiesto ulteriori precisazioni circa le “specifiche esigenze” che possano portare alla richiesta di personale dei diversi profili e una maggiore chiarezza nella stesura del testo per semplificare l’individuazione delle situazioni che consentano la richiesta di unità aggiuntive di personale.

Si è passati, quindi, alla comunicazione dei numeri per le immissioni in ruolo per l’a.s. 2019/2020. Sono stati chiesti al Mef 8.408 posti. Il numero si riferisce alle cessazioni certificate risalenti all’11 luglio. Agli 8.408 posti se ne dovranno aggiungere ulteriori 226 per consentire il passaggio dei “co.co.co.” dal part-time al full-time.

E’ stato ricordato che la normativa vigente prevede vengano reintegrate solo le unità di personale cessato, senza alcun riferimento ai posti vacanti e disponibili e che i contingenti provinciali per le assunzioni sono determinati in misura direttamente proporzionale ai posti disponibili nelle varie province.

In merito ai 760 posti di DSGA per cessazioni dal servizio, l’Amministrazione si è impegnata a fare un’interlocuzione con il MEF per chiedere fin da subito le 2.400 immissioni in ruolo dal concorso in atto, ovvero, in subordine, l’accantonamento degli stessi 760 posti da aggiungere poi, ai fini delle immissioni in ruolo, agli ulteriori posti che si renderanno disponibili per cessazioni dal servizio al termine dell’a.s. 2019/2020.

Pubblichiamo di seguito il tabulato nazionale e i contingenti provinciali per la Puglia delle assunzioni in ruolo:

 

Si informa che il MIUR ha pubblicato le graduatorie per la destinazione all’estero per i dirigenti scolastici in data 16 luglio e per il personale docente ed Ata in data 17 luglio.

Per visionare le suindicate graduatorie ci si può collegare al seguente link: Graduatorie Estero – Miur

 

personale ata

Riportiamo la proposta unitaria inerente l’oggetto e inseriamo in area riservata la proposta unitaria:

Personale ATA: la nostra proposta unitaria per la sua valorizzazione in coerenza con l’Intesa del 24 aprile 2019

 I punti qualificanti della proposta presentata da FLC CGIL, CISL Scuola, Federazione UIL, Scuola RUA, SNALS Confsal, Gilda-Unams al Capo di Gabinetto del MIUR

A seguito dell’incontro tenuto il 20 giugno scorso al Miur con il Capo di Gabinetto, Dott. Chiné, le organizzazioni sindacali hanno presentato unitariamente una proposta per la valorizzazione complessiva del personale ATA, in coerenza con l’Intesa politica siglata il 24 aprile scorso.

Per quanto riguarda gli Assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, la proposta presentata è rivolta a definire un percorso semplificato e riservato parallelo al percorso ordinario che valorizzi il lavoro svolto dai facenti funzione in tutti questi anni in cui hanno contribuito fattivamente al funzionamento delle scuole.

È una proposta articolata che tiene conto del servizio svolto negli ultimi tre anni (compreso quello in corso) in sostituzione del DSGA, mettendo a disposizione fino al 50% dei posti liberi in organico.

Inoltre si propone di riavviare le procedure contrattuali che consentono la progressione di carriera – cioè la mobilità professionale – e la formazione per la riattribuzione delle posizioni economiche.

Si è chiesto, pertanto, il proseguimento del tavolo di confronto ai fini di una possibile e sollecita soluzione normativa che concretizzi e dia piena attuazione ai contenuti dell’Intesa politica.

Roma, 9 luglio 2019

FLC CGIL CISL FSUR UIL Scuola RUA SNALS Confsal GILDA Unams
Francesco Sinopoli Maddalena Gissi Giuseppe Turi Elvira Serafini Rino Di Meglio

Roma, 10 lug. 2019 –  Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio hanno ricevuto la delegazione della Confsal, composta dal Segretario generale, Angelo Raffaele Margiotta e dal Segretario generale dello Snals-Confsal, Elvira Serafini, nel previsto incontro a Palazzo Chigi con le OO.SS. autonome. Nel corso della riunione si è parlato anche di scuola e di autonomia differenziata.
“Abbiamo espresso con fermezza tutta la nostra contrarietà sulla questione dell’autonomia differenziata e, soprattutto, sul modo in cui si sta affrontando un tema così delicato per le sue implicazioni profonde” ha dichiarato Elvira Serafini, Segretario generale Snals-Confsal.

“Al Presidente Conte abbiamo ricordato che, firmando l’Intesa del 24 aprile scorso con i sindacati, si è impegnato a garantire l’unitarietà del sistema scolastico italiano e la salvaguardia dell’identità culturale del Paese – ha proseguito Serafini – e che quella firma rappresenta una sua precisa responsabilità a impedire soluzioni peggiorative nel campo dell’istruzione”.
“Più volte abbiamo espresso la nostra visione sul tema dell’autonomia differenziata -continua il Segretario – sul quale pensiamo che manchi tuttora un dibattito pubblico serio nel Paese e in Parlamento.
Non sono stati affrontati temi a monte, che definiscano la cornice generale normativa, anche per l’aspetto del federalismo fiscale. Non sono stati definiti, attraverso un percorso trasparente e condiviso, i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione, che riguardano i diritti civili e sociali di tutti i cittadini e che devono essere garantiti alla stessa maniera su tutto il territorio nazionale.
La giusta direzione degli interventi nel settore dell’istruzione è verso il superamento dei divari territoriali esistenti e riguardanti gli esiti formativi, il tempo scuola, l’adeguatezza delle strutture e i servizi resi dagli enti locali”.
“Ecco perché – ha concluso Serafini – le recenti affermazioni del ministro Bussetti che convincerà i sindacati, sicuramente non ci faranno cambiare rotta.”

Elvira Serafini, Segretario Generale Snals Confsal, sull’autonomia differenziata – Comunicato stampa

 

 

 

Roma, 8 lug. 2019 –“Sul tema dell’autonomia differenziata nel settore dell’istruzione –ha dichiarato Elvira Serafini, Segretario Generale dello Snals Confsal- abbiamo già espresso più volte tutte le nostre riserve. Siamo contrari a ogni processo che metta a rischio l’unitarietà del Paese e del suo sistema scolastico, che sono espressione della sua identità culturale.

Per questo non accettiamo le dichiarazioni del ministro Bussetti che aprono improvvisamente a una regionalizzazione sul modello trentino o valdostano.

Sul tema dell’autonomia differenziata – ha proseguito Serafini- non c’è alcuna condivisione sul terreno politico, giuridico e sociale nel Paese. C’è bisogno di un dibattito parlamentare serio e approfondito.

Inoltre, si ascoltano dichiarazioni e battute inopportune verso i sindacati e i lavoratori della scuola. In gioco non ci sono scambi tra PAS e autonomia, come qualcuno ha voluto insinuare, mentre servono piuttosto stime finanziarie attendibili e documenti scritti da discutere e valutare

Dare attuazione all’intesa sul reclutamento nella scuola

 

Il nulla di fatto su reclutamento e abilitazioni, di ieri sera, nel Consiglio dei ministri, gioca negativamente sul destino professionale di decine di migliaia di persone e sul regolare avvio del nuovo anno scolastico. Doveva essere utilizzato il primo veicolo normativo utile: queste le intese nell’accordo sottoscritto al MIUR.

Ci risulta che il Ministro dell’Istruzione abbia reso noti per tempo sia i testi da assumere come emendamento in un provvedimento di legge in corso d’esame, sia le ragioni d’urgenza di cui tenere conto per garantire tempestività ed efficacia alle misure individuate. Evidentemente non vi è stato in Consiglio dei Ministri un sufficiente coordinamento, il che chiama in causa direttamente le responsabilità del Presidente del Consiglio.

A questo punto non possiamo non ricordare al Premier gli impegni assunti, a nome del Governo da lui presieduto, con la sottoscrizione dell’intesa del 24 aprile a Palazzo Chigi: in particolare quello di riconoscere e valorizzare l’esperienza di lavoro del personale precario, individuando modalità che agevolino l’immissione in ruolo di chi lavora nella scuola da più di 36 mesi.

L’intesa tra sindacati e MIUR nasce da questi presupposti portandoli a sviluppo coerente. Non è possibile che il positivo confronto al tavolo tematico sul reclutamento sia messo in discussione e vanificato da dialettiche interne alla maggioranza che spetta al Presidente del Consiglio gestire e risolvere.

Decine di migliaia di precari attendono giuste risposte alle proprie attese, ma è la scuola come sistema ad aver bisogno in tempi brevi di stabilità e certezze per quanto riguarda la gestione del personale, condizione indispensabile per poter funzionare al meglio.

Roma, 27 giugno 2019

FLC CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola RUA

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

personale ata

Il MIUR informa che l’uscita dei movimenti relativi al personale ATA per l’anno scolastico 2019-20 sono posticipati dall’1 al 5  luglio 2019.

I risultati dei movimenti ATA saranno comunicati tramite la email indicata su Istanze Online.

Inoltre, tali movimenti saranno visibili sempre su Istanze On Line.

Gli Uffici scolastici provinciali pubblicheranno, comunque, i prospetti ufficiali con tutti i movimenti.

Schede sintetiche sulle Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2019/2020 elaborate dalla segreteria provinciale di Vicenza

personale docente

Normativa di riferimento
  • Ipotesi CCNI 12 giugno 2019
  • C.M. 20 giugno 2019 prot. n. 28978
Le domande
  • Le domande sia di utilizzazione che di assegnazione provvisoria vanno presentate :
    • personale docente (infanzia, primaria e secondaria): dal 9 luglio al 20 luglio 2019 su Istanze On Line
    • personale docente dei licei musicali e coreutici: dal 9 luglio al 20 luglio 2019 in modalità cartacea
    • personale docente assunto ex DDG 85/2018 le cui graduatorie siano state pubblicate entro il 31 agosto 2018: domande di assegnazione provvisoria in modalità cartacea dal 9 luglio al 20 luglio 2019
Destinatari delle utilizzazioni
  • In linea generale tutti i docenti, che, dopo le operazioni di trasferimento, risultino a qualunque titolo senza sede definitiva.
  • In particolare:
    • I docenti in esubero su provincia
    • I docenti trasferiti quali soprannumerari a domanda condizionata o d’ufficio che chiedono di essere utilizzati come prima preferenza nella scuola di precedente titolarità
    • I docenti appartenenti a ruoli, posti o classi di concorso in esubero che richiedono l’utilizzazione in altri ruoli, posti o classi di concorso per cui hanno titolo o su posti di sostegno anche se privi di specializzazione
    • I docenti titolari su insegnamento curriculare, in possesso della specializzazione, che chiedono di essere utilizzati sul sostegno
    • I docenti di scuola primaria titolari su posto comune, in possesso del titolo per l’insegnamento della lingua straniera, che chiedono di essere utilizzati su posto di lingua nella scuola di titolarità o in altra scuola, nel caso in cui nella propria non vi siano posti disponibili.
L’assegnazione provvisoria
  • L’assegnazione provvisoria può essere richiesta per uno dei seguenti motivi:
    1. ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
    2. ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
    3. gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria;
    4. ricongiungimento al genitore.
  • L’assegnazione provvisoria può essere richiesta per una sola provincia.
  • L’assegnazione provvisoria non può essere richiesta all’interno del comune di titolarità.
  • L’assegnazione provvisoria può essere richiesta anche dai docenti al 3° anno del FIT, assunti con DDG 85/2018 dal 1° settembre 2018 a seguito di graduatoria di merito pubblicata entro il 31 agosto 2018.
Immessi in ruolo dal 2019/20
  • Non sono consentite le assegnazioni provvisorie nei confronti del personale assunto a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 2019/20.
Preferenze
  • L’assegnazione provvisoria può essere chiesta soltanto per una provincia o per quella di titolarità o per altra provincia, indicando fino a 20 preferenze per i docenti dell’infanzia e primaria e fino a 15 per i docenti della secondaria di primo e secondo grado.
  • Le preferenze sono esprimibili tramite i codici di scuola, comune, distretto, provincia.
Le precedenze di cui all’art. 8, valide sia per le utilizzazioni che per le assegnazioni provvisorie
  • Punto I – personale con gravi motivi di salute:
    • personale docente non vedente;
    • personale docente emodializzato.
  • Punto II – personale trasferito d’ufficio negli ultimi otto anni richiedente il rientro nella scuola o istituto di precedente titolarità.
  • Punto III – personale con disabilità e personale che ha bisogno di particolari cure continuative:
    • disabili di cui all’art. 21 della legge 104/92 con un grado di invalidità superiore ai 2/3 o con minorazioni ascritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 648/50;
    • personale che ha bisogno per gravi patologie di particolari cure a carattere continuativo (ad esempio chemioterapia);
    • disabili di cui all’art. 33, comma 6, della legge 104/92 (situazione di gravità).
  • Punto IV – assistenza:
    • personale che assiste i seguenti familiari disabili di cui all’art. 33, commi 5 e 7 (situazione di gravità e necessità di assistenza continuativa, globale e permanente) della legge 104/92 che sia:
      • genitore, anche adottante o chi esercita legale tutela, di soggetto con disabilità in situazione di gravità;
      • coniuge o parte dell’unione civile di soggetto con disabilità in situazione di gravità;
      • solo figlio/a individuato come referente unico che presta assistenza al genitore;
      • lavoratrici madri e lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età inferiore ai sei anni;
      • lavoratrici madri e lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età superiore a sei anni e inferiore a dodici anni limitatamente alle assegnazioni provvisorie interprovinciali.
      • unico parente o affine entro il secondo grado (ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti) o unico affidatario di persona con disabilità in situazione di gravità.
  • Punto V – personale cessato a qualunque titolo dal collocamento fuori ruolo.
  • Punto VI – personale coniuge di militare o di categoria equiparata.
  • Punto VII – personale che ricopre cariche pubbliche nelle amministrazioni degli Enti Locali.
  • Punto VIII – personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale.
Assegnazione provvisoria su altro grado di istruzione o per altra classe di concorso
  • L’assegnazione provvisoria può essere richiesta, oltre che per il posto o classe di concorso di titolarità, anche per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione alle seguenti condizioni:
  • aver superato il periodo di prova;
  • essere in possesso della relativa abilitazione per il posto o classe di concorso richiesta.
  • La richiesta di assegnazione provvisoria per altre classi di concorso o posti di grado diverso di istruzione è aggiuntiva rispetto a quella relativa al proprio posto o classe di concorso di titolarità.

personale ATA

Normativa di riferimento
  • Ipotesi CCNI 12 giugno 2019
  • C.M. 20 giugno 2019 prot. n. 28978
Le domande
  • Le domande sia di utilizzazione che di assegnazione provvisoria vanno presentate dal 9 luglio al 20 luglio 2019in modalità cartacea.
Destinatari delle utilizzazioni
  • In linea generale presenta domanda di utilizzazione il personale ATA che risulti a qualunque titolo senza sede definitiva.
  • In particolare:
    • Il personale in soprannumero sull’organico dell’istituto di titolarità.
    • Il personale trasferito a domanda condizionata o d’ufficio quale soprannumerario che chieda di essere utilizzato come prima preferenza nell’istituzione di precedente titolarità o, in subordine, nel comune di precedente titolarità.
    • Il personale che, dichiarato inidoneo a svolgere le mansioni del profilo di appartenenza, svolge mansioni di altro profilo comunque coerente.
L’assegnazione provvisoria
  • L’assegnazione provvisoria può essere richiesta per una sola provincia e per un massimo di 15 sedi.
  • L’assegnazione provvisoria può essere richiesta indifferentemente per uno dei seguenti motivi:
    1. ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
    2. ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
    3. gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria;
    4. ricongiungimento al genitore.
  • Nella domanda occorre indicare, tra le preferenze, il comune di ricongiungimento, che deve precedere la preferenza per ogni altro comune
  • L’indicazione della preferenza sintetica del comune di ricongiungimento è obbligatoria solo allorquando vengano richiesti altri comuni.
  • L’assegnazione provvisoria non può essere richiesta all’interno del comune di titolarità, con l’eccezione dei comuni che comprendono più distretti.
Personale part time Per il personale part time l’assegnazione provvisoria, su specifica richiesta del personale interessato, può essere effettuata su spezzoni corrispondenti al proprio orario di servizio anche accorpando spezzoni diversi compatibili costituiti su più scuole.
Precedenze nelle operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria
  • Punto I – personale con gravi motivi di salute:
    • personale ATA non vedente;
    • personale ATA emodializzato.
  • Punto II – personale trasferito d’ufficio negli ultimi otto anni richiedente il rientro nella scuola o istituto di precedente titolarità.
  • Punto III – personale con disabilità e personale che ha bisogno di particolari cure continuative:
    • disabili di cui all’art. 21 della legge 104/92 con un grado di invalidità superiore ai 2/3 o con minorazioni ascritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 648/50;
    • personale che ha bisogno per gravi patologie di particolari cure a carattere continuativo (ad esempio chemioterapia);
    • disabili di cui all’art. 33, comma 6, della legge 104/92 (situazione di gravità).
  • Punto IV – assistenza:
    • personale che assiste i seguenti familiari disabili di cui all’art. 33, commi 5 e 7 (situazione di gravità e necessità di assistenza continuativa, globale e permanente) della legge 104/92 che sia:
      • genitore, anche adottante o chi esercita legale tutela, di soggetto con disabilità in situazione di gravità;
      • coniuge o parte dell’unione civile di soggetto con disabilità in situazione di gravità;
      • solo figlio/a individuato come referente unico che presta assistenza al genitore;
      • lavoratrici madri e lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età inferiore ai sei anni;
      • lavoratrici madri e lavoratori padri anche adottivi o affidatari con prole di età superiore a sei anni e inferiore a dodici anni limitatamente alle assegnazioni provvisorie interprovinciali.
      • unico parente o affine entro il secondo grado (ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti) o unico affidatario di persona con disabilità in situazione di gravità.
  • Punto V – personale cessato a qualunque titolo dal collocamento fuori ruolo.
  • Punto VI – personale coniuge di militare o di categoria equiparata.
  • Punto VII – personale che ricopre cariche pubbliche nelle amministrazioni degli Enti Locali.
  • Punto VIII – personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale.

Tenere fuori la scuola da ogni ipotesi di regionalizzazione

Il 26 giugno 2019 flash mob dei sindacati scuola davanti alla Camera dei Deputati

 

“Siamo fermamente convinti che la scuola vada lasciata fuori da ogni ipotesi di autonomia differenziata, operazione a nostro avviso in contrasto per molti aspetti col dettato costituzionale ed estremamente pericolosa – dichiarano Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi, Elvira Serafini e Rino Di Meglio– perché destinata ad accentuare squilibri e disuguaglianze già oggi presenti, situazioni che andrebbero affrontate e risolte proprio con un deciso investimento in istruzione e formazione. Il carattere unitario e nazionale del sistema scolastico è per questo una risorsa preziosa di cui il Paese non può essere privato”.

L’esame dei testi da parte del Consiglio dei Ministri, previsto per oggi, sembra sia stato rinviato, ma i sindacati scuola non abbassano la guardia, forti anche del vasto consenso espresso dalla categoria in numerose iniziative svolte in tutte le regioni italiane e dell’altissimo numero di adesioni alla raccolta di firme contro la regionalizzazione.

Le ragioni del no ai progetti di autonomia differenziata che contemplano anche una regionalizzazione delle competenze in materia di istruzione sono state ribadite questa mattina con un flash mob, organizzato dalle segreterie regionali del Lazio, davanti alla Camera dei Deputati dai maggiori sindacati del comparto istruzione e ricerca (Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams).

“Ricordiamo al Governo – affermano i segretari generali– che nell’intesa sottoscritta a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio vi sono impegni espliciti e chiari in questo senso, laddove si riconosce il ruolo assegnato alla scuola per garantire identità e unità culturale del Paese, anche attraverso l’unitarietà dello stato giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, un sistema nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo delle scuole autonome”.

L’impegno dei sindacati prosegue, non solo in relazione al procedere dell’iter delle intese, sulle quali peraltro hanno chiesto ai Presidenti delle Camere di farsi garanti di un pieno coinvolgimento del Parlamento su questioni che non possono essere gestite in un rapporto esclusivo tra Governo e singole regioni: per contrastare quello che ritengono un disegno disgregatore dell’unità nazionale le organizzazioni sindacali non trascureranno alcuna iniziativa.

Roma, 26 giugno 2019