Ieri  si è svolta presso il MIM l’informativa sulle procedure di aggiornamento delle GAE e delle GPS. L’amministrazione ha illustrato le novità del decreto Ministeriale relativo alle GAE e all’Ordinanza Ministeriale delle GPS per gli a.s. 2024/2025 e 2025/2026.

QUANDO

L’apertura delle funzioni sulle istanze on line riguarderà prima le GAE per 15 giorni, dopo un breve intervallo di tempo  poi si avrà l’apertura delle GPS per soli 20 giorni.  Il tutto nel periodo primaverile di marzo/aprile.

UN ARCOBALENO DI NOVITA’

Per quanto attiene le GPS è stato eliminato il requisito dei 24 CFU per l’accesso alla seconda fascia della scuola secondaria alla quale si potrà solo accedere con il solo titolo di accesso diploma o laurea.

Coloro che sono inseriti negli elenchi aggiuntivi che sono ormai decaduti, dovranno inserirsi nella I fascia a pieno titolo ex novo.

Gli aspiranti inseriti nelle I e II fascia che non aggiornano la propria posizione non saranno depennati e resteranno in graduatoria con il proprio punteggio. Se in possesso di preferenze dovranno necessariamente inserirle nuovamente per farle valere ancora.

Sarà possibile inserire i titoli di servizio conseguiti dopo il 31 maggio 2022 e fino al termine di scadenza della presentazione della domanda.

In caso di esaurimento delle graduatorie di istituto e delle graduatorie delle scuole viciniori, il Dirigente scolastico potrà procedere ad interpello finalizzato al reclutamento dei docenti esclusivamente per gli aspiranti inseriti nelle graduatorie di altre province.

Per i posti di sostegno è possibile invece partecipare all’interpello per i candidati inseriti nella stessa provincia.

Sarà possibile  l’accesso alla seconda fascia di infanzia e primaria  per coloro che risultano iscritte nell’a. a. 2023/24 al terzo anno del corso di laurea in scienza della formazione primaria o ad annualità successive avendo conseguito per gli esami sostenuti almeno 150 CFU.

Per l’accesso alla II fascia delle classi di concorso di strumento è prevista  l’eliminazione  del requisito del servizio di 16 giorni di supplenza.

Il MIM si adopererà per ridurre la durata triennale delle GAE a due anni per far coincidere la stessa durata delle GAE a quelle delle GPS in modo da far coincidere i bienni di entrambe.

Sarà possibile come per il passato inserirsi con riserva in attesa del conseguimento del titolo di specializzazione (VIII ciclo TFA) /abilitazione sui posti di sostegno e comuni

 

L’ultima Legge di Bilancio  ha introdotto un nuovo strumento di supporto economico: Il bonus per le mamme lavoratrici. La misura ha l’obiettivo di agevolare le lavoratrici madri, fornendo loro un’esenzione contributiva.

NEL DETTAGLIO:

Il bonus mamme lavoratrici copre un periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.   E’ destinato alle madri con almeno tre figli a carico, fino al diciottesimo anno del più giovane.  Per le madri con due figli a carico, il bonus è valido in via sperimentale solo per il 2024, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo. Le mamme che possono beneficiare di questa misura sono le lavoratrici con contratto di lavoro dipendente, sia nel settore pubblico che privato, a tempo indeterminato. Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. L’esonero contributivo può coprire fino a un massimo di 250 euro al mese, calcolato in base alla paga mensile. Per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, l’importo dell’esonero deve essere riproporzionato.

COME RICHIEDERLO: Secondo quanto indicato dall’ INPS le lavoratrici interessate devono  comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero contributivo indicando il numero dei figli e i loro codici fiscali.  I datori di lavoro riporteranno l’esonero spettante nella denuncia retributiva, seguendo le indicazioni dell’Inps. Le denunce compilate dal datore di lavoro, contenenti i codici fiscali dei figli, permetteranno all’Inps di effettuare i controlli necessari. In alternativa è possibile per le lavoratrici, comunicare direttamente le informazioni relative ai codici fiscali dei figli all’Inps, tramite un applicativo dedicato. L’Inps provvederà a fornire le istruzioni necessarie per utilizzare questo strumento.

I REQUISITI: a) avere contratto a tempo indeterminato b) avere almeno 2 figli

LA MODALITA’

Compilare il modulo  di richiesta in 3 copie : una copia va consegnata alla  scuola  che provvederà ad attribuire un numero di protocollo, una copia va conservata annotandoci  sopra il numero protocollo, la terza copia va inviata dalla  pec personale  alla pec di noipa  all’indirizzo:  protocollo@pec.gpdp.it

oggetto pec : richiesta bonus mamme 2024 c.f. cognome nome

testo pec : la sottoscritta nome —- cognome —- codice fiscale —- trasmette  il modulo richiesta bonus mamme 2024.

COSA ALLEGARE:

il modulo di richiesta + fotocopia documento identità della dichiarante +copia contratto tempo indeterminato (facoltativa) +codice fiscale/tessera sanitaria della dichiarante +codice fiscale /tessera sanitaria dei figli

Per ulteriori informazioni, sono sempre a disposizione le sedi territoriali dello Snals , in alternativa inviare una mail direttamente al responsabile del patronato all’indirizzo  :dmpatronato@libero.it

di seguito il facsimile della domanda :

Alla cortese attenzione del Dirigente scolastico del  _________________

 

OGGETTO : richiesta bonus mamme  2024 ai sensi della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024), articolo 1, commi 180 e 181

 

Dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 D.P.R.28 dicembre 2000 n. 445 )

La sottoscritta_______________________________ c.f._________________________ nata a ____________________________ (_____) il____/____/_____, residente a _____________________ (_____) in __________________________ n° _____ consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 D.P.R. n. 445/2000

DICHIARA

  • Di essere docente / ata con contratto a tempo indeterminato dall’anno scolastico ________/_______
  • Di essere titolare presso la scuola _______________________________ situata nel comune di ____________ in provincia di _____________________
  • Di essere attualmente in servizio presso la scuola _______________________________ situata nel comune di ____________ in provincia di _____________________
  • Di essere madre di ( indicare il numero dei figli ) n ___figli

i cui dati anagrafici vengono di seguito  riportati :

 

FIGLIO N 1 : COGNOME _____________ NOME ____________ NATO A __________________(____) IL ___/___/_____ CODICE FISCALE _______________________

FIGLIO N 2 : COGNOME _____________ NOME ____________ NATO A __________________(____) IL ___/___/_____ CODICE FISCALE _______________________

FIGLIO N 3 : COGNOME _____________ NOME ____________ NATO A __________________(____) IL ___/___/_____ CODICE FISCALE _______________________

FIGLIO N 4 : COGNOME _____________ NOME ____________ NATO A __________________(____) IL ___/___/_____ CODICE FISCALE _______________________

 

SI ALLEGANO :

copia documento identità della dichiarante

copia tessera sanitaria dei figli

 

luogo____________ data____________                                  Firma______________________

 

 

il Ministero dell’Università e della Ricerca, con la Nota n. 10.584 dell’11 dicembre 2023 , ha dato “indicazioni operative” in merito al IX ciclo in programma per il 2023-2024.
Sebbene il Ministero emani annualmente un proprio Decreto per l’avvio di un nuovo ciclo, lo fa a partire dall’autorizzazione dei posti disponibili data, ogni tre anni, dal Ministero delle Finanze e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione.
L’ultima di tali autorizzazioni, che prevedeva 90.000 posti, è relativa al triennio 2021-2024 e, precisamente, agli anni accademici 2021-2022 (VII ciclo), 2022-2023 (VIII ciclo) e 2023-2024 (IX ciclo). Resta dunque ancora da realizzare il IX ciclo. Ecco perché, con la Nota dell’11 dicembre, il Mur si è rivolto agli Atenei affinché si possa “procedere all’organizzazione di un nuovo ciclo di percorsi di specializzazione per le attività di sostegno”.
Tra il 14 dicembre 2023 e il 22 gennaio 2024, gli Atenei di tutta Italia HANNO DATO la propria disponibilità, con il maggior numero di posti che possono mettere a disposizione. se i posti autorizzati per il triennio sono 90.000 una delle novità più rilevanti è l’incremento dei posti disponibili. Secondo fonti ministeriali, si prevede un aumento fino a circa 30mila posti, una crescita rispetto ai cicli precedenti. I posti saranno distribuiti tra i vari gradi di scuola e le università che offrono i corsi di specializzazione.

Relativamente ai posti, sono già stati attribuiti
22.000 posti per il VI ciclo anno accademico 2020/2021
25.874 posti per il VII ciclo anno accademico 2021/2022
28.986 per l’VIII ciclo anno accademico 2022/2023
Il prossimo ciclo di Tfa sostegno, afferente all’anno accademico 2023/24 ha già sicuri 13.065 posti previsti dal contingente autorizzato dal Ministero dell’Economia nel 2021. anche se per avere notizie certe su posti messi a bando e date di inizio delle selezioni dovremo aspettare, come ogni anno, la pubblicazione del Decreto Ministeriale che autorizzerà l’avvio del IX ciclo, con questa Nota dell’11 dicembre 2023 è certo il IX ciclo si farà!
Cosa fare già da ora per affrontare il IX ciclo TFA? Prepararsi!
Il programma Ministeriale è ampio e complesso: è vero! Ma è altrettanto vero che si fonda su contenuti molto interessanti e altamente formativi per chi ha intenzione di diventare insegnante.
La prova di accesso si articolerà come di seguito indicato:
1) Test preselettivo;
2) Prova scritta;
3) Prova orale.
Tale prova è volta a verificare, unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il possesso, da parte del candidato, di:
a. competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola.
b. competenze su empatia e intelligenza emotiva.
c. competenze su creatività e pensiero divergente.
d. competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Il test preselettivo consiste nella soluzione di sessanta (60) quesiti a risposta multipla, che presentano cinque opzioni di risposta, tra cui il candidato ne deve individuare una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili.
La buona notizia e che lo SNALS Bari vi accompagna nella preparazione al TFA sostegno didattico e che anche ora è al fianco degli iscritti con la proposta di 14 incontri di preparazione in presenza ciascuno della durata di due ore pomeridiane dalle 16.30 alle 18.30 due volte a settimana .
Tutti gli interessati sono invitati ad inviare nell’immediato una mail a info@snalsbari.it saranno ricontattati a stretto giro per gli ulteriori dettagli.

 

L’aggressione al dirigente scolastico di Taranto e a diversi insegnanti connotano una realtà ormai sconvolgente e intollerabile”, dichiara il Segretario Nazionale dello Snals, Evira Serafini. “Il sindacato, al punto in cui siamo arrivati, pretende un intervento deciso e risolutivo delle autorità competenti per garantire la sicurezza del personale scolastico” aggiunge.

Le ripetute aggressioni che subiscono i lavoratori della scuola rappresentano una vergognosa violazione dei diritti della persona, prima ancora di quella dei lavoratori e delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. L’adozione di misure tempestive ed adeguate alla gravità della situazione, prosegue Elvira Serafini, diventa pertanto imperativa.

Condanniamo con fermezza ogni atto di violenza, sottolineando l’urgente necessità di garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso dei diritti di insegnanti, personale ATA e dirigenti scolastici.

Lo Snals si schiera senza riserve a difesa di chi dedica la propria vita all’istruzione, esigendo un’immediata azione per garantire un contesto lavorativo privo di minacce e aggressioni” conclude Serafini.

 

 

Fondo Espero è un’associazione senza fini di lucro il fondo riservata solo ai dipendenti della Scuola, il suo unico obiettivo è quello di permettere ai dipendenti della scuola, di costruire una pensione complementare.

Oggi, sono circa 100.000 i lavoratori del comparto scuola che hanno scelto Fondo Espero

Modalità di adesione a fondo Espero

  1. mediante una esplicita manifestazione di volontà dell’aderente, anche mediante sito web, nelle forme, con le modalità e con le garanzie di informazione e trasparenza disciplinate dai regolamenti e dalle direttive del fondo;
  2. mediante silenzio-assenso, nel rispetto delle direttive Covip.

“Accordo sulla regolamentazione inerente alle modalità di espressione della volontà di adesione al Fondo pensione Espero, anche mediante forme di silenzio-assenso, ed alla relativa disciplina di recesso del lavoratore”.

Il 31 maggio 2022, è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo sulla regolamentazione inerente alle modalità di espressione della volontà di adesione al Fondo pensione Espero, anche mediante forme di silenzio-assenso, ed alla relativa disciplina di recesso del lavoratore.

I lavoratori che otterranno l’assunzione a tempo indeterminato in data successiva al 1° gennaio 2019 dovranno prestare attenzione alla modalità di iscrizione al Fondo Nazionale Pensione Complementare per i lavoratori della Scuola Fondo Pensione Espero, qualora non fossero già iscritti da precari in occasione di precedenti contratti di lavoro

Sei un lavoratore assunto dal 1/01/2019?

1) Riceverai dal datore di lavoro l’informativa sulla sottoscrizione dell’accordo: questa comunicazione ti verrà inviata entro la metà di agosto 2024.

2) Dal ricevimento dell’informativa avrai 9 mesi per decidere di aderire volontariamente al Fondo, oppure di rinunciare all’adesione silente. Il datore di lavoro ti indicherà come esprimere tale rinuncia. Tale comunicazione andrà consegnata al datore di lavoro (non al Fondo Pensione).

3) Le amministrazioni, trascorsi 9 mesi, comunicano al Fondo i nominativi dei lavoratori che non hanno manifestato nessuna volontà quindi  In caso di mancata scelta, alla scadenza dei 9 mesi dal ricevimento dell’Informativa, sarai iscritto al Fondo tramite silenzio assenso a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei nove mesi.

4) Successivamente   il “Fondo” ricevuta l’informativa, informa i singoli lavoratori dell’avvenuta iscrizione mediante silenzio-assenso.

5) A seguito della adesione al Fondo, avrai un ulteriore periodo di 30 giorni per il diritto di recesso. Il recesso avviene senza costi e senza obbligo di dover indicare il motivo del recesso. Il lavoratore ha inoltre diritto al rimborso delle somme eventualmente versate.

Con l’adesione al Fondo (volontaria o silente) inizierai a costruire il tuo salvadanaio previdenziale alimentato con:

– Il tuo contributo (1% del tuo stipendio, ovvero una percentuale diversa che potrai scegliere se aderisci volontariamente);

– Il contributo del datore di lavoro (anche con l’adesione silente il datore di lavoro verserà un contributo a suo carico del 39;1%);

– Il TFR (accantonato dal momento dell’adesione) La contribuzione decorrerà dalla data della tua adesione: non sarà possibile il versamento di contributi relativi a periodi arretrati.

Tutto il personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato è invitato a prendere visione delle informative ricevute, necessario prestare molta attenzione per evitare iscrizione tacita al fine di evitare che una scelta così importante, come quella che attiene al proprio futuro previdenziale in epoca di trattamenti pensionistici decrescenti, sia frutto di inerzia e scarsa informazione e non di una consapevole valutazione di opportunità.

 

 

 

“Solidarietà al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Dante Europa” di Taranto, aggredito all’uscita di scuola dal genitore di un’alunna.” La esprime il segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale, al preside, preso ieri a calci e pugni all’uscita da scuola, sotto lo sguardo incredulo di studenti e famiglie.  L’autore dell’aggressione aveva litigato, poco prima, con un docente della figlia, sembra per futili motivi.

L’episodio non è isolato. “C’è un’escalation dei casi che coinvolgono scuola e famiglie dal nord al sud del Paese.  – sottolinea Masciale – Violenza tra i ragazzi reale e virtuale, violenza tra alunni e docenti, violenza tra famiglie, professori, personale ATA, dirigenti. Quello che è successo a Taranto è gravissimo e bisogna porre un argine a questa deriva. Ormai la scuola insegna regole che la società civile non riconosce e non osserva più. Bene ha fatto il dirigente a denunciare : ha svolto anche con questo gesto il suo ruolo di educatore, mostrando che non è con la violenza che si può avere ragione.”

“La sua denuncia è una difesa alla dignità della scuola.”, ha concluso il sindacalista, che ha poi invocato maggiore sicurezza sul luogo di lavoro per tutto il personale della scuola. “La scuola – ha detto- deve rimanere presidio di legalità.”

Il segretario nazionale dello Snals, Elvira Serafini, ha parlato di “realtà sconvolgente e intollerabile, vergognosa violazione dei diritti della persona, prima ancora che del lavoratore. L’adozione di misure tempestive ed adeguate alla gravità della situazione diventa, pertanto, imperativa.”

 

E’ attiva la piattaforma del Ministero della Cultura per la richiesta delle due carte – Carta della cultura Giovani e Carta del merito – che vanno a sostituire il bonus diciottenni. Da oggi  entra infatti in vigore il decreto del 29 dicembre, il numero 225 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 gennaio, che “disciplina i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della «Carta della cultura giovani» e della «Carta del merito»” volute dalla legge di Bilancio del 2023 con un limite massimo di spesa di 190 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024. Le carte si possono richiedere fino al 30 giugno, registrandosi sulla piattaforma del Ministero.

Beneficiari

La “Carta della cultura giovani” è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età.

La “Carta del merito” è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità presso istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con una votazione di 100 o 100 e lode. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma.

Il  decreto fissa in 500 euro il valore di ciascuna Carta  che pertanto  sono  cumulabili : la cifra  non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non si conteggia ai fini dell’Isee.

Ciascuna è individuale, nominativa e utilizzabile entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno in cui i beneficiari si sono registrati sulla piattaforma.

Le Carte possono essere usate per acquistare:

biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e spettacoli dal vivo;

libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;

musica registrata e prodotti dell’editoria audiovisiva.

biglietti di accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche e parchi naturali.

partecipazione  a corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere.

 

Sono esclusi :

i videogiochi e gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi.

Le Carte non possono essere convertite in buoni di spesa sostitutivi generati dall’esercente.

Cosa succede in caso di violazione delle regole

Per il possessore la violazione delle regole può comportare la disattivazione della carta.

Per le aziende   sono previste  sanzioni ben più gravi

la cancellazione dall’elenco delle strutture, imprese o esercizi commerciali accreditati,

il diniego di accredito o il recupero delle somme non rendicontate correttamente o utilizzate per spese inammissibili.

Una sanzione di importo compreso tra 10 e 50 volte la cifra indebitamente percepita o erogata, comunque non inferiore a 1.000 euro. Nei casi più gravi, il prefetto può ha facoltà di  sospendere l’attività della struttura, impresa o esercizio commerciale anche fino a 60 giorni.

 

Nell’ambito del programma di scambio di assistenti di lingua, promosso dal Ministero dell’istruzione e del merito, con Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Spagna, alcune scuole italiane hanno l’opportunità di accogliere un assistente di lingua (inglese, francese, spagnolo e tedesco). Nella circolare ministeriale n. 4146 del 29 gennaio 2024 le indicazioni per l’assegnazione di assistenti nell’a.s. 2024-2025.

L’assistente di lingua è un giovane laureato, o studente universitario, con una conoscenza di base della lingua italiana, che viene selezionato nel Paese europeo di provenienza per svolgere attività in classe, affiancando il docente di lingua e cultura straniera o di una disciplina non linguistica nel caso di lezioni CLIL per 12 ore settimanali nel corso di un periodo di tempo che può variare da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 8 mesi.

Gli USR individuano entro il 25 marzo 2024, le istituzioni scolastiche di ogni grado che accoglieranno l’assistente di lingua.

 

I posti disponibili per la Puglia sono i seguenti: Lingua inglese 3 Lingua francese 7 Lingua tedesca 2 Lingua spagnola 1

Potranno accedere alla procedura di richiesta esclusivamente gli istituti scolastici, prioritari e riservisti, selezionati e registrati on-line dagli Uffici scolastici regionali, che avranno cura di informare preventivamente gli istituti interessati sugli esiti della selezione e sulle modalità di richiesta di assegnazione.

Le scuole dovranno presentare la richiesta di assegnazione entro il 10 aprile 2024, tramite l’apposito modulo disponibile sul sito del MIM, alla pagina dedicata http://www.miur.gov.it/web/guest/assistenti-stranieri-in-italia

Greco al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Economia Aziendale per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”; Topografia per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Queste sono alcune delle discipline scelte per la seconda prova scritta della Maturità 2024, che inizierà il prossimo 20 giugno coinvolgendo  in tutto il paese circa 500 mila studenti.

Licei

Greco per il Liceo classico; Matematica per il Liceo scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 3 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.

Istituti tecnici

Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (Economia aziendale e Geo-politica nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”) e Discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo Turismo; Topografia per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; Sistemi e reti per entrambe le articolazioni dell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Trasformazione dei prodotti per l’articolazione “Produzioni e trasformazioni” degli Istituti agrari (Viticoltura e difesa della vite per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”).

Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca: https://visualizzamaterieesame.static.istruzione.it/