Sulla base di un orientamento giurisprudenziale ormai sempre più consolidatosi contro la mobilità del personale della scuola nelle parti in cui non prevede:
1. la valutazione degli anni scolastici compiuti nelle scuole paritarie;
2. il riconoscimento del diritto di precedenza previsto dalla legge n. 104/92 (art. 3 comma 3) anche nella mobilità interprovinciale per il referente unico che presta assistenza al genitore disabile;
3. il raggiungimento del compiuto quinquennio sul sostegno per il personale docente di ruolo su tale tipologia di posti e che abbia anche precedente servizio su posti di sostegno di altro ruolo e/o pre-ruolo da poter sommare ai fini dello scioglimento del vincolo;
4. la possibilità di partecipare alla mobilità al personale docente di ruolo assunto da FIT nell’a.s. 2019/20 (anche ex D.M. 631/2018) vincolandolo al quinquennio di permanenza nella sede assegnata;
l’Ufficio legale nazionale, anche su richiesta di alcune segreterie provinciali, ha individuato le suindicate ipotesi di lesione di diritti che potrebbero trovare accoglimento da parte del GdL territorialmente competente.
Tali azioni andranno infatti proposte dinanzi al Giudice del Lavoro territorialmente competente atteso che il TAR del Lazio si è già dichiarato incompetente trattandosi di azione tesa al riconoscimento di diritti soggettivi.

L’Ufficio Legale ha predisposto la bozza dei ricorsi e le indicazioni della documentazione occorrente unitamente alle sentenze di accoglimento, che le segreterie potranno richiedere secondo le consuete modalità:
– mail da inviare all’indirizzo legale@snals.it con l’indicazione del ricorso richiesto
– copia del bonifico di euro 200,00 per ogni ricorso da effettuare sull’IBAN IT 09 Z 03111 03210 000000003483
Infine, facciamo presente che tutte le attività giudiziarie sono sospese fino al 15.04.2020; tuttavia, gli interessati dovranno presentare nei termini domanda di mobilità contenente la richiesta vantata e, ove non sia possibile tramite il sistema di istanze on line (per es. per blocco sostegno o ex Fit), produrre domanda cartacea tramite Racc. AR o PEC e conservare copia.
Cordiali saluti.
SNALS CONFSAL
F.to Elvira Serafini

DECRETO SCUOLA – SNALS: DECISIONI UNILATERALI DEL GOVERNO.

D’ACCORDO CON SALVAGUARDIA DELL’A.S. 2019/2020 E ESAMI CONCLUSIVI DEL CICLODI ISTRUZIONE, MA NON PER ORGANICI E GRADUATORIE DI ISTITUTO CHE MINANO IL REGOLARE AVVIO DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Con il decreto scuola approvato ieri, il Governo fornisce indicazioni per la gestione della valutazione finale degli alunni e degli esami di Stato dei due cicli di istruzione. Purtroppo non c’è stato un effettivo confronto con le OO.SS. avendo, la Ministra, assunto decisioni unilaterali.

Entrando nel merito, condividiamo le scelte operate per la salvaguardia dell’anno scolastico e per assicurare il conseguimento del titolo di studio a centinaia di migliaia di studenti con procedure che, pure nell’emergenza, garantiscono una certa serietà.

Non siamo d’accordo, però, con le evidenti omissioni di temi altrettanto importanti per il regolare avvio del prossimo anno scolastico.

Sugli organici manca ciò che stiamo chiedendo da tempo: prima di tutto il mantenimento degli attuali livelli di organico, senza gli ulteriori tagli prospettati dal Ministero e, poi, non certo meno importante, il passaggio all’organico di diritto di tutti i posti consolidati in organico di fatto. Quest’ultima operazione consentirebbe altresì di dare certezze ai docenti e di limitare, per il futuro, il grave fenomeno del precariato, aprendo così, nella scuola, una stagione nuova. Non solo, ma favorirebbe altresì la continuità didattica, mai come in questo momento indispensabile, anche in vista, se necessario, di un’eventuale prosecuzione della didattica a distanza.

Altri elementi di negatività sono: il mancato aggiornamento delle graduatorie di istituto, con la conseguente impossibilità per i supplenti di operare una nuova scelta di scuole o, addirittura di province, in base anche alle disponibilità di lavoro che, in questi anni, si è rilevata o alle esigenze personali o familiari. Ciò porterà ad un incremento delle messe a disposizione, con tutte le note conseguenze, che con l’assenza della previsione di un concorso straordinario per titoli porteranno le scuole ad una ingovernabilità senza precedenti dal prossimo settembre. Nell’attuale situazione di emergenza bisogna individuare misure che garantiscano stabilità a tutti i protagonisti della comunità scolastica. Quanto detto vale non solo per il personale Docente, ma anche per il personale ATA, a maggior ragione in un momento in cui la stabilità diviene indispensabile per garantire le scelte che l’emergenza impone. In riferimento a quest’ultima fascia di personale non può sfuggire come la carenza di Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) di ruolo crei una serie di problemi nelle scuole, tenuto conto dell’importante funzione amministrativa che essi rivestono per cui è necessario risolvere l’annoso problema della stabilizzazione degli assistenti amministrativi facente funzione di Direttore dei Servizi Amministrativi. Ci aspettiamo che il Ministero ed il Governo promuovano, in sede di conversione del decreto e nella predisposizione dei conseguenti provvedimenti amministrativi, le modifiche necessarie ad assicurare finalmente la stabilizzazione dei precari ed un sistema di garanzie per il corretto esercizio della funzione docente in situazioni ordinarie e straordinarie come l’attuale. Certo siamo contrari alla riconduzione all’ordinario della didattica a distanza, che va considerata una risposta eccezionale ai fatti eccezionali di cui, purtroppo, il Paese è vittima. Ciò perché il rapporto diretto docente/alunno non può essere sostituito da interventi didattici a distanza, specie nella scuola dell’infanzia e primaria (in questi casi, fra l’altro sarebbe necessaria la costante presenza di un adulto in casa, anche in orario scolastico), ma non solo: pensiamo poi agli alunni con problemi di apprendimento o i diversamente abili che necessitano di essere seguiti con un rapporto diretto e non a distanza.

Se la Ministra comprenderà il valore delle relazioni sindacali per la soluzione dei problemi della scuola, lo SNALS-Confsal sarà pronto a collaborare per la positiva conclusione dell’anno scolastico e la definizione delle misure propedeutiche al regolare avvio del prossimo.

 

Segretario Generale

Elvira Serafini

Il segretario provinciale prof. Vito Masciale  comunica a tutti gli iscritti che per avere  consulenza relativa alle domande di mobilità è necessario inviare una mail di richiesta alla sede territoriale di competenza:

snalsbari@gmail.com

snalsbarletta@libero .it

indicando il proprio recapito telefonico.

Sarete contattati con la massima sollecitudine.

Grazie per la collaborazione

Nell’ottica di servizio che da sempre contraddistingue lo Snals nei confronti dei suoi iscritti, in questo momento in cui siamo più che mai giornalmente bombardati da norme e regole pubblichiamo in allegato documento riepilogativo del segretario provinciale prof. Vito Masciale sulle misure decise dal governo a sostegno dei lavoratori e delle famiglie in questo momento di grande emergenza

MISURE A SOSTEGNO DEI LAVORATORI E DELLE FAMIGLIE PER L’EMERGENZA COVID-19

Pubblichiamo il pensiero  della segretaria nazionale prof.ssa Elvira Serafina e in allegato i documenti pubblicati dal ministero nonchè il comunicato unitario delle organizzazioni sociali.

 

Cari Colleghi,

il Ministero ha emanato l’O.M. ,2020/2021, per il personale Docente ed ATA e quella specifica per i Docenti di religione Cattolica, nonostante il più volte affermato parere contrario nostro e delle altre OO.SS. Speravamo stamattina, dopo le nostre vibranti proteste, in un suo ravvedimento che, invece, non c’è stato. Eravamo e siamo contrari ai tempi che inopportunamente ha indicato il Ministro perché non si è avuta la possibilità di, eventualmente, rivedere alcune parti del contratto, che, se pur triennale, poteva recepire aggiustamenti. Ma ancor di più siamo contrari ai tempi indicati dal Ministro per la produzione delle domande, perché, come tutti sanno, la mobilità comporta la necessità per i Colleghi di assumere informazioni, chiedere chiarimenti, sia alle scuole, sia agli uffici delle OO.SS. Tutti abbiamo vivo il ricordo delle file nei nostri uffici in epoca di produzione delle domande. Con gli Uffici chiusi, con il divieto di uscire di casa se non per casi del tutto eccezionali, prevedere le domande tra marzo e aprile ci sembra l’ennesima uscita assurda del Ministero, destinata a creare confusione ed ansia e contraddicente quanto ormai proclamato non solo dal Presidente Conte, ma unanimemente da tutte le persone responsabili.

Vi inviamo il comunicato che abbiamo stilato con le altre OO.SS. Riteniamo, in questa particolare emergenza, necessario operare nella maniera più unitaria possibile con le altre OO. SS., ovviamente salvaguardando i nostri principi, per dare maggior forza alle richieste.

Cordiali saluti

Elvira Serafini

Ordinanza mobilità 20202021.pdf

Ordinanza mobilità docenti religione cattolica.pdf

comunicato_unit_mobilita_24032020.pdf

ccni-mobilita-personale-docente-educativo-e-ata-triennio-2019-2020-2020-2021-2021-2022-del-6-marzo-2019.pdf

COMUNICATO STAMPA

 

Quando i sindacati escludono gli altri sindacati 

 

“Mentre l’Italia è fiaccata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, i cittadini vedono fortemente compresse le loro libertà dalle misure contenute nella decretazione d’urgenza, le imprese chiudono e si perdono posti di lavoro, assistiamo attoniti alle condotte irresponsabili di alcuni “Sindacalisti” che minacciano di far “saltare” fondamentali tavoli di contrattazione pur di escludere altre Organizzazioni Sindacali dalle trattative”.

Chi parla è Vito Masciale, della Confsal Puglia, il quale denuncia una “sterile e deleteria difesa di un presunto primato, sull’altare del quale può evidentemente essere sacrificato il sacrosanto diritto dei lavoratori a non perdere l’occupazione”. Il sindacalista si riferisce a quanto accaduto ieri, in occasione della convocazione del tavolo di contrattazione per la conclusione dell’Accordo quadro per la fruizione della cassa integrazione in deroga ai sensi dell’art. 22 del D.L. n. 18 del 17/03/2020 nella Regione Puglia.

Infatti, al fine di ridurre l’impatto sui lavoratori e i datori di lavoro conseguenti all’adozione di misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’art. 22, co. I, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, pubblicato in G.U. 17 marzo 2020, n. 69, ha previsto che le Regioni e le Province autonome possono riconoscere, previo accordo con le OO.SS. comparativamente più rappresentative, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro per un periodo non superiore a nove settimane. In altri termini, senza accordo non c’è cassa integrazione.

La Confsal Puglia, letto il testo dell’ipotesi di accordo e rilevato di non essere stata indicata tra le OO.SS. che lo avrebbero sottoscritto, è venuta a conoscenza delle pressioni esercitate da taluni affinché fosse esclusa dalle trattative.

Tale ostruzionismo, va rimarcato, non ha portato ad alcun risultato, dal momento che la Confsal è stata giustamente ammessa, dall’Assessore al Lavoro della Regione Puglia, a interloquire sui contenuti dell’intesa.

Non ci sono dubbi, infatti, sulla sua rappresentatività, non solo nel pubblico impiego, ma anche in quello privato.  Lo dimostrano i contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti per i lavoratori di ogni settore produttivo, il riconoscimento contenuto nei vari Decreti adottati dai Presidenti del Consiglio dei Ministri per la ricostituzione del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’I.N.P.S., oltreché, per quanto qui in particolare rileva, il Protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali recepito con deliberazione della Giunta Regionale Puglia 21 dicembre 2016, n. 2125, pubblicata in B.U.R.P. n. 8 del 17 gennaio 2017.

“Tale condotta”, conclude Vito Masciale, “è ancor più riprovevole in considerazione della delicata fase che sta vivendo l’Italia, in cui le Organizzazioni Sindacali dovrebbero svolgere il proprio ruolo in maniera compatta e a difesa dei livelli occupazionali in un contesto economico fortemente segnato dalle misure emergenziali a tutti note”.

Il Segretario generale, Elvira Serafini, è intervenuta telefonicamente nel corso di uno “Speciale Coronavirus” mandato in onda, in data odierna, dall’emittente Canale 85 del digitale terrestre (Puglia e Basilicata).

Il suo primo commento è stato sull’ipotesi, avanzata dal Ministro Azzolina, di un prosieguo della sospensione delle attività didattiche in presenza, in considerazione del protrarsi dell’emergenza sanitaria.

Serafini ha convenuto sulla impossibilità di riaprire le scuole il prossimo 3 aprile, stante l’attuale situazione. Ha poi fatto riferimento al momento di difficoltà che la scuola italiana sta vivendo in tutte le sue componenti: dirigenti, docenti, personale Ata, personale educativo; difficoltà che coinvolgono anche famiglie e studenti. Il Segretario generale ha sottolineato che la risposta della scuola è stata efficiente ed efficace, i docenti stanno mettendo in campo tutte le energie e le competenze per portare avanti la programmazione. Ha, poi, ricordato come il sindacato stia sostenendo in tutti i modi il personale scolastico, coinvolto in una sfida senza precedenti per l’attivazione su larga scala della didattica a distanza.

A domanda del conduttore circa la questione del funzionamento delle istituzioni scolastiche, il Segretario Serafini ha sottolineato il ruolo del personale ATA che sta assicurando con grande senso di responsabilità il prosieguo delle attività amministrative. Ha ricordato, a questo proposito, l’impegno dello Snals-Confsal per ridurre al minimo la presenza del personale ATA nelle scuole, al fine di tutelare il più possibile la salute dei lavoratori. La direttiva del Ministro Dadone, competente per la PA, – ha precisato Serafini – ha, infatti, previsto, in assenza di attività indifferibili da svolgere in presenza, il ricorso allo smart working come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, salvaguardando, così, il personale pendolare. Un ultimo intervento del Segretario generale ha riguardato l’avvio del prossimo anno scolastico in relazione ai problemi lasciati in sospeso dall’emergenza sanitaria. Serafini ha riconosciuto che tutte le questioni aperte, sulle quali il sindacato si è battuto con determinazione per lunghi mesi, si ripresenteranno in apertura del nuovo anno scolastico, facendo presagire un anno complesso. A cominciare dal problema del precariato, che i concorsi in via di definizione prima dell’emergenza avrebbero almeno parzialmente risolto.

Di seguito, il video dell’intervista al Segretario Generale che va dall’inizio al minuto 9,32

Allegato: Anteprima di stampa

Roma, 20/03/2020

COMUNICATO STAMPA

LA SCUOLA E’ UNA RISORSA STRATEGICA DELLA NAZIONE

 

Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria il Governo sta procedendo, anche per necessità, con continui provvedimenti che cercano di dare risposte ai problemi che di volta in volta emergono. Manca però nei provvedimenti un filo conduttore che lasci intravedere la direzione che si vuole intraprendere:  il disorientamento che colpisce ciascuno di noi dipende anche dall’incapacità di prevedere quello che ci aspetta e dalle soluzioni offerte che ci appaiono,  almeno per il mondo dell’Istruzione, frammentate, insufficienti e a volte incoerenti.

L’ultimo provvedimento in ordine di tempo, il DL 18 del 17 marzo 2020,  presenta provvedimenti nei diversi settori della vita civile ed economica del Paese, caratterizzati da diversi livelli di attenzione e considerazione,  legittimamente giustificati da diversi gradi di priorità. La scuola,  oltre che vedere prorogata la sospensione dei suoi servizi educativi e delle sue attività didattiche, non viene considerata come una priorità,  se non per la continuità dei contratti di supplenza breve e saltuaria in essere. Ci sembra poco. L’anno scolastico volge al termine e un milione di dipendenti,  compresi i precari,  e circa nove milioni di alunni con le loro famiglie hanno il diritto di conoscere quali saranno le scelte per rendere effettivamente e non solo formalmente valido l’anno scolastico, i contenuti e le modalità di svolgimento degli esami di Stato, le condizioni operative della mobilità territoriale e professionale e delle correlate procedure di determinazione degli organici e, cosa più importante, le decisioni per garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Se la comunità scolastica non conosce la direzione di marcia non può garantire l’efficacia delle sue azioni, seppur mossa da passione e senso del dovere. A tal proposito lo Snals-Confsal esprime il più forte riconoscimento ai docenti che si stanno cimentando con strumenti didattici del tutto nuovi e mai sperimentati, al personale ATA che garantisce la gestione amministrativa in presenza e da remoto e all’occorrenza i servizi tecnici e generali, agli alunni che con le loro famiglie seguono con interesse e sacrifici le attività didattiche a distanza e ai dirigenti scolastici che hanno la responsabilità di garantire l’attuazione di misure straordinarie e mai prima d’ora messe in atto. Lo Snals-Confsal, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Azzolina, ritiene poi che la relazione con gli alunni disabili vada sostenuta in ogni modo e per far ciò non occorre pregare i docenti di sostegno che già fanno tutto il possibile per assicurare continuità educativa e consolidamento degli apprendimenti. Piuttosto bisognerebbe indicare, da parte degli organi competenti, a tutti coloro, enti, associazioni ecc. che a vario titolo si occupano di servizi di assistenza alle persone e servizi specialistici di riabilitazione psico-fisica e che sono ordinariamente finanziati, di integrare le attività didattiche a distanza messe in atto dalle scuole con analoghi interventi di supporto a distanza. Per molti casi infatti la sospensione delle attività didattiche è coincisa con la chiusura sine die delle attività dei centri di assistenza che prima dell’emergenza curavano gli aspetti specialistici del recupero.

Solo per le condizioni appena espresse la Scuola dovrebbe essere considerata un fattore imprescindibile di coesione sociale nell’attuale momento storico ed una risorsa strategica per il presente ed il futuro. Nessun segno di tale considerazione nei provvedimenti approvati.

Lo Snals-Confsal ritiene che si debba immediatamente dar corso ad una procedura straordinaria di assunzioni come già avvenuto per altri settori,  prioritari,  ma non di superiore importanza: la costituzione in modalità totalmente telematica di una graduatoria per titoli accessibile a coloro che vantano almeno 36 mesi di servizio nella scuola, finalizzata all’assunzione dopo l’esaurimento delle graduatorie di merito dei concorso del 2016 e del 2018 e delle graduatorie ad esaurimento.

Riteniamo poi che i termini per la determinazione degli organici vadano spostati e così pure quelli per la mobilità, al fine di garantire il necessario supporto e l’assistenza da parte degli uffici preposti e delle organizzazioni sindacali; auspichiamo poi che le modalità e le condizioni di svolgimento di tali importanti procedure siano semplificate e snellite.

Gli alunni e le famiglie oltre naturalmente ai docenti devono conoscere le modalità di valutazione dei rispettivi corsi di studio e l’articolazione degli esami conclusivi dei diversi cicli di studio.  Lo Snals-Confsal suggerisce di considerare attentamente,  nell’applicazione dei criteri di valutazione,  le reali condizioni di vita di molte famiglie, soprattutto nelle zone più colpite dalla pandemia, e la sostanziale partecipazione alle diverse attività poste in essere dalle scuole. Per gli esami di Stato sarebbe opportuna una valutazione affidata a commissari interni e basata su prove e modalità di svolgimento che evitino i rischi di contagio, magari attribuendo al colloquio individuale e alla produzione autonoma degli allievi un valore relativamente più significativo.

Lo Snals-Confsal è pronto a collaborare con coloro che hanno la responsabilità delle scelte,  ai diversi livelli istituzionali, nell’ambito degli istituti previsti dal vigente CCNL per le relazioni sindacali,  al fine di trovare soluzioni graduali flessibili alle esigenze delle scuole,  senza violare limiti contrattuali e riconoscendo il prezioso lavoro che i docenti,  il personale ATA e i dirigenti scolastici stanno svolgendo, ben al di là del proprio orario di lavoro, e per avviare una seria riflessione pedagogica sulle nuove prospettive della didattica e dell’educazione.

Il Segretario Generale

 (Elvira Serafini)

Nel sito del Ministero dell’Interno è stato pubblicato il nuovo modulo di autodichiarazione per gli spostamenti dal proprio domicilio.

Nel nuovo modello, datato 17.03.2020, è stata inserita una nuova autodichiarazione: l’interessato deve dichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art.1, co. 1, lett.c) del DPCM dell’8 marzo 2020, che vieta in modo assoluto la mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena in quanto risultati positivi al virus “COVID-19”.

Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.

Allegato: modulo-autodichiarazione-17-3-2020

In questo momento così triste e difficile per il nostro Paese e per tutto il mondo anche la Confsal della regione Puglia  vuole esprimere  la  vicinanza e solidarietà alla Federazione Confsal Comunicazioni, ed al suo Segretario Generale, per la triste notizia dei lavoratori caduti nell’adempimento del proprio dovere.
Il Segretario regionale Confsal
prof. Vito Masciale