Ho pensato a lungo a quali concetti condividere con voi oggi e alla fine ho deciso: mi sono detto che un convegno dove poter avere insieme tanti amici e tante amiche tesserati snals non capita tutti i giorni.

Per me è una occasione unica per poter dire a tanti di voi: grazie per come svolgete il lavoro all’interno della scuola. Senza alunni, è vero, non si riempiono le aule ma senza docenti e personale ATA non si educano e non si formano gli alunni. L’immagine di noi lavoratori della scuola che ci viene dall’esterno è quella di lavoratori stanchi demotivati sempre sull’orlo di una crisi di nervi, sempre pronti a lavorare meno e a pretendere di essere pagati di più. Non fatevi condizionare, non vi arrendete, voi non siete così. Siete i lavoratori che ogni santo giorno si innamorano del loro lavoro e amano la scuola. Voi siete quelli che quando si presenta la possibilità di fare domanda di trasferimento per avere una sede di lavoro più comoda si siedono davanti alla scrivania del consulente del sindacato con tanti scrupoli e dubbi perché pensano ai ragazzi che dovranno lasciare, a quei ragazzi ribelli distratti poco studiosi che forse conoscono meglio dei loro genitori. Voi siete quelli che quando decidono di andare in pensione anticipata sono assaliti da mille dubbi perché l’anno prossimo i bambini devono fare gli esami e stanno con voi da 5 anni e vi sembra di tradirli.

Amiamo la scuola di un sentimento forte e duraturo che ci unisce a questa istituzione: l’amore vero, dicono gli esperti in materia, è quello che ti fa mettere il bene dell’altro davanti al tuo. E come non chiamare amore per la scuola quello che ci fa accettare ruoli, compiti, responsabilità non previste dal contratto di lavoro purché la scuola funzioni, come non chiamare amore per la scuola il partecipare a collegi dei docenti che vanno oltre gli orari programmati e gli scrutini infiniti per decidere quando fermare un alunno/alunna.

E pensiamo al personale ATA che fa ore di straordinario che probabilmente non hanno copertura finanziaria e con il monte ore di 40 per i docenti che viene quasi sempre superato e quasi mai remunerato. Come non chiamare amore per la scuola se una insegnante di sostegno si prende la responsabilità di portare in viaggio d’istruzione una intera classe pur di non deludere il suo alunno speciale che altrimenti resterebbe a casa? e voglio fermarmi qui con  gli esempi ma  non voglio dimenticare, anzi voglio celebrare voi tutti fra gli eroi della pandemia quando da un momento all’altro siete stati coinvolti, soprattutto docenti e assistenti tecnici, nel realizzare la DAD e lo avete fatto pur fra mille difficoltà perché la scuola doveva funzionare e non si arrendeva neanche davanti al Covid 19.

Adesso vado dritto al punto. Perché siamo qui e cosa ci ha portato a voler organizzare un convegno.  Sicuramente per poter aver il piacere di salutare tutti quanti voi che siete l’essenza stessa del sindacato.

Veniamo al titolo “La scuola è uguale per tutti?”, la domanda a cui abbiamo voluto dare tre tipi di risposte non perché non abbiamo le idee chiare in proposito ma perché ancora una volta, come è stile dello snals, vogliamo affrontare un dialogo ed un confronto diretto e sereno che non può e non vuole  ignorare punti di vista diversi dal nostro  e per le varie sfaccettatura di una domanda breve  che appare semplice e facile ma che contiene una parola bellissima, “uguale”, cioè una parola che rimanda ad un ideale alto ma che può anche essere  pericolosa come un cavallo di troia.

Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata rappresenta “un adempimento doveroso, non più rinviabile”, che potrà essere efficace solo “realizzando le misure di contrasto ai divari che la Costituzione e le norme prevedono e che finora sono rimaste lettera morta. Il concetto di una distinzione delle realtà territoriali deve essere volta a rafforzare l’unione dell’Italia.

Tuttavia, tarda a formarsi un’estesa opinione che con adeguate motivazioni metta in luce i problemi gravi che questo tipo di autonomia può causare, innanzitutto per l’unità dei diversi territori, ma anche per i profili finanziari.

Ma ciò richiede che si passi dall’area della critica alla proposta costruttiva: “si possono differenziare i poteri assegnati alle regioni ma non i diritti dei cittadini in base ai territori in cui risiedono”.

Ed eccoci oggi qua

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha ricordato come l’assunzione dei docenti nelle scuole e l’organizzazione scolastica siano competenze proprie del governo centrale non trasferibili alle Regioni, secondo l’articolo 117 della Costituzione.

Sulla scuola, la puntualizzazione è importante perché è da lì che può cominciare, per scelte avventate, ad affievolirsi la coesione nazionale

Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata, così com’è, non risponde alle linee guida del Piano di ripresa e resilienza anzi, da una lettura del documento si ha l’impressione che regionalismo differenziato, disegnato dalla legge quadro, lasci le cose così come stanno, non aiutando nella riduzione del divario tra Nord e Sud del Paese.

Su un punto siamo tutti d’accordo: non si tratta di fare una battaglia ideologica Nord contro Sud. Sono in gioco i criteri sostenibili e solidaristici fissati dalla Costituzione. Ecco, il mio augurio è che dopo questo convegno ognuno di voi possa avere una propria autentica opinione sull’argomento e domani tornando a scuola possa essere IDEA per un nuovo confronto.

Grazie per l’attenzione.

 

Per condividere con chi non ha potuto esserci

 

 

Cari Colleghi,

voglio  ringraziarVi uno ad uno per la straordinaria riuscita dell’evento da noi organizzato oggi 15 maggio presso l’hotel Oriente .

L’affluenza è stata eccellente , così come la partecipazione  ai lavori: tutti  vi siete mostrati  visibilmente interessati agli argomenti affrontati è questa è la più grande soddisfazione.

Sono  inoltre rimasto piacevolmente colpito  da tutti quelli che al termine del convegno  si sono trattenuti a commentare i contenuti delle varie relazioni  e che hanno contribuito a tenere vivo il dibattito apportando suggerimenti concreti di cui faremo tesoro nella nostra azione sindacale  .

Auspico   che a questo avvenimento ne possano seguire altri della stessa portata.

La formazione   degli iscritti allo Snals  e il confronto sui temi principali che riguardano la scuola   continueranno  ad essere il motore principale del nostro servizio.

Firmato

Vito Masciale

CONVEGNO 15 MAGGIO 2023

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IL CONTO ALLA ROVESCIA CONTINUA

Avete preso nota della nuova sede del convegno?

SALA MEETING HOTEL ORIENTE C.so Cavour 32 -Bari

 

 

Si comunica che causa problemi logistici indipendenti dalla volontà dello Snals cambia la sede del convegno “La scuola è uguale per tutti ? Si….forse……..anzi no  “del 15 maggio 2023:  si svolgerà presso la sala meeting  dell’ hotel Oriente in Bari corso Cavour 32. Il programma resta invariato. Le procedure di iscrizione restano immutate e tutti coloro che si sono già iscritti NON  devono ricompilare il modulo. Ci scusiamo per questa variazione e vi aspettiamo numerosi . Grazie

Ricapitolando :

E’ possibile prenotarsi compilando il modulo  per partecipare :basta cliccare sul termine convegno e si aprirà il link al modulo  convegno

E’ possibile usufruire dei giorni di permesso destinati alla formazione dall’art. 64 del CCNL poichè l’evento sarà certificato come attività formativa dall’EFSA ente riconosciuto dal MIM

E’ possibile chiedere al segretario Masciale l’ autorizzazione alla presenza nel caso le ore come RSU e i 5 giorni per la formazione fossero già stati tutti utilizzati e la stessa richiesta può essere inoltrata dalle RSA alla mail : info@snalsbari.it

E’ possibile leggere il programma completo qui di seguito:

E’ tutto pronto per accogliervi .

1^ Si ricorda  che la scheda di iscrizione al convegno è disponibile  anche sul sito Snalsbari

2^Il convegno verrà certificato come evento di formazione dall’EFSA ( Ente di Formazione e di Aggiornamento Professionale accreditato presso il MIUR ai sensi del D.M n. 170 del 2016) pertanto i docenti che desiderano parteciparvi  possono chiedere l’esonero dall’insegnamento  ai sensi dell’art. 64 del CCNL  :

comma 1: La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità.

comma 5:

Gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici. Con le medesime modalità, e nel medesimo limite di 5 giorni, hanno diritto a partecipare ad attività musicali ed artistiche, a titolo di formazione, gli insegnanti di strumento musicale e di materie artistiche.

“Chi continua ad imparare, giorno dopo giorno, resta giovane.” Henry Ford (Industriale)

“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”

Nelson Mandela (Premio Nobel per la pace)

 

Manca solo una settimana al convegno che si terrà a Bari e dove approfondiremo con illustri relatori e autorità ospiti , con il segretario nazionale Elvira Serafini, col segretario nazionale Confsal Angelo Margiotta il tema :

La scuola è uguale per tutti ? Si…forse….anzi no

Padrone di casa il segretario regionale Vito Masciale.

Per essere presenti le rsu possono utilizzare le ore che hanno a disposizione per il loro incarico ma nel caso le avessero già tutte utilizzate possono segnalarlo con una mail all’indirizzo info@snalsbari.it e la segreteria provinciale provvederà ad inviare apposita autorizzazione. questa ultima procedura descritta deve essere utilizzata anche dalle rsa. Sarà per tutti un prezioso momento di arricchimento culturale come nella tradizione degli eventi Snals che finalmente riprendiamo in presenza.

 

Dopo  il sit-in davanti alla sede della Regione Puglia di venerdì 17 marzo  la battaglia dei sindacati per risolvere positivamente la posizione dei formatori non si ferma .Domani lunedì 20 marzo è previsto un altro incontro con i sindacati, ma facciamo il punto della questione con il segretario regionale della Confsal prof. Vito Masciale. La taskforce della Regione ha comunicato lo stanziamento da parte della giunta di 300.000 euro a favore dei formatori degli enti storici come Epcpep e Ageform che hanno lavorato  proprio per formare personale regionale. “E’ vero “chiarisce il prof. Masc iale “ ma tale cifra coprirebbe le spettanze dei formatori fino a giugno e servirebbe per accompagnare al momento della pensione i più anziani dei lavoratori e alla cassa integrazione gli altri che hanno molte  ferie da smaltire  e può essere considerato un segno di buona volontà da parte dell’ente ma non è la soluzione definitiva che auspicano i sindacati  e i lavoratori  coinvolti .” “ La questione  dei formatori degli enti storici di formazione  “  afferma il segretario regionale Confsal  Vito Masciale “ è stata ignorata da parte della Regione e dell’ARPAL. Ne sono prova i concorsi  regionali  che saranno espletati   questa settimana (  e a cui parteciperanno anche alcuni formatori ) per assumere  nuovo personale  che poi dovrà essere formato mentre la Regione avrebbe potuto soddisfare  il suo bisogno di risorse umane assumendo  tramite l’ARPAL   i formatori  che sono stati licenziati, persone   ricche di esperienza e professionalità .Continua il prof. Masciale :” L’ARPAL  è priva del consiglio di amministrazione che si aspetta da dicembre ma per queste famiglie serve una soluzione definitiva e immediata e  la CONFSAL  chiede  un accompagnamento alla pensione  per quei formatori prossimi alla quiescenza  e per il restante personale la permanenza in servizio per attività da svolgere presso i centri per l’impiego dove necessita personale esperto anche facendo sostenere loro dei concorsi ma in forma agevolata ad esempio con un minor numero di prove concorsuali   mentre i più giovani  potrebbero essere utilizzate  nei vari ordini di scuole  ad esempio con corsi di orientamento e formazioni per gli alunni . Il tutto per rendere il miglior servizio possibile alla gente di Puglia” conclude il prof. Masciale .