pensioni

Il personale che andrà in pensione dal 1.9.2019 potrà controllare sul cedolino del mese di luglio se l’INPS ha accertato il diritto al pensionamento.

In caso positivo e se la scuola di titolarità avrà inserito il codice di cessazione nel Sidi, scaricando con NOIPA il cedolino si verificherà che il MEF ha già variato la “scadenza” in prima pagina in alto a destra, riportando la data del 31.08.2019.

Normalmente in questa casella è riportata la data di scadenza della classe stipendiale, mentre per i pensionandi è indicata la data dell’ultimo stipendio in pagamento.

Ricordiamo che l’ultimo pagamento comprenderà gli 8/12 della tredicesima spettante maturati sullo stipendio; i restanti 4/12 saranno liquidati dall’INPS nella rata di pensione del mese di dicembre.

Di seguito riportiamo, inoltre, alcune raccomandazioni a cura del Prof. Renzo Boninsegna della Segreteria Provinciale di Verona, che ringraziamo, utili per tutti i pensionandi:

  • i pensionandi che siano tenuti al versamento dell’acconto IRPEF di novembre dovranno autonomamente versare l’acconto IRPEF entro il 30/11/2019 presso uno sportello bancario o postale usando il modello F24. Ciò perché il MEF SPT chiude con il mese di AGOSTO 2019 la partita di stipendio del pensionando. Si consiglia di rivolgersi al proprio commercialista o a un CAF al fine di evitare sanzioni;
  • anche se il MEF SPT chiude con il mese di agosto 2019 la partita di stipendio del pensionando/a, per 5 anni l’accesso a NOIPA rimane attivo con la possibilità di scaricare a febbraio 2020 la CU (Certificazione Unica) ex CUD. Inoltre sarà possibile scaricare eventuali cedolini se saranno corrisposte “competenze accessorie” dopo il pensionamento.
  • entro un mese dal pensionamento, il MIUR disattiverà la casella di posta elettronica “@istruzione.it”. Si invitano, pertanto, i pensionandi a comunicare ai destinatari di messaggi inviati mediante e-mail @istruzione.it (es. INPS, USP, ecc.) la nuova casella di posta elettronica creata.

Alleghiamo a tal proposito la scheda completa fornitaci dalla Segreteria provinciale Snals-Confsal di Verona.

Nella giornata di ieri con il comunicato che segue avevamo evidenziato all’ufficio III ambito territoriale di Bari le difficoltà e le incongruenze che il sistema presentava ai docenti interessati.

Ringraziamo l’ufficio III ambito territoriale di Bari nella persona della sua dirigente e dei suoi collaboratori per avere sollecitamente risolto quanto da noi segnalato come comunicato con l’avviso  pubblicato in data odierna sul sito dell’usp bari:

Si comunica che le problematiche tecniche segnalate (difficoltà nell’inserimento di più di 2 circoli didattici, impossibilità di confermare le sedi) nella scelta delle sedi è stata risolta.
Il dirigente  –  Giuseppina Lotito

Bari, 23/7/2019

 

Al Dirigente Ufficio Scolastico Regionale

Ambito Territoriale di Bari

 

Oggetto: segnalazione  problematiche inoltro modello B e valutazione dei reclami. Aggiornamento Graduatorie ad esaurimento ex D.M. n. 374 del 24 aprile 2019

 

 

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, alla luce delle numerose richieste di assistenza e supporto pervenute dai docenti collocati nelle graduatorie ad esaurimento di cui al D.M. n. 374 del 24 aprile 2019, recentemente aggiornate, segnalano quanto segue:

 

  • nelle collegate scelte delle scuole i docenti collocati nelle GAE di infanzia e primaria, in molte circostanze, non possono confermare le sedi precedentemente scelte, in sede di aggiornamento/inserimento nelle graduatorie d’istituto di II e III fascia. Si fa notare che tale circostanza è obbligata proprio per quei docenti che vantino inserimenti in II e III fascia d’istituto, oltre che in I, secondo quanto disposto dai cc. 7 e 9 art. 9 bis del richiamato D.M. La conferma, delle stesse sedi, difatti, è preclusa informaticamente quanti abbiano in elenco più di due circoli didattici. Nel ricordare che all’atto dell’aggiornamento delle GdI l’Ambito Territoriale di Bari derogò a tale vincolo, consentendo di attivare apposita funzione informatica, si chiede di intervenire predisponendo identica deroga, onde consentire la trasmissione del modello B a tutti gli aspiranti, specie coloro che non sono in condizioni di cambiare alcuna
  • abbiamo registrato l’impossibilità di vantare come anno di servizio intero – con la corrispondente attribuzione del punteggio massimo previsto (12 punti per anno scolastico) – il periodo prestato ininterrottamente dal 1 febbraio (o prima) fino al termine delle lezioni (o delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia), scrutini compresi. In particolare, sembrerebbe che la piattaforma SIDI non consenta di inserire e riconoscere il punteggio massimo per tale periodo, pur essendo previsto dalla normativa vigente. In particolare il D.M. in questione, pur non specificando nulla al riguardo, richiama in narrativa proprio l’art. 11 della L. 124/99 “VISTO il decreto del Ministro della pubblica istruzione 27 marzo 2000, n. 123, concernente il Regolamento recante Norme sulle modalità di integrazione e aggiornamento delle graduatorie permanenti previste dagli articoli 1, 2, 6 e 11 della legge 3 maggio 1999, n. 124“. Proprio l’art. 11 della L. 124/1999 prevede: “ Il comma 1 dell’articolo 489 del testo unico è da intendere nel senso che il servizio di insegnamento non di ruolo prestato a decorrere dall’anno scolastico 1974-1975 è considerato come anno scolastico intero se ha avuto la durata di almeno 180 giorni oppure se il servizio sia stato prestato ininterrottamente dal 1 febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.”. Si chiede, pertanto, all’ufficio di adattare la valutazione a beneficio dei docenti che possano vantare un servizio di tale durata.
  • chiediamo che venga prestata attenzione e tolleranza nella valutazione dei servizi realmente svolti dai docenti che, per mero errore della piattaforma informatica POLIS, in fase di compilazione dell’istanza di aggiornamento, non hanno potuto inserire tutti i periodi lavorati nel corso dei diversi anni scolastici, a causa di blocchi informatici che impedivano di registrare servizi superiori a 170 giorni. In tali circostanze rientra il servizio prestato sul progetto regionale “Diritti a scuola”. Come previsto dal M.

 

in questione, c. 10 art. 2, il servizio nell’ambito di tali progetti deve essere stato svolto per almeno 3 mesi. Tuttavia, in alcuni casi, i docenti hanno dovuto troncare proprio tali periodi per poter rientrare nei vincoli erronei imposti dal sistema informatico e inoltrare validamente la domanda di aggiornamento. In fase di valutazione dei reclami, è necessario tener presente che se tali servizi sono stati effettivamente prestati, va attribuito il punteggio spettante per l’intera durata del servizio e non soltanto per quella inserita nell’istanza di aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento.

 

Nel rimanere a disposizione per tutti i chiarimenti necessari, si porgono Cordiali saluti.

Pubblichiamo di seguito il comunicato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia- Direzione Generale Ufficio II relativo alle
OPERAZIONI DI ASSUNZIONE IN RUOLO PER L’A.S. 2019/2020 che ovviamente seguiremo come sempre al vostro fianco e con la massima attenzione.
PREAVVISO DI CONVOCAZIONE
Nelle more di ricevere dal MIUR il provvedimento autorizzativo, si porta a conoscenza degli interessati che tra la fine del mese di luglio e il mese di agosto 2019, presso la sede di questa Direzione Generale, si darà avvio alle operazioni di immissione in ruolo per posti di insegnamento di Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado, posti comuni e di sostegno, finalizzate alla stipula di contratti a tempo indeterminato con i candidati iscritti nelle seguenti graduatorie:
 Graduatorie di Merito del Concorso anno 2016 di cui DD.DD.GG. n.105, 106, 107 del 23 febbraio 2016– Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente
per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado e per posti di sostegno nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II
grado.
 Graduatorie di Merito Regionali Concorso b), e commi 3, 4, 5 e 6, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente nella scuola
secondaria di primo e secondo grado di cui al DDG 85/2018.
 Graduatorie di merito regionali Concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto
comune e di sostegno, indetto ai sensi dell’articolo 4, comma 1-quater, lettera b), del decretolegge 12 luglio 2018, n. 87 di cui al DDG 1546/2018.
Seguirà calendario delle convocazioni degli aspiranti per la scelta della provincia di assegnazione, con decorrenza giuridica ed economica dal 01.09.2019, nonché l’indicazione delle
disponibilità, per ciascuna classe di concorso, dei posti a livello provinciale.
Nel caso in cui il candidato convocato non potesse essere presente, sarà possibile delegare un proprio rappresentante.
Serve specificare, sin da ora, che saranno convocati un numero di candidati superiore alle disponibilità, per consentire immediatamente lo scorrimento nel caso di rinunce.
Si informano gli interessati che, sulla base delle calendarizzazioni che saranno pubblicatedai rispettivi Uffici Scolastici Territoriali, i docenti nominati saranno convocati dagli stessi per l’assegnazione della sede. Si rende utile quindi una costante consultazione dei siti web dei singoliUffici territoriali dell’USR per la Puglia, ai fini suddetti.
Si porta inoltre a conoscenza che, nello steso periodo, solo ed esclusivamente presso gliUffici Territoriali, si svolgeranno le operazioni di assunzione in ruolo dalle GAE provinciali.
Tanto premesso, considerata l’ampiezza dell’utenza interessata, nonché la necessità digarantire la completa copertura delle disponibilità autorizzate dal MIUR, tutte le convocazioni
saranno operate con “Avviso di Convocazione” che sarà pubblicato sul sito web dell’USR perla Puglia (www. pugliausr.gov.it) e sui siti istituzionali degli Uffici Territoriali, con valore di notifica a tutti gli effetti di legge.
Si invitano, pertanto, tutti gli interessati a consultare costantemente i predetti siti web, al fine di tutelare il proprio diritto di nomina e di partecipare alle operazioni in argomento.
La presente è pubblicata sul sito web di questa Direzione Generale e vale come notifica
ufficiale a tutti gli aspiranti alla nomina.
IL DIRETTORE GENERALE
Anna CAMMALLERI
Ai docenti interessati
(tramite pubblicazione sul sito web)
Ai Dirigenti degli Uffici Territoriali dell’USR per la Puglia
Alle Segreterie Regionali delle OO.SS. del comparto scuola
Al sito web – USR Pug

news

 

Si è svolto ieri 23 luglio, al Miur, il previsto incontro di informativa sul concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici ed in particolare sull’approvazione della graduatoria e sull’assegnazione dei vincitori agli uffici scolastici regionali nonché sulla formazione per i dirigenti scolastici neoassunti e sulla valutazione del periodo di prova. 

Per l’amministrazione erano presenti il Direttore Palumbo e il dott Davide D’Amico.

il Direttore Palumbo ha riepilogato brevemente le diverse fasi della procedura di reclutamento.

Alla prova scritta hanno partecipato complessivamente 9376 candidati .

Alla prova orale sono stati ammessi 3795 candidati. Hanno superato le prove orali In 3420 , di cui saranno dichiarati vincitori i primi 2900.

Per l’anno scolastico 2019/20 sono state richieste 2117 autorizzazioni all’immissione in ruolo per tutti i posti vacanti e disponibili , di cui 1982 per l’attuale procedura concorsuale e 135 distribuiti tra concorso del 2011 della Campania(38),concorso 2018 del Friuli Venezia Giulia(7),esecuzione di provvedimenti giurisdizionali in Sicilia(21),trattenimenti (67)e riammissione in servizio(1) .

Sulla tempistica della fase conclusiva del concorso è stata ipotizzata la seguente tabella di marcia :

29 luglio pubblicazione graduatoria

Dal 31 luglio al 2 agosto  scelta delle 17 regioni in ordine di preferenza

Dal 5 Agosto assegnazione alle regioni dei candidati

Subito dopo ci sarà la convocazione nelle singole regioni per l’assegnazione delle sedi di servizio.

Sulle modalità di assegnazione dei vincitori agli USR l’amministrazione ha precisato che  sarà seguito l’ordine di graduatoria indipendentemente dalla titolarità di diritti di precedenza , compresi quelli di cui alla legge 104/92.

L’amministrazione ha anche precisato che in caso di rinuncia in sede regionale si riprende ad effettuare l’assegnazione dal primo non assegnato nella graduatoria nazionale secondo le preferenze di sede indicate . La rinuncia comporta il depennamento dalla graduatoria.

È stato anche precisato che non sarà fatta alcuna nomina nei confronti dei candidati ammessi con riserva .

Lo Snals ha chiesto che gli incarichi da parte dei direttori regionali avvengano secondo l’ordine di graduatoria e le preferenze espresse . All’opposizione del MIUR abbiamo chiesto di aprire una sessione negoziale sui criteri di conferimento degli incarichi , così come prevede il nuovo CCNL della dirigenza dell’area istruzione e ricerca.

Lo Snals ha sottolineato l’assoluta ingiustizia ed illegittimità dell’esclusione della legge 104 dai criteri per l’assegnazione dei candidati alle regioni . L’applicazione dei diritti di precedenza all’interno della regione viola le previsioni della legge ed espone l’amministrazione ad una valanga di ricorsi .

Abbiamo chiesto che ai candidati ammessi con riserva e collocati utilmente in graduatoria vengano assegnate le regioni congelandone i relativi posti.

Lo Snals ritiene che l’amministrazione ed il governo debbano trovare gli strumenti legislativi per tutelare coloro che hanno superato le prove concorsuali o siano stati danneggiati da cause oggettive nello svolgimento delle prove .

Successivamente il dott D’Amico ha illustrato la bozza di decreto con le nuove indicazioni per il periodo di prova dei dirigenti neoassunti, ivi comprese le attività formative . Secondo lo schema di decreto la valutazione dovrebbe essere affidata ad un nucleo guidato da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico sulla base delle attività formative svolte ed organizzate dagli USR in collaborazione con l’Indire , della relazione di un tutor e da una visita ispettiva dello stesso nucleo .

Sugli aspetti nuovi della valutazione abbiamo posto diversi quesiti riservandoci di farne una segnalazione formale .

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della situazione e sugli esiti dei successivi incontri .

 

 

Importante iniziativa dello Snals nazionale per i docenti iscritti che sono risultati idonei alla fine del percorso del concorso per diventare dirigente scolastico.

Un corso di formazione residenziale . In allegato locandina con il programma e la procedura per accedervi. Buon lavoro

I PRIMI GIORNI DA DIRIGENTE SCOLASTICO

Tivoli (RM) Grand Hotel DucaD’Este

27 – 28 Agosto 2019

 

Lo Snals-Confsal ha organizzato un corso di formazione utile a coloro che hanno superato il concorso a dirigente scolastico e si apprestano a ricoprire il ruolo di dirigente scolastico a partire dal prossimo 1° settembre. Il corso, articolato in due giornate, si svolgerà a Tivoli (RM) presso il Grand Hotel Duca d’Este il 27 ed il 28 agosto 2019 ed è rivolto agli iscritti allo Snals-Confsal per i quali la partecipazione è gratuita, fatta eccezione per i costi del trasporto. I docenti non iscritti potranno perfezionare l’iscrizione allo Snals-Confsal al momento della registrazione prevista dopo l’arrivo in hotel.

 

Programma dei lavori

27 Agosto:

Ore 15               Arrivo in hotel e check in

Ore 16               Saluto del Segretario Generale Snals-ConfsalElvira Serafini

Ore 16,15          Introduzione dei lavori a cura della Responsabile dell’Ufficio della formazione dello Snals-ConfsalLucia Massa

Ore 16,30/20     Giovanni De Rosa: Illustrazione delle principali aree di interesse per l’esercizio della funzione dirigenziale

Ore 20,30          Cena

 

28 Agosto:

Ore 8/9              Colazione

Ore 9,30/12,30 Giovanni De Rosa: Enucleazione dei principali interventi del dirigente scolastico connessi alle criticità rilevate nelle aree di esercizio della funzione dirigenziale

Ore 13/14          Pranzo

Ore 15/17,30     Giovanni De RosaCarlo Frascari: Confronto e dibattito sulle problematiche emerse

Ore 17,30          Conclusioni

 

I lavori del corso saranno condotti dai Dirigenti Scolastici Giovanni De Rosa e Carlo Frascaridel Coordinamento Nazionale dei Dirigenti scolastici dello Snals-Confsal.

 

Per iscriversi compilare il form disponibile al seguente linkhttp://bit.ly/CorsoDS27Agosto.

Al momento dell’iscrizione è possibile scegliere se pernottare in hotel. Per prenotare il pernottamento rivolgersi personalmente al Grand Hotel Duca d’Este – Via Nazionale Tiburtina, 330 Tivoli Terme (RM), Tel. 0774 3883 – prenotazioni@siriohotel.netchiedendo la prenotazione con la convenzione SNALS per il corso dei Dirigenti scolastici; lo Snals-Confsal provvederà al pagamento del vitto e alloggio per l’intera durata corso.

 

Le iscrizioni sono aperte dal 19.7.2019 al 31.7.2019 e comunque fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsti nel numero di 75. Le prenotazioni potranno essere annullate entro e non oltre il 9 agosto 2019.

 

Per ulteriori informazioni o comunicazioni chiamare allo 0658893256 oppure per e-mail servizio.email@snals.it.

 

 

personale ata

Il 18/07/2019 si è svolto al Miur l’atteso incontro per l’informativa sulle immissioni in ruolo e sull’organico di fatto del personale ATA per l’a.s. 2019/20. E’ stata, quindi, presentata la bozza della circolare sull’organico di fatto – che ricalca, quasi interamente, quella dello scorso anno – con cui si comunica che saranno attive le funzioni di trasmissione al Sistema Informativo per l’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto.

Nel documento vengono ribadite le modalità normativamente e contrattualmente già previste per la sostituzione dei DSGA, nonché ulteriori istruzioni non regolamentate da attivare in via residuale. Proprio relativamente a quest’ultime, lo Snals e le altre OO.SS. hanno espresso la loro netta contrarietà, ribadendo come la soluzione debba essere trovata per via contrattuale e non attraverso soluzioni unilaterali.

Lo Snals ha, poi, chiesto ulteriori precisazioni circa le “specifiche esigenze” che possano portare alla richiesta di personale dei diversi profili e una maggiore chiarezza nella stesura del testo per semplificare l’individuazione delle situazioni che consentano la richiesta di unità aggiuntive di personale.

Si è passati, quindi, alla comunicazione dei numeri per le immissioni in ruolo per l’a.s. 2019/2020. Sono stati chiesti al Mef 8.408 posti. Il numero si riferisce alle cessazioni certificate risalenti all’11 luglio. Agli 8.408 posti se ne dovranno aggiungere ulteriori 226 per consentire il passaggio dei “co.co.co.” dal part-time al full-time.

E’ stato ricordato che la normativa vigente prevede vengano reintegrate solo le unità di personale cessato, senza alcun riferimento ai posti vacanti e disponibili e che i contingenti provinciali per le assunzioni sono determinati in misura direttamente proporzionale ai posti disponibili nelle varie province.

In merito ai 760 posti di DSGA per cessazioni dal servizio, l’Amministrazione si è impegnata a fare un’interlocuzione con il MEF per chiedere fin da subito le 2.400 immissioni in ruolo dal concorso in atto, ovvero, in subordine, l’accantonamento degli stessi 760 posti da aggiungere poi, ai fini delle immissioni in ruolo, agli ulteriori posti che si renderanno disponibili per cessazioni dal servizio al termine dell’a.s. 2019/2020.

Pubblichiamo di seguito il tabulato nazionale e i contingenti provinciali per la Puglia delle assunzioni in ruolo:

 

Si informa che il MIUR ha pubblicato le graduatorie per la destinazione all’estero per i dirigenti scolastici in data 16 luglio e per il personale docente ed Ata in data 17 luglio.

Per visionare le suindicate graduatorie ci si può collegare al seguente link: Graduatorie Estero – Miur

 

Intervista orizzontescuola.it – 15 lug 2019 – di Vincenzo Brancatisano

Il dettato serviva a puntualizzare l’uso di una fonetica e il riassunto creava in un alunno la capacità di sintesi, oggi non c’è più.

Questi esercizi importanti si sono persi. Elvira Serafini, segretaria nazionale dello Snals, risponde ai gravi quesiti indotti dall’ultimo rapporto Invalsi.

Gli studenti italiani non ne escono bene e di riflesso neppure i professori e l’organizzazione scolastica. I temi però meritano un’ampia riflessione che consenta di guardare con ampio respiro al contesto delle situazioni, poiché le prove invalsi, puntualizza Serafini, “non sono come le analisi di laboratorio, dove metto una provetta e ho subito un risultato oggettivo”.

Professoressa Elvira Serafini, i risultati delle prove Invalsi sulla qualità degli apprendimenti scolastici quest’anno sono sulla bocca di tutti.

“Sì, quest’anno sembra che l’attenzione mediatica sui risultati dell’Invalsi sia massima”.

Qual è il suo pensiero in merito all’utilità delle prove?

“Sono prove valide ma vanno contestualizzate e di sicuro dovrebbe essere rivisto sia il sistema dell’impostazione delle prove sia anche la valutazione”.

Comunque si tratta di risultati non sono positivi e da qui occorre partire. Ne esce una situazione non buona in generale, con una spaccatura tra le scuole del Nord e quelle del Sud, dove i risultati sembrerebbero imbarazzanti.

“Scendendo nello specifico, come si legge vengono fuori delle critiche sul piano dell’impegno dei docenti e questo non è assolutamente vero. Anzi l’impegno dei docenti è uguale su tutto il territorio nazionale, ma sui contesti, soprattutto sul contesto economico. Tutte le iniziative e gli impulsi che possono avere gli alunni che godono di uno stato economico positivo e che vivono la situazione di una famiglia agiata aiuta gli stimoli e facilita gli apprendimenti, dunque il gap denunciato è legato alla situazione della regione, delle province, dei comuni dove sono situate le singole scuole. Ecco allora che occorre contestualizzare prima di parlare e di dare la responsabilità ai docenti e ai dirigenti scolastici. Occorre guardare la situazione con ampio respiro e nello specifico guardare ad esempio anche al numero degli alunni per classe, che incide sulla possibilità di ottenere buoni risultati. Sono tanti i fattori importantissimi che andrebbero valutati. Non si può immaginare la prova Invalsi come un’analisi di laboratorio, dove metto la provetta e viene fuori un risultato. Si pensi al precariato. Serve un’attenzione maggiore al precariato. Se il docente ha una continuità con i propri alunni è logico che si avrebbero risultati migliori”.

Non solo precariato.

“Vede, la scuola è fatta di tante agenzie che interagiscono tra loro. Si pensi alle attrezzature che vengono fornite alle scuole dai Comuni del Nord. Queste non sono le stesse di quelle che vengono offerte dai Comuni alle scuole del Sud. Pensiamo alle palestre, ai cineforum, ai musei. Guardiamo poi alle periferie dell’estremo Sud, con i genitori che devono fare tutto da soli, che si ritrovano senza alcun supporto sulla didattica, sugli strumenti che possono migliorare la didattica. Spesso non ci sono i pulmini e ci si deve affidare ai nonni, quando ci sono. Dunque, davvero occorre guardare non solo alla prova invalsi ma al contesto in cui si vive, si insegna e si studia”.

Torniamo ai risultati Invalsi. Si parla, per gli studenti, di difficoltà di comprensione di ciò che si legge.

“Se uno studente ha difficoltà nella lettura, come oggi si denuncia, allora guardiamo alle riforme che hanno investito la scuola”

A che cosa si riferisce, nello specifico?

“Le riforme che si sono susseguite non hanno fatto che creare un indebolimento dell’istruzione. Certo, tutto questo si è verificato su tutto il territorio nazionale, ma in alcune regioni ancora di più. Penso al cambiamento del fare scuola. Le varie riforme che hanno modificato la didattica hanno portato a questi risultati e all’appiattimento dei cervelli”.

Sta alludendo alle novità didattiche definite con termini inglesi, come la Flipped classroom e le altre novità mirabolanti…

“Sì, penso a questo. La classe rovesciata e altre novità pedagogiche e tecnologiche hanno contribuito a tutto questo. Saranno anche importanti, ma il dettare il dettato serviva a puntualizzare l’uso di una fonetica, il riassunto creava in un alunno la capacità di sintesi. Oggi tutto questo non c’è più. Questi esercizi importanti si sono persi”.

Dunque, migliorare la situazione potrebbe paradossalmente essere secondo lei più facile di quanto sembri. Basta tornare al dettato e al riassunto.

“Non basta, e non siamo contrari alle tecnologie, anzi chiediamo anche per la scuola primaria e per quella dell’infanzia il tecnico informatico, ma non dobbiamo perdere di vista l’importanza del leggere, scrivere e far di conto e delle attività didattiche che fanno sviluppare le capacità logiche, cognitive, di espressione. Bisogna abituare gli alunni al pensiero critico, siamo contrari all’appiattimento dei cervelli”.

Alcune Regioni, d’intesa con il Governo, individuano nella regionalizzazione dell’istruzione una possibile chiave di volta per migliorare la situazione scolastica.

“Non c’è bisogno della regionalizzazione, serve semmai un potenziamento dell’istruzione su tutto il territorio nazionale. Occorre intervenire per dare a tutti la stessa opportunità. Siamo contrari all’autonomia differenziata sulla scuola. L’Italia non si può dividere, l’istruzione deve essere uguale in tutta Italia e fornire le stesse opportunità a tutti e anzi potenziandole nelle zone del Paese che vivono le maggiori difficoltà. Il potenziamento solo all’interno della propria regione non va bene, il Miur non può perdere il potere amministrativo, politico e decisionale sulla scuola e cedere la governance alle Regioni. Lo dice la Costituzione, non se lo inventa lo Snals”.

Intanto scoppia un’altra grana nel mondo dell’istruzione. Il Tar del Lazio annulla il concorso quasi ultimato per dirigenti scolastici, il Consiglio di Stato su ricorso del Miur sospende la decisione del Tar, in attesa di valutare il merito delle dichiarate irregolarità.

“Eravamo tranquilli di come il Miur, con cui pure abbiamo parlato, avrebbe gestito la sospensiva presso il Consiglio di Stato. È chiaro che fino a quando non sarà uscita una sentenza definitiva ci sarà incertezza. Ma ora andiamo avanti e i colleghi li sento più tranquilli”

I ricorrenti sostengono invece che ora il Consiglio di Stato potrebbe approfondire il merito di alcuni motivi di ricorso e dare ragione a loro

“Lasciamo alla magistratura l’esame reale della situazione. I pregiudizi sono tanti ma dev’essere la magistratura a risolvere il problema. Se ci dovessero essere dei riscontri diversi, ovvero una sentenza negativa per i vincitori di concorso, chiederemo al ministero di prendere una decisione. Non possono pagare i colleghi”.

Però non possono pagare neppure coloro ai quali la magistratura dovesse dare ragione.

“Lo Snals chiede una soluzione per tutti, anche per i colleghi che sostengono dia aver subìto una disparità di trattamento. È una situazione difficile e lo è stata anche nella fase della gestione delle prove. Pensiamo alla Sardegna, dove i candidati hanno avuto sessanta giorni in più per prepararsi, una grossa situazione di disparità. Servirà una gestione politica della situazione anche perché c’è un problema serio, con un numero elevato di scuole prive di dirigenti. Il numero di queste scuole aumenterà per i pensionamenti, sia per quelli da quota 100 sia per quelli da raggiunta età pensionabile. Una soluzione politica servirebbe a sanare questa situazione e a soddisfare la grande richiesta di dirigenti nelle scuole italiane”.

Quello che lei dice richiama lo spirito dell’ordinanza del Consiglio di Stato che, nel sospendere in via cautelare l’ordinanza del Tar, ha premiato l’interesse pubblico a procedere con il concorso. Ma il Consiglio di Stato ha puntato sul periculum in mora evitando, si sostiene, di occuparsi almeno per il momento del fumus boni iuris dei ricorsi, cioè, in buona sostanza, dei diritti dei ricorrenti. Cosa ne pensa?

“Abbiamo apprezzato lo spirito dell’ordinanza perché è uno spirito costruttivo, in aderenza con lo spirito del Paese. Sarebbe auspicabile, ora, avere una sentenza definitiva con una decisione definitiva sugli assunti”.

Inseriamo in coda l’integrazione all’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per l’a.s. 2019/20 concernente le utilizzazioni del personale docente immesso in ruolo entro l’a.s. 2018/19 a seguito di inserimento con riserva in GAE, sottoscritta lo scorso 12 luglio al Miur e di cui vi avevamo dato notizia nella comunicazione del 12/06/2019.

Allegato: Integrazione_CCNI-utilizz_doc_Dipl-Mag_12.07.19

Nel corso della mattinata del 12 luglio 2019 si è tenuto il terzo incontro di informativa sulle assunzioni in ruolo del personale docente per l’a.s. 2019/20.

L’Amministrazione, in premessa, ha informato le OO.SS. che i numeri sulle operazioni di immissione in ruolo saranno resi noti all’inizio della prossima settimana. Martedì prossimo avverrà l’incontro con i Direttori Regionali per coordinare le varie operazioni.

Riportiamo di seguito quanto emerso in merito alle criticità sollevate durante il precedente incontro:

1)    i posti lasciati liberi per le domande di pensione di cui alla “quota 100” saranno utilizzati solo per le utilizzazioni, le assegnazioni provvisorie e le supplenze. A tal riguardo, dietro forte sollecitazione dello SNALS, l’Amministrazione si è riservata una ulteriore pausa di riflessione che verrà sciolta a breve;

2)    gli eventuali esuberi di posti che si possano verificare a livello regionale su alcune classi di concorso non verranno sottratti dal contingente complessivo di posti da immettere in ruolo;

3)    non sarà possibile il cambio di provincia per i docenti FIT di cui al DM 631/18. A tal riguardo, dietro forte sollecitazione dello SNALS, l’Amministrazione si è riservata una ulteriore pausa di riflessione che verrà sciolta a breve. Sull’argomento è stato anticipato all’Amministrazione l’invio di una imminente richiesta unitaria al Capo di Gabinetto per sollecitare una soluzione positiva della questione.

4)    resterà il blocco quinquennale alla mobilità per gli assunti da DM 631/18;

5)    i docenti FIT non verranno cancellati all’esito delle loro nomine in ruolo dalle altre graduatorie FIT 2018 pubblicate successivamente alla loro nomina;

6)    i docenti FIT non saranno immediatamente cancellati, ma solo in esito al positivo superamento della prova.

7)    i diplomati magistrali con clausola risolutoria espressa potranno restare sulla sede di servizio occupata se in turno di nomina da concorso straordinario. Per poter raggiungere questo risultato è stato necessario modificare il CCNI sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie da poco sottoscritto: la modifica prevede che i docenti assunti in ruolo da concorso straordinario possano, appunto, fare domanda di utilizzazione, anche interprovinciale, per il posto ricoperto nell’a.s. 2018/19.

L’Amministrazione si è impegnata a far inserire in un prossimo atto normativo la possibilità che:

  • i diplomati magistrali ante 2001/02, già immessi in ruolo con riserva, restino con supplenza sul medesimo posto occupato anche in caso di risoluzione del contratto a seguito di sentenze di merito negativa emessa in corso di anno scolastico;
  • gli idonei al concorso ordinario del 2016 possano essere assunti in ruolo per scorrimento anche dall’a.s. 2020/2021 in poi;
  • venga eliminato il blocco quinquennale alla mobilità per gli assunti da DM 631/18.

Nel corso dell’incontro è stato comunicato che nella prossima settimana si svolgerà l’informativa anche per quanto riguarda le assunzioni del personale ATA.

Per quanto riguarda il secondo punto di informativa, previsto nella odierna convocazione, relativo all’attuazione dei GIT (Gruppi per l’Inclusione Territoriale) di cui all’art. 9 del D.Lgs. 66/17, si è convenuto con l’Amministrazione di soprassedere in attesa del nuovo dettato normativo, attualmente in discussione presso le competenti Commissioni Parlamentari, che li vedrà a breve modificati nella loro composizione e finalità.

Infine, visto che il prossimo 1° settembre cadrà di domenica, si è chiesto che l’Amministrazione provveda ad individuare le modalità più opportune per fornire istruzioni alle scuole garantendo la decorrenza giuridica ed economica del contratto fin da detto giorno.