Precari 36 mesi, Serafini (SNALS): PAS e concorsi saranno entro e non oltre il 2019

di Vincenzo Brancatisano

 

Si dice soddisfatta dell’accordo raggiunto ieri sera dai sindacati e dal Miur sul reclutamento dei docenti, sui Pas e sui concorsi, di cui uno straordinario.

E annuncia che giovedì della prossima settimana ci sarà un ulteriore importante incontro con il ministro in merito alla situazione degli Ata, facenti funzione di Dsga, “una nostra battaglia storica che porteremo avanti fin da subito”. Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals, rilancia l’importanza dell’intesa raggiunta, che affonda le sue radici nella serata del 24 aprile in occasione della quale fu sospeso lo sciopero generale della scuola, già programmato per il 17 maggio scorso”

E’ così, professoressa Elvira Serafini?

“Tutto è partito da quell’incontro, con il premier Conte e il ministro dell’Istruzione Bussetti. Ci sono stati degli incontri interlocutori e finalmente ieri c’è stata la conclusione. Siamo soddisfatti perché si è tenuto tutto dello scenario dei precari. Non solo dei precari con 36 mesi, lo Snals fin dall’inizio sostiene che dovevano essere considerati tutti i docenti risultati idonei che erano in attesa di una sistemazione definitiva, poi coloro che avevano fatto il concorso del 2018 e quelli del Fit. Nello scenario generale abbiamo puntato sul Pas aperto a tutti”.

Anche a quelli che hanno servizio nelle paritarie e non solo.

“Anche a quelli che hanno servizio nelle paritarie. E con fatica abbiamo aperto anche a coloro che hanno fatto il dottorato d ricerca”

Quanti sono gli interessati, in quest’ultimo caso? Avevano delle attese?

“Gli interessati non sono tanti ma neppure pochi. Sono almeno un migliaio di persone, il dottorato è un’eccellenza per noi e dunque andava considerata. Le loro attese erano giustificate. Sono delle menti pensanti che hanno dedicato la propria vita nella ricerca e pertanto abbiamo chiesto e ottenuto che avessero questa opportunità. E’ stato difficile ma li abbiamo inseriti a pieno titolo nel Pas anche se sono rammaricata per la loro mancata inclusione nel concorso straordinario che prevede che possano parteciparvi solo coloro che abbiano 36 mesi di servizio”.

Un’apertura anche ai docenti già di ruolo.

“Anche i docenti di ruolo che si definiscono ingabbiati possono partecipare al Pas e partecipare eventualmente a una procedura per l’abilitazione, che servirebbe in seguito o a poter avere un trasferimento o una nomina su un’altra classe di concorso, insomma c’è uno scenario in più per loro. Ad oggi avevano una sola opportunità su un’unica classe di concorso, oggi hanno una nuova occasione di abilitarsi in un’altra”.

Veniamo ai concorsi.

“In merito al concorso, sarà data una grande importanza al servizio. Chi deve partecipare al concorso deve avere tre anni di servizio di cui almeno uno svolto nella specifica classe di concorso per cui si chiede di essere assunti. Poi si creerà una graduatoria che viene fuori dai titoli di servizio oltre alla base che viene attribuita alla prova scritta svolta al computer. Però alla prova scritta c’è un punteggio minimo. Quindi graduatoria per titoli e punteggio minimo. In più la prova orale non sarà selettiva, potrà solo migliorare il punteggio ma non escludere il candidato”.

Chi non sa di scuola però potrebbe pensare che in questo modo un candidato dovesse fare scena agli orali sarebbe comunque promosso.

“Il punteggio lo ha già ottenuto con i servizi e con la prova scritta. Ci potevamo fermare qui ma siccome l’iter prevede sia lo scritto sia la prova orale, abbiamo previsto anche l’orale, ma solo per migliorare il punteggio. Ecco perché alla fine ci siamo dati appuntamento con il ministro: affinché tutta l’attuazione dell’iter nasca da un costante confronto con le organizzazioni sindacali che servirà poi anche a delineare meglio il percorso”.

Quali sono i tempi che vi siete dati?

“Pas e concorsi partiranno in contemporanea entro e non oltre il 2019”.

Venticinquemila docenti da assumere con il concorso straordinario, altri 24.000 con quello ordinario, i Pas. Un po’ quello che chiedevate da mesi per evitare l’emergenza indotta dalle oltre 150.000 cattedre scoperte prevista per il 1 settembre prossimo. Ma l’obiettivo, visti i tempi, non sarà raggiunto, almeno per quest’anno.

“Non ce la faremo a settembre. Siamo alla metà di giugno, è impensabile. Di sicuro sarà risolto dal 1 settembre 2020 considerando che bandiranno il concorso ordinario”.

I numeri sono sufficienti per tamponare il problema?

“No. Per i numeri relativi alla fuoriuscita dei docenti per la Quota 100 si attende ancora la risposta ufficiale dell’Inps. Non sono comunque numeri sufficienti. Avremo la fuoriuscita di chissà quanti docenti e la scuola dovrà ancora una volta funzionare grazie ai precari”.

Torniamo all’intesa. Guardi che non tutti i docenti si dicono entusiasti dell’accordo raggiunto.

“Molti docenti non hanno ben compreso. Alcuni pensano che il concorso del 2016 sia stato mandato in soffitta e che siano stati agevolati gli altri docenti. C’è tanta confusione, dunque invito a leggere bene l’accordo e quello che vi è scritto. Ma non possiamo andare appresso oggi a giudizi di chi ha fatto il concorso nel passato. Capisco i sacrifici fatti da tanti docenti ma oggi ci sono condizioni diverse e in ogni caso non abbiamo sottovalutato quei sacrifici. Ecco perché in prima istanza abbiamo chiesto che fossero presi in debita considerazione quelli che hanno fatto il concorso nel 2016 e nel 2018”.

Protestano anche i neolaureati.

“i neolaureati possono partecipare al concorso ordinario”.

E loro invece cosa vorrebbero?

“Vorrebbero dei concorsi agevolati per tutti però come per tutti gli altri comparti della pubblica Amministrazione anche nella scuola si entra per concorso”.

Altri lamentano la mancata apertura della Gae.

“Ci sarà l’aggiornamento delle Gae, ma la riapertura delle Gae non era oggetto dell’incontro. Ci impegneremo in futuro”

Si conosce la natura delle prove dei concorsi? Qualcuno parla di tesina scritta da riproporre anche all’orale.

“Non se n’è parlato minimamente. La prova sarà al computer. Tutto ciò che è inerente alla procedura del concorso, al come strutturarlo, agli argomenti delle prove, sarà discusso in un altro momento con le organizzazioni sindacali”.

Avete considerato anche la situazione degli Ata.

“Il personale Ata è tenuto in debita considerazione. Abbiamo messo al tavolo l’impegno che ci sia un incontro sul personale Ata, nello specifico riguardo a tutti coloro che svolgono funzione di Dsga, una nostra battaglia storica. C’è stato promesso che ci sarà incontro la prossima settimana. Affronteremo questa partita per ottenere risultati anche per questa categoria di lavoratori della scuola”.

12 Giu 2019 – 13:38 – Vincenzo Brancatisano

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia dovendo procedere alle operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali in scadenza al prossimo 31.8.2019, ha pubblicato la nota n.15553 del 12/06/2019.

Per quanto riguarda l’attuale quadro normativo, la circolare ricorda i vincoli di permanenza nella regione di assunzione per i seguenti vincitori di concorso:

  • art. 16 comma 2 del D.D.G. 13/07/2011 –  “ i vincitori assunti con rapporto a tempo indeterminato e che effettuano il periodo di formazione e tirocinio, sono tenuti a permanere nella regione di assegnazione per un periodo non inferiore a sei anni
  • D.M. 635 del 27/08/2015, attuativo dell’art. 1, comma 92, della l. n. 107/2015 – “i destinatari di incarico a tempo indeterminato a seguito della
    procedura di cui al presente decreto, sono obbligati a permanere nella regione assegnata per almeno un
    triennio”

Il conferimento degli incarichi dirigenziali è effettuata nell’ordine previsto dall’art. 11 comma 5 del C.C.N.L. – Area V – sottoscritto in data 11/04/2006:

a) Conferma dell’incarico nella attuale sede riguarda i dirigenti scolastici i cui contratti scadono il 31 agosto 2019.

b) Mutamento dell’incarico a seguito di ristrutturazione, riorganizzazione o sottodimensionamento dell’ufficio dirigenziale.

c) Conferimento di nuovo incarico (alla scadenza del contratto) e assegnazione degli incarichi per i dirigenti scolastici che rientrano dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero.

d) Il mutamento di incarico in pendenza di contratto su posti liberi è ammesso eccezionalmente nei casi di particolare urgenza e di esigenze familiari.

e) Mutamento di incarico in casi eccezionali (art.9, comma 2 del CCNL del 2010).

f) Mobilità interregionale (art. 9, comma 4, C.C.N.L. 15/07/2010)

La circolare mette in evidenza, inoltre, il dovere di presentare domanda di mobilità per i dirigenti scolastici con scadenza di contratto al 31 agosto 2019 e con una permanenza nell’attuale sede di durata pari o superiore a quattro incarichi. Fanno eccezione i casi in cui è prevista la risoluzione del rapporto di lavoro per raggiunto limite massimo d’età o per limite ordinamentale (secondo le vigenti disposizioni in materia) entro il 1° settembre 2021.

Allegati:

1) USRPuglia_nota_15553_del_12-06-2019

2) Sedi disponibili D.S. a.s. 2019-20

Nella data del 12/06/2019 si è avuta dal Miur l’informativa sul prossimo bando di selezione di 120 docenti, da esonerare dal servizio per due anni scolastici.

Il comma 725 della Legge 145/18 ne definisce l’utilizzo: “Al fine di promuovere misure e progetti di innovazione didattica e digitale nelle scuole, negli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021 può essere esonerato dall’esercizio delle attività didattiche un numero massimo di 120 docenti, individuati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che costituiscono équipe territoriali formative, per garantire la diffusione di azioni legate al Piano per la scuola digitale, nonché per promuovere azioni di formazione del personale docente e di potenziamento delle competenze degli studenti sulle metodologie didattiche innovative“.

Il bando, di prossima pubblicazione, prevede una selezione per:

  • titoli (25 punti)
  • servizi (35 punti)
  • prova orale (40 punti)

I docenti dovranno iscriversi online indicando la propria disponibilità ad effettuare attività nella regione di attuale titolarità.

La trattativa con il Governo sul reclutamento dei precari e l’accesso a un percorso abilitante speciale si è conclusa positivamente e al termine dell’incontro di stasera è stata firmata un’intesa unitariamente dalle organizzazioni sindacali con il Ministro Bussetti.

L’accordo prevede una procedura riservata e semplificata che da accesso al 50% dei posti disponibili per il concorso ordinario e un percorso abilitante speciale senza selezione in ingresso.

Il PAS sarà:

  • aperto a tutti i docenti con tre annualità di servizio nelle scuole statali, paritarie e percorsi di istruzione e formazione professionale limitatamente all’obbligo scolastico
  • attivato entro e non oltre il 2019
  • articolato su più cicli annuali
  • aperto alla partecipazione anche del personale di ruolo e ai dottori di ricerca

La procedura del concorso straordinario finalizzata alla stabilizzazione prevede:

  • l’accesso ai docenti con tre annualità di servizio nella scuola statale maturate negli ultimi 8 anni
  • il requisito di avere svolto almeno 1 anno di servizio nella classe di concorso specifica per la quale si concorre
  • la valorizzazione del servizio prestato
  • una prova scritta computer based
  • una prova orale non selettiva
  • la procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.

Si tratta di una soluzione di rilievo rispetto al tema della reiterazione dei contratti a termine nella scuola statale, che risponde alle richieste e alle aspettative del personale di cui le organizzazioni sindacali si sono fatte interprete.

Le organizzazioni sindacali esprimono quindi soddisfazione per gli esiti della trattativa, che si è conclusa con una mediazione positiva che è riuscita a tenere insieme gli interessi dei lavoratori coinvolti con le esigenze di funzionamento della scuola.

In allegato il documento in PDF: www.snals.it

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con avviso del 07/06/2019, ha indetto una procedura per la selezione del personale amministrativo a tempo indeterminato della scuola (DSGA).  La durata dell’assegnazione mediante collocamento fuori ruolo è di tre anni scolastici rinnovabili per un ulteriore triennio a seguito di verifica dei risultati raggiunti. Requisito per l’accesso alla selezione l’appartenenza al ruolo di DSGA ed aver superato, con esito positivo, il periodo di prova.

DOMANDA

La domanda, sottoscritta dagli interessati, redatta in conformità all’apposito modello riportato nell’allegato al presente Avviso e corredata della relativa documentazione, dovrà essere inviata, tramite posta elettronica certificata, unicamente all’indirizzo di posta certificata dell’Ufficio V della DGSP del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: dgsp.05@cert.esteri.it, specificando nell’oggetto “procedura di selezione 1 unità – DSGA – ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. n. 64/2017” entro il 23 giugno 2019.

Nella domanda gli interessati devono indicare i titoli posseduti oggetto di valutazione secondo quanto indicato nella comunicazione del MAECI.

A tal fine gli aspiranti sono tenuti a rilasciare, sotto la propria responsabilità, apposita dichiarazione di essere in possesso di tutti i titoli indicati.

Alla domanda va inoltre allegata copia di un documento di identità in corso di validità.

Si specifica che la certificazione linguistica o l’attestazione linguistica di istituzione accademica, ove possedute, vanno allegate alla domanda di partecipazione.

VALUTAZIONE

La valutazione delle candidature è effettuata da una Commissione sulla base dei titoli presentati e di un colloquio a cui sono ammessi a partecipare i primi 30 classificati in graduatoria.

TITOLI

Costituiscono oggetto di valutazione, per un massimo di punti 40, i seguenti titoli:

  1. attività di servizio prestata presso le Istituzioni scolastiche italiane statali all’estero nonché presso le iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero (punti 2 per ogni anno di servizio per un massimo di 20 punti);
  2. possesso di certificazione linguistica o attestazione linguistica di istituzione accademica (abilità ricettive e produttive), secondo la normativa vigente, di livello B2 del QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) in una delle seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo e tedesco (punti 4). Per un massimo di punti 8;
  3. titolo di studio di livello universitario aggiuntivo rispetto a quello previsto per l’accesso al profilo professionale di appartenenza (punti 4 per titolo, si valuta un solo titolo);
  4. dottorato di ricerca, conseguito in Italia o all’estero, in uno dei seguenti ambiti disciplinari: giuridico, economico-statistico, scienze dell’amministrazione, scienze politiche e sociali (punti 3 per titolo, si valuta un solo punto);
  5. titoli di specializzazione ovvero di perfezionamento conseguiti in corsi post-universitari in uno dei seguenti ambiti disciplinari: giuridico, economico-statistico, scienze dell’amministrazione, scienze politiche e sociali (punti 2 per titolo per un massimo di 4 punti);
  6. diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di I o II livello, corrispondenti a 60 CFU con esame finale, per un massimo di tre titoli conseguiti in tre differenti anni accademici, su materie o ambiti inerenti le funzioni del profilo professionale del DSGA, (punti 1 per titolo);
  7. abilitazione all’esercizio delle professioni di commercialista, revisore legale, revisore contabile, avvocato (punti 4 per ogni abilitazione per un massimo di 8 punti).

COLLOQUIO

Il colloquio, a cui è attribuito un punteggio massimo di punti 60, è finalizzato all’accertamento delle conoscenze del candidato in merito al sistema delle istituzioni e delle iniziative scolastiche italiane all’estero e delle scuole europee, della conoscenza del sistema scolastico nazionale, delle competenze nel settore amministrativo nonché di idonee attitudini relazionali.

GRADUATORIA

All’esito della procedura selettiva viene predisposta una graduatoria provvisoria che sarà pubblicata sul sito del MAECI (www.esteri.it). Entro cinque giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria provvisoria è ammesso reclamo scritto indirizzato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – DGSP Ufficio V – dgsp.05@cert.esteri.it.

Esaminati i reclami, la graduatoria può essere rettificata, anche d’ufficio, entro i successivi 15 giorni. Concluse dette procedure, la graduatoria definitiva sarà pubblicata sul sito del MAECI (www.esteri.it) ed avrà validità di tre anni.

DISPOSIZIONI FINALI

Il presente Avviso viene trasmesso anche al MIUR per opportuna conoscenza e vengono informate le Organizzazioni Sindacali.

 

Si ricorda che il testo del suindicato Avviso con allegato il modello di domanda sono reperibili sul sito nazionale SNALS alla voce “scuole italiane all’estero” e sul sito del MAECI.

In data 11 giugno 2019, presso l’ARAN, si è riunita la Commissione per l’Ordinamento professionale ATA, per proseguire i lavori legati alla revisione dei profili.

Il Dott. Mastrogiuseppe ha illustrato in sintesi quanto discusso nella riunione precedente e ha comunicato i contenuti del documento elaborato relativamente alle priorità da trattare che è poi stato consegnato alle sigle sindacali convocate.

E’ stata ribadita la volontà, oltre che la necessità, di rinnovare la classificazione professionale del personale ATA con declaratorie di area comprendenti 3 precisazioni distinte in:

  • Esecutività
  • Responsabilità e autonomia
  • Competenze professionali, suddivise in conoscenze, capacità e abilità

per uniformarsi alla classificazione professionale di tutto il pubblico impiego.

Lo SNALS-CONFSAL, apprezzando il metodo di lavoro proposto dall’Amministrazione, dopo una lettura veloce del documento presentato, ha da subito segnalato alcune perplessità, riservandosi però una lettura più approfondita per poter formulare le proposte per i necessari aggiustamenti.

Nel prossimo incontro, che dovrebbe svolgersi nella prima settimana di luglio, saranno esaminate le proposte delle OOSS circa le declaratorie di area e le indicazioni operative proposte dall’ARAN per l’elaborazione dei nuovi profili professionali.

 

Autonomia differenziata, i sindacati scuola hanno incontrato il Presidente della Camera Roberto Fico

 

Nell’incontro col Presidente della Camera Roberto Fico abbiamo esposto le ragioni delle nostra ferma contrarietà al venir meno del carattere unitario e nazionale del sistema di istruzione, come prefigurano le richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni.

Si tratta di una prospettiva inquietante perché, oltre a minare l’unità culturale del Paese, una scuola regionalizzata finirebbe per aumentare il divario già oggi molto marcato tra aree territoriali, aggravando le disparità e gli squilibri esistenti nel Paese anziché ridurli.

Abbiamo anche evidenziato i gravi rischi che il governo dell’istruzione affidato alle regioni potrebbe comportare rispetto alla tutela di principi di rango costituzionale come l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la libertà di insegnamento.

Abbiamo infine indicato come necessaria una discussione che coinvolga tutti i soggetti di rappresentanza, a partire dal Parlamento e comprese le rappresentanze sociali, su questioni che per la loro valenza di ordine generale non possono essere gestite con una trattativa fra singole Regioni e Governo.

Ringraziando il Presidente della Camera per la disponibilità dimostrata, esprimiamo vivo apprezzamento per il suo fermo ed esplicito richiamo alla centralità che dev’essere riconosciuta alle Camere nell’esame del provvedimento.

Roma, 4 giugno 2019

 

Allegato: COMUNICATO-INCONTRO-PRESID-CAMERA-04_06_19

 

Tavolo con il MIUR sul reclutamento docenti: ulteriori passi in avanti nella trattativa

 

Definiti i percorsi abilitanti, si aggiorna il tavolo per condividere la procedura riservata per l’accesso al ruolo.

Nell’incontro del 3 giugno, che ha visto proseguire il confronto tra le Organizzazioni Sindacali e il MIUR sul reclutamento dei docenti, si sono raggiunti importanti punti di convergenza.

Il MIUR infatti, la cui delegazione era guidata dal Capo di Gabinetto dott. Giuseppe Chinè, ha infatti accolto la richiesta delle Organizzazioni sindacali di avviare un percorso abilitante riservato a tutti i docenti precari con 36 mesi di servizio, intesi come tre annualità, che vedrà la collaborazione tra Università e scuole nella costruzione del percorso formativo, sul modello del PAS 2013.

È stata oggetto di discussione la possibilità di consentire l’accesso ai soli fini abilitanti ai percorsi riservati, in subordine rispetto ai precari con 36 mesi di servizio:

– ai docenti di ruolo che vogliono acquisire l’abilitazione in un’altra classe di concorso per cui hanno titolo ad insegnare
– ai laureati che hanno compito un percorso di dottorato di ricerca
– ai docenti che hanno maturato le tre annualità di servizio nell’ambito della Formazione Professionale insegnando nei bienni utili per l’assolvimento dell’obbligo scolastico
– ai docenti che sono in possesso del requisito delle tre annualità di servizio presso le scuole paritarie.

Il tavolo tematico è stato aggiornato alla prossima settimana per definire in maniera puntuale il percorso concorsuale riservato ai docenti precari che hanno le tre annualità di servizio nella scuola statale, stante la necessità di valutare approfonditamente tutti gli aspetti di questa procedura, attivabile successivamente alle GAE, alle GM del concorso 2016 e alle GMR del concorso 2018, e il cui impianto dovrà essere definito in termini inappuntabili anche sotto il profilo della costituzionalità.

I sindacati al termine della riunione hanno chiesto di affrontare il tema del concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA per i quali è stata presentata una proposta unitaria.

Roma, 3 giugno 2019

 

Allegato: COMUNICATO-PRECARI-03-06-19

personale ata

Con nota 8751, relativa all’allegato G su istanze on-line, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia UFFICIO III – Ambito Territoriale per la Provincia di Bari, ricorda quanto è stato precisato dalla nota MIUR prot. n. 1062 del 17.04.2019.

Dal 3 giugno e fino al 24 giugno 2019 è possibile la compilazione dell’allegato G, esclusivamente sulla piattaforma istanze on-line.

Sono interessati tutti coloro che hanno già presentato istanza di inserimento o aggiornamento delle graduatorie di istituto di 1^ fascia per il Concorso 24 Mesi e che desiderano essere inseriti anche nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1^ fascia personale ATA a.s. 2019/2020.

L’apposita domanda (all. G) consente la scelta di 30 sedi scolastiche nelle cui graduatorie di 1^ fascia di circolo e d’istituto si intende comparire.

La sede provinciale dello SNALS e le sue sedi territoriali sono a disposizione di coloro che avessero bisogno di eventuale supporto per la compilazione.

La Commissione ha espresso un parere che è stato inviato al Governo attraverso il Ministro per i rapporti con il Parlamento.

In tale parere, illustrato dalla Relatrice Sen. Loredana Russo del M5S, approvato dalla commissione, che ha ricevuto anche il parere favorevole del Sottosegretario Giuliano, con grande soddisfazione, rileviamo che sono stati recepiti quasi integralmente gli emendamenti e le osservazioni proposte dallo SNALS_CONFSAL.

Ulteriore soddisfazione esprimiamo per il recepimento dei medesimi e molteplici emendamenti proposti e contenuti di merito e tecnici espressi dallo SNALS-CONFSAL nel parere proposto dai Senatori Simona Flavia Malpezzi, Vanna Iori, Rampi e Verducci, come rilevabile nello stesso parere, ritenuto “il provvedimento più complesso finora esaminato dalla Commissione”.

Video Intervento dell’audizione al Senato del Coordinatore Nazionale AFAM, Maestro Demetrio Colaci che ha esposto con dovizia di particolari la posizione culturale-sindacale dello SNALS sull’AFAM, le criticità tecnico-giuridiche presenti nella Bozza del DPR e le proposte di superamento e risoluzione delle problematiche;

 

 

In allegato il Testo del Parere della 7^ Commissione Permanente Cultura e Istruzione del Senato della Repubblica:

Parere_Senato_AFAM_DPR Rec_sed77_VII Commi_CulturaIstr_15-05-19