Sulla pagine del sito MIUR sull’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento aa.ss. 2019-2021, all’indirizzo  https://www.miur.gov.it/web/guest/aggiornamento-graduatorie-ad-esaurimento-aa.ss.2019-2021, sono state pubblicate 5 FAQ che riportiamo di seguito:

FAQ GAE anni scolastici 2019-20, 2020-21 e 2021-22

  1. Domanda: Cosa vuol dire il messaggio: “aspirante non presente nella base informativa o non soddisfacente le condizioni richieste (non avente almeno una graduatoria a pieno titolo o con riserva)”?

Risposta: il messaggio “aspirante non presente nella base informativa o non soddisfacente le condizioni richieste (non avente almeno una graduatoria a pieno titolo o con riserva)” si verifica in tutti i casi di “NON TROVATO”, che sono i seguenti:

–  quando il codice fiscale con cui l’aspirante è presente nelle GaE è diverso da quello con cui l’aspirante è registrato a polis

In questo caso l’ufficio provinciale, verificato che l’anomalia è nel codice fiscale, deve utilizzare la funzione Reclutamento=>Graduatorie ad Esaurimento Personale Docente ed Educativo=>Rettifica Anagrafica. Potrebbe non riuscire perchè lo stesso codice fiscale è presente nelle graduatorie d’istituto per altro identificativo. Se si verifica questa circostanza l’ufficio dovrà fare una richiesta AOL di modifica base dati.

–  quando l’aspirante non è presente nelle GaE

In questo caso l’aspirante non può presentare la domanda, a meno che non rientri nella casistica di personale per cui, a fronte di una eventuale sentenza o provvedimento cautelare, la posizione dell’aspirante non sia presente sul SIDI, ma vi sia un provvedimento che dispone l’inserimento. Solo se rientra in questa casistica l’aspirante dovrà compilare il modello 1 cartaceo e presentarlo all’ufficio scolastico di destinazione, corredato del provvedimento in suo possesso che dispone l’inserimento/reinserimento nelle GaE. L’ufficio, effettuate le verifiche, inserirà l’aspirante qualora ne abbia titolo.

–  quando la posizione è cancellata, ma non risultano a sistema le condizioni per poter procedere automaticamente al reinserimento

In quest’ultimo caso gli uffici provinciali, procederanno alle necessarie verifiche.

–           Se le verifiche danno esito positivo, l’ufficio procede al reinserimento e questo comporterà la possibilità, per l’aspirante, di aggiornare la domanda

–           Se invece le verifiche non danno esito positivo, l’ufficio scolastico ha facoltà di non procedere al reinserimento e l’aspirante non potrà presentare l’istanza.

 

  1. Domanda: Ho titolo al reinserimento in GAE per non aver presentato domanda negli anni precedenti, ma non riesco a presentare la domanda perchè risulto già inserito in GAE con riserva per effetto di provvedimenti cautelari favorevoli. Come posso fare?

Risposta: Poiché l’istanza non consente lo scioglimento della riserva per ricorso pendente, l’aspirante si deve rivolgere all’ufficio per chiedere, ove ne abbia titolo, la cancellazione della riserva “T”. Successivamente potrà accedere all’istanza e procedere con l’opzione “aggiornamento” in quanto già presente nella banca dati delle graduatorie ad esaurimento.

 

  1. Domanda: Sono stato immesso in ruolo con clausola risolutiva per effetto dell’inserimento in GAE a seguito di provvedimento giurisdizionale. Posso aggiornare la mia posizione in graduatoria?

Risposta: No, in quanto l’assunzione in ruolo comporta il depennamento da tutte le graduatorie ad esaurimento.

 

  1. Domanda: Sono inserita nelle GAE della scuola primaria e dell’infanzia: nella sezione G1 (anche E1) dichiarazione dei servizi, a cosa serve la voce rivalutazione del servizio? Fa riferimento solo alla scuola secondaria?

Risposta: Sì, fa riferimento solo alla scuola secondaria in quanto sulla scuola dell’infanzia e primaria non ci sono effetti derivanti dal cambio delle classi di concorso, caso per il quale la rivalutazione dei servizi è stata prevista.

 

  1. Domanda: E’ possibile richiedere la valutazione dei servizi già dichiarati (specifico o non specifico)?

Risposta: Sì, come previsto dalle sezioni E1 e G1 del modello di domanda, ma solo per la scuola secondaria. La rivalutazione, infatti, è prevista nei soli casi in cui più classi di concorso siano confluite in una nuova classe di concorso e questo determini, nella graduatoria di arrivo, un punteggio migliore di quello a suo tempo ottenuto con la conversione automatica.

La consistenza complessiva delle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici è definita, per l’anno scolastico 2019/20 secondo i contingenti indicati nella tabella allegata al decreto n. 405 del 8.5.2019.

Tali contingenti sono ripartiti con riferimento alle dimensioni regionali.

Nella tabella è indicata anche la consistenza delle dotazioni organiche del personale dirigenziale delle scuole ed istituti di lingua slovena delle province di Gorizia, Trieste e Udine per la regione Friuli-Venezia Giulia.

Vengono anche riportate, a mero titolo indicativo in quanto non rientrano tra le sedi da assegnare a dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, le istituzioni scolastiche sottodimensionate che dovranno essere assegnate con incarico di reggenza.

Nella tabella sono altresì indicati i Centri Permanenti per l’Istruzione degli Adulti.

Continua la tendenza alla diminuzione del numero complessivo delle scuole ai fini della determinazione dei relativi incarichi dirigenziali, con notevoli riflessi sui carichi di lavoro dei dirigenti in servizio sulle scuole.

Il tema degli organici sarà uno dei settori di lotta più importanti nei prossimi incontri previsti dell’intesa del 24 aprile governo- sindacati.

Patto sociale per lo sviluppo, centralità del lavoro, superamento del reddito di cittadinanza con il rilancio delle politiche attive per il lavoro, trasformazione del salario minimo in salario garantito.
Questi i temi al centro del 1° maggio nella storica piazza del Plebiscito, a Napoli, che ancora una volta ha ospitato la grande manifestazione della Confsal per celebrare la giornata dei lavoratori. Dopo il successo dello scorso anno, anche questa seconda edizione dell’evento ha registrato una grandissima affluenza di partecipanti giunti da tutta Italia con pullman, auto, aerei, navi e treni freccia rossa dedicati.

La Confsal era presente con tutte le sue federazioni in rappresentanza di due milioni di lavoratori del pubblico impiego, del privato impiego e della sicurezza. La manifestazione del 1° maggio è stata l’occasione per ribadire la necessità di un nuovo Patto sociale per lo sviluppo, per la valorizzazione del lavoro pubblico e privato, per la crescita economica e la ripartenza dell’occupazione, attraverso politiche del lavoro a misura della persona e politiche economiche a misura dell’impresa. L’appello: dare piena applicazione all’art. 1 della Costituzione; lavoro per tutti, perché senza lavoro non c’è piena libertà, e livelli retributivi europei per essere a pieno titolo in Europa con diritti e doveri.

     

La Confsal lancia così una sfida sia al governo sia alle forze politiche, sul terreno quanto mai attuale delle proposte per il lavoro, nonché per la crescita economica e sociale. Ne ha parlato il segretario generale della Confederazione, Angelo Raffaele Margiotta il quale nel suo appassionato e applauditissimo intervento di apertura ha affermato, tra l’altro, che occorre che l’offerta di lavoro, specie al Sud, sia qualificata, così da intercettare la domanda che viene dalle aziende nell’ottica della specializzazione. Ha illustrato il programma della giornata Salvatore Margiotta, segretario provinciale dello Snals di Napoli, nonché presidente della Direzione Nazionale Snals, che ha dato il benvenuto a tutte le delegazioni presenti e ha presentato gli ospiti che si sono alternati sul palco. Ha dato quindi la parola al sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha ringraziato la Confsal per aver scelto nuovamente Napoli per questo grande evento e per aver posto all’attenzione nazionale un tema prioritario per la crescita del Paese come quello della centralità del lavoro. Ha portato la voce del sindacato europeo Klauss Heeger, segretario nazionale della CESI, che ha sottolineato l’impegno del sindacato europeo, a cui aderisce la Confsal, nel promuovere politiche attive del lavoro contro la disoccupazione, soprattutto giovanile, e a favore della formazione per l’acquisizione di specifiche competenze professionali. È poi intervenuto Danilo Jervolino, presidente dell’Università telematica Pegaso, che ha sottolineato come la formazione e la cultura siano le basi fondamentali per combattere le disuguaglianze sociali e riaffermare i diritti, tra i quali quello al lavoro. Dopo la prima parte della manifestazione dedicata alle testimonianze e alle proposte dei giovani su “Destinazione lavoro, verso una nuova prospettiva” e alla musica live, sono seguiti gli interventi istituzionali dei segretari generali delle federazioni che hanno portato il loro saluto alla immensa platea.

   

È intervenuta Elvira Serafini, segretario generale dello Snals-Confsal, che ha ringraziato la Confsal, nonché i lavoratori della scuola, dell’alta formazione artistica e musicale, dell’università e della ricerca per essere intervenuti numerosi a Piazza del Plebiscito per dare voce alle legittime rivendicazioni di tutti i lavoratori del comparto e sostenere le proposte Confsal orientate al Patto sociale per lo Sviluppo.

La celebrazione della Giornata del lavoro è proseguita fino a sera con spettacoli e intrattenimenti musicali.

È partita, dunque, ancora una volta da Napoli la grande sfida Confsal, fondata sulla centralità del lavoro per la crescita e lo sviluppo del Paese. Questa la chiave di volta della politica confederale indubbiamente innovativa e concretamente riformatrice alla quale ha dato impulso il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta, infaticabile artefice del rinnovamento.

Nella mattinata di oggi, si è tenuto al MIUR il Tavolo tecnico, presieduto dal Capo di Gabinetto, dott. Chinè, sul reclutamento del personale scolastico.

Riportiamo di seguito il Comunicato unitario:

 

Tavolo tematico sul reclutamento della scuola

Avviato il confronto per realizzare nel modo più efficace i punti politici dell’intesa su precariato docenti e valorizzazione ATA. La riunione è stata aggiornata.

Il 6 maggio 2019 si è tenuto il tavolo tematico sul reclutamento nella scuola e la tutela del precariato, frutto dell’Intesa sottoscritta il 24 aprile a Palazzo Chigi fra il Governo e le Organizzazioni Sindacali.

Il MIUR ha confermato la volontà di eliminare la prova preselettiva per il personale docente con 3 annualità di servizio prevedendo anche una percentuale più ampia di posti riservati per il prossimo concorso ordinario (48.500 posti).

Ad esso verrebbe affiancata, come fortemente richiesto dalle OO.SS., una fase transitoria che preveda un percorso abilitante speciale riservato allo stesso personale, finalizzato all’immissione in ruolo.

Tale percorso dovrà comunque garantire a tutti i docenti in possesso del requisito del servizio dei 36 mesi la partecipazione al percorso abilitante.

L’incontro di oggi ha permesso una prima esplorazione del contesto: per formulare precise proposte finalizzate ai necessari interventi legislativi, è risultato necessario conoscere in maniera più dettagliata i dati relativi alle disponibilità di posti e classi di concorso, divisi per regione, considerato che il numero complessivo dei docenti con 3 annualità, ad oggi, risulta essere di 55.604.

Il confronto è proseguito in relazione alla valorizzazione del personale ATA e degli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.

Le organizzazioni sindacali hanno richiamato l’urgenza di individuare soluzioni che tengano conto delle volontà politiche previste nell’accordo in tema di stabilizzazione dei docenti precari e di valorizzazione del personale ATA.

Al termine di questo primo confronto le parti si sono aggiornate: a breve sarà individuata una data nelle prossime ore per proseguire la discussione.

Roma, 6 maggio 2019

FLC  CGIL

Francesco Sinopoli

CISL  FSUR

Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua

Giuseppe Turi

SNALS  Confsal

Elvira Serafini

GILDA   UNAMS

Rino Di Meglio

Si è svolto il 30 aprile 2019 l’incontro di informativa sulla prossima Nota del Miur per le iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti a.s. 2019/2020. La nota sarà sostanzialmente identica a quella dell’anno in corso, con due sole novità: 1) viene riconosciuta l’importanza che i percorsi di istruzione per gli adulti hanno per il contrasto alla dispersione scolastica; 2) per la predisposizione del “Patto Formativo Individuale” dei percorsi di I° livello si è prevista un’apposita funzione di anagrafe informatizzata attiva nel SIDI, che per il prossimo anno avrà solo carattere sperimentale (non sarà obbligatoria) e che riprodurrà sostanzialmente il lavoro già svolto cartaceamente dai responsabili.

La nuova funzione permetterà agli incaricati di compilare per ciascun adulto frequentante il Patto formativo secondo le disposizioni del DI 12/3/2015 e al Miur di disporre di una base di dati utili per i prossimi monitoraggi.

Per agevolare le scuole nell’utilizzo della nuova funzione sarà predisposto un apposito manuale in cui saranno contenute tutte le indicazioni da seguire.

Viene ancora rimandata l’applicazione della riforma dei professionali ai percorsi di II livello di istruzione per gli adulti, in quanto la Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici del Miur sta lavorando al collegamento del piano orario tra il vecchio ed il nuovo assetto ordinamentale.

Resta la possibilità, a seguito di accordi specifici tra regioni e uffici scolastici regionali, di iscrivere ai percorsi di istruzione di primo livello anche i ragazzi che hanno compiuto il 15° anno di età, ovviamente per particolari e motivate esigenze.

Il termine di scadenza per le iscrizioni ai percorsi di istruzione degli adulti è fissato al 31 maggio 2019 e comunque entro il 15 ottobre 2019 in casi debitamente motivati.

Lo Snals ha chiesto che venga adottata la massima flessibilità nell’accogliere eventuali domande di iscrizioni tardive.

Inoltre ha richiesto che per l’adulto, italiano e non, privo della certificazione conclusiva  della scuola primaria, così come per l’adulto, italiano e non,  anche in possesso di titolo e portatore di bes o analfabeta, analfabeta di ritorno o funzionale, e per l’adulto che utilizza esclusivamente codici dialettali siano realizzate, a motivata richiesta,  attività finalizzate alla costruzione,  rinforzo  e/o  alla  messa  a  livello  nell’ambito delle  attività  di accoglienza, orientamento e alfabetizzazione. Di conseguenza l’orario complessivo  del percorso  di primo  livello (primo periodo didattico) dovrebbe essere incrementato fino  al raggiungimento degli obiettivi formativi”.

ROMA – Maggiori risorse e rispetto per categoria: “Il patto per lo sviluppo è sicuramente il tema di oggi“. La Confsal ha lanciato questo messaggio nel congresso che ha celebrato a gennaio.

A parlare Elvira Serafini, Segretario Generale Snals, intervistata a Napoli dall’agenzia Dire, a margine della manifestazione in piazza Plebiscito organizzata dal sindacato.

Lo Snals “un patto per lo sviluppo lo ha siglato con il premier Giuseppe Conte e con il ministro Marco Bussetti. Abbiamo ottenuto ottimi risultati da un accordo per il mondo che io rappresento, ovvero il comparto istruzione, ricerca, università e Afam. Una riapertura di una fase contrattuale nuova, con risorse che saranno migliori rispetto a quello che era il Def. Abbiamo puntualizzato anche un percorso agevolato per precari e anche per il personale Ata, poco considerato dal vecchio contratto. E poi sulla regionalizzazione siamo riusciti a dire no. La scuola non può essere divisa”.

Infine, le priorità del nuovo contratto: “Maggiori risorse e più rispetto per la categoria, più volte schiaffeggiata con un contratto per nostra fortuna scaduto il 31 dicembre 2018”.

 

“Patto sociale per lo sviluppo, superamento del reddito di cittadinanza con il rilancio delle politiche attive per il lavoro e trasformazione della paga minima in salario garantito”.

Questi i temi che sono stati al centro della seconda manifestazione organizzata in occasione del 1° Maggio, in Piazza del Plebiscito a Napoli, dalla Confsal, la quarta confederazione sindacale
italiana, quella autonoma.

L’iniziativa della Confsal ha registrato, anche quest’anno, una grandissima partecipazione, con oltre 20mila persone intervenute in piazza da tutte le regioni italiane.

La Confsal ha lanciato in piazza il Patto sociale per lo sviluppo che coinvolga tutti gli attori del sistema – Paese, con l’obiettivo di valorizzare il lavoro pubblico e quello privato, stimolare la crescita economica e far ripartire l’occupazione, attraverso politiche a misura della persona e a misura dell’impresa.

Margiotta ha ribadito le sue critiche al reddito di cittadinanza, che si è rivelato “una misura valida sul fronte del contrasto alla povertà, ma del tutto inappropriata sul lato del sostegno all’occupazione.

La proposta della Confsal è quella di lavorare a una vera e propria fabbrica delle competenze, focalizzata sulla formazione delle professionalità maggiormente richieste dalle imprese”.

Per quanto riguarda il salario minimo, il segretario Confsal sostiene che a tutti i lavoratori va garantito un salario minimo il cui importo però è quello stabilito dai contratti collettivi nazionali di riferimento.

Alla provocazione lanciata dal segretario della Cgil, Margiotta risponde NO al sindacato unico e rilancia la sfida per la costituzione di un fronte unitario del lavoro che persegue obbiettivi comuni, fermo restando l’autonomia e l’indipendenza di pensiero di ciascuna organizzazione sindacale.

Comunicato stampa

 

L’intesa siglata tra il Governo e le Organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca

 

 

 

Comunicato congiunto 

 

Istruzione e Ricerca, a palazzo Chigi firmata un’intesa per il rilancio dei settori della conoscenza.

Sospeso lo sciopero del 17 maggio, prosegue la raccolta firme contro la regionalizzazione

 

A seguito di una notte intera di confronto, a tratti serrato, oggi a palazzo Chigi le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto istruzione e ricerca (FLC- Cgil, Cisl FSUR, Federazione UIL Scuola RUA , SNALS Confsal, Gilda-Unams) hanno sottoscritto un’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e con il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

Si è dunque rivelata utile e positiva la disponibilità, manifestata dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’istruzione, al confronto con i sindacati della Scuola, dell’Università e AFAM e della Ricerca; è per questo auspicabile che lo svolgimento di corrette relazioni sindacali sia sempre più valorizzata come scelta di metodo permanente e ordinaria, non solo come risposta a iniziative di mobilitazione.

Nel merito, dopo che le organizzazioni sindacali hanno ribadito temi e obiettivi alla base della proclamazione dello sciopero, si è giunti alla definizione di un testo di possibile intesa che muove da una chiara e condivisa considerazione del ruolo assegnato alla scuola per garantire identità e unità culturale del Paese, anche attraverso l’unitarietà dello stato giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, un sistema nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo delle scuole autonome.

Per quanto riguarda il rinnovo del CCNL, il governo si è impegnato a stanziare risorse per il triennio 2019-21 per recuperare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi dell’intero comparto. A tal fine, entro il triennio di vigenza contrattuale saranno reperite ulteriori risorse destinate al personale della scuola per allineare gradualmente gli stipendi alla media di quelli degli altri Paesi europei.

Sul versante del contrasto alla precarietà, il governo si impegna ad attivare un piano di stabilizzazione del personale non di ruolo, con particolare attenzione ai docenti precari con tre anni di servizio, riconoscendone l’esperienza in tal modo maturata all’interno di un percorso riservato finalizzato alla immissione in ruolo.

Un significativo passaggio dell’intesa riguarda la valorizzazione del personale ATA attraverso il riavvio della mobilità professionale a partire dagli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.

Per i dirigenti scolastici, di cui l’intesa prevede il pieno riconoscimento del ruolo e delle connesse responsabilità, si conviene l’attivazione di un tavolo specifico che affronti le principali criticità denunciate in occasione della indizione dello sciopero.

Assumendo l’obiettivo di un forte rilancio dei settori della conoscenza come opportunità di crescita per lo sviluppo del Paese, l’intesa prevede per Università e Ricerca l’impegno del Governo a promuovere un intervento normativo per consentire maggiore flessibilità nell’utilizzo e nella determinazione dei fondi del salario accessorio. Per quanto attiene l’AFAM, si conviene di confermare e accelerare il processo di statizzazione già avviato. Previste inoltre azioni del governo volte al completamento del processo di stabilizzazione del personale precario degli enti di ricerca, un piano di stabilizzazione per iI personale che svolge attività di ricerca e didattica, nonché di assistenza tecnica e amministrativa, nelle Università.

Su tutte le questioni poste si è riscontrata la possibilità di una proficua riapertura del confronto con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; a tal fine si è convenuto di attivare immediatamente tavoli tecnici di confronto attraverso i quali dare piena attuazione ai contenuti dell’intesa politica.

Lo sciopero del 17 maggio 2019 è pertanto sospeso, mentre sono confermate tutte le attività di raccolta delle firme a contrasto dei progetti di regionalizzazione del sistema dell’istruzione.

Roma, 24 aprile 2019

 

 

Il MIUR ha trasmesso il decreto di aggiornamento GaE, graduatorie ad esaurimento, per il triennio 2019/20 – 2020/21 – 2021/22 con la relativa documentazione, in corso di pubblicazione.

La presentazione della domanda avverrà esclusivamente mediante modalità telematica attraverso “Istanze on line” tra il 26 aprile 2019 ed il 16 maggio 2019, entro le ore 14,00.

Sarà possibile chiedere:

  • permanenza e/o aggiornamento;
  • reinserimento per depennati che non hanno presentato domanda di aggiornamento;
  • conferma iscrizione con riserva, purché non destinatari di sentenze sfavorevoli, o scioglimento della riserva;
  • trasferimento da una provincia ad un’altra in cui le graduatorie sono esaurite.

Inseriamo il D.M. n. 374 del 24 aprile 2019 e tutti gli allegati: –

 

 

Comunicato SNALS –

I sindacati del Comparto Istruzione e Ricerca sono stati convocati dal Governo a Palazzo Chigi martedì 23 aprile alle ore 20.

Si tratta di un primo successo dello stato di mobilitazione proclamato dallo SNALS Confsal e dalle altre sigle sindacali.

Vedremo se l’iniziativa del Governo sarà utile per l’avvio di un confronto concreto sui temi irrinunciabili della lotta dei lavoratori della scuola. Per lo SNALS Confsal l’esclusione della scuola dal disegno dell’autonomia differenziata , il rinnovo del contratto , la stabilizzazione dei personale precario docente ed ata sono le priorità della scuola.

La presenza del Ministro Bussetti all’incontro rappresenta un’occasione importante per assumere impegni politici vincolanti per l’amministrazione.

Lo Snals valuterà con attenzione le analisi e le proposte dell’esecutivo, dichiarandosi disponibile a riconsiderare le iniziative di mobilitazione solo in presenza di elementi concreti,cioè di adeguate risorse per l’allineamento degli stipendi del personale della scuola a quelli della media europea , di impegni politici per escludere la scuola dai disegni di regionalizzazione e di azioni concrete tese a garantire l’assunzione dei docenti e degli ata che da anni prestano servizio nella scuola.

Dichiarazioni generiche su promesse di investimenti in capitale umano senza le corrispondenti risorse nel documento di programmazione economica e finanziaria in corso di elaborazione non ci interessano .

Per il momento restano confermate tutte le azioni di lotta previste , compreso lo sciopero del 17 maggio.

Vi i formeremo tempestivamente sugli esiti dell’incontro e sulle modalità di prosecuzione delle iniziative di mobilitazione.