E’ stata presentata la circolare di indizione del concorso soli titoli per l’accesso alla graduatoria provinciale del personale ATA.

E’ stata segnalata la situazione particolare dell’Ambito Territoriale di Milano.

Infatti, a seguito della costituzione della provincia di Monza/Brianza, il personale attualmente presente nelle graduatorie dell’ambito di Milano potrà presentare domanda di inserimento optando per l’una o per l’altra provincia.

Nella circolare viene richiesto agli Uffici Scolastici Regionali di procedere con l’emanazione dei bandi entro il 29 marzo ma le OO.SS. hanno richiesto uno slittamento di tale data che potrebbe quindi diventare il 5 aprile.

La compilazione del modello G per la scelta delle sedi sarà invece possibile al termine delle operazioni di valutazione delle domande stesse.

Come annunciato l’Università di Bari ha pubblicato in data odierna il bando

per l’ammissione al TFA per il sostegno che trovate in allegato

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Il decreto di distribuzione alle Università dei 14.224 posti disponibili per l’a.a. 2018/2019 con il quale si fissavano per tutti le date del 28 e 29 marzo 2019 per l’accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno è stato integrato da un ulteriore decreto del 27/02/2019 n. 158 con il quale il MIUR rimanda le prove di ammissione.

Lo Snals aveva chiesto con forza lo slittamento delle date, ritenendo impossibile effettuare le prove a fine marzo.

Il Miur, accogliendo la richiesta del 26/02/2019 della Conferenza dei Rettori (CRUI) al fine di consentire agli atenei una più efficace organizzazione delle prove, ha fissato le nuove date delle prove per l’accesso ai corsi di specializzazione sul sostegno come di seguito riportato:

  • 15 aprile 2019 (di mattina per la Scuola dell’infanzia e di pomeriggio per la Scuola primaria)

  • 16 aprile 2019 (di mattina per la Scuola Secondaria di I grado e di pomeriggio per la Scuola secondaria di II grado).”

I bandi saranno emanati dalle rispettive Università.

Ricordiamo che  l’accesso ai percorsi di specializzazione si articola in:

  • un test preliminare;
  • una o più prove scritte ovvero pratiche;
  • una prova orale

In allegato il decreto n. 158 del 27/02/2019: DM – Aggiornamento date prove sostegno

L’argomento è stato trattato anche nei precedenti articoli:

Martedì 26 febbraio scorso ha avuto luogo l’audizione dello Snals-Confsal e delle altre OO.SS. convocate presso la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati che sta esaminando la proposta di legge Azzolina (C.877) in materia di affollamento delle classi scolastiche nelle scuole di ogni ordine e grado. Il Presidente della Commissione, on. Luigi Gallo, ha dato la parola ai rappresentanti sindacali e ai deputati presenti, informando che la Commissione ha programmato lo svolgimento di alcune audizioni informali sull’argomento. Tutti gli auditi hanno espresso apprezzamento per la proposta, auspicandone una celere approvazione.

La posizione dello Snals-Confsal

La delegazione Snals-Confsal, nell’apprezzare l’iniziativa dei deputati proponenti la proposta, ha illustrato una memoria, precedentemente consegnata alla Commissione, nella quale è contenuta la posizione del nostro sindacato sulla questione. Ha precisato che l’incremento del rapporto alunni/classe (art. 64 del DL 25/6/2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6/8/2008, n. 133) non solo ha determinato disagi dovuti al sovraffollamento delle aule e pregiudicato la qualità dell’azione didattica, con grave ricaduta per gli alunni diversamente abili, e la tutela della sicurezza, ma ha comportato una riduzione dell’organico di circa 87mila docenti. Il Regolamento attuativo della legge n. 133/2008 (DPR 20/3/2009, n. 81) ha aumentato il numero degli alunni per classe, senza prevedere un contestuale intervento normativo per la riqualificazione degli edifici scolastici. Ha aggiunto, inoltre, che, all’atto delle iscrizioni degli alunni, le scuole non conoscono ancora il loro organico docenti per l’anno successivo, né dispongono di un piano di utilizzo degli edifici scolastici con l’indicazione della capienza delle singole aule perché gli EE.LL. non lo hanno predisposto. Dato, invece, molto importante da conoscere perché una classe è sovraffollata in ragione della capienza dell’aula.

Le proposte dello Snals-Confsal

Lo Snals-Confsal, pur condividendo quanto previsto nel testo in discussione, propone le seguenti integrazioni che si riportano in neretto con gli articoli della proposta interessati per facilitare la lettura.

Art 1, co. 1, punto 1 – alla fine aggiungere:

« 1. Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente, a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 sono adottati interventi e misure volti a diminuire gradualmente di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l’anno scolastico 2022/2023 » …. nel rispetto delle caratteristiche geo-morfologiche e delle realtà socioeconomiche dei territori e degli attuali diversi livelli di partenza del rapporto medio alunni/classe.

 Dopo l’Art. 2, co. 1, lett. a) inserire il seguente punto a1

ART. 2. (Disposizioni concernenti la formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado).

  1. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo provvede ad apportare modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, ai fini di prevedere nuovi criteri per la formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado, nel rispetto dei seguenti princìpi:
  2. a) prevedere che la dotazione organica complessiva definita annualmente sia a livello nazionale che per ambiti regionali si basi, altresì, sulla distribuzione degli alunni nelle classi e nei plessi diminuendo il rapporto medio, a livello nazionale, alunni/classe di 0,40, da realizzare nel triennio 2019-2021;

a1) prevedere l’obbligo di formare le classi secondo i sotto indicati parametri e comunque nel rispetto delle norme sulla “sicurezza”, a partire dalla capienza delle aule, determinata e indicata per ogni singola aula a cura del RSPP, anche in considerazione dei piani di utilizzo degli edifici scolastici obbligatoriamente predisposti dagli Enti locali competenti.

  1. b) omissis

 Art. 2, co. 1, lett. c) – inserire i neretti

  1. c) prevedere l’obbligo inderogabile di costituire le classi iniziali e successive delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, anche dell’infanzia, con non più di 20 alunni nel caso accolgano alunni con disabilità.

Art. 2, co. 1 lett. d) e e) –alla fine di ogni punto, invece che “non inferiore a 20” modificare in  “non inferiore a 15”

  1. d) prevedere l’obbligo di formare le classi iniziali degli istituti e delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, comprese quelle delle sezioni associate e delle sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso, con un numero di alunni, di norma, non inferiore a 15;
  2. e) prevedere la possibilità di costituire classi iniziali degli istituti e delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado articolate in gruppi di diversi indirizzi di studio, purché le classi stesse siano formate da un numero di alunni complessivamente non inferiore a 15.

 Lo Snals-Confsal ha concluso auspicando una rapida approvazione del ddl Azzolina con le integrazioni proposte.

In allegato:

Segnaliamo che è disponibile la prima App ufficiale di NoiPA, per dispositivi mobili Android e iOS.

L’applicazione consente di avere a portata di mano il cedolino e la Certificazione Unica e di essere costantemente aggiornati con le notizie pubblicate sul portale NoiPA.

E’ possibile leggere le informazioni pubblicate al link di NoiPA 

Come per ogni applicazione basta andare su Play Store o su App Store e scaricare l’app NoiPA.

Link ANDROID:   https://play.google.com/store/apps/details?id=it.mef.noipa

Link APPLE:   https://itunes.apple.com/us/app/noipa-mef/id1449271674?ls=1&mt=8

Lo Snals-Confsal ha richiesto un incontro urgente con l’Amministrazione nell’imminenza dell’emanazione di un ordine di servizio riguardante la chiusura forzata di tutte le sedi dell’istituto di statistica in alcuni giorni del 2019 per ragioni organizzative e per il contenimento della spesa.

La nostra organizzazione sindacale intende agire sulle modalità di giustificazione dell’assenza da parte del personale, al quale deve essere lasciata la possibilità di scegliere se ricorrere alle ferie o ad altri tipi di permesso.

Inoltre, l’iniziativa dell’Amministrazione, anche se prevista dalle norme contrattuali, sembra confliggere con la prassi consolidata dell’ente di ricorrere ad aperture straordinarie di alcuni istituti anche in giornate festive e prefestive.

Alleghiamo il comunicato dello Snals-Confsal al personale: Ricerca – comunicato n.4-2019 CHIUSURE FORZATE

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato l’istituzione del Comitato permanente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i problemi della ricerca.

L’annuncio, nel corso della riunione della Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca svoltasi ieri a Palazzo Chigi, la prima con il presidente Conte, dà corso alla previsione contenuta nell’art. 8 del D.lgs. 218/2016, finora disattesa.

Il Comitato permanente sarà composto da rappresentanti della Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca, da rappresentanti della Conferenza dei rettori delle università italiane e da esperti di alta qualificazione. Avrà compiti consultivi e di monitoraggio sul Programma nazionale per la ricerca, come previsto dal decreto legislativo citato.

Nel corso dell’incontro, il Presidente Conte ha espresso la necessità di intensificare l’attività di collaborazione con il mondo della ricerca pubblica, per elaborare una strategia pluriennale di ampio respiro per lo sviluppo della ricerca italiana, umanistica e scientifica.

I principali problemi sui quali è stata posta attenzione riguardano la riforma del sistema di reclutamento, la semplificazione burocratica e lo studio di nuove modalità di finanziamento che prevedano anche forme di partenariato pubblico-privato.

Lo Snals-Confsal esprime soddisfazione per questa iniziativa, che attua un altro importante tassello del D.lgs. 218/2016 e che compie un ulteriore passo verso il miglioramento della governance del sistema ricerca.

Come si legge sul quotidiano Il Sole 24 ore, a partire dal 25 gennaio 2019 è possibile far ricorso al finanziamento di Intesa San Paolo che consente agli studenti di investire sul proprio futuro ed avere un sostegno economico nel corso degli studi.

Oltre 1,6 milioni di studenti italiani potranno chiedere il prestito. Durerà cinque anni e servirà per pagare i propri studi. Si chiama “per Merito”, ed è il finanziamento di Intesa Sanpaolo. Non servono garanzie personali o familiari, ma una sola condizione: essere in regola con gli studi. Lo studente dovrà sostenere almeno 20 crediti formativi a semestre. Tradotto: l’80% degli esami previsti nel piano ogni sei mesi. Il problema del prestito d’onore è anche capire quando restituirli, specie se dopo la laurea si fatica a trovare lavoro. La restituzione partirà da due anni dopo la laurea. Un periodo ponte in cui lo studente potrà trovare lavoro. E dopo 24 mesi potrà restituire la somma nell’arco di 15 anni con una rata mensile bassa e un tasso fisso concordato durante la sottoscrizione del prestito.

Anche gli studenti di enti di alta formazione post diploma come l’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) o un master potranno accedere a “Per Merito”. E dal secondo trimestre 2019 sarà estesa la possibilità anche a chi frequenta gli ITS – Istituti Tecnici Superiori e altri enti formatori post diploma secondario, così come agli studenti che sono interessati a partecipare o estendere il periodo all’estero dell’Erasmus.

Il prestito può essere richiesto sul sito www.intesasanpaolo.com, sezione Giovani, offre una linea di credito fino a 5.000 euro l’anno per i fuori sede e 3.000 euro per chi studia in sede, fino a cinque anni, per coprire spese di studio, mobilità, residenza e periodi formativi all’estero. Per università all’estero, master o caratteristiche particolari del corso di studi si può arrivare fino a un massimo di 50.000 euro.

Il finanziamento ha un tasso fisso, più basso di quello previsto per i prestiti personali. Per soluzioni analoghe sul mercato, definito al momento della sottoscrizione della linea di credito, il tasso fisso, e pari oggi al 2%. Si paga solo il denaro che si utilizza. Il conto corrente usato per la linea di credito è gratuito, né sono previste spese accessorie. L’istruttoria è della massima semplicità e immediatezza. La linea di credito può essere usata in tutto o parzialmente, subito o nel tempo in base alle esigenze emerse durante gli studi.

Non ci sono vincoli di utilizzo: rette universitarie, PC, materiale scolastico, affitto per un alloggio per chi studia fuori sede o altro.

L’Istat certifica, nella Rilevazione 2017 che la laurea conviene in termini di tasso di occupazione (laureati 72% vs diplomati 63%). Conviene anche in termini di reddito medio: un adulto laureato guadagna il 55% più di uno senza titolo, il 39% più di un diplomato delle medie e il 25% più di un diplomato delle superiori. L’Italia è al penultimo posto in Europa per numero di laureati su cittadini fra 25 e 34 anni (27% vs Ue 38% e Ocse 44%).

Comunicato stampa

Pensioni. Confsal: “Bene Quota 100,  purché vada nella direzione  di riformare la legge Fornero”.

Roma, 25 feb. 2019 – La delegazione Confsal – guidata dal Vice segretario generale Bruno Mariani, con Vincenzo Di Biase ed Alfredo Mancini – ha partecipato insieme agli altri sindacati, al tavolo col Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon sul tema delle pensioni

In  quanto ai contenuti del provvedimento all’esame del parlamento  la Confsal   ha sollevato diverse  questioni, quali: rendere immediatamente  fruibile il Trattamento di fine rapporto, rendere permanenti “Opzione donna” e “Ape sociale”,  prevedere finestre per i lavori gravosi.

Alla luce dell’incontro odierno, il Segretario generale della Confsal Margiotta ha dichiarato: “Bene l’impegno del Governo a ripristinare le commissioni miste Ministero-parti sociali; prendiamo atto della disponibilità a recepire proposte emendative e siamo pronti a fornire il nostro contributo.  Sosteniamo, però, che,  occorre, al di là dei correttivi al decreto Quota 100, mettere mano a un’ampia riforma del sistema pensionistico, a una riscrittura della Legge Fornero,  rivedendo ad esempio il  coefficiente di trasformazione che è determinante per un  equo trattamento, e migliorando i requisiti di accesso alla pensione per le nuove generazioni.

Angelo Raffaele Margiotta

La nota Miur del 20 febbraio 2019 prot. n.4939 fornisce indicazioni circa le nuove regole contabili alle istituzioni scolastiche beneficiarie di risorse derivanti da fondi comunitari (ovvero fondi a valere su FSC – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione), per adeguare le proprie attività di acquisto di beni e servizi alle disposizioni del nuovo regolamento amministrativo-contabile (D.I. n. 129/2018).

Le modifiche rispetto asl precedente impianto normativo sono le seguenti:

  • la soglia entro cui il dirigente scolastico può ricorrere in autonomia all’affidamento diretto viene innalzata da € 2.000 a € 10.000;
  • viene eliminato l’obbligo per il dirigente scolastico di procedere alla scelta del contraente previa comparazione delle offerte di almeno tre ditte direttamente interpellate, qualora l’importo posto a base dell’acquisto di beni e servizi fosse superiore a € 2.000 oppure il limite preventivamente fissato dal Consiglio d’istituto;
  • rimane ferma la possibilità di effettuare affidamenti diretti al di sopra di € 10.000 fino a € 40.000, con la precisazione che il Consiglio d’istituto deve preventivamente adottare una delibera che definisca i criteri ed i limiti di tali affidamenti.

Le istituzioni scolastiche ed educative che ancora non abbiano provveduto sono invitate ad adottare il prima possibile le delibere previste, al fine di adeguare la propria regolamentazione interna alla nuova disciplina. In attesa dell’adozione delle nuove delibere continueranno a trovare applicazione, in via transitoria, i provvedimenti regolatori del Consiglio d’istituto adottati sotto la vigenza del D.I. 44/2001.

Il termine per l’approvazione del programma annuale 2019 da parte del Consiglio d’istituto è stato prorogato al 15 marzo 2019.

Le risorse finanziarie relative ai progetti PON/FSC non ultimati nell’esercizio precedente sono confluite nell’avanzo di amministrazione. Al fine di consentire il loro immediato utilizzo è necessario procedere ad un’operazione di riporto nell’esercizio finanziario 2019.

Ciascuna Istituzione scolastica deve procedere alla corretta codificazione dei progetti in questione, al fine di garantire la rappresentazione omogenea dei fatti contabili ed il regolare andamento della separatezza di gestione da altri finanziamenti fino alla conclusione degli stessi.

La tabella allegata, Allegato1, alla nota MIUR n.4939 del 20.02.19 indica, per ogni progetto PON/FSC non ancora concluso la corrispondenza con la nuova classificazione per aggregati al terzo livello di destinazione da riportare nella scheda illustrativa finanziaria.