“Iniziano ad essere pubblicate le graduatorie di merito dei concorsi ordinari PNRR banditi nel 2023. Purtroppo – commenta il Segretario Generale dello Snals Confsal Elvira Serafini – solo coloro che si collocheranno nel numero dei posti messi a concorso saranno considerati idonei e, cosa ancora più grave, decine di migliaia di candidati all’insegnamento per la scuola secondaria non potranno vedersi riconosciuta nemmeno l’abilitazione”.

“È la prima volta che un concorso ordinario – prosegue  Elvira Serafini – non prevede il riconoscimento dell’abilitazione all’insegnamento e l’inserimento in graduatoria di merito per i candidati che hanno superato tutte le prove previste dai concorsi”.

Per lo Snals Confsal è necessario rimuovere tale ingiustizia

AVVISO
OPERAZIONI DI ASSUNZIONE IN RUOLO PER L’A.S. 2024/2025
ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO DA GRADUATORIE DI MERITO AL FINE
DELLA SCELTA DELLA PROVINCIA– A.S. 2024/2025 –
CONVOCAZIONI FASE 1 -TURNO UNICO

DI SEGUITO L’AVVISO DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE  CON L’ALLEGATO

m_pi.AOODRPU.REGISTRO UFFICIALE(U).0045399.12-08-2024

Allegato A

 

Si comunicano i numeri di ruolo dei ricorsi concorso DS depositati al TAR Lazio:

–              RG 8655 del 2024 –punteggio superiore alla sufficienza (azione 1);

–              RG 8648 del 2024 –  punteggio inferiore alla sufficienza (azione 2).

 

Ad oggi non si conosce la data dell’udienza relativa alla sospensiva.

Si ricorda che  tutte le informazioni inerenti il ricorso saranno disponibili sul sito internet del sindacato all’indirizzo www.snals.it, nell’area Ufficio Legale (RICORSI proposti dall’Ufficio legale SNALS CONFSAL – Riepilogo per l’anno 2024), e sul sito di Giustizia Amministrativa.

 

 

personale ata

In data odierna si svolta al MIM la riunione per l’informativa sindacale sui seguenti punti:

nomine in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2024/25;

modelli incarico di Direzione DSGA;

assunzioni a Tempo Indeterminato personale educativo e IRC.

Per l’Amministrazione erano  presenti il Dott. Volontè e la Dott.ssa Calvosa

Nomine in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2024/25;

In riferimento al primo punto viene illustrato il Decreto relativo alle immissioni in ruolo del personale ATA. Al decreto sono allegate le tabelle di ripartizione a livello Regionale.

In base alla normativa vigente che impone il turnover, sono previste complessivamente n. 10336 assunzioni a Tempo Indeterminato di personale ATA ripartiti  nei diversi ruoli come di seguito indicato:

 

DSGA                                                n. 1.192

Assistenti Amministrativi             n. 2.013

Assistenti Tecnici                            n.   601

Collaboratori Scolastici                 n. 6.516

Addetti Aziende Agrarie               n.       6

Guardarobieri                                 n.       7

Cuochi                                              n.        1

L’amministrazione ha evidenziato :

che con il criterio delle assunzioni sulla base del turnover per il prossimo anno scolastico ci saranno immissioni in ruolo rispetto al precedente anno scolastico.

che assumendo in ruolo n. 1192 DSGA degli attuali facenti Funzione, su un totale di 2.323 sedi vacanti non si risolve il problema di tale figura professionale.

La delegazione Snals-Confsal ha  ribadito con forza che le assunzioni dovrebbero essere fatte sul totale dei posti vacanti e disponibili e  ha chiesto che unitamente al decreto e alle tabelle venga diramata una circolare esplicativa.

Per quanto riguarda le varie bozze di contratto per i DSGA è stato chiesto che venga meglio specificato l’aspetto retributivo spettante agli stessi.

Tabelle nomine in ruolo ATA 24-25

Immissioni in ruolo del personale educativo per l’anno scolastico 2024/25

L’Amministrazione ha poi annunciato l’immissione in ruolo di 43 unità di personale educativo per il prossimo anno scolastico. Questo numero deriva dalla differenza tra 48 pensionamenti e 5 posti in esubero da riassorbire, nonostante il numero complessivo di posti vacanti sia di ben  486. Le assunzioni copriranno solo il turnover. Lo Snals-Confsal insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto che la distribuzione del contingente avvenga sulle province tramite un calcolo proporzionale “secco”. Nel Decreto Ministeriale si consente agli Uffici Scolastici Regionali di assegnare a province diverse i posti non utilizzati per mancanza di aspiranti

La nostra delegazione ha chiesto, al termine dell’incontro, di poter conoscere la dislocazione dei posti dei pensionamenti e di quelli in esubero.

 

Immissioni in ruolo degli insegnanti di religione cattolica per l’anno scolastico 2024/2025

In attesa dell’espletamento dei due concorsi previsti (concorso ordinario e procedura straordinaria), le immissioni in ruolo saranno effettuate mediante scorrimento delle graduatorie generali di merito del concorso riservato 2004.

Le assunzioni a tempo indeterminato saranno corrispondenti al numero delle cessazioni registrate per l’anno scolastico 2024/2025 detratti i posti in esubero (regola generale del turnover).

Il contingente nazionale sarà poi ripartito in contingenti regionali sulla base delle cessazioni di ciascuna regione in misura proporzionale ai posti disponibili in organico per l’a.s. 2024/25.

 

 

In questa  estate rovente per la scuola italiana  , non solo dal punto di vista meteo , in perfetta coerenza con quanto è nel DNA  dello Snals” essere sempre al fianco dei propri iscritti” la sede provinciale e le sedi territoriali sospenderanno la consulenza in presenza  SOLTANTO dal 13 agosto e la riprenderanno dal 19 agosto .

Buon ferragosto a tutta la grande famiglia Snals

Vito Masciale

 

 

“Se queste sono le regole per ridisegnare la rete regionale delle scuola, lo Snals Puglia non ci sta. Oggi la Giunta, approvando le Linee di indirizzo per il dimensionamento 2025/26, ha dato il via alla prossima battaglia sindacale d’autunno per la sopravvivenza della scuola pubblica di qualità e nel rispetto del dettato costituzionale.” Lo Snals Puglia è pronto ed ha le idee ben chiare, più volte espresse dal segretario regionale, Vito Masciale, all’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, e ribadite dopo l’ok al documento, già contestato dalle sigle della scuola.

“Basta con tagli e dimensionamenti nel primo ciclo dell’istruzione”: è stata la richiesta esplicita fatta dal sindacalista in occasione dell’ultimo tavolo di confronto, ma “il testo approvato oggi dalla Giunta non è rassicurante da questo punto di vista. Se, infatti, dice che le possibilità di accorpamento cominceranno dalle scuole del secondo ciclo, non esclude affatto di toccare il primo con altri tagli alle autonomie. Le diciotto autonomie che la Puglia perderà nell’anno scolastico 2025/26 devono insistere solo sul secondo ciclo, a meno di proposte provenienti dalle scuole del primo ciclo interessate ad eventuali fusioni. Lo Snals ritiene fondamentale il ruolo dei tavoli tecnici previsti, anche con gli enti locali. I tempi indicati nel documento che oggi ha avuto l’ok dalla Giunta sono abbastanza stretti.” Lo Snals vigilerà e farà da pungolo in tutte le sedi perché il tempo a disposizione sia impegnato fino all’ultimo secondo per cercare le soluzioni migliori per la scuola pugliese,fermo restando che siamo contrari a qualunque forma di dimensionamento.“, conclude il segretario Masciale

Vito Masciale

Comunicato stampa SnalsConfsal

“Ennesima delusione “ sintetizza in due parole il segretario regionale Snals Vito Masciale il pensiero del sindacato dopo la pubblicazione da parte del MIM del numero dei docenti che saranno immessi in ruolo per il prossimo anno scolastico: per la Puglia 2.181 unità su 2.734 posti vacanti e disponibili.” Delusione per i lavoratori ma anche per le famiglie e per gli alunni” continua il segretario” del resto che potessero arrivare numeri di assunzioni inferiori ai posti disponibili era stato già abbastanza chiaro leggendo fra le righe di quello che l’amministrazione aveva dichiarato nell’ultimo incontro con i sindacati. I precari della scuola sono i veri eroi del quotidiano: hanno studiato, sono preparati, amano la scuola che hanno scelto nel loro progetto di vita, alcuni hanno superato concorsi su concorsi, hanno maturato competenze didattiche sul campo eppure dopo anni non hanno certezze sul loro futuro lavorativo intrappolati in una selva di numeri e percentuali legati a limiti di bilancio, graduatorie di vario tipo e scelte politiche. Delusione dei lavoratori e delusione delle famiglie che ogni hanno vedono l’impegno scolastico dei loro figli gravato dal cambio di docente e quindi dalla necessità di riavviare un dialogo didattico. Una scuola di qualità ha bisogno di continuità didattica e di classi con numeri ridotti due concetti su cui lo Snals non transige e su cui tutti gli attori del mondo scuola si dichiarano d’ accordo ma poi chi decide fa scelte che non portano all’abolizione del precariato e delle classi pollaio. Diciamo fin d’ora il nostro grazie a tutti i docenti eroi del quotidiano che anche il prossimo anno scolastico entreranno in aula senza certezza su futuro ma che con professionalità e senso del dovere e rispetto per gli alunni e le loro famiglie faranno fino in fondo il loro dovere.

 

Si è svolto il secondo incontro di contrattazione sull’ipotesi di CCNI FMOF 2024-25 per i criteri di ripartizione alle scuole delle risorse finanziarie del “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa”.

In apertura dell’incontro l’Amministrazione ha ripercorso la consistenza del FMOF per l’a.s. 2024/2025, che è pari a oltre 844 milioni di euro (circa 43 milioni in più rispetto all’anno in corso).

L’Amministrazione ha poi presentato gli aspetti principali di cui dovrà tener conto il nuovo CCNI in considerazione delle novità introdotte dal CCNL 2019-2021 che riguardano:

–    l’indennità di disagio per gli assistenti tecnici delle scuole del primo ciclo che operano su più sedi (tra 350 e 800 euro);

–    il compenso per i collaboratori scolastici con l’incarico specifico di assistenza degli alunni, in particolare dell’infanzia e con disabilità, e per il primo soccorso;

–    l’incremento dell’indennità di direzione parte variabile del DSGA;

–    i criteri di riparto dei recenti finanziamenti (6 milioni di euro) destinati alle scuole rientranti nel programma “Agenda sud”;

–    destinazione delle risorse per la formazione del personale docente di cui all’art.36, comma 7 CCNL/2024 a carico del FMOF;

–    i criteri di distribuzione alle scuole per la valorizzazione della professionalità docente, continuità didattica e servizio in zone a rischio spopolamento, povertà socio economica culturale, dispersione scolastica.

Queste ultime risorse fino all’a.s. 2022/2023 sono state già ripartite tra le istituzioni scolastiche mediante criteri fissati per decreto dal MIM e pertanto sono arrivati alle scuole i nominativi dei beneficiari.   Altrettanto dovrebbe avvenire tramite Decreto l’attribuzione alle scuole per l’a.s. 2023/2024.

Lo Snals-Confsal e le altre OO.SS. si sono dichiarati contrari all’emanazione del Decreto per l’attribuzione alle scuole per l’a.s.2023/2024 in quanto fondi contrattualizzati e pertanto, visto che finora non sono stati distribuiti, potrebbe essere direttamente ricompresi nelle economie da distribuire. Inoltre lo SNALS-Confsal ha proposto di destinare tali fondi maggiormente alla valorizzazione del personale docente che presta servizio in zone a rischio e disagiate.

Per quanto riguarda la formazione dei docenti, la nostra delegazione ha espresso perplessità alla costituzione di un apposito fondo di soli 20 milioni di euro che non è sufficiente a pagare le attività di formazione con quota oraria di 19,25 euro. Con importi esigui stanziati il rischio è il pagamento di una quota forfettaria stabilità in contrattazione di istituto.

Lo Snals-Confsal ha proposto:

1)   la riduzione del finanziamento di cui all’art.78 c.7 lett. g) da euro 30.000.000,00 a 15.000.000,00 e destinare l’importo residuo, vista la mancanza della voce aree a rischio, maggiormente finalizzato per il servizio in zone a rischio spopolamento e dispersione piuttosto che alla continuità didattica per tutti i docenti titolari che non hanno presentato una domanda di mobilità di diritto o di fatto per il periodo considerato;

2)   di destinare i 15.000.000,00 euro risparmiati dallo stanziamento originario dell’art.78 c.7 lett. g) per:

–     12.000.000,00 euro per la formazione del personale docente art. 78 c.7 lett. j) a cui devono essere aggiunti ulteriori stanziamenti derivanti dalla certificazione delle economie, anche da quelle scaturenti dal dimensionamento scolastico, soprattutto in vista non solo di un pagamento forfettario ma anche orario;

–     3.000.000,00 euro per incrementare gli incarichi specifici del personale ATA e in particolare per il personale amministrativo e tecnico incrementando le risorse di cui all’art.78 c.7 lett. d);

3)   un incremento degli stanziamenti di cui all’art. 78 c.7 lett. e), ore eccedenti per la sostituzione di colleghi assenti e un maggior equilibrio tra le scuole secondarie e le scuole dell’infanzia e primaria, visto il disposto dell’art.78 c.8 lett. a). A tal fine occorre rivedere tali stanziamenti;

4)   per l’indennità di direzione-parte variabile di cui all’art.56, comma 1, ultimo periodo del CCNL/2024 condivide lo stanziamento per coprire l’incremento del 10% della parte variabile dell’indennità DSGA, ma non lo ritiene sufficiente perché tale indennità non ha avuto nei precedenti contratti uno stanziamento adeguato. Pertanto propone di aggiungere ulteriori stanziamenti a valere sulle risorse derivanti dalla certificazione delle economie, anche da quelle scaturenti dal dimensionamento scolastico.

Inoltre condivide:

5)   lo stanziamento per gli assistenti tecnici del I ciclo di cui all’art.78 c.7 lett. j) il cui importo dell’indennità di disagio è da destinare al massimo, pari a euro di 800,00;

6)   lo stanziamento per di Euro 3.054.841,00 destinato agli incarichi specifici dei collaboratori scolastici di cui all’art. 54 c.4 CCNL/2024 e propone tra i criteri di distribuzione un maggior stanziamento per gli incarichi correlati all’assolvimento dei compiti legati all’assistenza agli alunni delle scuole del II ciclo.

Alla luce di quanto sopra esposto lo SNALS-Confsal ha evidenziato come occorra per appianare alcune criticità evidenziate far fronte ad un incremento di risorse da destinare al FMOF derivanti dalla certificazione delle economie, anche da quelle scaturenti dal dimensionamento scolastico. Ha invitato l’Amministrazione a concludere l’iter della certificazione delle economie per poterle distribuire alle scuole il più presto possibile con la relativa negoziazione attenzionando la loro destinazione alle voci in sofferenza come sopra evidenziato.

L’Amministrazione ha rappresentato che molte osservazioni delle OO.SS. sono condivisibili ma si è riservata di valutare la portata innovativa sulle voci del FMOF con il CCNI che potranno sicuramente svilupparsi nel corso del prossimo incontro previsto per la fine di agosto.

La nostra delegazione ha rappresentato altresì la criticità che sta emergendo in Sicilia a causa del dimensionamento. Si è riscontrato un esubero a livello regionale di personale DSGA che potrebbe non beneficiare dell’indennità di direzione parte variabile in assenza di una specifica previsione ed ha invitato l’Amministrazione a prevedere un adeguato accantonamento di fondi per questa problematica a carico delle economie.

Al termine dell’incontro, l’Amministrazione ha illustrato il decreto di ripartizione per l’esercizio finanziario 2024 tra le istituzioni scolastiche che hanno plessi nelle piccole isole che sostanzialmente ripercorre gli stessi criteri della precedente attribuzione negli altri anni.

 

 

 

 

 

Il disegno di legge sulla riforma degli istituti tecnici e professionali che istituisce la filiera tecnologica professionale 4+2, voluto dal Ministro Valditara, è Legge. La Camera, con 156 voti favorevoli, 97 contrari e 19 astenuti, ha approvato in via definitiva il disegno di legge. L’approvazione della Legge rappresenta solo il primo passo di un lungo processo. Per rendere effettiva la riforma saranno necessari: due decreti attuativi, da emanare di concerto con altri ministeri e previa intesa in Conferenza unificata, l’entrata in vigore delle disposizioni per l’attuazione entro il 31 dicembre 2024, come previsto dal PNRR e l’allineamento della riforma con il sistema degli ITS Academy.

In cosa consiste la riforma?

Tra le misure che rendono effettiva la riforma c’è l’allineamento della riforma del 4+2 degli istituti tecnici e professionali alla riforma del sistema degli Its Academy (istituti tecnologici superiori).

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Disegno di Legge, previa intesa in Conferenza unificata, un decreto del Mim, di concerto con il Mef, il Mur e il Min Lavoro dovrà definire i criteri di stipula degli accordi, le modalità di adesione alle reti o campus e le relative condizioni di avvio, le modalità di integrazione e di ampliamento dell’offerta formativa stabilite dagli accordi e le relative attività di monitoraggio e valutazione, l’individuazione del numero massimo di istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, istituzioni che erogano percorsi di istruzione tecnica e professionale e istituzioni formative accreditate dalle regioni, rispetto a quelle attive sul territorio regionale, coinvolte nella sperimentazione, fermo restando quanto previsto dalla riforma degli Its (sulla verifica e valutazione finali e certificazione dei percorsi formativi e dei relativi crediti e sui raccordi tra il sistema universitario, gli Its Academy e le istituzioni dell’Afam).

 

La sperimentazione del 4+2

La sperimentazione del 4+2 è stata  avviata a gennaio scorso ,da settembre altre scuole potranno decidere di aderire. Sul 4+2, un ruolo importante lo hanno le regioni che, attraverso gli accordi, possono aderire alla filiera tecnologico-professionale, assicurando la programmazione dei percorsi della filiera, e ne definiscono le modalità realizzative. La riforma dei tecnici e professionali del 4+2,vedrà inoltre l’istituzione presso il Mim di una Struttura tecnica per la promozione della filiera tecnologico-professionale a partire dal 1 gennaio 2024: data che sarà necessariamente successiva all’entrata in vigore della riforma. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della riforma, un decreto del Mim deve istituire presso questa Struttura il Comitato di monitoraggio nazionale per la filiera formativa tecnologico-professionale.

 

Gli aspetti più rilevanti della riforma

L’introduzione del “campus”, una comunità composta da scuole, centri di formazione professionale e Its Academy, incentrata sulla centralità dello studente. La proposta include la collaborazione a tempo determinato con docenti esterni, provenienti dal mondo delle imprese, per colmare lacune di competenze tecniche.

Gli studenti dei percorsi quadriennali  potranno accedere ai percorsi formativi degli ITS Academy e sostenere l’esame di Stato presso l’istituto professionale assegnato, costituendo dunque il modello 4+2.

L’iniziativa ha lo scopo di  adeguare e ampliare l’offerta formativa, promuovendo i passaggi fra percorsi diversi e la certificazione delle competenze acquisite.

Si prevedono anche la promozione di accordi di partenariato per incrementare l’alternanza scuola-lavoro e i contratti di apprendistato, valorizzando le opere soggette a diritto d’autore e proprietà industriale realizzate nei percorsi tecnici e professionali.

I sistemi di formazione regionale possono aderire alla sperimentazione, validata dall’Invalsi per garantire una formazione equiparabile a quella statale. È un’opportunità che estende la possibilità per gli studenti di iscriversi non solo agli ITS, ma anche all’università.

 

Altri punti  fondamentali della riforma

Al fine di attivare delle attività collegate al territorio vengono introdotte delle quote di orario a disposizione della scuola che vanno dal 14,8% per il biennio, al 17,6% per il secondo biennio e 43,75 per il quinto anno. Un utilizzo non obbligatorio, ma facoltativo.

A questo si aggiunge anche la quota dell’autonomia pari al 25% dell’orario con il fine di potenziare gli insegnamenti o di attivarne dei nuovi. Percentuale che per il quinto anno diventa del 30% con lo scopo di attivare, in coerenza con il PECUP, tirocini, stage, percorsi orientativi e rafforzare i collegamenti con il mondo del lavoro anche a livello internazionale.

La riforma prevede anche una rimodulazione degli orari, che saranno  così articolati:

primo biennio: 1221 ore parte generale (sarà ridotta di 99 ore), 891 ore parte di indirizzo (sarà aumentata di 99 ore);

secondo biennio 990 ore (parte generale), 1122 ore (parte di indirizzo);

quinto anno: 990 complessive (462 ore parte generale, 528 ore parte di indirizzo. Con riduzione di 33 ore ciascuna).

Patti educativi 4.0.

Saranno gli accordi che gli istituti tecnici e professionali possono instaurare con ITS, Università, enti di ricerca, di formazione, nonché imprese con lo scopo di condividere il bagaglio di conoscenze e usufruire di laboratori avanzati, nonché di realizzare percorsi PCTO innovativi.

Formazione dei docenti.

Questi potranno effettuare corsi di formazione all’interno delle aziende con le quali le scuole instaureranno rapporti di collaborazione. Una soluzione che porterà a una maggiore interrelazione tra i due mondi e una acquisizione di conoscenze da parte delle istituzioni scolastiche che potranno spendere ai fini del potenziamento dell’offerta formativa maggi0rmente corrispondente al mondo del lavoro.

 

La sperimentazione della nuova filiera 4+2

Il Ministero ha già fatto partire la sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale (4+2), permettendo fino al 10 febbraio l’iscrizione a tali percorsi.

La nuova filiera tecnologico-professionale 4+2 valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’Istruzione tecnica e professionale rendendoli più:

efficaci per sviluppare le competenze chiave necessarie per la vita e per l’ingresso nel mondo del lavoro;

connessi con il mondo del lavoro, con un’attenzione particolare ai nuovi lavori e alle professionalità emergenti;

attrattivi, poiché basati su esperienze pratiche e laboratoriali;

aperti alle opportunità di studio e di lavoro anche all’estero;

collegati in maniera ancor più diretta alle realtà produttive dei territori.

Gli studenti iscritti:

raggiungono con un anno di anticipo il profilo in uscita del quinto anno di corso degli indirizzi di studio come avviene in molti altri Paesi europei;

usufruiscono di opportunità formative direttamente collegate alle imprese e alle nuove professioni grazie all’apporto di lezioni e di attività laboratoriali tenute da esperti provenienti dalle aziende e dal mondo del lavoro;

fanno esperienze dirette e concrete, grazie al potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato formativo;

sviluppano competenze orientate alla specializzazione tecnologica grazie al collegamento organico e strutturato con gli Istituti Tecnici Superiori (ITS Academy);

raggiungono le competenze STEM e linguistiche richieste per l’accesso al mondo del lavoro mediante il rafforzamento delle iniziative di internazionalizzazione.

A quattro anni gli studenti conseguono il diploma con lo stesso valore legale di quello quinquennale e potranno continuare con un percorso di due anni in un ITS Academy oppure iscriversi all’università o lavorare.