Il mio auguro speciale per la grande famiglia Snals per  Capodanno  f.to Vito Masciale

Ti auguro tempo di Elli Michler

Non ti auguro un dono qualsiasi,

ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere,

se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.

 

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,

non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,

ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,

ti auguro tempo perché te ne resti:

tempo per stupirti e tempo per fidarti

e non soltanto per guadarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per guardare le stelle

e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

Vischio, Natura, Indole, Ramo, Parassita

 

Dopo la pubblicazione in GU della legge “  Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy”,  il Ministero dell’istruzione e del merito, in data 28 dicembre 2023, ha diramato una nota per fornire alle Istituzioni scolastiche le indicazioni operative per consentire l’iscrizione alle classi prime del nuovo percorso liceale a partire dal prossimo anno scolastico. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della norma, deve essere emanato un regolamento che definisca il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento secondo criteri generali ampiamente specificati (dallo sviluppo di competenze economiche, giuridiche e imprenditoriali a un impianto decisamente interdisciplinare, vocato all’attenzione all’area scientifica, storica e linguistica, ai processi di internazionalizzazione e a metodologie laboratoriali e di scambio col mondo del lavoro e dell’imprenditoria).

Dal momento della sua istituzionalizzazione, l’opzione economico sociale del percorso del liceo delle scienze umane confluirà nei percorsi liceali del made in Italy.

Poiché la procedura appare complessa per l’attivazione di percorsi di ordinamento (anche solo per l’approvazione del regolamento) e considerata l’imminenza delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico, il disegno di legge prevede che “in via transitoria e nelle more dell’adozione del regolamento, la costituzione delle classi prime del percorso liceale del made in Italy può avvenire su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l’opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane”.

 

 

Punti chiave del provvedimento

Quadro normativo e orario: Il liceo del made in Italy si inserisce nel sistema dei licei come definito dall’articolo 3 del d.P.R. 15 marzo 2010, n. 89. Un regolamento specifico, da definirsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, stabilirà il quadro orario e i risultati di apprendimento, nel rispetto delle Linee guida per le discipline STEM.

Procedura transitoria: In attesa del regolamento, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, le scuole che erogano l’opzione economico-sociale del Liceo delle scienze umane possono richiedere l’attivazione delle classi prime del liceo del made in Italy, previo accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione.

Vincoli finanziari e organici: L’attivazione del nuovo percorso liceale dovrà avvenire senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e nel limite delle risorse umane, finanziarie e strumentali esistenti.

Richiesta di attivazione: Le scuole interessate devono presentare la loro richiesta di attivazione del liceo del made in Italy entro il 15 gennaio 2024 sia alla Regione che all’Ufficio Scolastico Regionale.

Comunicazione dei codici meccanografici: Gli Uffici Scolastici Regionali dovranno comunicare alla DGSIS l’elenco dei codici meccanografici delle scuole autorizzate ad attivare il nuovo indirizzo entro e non oltre il 20 gennaio 2024.

Iscrizioni online: A partire dal 23 gennaio 2024, le famiglie potranno selezionare il liceo “Made in Italy” per le iscrizioni online sulla piattaforma UNICA.

Nella legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale si specifica che in via transitoria e nelle more dell’adozione del regolamento, la costituzione delle classi prime del percorso liceale del made in Italy può avvenire, su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l’opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane, e previo accordo tra l’ufficio scolastico regionale e la regione, sulla base del quadro orario del piano degli studi per il primo biennio, subordinatamente alla disponibilità delle occorrenti risorse umane, strumentali e finanziarie, nel limite di quelle disponibili a legislazione vigente nonché all’assenza di esuberi di personale in una o più classi di concorso e, comunque, senza nuovi o maggiora oneri a carico della finanza pubblica.

 

Le scuole che optano per l’attivazione del liceo “Made in Italy” dovranno rinunciare all’attivazione di un numero corrispondente di classi prime del Liceo delle scienze umane – opzione economico-sociale, mantenendo così l’equilibrio del contingente organico e delle risorse finanziarie.

 

Materie del liceo del made in Italy

Le materie che si studieranno nel liceo del made in Italy sono indicate nell’allegato A della legge e sono :

Nel primo biennio: 132 ore di lingua e letteratura italiana, 99 di storia e geografia, 99 di diritto, 99 di economia politica, 99 di lingua e cultura straniera 1, 99 di matematica (con informatica), 66 di lingua e cultura straniera 2, 66 di scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 di scienze motorie e sportive, 33 di storia dell’arte, 33 di religione cattolica o attività alternative. In totale 891 ore.

 

 

 

 

Il MIM  ha pubblicato l’Avviso che reca le modalità di presentazione delle domande di partecipazione alla procedura riservata di reclutamento per i dirigenti scolastici, alla quale possono candidarsi alcune categorie di partecipanti al concorso ordinario bandito nel 2017, sostenendone almeno la prova scritta, e che al 28 febbraio 2023:

hanno un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta;

hanno superato la prova scritta e orale grazie a un provvedimento giurisdizionale cautelare;

hanno un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.

Il concorso RISERVATO  prevede una prova di accesso, un corso intensivo di formazione e una prova finale. I candidati che sostengono la prova finale sono inseriti in un elenco graduato sulla base del punteggio ottenuto nella prova di accesso al corso intensivo di formazione. Tale elenco graduato è inserito in coda alla graduatoria di merito del concorso bandito con decreto del Direttore generale per il personale scolastico del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 23 novembre 2017, n. 1259.

I posti disponibili sono 392. Il contributo di segreteria è di 350 euro e il costo del corso intensivo è di 1.500 euro.

I candidati devono presentare la loro domanda esclusivamente in modalità telematica. Per accedere alla compilazione, è indispensabile possedere credenziali SPID/CIE/CNS/eIDAS o un’utenza valida per i servizi del Ministero dell’Istruzione. Questa può essere effettuata tramite il sito www.miur.gov.it, selezionando “Istanze OnLine (POLIS)”. Inoltre, è possibile accedere anche attraverso il portale InPA (www.inpa.gov.it). Le domande inviate in altre modalità non saranno considerate.

Le domande possono essere presentate dal 29 dicembre  2023 fino alle 23,59 del trentesimo giorno successivo (27 gennaio 2024).

I candidati, previa ammissione e il versamento di 350 euro, affronteranno  la prova di accesso su:

normativa, gestione scolastica, organizzazione di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato.

Modalità: scritta o orale, a seconda della situazione del candidato.

Valutazione: minimo di 60 punti su 100.

Prova scritta: durata di 120 minuti con 100 quesiti a risposta chiusa, ogni risposta corretta vale 1 punto.

Prova orale: durata minima di 60 minuti, basata su quesiti estratti a sorte.

Dopo il versamento di 1.500 euro, i candidati che raggiungono 60/100 sono ammessi al corso intensivo. Questo mira a potenziare le competenze relative al ruolo di dirigente scolastico.

La prova finale del corso richiede la partecipazione a almeno il 75% delle ore formative. I candidati saranno valutati sulla base di una relazione scritta e un elaborato teorico-pratico. La graduatoria finale si basa sui punteggi ottenuti e i titoli posseduti alla data del 29 dicembre 2017.

ll Ministero fornirà dettagli su date, luoghi e orari con almeno 20 giorni di preavviso. Il corso intensivo sarà gestito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali e possibili partenariati università

I soggetti in graduatoria saranno immessi in ruolo, successivamente agli iscritti nelle precedenti graduatorie concorsuali, fino al 40% dei posti annualmente assegnabili.

 

 

Si è svolto ieri  in modalità mista l’incontro tra   i Rappresentanti del MIM e le OO.SS per fornire l’informativa sugli incarichi temporanei del personale ATA, organico PNRR e Agenda Sud.

L’Amministrazione, rappresentata dai Capi Dipartimento, Dott. Jacopo Greco e Dott.ssa Carmela Palumbo, nonché dal Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR, Dott.ssa Simona Montesarchio

In  apertura  di  seduta  sono  stati  forniti  dall’amministrazione  i  numeri  complessivi  dei  contratti  stipulati  come  risulta al SIDI:    PNRR – Coll. Scolastici n. 4320  Agenda Sud – Coll. Scolastici         n. 1419 Assistenti Amministrativi e Tecnici: Totale 3166 tra PNRR e Agenda Sud

L’Amministrazione ha comunicato che per quanto riguarda i Collaboratori Scolastici, nella legge  di  bilancio  in  fase  di  approvazione,  sono  stati  stanziati  50  milioni  di  euro

che  consentiranno la proroga dei contratti fino al 15 Aprile 2024.

Le istituzioni scolastiche  riceveranno le indicazioni necessarie cui seguirà una ulteriore nota tecnico-operativa per garantire la proroga senza soluzione di continuità dato che la relativa funzionalità SIDI sarà attiva dall’8 gennaio prossimo. La proroga risulta obbligatoria poiché la disposizione utilizza la definizione  “i contratti sono prorogati”. Per le eventuali sostituzioni si applicheranno le procedure già note che vedono il coinvolgimento dell’USR di riferimento.

Fonte delle risorse necessarie per questa proroga di contratti :

Per la prosecuzione dei contratti del personale amministrativo e tecnico, il canale di finanziamento è dato dal Decreto-legge n. 145 del 18 ottobre 2023, convertito dalla Legge n. 191 del 15 dicembre 2023. Secondo l’articolo 20-bis di detto decreto, sono attivabili dal 1° gennaio 2024 nuovi incarichi di personale amministrativo e tecnico soltanto a favore di coloro già destinatari di incarichi temporanei fino al 31 dicembre 2023. Tali incarichi, a differenza di quelli del personale ausiliario, saranno finanziati con le risorse del PNRR nella disponibilità delle istituzioni scolastiche.  Ogni scuola, grazie ad  un simulatore messo a disposizione dal Ministero, potrà:  verificare la capienza dei fondi a ciò destinabili nell’ambito degli investimenti del PNRR di cui beneficia, gestire il relativo contratto e dovrà disporre i pagamenti conseguenti. L’Amministrazione ha garantito  la disponibilità a SIDI di un modello di contratto ad hoc  e ha assicurato il proprio supporto in vista dell’elaborazione dei cedolini.

Per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici invece sarà possibile attivare dei nuovi incarichi temporanei ovviamente in favore di coloro che  erano  già  destinatari  di  un  precedente  contratto.

Nel corso della riunione sono state evidenziate alcune criticità della pur positiva notizia :

I TEMPI : è  inopportuna   una modifica delle regole in questo momento, in quanto il prelievo delle risorse PNRR per prorogare i contratti del personale amministrativo e tecnico – che riguarderà soltanto le linee di investimento 1.4 “Divari territoriali”, 2.1 “Didattica digitale integrata” e 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” – avverrà a progettazione ormai effettuata (investimento 1.4) oppure in stato avanzato (investimenti 2.1 e 3.1). Questa operazione  potrebbe  intaccare le risorse necessarie per garantire la prosecuzione dei contratti in essere ma non toccherebbe  i compensi di altro personale già individuato (quali il dirigente scolastico, il DSGA e altre figure), ipotesi  che potrebbe pregiudicare l’ordinata attuazione del PNRR stesso.

L’aggravio di lavoro delle segreterie delle scuole per gestire i pagamenti a valere sul PNRR del personale incaricato giunge in un momento già pieno di impegni  per fare fronte ai vari interventi attuativi del Piano stesso.

I termini assegnati per tali  operazioni sono molto ristretti e l’esiguità delle risorse rende quasi sicuramente impossibile sostituire il personale amministrativo e tecnico assente.

LA MODALITA’ : sia dalla lettera dell’art. 20-bis del decreto n. 145/2023 (“nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”) sia da quanto riferito in data odierna dall’Amministrazione, non si evince la modalità di calcolo del 10% dei fondi PNRR da destinare a detto scopo. Se si intaccassero i costi cosiddetti indiretti, si metterebbe a rischio la possibilità concreta di remunerare l’impegno del personale in servizio che contribuisce all’organizzazione dei percorsi progettuali ponendo il dirigente di fronte a uno sgradevole dilemma: retribuire il personale interno già individuato oppure garantire la prosecuzione dell’incarico temporaneo a suo tempo attivato?

DUBBI:

non sono  chiari i vincoli applicabili al personale così retribuito, posto quanto affermato dalla circolare RGS n. 4/2022 secondo cui “non è mai ammessa la rendicontazione di quota parte di costi del personale, anche se assunto a tempo determinato, per lo svolgimento di attività ordinarie, né per il rafforzamento delle strutture amministrative, anche se connesse con progettualità finanziate dal PNRR (es. per attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo tipiche delle strutture di governance politico-amministrativa)”

non è   chiaro se il termine dei relativi contratti debba essere il 15 aprile 2024, il 30 giugno di ciascun anno o possa essere, in  caso di capienza di fondi, il 31 agosto

non è chiaro  se l’istituzione scolastica possa decidere di prorogare il contratto per un numero inferiore di ore, data la probabile incapienza delle risorse a disposizione, e col  rischio di contenzioso con il lavoratore

Lo SNALS-CONFSAL ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione nel trovare la soluzione per consentire la proroga di tali contratti ma ha  evidenziato la necessità di un ulteriore sforzo per far sì che tali contratti vengano prorogati    fino al termine dell’anno scolastico 2023/2024.

L’Amministrazione ha assicurato che :

che i contratti dei collaboratori scolastici saranno prorogati senza soluzione di continuità.

Nel caso del profilo tecnico e di quello amministrativo, potranno essere assegnati nuovi incarichi, a partire dal 1° gennaio 2024, solo allo stesso personale che sia stato precedentemente individuato quale destinatario di incarichi temporanei fino al 31 dicembre.  Entro lo stesso  termine, ogni istituzione scolastica dovrebbe operare – col supporto dell’Unità di Missione – una ricognizione delle risorse spendibili a tal fine.  calibrando  durata e impegno orario settimanale del personale  coerentemente  con i principi dell’autonomia scolastica.

 

La Dott.ssa Montesarchio ha precisato, inoltre, che è stata operata una ricognizione informativa  delle risorse disponibili presso le scuole e che esse sono risultate sufficienti per attivare i nuovi incarichi. Una nota dell’Unità di Missione comunicherà a breve, a ciascuna istituzione scolastica, l’ammontare esatto delle risorse disponibili per operare in tal senso.

 

Vito Masciale

 

“Dal punto di vista dello Snals, le variazioni sul dimensionamento introdotti dal MIlleproroghe sono una vittoria di Pirro (e per giunta temporanea).”

È il commento del segretario regionale di Snals/COnfsal Puglia ai contenuti sul dimensionamento scolastico inseriti nella bozza del MIlleproroghe che oggi arriva in Consiglio dei Ministri. L’articolo cinque del Decreto (“Proroga di termini in materia di istruzione e merito) differisce al 5 gennaio 2024 il termine entro il quale le Regioni devono presentare il Piano di dimensionamento scolastico e, per il solo 2024/2025 incrementa del 2,5% il numero delle autonomia attivabili sul territorio rispetto al numero originariamente assegnato dal decreto interministeriale 127/2023.

“In Puglia – spiega Masciale –  le autonomie saranno 583 e non 569 come inizialmente prospettato. Sottolineo che saranno comunque 44 autonomie in meno rispetto all’anno scolastico in corso e non è chiaro se ciò che ci stanno dando in più per il 2024/25 dovrà essere recuperato nel 2025/26. Non possiamo essere felici di questo contentino, visto che il problema è solo rimandato.” “Siamo contrari ai tagli e ai ragionamenti ragionieristici sulla scuola. Ci ritroviamo, invece, puntualmente a dover usare la calcolatrice per stimare perdite di posti di lavoro. Al Governo chiediamo che vengano riviste le regole per la definizione degli organici ATA degli Istituti. Solo così si può contenere il numero dei collaboratori scolastici e amministrativi che verranno meno con il Piano che Regione Puglia si appresta ad approvare senza il consenso della maggior parte dei sindacati della scuola. All’assessore Leo chiediamo di utilizzare tutto il tempo possibile, fino all’ultimo secondo, per rivedere e riequilibrare il progetto di dimensionamento della rete scolastica pugliese.  Nasce già viziato in origine perché grava tutto sul primo ciclo di istruzione.”

Il testo del Milleproroghe non consente nuove assunzioni o trasferimenti in ragione dell’assegnazione temporanea di ulteriori 14 autonomie alla Puglia ma concede ulteriori posizioni di esonero o semi-esonero dall’insegnamento per i docenti che costituiranno un supporto per i dirigenti che hanno scuole in reggenza.

“In base alla nuova configurazione, rimangono in Puglia 12 istituti comprensivi con più di 1.200 alunni. Troppi  perché Snals/Confsal possa dare l’ok al Piano di dimensionamento

 

 

Criticità nel Dimensionamento: Il Governo si Esprime, ma in Puglia la Situazione si Aggrava
Il Governo italiano sta estendendo ulteriormente i termini per il dimensionamento delle scuole in Puglia, riducendo il numero previsto di autonomie dal prossimo anno scolastico da 58 a 44. Anche se questo significa 14 autonomie in meno, ci sarebbero comunque 27 scuole con oltre 1.400 alunni, mantenendo un numero considerevole nonostante la riduzione.
Tuttavia, questo intervento non risolverebbe il problema in 13 scuole, soprattutto nel secondo ciclo d’istruzione. Nonostante le assicurazioni dell’assessorato regionale all’istruzione, sembra che qualcosa non sia andato come previsto.
Una disposizione del testo di proroga in materia di pubbliche amministrazioni permetterebbe alle Regioni, entro il 5 gennaio 2024 e per il solo anno scolastico 2024/2025, di mantenere fino al 2,5% delle sedi di presidenza che sarebbero state chiuse in base alle decisioni prese riguardo al dimensionamento. Tuttavia, queste sedi non sarebbero coinvolte in trasferimenti né in nuove assunzioni.
Questa decisione non sembra essere di grande aiuto per la regione, che ha affrontato fin da agosto un numero considerevole di scuole sovradimensionate, alcune con persino 1800 alunni, tutte nel primo ciclo d’istruzione. La decisione precoce dell’assessorato regionale ha portato a uno stallo, con proroghe, ricorsi e conferenze di servizi inter istituzionali, senza produrre risultati concreti per le scuole in Puglia.

 

Care amiche e cari amici della grande famiglia Snals,

le festività natalizie sono alle porte e con esse saluteremo l’anno che sta per chiudersi e quello che arriverà. Queste feste rappresentano spesso per noi un momento di riflessione, di bilanci, di speranze ed aspettative per un futuro più sereno. Abbiamo alle spalle anni difficili e impegnativi: la pandemia, che fatichiamo a superare, continua nei suoi effetti non solo sotto il profilo sanitario ma anche emotivo, sociale ed economico.

Lo Snals sta cercando di portare avanti gli impegni presi con voi, nonostante il momento congiunturale complicato. Alcuni obiettivi sono di più facile portata, altri richiedono maggior tempo e maggiori risorse, ma il nostro impegno è costante e puntuale.

Buon Natale e felice anno nuovo a voi tutti, soprattutto a chi sta studiando per affrontare i prossimi concorsi, a chi aspetta con trepidazione l’esito finale del dimensionamento scolastico, a chi ha presentato domanda di pensione e aspetta la risposta dell’Inps, a chi spera in una lunga supplenza da gennaio, a chi si cimenterà nei nuovi ruoli di tutor e orientatore.

 

Buone feste e un sincero GRAZIE per averci scelto come sindacato e averne accettato i valori: impegno per il singolo e per la comunità, senza preconcetti di alcun tipo.

VITO MASCIALE

 

 

 

Articolo 10

Rifinanziamento del fondo CCNL per il personale pubblico triennio 2022-2024

 

Per il rinnovo del triennio contrattuale 2022-2024 dei lavoratori dei settori pubblici, oltre all’indennità di vacanza contrattuale attualmente percepita, viene previsto:

 

per il 2024 un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) pari a 6,7 volte il suo valore annuale che è stato già disposto con il DL n.145/2023

ulteriori 3 miliardi di euro per un importo complessivo di 5 MLD di euro a regime, pari a un incremento del 5,78%.

Articolo 63 commi 1, 2, 3 e 4

Agenda Sud

 

Al comma 1 sono prorogati fino al 15 aprile 2024 gli incarichi temporanei del personale ATA, previsti dall’art. 21 commi 4 bis e 4 bis.1 del DL 75/23 convertito in L. 112/2023 fino al 31 dicembre 2023 per:

 

attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno le istituzioni scolastiche hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori,

contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti, nelle istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia individuate nell’ambito del piano “Agenda Sud” sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti.

A tal fine, nel comma 2, sono stanziate risorse pari 50,33 milioni di euro.

 

Al comma 3, al fine di potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud» (avviato nel 2023/24 con il DL 123/2023 art. 10 comma 2), è autorizzata per l’anno scolastico 2024/2025 la spesa di 3.333.000 euro per il 2024 e 10.000.000 euro per il 2025.

 

Nel comma 4 viene autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per proseguire le iniziative e i progetti (avviati con il DL 123/2023 art. 10 comma 3) per ridurre i divari territoriali, contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce, nonché prevenire processi di emarginazione sociale nelle istituzioni scolastiche statali, anche per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI.

 

Sono previste le seguenti azioni e iniziative:

rafforzare le competenze di base degli studenti

promuovere misure di mobilità studentesca per esperienze fuori contesto di origine

promuovere l’apprendimento in una pluralità di contesti attraverso modalità più flessibili dell’organizzazione scolastica e strategie didattiche innovative

promuovere il supporto socio-educativo.

 

Articolo 63, comma 5

Agenda SUD e fondo per i tutor

 

Il comma finanzia le attività di “tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento”. Il fondo, istituito dalla legge 197/2022, con la dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, è incrementato di 42 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Le modalità e i criteri di utilizzo delle risorse sono definiti in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale insieme a ulteriori finanziamenti individuati dal CCNL Istruzione e Ricerca o da altri finanziamenti europei. Si assegna priorità alle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche individuate nell’ambito del piano «Agenda Sud» sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI

 

Articolo 62, comma 7

Acquisto abbonamenti giornali da parte delle istituzioni scolastiche

 

Il comma ribadisce i contenuti dell’art. 1 c. 389 della legge 160/2019 abrogandone i commi 390 e 391. Ciò comporterà il mantenimento della possibilità delle scuole statali e paritarie di ricevere un contributo fino al 90 per cento per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. Il contributo non sarà più riconosciuto né per l’acquisto effettuato dalle scuole né per i singoli studenti che partecipano a programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi.

Ieri pomeriggio si è conclusa con un nulla di fatto l’ennesima riunione fra i rappresentanti dei sindacati scuola e i rappresentanti dell’assessorato all’istruzione della Regione Puglia. Purtroppo l’assessorato che fa capo a  Sebastiano Leo non ha recepito le richieste dei sindacati che hanno espresso i validi motivi del loro dissenso in un comunicato unitario . Di seguito il testo del comunicato :

“DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: SE LA MEDIA REGIONALE PUGLIESE DA OSSERVARE SARA’ DI 961 ALUNNI PER SCUOLA, COME MAI IN REGIONE SI AVRANNO ISTITUTI DA 1.800 ALUNNI E IN COMUNI MEDIO-GRANDI UNA SOLA SCUOLA?”

Talvolta la matematica è un’opinione se lasciata a calcoli ragionieristici, così come si vorrebbe trattare la scuola pugliese. Il Piano taglia dal prossimo anno scolastico in Puglia 58  autonomie,  gravando  quasi  esclusivamente sul  primo  ciclo di  istruzione con  la creazione di mega istituti comprensivi (infanzia, primaria, scuole media) ben al di sopra dei 961 alunni con punte anche di 1.800. Tali numeri causerebbero la perdita di centinaia di posti di lavoro del personale Collaboratore Scolastico, già ridotto ai minimi termini in quanto, le tabelle allegate al decreto interministeriale stabiliscono che superati i 1.200 alunni  nelle  scuole  del  primo  ciclo,  non  si  ha  diritto  all’organico necessario  e corrispondente di personale ATA.

Gravi, inoltre, sarebbero le ripercussioni sul tasso dispersione scolastica, sulla gestione didattica/amministrativa,  sulla  continuità  didattica,  sulla  equilibrata  distribuzione dell’offerta formativa, sulla sicurezza per l’utenza e la qualità dello studio, poiché in alcuni comuni medio-grandi la scuola sarebbe soltanto una mentre nelle zone del basso Salento e del Gargano un dirigente scolastico dovrebbe gestire, in alcuni casi, scuole con plessi distribuiti una decina di Comuni.

Stimiamo che, con il Piano predisposto da Regione Puglia, perderanno posto oltre 300 lavoratori della scuola. Estendere da subito il dimensionamento scolastico al secondo ciclo, come  il tavolo regionale aveva chiesto all’assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro Sebastiano Leo sin dal primo incontro, avrebbe consentito di bilanciare i numeri delle scuole, di attenuare le perdite di organico, salvaguardando i livelli occupazionali dacchè sul secondo ciclo è garantita l’assegnazione di personale ATA fino alle duemila unità. Non ci paiono sufficienti a tal proposito le rassicurazioni fornite dal D.G. dell’USR Puglia  che,  nell’ultimo  incontro  tenuto  ieri,  ha  anticipato  che  i  contingenti  organico complessivi saranno mantenuti allo stesso livello di quest’anno, se il MIM non modificherà comunque le tabelle per l’assegnazione dell’organico di diritto del personale ATA, dato che nella  distribuzione  dell’organico  alle  scuole  si  partirà  da  quelle  stesse  tabelle  che prevedono il limite dei 1200 studenti per il primo ciclo.

Non si comprende il motivo per cui non sia stato chiesto tempestivamente alle province e a  Città  Metropolitana  di  Bari  di  fare  ognuno  la  propria  parte  nello  studio  del dimensionamento del secondo ciclo. Eppure era ben presente a tutti la scadenza imposta da Roma per poter licenziare il Piano. Le sigle hanno da sempre stigmatizzato il concetto stesso  di  dimensionamento,  comportando  questo  ulteriori  e  indebiti  sacrifici  per  il mondo della scuola. Ciò nonostante, hanno aperto un dialogo con Regione per provare a limitare i danni.

Le scriventi ritengono inaccettabile avallare un Piano che taglia posti di lavoro senza che sia stato esperito ogni tentativo possibile per evitarlo e si rendono disponibili fin da ora per un incontro NO STOP finalizzato a trovare insieme le giuste soluzioni evitando di creare istituti con una popolazione scolastica eccessiva.

 

Al fine di assicurare la massima assistenza possibile a tutti gli iscritti per l’invio delle domande di partecipazione ai concorsi PNRR e al concorso per futuri DS

SI COMUNICA

che la segreteria provinciale di Bari e le segreterie territoriali

NON OSSERVERANNO

il tradizionale periodo di chiusura per le vacanze natalizie  ma resteranno al lavoro anche nei giorni 27-28-29 dicembre ’23 e nei giorni 2-3-4-5 gennaio 2024 .

Per accedere alla consulenza è come sempre necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo : info @snalsbari.it .

Fiduciosi di fare cosa gradita agli iscritti si ringrazia per la collaborazione e si inviano auguri di

BUONE FESTE