Oggi a Roma nella prima giornata dei lavori del congresso nazionale Confsal si è proceduto alle votazioni per il rinnovo degli organismi di governo della confederazione sindacale. Terminate le votazioni, eletti nel Consiglio Nazionale Confsal Masciale Vito, Cataldo Rosselli, Vito Lozito.
Il Segretario Regionale Puglia Prof. Vito Masciale riconfermato nella Segreteria Nazionale.

Complimenti ed auguri di buon lavoro da parte di tutta la famiglia Snals

.E’ questo il primo commento del segretario regionale Confsal Vito Masciale riferendosi ai dati pubblicati dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro sulla situazione dell’occupazione in Puglia. Sono felice di questi dati che premiamo soprattutto i lavoratori pugliesi che non hanno mai mollato durante il Covid e hanno continuato a credere nel lavoro con la tenacia propria della gente di questa bellissima nostra terra. Ed ecco i  risultati:

La Puglia dell’occupazione si rivela locomotiva del Sud e traina il vagone Mezzogiorno.  Dai dati viene fuori che dal primo trimestre del 2019 allo stesso periodo del 2023 sono stati creati 1oo mila posti di lavoro (+8,6%).   In sostanza, l’analisi – che sarà illustrata al Festival del Lavoro (in programma il 28 giugno a Bologna) – evidenzia come «a guidare la ripresa occupazionale Italiana, dopo l’emergenza Covid, è stato soprattutto il Mezzogiorno: su 474 mila nuovi lavoratori, più della metà, 262 mila (i155,3% del totale), risiedono nelle Regioni del Meridione. Il tasso di crescita in quest’area è stato, tra í1 2019 e il 2023, del 4,4%, più che doppio rispetto al resto del Paese. La ripresa del Sud è una buona notizia per tutti, visto che circa un terzo della popolazione italiana si concentra in quell’area. Le sue potenzialità sono enormi, sebbene anni di politiche poco lungimiranti abbiano impedito un inserimento lavorativo di lungo periodo . Anche  dal rapporto  della sede pugliese della Banca d’Italia era emersa una performance chiara spinta da settori chiave. «Nel 2022 le attivazioni nette – scrivono gli analisti di Bankitalia nel report sullo stato dell’economia – sono risultate positive in tutti i principali comparti. La dinamica è stata sostenuta soprattutto dai servizi e dalle costruzioni. In particolare, anche per effetto degli interventi governativi per la riqualificazione degli edifici, negli ultimi tre anni nell’edilizia sono stati creati più di 20.000 posti di lavoro alle dipendenze in Puglia, circa il 30 per cento del totale del settore privato non agricolo. Nel primo quadrimestre di quest’anno, in base ai dati disponibili, l’andamento dei posti di lavoro si è confermato moderatamente positivo». Il futuro? «Nei prossimi anni l’occupazione in questo comparto potrebbe beneficiare degli interventi del Pnrr». Il bello “continua il segretario Masciale

nella sua analisi dei dati” è che  protagonisti della ripresa sono soprattutto giovani e senior , il comparto edile prima (verosimilmente, in buona parte grazie agli incentivi fiscali per la ristrutturazione degli edifici), e il turismo nell’ultimo anno (quando, cioè, i contagi sono calati sensibilmente). L’incremento delle opportunità ha riguardato indistintamente uomini e donne, avvantaggiando sia i giovani sia gli adulti (+4,3%).  nella fascia 15-34 anni si sono registrati 70.000 addetti in più (+5,5%), a beneficio, però, della sola componente maschile, e assai più intensa è stata l’ascesa per i lavoratori fra i 55 ed i 64 anni (14,8%)». Le ragioni risiedono «nella contrazione occupazionale delle fasce anagrafiche centrali e nel loro calo demografico (-11,7%), che ha dirottato le imprese verso l’offerta più disponibile

Un dato questo in continuità rispetto alla particolare resilienza evidenziata dalla Puglia anche durante il periodo pandemico e registrata da diversi istituti di ricerca. «Questi dati  sono il frutto di un lavoro sinergico tra Regione Puglia, imprese e sindacati. L’accordo delle misure Covid del 2020, realizzato con una concertazione tra Regione e parti sociali, in cui furono messi in campo strumenti straordinari  per combattere la crisi economica è stata la migliore manovra economica italiana. Una iniezione di ottimismo, dunque, nell’auspicio che il Pnrr, una volta applicato e diventato realtà, permetta al Sud di fare il definitivo salto di qualità.   Adesso sarà importante utilizzare al massimo Pnrr e fondi di coesione perché potrebbero veramente rappresentare il salto di qualità per il Mezzogiorno: molto dipende anche dalle Regioni e dalle capacità che avranno di spendere in tempi rapidi». Un miliardo di euro di risorse regionali  hanno generato jn Puglia 5 miliardi di investimenti é stata la ricetta giusta per frenare la crisi.

Ma Il Sommerso purtroppo  dilaga ancora : Altri 44 casi la guardia di  Finanza ha individuato in provincia di Taranto, 44 lavoratori in nero o irregolari, e sono in corso approfondimenti su altre 13 posizioni lavorative. Le violazioni riscontrate hanno interessato varie attività, tra cui call center, autofficine e concessionarie di autoveicoli.  I datori di lavoro multati e in due casi è stato richiesto la stop all’attività. C’è ancora molto da fare “ conclude il segretario Masciale “ bene i  posti di lavoro in più  quindi ma con un trend che nel prossimi mesi dovrà essere  reso stabile ma oggi sorridiamo alle belle notizie .

🗣️⭕AVVISO A TUTTI GLI ISCRITTI⭕🗣️
Cari amici, si ricorda ai docenti della scuola dell’infanzia con contratto al 31.05.2023 che la domanda Naspi va inoltrata entro 08.06.2023

Per prenotare un appuntamento inviare una mail a c.seccia@snalsbari.it indicando nome, cognome, data di nascita e numero di telefono, verrete ricontattati non appena possibile.

Nella prima parte dell’allegato trovate i documenti da inviare via mail a c.seccia@snalsbari.it, nella seconda parte dell’allegato occorre rispondere alle domandine ed inoltrare lo stesso via mail

DOCUMENTI NECESSARI PER L’INOLTRO DELLA DOMANDA DI
DISOCCUPAZIONE ALL’INPS:
• DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
• TESSERA SANITARIA
• TUTTI I CEDOLINI (BUSTE PAGA)
• TUTTI I CONTRATTI ANNO SCOLASTICO 2022/2023 (OD IN
ALTERNATIVA TUTTI CONTRATTI PER I QUALI NON E’ MAI STATA
CHIESTA LA DISOCCUPAZIONE)
• INDICARE SEDE DI RESIDENZA SE DIVERSA DA QUELLA INDICATA NEL
DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
• CODICE IBAN INTESTATO O COINTESTATO CON IL RICHIEDENTE
DICHIARAZIONI AGGIUNTIVE:
• Qualifica professionale:
• Data cessazione ultimo rapporto di lavoro:
• n. di telefono ed indirizzo e-mail:
• Ha percepito indennità di mancato preavviso?
• Ha svolto periodi di lavoro all’estero?
• E’ titolare di assegno di invalidità?
• E’ stato licenziato per superamento del periodo di comporto di malattia?
• E’ stato licenziato?
• E’ scaduto il contratto?
• E’ in malattia/ricoverato?
• E’ titolare di pensione concessa da ente diverso da INPS? Se si indicare ente
• Ha diritto ad assegno nucleo familiare? Se si compilare modello INPS SR32
• Svolge attività di lavoro autonomo?
• Svolge attività lavorativa in forma parasubordinata?
• Svolge altra attività lavorativa subordinata?
• Svolge attività di lavoro occasionale accessorio?
• E’ socio di una società di persone S.a.s o di capitali S.p.A.?
• E’ iscritto ad un Albo professionale o Cassa professionale?
• E’ titolare di partita IVA o codice REA presso il Registro delle Imprese di una Camera di
Commercio?
***Tutti i documenti richiesti devono essere in corso di validità ed in copia fronte retro. Se si
svolgono altri tipi di attività lavorativa occorre dichiarazione dei redditi e data inizio attività

 

Il  consigliere regionale  Saverio Tammacco intervenuto in rappresentanza del governatore della Puglia Michele  Emiliano :  L’autonomia differenziata è  in questo periodo l’ argomento che gode della massima attenzione da parte del governatore e degli organi di governo. E’ in corso un approfondimento sulla proposta Calderoli e sui pericoli che la sua attuazione rappresenterebbe per il paese .

Il consigliere comunale  Bronzini intervenuto   in rappresentanza del sindaco  della città metropolitana Antonio De caro  : ha evidenziato come già ora i comuni abbaio difficoltà di risorse per la scuola e l’autonomia differenziata peggiorerebbe sicuramente la situazione. Il comune di Bari sta per investire 30 milioni per la scuola ma derivano dalla sua sana gestione.

Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, Giuseppe Silipo ha  sottolineando la centralità della scuola tra tutti gli altri servizi pubblici .  “Può succedere qualunque cosa, ma noi il primo settembre dobbiamo entrare in classe. I-l ruolo dell’ufficio scolastico regionale è un ruolo meramente amministrativo ma è senza dubbio l’organo dell’amministrazione più vicino alle esigenze del territorio.

Gli interventi :

IL SEGRETARIO GENERALE SNALS CONFSAL SERAFINI: PER IL NOSTRO SINDACATO LA SCUOLA DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI. Da un punto di vista amministrativo e, soprattutto, da un punto di vista sindacale, vediamo l’autonomia differenziata come un grande pericolo per la scuola pubblica.”

Il prof. Gozzini, storico dell’Università di Siena, ha parlato dell’autonomia differenziata come di una secessione dei ricchi “La scuola – ha spiegato il docente – deve essere strumento di pluralismo e democrazia, deve servire a riaccendere la speranza.” Analizzando la quota di spesa pubblica destinata all’istruzione negli ultimi cento anni, ha poi denunciato la lentezza del mondo della politica ad assumere la scuola come priorità. Dopo il periodo d’oro degli anni Sessanta in cui la scuola è divenuta strumento di ascesa sociale, è iniziato un declino che  ha portato alla situazione attuale e che ha visto  gli investimenti pubblici nel settore diminuire  vertiginosamente .

La prof.ssa Marina Calamo Specchia  , professoressa ordinaria di Diritto Pubblico  Comparato e di Giustizia costituzionale comparata nell’Università degli  Studi di Bari Aldo Moro ha illustrato l’impianto costituzionale della  scuola, anche in relazione all’interpretazione della Corte  costituzionale, e si è  soffermata sulle criticità connesse alla riforma del  regionalismo differenziato, in particolare sulla costituzionalità del  trasferimento delle competenze in materia scolastica.   “La proposta di legge Calderoli rischia di essere dichiarata incostituzionale ancor prima di essere approvata . Secondo la Costituzione, la scuola è aperta a tutti e deve costruire una società equa. – ha detto la docente – Il problema è che la politica spesso non sa nemmeno cosa sia la Costituzione.”

 

“Consegna tutti i poteri nelle mani di un piccolo gruppo di persone.”, ha denunciato Gianfranco Viesti nel suo intervento, parlando poi di irresponsabilità politica del progetto di riforma Calderoli. Secondo l’economista pugliese, “nessun ragionevole Parlamento dovrebbe concedere alle Regioni la possibilità di richiedere alcune competenze nel lungo elenco previsto dal ddl. Ne verrebbe fuori un Paese ridicolo, dove i ministeri avrebbero solo stracci di competenze.”

La dottoressa Anna Cammalleri consigliere del presidente emiliano per la scuola e già dirigente dell’ufficio scolastio regionale della Puglia assente per motivi familiari ha comunque voluto esserci inviando un testo in cui ha ribadito la centralità di quanto previsto dalla Carta Costituzionale in materia di istruzione .

Care amiche e cari amici prima di salutarci alcune brevissime considerazioni: con l’aiuto dei relatori e degli interventi degli ospiti che ancora una volta ringrazio abbiamo avuto ancor di più chiaro quanto e perché  l’unità della scuola italiana potrebbe essere gravemente compromessa senza l’applicazione ed il rispetto di tutte quelle tutele che i padri e le madri della Costituzione hanno voluto inserire nella nostra Carta perché restasse tale: uguale nella sostanza per tutti i cittadini italiani  con lo Stato che si fa carico di rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono fra l’istruzione e i cittadini.

La scuola italiana ha problemi seri come ad es.  la denatalità e la dispersione e ci auguriamo per l’amore verso la scuola che non si vada ad aggiungerne un altro lacerante con l’autonomia differenziata. Quello che saremo domani, lo costruiamo oggi.  Il futuro che desideriamo comincia adesso.

Tuttavia, l’accelerazione impressa alle trasformazioni è così violenta che non facciamo a tempo a impratichirci di qualcosa che ecco apparire nuovi scenari, pronti a farci gettare alle ortiche gran parte delle nozioni imparate fino a quel momento.

Tenere ferma la conoscenza in un mondo dove tutto cambia alla velocità della luce, sarebbe come fissare la stampante inceppata sperando che riprenda a funzionare da sola.

Solo lo studio continuo può farci vedere dove siamo e quanto bisogno abbiamo di tenere costantemente in movimento la nostra mente.

 

Per questa ragione, la formazione continua è quella cosa che mette in primo piano la motivazione. Contro di questa ci sono insormontabili due tipi di ostacoli: l’abitudine e la paura.

Le abitudini che costituiscono la maggior parte dei nostri pensieri e delle nostre azioni e la paura che non ha niente a che fare con la realtà, ma è sempre una costruzione mentale che molto spesso ci mette nella condizione di non agire.

Non esistono cose facili e cose difficili, ma solo cose che sappiamo fare, perché abbiamo imparato a farle, e cose che non sappiamo fare, ma che possiamo imparare a farle. Non si può parlare di futuro del proprio popolo senza parlare di formazione. Chiunque controlli la formazione dei nostri ragazzi controlla il futuro.

 

Henry Ford diceva: “La competitività di un Paese non inizia nelle fabbriche o nei laboratori di ricerca, ma nelle scuole”.

La scuola italiana ha problemi seri e ha bisogno di gente seria e preparata per affrontarli e risolverli, gente seria a cui lo SNALS vuol essere a fianco nella preparazione, perciò, il nostro impegno in questo campo non finisce qui non finisce oggi ma continuerà; quindi, vi saluto con un arrivederci, a presto, e, con un ultima riflessione della poetessa Maya Angelou: “Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire” ed io mi auguro che oggi qui tutti insieme vi siate sentiti bene .

 

Grazie a tutti e felice rientro.

Ho pensato a lungo a quali concetti condividere con voi oggi e alla fine ho deciso: mi sono detto che un convegno dove poter avere insieme tanti amici e tante amiche tesserati snals non capita tutti i giorni.

Per me è una occasione unica per poter dire a tanti di voi: grazie per come svolgete il lavoro all’interno della scuola. Senza alunni, è vero, non si riempiono le aule ma senza docenti e personale ATA non si educano e non si formano gli alunni. L’immagine di noi lavoratori della scuola che ci viene dall’esterno è quella di lavoratori stanchi demotivati sempre sull’orlo di una crisi di nervi, sempre pronti a lavorare meno e a pretendere di essere pagati di più. Non fatevi condizionare, non vi arrendete, voi non siete così. Siete i lavoratori che ogni santo giorno si innamorano del loro lavoro e amano la scuola. Voi siete quelli che quando si presenta la possibilità di fare domanda di trasferimento per avere una sede di lavoro più comoda si siedono davanti alla scrivania del consulente del sindacato con tanti scrupoli e dubbi perché pensano ai ragazzi che dovranno lasciare, a quei ragazzi ribelli distratti poco studiosi che forse conoscono meglio dei loro genitori. Voi siete quelli che quando decidono di andare in pensione anticipata sono assaliti da mille dubbi perché l’anno prossimo i bambini devono fare gli esami e stanno con voi da 5 anni e vi sembra di tradirli.

Amiamo la scuola di un sentimento forte e duraturo che ci unisce a questa istituzione: l’amore vero, dicono gli esperti in materia, è quello che ti fa mettere il bene dell’altro davanti al tuo. E come non chiamare amore per la scuola quello che ci fa accettare ruoli, compiti, responsabilità non previste dal contratto di lavoro purché la scuola funzioni, come non chiamare amore per la scuola il partecipare a collegi dei docenti che vanno oltre gli orari programmati e gli scrutini infiniti per decidere quando fermare un alunno/alunna.

E pensiamo al personale ATA che fa ore di straordinario che probabilmente non hanno copertura finanziaria e con il monte ore di 40 per i docenti che viene quasi sempre superato e quasi mai remunerato. Come non chiamare amore per la scuola se una insegnante di sostegno si prende la responsabilità di portare in viaggio d’istruzione una intera classe pur di non deludere il suo alunno speciale che altrimenti resterebbe a casa? e voglio fermarmi qui con  gli esempi ma  non voglio dimenticare, anzi voglio celebrare voi tutti fra gli eroi della pandemia quando da un momento all’altro siete stati coinvolti, soprattutto docenti e assistenti tecnici, nel realizzare la DAD e lo avete fatto pur fra mille difficoltà perché la scuola doveva funzionare e non si arrendeva neanche davanti al Covid 19.

Adesso vado dritto al punto. Perché siamo qui e cosa ci ha portato a voler organizzare un convegno.  Sicuramente per poter aver il piacere di salutare tutti quanti voi che siete l’essenza stessa del sindacato.

Veniamo al titolo “La scuola è uguale per tutti?”, la domanda a cui abbiamo voluto dare tre tipi di risposte non perché non abbiamo le idee chiare in proposito ma perché ancora una volta, come è stile dello snals, vogliamo affrontare un dialogo ed un confronto diretto e sereno che non può e non vuole  ignorare punti di vista diversi dal nostro  e per le varie sfaccettatura di una domanda breve  che appare semplice e facile ma che contiene una parola bellissima, “uguale”, cioè una parola che rimanda ad un ideale alto ma che può anche essere  pericolosa come un cavallo di troia.

Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata rappresenta “un adempimento doveroso, non più rinviabile”, che potrà essere efficace solo “realizzando le misure di contrasto ai divari che la Costituzione e le norme prevedono e che finora sono rimaste lettera morta. Il concetto di una distinzione delle realtà territoriali deve essere volta a rafforzare l’unione dell’Italia.

Tuttavia, tarda a formarsi un’estesa opinione che con adeguate motivazioni metta in luce i problemi gravi che questo tipo di autonomia può causare, innanzitutto per l’unità dei diversi territori, ma anche per i profili finanziari.

Ma ciò richiede che si passi dall’area della critica alla proposta costruttiva: “si possono differenziare i poteri assegnati alle regioni ma non i diritti dei cittadini in base ai territori in cui risiedono”.

Ed eccoci oggi qua

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha ricordato come l’assunzione dei docenti nelle scuole e l’organizzazione scolastica siano competenze proprie del governo centrale non trasferibili alle Regioni, secondo l’articolo 117 della Costituzione.

Sulla scuola, la puntualizzazione è importante perché è da lì che può cominciare, per scelte avventate, ad affievolirsi la coesione nazionale

Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata, così com’è, non risponde alle linee guida del Piano di ripresa e resilienza anzi, da una lettura del documento si ha l’impressione che regionalismo differenziato, disegnato dalla legge quadro, lasci le cose così come stanno, non aiutando nella riduzione del divario tra Nord e Sud del Paese.

Su un punto siamo tutti d’accordo: non si tratta di fare una battaglia ideologica Nord contro Sud. Sono in gioco i criteri sostenibili e solidaristici fissati dalla Costituzione. Ecco, il mio augurio è che dopo questo convegno ognuno di voi possa avere una propria autentica opinione sull’argomento e domani tornando a scuola possa essere IDEA per un nuovo confronto.

Grazie per l’attenzione.

 

Cari Colleghi,

voglio  ringraziarVi uno ad uno per la straordinaria riuscita dell’evento da noi organizzato oggi 15 maggio presso l’hotel Oriente .

L’affluenza è stata eccellente , così come la partecipazione  ai lavori: tutti  vi siete mostrati  visibilmente interessati agli argomenti affrontati è questa è la più grande soddisfazione.

Sono  inoltre rimasto piacevolmente colpito  da tutti quelli che al termine del convegno  si sono trattenuti a commentare i contenuti delle varie relazioni  e che hanno contribuito a tenere vivo il dibattito apportando suggerimenti concreti di cui faremo tesoro nella nostra azione sindacale  .

Auspico   che a questo avvenimento ne possano seguire altri della stessa portata.

La formazione   degli iscritti allo Snals  e il confronto sui temi principali che riguardano la scuola   continueranno  ad essere il motore principale del nostro servizio.

Firmato

Vito Masciale

 

Ci siamo quasi

Fatta l’iscrizione al convegno?

Deciso a quale titolo assentarsi lunedi da scuola ?( formazione o attività sindacale )

Mandata mail alla segreteria provinciale se già utilizzati i permessi sindacali e

i giorni di formazione serve autorizzazione del segretario per partecipare

al convegno ?

Preso nota della nuova sede del convegno ?

Allora non resta che ripassare il programma

CONVEGNO 15 MAGGIO 2023

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IL CONTO ALLA ROVESCIA CONTINUA

Avete preso nota della nuova sede del convegno?

SALA MEETING HOTEL ORIENTE C.so Cavour 32 -Bari

 

 

Si comunica che causa problemi logistici indipendenti dalla volontà dello Snals cambia la sede del convegno “La scuola è uguale per tutti ? Si….forse……..anzi no  “del 15 maggio 2023:  si svolgerà presso la sala meeting  dell’ hotel Oriente in Bari corso Cavour 32. Il programma resta invariato. Le procedure di iscrizione restano immutate e tutti coloro che si sono già iscritti NON  devono ricompilare il modulo. Ci scusiamo per questa variazione e vi aspettiamo numerosi . Grazie