Non è più tempo  solo di allarmismi ed indignazioni,non è più tempo di rattoppi che alterano la realtà o di orizzonti limitati  . Esordisce così il segretario regionale Snals Vito Masciale riferendosi ai numeri che hanno fatto notizia nei giorni scorsi sul decremento degli alunni in Puglia. E prosegue: Questi numeri mi preoccupano ovviamente molto anzi moltissimo ma non mi sorprendono. Mi preoccupano come cittadino e come rappresentante del mondo scuola . Come cittadino perché a livello nazionale, sono decenni ormai che l’Istat ci comunica puntualmente un calo delle nascite ma di concreto cosa è stato fatto per invertire la rotta?  È di qualche giorno fa, l’ultima  previsione dell’Istat sul futuro demografico del Paese:  dai 59,2 milioni di cittadini del 2021, secondo le stime saremo 57,9 milioni nel 2030, per scendere a 54,2 milioni nel 2050 e non voglio andare oltre nel tempo.. Tutto questo avrà conseguenze non solo per la scuola ma avrà un effetto domino sul paese : decrescita dell’economia con il crollo del pil, welfare in crisi con minor protezioni per i più fragili , entro il 2041   una famiglia  su cinque non  avrà figli , una popolazione sempre più anziana e sempre meno lavoratori  rappresenterà un problema serio per il nostra sistema sanitario nazionale  un vanto  oggi a livello internazionale per gratuità e universalismo – ma  che si sostiene attraverso i cittadini che pagano le tasse in proporzione al proprio reddito e con il pagamento dei ticket relativi alle prestazioni sanitarie da parte di chi non ha diritto all’esenzione. Se diminuiscono i lavoratori ,se non riparte la natalità, ci saranno meno persone che lavorano e, quindi, ci saranno meno persone che pagheranno le tasse, come  riusciremo a rendere sostenibile il meccanismo? Crollerà il valore delle  case  perché se non nascono più bambini le città si spopolano e avendo il mercato immobiliare  a disposizione una quantità maggiore di immobili, perderanno  il loro valore. C’è poi  la questione dello spopolamento di alcune aree del Paese. Se le città continueranno a essere in media densamente popolate, la denatalità in Italia secondo l’Istat colpirà soprattutto le aree rurale e il Mezzogiorno, dove già  da decenni si verifica un forte esodo a favore del più produttivo Nord. Entro 10 anni andrà incontro a un calo demografico l’80 per cento dei Comuni per la bassa fecondità, ma anche per  livelli migratori sfavorevoli per alcune realtà territoriali,  per l’estero e per l’interno. E per i 1.060 Comuni che ricadono nelle aree interne, quelle montane e comunque lontane dal mare che si contraddistinguono per la distanza fisica dall’offerta di servizi essenziali, secondo l’Istat la condizione demografica sarà ancor più sfavorevole, con una riduzione della popolazione pari al 9,1 per cento, che sale al 10,4 considerando il solo Mezzogiorno.

Il calo di popolazione generale  dipende   anche da una diminuzione costante di migranti e stranieri che scelgono di vivere nel nostro paese.  Oggi il fenomeno migratorio in entrata in Italia è visto prevalentemente come un problema di politica interna e di sicurezza nazionale . In realtà, ad oggi, dal punto di vista economico il lavoro dei cittadini stranieri in Italia vale 134 miliardi e incide per il 9 per cento sul prodotto interno lordo, secondo il Rapporto annuale 2021 sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa. E se il trend della natalità italiana dovesse veramente confermare le attese, l’apporto degli stranieri (a prescindere da modalità di arrivo e provenienza) diventerà sempre più importante. Urge una seria svolta politica per la natalità  per fronteggiare e vincere questo inverno demografico investendo risorse sui giovani creando opportunità di lavoro che permettano loro di poter fare programmi per il proprio futuro contemplando anche il progetto di metter su famiglia e fare figli sapendo di poter contare sul supporto dello stato sia intermini di servizi che di benefici economici. Servono politiche familiari sul modello francese e tedesco.

Ma il segretario Masciale non si limita ad una analisi puntuale e circostanziata sulle conseguenze della denatalità e lancia la proposta  dello Snals per il futuro della scuola di Puglia.

Come uomo di scuola sono preoccupato perché le sorti della scuola sono strettamente intrecciate con quelle del paese.  Senza scuola ,istruzione formazione non c’è futuro per il paese . Il numero di alunni è in calo e continuerà ad esserlo nei prossimi anni finchè non ci sarà una ripresa significativa della natalità che dopo 5 /6 anni approderà in classe. Intanto che si fa? Si deve provare a resistere e a migliorare l’esistente . Come ? Con varie azioni collegate fra loro.in maniera sinergica .Quando si parla di scuola vogliamo tutti una scuola di qualità :bene si può fare senza stravolgerla.  Entro nel dettaglio: quest’anno l’organico rimarrà invariato ma sarebbe sufficiente diminuire il numero minimo di alunni per classe eliminando le così dette classi pollaio(una richiesta  ultradecennali dei sindacati finora inascoltati dai vari ministri ) e sarebbero tante le conseguenze positive di qualità:  assicureremmo i posti di lavoro, renderemmo il lavoro di insegnante /docente meno usurante , daremmo agli alunni più tempo ed attenzioni e tutto questo migliorerebbe il clima nelle scuole e forse gli episodi di scontro e di violenza diminuirebbero . I docenti potrebbero curare davvero una preparazione personalizzata per i loro alunni che a volte con i loro comportamenti inconsulti e inappropriati ad un abbiente scolastico non fanno altro che lanciare in realtà una  richiesta di  attenzione e di aiuto. Meno alunni in aula più facilità di dialogo, di rapporto, di creazione di comunità, più facilità nell’individuare problemi difficoltà e disagi fra gli alunni e nel dialogo con le famiglie.

Un altro dato è l’aumento gli alunni che necessitano di un docente di sostegno che non va letto come la nascita di un maggior numero di bambini con problematiche diverse ma bensì  uno sviluppo delle neuroscienze che con le loro ricerche hanno permesso di individuare e far tutelare tutta una serie di specificità comportamentali e logico cognitive degli alunni mettendo così la scuola nelle condizioni di rendere anche per loro il diritto all’istruzione e ad una vita sociale ben inserita e pienamente attiva.. Con la normativa per gli alunni Bes tanti alunni e tante alunne hanno modo di essere aiutati a diventare cittadini attivi. Investiamo quindi risorse per incrementare i docenti specializzati anche al fine di poter dare a questi ragazzi il giusto sostegno e non una manciata di ore che servono ma non risolvono.

Evitiamo di perdere gli alunni che abbiamo ! il tasso di dispersione scolastica è al 17%!

La dispersione deriva da molteplici fattori:la “situazione socio-economica della persona, il sostrato formativo della famiglia, i fattori di attrazione del mercato del lavoro, il rapporto con la scuola e i con i programmi educativi offerti, le caratteristiche individuali e caratteriali della persona”e anche dal numero eccessivo di alunni che non consente di seguirli veramente individualmente uno per uno.

Sono in arrivo risorse del PNRR per la dispersione scolastica in attuazione della linea di investimento
1.4, finanziata dall’Unione Europea – Next Generation EU  in PUGLIA arriveranno 43.131.439,89 €.

Un altro strumento a disposizione delle scuole dal prossimo anno se saranno rispettati i tempi previsti saranno i docenti tutor ed orientatori .E’ partito il conto alla rovescia per la pubblicazione del decreto che crea le figure del docente tutor e orientatore. Se i tempi saranno rispettati, entro aprile si potrà partire con i corsi di formazione programmati da Indire per i candidati tutor. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) ha recentemente approvato il decreto e la circolare che istituiscono la figura del docente tutor orientatore. Il nuovo ruolo è stato creato per sostenere gli studenti e le famiglie nella scelta consapevole del percorso scolastico, contribuendo alla riduzione della dispersione scolastica. Il decreto è il punto di partenza per l’attuazione di alcune novità delle Linee guida sull’orientamento scolastico. Attualmente, la figura del tutor è prevista solo per l’ultimo triennio delle scuole superiori, ma i vertici ministeriali ribadiscono che si tratta di una prima applicazione della riforma, che conta su 40.000 nuove figure e che sarà implementata negli anni successivi.

Ma tutto questo potrà incidere sul futuro della scuola solo se si rinnoverà l’alleanza scuola famiglia e perché questa alleanza si rinnovi io pensi che anche noi sindacati dobbiamo fare la nostra parte  perciò per quanto riguarda lo Snals in Puglia da questo momento  io invito  al dialogo e al confronto  le associazioni dei genitori e delle famiglie per dare vita ad una alleanza paritaria e  costruttiva per il futuro della scuola e del paese e per fare squadra con loro oltre che con le altre compagini sindacali.La scuola da sola può fare tanto ma non tutto le famiglie idem. L’istituto della famiglia che vivono oggi tanti bambini e ragazzi non è sempre un’isola felice. Le famiglie vivono problemi vari : mancanza di lavoro, di salute, di tempo, di dialogo con una generazione sicuramente complessa. Spero possa partire da questa alleanza in  Puglia una prassi operativa che si diffonda in altri territori. che  .Sono sicuro che da tale alleanza la scuola in generale e ogni singola istituzione scolastica non potrebbe che trarre giovamento e l’azione comune nei confronti del Ministero potrebbe portare a risultati piu concreti in termini di cambiamenti perché rappresenterebbe le esigenze dei principali protagonisti della scuola; gli alunni e i lavoratori.  E’ questo che intendevo quando parlavo di nuovi orizzonti conclude il segretario Masciale .

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Si comunica che  gli uffici Snals di Bari e delle sedi territoriali della provincia di Bari  saranno chiusi  dal 6  all’11  aprile  2023  .

Le attività riprenderanno mercoledì  12 aprile  dalle 15.30.

Per urgenze si invita ad inviare una mail all’indirizzo: info@snalsbari.it.

Sarà dato pronto riscontro.

Grazie per la collaborazione e auguri di una Pasqua serena  per tutti

 

 

Dopo  il sit-in davanti alla sede della Regione Puglia di venerdì 17 marzo  la battaglia dei sindacati per risolvere positivamente la posizione dei formatori non si ferma .Domani lunedì 20 marzo è previsto un altro incontro con i sindacati, ma facciamo il punto della questione con il segretario regionale della Confsal prof. Vito Masciale. La taskforce della Regione ha comunicato lo stanziamento da parte della giunta di 300.000 euro a favore dei formatori degli enti storici come Epcpep e Ageform che hanno lavorato  proprio per formare personale regionale. “E’ vero “chiarisce il prof. Masc iale “ ma tale cifra coprirebbe le spettanze dei formatori fino a giugno e servirebbe per accompagnare al momento della pensione i più anziani dei lavoratori e alla cassa integrazione gli altri che hanno molte  ferie da smaltire  e può essere considerato un segno di buona volontà da parte dell’ente ma non è la soluzione definitiva che auspicano i sindacati  e i lavoratori  coinvolti .” “ La questione  dei formatori degli enti storici di formazione  “  afferma il segretario regionale Confsal  Vito Masciale “ è stata ignorata da parte della Regione e dell’ARPAL. Ne sono prova i concorsi  regionali  che saranno espletati   questa settimana (  e a cui parteciperanno anche alcuni formatori ) per assumere  nuovo personale  che poi dovrà essere formato mentre la Regione avrebbe potuto soddisfare  il suo bisogno di risorse umane assumendo  tramite l’ARPAL   i formatori  che sono stati licenziati, persone   ricche di esperienza e professionalità .Continua il prof. Masciale :” L’ARPAL  è priva del consiglio di amministrazione che si aspetta da dicembre ma per queste famiglie serve una soluzione definitiva e immediata e  la CONFSAL  chiede  un accompagnamento alla pensione  per quei formatori prossimi alla quiescenza  e per il restante personale la permanenza in servizio per attività da svolgere presso i centri per l’impiego dove necessita personale esperto anche facendo sostenere loro dei concorsi ma in forma agevolata ad esempio con un minor numero di prove concorsuali   mentre i più giovani  potrebbero essere utilizzate  nei vari ordini di scuole  ad esempio con corsi di orientamento e formazioni per gli alunni . Il tutto per rendere il miglior servizio possibile alla gente di Puglia” conclude il prof. Masciale .

Nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi  la Confsal, rappresentata
dal Segretario Generale
Angelo Raffaele Margiotta, ha sottolineato che, al di là dei
buoni propositi del DDL fiscale in corso di emanazione, l’auspicata riforma deve

avere un approccio sistemico rispetto a tre punti focali:
salari, occupazione e
sicurezza
. È necessario, inoltre, specificare quante risorse il Governo intende
investire nel taglio del cuneo fiscale e un maggiore dettaglio delle singole misure

che si vogliono implementare.

Purtroppo, assistiamo tutti alla progressiva perdita del potere d’acquisto dei salari,

nei settori pubblico e privato, schiacciati dalla progressiva crescita dell’inflazione,

che da anni affligge i bilanci delle famiglie dei lavoratori.

Abbiamo sottolineato la necessità che la “leva contrattuale” e la “leva fiscale”

concorrano insieme per l’obiettivo del recupero retributivo. Abbiamo quindi

proposto di rendere destinatarie delle agevolazioni fiscali e contributive

soprattutto quelle aziende che reinvestono gli utili a tutela della sicurezza e

dell’occupazione.

La Confsal si è dichiarata aperta a un costante confronto su questa questione, tanto

complessa quanto delicata che, per l’ennesima volta, si sta tentando di affrontare

La Confsal esprime solidarietà e vicinanza ai componenti della Cgil di Bari vittime di minacce inaccettabili e vili da parte di gruppi no vax , condanna tali iniziative e confida nel lavoro delle autorità competenti perché questi atti incivili abbiano fine al più presto e non restino impuniti.

personale ata

 

Sono ormai tanti mesi che lo Snals con gli altri sindacati denuncia la grave situazione di insufficienza di personale ATA nelle scuole soprattutto dopo l’eliminazione del cosi detto organico Covid che aveva messo a disposizione delle scuole personale oltre quello previsto in organico normale  soprattutto nella figura  dei collaboratori scolastici. Purtroppo le proteste dei sindacati sono rimaste finora inascoltate e le scuole vivono  in grande difficoltà per assicurare la sorveglianza e la sicurezza ordinaria all’interno degli edifici. Quella appena descritta possiamo definirla una patologia di cui soffre in questo periodo la scuola. La cura : aumentare il personale e fin qui siamo tutti d’accordo. Ma è sul come reclutare il personale in più che se voci di corridoio dovessero concretizzarsi non saremo sicuramente più d’accordo o certamente non sarà d’accordo lo Snals che già da ora grida a gran voce il suo NO.

Qual è la cura su cui non saremo mai d’accordo? Reclutare il personale mancante nel caso in questione i collaboratori scolastici con sistemi e metodi diversi dall’assunzione dalle graduatorie esistenti .E se vi state chiedendo come sarebbe possibile vi illustro il meccanismo che parte da lontano e su cui non si esprime alcuna valutazione politica chiariamo subito. Qualche anno fa è stato introdotto in Italia l’istituto del reddito di cittadinanza. La normativa prevede che i comuni da soli o in associazione con altri enti possono impegnare  i titolari di reddito di cittadinanza in progetti utili alla collettività (PUC).Cosa sono i PUC?  La normativa così recita:

Nell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari Rdc sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.

I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.

Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività:

  • per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio sociale del Comune;
  • per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.

Le attività messe in campo nell’ambito dei PUC dovranno rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto potrà riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un’attività esistente, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.I progetti sono a titolarità dei Comuni, ferma restando la possibilità di svolgerli in gestione associata. In ogni caso i beneficiari sono tenuti a partecipare ai progetti attuati nel loro comune di residenza. I Comuni, singoli o associati e raccordandosi a livello di Ambito Territoriale, sono responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti posti in essere, anche con l’apporto di altri Soggetti Pubblici e del Privato Sociale.

È auspicabile il coinvolgimento degli Enti di Terzo Settore mediante una procedura pubblica per la definizione dei soggetti partner e l’approvazione di specifico accordo e dei progetti presentati, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento.

In via generale, i progetti potranno essere proposti e attuati anche da altri Enti pubblici, partner del Comune. I progetti potranno essere attuati nei seguenti ambiti:

culturale sociale artistico ambientale formativo tutela beni comuni
Sono tenuti ad offrire la propria disponibilità allo svolgimento delle attività nell’ambito dei Progetti utili alla collettività i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro o un Patto per l’Inclusione Sociale. La concreta declinazione delle procedure, fermo restando il rispetto dei principi in materia di trasparenza e sul procedimento amministrativo, indicati nell’Allegato I al DM 22 ottobre 2019 (II. Chi organizza i PUC – Possibile coinvolgimento di altri Soggetti), è rimessa alla discrezionalità degli enti titolari di Progetto, tenuto conto anche dell’eventuale disciplina regionale, generale e settoriale, applicabile ai PUC e delle eventuali previsioni di interesse, contenute nei regolamenti degli enti medesimi.

Tutto chiaro vero? Però siamo italiani popolo di santi  poeti navigatori artisti e gli artisti si sa sono creativi per definizione perciò rumors dicono che qualche amministrazione comunale stia esercitando questa creatività e  stia contattando le scuole offrendo loro personale aggiuntivo messo a disposizione con progetti PUC quando la normativa precisa che le attività previste dai PUC devono ESSERE COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE DELLE ATTIVITA’  ORDINARIE  E SOPRATTUTTO “  non  POSSONO prevedere il coinvolgimento dei beneficiari in lavori e/o servizi in sostituzione di personale dipendente, assente a causa di malattia, congedi parentali, ferie ed altro o per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro

Di solito dopo il tuono arriva la pioggia e se i rumors di cui stiamo parlando sono i tuoni non vogliamo e non possiamo come sindacato aspettare che arrivi la pioggia perciò da subito diciamo  NO a questo utilizzo dei PUC  , vigileremo attentamente sul fenomeno se dovesse concretizzarsi e abbiamo già chiesto all’ufficio legale di esaminare tutta la questione. Perché se dovesse piovere il sindacato offrirà l’ombrello a tutti gli aspiranti lavoratori della scuola che hanno rispettato le regole, si sono inseriti nelle graduatorie  e sono in paziente attesa di una convocazione. Perché questo è quello che fa da sempre lo Snals : difende i diritti dei lavoratori della scuola. La collaboratrice scolastica che a Brindisi è stata chiamata in servizio dopo 37 anni in graduatoria se come regola di vita può insegnare che tutto arriva per chi sa aspettare per lo Snals  è solo l’ennesima prova che il sistema di reclutamento và cambiato al più presto non è più procrastinabile , non si possono gestire gli organici ata con regole vecchie di 20 anni . Il ministro dica solo dove e quando e lo Snals ci sarà .

COMUNICATO STAMPA
Il segretario della Confsal Margiotta interviene al Festival del Lavoro di Bologna
Assicurare il salario minimo garantisce la contrattazione di qualità
Roma, 23 giugno – La Confsal con il suo Segretario Generale Angelo Raffaele Margiotta,
ha partecipato alla 13ma edizione del Festival del Lavoro di Bologna.
Al centro dell’incontro di oggi “La contrattazione di qualità è Rappresentatività”.
Nel suo intervento il Segretario Margiotta ha innanzitutto precisato che
“le tre questioni al centro della prima giornata del Festival del Lavoro, salario minimo,
contrattazione di qualità e rappresentatività, sono strettamente intrecciate tra di loro.”
Ha poi posto l’accento sul “salario minimo come fattore prioritario per garantire
una contrattazione di qualità”. “In merito alla questione del salario minimo,
ha proseguito Margiotta, occorre fare chiarezza”. “Il salario mediano in Italia”
ha precisato “è di 11,40 euro, il che significa che circa 10 milioni di lavoratori
beneficiano di salari sotto tale soglia”. “Diventa necessario quindi”,
per il Segretario Generale della Confsal, “assicurare per via legislativa
il salario minimo a tutti i lavoratori”. “infatti”, ha precisato Margiotta,
“gli interventi fiscali attuati dal Governo non sono stati utili a ridurre
la tassazione sui salari poveri, limitandosi ad incrementare le detrazioni
in maniera sostanziale sui redditi sopra i 15000 euro”. La questione del salario
minimo è strettamente legata alla certificazione preliminare di qualità dei
contratti collettivi, che può essere assicurata solo dall’Ispettorato
Nazionale del Lavoro con una propria task force che possa rigettare
i contratti non in regola”.
“Bisogna” ha concluso Margiotta “abolire la tassazione sui salari poveri
garantendo nel contempo una riduzione strutturale degli oneri fiscali
e contributivi che gravano sulle imprese”.

La segreteria provinciale SNALS Bari, informa i propri iscritti che è disponibile, gratuitamente, il servizio di Patronato per la compilazione e l’inoltro della domanda NASpI (indennità di disoccupazione) all’INPS contattando la responsabile del Patronato INPAS – CONFSAL di riferimento.

PATRONATO INPAS – CONFSAL BARI
Carmela Seccia
Ricevimento (previo appuntamento da prenotare via mail all’indirizzo sotto indicato ):
Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì → Via Quintino Sella, 132, 70122-BARI
Giovedì → Via Vincenzo De Romita, 8, 70121-BARI

Recapiti:
Cell. 348 5942644
Tel. 080 9149808
E-mail: c.seccia@snalsbari.it

PATRONATO INPAS – CONFSAL BITONTO
Luisa Dedamiani

Ricevimento ( previo appuntamento da prenotare via mail all’indirizzo sotto indicato ):
Lunedì, martedì, giovedì dalle ore 17.30 – 20.30  via Piave, 77, 70032 – BITONTO (BA)
Recapiti:
Cell. 3926967074
Tel. 080 3739124
E-mail: inpas.ba16@ilpatronato.it

Di seguito: Elenco DOCUMENTI NECESSARI PER L’INOLTRO DELLA DOMANDA DI DISOCCUPAZIONE ALL’INPS e dichiarazioni aggiuntive da inserire nella domanda .

DOCUMENTI DA PORTARE IN SEDE DI DOMANDA:

• DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
• TESSERA SANITARIA
• TUTTI I CONTRATTI DI LAVORO E RELATIVE BUSTE PAGA
• CODICE IBAN INTESTATO O COINTESTATO CON IL RICHIEDENTE

DICHIARAZIONI AGGIUNTIVE – RISPONDERE ALLE SEGUENTI DOMANDE:
• Qualifica professionale:
• Titolo di studio:
• Indicare residenza se diversa da quella indicata nel documento di riconoscimento:
• Data cessazione ultimo rapporto di lavoro:
• n. di telefono ed indirizzo e-mail:
• Ha percepito indennità di mancato preavviso?
• Ha svolto periodi di lavoro all’estero?
• E’ titolare di assegno di invalidità?
• E’ stato licenziato per superamento del periodo di comporto di malattia?
• E’ stato licenziato?
• E’ scaduto il contratto?
• E’ in malattia/ricoverato?
• E’ titolare di pensione concessa da ente diverso da INPS? Se si indicare ente
• Ha diritto ad assegno nucleo familiare? Se si compilare modello INPS SR32
• Svolge attività di lavoro autonomo?
• Svolge attività lavorativa in forma parasubordinata?
• Svolge altra attività lavorativa subordinata?
• Svolge attività di lavoro occasionale accessorio?
• E’ socio di una società di persone S.a.s o di capitali S.p.A.?
• E’ iscritto ad un Albo professionale o Cassa professionale?
• E’ titolare di partita IVA o codice REA presso il Registro delle Imprese di
una Camera di Commercio?
ATTENZIONE !!!!!!!!
Tutti i documenti richiesti devono essere in corso di validità ed in copia fronte retro.
Se si svolgono altri tipi di attività lavorativa occorre esibire la dichiarazione dei redditi e data inizio attività.

Il messaggio del segretario provinciale Snals Bari-Bat Prof. Vito Masciale

 

Carissime  amiche e carissimi amici della grande famiglia Snals

grazie di cuore da parte mia e di tutto il consiglio provinciale Bari-Bat  per il consenso che  avete accordato alle liste Snals con il vostro voto nelle elezioni RSU .
La chiusura del processo elettivo ci restituisce un risultato ancora una volta in crescita sul territorio  per il nostro sindacato   dopo una campagna elettorale ricca di contenuti e molto responsabile che ha rafforzato l’unità e la coesione fra vecchi e nuovi  iscritti e allargato la platea dei  simpatizzanti .

Gli analisti di dati elettorali in Italia notano una caratteristica tutta italiana: il giorno dello spoglio tutti i contendenti dichiarano di aver vinto o comunque di non aver perso.  Noi Snals Bari-Bat possiamo serenamente affermare a gran voce di aver vinto perché abbiamo superato noi stessi e i nostri  risultati nelle precedenti elezioni RSU confermando un trend di crescita di presenza sindacale su tutto il territorio . Grazie  a tutti coloro che ci hanno votato per aver avuto fiducia :

Nelle  nostre disponibilità,professionalità e competenza  che non conoscono  stagioni

Nel nostro essere un sindacato politicamente libero ed autonomo

Nella serietà e la concretezza con cui affrontiamo i problemi

Nell’entusiasmo con cui i colleghi hanno accolto l’invito a candidarsi in ogni scuola della nostra provincia

Ma nello spirito di lavoro  che ci contraddistingue pur esultando per il successo che premia il grande lavoro svolto da parte dei nostri iscritti tutti  nei confronti degli elettori non solo in campagna elettorale ma ogni giorno della normale vita scolastica oggi è per tutti noi anche il giorno per capire e interpretare le ragioni di chi ha scelto col voto dei giorni scorsi un progetto diverso dal nostro.
Questo non per manie di grandezza ma perché solo uniti e motivati appieno potremo assolvere al nostro fondamentale compito per la Società, il Territorio, il Paese e il Pianeta.
Tutti insieme ci metteremo quindi  da domani al lavoro, con lo sguardo proiettato al futuro,per scrivere

un nuovo capitolo della nostra  storia seguendo gli  insegnamenti  di Aldo Moro:

“Pensateci bene cari amici. Siate indipendenti. Non guardate al domani ma al dopo domani.

Perche per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre .”

Firmato

Vito Masciale

Segretario provinciale Snals Bari-Bat

 

HOTEL EXCELSIOR VIA GIULIO PETRONI,15 BARI 70124
SALA «VERDI» 08 APRILE 2022 ORE 11.00

PROGRAMMA DEI LAVORI

ORE 9.00 SALA “ VERDI” Apertura Congresso

Elezione della Presidenza, della Segreteria e delle Commissioni Congressuali

Relazione del Segretario uscente e dibattito;

Elezioni del Segretario

ORE 11.00 Convegno sul tema:

«PNRR: Infrastrutture e Servizi di Mobilità multimodale per lo sviluppo territoriale e sostenibile in Puglia e Basilicata»

                                                RELAZIONE INTRODUTTIVA

Sig. Vincenzo CATANEO Seg. Reg. SLM FAST CONFSAL Puglia e Basilicata
SALUTI ISTITUZIONALI:

Dott.sa Anita MAURODINOIA Assessore Trasporti Regione Puglia
Ing. Giuseppe MACCHIA Direttore DOIT Bari RFI Spa

Dott. Giuseppe FALBO Direttore DPR Puglia e Basilicata TRENITALIA Spa

Dott. Vito MASCIALE Seg. Reg. CONFSAL Puglia

Sig. Gerardo DE GRAZIA Seg. Reg. CONFSAL Basilicata

PARTECIPANO

Dott. Pasquale CATANEO Resp. Centro Studi Naz. FAST CONFSAL
Dott. Lino PATRUNO GiornalistaScrittore

On. Antonio TASSO Componente IX Comm. Trasporti Camera Deputati

CONCLUDE

Dott. Pietro SERBASSI Seg. Gen. FAST CONFSAL
MODERA

Dott. Onofrio dALESIO Giornalista
ORE 13.30 Fine lavori Congressuali

Pausa pranzo

ORE 15.30 Convocazione nuovo Direttivo Regionale

O.d.G.: Nomina dei Componenti della Segreteria Regionale

ORE 17.30 Fine lavori Direttivo Regionale


Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti
CONFSAL
Segreteria Regionale di Puglia e Basilicata

www.sindacatofast.it