NORMATIVA EMERGENZIALE
PROPOSTE DELLA CONFSAL
1. Obbligo, anche nei comparti della Pubblica Sicurezza, Soccorso Pubblico e Difesa Civile, di un protocollo di sicurezza anti-contagio, di prevenzione e protezione, individuale e collettiva, concordato con i rappresentanti dei lavoratori.
2. Controlli diagnostici covid-19 per tutti i lavoratori a rischio, con il potenziamento del sistema nazionale di testing attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sanitarie idonee, pubbliche e private, sull’intero territorio nazionale.
3. Riconoscimento del lavoro svolto nel periodo emergenziale: a) indennità di rischio commisurata alla pericolosità dell’attività svolta; b) equiparazione delle infermità derivanti dal virus a malattia professionale; c) il decesso del lavoratore deve essere considerato morte sul lavoro
4. Riconoscimento dei costi sostenuti per la dotazione di dispositivi di protezione individuale, sia per le aziende, sia per i singoli lavoratori che provvedono in modo autonomo.
Ai medici di famiglia riconoscere anche i costi sostenuti per gli assistiti.
5. Regolamentazione Trasporto pubblico: a) sanificazione quotidiana dei mezzi; b) potenziamento nelle fasce orarie legate al lavoro; c) regolamentazione delle condizioni di accesso;
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TEST DIAGNOSTICI OBBLIGATORI PER LE CATEGORIE A RISCHIO
Il lavoratore impegnato nell’erogazione di servizi al pubblico, e quindi maggiormente esposto al rischio del contagio, ha il diritto-dovere di conoscere la propria condizione di salute rispetto al nuovo virus, per poter tutelare la propria salute e quella altrui.
E’ dovere del Governo garantire il diritto alla conoscenza dello status di salute dei lavoratori disponendo un obbligo di controlli diagnostici per il covid-19, e a tal fine potenziando la capacità nazionale di testing attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sanitarie abilitate, sia pubbliche che private, in raccordo anche con i medici del lavoro.
Obbligo. Al fine di rilevare eventuale contagio da covid-19, è fatto obbligo di effettuare un esame di controllo diagnostico a tutti i lavoratori, sia dei comparti pubblici che dei settori privati, sia dipendenti che autonomi, che nello svolgimento del proprio lavoro offrono servizi a diretto contatto con i cittadini.
Tale controllo sarà periodicamente ripetuto nei modi previsti dai protocolli di sicurezza, secondo i tempi stabiliti dalle autorità sanitarie territoriali.
Potenziamento del sistema diagnostico. Al fine di determinare un’adeguata capacità nazionale di testing, tutte le strutture sanitarie, pubbliche o private, accreditate presso le competenti autorità sanitarie e dotate di idoneo laboratorio diagnostico, sono autorizzate con effetti immediati ad eseguire i test covid-19.
Gli elenchi delle strutture disponibili saranno tempestivamente pubblicati e aggiornati, affinché le amministrazioni pubbliche e i titolari di aziende private possano avanzare direttamente ad esse la richiesta di controllo per il personale dipendente.
Allo scopo di limitare gli spostamenti delle persone, i prelievi saranno effettuati da personale specializzato sui luoghi di lavoro, fermo restando la facoltà del lavoratore di recarsi presso un laboratorio di sua scelta, sia volontariamente sia se è in condizione di smart worker.
Sarà realizzato un opportuno raccordo con il medico del lavoro, reintroducendo anche la figura del medico scolastico.
Categorie di lavoratori. In via prioritaria saranno considerate le seguenti categorie di lavoratori:
• medici di famiglia, operatori della sanità e dei servizi socio-sanitari;
• operatori dei servizi di Pubblica Sicurezza, del Soccorso Pubblico E Difesa Civile (Polizia Di Stato, Vigili Del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Polizia Municipale);
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• personale preposto ai servizi al pubblico di poste e banche, uffici statali, comunali e regionali;
• conducenti di mezzi di trasporto collettivo pubblico e privato;
• personale addetto ai servizi di cassa e di banco negli esercizi commerciali.
• docenti e personale scolastico;
• altre categorie individuate dai Ministeri competenti.
Costi. Considerata l’attuale situazione di assoluta emergenza, nonché l’alta valenza di carattere preventivo, i test saranno a carico del SSN, senza oneri né per i lavoratori, né per i datori di lavoro.
OBBLIGO DI PROTOCOLLI DI SICUREZZA ANTI CONTAGIO NEI COMPARTI DELLA PUBBLICA SICUREZZA, SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE Oltre alla revisione dei due protocolli stipulati da una rappresentanza sindacale incompleta, occorre estendere anche ai comparti della Pubblica Sicurezza, Soccorso Pubblico E Difesa Civile l’obbligo di specifici protocolli di sicurezza anti-contagio, affinché le rispettive amministrazioni vengano indotte a confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori per concordare regole e misure organizzative e preventive, per poter fronteggiare l’emergenza sanitaria con il pieno coinvolgimento e contributo di tutti.
Obbligo. Le amministrazioni dei comparti Pubblica Sicurezza, Soccorso Pubblico E Difesa Civile provvederanno tempestivamente a definire e a stipulare con tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori, rappresentative nel comparto, apposito protocollo anti-contagio, che da un lato regolamenti le misure di sicurezza, prevenzione e protezione, individuali e collettive, e dall’altro migliori l’organizzazione del lavoro e dei servizi essenziali da garantire ai cittadini.
Il Protocollo regolamenterà altresì le modalità per l’effettuazione dei test diagnostici periodici e della sanificazione dei luoghi di lavoro.
Monitoraggio. Una commissione pariteticamente costituita, anche con articolazioni territoriali, avrà la funzione di monitorare il rispetto del protocollo e di valutare ogni eventuale inadempienza o violazione del protocollo stesso.
RICONOSCIMENTO DEL LAVORO PRESTATO NEL PERIODO DELL’EMERGENZA SANITARIA
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Ripagare il senso di responsabilità e lo spirito di abnegazione che stanno dimostrando i lavoratori tutti, nei settori pubblici e in quelli privati, è un dovere morale e un obbligo istituzionale.
Il riconoscimento dovrà riguardare sia l’aspetto retributivo, sia le garanzie dovute in caso di malattie o infermità permanenti, dovute all’infezione da virus.
Il decesso del lavoratore va equiparato a morte sul lavoro.
Indennità di rischio
Per il periodo di vigenza dello stato di emergenza sanitaria, è riconosciuta. con oneri a carico dello stato, una maggiorazionedella retribuzione mensile, commisurata ai fattori di rischio connessi all’attività svolta e al settore di appartenenza, secondo parametri definiti con decreto emanato dal Ministero del lavoro, sentite le organizzazioni sindacali dei lavoratori.
Nei settori del lavoro privato l’indennità potrà essere corrisposta anche in sede di mensilità aggiuntiva e sarà oggetto di compensazione ai sensi dell’art 17 del dl.vo n.241/1997.
L’indennità di rischio assorbe e sostituisce il bonus di 100 euro
Riconoscimento malattia professionale. Attesa l’equiparazione dell’infezione da covid-19 a infortunio sul lavoro, nei casi in cui il lavoratore dovesse rimanere afflitto da danni permanenti e comunque da ridotte capacitò lavorative, il medesimo avrà diritto al riconoscimento dell’infermità quale malattia professionale, con i benefici previsti dalla vigente normativa (causa di servizio, pensione privilegiata)
In caso di decesso dovuto all’infezione, l’evento sarà equiparato a morte sul lavoro, con i conseguenti benefici di legge previsti per gli eredi.
REGOLAMENTAZIONE E POTENZIAMENTO TRASPORTO COLLETTIVO
Urge evitare che il trasporto pubblico continui ad essere luogo di propagazione del contagio , come da troppo tempo sta avvenendo. Un settore nevralgico che costituisce una grave falla nel sistema di contenimento dell’epidemia, perché è occasione di alto rischio per le persone che si recano al lavoro, il cui contagio vanifica il sacrificio dei familiari che restano chiusi in casa.
Potenziamento . Saranno potenziate le capacità di trasporto collettivo nelle fasce orarie corrispondenti alle necessità di spostamento dei lavoratori. A tal fine, le aziende di trasporto hanno facoltà di stipulare contratti di collaborazione anche con personale collocato a riposo nell’ultimo biennio.
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Condizioni di accesso. Sarò consentito accedere ai mezzi di trasporto collettivo subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni:
a) sanificazione quotidiana dei mezzi di trasporto;
b) numero massimo di persone in base alla distanza minima consentita;
c) obbligo per i passeggeri di dispositivo di protezione individuale
d) distanziamento minimo negli spazi adibiti ad attesa del mezzo.
RICONOSCIMENTO DEI COSTI SOSTENUTI PER DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Non è mai troppo tardi per diffondere in modo sistematico e generale la disponibilità e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale anti-contagio.
Riconoscimento costi. Sono riconosciuti come credito d’imposta i costi sostenti dalle aziende per la dotazione ai propri dipendenti di dispostivi di protezione individuale, tesi a prevenire il contagio covid-19.
Sono altresì riconosciuti, come detrazione d’imposta, i costi sostenuti dal singolo lavoratore , nel caso lo stesso provveda in modo individuale.
Medici di famiglia
Ai medici di famiglia saranno riconosciuti anche i costi sostenuti per fornire i dispositivi di protezione ai propri assistiti, che necessitano di essere visitati.

Riceviamo e pubblichiamo in allegato la nota Confsal-Covid19 inviata agli organi di governo dal segretario generale della Confsal

Nota Confsal Covid 19

DECRETO SCUOLA – SNALS: DECISIONI UNILATERALI DEL GOVERNO.

D’ACCORDO CON SALVAGUARDIA DELL’A.S. 2019/2020 E ESAMI CONCLUSIVI DEL CICLODI ISTRUZIONE, MA NON PER ORGANICI E GRADUATORIE DI ISTITUTO CHE MINANO IL REGOLARE AVVIO DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Con il decreto scuola approvato ieri, il Governo fornisce indicazioni per la gestione della valutazione finale degli alunni e degli esami di Stato dei due cicli di istruzione. Purtroppo non c’è stato un effettivo confronto con le OO.SS. avendo, la Ministra, assunto decisioni unilaterali.

Entrando nel merito, condividiamo le scelte operate per la salvaguardia dell’anno scolastico e per assicurare il conseguimento del titolo di studio a centinaia di migliaia di studenti con procedure che, pure nell’emergenza, garantiscono una certa serietà.

Non siamo d’accordo, però, con le evidenti omissioni di temi altrettanto importanti per il regolare avvio del prossimo anno scolastico.

Sugli organici manca ciò che stiamo chiedendo da tempo: prima di tutto il mantenimento degli attuali livelli di organico, senza gli ulteriori tagli prospettati dal Ministero e, poi, non certo meno importante, il passaggio all’organico di diritto di tutti i posti consolidati in organico di fatto. Quest’ultima operazione consentirebbe altresì di dare certezze ai docenti e di limitare, per il futuro, il grave fenomeno del precariato, aprendo così, nella scuola, una stagione nuova. Non solo, ma favorirebbe altresì la continuità didattica, mai come in questo momento indispensabile, anche in vista, se necessario, di un’eventuale prosecuzione della didattica a distanza.

Altri elementi di negatività sono: il mancato aggiornamento delle graduatorie di istituto, con la conseguente impossibilità per i supplenti di operare una nuova scelta di scuole o, addirittura di province, in base anche alle disponibilità di lavoro che, in questi anni, si è rilevata o alle esigenze personali o familiari. Ciò porterà ad un incremento delle messe a disposizione, con tutte le note conseguenze, che con l’assenza della previsione di un concorso straordinario per titoli porteranno le scuole ad una ingovernabilità senza precedenti dal prossimo settembre. Nell’attuale situazione di emergenza bisogna individuare misure che garantiscano stabilità a tutti i protagonisti della comunità scolastica. Quanto detto vale non solo per il personale Docente, ma anche per il personale ATA, a maggior ragione in un momento in cui la stabilità diviene indispensabile per garantire le scelte che l’emergenza impone. In riferimento a quest’ultima fascia di personale non può sfuggire come la carenza di Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) di ruolo crei una serie di problemi nelle scuole, tenuto conto dell’importante funzione amministrativa che essi rivestono per cui è necessario risolvere l’annoso problema della stabilizzazione degli assistenti amministrativi facente funzione di Direttore dei Servizi Amministrativi. Ci aspettiamo che il Ministero ed il Governo promuovano, in sede di conversione del decreto e nella predisposizione dei conseguenti provvedimenti amministrativi, le modifiche necessarie ad assicurare finalmente la stabilizzazione dei precari ed un sistema di garanzie per il corretto esercizio della funzione docente in situazioni ordinarie e straordinarie come l’attuale. Certo siamo contrari alla riconduzione all’ordinario della didattica a distanza, che va considerata una risposta eccezionale ai fatti eccezionali di cui, purtroppo, il Paese è vittima. Ciò perché il rapporto diretto docente/alunno non può essere sostituito da interventi didattici a distanza, specie nella scuola dell’infanzia e primaria (in questi casi, fra l’altro sarebbe necessaria la costante presenza di un adulto in casa, anche in orario scolastico), ma non solo: pensiamo poi agli alunni con problemi di apprendimento o i diversamente abili che necessitano di essere seguiti con un rapporto diretto e non a distanza.

Se la Ministra comprenderà il valore delle relazioni sindacali per la soluzione dei problemi della scuola, lo SNALS-Confsal sarà pronto a collaborare per la positiva conclusione dell’anno scolastico e la definizione delle misure propedeutiche al regolare avvio del prossimo.

 

Segretario Generale

Elvira Serafini

Riceviamo e pubblichiamo in allegato il testo dell’accordo per la cassa integrazione in deroga firmato fra la Regione Puglia e le principali sigle sindacali fra cui la Confsal rappresentata dal segretario regionale prof. Vito Masciale

20_18 Accordo_CIGD 2020_20 marzo

Nel sito del Ministero dell’Interno è stato pubblicato il nuovo modulo di autodichiarazione per gli spostamenti dal proprio domicilio.

Nel nuovo modello, datato 17.03.2020, è stata inserita una nuova autodichiarazione: l’interessato deve dichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art.1, co. 1, lett.c) del DPCM dell’8 marzo 2020, che vieta in modo assoluto la mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena in quanto risultati positivi al virus “COVID-19”.

Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.

Allegato: modulo-autodichiarazione-17-3-2020

In questo momento così triste e difficile per il nostro Paese e per tutto il mondo anche la Confsal della regione Puglia  vuole esprimere  la  vicinanza e solidarietà alla Federazione Confsal Comunicazioni, ed al suo Segretario Generale, per la triste notizia dei lavoratori caduti nell’adempimento del proprio dovere.
Il Segretario regionale Confsal
prof. Vito Masciale

Con D.R. n. 804 del 13 marzo 2020 (Pubblicazione web 16/03/2020, Albo online 723/2020) sono stati rinviati i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al giorno 23 aprile 2020. I termini per la presentazione delle istanze ai sensi della Legge 104/92 sono rinviati al giorno 30 aprile 2020.

In allegato il testo del decreto

rinvio-bando-selezione-sostegno-a-a-2019-2020 (1)

 

 

 

Bari, 12 marzo 2020

URGENT£

AI Dott. Michele Emiliano

Presidente Giunta Regionale Puglia

 

 

Oggetto: Mancata convocazione – EMERGENZA COVID 19

 

 

 

Apprendo dalla stampa che nella giornata di oggi la S.V. terrà una riunione solo con le Segreterie Confederati della Regione, per discutere della tematica in oggetto, ma  stranamente nessuna  convocazione  è  pervenuta  alla  Segreteria  Regionale   CONFSAL,   la  quarta  Confederazione  e la prima Confederazione autonoma nazionale e regionale.

Non Le sfugga che qualora la circostanza fosse confermata, rappresenterebbe un grave ed ingiustificato atto di discriminazione sindacale nei confronti della CONFSAL che è la Confederazione maggiormente rappresentativa al pari della FIALS (Federazione di categoria della Sanità) entrambe sottoscrittrici con Lei di un apposito protocollo delle Relazioni Sindacali.

Si resta in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, auspicando che la circostanza non corrisponda a verità o che la mancata convocazione sia addebitabile ad un mero refuso nell’invio della comunicazione, al fine di consentire alla scrivente Confederazione di interloquire con la S.V. con un contributo di idee e bisogni emersi dal contatto con gli iscritti in ordine alla problematica della pandemia coronavirus, proclamata ieri deII’OMS , che coinvolge anche la nostra Regione.

 

Con viva cordialità

Il Segretario Regionale Confsal

Prof. Vito Masciale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il segretario provinciale prof. Vito Masciale comunica che a seguito del dibattito a cui ha partecipato a livello nazionale lo Snals/Confsal ha predisposto anche per il concorso ordinario un corso gratuito on- line per gli iscritti.

In allegato troverete la locandina di presentazione del corso e la scheda didattica dei contenuti.

Per poter accedere alla piattaforma  ovviamente serve una password per averla gli iscritti devono inviare all’indirizzo snalsbari@gmail.com copia :

documento identità, c.f .,indirizzo mail .

Invece i non iscritti devono contattare la sede provinciale di Bari o le sedi territoriali.

LOCANDINA ORDINARIO_SECONDARIA

SCHEDA DIDATTICA ORDINARIO_SECONDARIA

Riceviamo e pubblichiamo in allegato  la locandina e la scheda didattica per il corso di preparazione a distanza inviate dalle sede centrale di Roma.

Ricordiamo a tutti gli iscritti al sindacato che la sede provinciale di Bari e le sedi territoriali sono a disposizione per chiarimenti e delucidazioni sul concorso straordinario .Per l’iscrizione al corso on line  è necessario mettersi in contatto con il segretario provinciale  prof. Vito Masciale che provvederà alla registrazione e fornirà la password necessaria per accedere alla piattaforma . E’ necessario fornire copia del documento d’identità ,copia del codice fiscale,numero di telefono e indirizzo mail

LOCANDINA STRAORDINARIO

SCHEDA DIDATTICA STRAORDINARIO

Buono studio