Oggi in Puglia, regione tra le prime in Italia, è stato azzerato il grande  ritardo della contrattazione integrativa dei dirigenti scolastici:sono stati sottoscritti  infatti presso l’ USR i due CIR  relativi agli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022.

 

Si spera  che con quanto fatto  stamani si sia posta la parola fine  all’era  degli intollerabili ritardi caratterizzanti gli ultimi sette/otto anni di contrattazione integrativa, che manteneva in vita per tanti anni dopo la loro scadenza CIR riferiti ad epoche passate invece di  essere  velocemente sostituiti dai successivi.

Questo unitamente ai lunghi tempi di   liquidazione da parte delle Ragionerie Territoriali, ha prodotto tante situazioni di disagio e confusione come : restituzione da parte dei DS di somme percepite ma non spettanti, disuguaglianze  – a parità di complessità di scuola e impegno di lavoro – fra la retribuzione dei DS anziani e quella dei “neodirigenti” ,   grande difficoltà nella lettura dei cedolini stipendiali ed infine i  problemi di adeguamento delle pensioni, etc. Quando le somme arretrate arriveranno in busta paga ?Bisognerà aspettare : come tutti i contratti di lavoro del pubblico impiego – quelli di oggi sono stati sottoscritti soltanto come ipotesi ci sarà  la  firma definitiva solo dopo che l’UCB (Ufficio Centrale di Bilancio presso il Ministero) avrà dato  il suo parere di regolarità contabile.

Subito dopo  l’USR emetterà   gli atti di decretazione individuale e li  inoltrerà alle Ragionerie Territoriali.

Il totale degli arretrati da percepire, considerando i due CIR nel loro complesso, andrà da 10.700 a 13.600 euro lordi circa, a seconda delle fasce.  La retribuzione dei dirigenti scolastici a carico del FUN (ossia retribuzione di posizione fissa e variabile, retribuzione di risultato, eventuali reggenze) ha avuto qui in Puglia un incremento di oltre il 70% rispetto alla situazione del 2016/2017 e se si  considera  lo stipendio tabellare (il cui importo stabilito dal CCNL è attualmente di € 45.260,67 annui) si nota  un aumento  della retribuzione media totale di quasi il 27%, sempre rispetto al 2016/2017.

In itinere   la situazione del FUN 2022/2023 ancora da certificare e ripartire tra le regioni da parte del Ministero.

pensioni

Chiariamo subito che è cosa diversa dalla pensione cosi detta quota 103 (41 anni di contributi e 62 anni di età)
Viene anche definita :invio tempestivo .Vediamo la procedura e le condizioni per attivarla .
Prima di tutto la scadenza entro la quale on line chi ne ha diritto deve inviare la domanda di certificazione all’inps: le 23.59 dell’1/3/2023 ma si consiglia di inviarla appena possibile per collocarsi in graduatoria alla posizione utile per poter accedere alla prestazione. L’inps infatti annota sulla domanda la data e l’orario esatto di ricevimento e rilascia ricevuta.
Att. Le domande presentate in maniera diversa da quella telematica non vengono prese in considerazione
Le condizioni richieste per accedere a questo trattamento pensionistico devono essere presenti tutte e tre :
1^41 anni di anzianità utile a pensione entro il 31.12.2023;
2^ i dipendenti scuola che abbiano almeno 12 mesi di contributi di lavoro effettivo prima del 19 mo anno di età dove si intende la contribuzione obbligatoria dovuta per i periodi di prestazione effettiva di lavoro espressa in mesi,settimane o giorni riferita all’anzianità contributiva utile secondo le rispettive discipline vigenti presso le varie forme assicurative previdenziali. Sono utili al tal fine anche i periodi di lavoro all’estero riscattati ed i periodi riscattati per omissione contributiva .Anche l’attività di apprendista è considerata contratto di lavoro.
3^ assistere un parente con handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 –legge 104 compreso parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compito 70 anni din età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
oppure
chi è portatore di una invalidità pari o superiore al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche
oppure
docenti scuola dell’infanzia e non della primaria per lavoro gravoso che fino al 31/12/2022 abbiano lavorato per almeno 6 anni negli ultimi 7 ovvero 7 anni negli ultimi 10
L’inps comunica e certifica all’interessato che ha maturato le condizioni per accedere alla pensione precoci quota 41 entro il 30/6/2023. Ricevuta la certificazione positiva il dipendente deve presentare domanda cartacea di cessazione al dirigente scolastico entro il 31/8/2023.

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

pensioni

La pubblicazione della LEGGE BILANCIO 2023 (legge n.197/2022:Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.) ha reso definitive altre possibilità di uscita dal mondo del lavoro per il personale della scuola  dal 01/09/2023 nello specifico:
1^ Pensione anticipata flessibile (c.d. quota 103 62aa età+41aa contributi);
2^Ape sociale 2023 per docenti scuola dell’infanzia e primaria;
3^ Opzione donna (58-59-60 età+35 contributi+altri limiti)?

Per tali uscite dal mondo del lavoro la scadenza per presentare la domanda di dimissioni è il 28/02/2023.

Vediamo nel dettaglio le condizioni richieste per poter accedere.

Pensione anticipata la così detta quota 103 ( 62 anni di età + 41 anni di contributi)
Le regole sono:
I dipendenti del settore scuola(docenti ata dirigenti scolastici)che entro il 31/122023 compiranno 62 anni di età e che sempre alla data del 31/12/2023 abbiano versato almeno 41 anni di contributi utili ai fini pensionistici possono smettere di lavorare ed ottenere il pagamento della pensione dal 1/9/2023.

A quanto ammonterà la pensione mensile ?

La norma dice : Il trattamento di pensione anticipata di cui al presente comma è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico ai sensi dell’articolo 24, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214
Detto in cifre :
chi va in pensione con al quota 103 non può percepire un importo lordo mensile superiore a € 2.857,00 fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
L’importo massimo erogabile corrisponde al netto a € 2.149,48.
Nessun problema per docenti e anche per ata anche al gradone 35 le cui pensioni nette mensili nelle simulazioni fatte non superano € 2000.
Il problema riguarda i dirigenti scolastici che avendo mediamente una pensione netta mensile superiore ai 3000 euro fino al raggiungimento dei requisiti di pensione di vecchiaia (67 anni di età o più se aumenta la speranza di vita) non potranno percepire netto al mese più di 2149,48€
Inoltre attenzione : la pensione quota 103 non è cumulabile ,dal primo giorno di pensionamento e fino al conseguimento della pensione di vecchiaia, con redditi di lavoro dipendente o autonomo ad eccezionale di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale fino a 5000€ lordi annui.
2^ APE SOCIALE
Possono accedere gli insegnanti della scuola d’infanzia e della scuola primaria poiché anche l’attività di insegnamento nella scuola primaria viene considerata “lavoro gravoso”.
3^ PENSIONE OPZIONE DONNA
Le dipendenti in servizio presso scuola statale ,paritaria,scuola infanzia gestita dai comuni al 31/12/2022 devono avere:
a) Almeno 35 anni di contributi
b) Requisito età : 58 anni se con 2 o più figli / 59 anni se con 1 figlio / 60 anni senza figli
c) Assistere da almeno 6 mesi un parente con handicap grave (legge 104-art.3 comma 3°) oppure essere invalida al 74 %

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

pensioni

I dipendenti scuola nati nel 1958 che andranno in pensione dal 01/09/2025 per raggiunti limiti di età (attualmente sono richiesti 67 anni) oppure d’ufficio (se nati entro il 31/08/1958) oppure a domanda (se nati dal 01/09/1958 al 31/12/1958) e che vantano supplenze ante 1988, se intendono valorizzare tali periodi nella Cassa Stato, devono presentare entro il 31/08/2023 (se non già fatto in precedenza) on line alla competente sede INPS la domanda di computo tramite Web. La domanda di computo effettuata ai sensi dell’art.147 del D.P.R 1092/73 deve essere presentata all’Inps almeno 2 anni prima della cessazione per limiti di età (pensione di vecchiaia). Chi non usufruirà di tale domanda di computo, nei termini stabiliti, potrà utilizzare tali periodi, rimasti con contribuzione Inps, tramite il calcolo con il cumulo contributivo o la ricongiunzione

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

pensioni

AVVISO IMPORTANTE

Si ricorda a tutti i pensionandi  dal 1 settembre 2023 che abbiano già presentato l’istanza  di dimissioni on line  e anche a  chi verrà collocato in pensione d’ufficio,  che entro il 31/3 /23 è necessario inoltrare domanda di pensionamento  anche all’INPS.

Tutti gli iscritti al sindacato SNALS –CONFSAL  possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS CONFSAL operativo presso la sede provinciale SNALS  di  Bari  In Via Vincenzo de Romita ,8 .

Per informazioni  inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it .

Grazie per la collaborazione .

PIATTAFORMA APERTA DAL 28 DICEMBRE AL 28 FEBBRAIO 2023

.

Sono state pubblicate le istruzioni operative per l’attuazione della linea di

investimento 3.2 del PNRR, nuove aule e laboratori.

Sul sito https://pnrr.istruzione.it/ si trovano anche la guida alla presentazione

dei progettisulla piattaforma e le indicazioni per la generazione del CUP.

Il Piano “Scuola 4.0”

La linea di investimento 3.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 4,

Componente 1), denominata “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi

ambienti diapprendimento e laboratori”, intende promuovere un forte

impulso alla trasformazionedegli spazi scolastici in ambienti innovativi

di apprendimento e alla realizzazione dilaboratori per le professioni digitali

del futuro, investendo complessivamente 2,1 miliardi.

Con il decreto del Ministro dell’istruzione 14 giugno 2022, n. 161, è stato adottato lo

strumento di programmazione di tale investimento, previsto anche quale milestone

europea del PNRR, il “Piano Scuola 4.0”, che costituisce il quadro concettuale e

metodologico in base al quale le istituzioni scolastiche progettano e realizzano i nuovi

ambienti didattici educativi e relativi laboratori e al quale si fa più ampio rinvio

per tutti gli aspetti connessi con la relativa progettazione esecutiva.

Con decreto del Ministro dell’istruzione 8 agosto 2022, n. 218, sono state ripartite

le risorse tra le istituzioni scolasti che in attuazione del Piano, articolato in due azioni:

per la trasformazione delle aule in ambienti di apprendimento innovativi (Azione 1

Next generation classrooms) sono stati destinati euro 1.296.000.000,00 alle scuole

primarie e secondarie di primo e di secondo grado in proporzione al numero

delle classi attive;

per la realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro (Azione 2

Next generation labs) sono stati destinati euro 424.800.000,00 alle scuole

secondarie di secondo grado (euro 124.044,57 per i licei ed euro 164.644,23

per le scuole del secondo ciclo di istruzione che abbiano attivo almeno un

indirizzo di istituto tecnico o professionale).

 

La piattaforma

 

L’accesso alla piattaforma FUTURA PNRR Gestione progetti avviene dall’area riservata

disponibile sul portale https://pnrr.istruzione.it/ o dall’area riservata del Ministero

dell’istruzione (nel menu Tutti i servizi , cliccare su “ Futura PNRR Gestione progetti ”).

Nella nota ministeriale del 21 dicembre si comunica che la piattaforma

per la progettazioneresterà aperta dalle ore 15.00 del 28 dicembre 2022

alle ore 15.00 del 28 febbraio 2023.

Le scuole possono inoltrare i progetti e gli accordi di concessione in qualsiasi

momentoper la successiva validazione e sottoscrizione dell’accordo di

concessione da parte dell’Unità di missione per il PNRR.

 

Spese

Il Piano “Scuola 4.0”prevede che “la rendicontazione delle spese da parte

delle istituzioni scolastiche beneficiarie avviene sulla base dei costi reali

effettivamente sostenuti”.

 

Sono spese ammissibili:

Spese per acquisto di dotazioni digitali (attrezzature, contenuti digitali, app e

software, etc.): min. 60%

Eventuali spese per acquisto di arredi innovativi/tecnici: max 20%

Eventuali spese per piccoli interventi di carattere edilizio strettamente funzionali

all’intervento: max 10%

Spese di progettazione e tecnico operative (compresi i costi di collaudo e le spese

per gli obblighi di pubblicità): max 10%.

 

 

Non sono ammissibili  :

i costi relativi alle attività di preparazione, monitoraggio, controllo,

rendicontazione, audit e valutazione, quali: studi, analisi, attività di

supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione

e comunicazione,consultazione degli stakeholders, spese legate a reti

informatiche destinate all’elaborazione e allo scambio delle informazioni.

Non sono ammissibili nemmeno i costi relativi al funzionamento

ordinario dell’istituzione scolastica.

 

Si comunica che  gli uffici Snals di Bari e delle sedi territoriali della provincia di Bari  saranno chiusi  dal 27 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023  .

Le attività riprenderanno lunedì  9 gennaio  dalle 15.30.

Per urgenze si invita ad inviare una mail all’indirizzo: info@snalsbari.it.

Sarà dato pronto riscontro.

Grazie per la collaborazione e auguri di serene vacanze di fine anno a tutti

Care amiche e cari amici della grande famiglia SNALS,
un anno è trascorso e fra poco sarà di nuovo Natale. In questi giorni che
ognuno di noi si augura possano essere sereni e circondati dall’affetto delle
persone a cui vogliamo e che ci vogliono bene, la parola “auguri” vola di
bocca in bocca e l’aria che ci circonda è piena di auguri.
Ma cosa ci auguriamo? Ricchezza?
 Arthur Schopenhauer scriveva:
“Colui che ha una grande ricchezza in se stesso è come una stanza pronta
per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al
ghiaccio della notte di dicembre”.
Ecco care amiche e cari amici della grande famiglia SNALS io voglio
augurare a ciascuno di voi e a me stesso di non dimenticare che siamo noi
stessi la ricchezza più grande. Noi imperfetti ed unici così come siamo con
i nostri limiti le nostre debolezze le nostre delusioni e disillusioni ma
anche la nostra passione per il lavoro unico faticoso e bellissimo che
abbiamo scelto, il bene che facciamo ogni giorno dedicando il nostro
tempo alle generazioni future, l’impegno nel difendere i nostri diritti, le
nostre ragioni e i nostri ideali non negoziabili e non in vendita.
Ci auguriamo un Natale felice?
Sono d’accordo e penso lo sarete anche voi con Freya Stark che scriveva
“Il Natale non è un evento esterno, ma un pezzo di casa che ciascuno porta
nel proprio cuore”.
La nostra vita moderna ha ritmi sempre più veloci e le lucine del Natale si
accendono anche da ottobre ma la luce del Natale che è dentro di ognuno
di noi, vi auguro e mi auguro di averla accesa tutto l’anno.
Ci auguriamo un Natale di solidarietà?
Questo era anche il pensiero del grande maestro Gianni Rodari
“Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto
l’anno”.
Tantissimi auguri care amiche e cari amici della grande famiglia SNALS
 Vuto Masciale
Segretario provinciale Snals Bari

Si comunica che domani 6 dicembre in occasione della festa del santo patrono San Nicola la sede provinciale di Bari resterà chiusa .

Buon San Nicola a tutti .

Ministero dell’Istruzione,
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico – Ufficio VI
Formazione del personale scolastico, formazione dei dirigenti scolastici e accreditamento enti

Ai Direttori degli Uffici Scolastici
Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici per la
Formazione presso gli Uffici Scolastici
Regionali

e p.c. All’Ufficio di Gabinetto
SEDE

Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di
istruzione e di formazione
SEDE

Ai Dirigenti scolastici delle Scuole
capofila di ambito
LORO SEDI

Oggetto: periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Attività formative per l’a.s. 2022-2023.
L’immissione in ruolo di un consistente numero di personale docente, avvenuto all’inizio dell’anno scolastico 2022-2023, rappresenta un’importante opportunità per il nostro sistema educativo e un arricchimento complessivo in termini di risorse umane e professionali. Per il raggiungimento delle finalità di tale intervento, è necessario che le conseguenti iniziative di formazione e di supporto accompagnino significativamente i docenti in periodo di formazione e di prova in servizio nella comunità professionale di
prima assegnazione, la quale opportunamente possa accoglierli e valorizzarli favorendone il pieno inserimento.

1. Modello di formazione per l’a.s. 2022-2023
Il Decreto del Ministro dell’Istruzione del 16 agosto 2022, n. 226 disciplina il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo, nonché le modalità di svolgimento del test finale, le procedure e i criteri di valutazione del personale docente in periodo di prova.

Il percorso formativo è articolato in 4 distinte fasi:
1. incontri propedeutici e di restituzione finale;
2. laboratori formativi;
3. peer to peer ed osservazione in classe;
4. formazione on line

Si conferma determinante il ruolo del docente tutor nel suo compito precipuo di affiancamento del docente neoassunto durante tutto il percorso di formazione e di prova, con compiti di collaborazione e supervisione professionale.
Significative risultano, altresì, le attività che i neoassunti sono chiamati a svolgere sulla piattaforma INDIRE, fra le quali si richiamano: l’elaborazione di un proprio bilancio di competenze iniziale e conclusivo, l’analisi e la riflessione sulle fasi esperienziali dell’attività metodologico-didattica confluenti nel portfolio professionale finale, la realizzazione di un bilancio conclusivo e la previsione di un Piano di sviluppo professionale.
Il percorso ha una durata di 50 ore di impegno complessivo, che si espletano attraverso le attività formative sincrone volte alla valorizzazione di una didattica laboratoriale; l’osservazione reciproca dell’azione docente, supportata anche da mirata strumentazione operativa; la rielaborazione delle competenze professionali guidata da specifiche sezioni di contenuti e strumenti che saranno forniti da INDIRE nell’ambiente on line.
Si ripropone la possibilità del visiting a scuole innovative che, laddove sperimentata, ha registrato risultati positivi e che prevede, anche per il corrente anno scolastico, la partecipazione di un contingente ridotto di docenti (su domanda) e di scuole caratterizzate da un contesto professionale operativo innovativo.
La limitazione numerica di partecipazione appare opportuna per mantenere il carattere sperimentale che denota questa metodologia formativa e per acquisire ulteriori elementi di valutazione in considerazione di un’eventuale futura estensione.
Infine, i laboratori formativi potranno essere incentrati su tematiche considerate prioritarie, suggerite più avanti (paragrafo 2), adottando forme organizzative che salvaguardino la flessibilità insita nelle metodologie e nelle diverse azioni didattiche nel rispetto dei necessari tempi di attuazione.
Si fornisce, di seguito, un sintetico riepilogo della ripartizione del monte ore complessivo per le attività di formazione, ai sensi del succitato Decreto del Ministro dell’Istruzione n.226/2022.
Tali attività sono da intendersi aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle iniziative di formazione di cui all’articolo 1, comma 124, della Legge 107/2015, e rivestono carattere di obbligatorietà.

 

 

INCONTRI PROPEDEUTICI E DI RESTITUZIONE FINALE 6 ORE COMPLESSIVE MASSIME
LABORATORI FORMATIVI/VISITE A SCUOLE INNOVATIVE 12 ORE
PEER TO PEER 12 ORE
FORMAZIONE ON LINE 20 ORE

2. Percorso formativo per i docenti in periodo annuale di prova in servizio
a) Incontri propedeutici e di restituzione finale
Gli incontri potranno essere organizzati su diversa scala territoriale, secondo la programmazione stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali o dagli Uffici territoriali, d’intesa con le Scuole polo.
Il tempo da dedicare agli incontri è pari a 6 ore complessive massime.
È opportuno che gli incontri iniziali di carattere informativo e di stimolo culturale per i docenti neoassunti siano calendarizzati in ogni ambito territoriale, anche prevedendo incontri specifici per gruppi differenziati. In tali contesti saranno fornite indicazioni sulle diverse fasi del percorso di formazione e saranno illustrati i materiali di supporto per la successiva gestione delle attività. Le informazioni dovranno aiutare i docenti ad inserirsi pienamente nelle dinamiche della vita professionale anche con indicazioni di carattere
operativo e funzionale.
Per quanto riguarda gli incontri di restituzione finale, si suggerisce di organizzare riunioni di carattere professionale privilegiando il coinvolgimento, e la testimonianza, dei diretti protagonisti degli eventi formativi (ad es. docenti partecipanti al visiting o a laboratori particolarmente motivanti, tutor, dirigenti scolastici), nonché l’eventuale partecipazione di esperti per lo sviluppo professionale. Potranno comunque essere adottate formule organizzative flessibili, in presenza, al fine di evitare generiche e improduttive assemblee
plenarie.
b) Il patto per lo sviluppo professionale e i laboratori formativi

Il DM 226/2022, all’art.5, comma 3, testualmente recita: “Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere
attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole”.
E al comma 4 dello stesso articolo: “Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare”.

Si evince, dunque, la stretta connessione che intercorre fra il Patto professionale, enunciazione teorica del percorso da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali, e i laboratori formativi, espressione concreta dell’azione formativa. Entrambi concorrono alla realizzazione del percorso di formazione in servizio, che parte da un’analisi critica attenta delle competenze possedute per giungere al concreto risultato di registrazione dei progressi di professionalità nel nuovo bilancio di competenze raggiunte. Si sottolinea l’importanza della personalizzazione del percorso formativo, al fine di consentire a ciascun docente in periodo di prova di avvalersi pienamente di tutta l’offerta formativa in modo coerente e concretamente impattante sul proprio sviluppo
professionale.
A tal fine, si raccomanda che il suddetto patto sia incentrato su azioni formative mirate al
raggiungimento di quelle competenze non possedute dal docente in anno di prova, evitando di includere la ripetizione di laboratori con percorsi esperienziali già espletati precedentemente. Si auspica, di contro, che con il docente in prova si concordi opportunamente un percorso formativo che colmi le lacune e potenzi le competenze possedute per un gratificante apporto professionale, una volta completato il percorso.
La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor-formatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione. Le attività si articolano, di norma, in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli.
L’art.8, comma 4, del DM 226/2022 individua le aree trasversali utili alla strutturazione dei laboratori formativi, fermo restando che altri temi potranno essere inseriti in considerazione dei bisogni formativi di ogni contesto territoriale e delle diverse tipologie di insegnamento.
Durante questo anno scolastico appare comunque di particolare interesse dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:
• gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza,
• tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
• ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;
• inclusione sociale e dinamiche interculturali;
• bisogni educativi speciali;
• innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento
• buone pratiche di didattiche disciplinari;
• gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;
• percorsi per competenze relazionali e trasversali;
• contrasto alla dispersione scolastica;
• attività di orientamento;
• insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;
• valutazione didattica degli apprendimenti;

  • valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
    • educazione alla sostenibilità.Al fine di ampliare l’esperienza formativa collegabile ai laboratori, ulteriori materiali riferibili alle sopra citate tematiche saranno resi disponibili durante l’anno attraverso l’ambiente on line della Biblioteca dell’Innovazione di INDIRE, a supporto della progettazione e della documentazione delle attività didattiche collegate ai temi dei laboratori stessi.
    Inoltre, si evidenziano iniziative nazionali promosse dal Ministero dell’Istruzione (anche in
    collaborazione con altri Enti pubblici e di formazione), che possono fornire un ulteriore ausilio alle attività di formazione dei docenti neoassunti, e tra le quali si citano:
    o Piattaforma eTwinning: www.etwinning.net

–è annoverata tra gli strumenti che gli Stati possono adottare a sostegno delle azioni didattiche per lo sviluppo delle competenze chiave.
Questa opportunità unica per il mondo della scuola, consente ai docenti di tutta Europa di
confrontarsi, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee in modo semplice e sicuro,
sfruttando le potenzialità del web. L’obiettivo è quello di perfezionare l’offerta formativa dei
sistemi scolastici europei attraverso l’internazionalizzazione e l’innovazione dei modelli
didattici e di apprendimento, favorendo lo sviluppo di una dimensione comunitaria.
o Piattaforma ELISA: www.piattaformaelisa.it

– il Progetto ELISA nasce grazie a una collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo studente – e il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze. La piattaforma dota le scuole e i docenti di strumenti per intervenire efficacemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo.
Le Scuole Polo per la formazione, cui verranno assegnati i fondi dedicati, potranno delegare l’organizzazione dei laboratori ad altre scuole dell’ambito, alle quali è riconosciuta una esperienza consolidata nel percorso di formazione dei docenti neoassunti o particolarmente esperte nella formazione su specifiche tematiche (es.: inclusione, sostenibilità, innovazione didattica, ecc.), fermo restando che l’esercizio di
rendicontazione dovrà essere comunque assolto dalla Scuola Polo.

a) Visite a scuole innovative
A domanda degli interessati e per un massimo di 2170 docenti saranno programmate, a cura degli Uffici Scolastici Regionali, visite in presenza di docenti neoassunti, singolarmente o organizzati in piccoli gruppi, presso le scuole di accoglienza che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica. Le visite, per il loro carattere esperienziale di immersione nel quotidiano, dovranno
essere capaci di suscitare motivazione, interesse, desiderio di impegnarsi in azioni di ricerca e di miglioramento e sono finalizzate a favorire il confronto, il dialogo e il reciproco arricchimento.

Gli Uffici Scolastici Regionali, a cui compete la compilazione dell’elenco delle scuole disponibili, potranno fare riferimento a istituti scolastici con progetti innovativi riconosciuti o comunque verificati (ad esempio scuole aderenti a Reti di innovazione), al fine di far conoscere ai docenti in periodo di formazione e prova i contesti di applicazioni concrete di nuove metodologie didattiche, di innovazioni tecnologiche, di efficace contrasto alla dispersione scolastica. Risulta determinante la collaborazione della scuola prescelta nel
mettere a disposizione, durante la visita, figure professionali in grado di garantire un’accoglienza e un supporto qualificati.
Si rappresenta che dovranno essere preventivamente resi pubblici, da parte degli USR di competenza, i criteri adottati ai fini dell’individuazione dei docenti neoassunti partecipanti al visiting.
Questa attività dovrà prevedere la durata massima di due giornate di full immersion nelle scuole accoglienti, pari ad un massimo di 6 ore per ognuna delle due giornate ed è considerata sostitutiva, relativamente alla sua durata, del monte-ore dedicato ai laboratori formativi
Laddove, per esigenze connesse alle disposizioni attuali e future in merito alla prevenzione del contagio da SARS-CoV-2, non sia possibile organizzare l’attività in presenza, l’attività di visiting non sarà realizzata.

b) Attività di peer to peer, tutoraggio e ruolo dei tutor e dei dirigenti scolastici

All’attività di osservazione in classe, disciplinata dall’art.9 del D.M. 226/2022, sono dedicate almeno 12 ore.
Ad ogni docente in periodo di formazione e prova è affiancato un tutor di riferimento, individuato dal Dirigente scolastico attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti e che dovrà seguire il docente nel percorso di formazione fin dal suo inizio.
Il docente tutor deve appartenere preferibilmente alla stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra e possibilmente operante nello stesso plesso del docente in periodo di formazione e prova.
Il docente tutor appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso del docente in periodo di prova a lui affidato, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare.
In nessun caso si potrà superare la quota di tre docenti in percorso di formazione e prova affidati ad un medesimo tutor.

In questo quadro complessivo, la figura del tutor accogliente assume particolare rilievo: assicura il
collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentore” per gli insegnanti neo-assunti, specie di coloro che si affacciano per la prima volta all’insegnamento.
Il docente tutor presenta al Comitato di valutazione le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neoassunto.
Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte
(progettazione, confronto, documentazione) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1 comma 124 della L.107/2015. Inoltre, apposite iniziative di formazione per i docenti tutor saranno organizzate dagli Uffici Scolastici Regionali, utilizzando la quota parte dei finanziamenti per attività regionali. Le iniziative organizzate, anche con la collaborazione di strutture universitarie o di enti accreditati, metteranno al centro la sperimentazione di strumenti operativi e di metodologie di supervisione professionale (criteri di osservazione reciproca in classe, peer review, documentazione didattica, coaching, ecc.).
I Dirigenti scolastici avranno cura di prospettare ai tutor gli impegni da affrontare, secondo quanto
previsto dal D.M. 226/2022, tenendo conto altresì degli ulteriori impegni formativi complessivi previsti per il personale.
Anche per i docenti che devono ripetere il periodo di formazione e prova è prevista la nomina di un
docente tutor, possibilmente diverso da quello che lo ha accompagnato nel primo anno di servizio.
Si conferma ancora una volta il ruolo significativo e l’impegno attivo del Dirigente scolastico nel proporre le attività formative ai docenti in periodo di formazione e prova, con particolare riferimento alla stipula del Patto formativo di sviluppo professionale, punto di incontro e snodo fra le esigenze delle nuove professionalità in ingresso e il piano per la formazione docenti a livello di istituto, nonché nell’osservazione e nella visita alle classi in cui i docenti neoassunti prestano servizio. Si confida, pertanto, in un contatto frequente tra Dirigente scolastico e tutor.
Ai sensi del D.M. 226/2022, per ogni docente in periodo di formazione e prova il Dirigente scolastico presenta al Comitato di valutazione una relazione, comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere.
c) Formazione on line sulla piattaforma INDIRE
L’apertura dell’ambiente on line, predisposto da INDIRE, avverrà entro il mese di novembre 2022, al fine di garantire una più ampia disponibilità della piattaforma ai docenti neoassunti. Le attività on line vedranno alcune variazioni e semplificazioni di carattere editoriale, per assicurare il migliore collegamento tra le varie sequenze di attività che confluiscono nel portfolio professionale finale e le attività sincrone in presenza e online

(incontri iniziali e finali, laboratori, attività peer to peer). Sarà inoltre disponibile l’ambiente on line pubblico a supporto dei diversi soggetti impegnati nella formazione, in modo da assicurare un’interazione tra i partecipanti alla formazione e le strutture responsabili dell’organizzazione.
Le attività on line, della durata di 20 ore complessive, si configurano in modo strettamente connesso con le attività in presenza, consentendo di documentare il percorso, riflettere sulle competenze acquisite, dare un “senso” coerente all’agire complessivo. La presentazione del portfolio professionale al Comitato di valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.
d) La valutazione del percorso di formazione e di prova in servizio.
L’art.13 del DM 226/2022 stabilisce le procedure per la valutazione del percorso di formazione e fissa le scadenze temporali in cui queste dovranno svolgersi.
Una tra le novità più rilevanti del percorso è rappresentata dall’allegato A, che struttura i momenti di osservazione in classe da svolgersi da parte del Dirigente scolastico e del Tutor, evidenziando in maniera oggettiva le caratteristiche dell’attività didattica del docente neo-immesso. Le schede, debitamente compilate, entrano a far parte del materiale sottoposto al Comitato di valutazione.
Nello specifico, il Comitato di valutazione, convocato dal Dirigente scolastico, compie la verifica delle competenze didattiche pratiche del docente in prova, traduzione delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche secondo quanto riportato nel Piano di sviluppo professionale, per l’espressione del parere sul superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio attraverso il colloquio, nell’ambito del quale è svolto il test finale, che consiste, ai sensi dell’articolo 13, comma 3 del Decreto, “nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova”.
Il colloquio: Il docente lo sostiene innanzi al Comitato. Il colloquio prende avvio dalla presentazione
delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio
professionale e nelle schede di cui all’Allegato A, già in possesso del Dirigente scolastico e trasmessi preliminarmente (almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio) allo stesso Comitato. Si suggerisce di attenzionare particolarmente, in questa fase, tutti gli elementi contestuali che in qualche modo hanno influito sul percorso esperienziale del docente in valutazione, della sua partecipazione alla vita della scuola, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento utile a chiarire la personalizzazione del percorso formativo compiuto, invitando il docente stesso a “raccontare” e a “raccontarsi” al Comitato; dall’altro lato, vanno considerate le evidenze della capacità didattica, utilizzando gli indicatori e i descrittori dell’Allegato A
come griglia di verifica del pieno possesso ed esercizio dello standard professionale.
Nella sua formulazione, il test verterà sulle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria compiuta dal tutor accogliente e nella relazione del Dirigente scolastico, e riguarderà espressamente la verifica dell’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso formativo. Il test finale, elemento di novità rispetto alle scorse procedure di valutazione dei percorsi formativi dei periodi di prova in servizio, concorre, insieme con il colloquio, alla valutazione del percorso di formazione del docente in anno di prova.

5. Personale docente tenuto al periodo di prova e di formazione
Secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, del DM 226/2022, sono tenuti al periodo di
formazione e prova:
o I docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo
conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo;
o I docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non
abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo
comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte
integrante del servizio in anno di prova;
o I docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono
ripetere il periodo di formazione e prova;
o I docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
o I docenti vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano
ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del Decreto Legislativo del 13 aprile 2019 n. 59 e ss.mm., che
si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato.
o I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, da
comma 4 a comma 9, del decreto legge 25/05/2021, n. 73. Qualora il personale interessato
abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado,
sarà comunque tenuto a sostenere la prova disciplinare di cui al comma 7 del citato articolo 59.
o I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59,
comma 9-bis, del decreto legge 25/05/2021, n. 73.

Ai sensi del D.M n. 226/2022, il superamento del periodo di formazione e prova è subordinato allo
svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività didattiche, al superamento del test finale e alla valutazione positiva del percorso di formazione e periodo di prova in servizio. Fermo restando l’obbligo delle 50 ore di formazione previste, i centottanta giorni di servizio e i centoventi giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti per i docenti con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto.

I termini indicati per la validità del periodo di prova trovano applicazione anche nei confronti dei

vincitori della procedura di cui all’articolo 59, comma 9 bis, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, così come già indicato nella nota di questa Direzione Generale, prot. 0030998 del 25/08/2022.
Come riportato nella Circolare del Ministero dell’Istruzione n. 1585/2020, per il periodo di permanenza delle disposizioni connesse alle misure di contenimento dell’emergenza pandemica, si evidenzia che per il personale docente ed educativo utilizzato in altri compiti o temporaneamente inidoneo allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, per cause connesse alle ipotesi previste nella citata circolare, è disposto il rinvio del periodo di prova, laddove l’eventuale rientro nelle specifiche mansioni non consenta di svolgere i 120 giorni di attività didattica previsti.
Infine, si ricorda che non devono svolgere il periodo di prova i docenti:
• che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018 nello stesso grado di nuova immissione in ruolo;
• che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale abbiano già svolto il periodo di
formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018;
• già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di formazione e di prova ovvero il percorso FIT ex D.D.G. 85/2018 e siano nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado;
• che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del
medesimo grado;
• che abbiano ottenuto il passaggio di cattedra nello stesso grado di scuola. Sono ricompresi nella categoria in esame coloro che hanno concluso positivamente l’anno di formazione ed il periodo di prova a seguito di selezione di nomina finalizzata all’immissione in ruolo e siano successivamente immessi in ruolo su classe di concorso del medesimo grado di scuola sulla base di una diversa procedura selettiva.
6. L’organizzazione delle attività e le risorse finanziarie disponibili
Al fine di garantire una maggiore efficacia nell’attuazione delle iniziative territoriali si suggerisce di
utilizzare, per le azioni di coordinamento, lo staff regionale per la formazione già operante presso ogni Ufficio Scolastico Regionale.
Sarà cura di questo ufficio comunicare, con successiva nota, l’ammontare delle assegnazioni
finanziarie a livello regionale sulla base del numero dei docenti effettivamente nominati.

n considerazione dell’obbligatorietà a norma di legge di quanto sopra declinato, si invitano i soggetti titolari

delle azioni formative a procedere alla sollecita programmazione e progettazione delle iniziative.
Si ringrazia per la consueta e preziosa collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Filippo SERRA