Con la lettera che riportiamo di seguito il segretario generale della Confsal ha chiesto un incontro urgente al presidente del consiglio dott. Giuseppe Conte.Vi terremo aggiornati sugli esiti della richiesta e dell’incontro

Prot. 37 /ARM/SG

Ill.mo Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte

OGGETTO: EMERGENZA CORONAVIRUS – RICHIESTA INCONTRO

Nell’ottica della massima collaborazione e della piena solidarietà istituzionale a fronte della grave emergenza sanitaria, Le chiedo di predisporre un incontro urgente con una delegazione della Confsal, costituita dai massimi rappresentanti dei principali Comparti del lavoro pubblico e di quello privato. Nel corso del Confronto si potrà valutare: a) come i dipendenti pubblici e quelli privati, unitamente ai datori di lavoro, possano collaborare con le Istituzioni per meglio affrontare l’emergenza sanitaria; b) quali misure è necessario prendere per la tutela di tutti i lavoratori e delle piccole imprese in difficoltà. In attesa di un sollecito riscontro, Le porgo distinti saluti.

f.to

il segretario generale Confsal

Angelo Raffaele Margiotta

 

 

Ai Segretari regionali

Ai Segretari territoriali

 

Oggetto: Stato di agitazione settore scuola

 

In relazione alla proclamazione dello sciopero del settore scuola per il prossimo 6 marzo, centrato in modo particolare sulle problematiche del personale in situazione di precarietà, è indispensabile attivare da subito sul territorio ogni iniziativa utile a favorire il più ampio coinvolgimento della categoria sui contenuti e sugli obiettivi di un’azione sindacale destinata ad estendersi ad altre tematiche, tra queste la principale è l’apertura della contrattazione per il rinnovo del contratto di lavoro.

Per quanto riguarda le questioni oggetto dello sciopero del 6, illustrate nella conferenza stampa del 12 febbraio scorso, esse riguardano nello specifico:

  • le modalità di attuazione di quanto prevede il dl 126/2019, in particolare le modalità di svolgimento dei concorsi straordinari non coerenti con i criteri indicati nell’intesa del 24 aprile 2019 e successive intese col Ministero dell’Istruzione
  • la mancata attivazione delle iniziative contrattuali o legislative per portare a soluzione il problema dei facenti funzione di DSGA
  • il mancato avvio del confronto per la definizione in via strutturale di un nuovo sistema di percorsi di abilitazione aperti anche ai docenti di ruolo della scuola statale e ai docenti non abilitati delle scuole paritarie e dei centri di formazione professionali
  • la mancata convocazione del tavolo di contrattazione nazionale integrativa sulla mobilità, territoriale e professionale, del personale docente, educativo ed ATA.

Le strutture territoriali, oltre a organizzare, ove possibile, assemblee unitarie nelle scuole con la massima tempestività, sono invitate a mettere in atto anche ulteriori azioni a sostegno delle rivendicazioni e degli obiettivi della mobilitazione anche attraverso la più ampia diffusione delle rivendicazioni in atto mediante l’utilizzo dei canali televisivi e radiofonici locali. A tal fine può essere utile predisporre documenti da porre in votazione nel corso delle assemblee, nei quali evidenziare in modo particolare l’importanza di una valorizzazione del lavoro svolto dal personale precario, indispensabile a garantire il regolare funzionamento delle scuole, e la necessità di garantirne la stabilità come diritto dei lavoratori ed esigenza primaria del servizio.

Utilizzando tali documenti, è senz’altro utile richiamare su questi temi l’attenzione dei parlamentari del territorio, sollecitandone il diretto impegno a livello politico e legislativo.

Non appena disponibile, sarà diffuso a tutte le strutture il materiale grafico scelto per caratterizzare la mobilitazione in atto che si concluderà giorno 6 marzo con una manifestazione nazionale davanti al MIUR alle ore 11. Le strutture territoriali che non sono nelle condizioni di garantire un’adeguata partecipazione alla manifestazione nazionale si attiveranno per organizzare contestuali presidi regionali davanti agli USR. Si rimane a disposizione per ogni eventuale esigenza.

 

Roma, 17 FEBBRAIO 2020

 

I Segretari Organizzativi

 

 

Flc CGIL CISL Scuola UIL Scuola Rua SNALS Confsal GILDA Unams
Francesca Ruocco Ivana Barbacci Noemi Ranieri Irene Tempera Massimo Quintiliani

 

E’ stato firmato il Decreto Ministeriale n.95 del 12-02-2020 “Attivazione dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno scolastico TFA 2019/2020”.

Allegato A “Tabella riassuntiva offerta formativa specializzazione sul sostegno”.

Riportiamo di seguito la scheda riassuntiva “Percorsi di formazione per conseguimento specializzazione per il sostegno – a.a. 2019/20”, redatta dalla Segreteria provinciale di Vicenza:

Fonte normativa D.M. 8 febbraio 2019, n. 92

D.M. 12 febbraio 2020, n. 95

Requisiti per poter accedere alla procedura di specializzazione sul sostegno: scuola dell’infanzia e primaria Sono ammessi a partecipare alle procedure per i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

·         laurea in scienze della formazione primaria

·         diploma magistrale, ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002

·         analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Requisiti per poter accedere alla procedura di specializzazione sul sostegno: scuola secondaria di primo e secondo grado Sono ammessi a partecipare alle procedure per i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno per la scuola secondaria di primo e secondo grado i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

·         abilitazione a una delle classi di concorso del relativo grado

·         analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente

·         titolo di accesso a una delle classi di concorso del relativo grado e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche

Requisiti per poter accedere alla procedura di specializzazione sul sostegno: posti di insegnante tecnico pratico Gli insegnanti tecnico – pratici accedono fino al 2024/25 con il possesso del diploma.
Prova di accesso I percorsi di specializzazione per le attività di sostegno sono istituiti ed attivati dagli Atenei nel limite dei posti autorizzati.

Si accede mediante superamento della prova di accesso

La prova di accesso, predisposta da ciascuna università, si articola in:

·         un test preliminare

·         una o più prove scritte ovvero pratiche

·         una prova orale

Test preliminari Le date di svolgimento dei test preliminari sono fissate:

·         mattina del 2 aprile 2020 prove scuola dell’infanzia

·         pomeriggio del 2 aprile 2020 prove scuola primaria

·         mattina del 3 aprile 2020 prove scuola secondaria di I^ grado

·         pomeriggio del 3 aprile 2020 prove scuola secondaria II^ grado

Iscrizione ai corsi Ciascuna Università pubblicherà il bando di ammissione ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, fissando i termini e le modalità di preiscrizione.
Conclusione dei corsi I corsi dovranno concludersi entro il mese di maggio 2021.

Nel Processo di riforma del sistema pensionistico, che ha visto il definitivo passaggio al sistema contributivo, la previdenza complementare è uno degli strumenti più importanti per assicurare ai lavoratori una maggiore serenità negli anni della pensione”. Così ha esordito il Presidente del Fondo Espero, Massimo Di Menna, nell’incontro organizzato il 12 febbraio 2020, al Miur, con il Fondo e i sindacati rappresentativi per il rilancio della previdenza complementare tra i lavoratori della scuola.

Nasce il progetto “Espero, formazione e informazione” supportato da un adeguamento alle normative europee. I segretari generali delle cinque sigle sindacali Snals-Confsal, Flccgil, Cisl scuola FSUR, Uil scuola Rua e Gilda Unams, condividendo l’obiettivo del rilancio del Fondo, sosterranno il percorso di rilancio attraverso varie fasi, dal coinvolgimento diretto dei lavoratori con l’ausilio di materiali, a specifici incontri interregionali di formazione, a una campagna di assemblee fino alla fine dell’anno scolastico, prevedendo a settembre un monitoraggio dell’esperienza.

Il Direttore di Espero, Francesco Moretti, ha sottolineato la necessità di formare e informare il mondo sindacale per diffondere una cultura della previdenza complementare affinché, già al momento della stipula del contratto di lavoro, i dipendenti della scuola posseggano le informazioni necessarie per pianificare la propria vita lavorativa e, quindi, la propria vecchiaia. Con il supporto di slides ha illustrato le tappe del progetto di rilancio del Fondo.

A seguire, i segretari generali delle cinque sigle rappresentative hanno espresso le loro considerazioni.

Il Segretario generale Elvira Serafini, dopo aver rimarcato l’assenza della rappresentanza datoriale, ha ricordato che lo Snals-Confsal ha contribuito fattivamente alla nascita e allo sviluppo del Fondo nella convinzione che il segmento previdenziale volontario sia un’opportunità per tutti i dipendenti della scuola, in particolare per i colleghi più giovani, per i quali è indispensabile integrare la pensione che risulterà fortemente penalizzata dal lungo status di precarietà  e  dal sistema  di  calcolo contributivo.

“Lo Snals-Confsal – ha aggiunto- dedica al Fondo Espero un’attenzione speciale, sulla base di un rapporto di sinergia e di fiducia tra il lavoratore e i nostri rappresentanti sul territorio. Bene, quindi, la formazione, primo passo per diffondere la conoscenza di Espero e per operare con professionalità.

Il ruolo del nostro sindacato – ha concluso – che condivide pienamente il rilancio di Espero, è centrale nella gestione della previdenza complementare, così come lo è nella tutela dei diritti di tutti i lavoratori della scuola”.

Link: FONDO ESPERO

Il MIUR, in data 7.2.2020, con la nota n. 2664 ha comunicato di aver attivato la funzione Polis su istanze on line, per poter cessare dall’1.09.2020 con l’opzione contributivo donna.

I requisiti richiesti di 35 anni di contributi e 58 anni di età debbono essere stati maturati entrambi entro il 31.12.2019, senza alcun arrotondamento.

Si consiglia alle interessate, che intendano andare in pensione dall’1.09.2020, di presentare entro la data di scadenza fissata per istanze on line 29.02.2020 anche la prevista domanda all’Inps.

Questo per consentire all’INPS di poter verificare quanto prima la maturazione dei requisiti da parte delle interessate, visto il ritardo con cui verranno presentate le loro domande; gli altri pensionandi hanno presentato le domande entro il 10 gennaio u.s..

Ricordiamo a coloro che, per vari motivi, non avessero ancora chiesto il riscatto della durata del corso di laurea e intendessero richiederlo “a costo agevolato”, tale richiesta va presentata all’Inps contestualmente con la domanda di cessazione opzione contributivo donne (circ. n. 6 INPS/20).

L’opzione contributiva donna è stata istituita con la legge Maroni n. 243/2004.

La possibilità dell’opzione era stata prevista a partire dall’1.01.2008 ed in via sperimentale fino al 2015.

L’opzione è stata poi ripresa dalla riforma Fornero del 2011 e prorogata negli anni a seguire dalle varie leggi di bilancio.

La scelta del calcolo tutto contributivo della pensione, nei primi anni di applicazione della normativa, orientativamente prevedeva che l’importo pensionistico si sarebbe ridotto di circa il 25/30%.

Quest’importo inferiore della pensione, che questa scelta determinava, era dovuto ai diversi anni di contributi che le interessate vantavano nel sistema retributivo entro il 31.12.1995. Le prime donne che hanno fatto questa scelta di pensionamento nel 2008, rinunciavano al calcolo retributivo di circa 22 anni:

2008 – 35 anni = 1973 inizio contributi 

1995-1973 = 22 anni contributi nel retributivo

Per le donne che andranno in pensione dal 2020, quindi nell’ex sistema di calcolo misto (meno di 18 anni al 31.12.1995), questa “rinuncia-perdita” si concretizza in solo 10/12 anni di contribuzione retributiva, quindi “la perdita” sull’importo pensionistico, rispetto le prime “fruitrici dell’opzione donna” si è dimezzata.

2019 – 35 anni = 1984 inizio contributi

1995-1984 = 11 anni contributi nel retributivo

Va comunque ricordato che i requisiti maturati al 31.12, richiesti nei vari anni, per opzione donna, sono “cristallizzati”.

La normativa, infatti non prevede la data entro la quale fare domanda di cessazione ma soltanto la data entro la quale vanno maturati i requisiti.

Questo, in pratica, non avendo l’opzione donna una scadenza di presentazione della domanda di cessazione (INPS), una volta maturati i requisiti (esempio al 31.12.2019), la domanda può essere presentata negli anni successivi 2020, 2021, ecc..

Riprova di quanto sopra ricordato è che prima della proroga al 2019, stabilita dalla finanziaria, su funzioni istanze on line POLIS con scadenza 10 gennaio, potevano far domanda di pensionamento all’1.09.2020, le donne che avevano maturato i requisiti entro il 31.12.2018 e quindi ancora in servizio nel 2019.

La “cristallizzazione” dei requisiti maturati permette, per il personale femminile della scuola, qualora raggiunga una classe stipendiale superiore dopo l’1.09.2020, di poter sfruttare economicamente il vantaggio di posticipare di uno o due anni la data del pensionamento.

Si ricorda che, ai fini dell’importo pensionistico, essendo il calcolo totalmente contributivo, la differenza mensile si concretizzerebbe in pochi euro.

Il ”montante contributivo individuale” verrebbe aumentato dalla differenza degli “importi contributivi” tra le due classi stipendiali e solo per pochi mesi.

Un vantaggio concreto di posticipare di un anno il pensionamento, si avrebbe sul calcolo della buonuscita che, anche avendo chiesto il calcolo contributivo della pensione, verrà calcolato con la normale formula.

Per cui gli anni utili alla buonuscita aumenteranno dell’anno lavorato in più e nel calcolo verrà utilizzato l’ultimo stipendio percepito relativo alla classe stipendiale superiore maturata, tenendo conto degli anni utili ex-se ai fini della buonuscita e di quelli eventualmente riscattati (laurea, militare, pre-ruolo e altr

RICORSO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA IN FAVORE DEL PERSONALE DOCENTE E A.T.A. DI RUOLO

 

Con la pubblicazione di due importanti pronunce della Suprema Corte di Cassazione (Sentenza n. 31149 del 28/11/2019 e sentenza n. 31150 28/11/2019) è stato autorevolmente affermato che il riconoscimento parziale del servizio prestato dal personale Docente e A.T.A. anteriormente alla immissione in ruolo, in base al meccanismo previsto dagli artt. 485 e 569 del D.Lgs. n. 297/1994 (Testo unico dell’Istruzione), viola il divieto di discriminazione scolpito nella clausola 4 dell’Accordo Quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE.

Per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato, a meno che non sussistano ragioni oggettive.

Secondo la Corte di Cassazione, il servizio prestato in forza di contratti a termine prima della immissione in ruolo deve essere valutato per intero a fini giuridici ed economici.

A seguito delle richiamate pronunce, la Segreteria Provinciale dello S.N.A.L.S. di Bari intende supportare i propri iscritti per impugnare dinnanzi al Giudice del Lavoro, con il patrocinio dello Studio Legale Toscano & Partners di Bari, i decreti di ricostruzione della carriera che non risultino in linea con i principi autorevolmente affermati dalla Suprema Corte di Cassazione.

I ricorsi saranno proposti senza oneri per gli iscritti (fatto salvo l’eventuale contributo unificato) a seguito di valutazione individuale dei decreti di ricostruzione della carriera, purché emessi da non più di dieci anni, da trasmettersi all’indirizzo di posta elettronica snalsbari@gmail.com

Al vaglio preliminare seguirà il deposito del ricorso per il pieno riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, del servizio pre-ruolo effettivamente prestato, previa consegna della documentazione necessaria all’avvio del contenzioso.

Il segretario provinciale

Prof. Vito Masciale

 

 

Riceviamo e pubblichiamo 

COMUNICATO STAMPA

 

RIPRENDE LA MOBILITAZIONE DELLA SCUOLA:
LE DECISIONI DELLE SEGRETERIE UNITARIE DI OGGI

Il 17 marzo si parte con lo sciopero di tutto il personale precario

 

Riparte la mobilitazione di tutto il personale della scuola, con un primo step di iniziative a sostegno del personale precario della scuola e dei facenti funzioni di Dsga.

E’ quanto hanno deciso oggi i sindacati scuola nella riunione delle segreterie unitarie.

Sarà una conferenza stampa nei prossimi giorni a illustrare nel dettaglio le ragioni che hanno portato le cinque sigle sindacali a proclamare lo sciopero dei precari della scuola per il prossimo 17 marzo, primo atto di un’iniziativa che si sviluppa su un arco di tempo più lungo e su problematiche più vaste. Le misure in via di definizione per i concorsi, su cui si è consumata nei giorni scorsi la rottura fra sindacati e Ministero dell’istruzione, giungono al termine di un confronto durato mesi e rappresentano solo uno dei temi presenti nelle intese siglate più volte con il Governo, che riguardano anche il rinnovo del contratto, la mobilità e la definizione di un sistema strutturale di abilitazione.

“Sono venute a cadere le ragioni per cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di mobilitazione – spiegano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SnalsConfsal e Gilda – Il confronto dei giorni scorsi al Ministero ha evidenziato una sostanziale indisponibilità al negoziato di questa amministrazione, che ha respinto in larga parte le proposte avanzate dai sindacati sui provvedimenti relativi alle procedure concorsuali”.

“Il tema della precarietà – aggiungono Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio – va superato con una politica attenta e con misure che siano il risultato di un confronto corretto. Migliaia di persone attendono risposte concrete e rispettose del loro lavoro”.

 

Roma, 4 febbraio 2020

 

Concorsi, Serafini (Snals): chiediamo che parta anche procedura solo abilitante, valorizzare servizio, rivedere compensi commissari. Chiusura dal Ministero (Intervista)

Da Orizzonte Scuola – di redazione – 31 Gen 2020 – 6:30

Concorsi scuola: “si è concluso il primo confronto con il MIUR con una totale chiusura del ministero nei confronti delle nostre richieste in ordine agli imminenti concorsi nella scuola.”

Queste le parole della segretaria generale dello Snals Elvira Serafini subito dopo il confronto con il Ministero su reclutamento e concorsi.

Il confronto al Ministero

Il Ministero ha presentato le bozze dei concorsi: straordinario secondaria I e II grado, ordinario I e II grado, infanzia e primaria.

Per quanto riguarda il concorso straordinario, come già anticipato dalla nostra redazione, sono previsti due bandi. Uno riservato ai docenti con servizio esclusivamente nella scuola secondaria statale, che partecipano per i 24.000 posti a ruolo, l’altro per i docenti con servizi finalizzati alla procedura di abilitazione.

Il Ministero accelera sul primo dei bandi, mentre non ha ancora presentato la bozza per il secondo che, inevitabilmente slitterebbe.

Segretaria Serafini, perché la rottura nel confronto? Quali le posizioni

La nostra posizione è coerentemente ferma agli impegni assunti dal ministero nel verbale di conciliazione del 19 dicembre scorso, redatto a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte nostra e degli altri sindacati rappresentativi del Comparto.

Quali le vostre richieste concrete in questa fase?

In sostanza abbiamo semplicemente chiesto che la procedura straordinaria comprendesse anche il concorso ai soli fini abilitanti, aperto anche ai partecipanti al concorso straordinario, con requisiti differenziati per il personale di ruolo e per coloro che vantano i servizi su posto di sostegno e sono in possesso dei titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso.

In considerazione della particolare tipologia di destinatari abbiamo chiesto di valorizzare in maniera significativa i titoli di servizio e di ridurre numero e difficoltà dei quesiti, da svolgere in tempi più ragionevoli e da estrarre da una banca dati pubblica.

Riteniamo pure che vadano rivisti i compensi dei commissari e quantomeno siano previste forme di esonero dal servizio per i componenti.

Di fronte a tali richieste che discendono tra l’altro da considerazioni generali frutto di accordi e intese già sottoscritti ci siamo trovati di fronte ad una chiusura totale.

Cosa farete adesso?

Spiace rilevarlo ma siamo costretti a ritenere che si voglia lo scontro con le parti sociali.

Siamo pronti ad adottare le decisioni conseguenti e ad assumere tutte le iniziative di mobilitazione e di lotta necessarie ad imporre il rispetto degli impegni sottoscritti.

Ci muoveremo in un’ottica unitaria con gli altri sindacati rappresentativi che crediamo possano condividere con noi la valutazione estremamente negativa delle posizioni del MIUR.

È ROTTURA AL TERMINE DEL CONFRONTO FRA SINDACATI E MINISTERO

SU RECLUTAMENTO E ABILITAZIONI

 

È stato di totale chiusura rispetto alle proposte dei sindacati l’atteggiamento assunto oggi dall’Amministrazione a conclusione del confronto sui provvedimenti attuativi del decreto su reclutamento e abilitazioni.

 

Il verbale che è stato redatto al termine dei due giorni di confronto dà conto della totale indisponibilità rispetto a richieste che si ponevano in termini di piena coerenza con quanto emerso nel lungo percorso che ha visto sindacati e Amministrazione impegnati a definire le modalità con cui dare seguito a quanto stabilito in diverse intese, a partire da quella del 24 aprile scorso a Palazzo Chigi e successivamente in quelle con i ministri dell’Istruzione e Ricerca, riassunte nei verbali di conciliazione del dicembre scorso.

Intese che oggi, in presenza di un rinnovato assetto del ministero, vengono totalmente disattese.

I segretari generali di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno deciso di convocare con urgenza le segreterie unitarie per una più compiuta valutazione e per assumere le decisioni conseguenti, tenuto conto che le ragioni per cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di mobilitazione vengono oggi definitivamente a cadere.

Roma, 30 gennaio 2020

FLC CGIL

Francesco Sinopoli

CISL FSUR

Maddalena Gissi

UIL Scuola RUA

Giuseppe Turi

SNALS Confsal

Elvira Serafini

GILDA Unams

Rino Di Meglio

Allegato:

Visualizza PDF

Si è svolto il 29 gennaio, presso il Miur, l’incontro Amministrazione/sindacati per un confronto sulle bozze dei bandi di concorso ordinario scuola infanzia e primaria, ordinario secondaria, straordinario per titoli ed esami per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno.

 

Le richieste della delegazione Snals-Confsal

Per l’Amministrazione erano presenti Sabrina Capasso, Vice Capo di Gabinetto, e Max Bruschi, Capo Dipartimento Istruzione. La delegazione Snals composta da Irene Tempera (vice Segretario generale), Antinolfi Giuseppe (Componente Segreteria generale), Massa Lucia (Componente Segreteria generale) e Taiti Giuseppe (Coordinatore settore secondario), è intervenuta rimarcando, preliminarmente, che il 19 dicembre 2019 è stato sottoscritto dall’organismo di conciliazione, presieduto dall’allora ministro Fioramonti e dai sindacati rappresentativi, un Verbale contenente punti importanti e condivisi, tra i quali l’avvio di un tavolo politico di confronto sulle procedure di reclutamento previste dai relativi bandi, vale a dire, il tema all’o.d.g. odierno. Ma quei punti meritano tutti un’attenzione prioritaria e tempestiva perché la categoria attende risposte non più derogabili. Tempera ha quindi ricordato gli impegni contenuti nel suddetto Verbale sottoscritto dalle Parti.

 

I PUNTI NODALI DELL’INTESA DEL 19 DICEMBRE 2019

  1. Rinnovo contrattuale

Le Parti convengono di avviare, entro e non oltre il mese di gennaio, un tavolo politico di confronto (…….) in vista del prossimo rinnovo contrattuale per il comparto Istruzione e Ricerca. A tal fine, il tavolo politico di confronto sarà la sede per segnalare al tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio le risorse necessarie per il rinnovo contrattuale, ponendo attenzione a tutte quelle disponibili.

  1. Tavoli di settore

Entro il mese di gennaio, saranno altresì attivati specifici tavoli politici di confronto, relativi ai singoli settori che compongono il comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM.

  1. Attuazione del decreto-legge n. 126 del 2019 e altri tavoli tematici

Le Parti convengono, altresì, di attivare a partire dal sette di gennaio, un tavolo politico di confronto in merito all’attuazione del decreto-legge n. 126 del 2019, con riferimento particolare alle procedure di reclutamento ivi previste e ai relativi bandi e decreti attuativi.  Il confronto terminerà in tempo utile per consentire la pubblicazione dei bandi entro i primi giorni di febbraio.

Per i settori Università, Ricerca e AFAM, il tavolo individuerà le soluzioni più idonee per completare il processo di stabilizzazione dei precari di settore.

Per il settore scuola, il tavolo procederà a un aggiornamento del contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità, alla luce delle novità sopraggiunte.

  1. Percorsi abilitanti

Le Parti convengono, altresì, di avviare entro il mese di gennaio un confronto politico approfondito in merito ai percorsi di abilitazione strutturali, avuto il necessario riguardo per quei docenti che abbiano già una pregressa esperienza di insegnamento a qualunque livello, pur se privi di abilitazione. Le Parti convengono sulla necessità di concludere i lavori del tavolo entro il mese di febbraio, per consentire la presentazione nel medesimo termine del relativo disegno di legge collegato alla legge di bilancio, e con l’auspicio che l’esame parlamentare del disegno di legge possa concludersi in tempi brevi.

  1. DGSA facenti funzione

Le Parti sosterranno, nelle opportune sedi contrattuali o legislative a partire dal primo veicolo normativo utile, un’iniziativa volta a consentire al personale assistente amministrativo di ruolo, che abbia svolto per almeno tre anni negli ultimi otto le funzioni di DSGA, di accedere a tale qualifica con il medesimo titolo di studio già previsto per la partecipazione al concorso ordinario per titoli ed esami bandito nel 2018.

  1. Autonomia differenziata

Le Parti convengono sulla necessità di consolidare il sistema unitario nazionale di istruzione, privo di differenziazioni regionali.

 

Un cronoprogramma per le questioni da risolvere

 Lo Snals-Confsal e gli altri sindacati hanno sottolineato che i gravi ritardi nell’avvio dei lavori stanno ostacolando nei tempi e nei modi la soluzione delle tante questioni, divenute ormai vere e proprie emergenze in una fase di grande difficoltà per la scuola. Occorrono volontà politica, velocità e chiarezza per sciogliere i numerosi e complessi nodi.

Tutte le OO.SS. presenti hanno concordato sulla posizione dello Snals-Confsal e, congiuntamente, hanno dichiarato di non essere disponibili a dare inizio al tavolo odierno di confronto sui bandi di concorso senza un puntuale e serio impegno dell’amministrazione di predisporre un preciso cronoprogramma dei lavori per l’attuazione dei punti oggetto della conciliazione.

La dottoressa Capasso, a questo punto, ha chiesto la sospensione dell’incontro per poter riferire al Capo di gabinetto le richieste della parte sindacale. Alla ripresa dei lavori l’Amministrazione ha comunicato che le richieste dello Snals-Confsal e delle altre OO.SS. venivano accolte e che sarebbe stato inviato alle OO.SS un cronoprogramma dei lavori, per avviare un confronto tempestivo anche sugli altri temi.

Lo Snals e le altre OO.SS., soddisfatti del risultato raggiunto, si sono dichiarati disponibili all’apertura del tavolo di confronto sui bandi di concorso.

Le richieste di modifica dello Snals hanno, chiaramente, riguardato i punti critici dei bandi che sono stati discussi, in video conferenza, con i Segretari provinciali.

L’amministrazione si è riservata di comunicare le decisioni finali sulle richieste avanzate dallo Snals e dalle altre OO.SS. nel successivo incontro che si terrà giovedì 30, alle ore 16:00.