Giovedì 11 aprile p. v., dalle ore 9:30 alle ore 13:30, si terrà, presso il Parlamentino del Cnel, un convegno sul tema “LAVORO E SICUREZZA: ASPETTI NORMATIVI, TECNICI, FORMATIVI E INNOVATIVI” organizzato dal Dipartimento salute e sicurezza nei luoghi di lavoro della Confsal.

Storicamente esisteva il medico di fabbrica, poi diventato l’attuale medico competente specialista in Medicina del lavoro. Per molto tempo la funzione del medico del lavoro è stata identificata nella sorveglianza sanitaria periodica finalizzata alla prevenzione delle malattie professionali. Oggi è necessaria, invece, una visione olistica della salute e della sicurezza di chi lavora.

Le nuove dimensioni dell’economia impongono nuovi sistemi di tutela della salute e della sicurezza in ambito lavorativo, confortati da illuminati orientamenti giurisprudenziali che, in non pochi casi, ispirano innovazioni normative sul tema. Purtroppo si tratta spesso di misure non esaustive, non efficienti e bisognose di continue rivisitazioni, anche e soprattutto alla luce dell’evoluzione industriale e dei repentini e nuovi rischi emergenti in campo lavorativo. Inoltre, non sono rari i casi in cui pratiche illegali ed elusive della norma nascondono realtà criminose e di lavoro nero.

Occorre quindi arginare tali condotte “malate” partendo dal fulcro dell’expertise, e cioè dalla formazione e dalla diffusione della cultura della sicurezza facendo leva, non solo sulla mera sensibilizzazione e informazione dei lavoratori, ma anche su dinamiche innovative e capillari, quali l’innovazione e l’addestramento virtuale certificato.

Roma, 29 marzo 2019. Al fine di sollecitare adeguate risposte del Governo ed in particolare del Dicastero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca alle giuste aspettative dei lavoratori che hanno partecipato numerosi alle riunioni degli attivi unitari, lo SNALS – Confsal ha sottoscritto un documento congiunto di proclamazione dello stato di mobilitazione sui principali punti di rivendicazione:

•  Rinnovo del CCNL. Il CCNL 2016-2018, già scaduto al 31/12/2018, è stato formalmente disdettato dalle scriventi, ma le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di bilancio 2019 sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa. Occorrono inoltre risorse aggiuntive per superare quella che è una vera e propria emergenza salariale e ridurre così il divario stipendiale esistente rispetto alla media dei paesi Ocse. La sottoscrizione, con urgenza, di un nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, è importante anche per ribadire la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro come
strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese: diritti, doveri e salario debbono essere gli
stessi, indipendentemente dal luogo in cui viene resa la prestazione lavorativa;

•   no alle ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e salvaguardia della sua dimensione nazionale. La sottoscrizione, con urgenza, di un nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, è importante anche per ribadire la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese: diritti, doveri e salario debbono essere gli stessi, indipendentemente dal luogo in cui viene resa la prestazione lavorativa;

•   stabilizzazione precari. Individuare una fase transitoria che riguardi i docenti di II e Terza fascia ai fini della stabilizzazione del lavoro nella scuola su tutti i posti disponibili, ivi compresi quelli che si libereranno per effetto dell’introduzione della quota 100 ai fini pensionistici. Sono evidenti i riflessi positivi che ne deriverebbero per il buon andamento delle attività didattiche, messe a rischio dall’eccessiva precarietà del lavoro che genera instabilità e discontinuità;

•   soluzione delle problematiche del personale Ata. Procedere ad un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi, alla riattivazione della mobilità professionale (art. 48 Ccnl 2007), al riavvio delle posizioni economiche (art. 50 Ccnl 2007), alla semplificazione amministrativa per eliminare confusioni e conflitti di competenza di altri Enti pubblici.

Conseguentemente è stato chiesto l’esperimento del tentativo di conciliazione e la convocazione dell’apposito organismo.

È urgente creare le condizioni per il rinnovo del CCNL e per assicurare un inizio del prossimo anno scolastico in cui siano garantiti i diritti di tutto il personale e degli studenti.

Inseriamo in allegato la richiesta unitaria di conciliazione:

Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 4 dell’allegato al CCNL/1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

 

Il 27 marzo si è svolta, presso la Camera dei Deputati, l’audizione del Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola, di cui fa parte lo Snals-Confsal, convocato per fare il punto sul sistema integrato zero sei.

Presenti lo Snals-Confsal con una sua delegazione e i rappresentanti delle altre sigle sindacali e dei componenti il Coordinamento. Sono intervenuti il dirigente scolastico Rosalba Marchiscianae il medico e psicoterapeuta Beniamino Gigli.

La voce della scuola è stata portata da Francesca Pellicone, insegnante Snals-Confsal scuola dell’infanzia e da Costanza Cesarini, educatrice nido.

La portavoce del Coordinamento Noemi Ranieri, ha introdotto i lavori illustrando un documento predisposto dal Coordinamento stesso in cui è delineata la situazione delle politiche per l’infanzia. Dai dati Istat risulta che mentre la scuola dell’infanzia per i bambini dai tre ai sei anni è diffusa per il 94% a livello nazionale, la dotazione dei servizi educativi per la prima infanzia ( asili nido e altri), oltre ad essere molto eterogenea sul territorio, “è ancora sotto il parametro del 33% fissato dall’Unione Europea per sostenere la conciliazione della vita familiare e lavorativa e promuovere la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Parametro che il decreto 65/2017, in applicazione della legge 107/2015, ha deciso di implementare portando la copertura del 33% entro il 2020.

Dall’analisi della prima attuazione del decreto 65/2017 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita a sei anni” emergono numerose criticità e nel documento in questione si avanzano proposte per un nuovo ruolo per la scuola dell’infanzia e per nuove prospettive, tra le quali l’elaborazione di Orientamenti pedagogici da parte del Miur rivolti allo zero tre per un necessario raccordo servizi educativi/scuole.

Tra gli argomenti affrontati l‘idea di introdurre le telecamere nelle classi. Non esiste nessuna evidenza scientifica che attesti che il loro uso a scuola favorisca lo sviluppo armonioso della classe, senza contare che le rilevanti risorse necessarie potrebbero essere finalizzate a ben altri scopi. A riguardo il coordinamento ha chiesto un approfondimento prima che vengano prese le decisioni finali, affermando che più che il controllo serve fiducia, occorre ricostruire la comunità educante, il rapporto diretto famiglie scuola.

L’insegnante Pellicone ha posto l’accento sul rischio per la scuola dell’infanzia di perdere di vista la propria specificità a causa della burocratizzazione delle pratiche educative e di una deriva disciplinaristica. Il rischio è che si creino dannose precocizzazioni e accelerazioni dei processi di apprendimento. E’ sempre più necessaria una formazione mirata non solo degli insegnanti, ma anche delle famiglie affinché vengano coinvolte nei percorsi educativi e recuperino nei confronti della scuola un rapporto di fiducia. A conclusione dei lavori ha portato il suo saluto Giovanni Simonetti, in rappresentanza del sottosegretario al Miur Salvatore Giuliano, manifestando la volontà del Ministero di sostenere le richieste del coordinamento.

In allegato:

Il contributo di Francesca Pellicore – Documento;

Rilanciare le politiche per l’infanzia nel sistema per lo zero sei – Documento del Coordinamento.

 

Stamattina, 21 marzo, si è tenuto presso il MIUR il previsto incontro di informazione sul concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Questa la tempistica prevista per la fase finale del concorso:

  • 25/26 marzo: abbinamento codici a nominativi;
  • entro fine marzo: pubblicazione elenco degli ammessi;
  • entro fine aprile: nomina dei commissari aggregati di lingue e informatica nelle commissioni;
  • primi giorni di maggio: inizio delle prove orali con conclusione prevista entro la data di avvio degli Esami di Stato;
  • fine giugno: pubblicazione della graduatoria.

 

A breve, il MIUR comunicherà i criteri di assegnazione dei candidati alle commissioni.

È stato inoltre assicurato che tutti i candidati, anche i non ammessi, potranno visionare il proprio elaborato e la relativa valutazione.

Hanno partecipato alla prova scritta  9.376 candidati. Il Miur non è ancora in possesso della percentuale dei candidati che hanno superato la prova scritta.

Gli ammessi alla prova orale riceveranno una e- mail e potranno presentare i titoli valutabili.

I primi a sostenere la prova orale saranno i candidati il cui cognome inizia con la lettera “M”, già sorteggiata durante le prove precedenti.

Lo Snals ha chiesto di organizzare lo svolgimento delle prove orali a Roma ma il Miur ritiene che i tempi di organizzazione condizionerebbero i tempi della procedura.

Il Miur ha anche comunicato  che i diversi giudizi di merito del consiglio di stato sui ricorsi proposti dai ricorrenti ammessi agli scritti avrebbero avuto esito favorevole per il Miur. Altre pronunce dovrebbero aversi nelle prossime settimane. Ovviamente il Miur utilizzerà i dispositivi delle pronunce giudiziarie per formulare gli elenchi degli ammessi.

 

SODDISFAZIONE DELLO SNALS PER L’INTRODUZIONE DEGLI ASSISTENTI TECNICI NEGLI ORGANICI DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI

RISOLUZIONE COMMISSIONI VII E XII CAMERA

 

E’ stata resa nota la Risoluzione 7-00208 delle Commissioni VII Istruzione, Cultura e informazione e XII Affari Sociali che, evidenziando l’importanza della figura dell’assistente tecnico nell’organizzazione scolastica sia per l’aspetto didattico educativo che per l’aspetto organizzativo legato al funzionamento amministrativo, impegna il Governo ad introdurre tale profilo professionale anche negli organici degli istituti comprensivi. Apprendiamo questa notizia con grande soddisfazione, poiché la nostra piattaforma contrattuale contiene questa richiesta specifica di inclusione della figura dell’assistente tecnico in ogni ordine di scuola, riconoscendone l’elevata professionalità, che troppo spesso non è giustamente valorizzata. Riteniamo questo passo fondamentale per poter avviare il tanto sospirato processo di revisione professionale di tutto il personale ATA

in allegato il testo della risoluzione

Risoluz_Cam_Comm_VII-XII_7_00208 (2)

 

RSU, Quadri e Dirigenti sindacali si incontreranno a Napoli, venerdì 22 marzo, nel primo dei tre attivi unitari interregionali promossi da Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams nell’ambito della campagna di mobilitazione della categoria lanciata con il comunicato congiunto dei segretari generali del 7 marzo scorso

  • Contrasto alle ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione
  • Rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto a dicembre 2018 puntando a una rivalutazione significativa delle retribuzioni
  • Soluzioni che consentano da subito la stabilizzazione del rapporto di lavoro dei precari sia nell’area del personale docente che del personale ATA
  • Organici commisurati al reale fabbisogno per docenti e ATA, e per questi ultimi ripristino di condizioni lavorative sostenibili, eliminando il sovraccarico di incombenze, spesso improprie, che grava sugli uffici di segreteria spesso privi di adeguato supporto in termini di strumentazione

Questi i motivi principali  di una mobilitazione con cui  i sindacati vogliono chiedere al Miur l’immediato inizio di un dialogo a 360 ° su obiettivi che necessitano di  precise scelte di investimento. scelte che la legge di stabilità per il 2019 non riporta. La più volte proclamata  centralità delle politiche per l’istruzione e la formazione  è una  dichiarazione di intenti fin qui smentita dai fatti, mentre si avvicina sempre più l’appuntamento importante della predisposizione del DEF, documento decisivo per la concreta attuazione di impegni e obiettivi.
Unite da  obiettivi comuni le organizzazioni sindacali più rappresentative del mondo della scuola, dell’università e della ricerca iniziano  una serie di iniziative organizzate insieme su tematiche che sono  vere emergenze, a partire dalle azioni di contrasto alle ipotesi di regionalizzazione del sistema scolastico.
Dopo l’attivo unitario di Napoli, che si svolgerà presso l’IIS Sannino – De Cillis con inizio alle ore 9,30 e che vedrà coinvolte le regioni del sud (escluse le isole maggiori), sarà la volta delle regioni del nord, che si ritroveranno a Venezia Mestre il 28 marzo, mentre i delegati di quelle del centro e delle isole maggiori si incontreranno a Roma il 29 marzo.

Roma, 19 marzo 2019

in allegato il testo del comunicato ufficiale

comunicato-attivi-

personale ata

I sindacati FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL e GILDA-UNAMS uniti nella loro azione mobilitano tutto  il personale ATA, sui  seguenti punti:

  • Piena attuazione del Contratto: coinvolgimento nei processi decisionali della scuola; valorizzazione e riconoscimento professionale mediante i passaggi di area; pagamento delle indennità obbligatorie; formazione.
  • Rinnovo economico e giuridico del CCNL per poter garantire uguali diritti; uguali retribuzioni; equiparazione con gli stipendi europei; uguali prestazioni del servizio su tutto il territorio nazionale.
  • Organici stabili e potenziati a supporto e per lo sviluppo reale dell’autonomia scolastica.
  • Soluzione strutturale del precariato mediante un piano pluriennale di stabilizzazione con superamento dell’organico di fatto e consolidamento in diritto di tutti i posti necessari al funzionamento delle istituzioni scolastiche.
  • Semplificazione degli strumenti legati alla gestione amministrativa e contabile delle scuole.
  • Condivisione e trasparenza nella gestione delle procedure riguardanti le attività e i progetti in attuazione del POF

In allegato: Piattaforma ata e comunicato congiunto sindacati

 

La segreteria Snals della sede di Bari organizza per il 18 marzo un incontro gratuito aperto a tutti per dare risposte ai tanti quesiti pervenuti in sede sul prossimo TFA sostegno.

L’incontro sarà presieduto dal segretario provinciale  prof. Vito Masciale e vedrà la presenza del gruppo di esperti Snals  Bari che sta già realizzando un corso di  formazione alla prova preselettiva per accedere al corso universitario di sostegno.

Ricordiamo che possono partecipare al TFA sostegno per la scuola secondaria di primo e secondo grado i docenti in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  1. abilitazione specifica sulla classe di concorso
  2. laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del
    concorso+ 24 CFU i
    n discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche
  3. laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del
    concorso + 3 annualità di servizio
    , nel corso degli otto anni scolastici precedenti,anche non successive, valutabili come tali ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione.

Gli ITP partecipano con il diploma.

Se si   può partecipare al corso di specializzazione con i requisiti previsti nel sopra riportato punto 2:

  • laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del
    concorso+ 24 CFU i
    n discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche

gli interessati, comunque, devono verificare se la propria laurea sia completa per l’accesso alle classi di concorso (con tutti i crediti e le materie previste) nelle tabelle allegate al DPR 19/2016, come modificato dal DM 259/2017.La laurea, quindi , deve essere coerente con le classi di concorso vigenti, ossia comprendere quelle discipline, raggruppate in settori scientifico-disciplinari e crediti formativi universitari, senza le quali non si può accedere alla classe di concorso

In allegato la locandina dell’incontro con orari e luogo e la scheda di pre-adesione.

 

Come annunciato l’Università di Bari ha pubblicato in data odierna il bando

per l’ammissione al TFA per il sostegno che trovate in allegato

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