Di seguito la nota del Segretario provinciale, Prof. Vito Masciale, inviata all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio III, Ambito Territoriale per la Provincia di Bari
Prot. n. 2858/Segr_Ba/VM Bari, 08 agosto 2018
Spett.le
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio III
Ambito Territoriale per la Provincia di Bari
Via Re David, n. 178/f 70125 – BARI
PEC: uspba@postacert.istruzione.it
Oggetto: Beneficiari di precedenze, Legge 104/92, nella scelta sede.
Questa segreteria provinciale, plaude all’operato di codesta Dirigenza, nel derogare a quanto più volte indicato nelle note pubblicate sul sito istituzione precisamente con Prot. N° AOOUSPBA 13108 e 13111 del 07/08/2018 e N° AOOUSPBA 13165 del 08/08/2018, nella parte in cui si è stabilito che “potranno far valere le precedenze della legge 104/92 esclusivamente gli aspiranti ai quali le stesse siano già state riconosciute in sede di aggiornamento delle GAE ai sensi del D.M. 506 del 19 giugno 2018”.
Considerato, infatti, che la L. n. 104/1992 è finalizzata a garantire diritti umani
fondamentali, deve ritenersi che, anche in relazione all’assegnazione del posto di lavoro, il diritto del disabile all’assistenza – tutelato tramite l’assegnazione del familiare che gli presta assistenza nel posto di lavoro sito nel luogo il più vicino possibile al domicilio dell’assistito – sia un diritto assoluto, la cui tutela è garantita anche da norme sovranazionali (art. 26 della Carta di Nizza e della Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006 sui diritti dei disabili, ratificata con legge n. 18 del 2009, la cui applicazione nell’ordinamento interno è garantita dal meccanismo del recepimento automatico in forza dell’art. 10, co. I, della Costituzione).
Ciò posto, tale sensibilità non può che ricevere il consenso di questa segreteria provinciale, la quale invita Codesta Amministrazione a rendere pubblico l’orientamento assunto al fine di garantire una effettiva parità di trattamento nel conferimento degli incarichi a T.I. ed, a breve, a T. D., che si trovano o si dovessero trovare nella condizione di potere rivendicare il diritto ad essere assegnati quanto più vicino possibile al domicilio dei familiari che assistono.
Tanto si chiede per ribadire il principio che la P. A. ed il sindacato sono preposti a alla tutela degli interessi (diritti) generali attraverso i quali si tutelano senza ombra di dubbio quello delle singole situazioni.
Con viva cordialità e si resta in attesa di un relativo atto.
Prof. Vito Masciale
Segretario provinciale Snals-Confsal
Riportiamo di seguito la dichiarazione rilascia dal segretario Confsal
”La tragica morte di 16 braccianti agricoli in due incidenti stradali
verificatisi nell’arcodi 48 ore nella provincia di Foggia ha
drammaticamente riacceso i riflettori sulla piaga del caporalato.
Per questo la Confsal esprime il proprio allarme e propone al governo,
nelle persone del presidente del Consiglio Conte e dei ministri Di Maio e
Salvini, e alle forze politiche l’istituzione di un tavolo di concertazione
per rivedere la legge sul caporalato mettendo al centro i lavoratori.
Per la Confsal,vale la pena di ribadirlo in un momento in cui i diritti umani
fondamentali vengono calpestati con paghe irrisorie e condizioni di
lavoro improponibili, la persona deve essere sempre al centro”. E’
questa la proposta avanzata da Angelo Raffaele Margiotta, segretario
generale della Confsal a commento delle morti di lavoratori che
prestavano la loro opera in condizioni disumane.
”Occorre un’alleanza allargata fra organizzazioni sindacali, forse
politiche e società civile per estirpare una volte per tutte il
caporalato e garantire ai lavoratori agricoli salari adeguati e
condizioni di lavoro più umane”, ha proseguito Margiotta.
”Il fatto che il caporalato continui ad essere diffuso dimostra che
le sanzioni previste dalla legge vigente non sono un deterrente
efficace e per questo potrebbe essere opportuno un inasprimento delle
multe e delle pene detentive. Oltre a ciò riteniamo necessario
premiare con adeguati incentivi fiscali le aziende agricole che
rispettano i diritti dei lavoratori”, ha concluso Margiotta.
L’approvazione in via definitiva da parte del Senato del Decreto Dignità chiude una partita complessa e controversa sulla quale lo SNALS-CONFSAL ha più volte espresso il proprio parere e chiesto correttivi
La nota del Segretario generale, Elvira Serafini, inviata al Ministro:
Roma, 8 agosto 2018
Prot. 272–Segr/ES/D.Dignità_Bussetti_080818
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti
Oggetto: Decreto “Dignità”
On. Ministro,
l’approvazione in via definitiva da parte del Senato del Decreto “Dignità” chiude una partita complessa e controversa sulla quale lo SNALS-CONFSAL ha più volte espresso il proprio parere e chiesto correttivi.
E’ innegabile che l’Art. 4 risolva una serie di criticità venutesi a creare anche per effetto di sentenze contrastanti del Consiglio di Stato.
Lascia tuttavia aperti alcuni problemi che necessitano di soluzioni urgenti anche per dare sostanza alle disposizioni del citato Art. 4.
“In primis” va detto che l’indizione di un concorso riservato per i docenti di scuola dell’Infanzia e/o Primaria (diplomati o laureati) con due anni di servizio nell’ottennio troverà piena applicazione solo in presenza di posti in organico adeguati, altrimenti diverrà l’ennesima graduatoria che creerà speranze destinate a trasformarsi in delusioni.
Il problema degli organici è importantissimo, così come un nuovo equilibrio espansivo al Sud.
Del resto, nell’audizione alle Camere del 18 luglio scorso, la S.V., illustrando le linee programmatiche del Suo Dicastero, ha avuto modo di soffermarsi a lungo sul tema dell’inclusività, che non può tradursi in meri atti programmatori da parte delle scuole, ma deve trovare le condizioni di fattibilità anche nell’adeguatezza dell’organico, così come nel tempo-scuola che, al Sud soprattutto, va realizzato intervenendo a sostegno degli Enti Locali o creando le condizioni perché lo Stato o le Regioni organizzino quei servizi che i Comuni, per carenza di fondi, non possono realizzare.
In tal modo si otterrebbe un duplice positivo effetto: da un lato maggiori potenzialità di crescita degli alunni e, dall’altro, speranze concrete di occupazione per i Docenti, che non sarebbero più costretti all’emigrazione al Nord per poter lavorare.
In tale ottica, le restrizioni poste dal Ministero dell’Economia sulle assunzioni degli Educatori, che ha ridotto il numero rispetto a quello del normale ricambio pensionamenti/assunzioni, sono assolutamente negative ed inaccettabili.
Lo SNALS-CONFSAL intende altresì sottolineare positivamente l’abrogazione, disposta dall’Art. 4 bis del Decreto “Dignità”, del comma 131 art. 1 L. 107/15 che impediva di attribuire supplenze annuali fino al 31 agosto oltre i tre anni, ma non può non far notare che non giunge alla conclusione sperata: l’assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale.
La semplice abrogazione del comma 131, a parere dello SNALS-CONFSAL, potrebbe creare una serie di problemi notevoli con l’Europa, che, in sostanza, ha imposto un limite ai contratti a tempo determinato.
D’altro canto, questo tipo di soluzione, lasciata nell’indeterminatezza, non risponde certo alle finalità dell’intero decreto “Dignità”.
Come sempre lo SNALS-CONFSAL si dichiara disponibile ad un fattivo confronto per risolvere i problemi sopra indicati.
Con viva cordialità.
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)
Informiamo gli utenti SNALS-Confsal di Bari e provincia che i servizi della sede provinciale e delle sedi territoriali saranno sospesi in occasione della pausa estiva da lunedì 30 luglio a sabato 18 agosto 2018 compreso.
Per eventuali comunicazioni vi invitiamo ad inviare una mail all’indirizzo: snalsbari@gmail.com descrivendo il motivo del contatto e indicando recapiti telefonici (fisso o cell) a cui volete essere ricontattati. Sarà nostra cura rispondervi in tempi brevi. Grazie per la collaborazione e auguri di buone ferie a tutti .
CONVEGNO PROVINCIALE CONFSAL
TARANTO 6 LUGLIO 2018
NUOVE ECONOMIE E LAVORO : SFIDE E OPPORTUNITÀ PER IL TERRITORIO JONICO
Si è svolto oggi il Convegno provinciale della Confsal di Taranto. Tavolo delle grandi occasioni nella Sala Resta della Camera di Commercio che questa mattina ha ospitato oltre ai vertici nazionali del sindacato confederale, anche esponenti della politica e delle istituzioni territoriali.
I saluti sono arrivati dal Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e dal presidente della Camera di Commercio di Taranto, Luigi Sportelli.
Vi interrogate oggi sul mercato del lavoro che cambia – ha detto Melucci – e lo fate in una città che è chiamata a sfide importanti, in cui lo stesso sindacato è di fronte allo slinding doors del suo cambiamento. Mi aspetto pertanto un contributo vero da parte di un sindacato illuminato che sappia tornare ai suoi valori fondanti.
Ci interroghiamo su questo – ha ribadito Patrizia Mignolo, segretaria provinciale della Confsal di Taranto – consapevoli che la formazione, il bagaglio di competenze, l’istruzione, sono gli strumenti che la Confsal propone come antidoto alla precarietà, alla crisi, e che come Confsal provinciale, invochiamo di cominciare ad adottare partendo dalla realtà produttiva tarantina, che è si ILVA, Alenia, ENI, ma anche porto, bonifiche, mar piccolo, agricoltura, e nuovi strumenti di programmazione che disegneranno la città, i suoi confini, e le sue modalità di convivenza civica partendo dal nuovo PUG e dai modelli riferimento del nuovo PUMS.
E’ ferma volontà del nostro sindacato partire da qui – ha detto il segretario nazionale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta – e cominciare a sperimentare proprio sul terreno delicato della vertenza Taranto quello che a livello nazionale abbiamo presentato attraverso strumenti innovativi come l’indennità di professionalizzazione per i lavoratori e la Fabbrica delle competenze per meglio qualificare l’offerta occupazionale in base alle esigenze delle aziende. Aziende capaci di cambiare e innovare proprio nell’area di crisi di Taranto.
Ma è chiaro che l’investimento più importante si debba fare partendo dall’istruzione e dalla cultura – ha dichiarato Elvira Serafini, segretaria nazionale dello SNALS Confsal – Perché non è possibile pensare ad una crescita sostenibile senza passare dall’investimento in formazione e Taranto ha bisogno di una cura particolare, basti pensare agli anni di lotta per ottenere l’Università per poi assistere, come sta accadendo in questi anni, al suo lento e graduale spegnimento.
La formazione, la ricerca e le competenze sono secondo la Confsal la ricetta per il lavoro del futuro, ma su quali basi operare?
A queste domande ha risposto anche l’ex Ministro del lavoro, e attuale presidente nazionale dell’Associazione Lavoro&Welfare, l’on. Cesare Damiano.
Oggi esaminiamo il Decreto Dignità, con le sue luci e le sue ombre – ha detto Damiano – e mi pare che il Ministro Di Maio definendolo la Waterloo della precarietà, ci metta troppa enfasi.
Nel decreto – aggiunge l’ex Ministro – ci sono cose positive. Penso alle causali nei contratti a termine o all’aumento a 36 mesi delle indennità per i licenziamenti, ma penso anche che invece sia molto negativo confondere il lavoro in somministrazione con i contratti a termine.
La prova del nove sarà comunque la legge di Bilancio – ha concluso Damiano – lì si dovranno racimolare le risorse per bloccare l’aumento dell’IVA, per superare la Legge Fornero, per il reddito di cittadinanza e per la cosiddetta tassa piatta (ndr – flat tax). Arriviamo a decine di miliardi e le risorse non ci sono.
Ai lavori del Congresso provinciale Confsal sono intervenuti anche Vito Masciale segretario regionale Confsal, Lucia Massa, capo dipartimento formazione della segreteria nazionale e Michele Inversi, segretario nazionale dello SNADAPI.
La Confsal (Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori) a cui aderisce lo Snals esprime contrarietà alla decisione assunta dai vertici aziendali della Asl BT
Di seguito la nota con cui il segretario regionale della Confsal, prof. Vito Masciale, avente come oggetto “Cardiologia Ospedaliera di Bisceglie sospensione ricoveri“ esprime “perplessità“ verso la decisione della Asl Bat di sospendere i ricoveri nell’u.o. di Cardiologa del P.O. di Bisceglie.
“Risulta allo scrivente che con disposizione della Direzione Generale della Asl Bat del 27 giugno 2018 siano stati sospesi i ricoveri presso la cardiologia dell’ospedale di Bisceglie sino al 10/08/2018 a causa di una lamentata carenza di personale medico specialista.
Non sfugge la gravità della decisione, considerato che nel periodo estivo la popolazione della città di Bisceglie e Trani si moltiplica con il flusso di turisti superando le 100.000 presenze.
Desta invece perplessità che la Direzione Generale dell’Asl Bat non abbia previsto per tempo il reclutamento di personale medico specialista per la cardiologia dell’ospedale di Bisceglie, in maniera tale da evitare la sospensione dei ricoveri, così come si sarebbe potuta individuare come soluzione “tampone“, trattandosi di una quindicina di giorni, trasferendo temporaneamente qualche specialista dalle strutture sanitarie di Andria e Canosa con la finalità di evitare l’interruzione di tale peculiare e fondamentale servizio alla cittadinanza.
Per quanto sopra esposto ed a tutela del diritto costituzionale alla salute, sono a richiedere l’immediata revoca della disposizione di sospensione dei ricoveri presso il reparto di cardiologia dell’ospedale di Bisceglie e la riattivazione delle attività”.