In data 6 dicembre 2018, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha avuto luogo l’incontro tra la delegazione tra la parte pubblica del MIUR e le rappresentanze delle organizzazioni sindacali nazionali di categoria firmatarie delle CCNL 2018 legittimate alla contrattazione collettiva integrativa.

La convocazione prevedeva tra i punti all’ODG la sottoscrizione definitiva del contratto integrativo nazionale contenente i criteri di ripartizione del fondo di cui all’art.72 del CCNL 16/2/2005 e delle risorse per la formazione del personale.

Vista l’ipotesi di accordo relativa ai criteri di ripartizione del Fondo tra i singoli Istituti (Conservatori di Musica, Accademie di Belle Arti, Accademie Nazionali d’Arte drammatica, Accademia Nazionale di Danza e Istituti Superiori di Industria Artistica), vista la nota con la quale l’Ufficio Centrale del Bilancio presso il MIUR ha fornito la certificazione di competenza e viste le note del Ministero Economia e Finanze e del Dipartimento della Funzione pubblica che hanno fornito parere favorevole, il MIUR ha ritenuto necessario dover sottoporre l’ipotesi di accordo per la sottoscrizione definitiva anche allo SNALS CONFSAL, quale firmatario del CCNL dal 6 settembre 2018.

Pertanto le parti hanno proceduto alla definitiva sottoscrizione del Contratto Nazionale Integrativo.

Le anticipazione date nel precedente articolo “Pensionandi: le ultime notizie pensionandi e quota 100″ volevano mettere a conoscenza di quanto riportato negli ultimi giorni dai media, ma purtroppo hanno creato dubbi, pertanto, è opportuno chiarire alcuni passaggi importanti.

Nelle domande tramite Polis istanze online che scadranno il 12 p.v. non è prevista, né poteva essere prevista, la domanda di pensionamento “quota 100” strettamente collegata alla futura legge finanziaria che dovrà essere approvata.

Da fonti non ancora del tutto attendibili, si suppone che la domanda, che dovrebbe essere presentata direttamente all’INPS, dovrà essere prodotta, presumibilmente, entro il 31.03.2019.

Tutti coloro che alla presunta data saranno in possesso dei requisiti, e cioè 62 anni di età e 38 di contributi, potranno presentare domanda.

La data dell’eventuale pensionamento, per il personale scolastico, sarà determinato dalla data in cui l’INPS attesterà ufficialmente il diritto al pensionamento.

Se la comunicazione dovesse arrivare entro il 31.08.2019, si potrà andare in pensione a partire dall’1.09.2019; se dovesse arrivare dal 1° settembre 2019  in poi, si andrà in pensione dall’1.09.2020.

Vi terremo informati sull’evoluzione della questione.

In data odierna si è svolto il quarto incontro sul contratto triennale della mobilità. Il Miur ha ripreso l’esame dell’articolato su cui lo Snals per alcuni punti ha chiesto modifiche di tipo tecnico e giuridico. Dopo l’esame ed il confronto con le posizioni dell’Amministrazione la stessa per alcune si è riservata di fornire a breve una più dettagliata risposta.

Lo Snals ha ottenuto i seguenti risultati:

  • sono state ripristinate le preferenze puntuali su scuola e quelle sintetiche su distretti, comuni e province e, quindi, riattivate le vecchie tre fasi (comunale, provinciale e interprovinciale);
  • unica data di pubblicazione per tutti i movimenti;
  • eliminata la preferenza su ambito;
  • per quanto riguarda la stabilizzazione dei docenti utilizzati sui licei musicali si è prossimi ad un accordo sulla conferma, come nel passato anno scolastico, dei docenti già in servizio salvaguardando il principio della continuità didattica.

Si va verso un accordo per il ripristino della normativa già a suo tempo prevista prima dell’entrata in vigore della legge 107/’15.

La riunione è stata aggiornata al 13 dicembre p.v.

Dal primo dicembre 2018 sono annullate le riduzioni salariali previste per i nuovi assunti dal “Verbale di Accordo sulla retribuzione progressiva di accesso” (Rif. CCNL AGIDAE 2016/2018 pag. 73).

Tali decurtazioni furono concordate a seguito della dichiarazione di stato di crisi da parte dell’AGIDAE.

La mensilità di dicembre 2018 dovrà essere retribuita al 100%.

Lo Snals Confsal ha firmato l’ipotesi di contratto integrativo per il salario accessorio del personale di comparto dell’INAPP per il 2018.

All’accordo si è giunti attraverso una complessa trattativa. Il testo finale vede attribuita la cifra di 140.877,92 euro per l’indennità di valorizzazione professionale di ricercatori e tecnologi e la cifra di 438.246,05 euro per l’indennità per oneri aggiuntivi dello stesso personale. Per i tecnici e gli amministrativi il fondo accessorio si attesta su 2.688.029,43 euro.

Dal testo dell’accordo è stato eliminato un controverso articolo inerente l’introduzione di turni di lavoro tra il personale; è stato incrementato di 6.000 euro il fondo per l’indennità di responsabilità e di 5000 euro quello per la produttività; viene introdotto un articolo che impegna l’amministrazione a istituire un fondo per le progressioni economiche di livello per i profili IV-VIII (art. 90 CCNL 2016/18).

Questo accordo evita qualsiasi riduzione dell’accessorio (nelle parti fisse e ricorrenti), un rischio che paventato come effetto dei processi di stabilizzazione del personale precario che l’Ente ha avviato nel frattempo.

Il testo dell’accordo sarà pubblicato appena disponibile.

Secondo le ultime notizie trapelate dal Sole 24 Ore e Italia Oggi, il personale docente e ATA, il cui pensionamento è legato al termine dell’anno scolastico, è posto in una posizione di svantaggio rispetto agli altri dipendenti pubblici e privati.

L’avvio di “quota 100” e la proroga di “opzione donna”, di cui con esattezza non si conoscono i requisiti definitivi, prevedono che coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31/12 possano presentare domanda entro il 31.03.2019 e andare in pensione a settembre 2019. Coloro che invece matureranno i requisiti dopo tale data, e che avranno il diritto riconosciuto dopo l’1 settembre, potranno accedere alla pensione da settembre 2020.

Si è palesata la possibilità per gli insegnanti, nel caso di pensionamento un anno dopo, di essere spostati su servizio amministrativo per consentire alla scuola la sostituzione in classe e la continuità didattica.

Per coloro che usufruiranno del pensionamento con quota 100 è previsto il divieto di cumulo della pensione con altri redditi da lavoro. Il divieto ha un tetto di 5mila euro e vale per gli anni di anticipo pensionistico utilizzati e si azzererà al raggiungimento dei 67 anni.

La tempistica del pagamento della buonuscita per il personale della scuola, che cessa dal servizio anticipatamente per raggiunti limiti di servizio (pensione anticipata), viene attualmente liquidata dopo due anni dal pensionamento e anche a rate: in un unico importo se pari o inferiore a 50.000 euro; in due importi annui se l’ammontare è compreso tra 50.000 e  100.000 euro; in tre importi annuali se superiore a 100.000.

Tra le tante ipotesi emerse in questi giorni al fine di incentivare il pensionamento anticipato con quota 100 (62 anni di età e 38 di contribuzione), c’è la possibilità per il personale scolastico che opti per tale ipotesi di pensionamento di usufruire anticipatamente di una quota dell’indennità di buonuscita mediante un prestito bancario a costo zero per l’interessato.

Restiamo, speranzosi, in attesa del testo definitivo.

Il giorno 30 novembre 2018 si è svolto un incontro presso il MAECI alla presenza del Consigliere Nocella, delle altre OO.SS., della Preside Moggi, della Dott.ssa Lorandi e di alcune colleghe collocate fuori ruolo, per la definizione dei criteri per la presentazione dei progetti per l’anno scolastico 2018/2019.

All’inizio della riunione il Consigliere Nocella ha comunicato che, pur essendo state effettuate ulteriori nomine per la destinazione all’estero, alcuni posti sono rimasti ancora vacanti o perché in attesa dei visti da parte dei paesi di destinazione o, per i Lettorati, per l’assenza dei gradimenti da parte delle Università o a causa di rinunce comunicate.

Successivamente si è nuovamente discusso dei criteri per la presentazione dei progetti soffermandosi specificatamente su tre punti tra cui quello più importante riguardante il divieto di cumulo di incarico.

L’Amministrazione si è dimostrata disponibile nel recepire questo criterio (divieto di cumulo) sottolineando la necessità di una chiara distribuzione degli incarichi.

Infine, lo Snals-Confsal ha chiesto notizie sul bando per l’estero sollecitando nuovamente l’Amministrazione per la sua emissione.

La prossima riunione è stata fissata per il giorno 12 c.m.

personale ata

Il concorso DSGA dovrebbe essere bandito molto presto.

Il Miur ha già comunicato ai sindacati che il MEF ha provveduto a registrare il bando il che significa che ha inserito gli oneri derivanti dalla realizzazione del concorso fra le spese da sostenere e ha dato così il suo ok

Nel mese di ottobre è stata resa nota una prima bozza del bando che in quanto tale potrà essere   modificata e rivista.

Si auspica che  la versione finale, possa essere  quella che sarà presentata ai sindacati nell’informativa fissata per il 6 dicembre.

Per quello che si conosce al momento possono partecipare al concorso coloro i quali sono in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, sociali o amministrative, economia e commercio;
  • diplomi di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 90 e 91;
  • lauree magistrali (LM) corrispondenti a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009.

Possono inoltre partecipare, in deroga ai succitati titoli, gli assistenti amministrativi che, alla data di entrata in vigore della legge 27 dicembre 2017 n. 205,abbiano maturato almeno tre interi anni di servizio, negli ultimi otto, nelle mansioni di direttore servizi generali ed amministrativi.

La situazione sarà più chiara il 6 dicembre, giornata in cui appunto come già detto è prevista  una informativa ai sindacati.

Quel giorno si saprà come  il concorso sarà articolato  e il contestuale percorso riservato per gli Assistenti Amministrativi facenti funzione che potrebbero transitare  nel ruolo tramite una misura di mobilità professionale.

Continueremo a tenervi informati

 

 

Il Miur in un comunicato  stampa dà notizia di  35 milioni di euro messi a disposizione dal governo per il piano nazionale  scuola digitale,destinati in particolare alla creazione di ambienti didattici innovativi e tecnologicamente all’avanguardia.

Il pacchetto di risorse è contenuto nel decreto firmato dal Ministro che ha dichiarato a tal proposito:

“Avere ambienti didattici adeguati alle esigenze di studenti e docenti di oggi è una sfida fondamentale.

Dobbiamo ripartire dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale e migliorarlo.

Mettendo la nostra scuola nelle condizioni di accogliere il cambiamento e governarlo, sfruttando e valorizzando il contributo delle nuove tecnologie. Un obiettivo che possiamo raggiungere al meglio solo ascoltando le proposte e le idee che arriveranno dalle singole comunità scolastiche, la base e l’anima del nostro sistema d’istruzione.

Partiamo da questo pacchetto di risorse e da uno stanziamento importante, oltre 22 milioni, per gli ambienti didattici innovativi che sono fondamentali per incidere sulla didattica. Mettiamo in campo anche risorse per la formazione dei ragazzi e per diffondere le migliori pratiche didattiche”.

Il Sottosegretario Salvatore Giuliano aggiunge – “ termini come ‘aula’ o ‘classe’

non sono più sufficienti da soli a definire un contesto adeguato per la didattica. Il presente e il futuro della scuola sono spazi di apprendimento misti, capaci di favorire un apprendimento interdisciplinare, flessibile, multifunzionale e connesso indissolubilmente con l’utilizzo della tecnologia e di risorse digitali basate sulla realtà virtuale e aumentata.

Dobbiamo rilanciare il Piano nazionale per la Scuola Digitale, migliorarlo e orientarne al meglio gli investimenti.Il decreto firmato dal Ministro è un primo importante passo in questa direzione”.

Il decreto è stato già pubblicato sul sito del MIUR http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.shtml e contiene un avviso da 22 milioni di euro destinato alle scuole statali di ogni ordine e grado per finanziare la progettazione e creazione di ambienti di apprendimento capaci di integrare nella didattica l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. Oltre 2 milioni di euro di risorse aggiuntive sono stanziati poi per le scuole delle aree a rischio, che saranno individuate in base a criteri oggettivi:

alto tasso di dispersione scolastica, disagio negli apprendimenti, status socio-economico della famiglia di origine rilevato dall’INVALSI, tasso di deprivazione territoriale ISTAT. Ogni istituto potrà presentare un solo progetto. Le proposte dovranno riguardare la realizzazione di ambienti di apprendimento, con l’allestimento e la trasformazione di uno o più spazi interni alla scuola, ed essere collegate all’utilizzo di nuove metodologie didattiche espressamente indicate.  I progetti potranno essere presentati a partire

dalle ore 10.00 del 3 /12/ 2018, entro e non oltre le ore 15.00 del 17 12/2018,

compilando l’apposita istanza on line tramite l’applicativo “Protocolli in rete” disponibile sul portale SIDI – Area Servizi Accessori.

Le graduatorie  dopo la valutazione saranno pubblicate su www.miur.gov.ithttp://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.shtml

Con il decreto vengono stanziati inoltre  7,5 milioni per potenziare la formazione dei docenti e le competenze degli studenti sulle metodologie didattiche legate al Piano Scuola Digitale. Vengono poi assegnati 1,5 milioni al Premio nazionale scuoladigitale e altri 1,7 milioni alle attività di promozione dell’innovazione didattica e digitale sul territorio.

Per valutare l’attuazione del PNSD, sarà costituito, un Comitato scientifico di esperti

che  monitorerà l’andamento del Piano e proporrà eventuali aggiustamenti sia  della

strategia del PNSD sia  delle singole azioni ove diventasse opportuno.

 

 

news

Concorso DS/ Prova orale : 

Punteggio e modalità di svolgimento

Estratta la lettera per l’inizio

 

 Il Miur in una nota pubblicata sul sito del concorso DS

ha comunicato che  la lettera estratta per l’inizio

della prova orale del concorso DS è  la “M”.

Sullo stesso sito sono stati pubblicati inoltre i quesiti oggetto della prova scritta

che si è tenuta lo scorso 18 ottobre 2018.Tra le tre prove predisposte risultò

estratta la “B”ma sono state  pubblicate anche le prove non estratte (A e C ).

Le opzioni di risposta ai quesiti in lingua straniera

sono disposte in ordine casuale.

Ricordiamo che  la prova orale del concorso DS consisterà  in:

  • colloquio che accerti la preparazione professionale del candidato nelle materie di esame;
  •  verifica della capacità di risolvere un caso riguardante la funzione del dirigente scolastico;
  •  verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche;
  •  verifica della conoscenza della lingua prescelta dal candidato tra francese, inglese, tedesco e spagnolo al livello B2 del CEF, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione e una conversazione nella lingua prescelta.

Al colloquio sulle materie d’esame, all’accertamento della conoscenza dell’informatica e all’accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta dal candidato, nell’ambito della prova orale,

la Commissione del concorso attribuisce un punteggio nel limite massimo rispettivamente di 82, 6 e 12.

Il punteggio complessivo della prova orale è dato dalla somma dei tre punteggi ottenuti al colloquio e nell’accertamento della conoscenza dell’informatica e della lingua.

La prova orale è superata dai candidati che ottengono un punteggio complessivo pari o superiore a 70 punti.

La Commissione e le Sottocommissioni esaminatrici, prima dell’inizio della prova orale, determinano i quesiti da  porre ai  singoli candidati per ciascuna delle materie  di  esame.

I  quesiti  saranno  proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte.